Domenico De Masi - Crescita e decrescita nel XXI secolo

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  • Опубликовано: 26 авг 2024

Комментарии • 5

  • @user-un1yw6li2i
    @user-un1yw6li2i 11 месяцев назад +3

    E' un vero peccato che non sia più ....😢

  • @user-un1yw6li2i
    @user-un1yw6li2i 11 месяцев назад +2

    Auguriamo che le buone parole del povero buon prof.Masi tutto si avveri...

  • @giuseppeambrosi4040
    @giuseppeambrosi4040 7 лет назад +4

    Le analisi dei commentatori politici tralasciano quella che è la rivoluzione culturale preponderante che procede in modo inesorabile a modificare il criterio associante della comunità umana. Si continua a studiare la storia attraverso fatti episodici, come l'entrata in scena di grandi personaggi e le modalità di comunità di riunirsi in coalizioni per difendersi, nei casi più accettabili, o per assoggettare altre comunità ai propri usi con la violenza e non si capisce che queste cose sono soltanto sintomi di cause reali che hanno operato in passato e continuano ad operare oggi. Secondo me hanno molta ragione gli studiosi dell'evoluzione dell'uomo che fanno dipendere la storia dell'uomo da quanto lo stesso è riuscito a modificare relativamente alle modalità attraverso cui riesce a procurarsi il necessario per vivere. Credo che procedere, come continuano a fare i governanti che contano e il codazzo dei commentatori non tenga presenti l'evoluzione dovuta alle nuove modalità di produzione. Anche nel passato l'umanità è passata attraverso problematiche simili e sempre è accaduto attrito violento fra chi ne reggeva le sorti e la comunità degli altri. L'introduzione di agricoltura, l'uso degli animali come forza disponibile, e via, via, le macchine con l'uso di energia chimica, ecc. non passarono senza dolore. Oggi la produzione avviene sempre più senza forza lavoro umana, ma con varie forme di energia. Ma quando per i millenni passati l’uomo era necessario per eseguire ogni attività di produzione, si dette perché era utile a tale scopo al lavoro oltre al significato di esecuzione di un compito anche quello di fornire lo strumento per la distribuzione dei beni inventando il danaro e facendo corrispondere la paga all’esecuzione del compito. Lo stratagemma fu utile a generare il “progresso della società”. Ma quale è stato il vero significato di questo progresso, se non quello di diventare più competitivo, cioè di poter assoggettare gli altri al proprio potere per avere più uomini a disposizione per fargli eseguire quanto desiderava. Chi regge oggi le sorti del mondo crede che accadrà come le altre volte, subiremo una crisi con attriti violenti e dopo si troverà un nuovo equilibrio. Intanto anche le altre volte l’equilibrio fu raggiunto modificando le modalità di convivenza. A me sembra che non essendo più la forza lavoro umana preminente ad assolvere il compito della produzione, mentre la società presiede ancora alla vita della comunità umana e non a quella degli automatismi la questione più importante da risolvere sia proprio di togliere al lavoro il significato di distributore dei beni. Se riusciremo a far esprimere la propria opinione a qualche robot potremmo licenziare anche tutti gli opinionisti che oggi guadagnano profumatamente.

  • @giustinazanellato9881
    @giustinazanellato9881 10 месяцев назад +1

    Grazie Professore Buon viaggio.

  • @biggg9999
    @biggg9999 6 месяцев назад

    Siamo in ritardo rispetto l’è tue idee