Un paio di anni fa avrei risposto che leggere un libro non può essere la stessa cosa che ascoltarlo. Oggi, dopo aver ascoltato con immenso piacere oltre una cinquantina di audiolibri, posso dire che, se anche le aree del cervello attivate sono diverse, quello che rimane dentro è lo stesso. Nel frattempo ho continuato a leggere su carta, ma alcuni romanzi che ho ascoltato hanno lasciato un segno profondo dentro me e alcuni faccio fatica a ricordare se li ho letti oppure ascoltati...
@@RudyBandieraIT ma cosa deve cambiare? Magari per uno come me che non legge strafluentemente sono meglio gli audiolibri. Scusa se ti sei offeso, mi sembra una domanda sciocca. Come quelli che aprono il ristorante al buio, che dicono che se non vedi il gusto cambia. Che cazzate sono, le papille gustative si trovano in bocca non negli occhi.
Anche se un audiolibro potrebbe togliere il gusto di immaginare i personaggi e le loro voci, può aiutare non solo le persone prive di vista di godere di un romanzo, ma anche tutte quelle persone che faticano a leggere, come le presone con dislessia o altri disturbi dell'apprendimento. In ogni caso non importa come l'importante e che la gente possa accedere alla cultura, nel modo che lo aiuti a comprendere meglio
Essendo dislessico faccio una grossa fatica nella comprensione del testo nella sola lettura. Leggere ed ascoltare mi aiuta a proseguire nella lettura con meno fatica ....
Interessante dibattito e concordo nella tua analisi , credo dal mio modesto punto di vista che leggere un libro sia diverso dall’ascoltarlo proprio per la differenza dei canali di input utilizzati .
sono pienamente d'accordo. Molti si incazzano, perché (mia esperienza sui social) si autodefiniscono amanti della LETTURATURA ma invece di leggere, ascoltano perché in fondo, non hanno alcuna voglia di leggere. Loro lo sanno che sono 2 cose diverse, ma non vogliono ammetterlo. Io sono entrato in letteratura dopo anni da poco, ma sono un appassionato da quando avevo 8 anni d'informatica (ho studiato a scuola informatica). La trovo veramente ipocrita autodefinirsi amanti della letteratura e poi ascoltare audiolibri. Io come appassionato d'informatica, per esempio, se il mio computer si bruciasse, non andrei su negozi per farmelo aggiustare, ma prenderei il componente che mi serve per aggiustarmelo da SOLO. Se vorrei un computer nuovo, non andrei a comprarmi un MAC o un computer di marca, ma acquisterei i componenti e me lo assemblerei con le MIE mani. Questi sono esempi, ma solo per dire, che un appassionato di qualcosa, non andrebbe a cercare la più dinamica semplice, ma si arrangerebbe da solo. Se si fosse dei veri appassionati di letteratura, si leggerebbero i libri, non si ascolterebbero. Tanti che mettono come se ascoltare gli audiolibri fosse la stessa cosa che leggerli. Allora, a questo punto, per loro se ho visto i film delle trilogia "Il Signore Degli Anelli", allora se qualcuno mi chiedesse "hai letto i libri della saga del Il Signore Degli Anelli?" io potrei pure dire "SI, li ho letti!" secondo loro
Ciao, trovo la domanda ottima e per nulla offensiva, chi si offende spesso ha la coda di paglia. Veniamo alla mia risposta, assolutamente personale, sono un notevole lettore e notevole ascoltatore nel senso che uso entrambi i canali di apprendimento parecchio, trovo che l'audiolibro sia stato da molti mal interpretato. Molte persone pensano che l'audiolibro elimini il problema di leggere e non fare altro, pensano cioè che ascoltando si può compiere la "lettura" anche svolgendo altre attività. Errore! L'audiolibro è un'esperienza differente dal libro ma richiede che vi si dedichi interamente, per poter gustare appieno il prodotto serve abbandonarsi all'ascolto, rilassarsi, viaggiare con esso, se si ascolta mentre si lavora tutto questo va perduto. L'audiolibro permette di eliminare lo sforzo del leggere, l'occhio che si muove, la mente che ricostruisce il pensiero dalle parole lette, questo fa si che il cervello possa dedicare più energie alla comprensione pura del messaggio, la lettura operata da uno o più attori, magari di sesso differente per ricalcare i personaggi del libro, permette una maggior immersione nella storia, lievi rumori o musiche di sottofondo possono ricreare l'immagine di luoghi e sensazioni in modo molto realistico. Per concludere credo che anche il tipo di testo faccia la differenza, se parliamo di un romanzo, di un saggio o di un libro giornalistico sicuramente le cose cambiano e molto. Possono dirsi la stessa cosa quindi? No, decisamente no, sono media differenti e generano messaggi differenti. Danno sensazioni, appagamento, crescita uguali? A mio modo di vedere uguali nel senso di ugualmente ricche, pregevoli e profonde.
Io spesso alterno, ma la cosa che faccio di più è ascoltare e intanto leggere. Quando leggo e basta mi distraggo molto facilmente e finisco per concentrare la componente uditiva sui rumori esterni, sul suono dei pensieri, etc. Ognuno ha bisogno di impegnare i canali giusti, e come dici tu c'è chi è tendenzialmente visivo e chi uditivo. Per me, è necessario mantenerli entrambi attivi - soprattutto quello uditivo - dunque trovo che gli audiolibri non tolgano nulla all'esperienza meramente visiva. Anzi, come ha scritto qualcuno nei commenti, l'audiolibro consente di rilassare gli occhi e impiegare tutte le risorse nella sola immaginazione, che è fondamentale perché una storia si imprima. Conclusione: nonostante ascoltare non equivalga a leggere in senso stretto, poiché le aree cerebrali coinvolte e le risorse sono differenti, a livello di esperienza, conoscenza e apprendimento credo non cambi nulla. Anzi, talvolta l'ascolto consente perfino di immergersi maggiormente nella storia e assimilare di più.
Grazie per questo quesito, secondo me siccome siamo fatti di 5 sensi, è bene svilupparli all' eccellenza tutti, dato che abbiamo potenzialità per fare tutto...quindi il miglior modo potrebbe essere alternare leggere e ascoltare...leggere ci aiuta ad osservare ascoltare può aiutarci ad ascoltare anche meglio il prossimo. In più un libro si dice letto quando si applicano i suoi contenuti nella realtà..quelli che ci hanno risuonato. Dunque 1 libro minimo andrebbe letto tante e tante volte...🙏è la ripetizione che plasma il subconscio. Grazie
A prescindere dalle differenze che posso esserci per quanto riguarda stimolazione, concentrazione, emozioni, ecc.. io penso che la differenza principale stia nel fatto che la lettura riguardi i simboli mentre l'ascolto riguarda i suoni. Ed è per questo che, secondo me, leggere libri in Braille (anche se non si usa il senso della vista ma quello del tatto) è la stessa cosa di leggere nella maniera tradizionale. Perché le lettere (tradizionali o in Braille) sono fondamentalmente dei SIMBOLI che compongono parole a cui abbiamo dato un significato. Mentre l'ascolto riguarda SUONI che compongono parole a cui abbiamo dato un significato. Leggere con le orecchie non vuol dire niente, si dice ascoltare. Mentre tra toccare e leggere con le mani c'è differenze. Se per esempio cammino al buio io posso toccare davanti a me una porta, ma se sulla porta c'è intagliato un nome allora io sto leggendo quel nome con la mano. Non sto leggendo la porta, sto leggendo i simboli che messi insieme mi fanno leggere quel nome. (Anzi, in realtà sì, sto leggendo una porta 😆 esattamente come si legge un cartello. Però penso che si capisca lo stesso quello che stavo cercando di dire.) Spesso si accusa il lettore tradizionale di essere snob e di dare alla lettura un valore intellettuale più alto. Ma io ritengo che sia il contrario. Se hai letto 2 libri e ascoltato 8 audiolibri perché mi devi dire di aver letto 10 libri? Sei tu che stai dando alla lettura un valore intellettuale più alto. Magari in futuro potrebbero anche scoprire che chi ascolta gli audiolibri è più intelligente, tutto può essere. Questo non cambia il fatto che un audiolibro si ascolta, non si legge.
È una cosa che mi sono chiesto spesso anche io e credo di poter condividere la tua idea. In fondo l’ascolto di un libro è qualche cosa di vicino alla lettura ma lascia un’esperienza diversa così come la lascerebbe un film fedelissimo al testo scritto. L’unica cosa veramente diversa nel leggere con gli occhi (o con il tatto) è che il lettore trova la propria voce (e le proprie immagini) senza mediazione.
il collegamento tra il leggere e l'ascolto è l'apprendimento che si ottiene tramite due diverse aree del cervello, due sensi differenti e apprendimenti con modalità e sfumature diverse. Quindi non posso dire che ho "letto" quello che ho ascoltato ma ho appreso quello che ho ascoltato cos' come apprendo quello che leggo.
Beh, se leggo il libro de "il Signore degli anelli" non posso dire in giro di aver visto il film. Vedila in modo opposto. Ma è semplicemente un modo in più per la conoscenza e ci sta
epicuro lucrezio tu compra un audio libro, poi compri il cartaceo o scarichi il digitale (dello stesso che hai comprato in audio), avvi l’ascolto apri il libro o accendi il lettore e poi segui con gli occhi la voce che senti nelle orecchie. Lo puoi fare da seduto (per sederti occorre avere una sedia posizionarsi innanzi piegare le ginocchia e appoggiare dolcemente il sedere sulla seduta) o da sdraiato (qui ........). Un caro saluto 😎😎😎😎😉
Video molto interessante. Se permetti lo propongo ai nostri iscritti. È una diatriba estremamente utile e argomentata in modo ancor più interessante. Grazie
Io trovo che la diversità ci sia,il libro letto da te lo guardi,lo interpreti e nel mio caso lo sporco con sottolineature varie o disegnini.....😂però nel mio caso siccome non posso sforzare la vista mi è utile.....che dire,indubbiamente diverse.Io per esempio non ho il tempo di riflettere,ma ascoltare mi diverte,certo è filtrato da una seconda persona,un po' come essere in compagnia in una classe dove qlc legge ad alta voce
Ma è ovvio che non è la stessa cosa, più filtri ci sono e più cambiano le interiorizzazioni... io penso che non vanno nemmeno paragonate le due cose, così come i film e i libri... il doppiatore che legge attraverso il suo tono e la sua espressività è già una "musica" diversa rispetto a chi legge autonomamente... non è solo il contenuto che contribuisce al messaggio, ma anche la forma contribuisce con la sua espressività a un certo tipo di interiorizzazione e quindi di esperienza... e non c'entra nemeno avere di più o di meno, è semplicemente diverso poi nella lettura (ma questo è un fatto più marginale) andare avanti e indietro per assaporare o capire meglio un concetto è meno snervante...
Io ascolto gli audiolibro: ho ascoltato ultimamente il conte di Montecristo. Che dire? Bellissimo, voce meravigliosa, commovente. Ho ascoltato anche il nome della rosa, uguale sensazione di benessere e grande concentrazione. Mi immergo così tanto nell’ascolto, che mi pare di essere la protagonista
ottimo approfondimento ero proprio interessato ad iniziare con gli audiolibri, anche se forse un test su altre perdone con libri diversi sarebbe stato, a parere mio personale, più preciso
Fondamentale e" creare un affinita'speciale con una determinata persona che ha una lettura che di sposa idealmente con il nostro modo di ascoltare. Mi e'capitato di ascoltare libri interpretati da persone con toni lirici alla Gasmann e non li ho amati ed altri ancora che usano le musiche di sottofondo: idem.A me piace molto la voce di Valter Zanardi.un ultima cosa, grazie all'adulto di Audiolivri ho scoperto Romanzi di scrittori che mai sarei riuscito a leggere e che mi hanno arricchito. Per finire: quando si fanno paragoni fra leggere ed ascoltare secondo me si parla sempre e solo di Romanzi, altrimenti e' una distinzione inutile perche' nel saggio lo scopo e' conoscere e non l'emozione sd ognuno sceglie vnel saggio la via piu'congeniale.
Sembra che nel tuo discorso tu ti riferisca principalmente a libri appartenenti all'ambito della narrativa e concordo su ciò che dici, ma per altre tipologie di letture, dalla filosofia ai manuali per apprendere cose varie, il loro ascolto secondo me è quasi equivalente alla loro lettura, se non superiore per certi versi. Quantomeno se leggerli sembra uno sforzo non conciliabile con gli impegni della quotidianità. Consiglierei a tutti di esplorare invece il mondo dei podcast, ovvero contenuti nati per essere ascoltati e strutturati per questo tipo di fruizione!
Io ogni volta che mi cimento nel LEGGERE un libro faccio molta fatica, mi distraggo e devo tornare indietro nella lettura. Quando ascolto un audio libro non perdo il filo, e vado alla grande. Ammetto però che, vorrei avere gusto nel leggere, ma purtoppo non riesco.
Io sto leggendo un libro in inglese ascoltando l'audio libro e tenendo il segno sul libro cartaceo, pensi che sia il metodo migliore per approcciare il primo libro in inglese??
Leggere un libro tradotto è la stessa cosa che leggere l'originale? No. Lascia esperienze identiche? No. Quindi chi legge le traduzioni non può dire di aver "letto il libro"?
No non é la stessa cosa. Proprio il nome della rosa, ad esempio, giá letto e riletto l'ho ascoltato. I libri vanno 'capiti'. C'é chi legge 2 libri all'anno, chi niente, chi 2 al mese, chi, come me, da 5 a 15 al mese. Dipende. Dopo averli letti o li hai capiti o no. Chi DEVE tenere ritmi numerici alti si aiuta come puó.
Un paio di anni fa avrei risposto che leggere un libro non può essere la stessa cosa che ascoltarlo. Oggi, dopo aver ascoltato con immenso piacere oltre una cinquantina di audiolibri, posso dire che, se anche le aree del cervello attivate sono diverse, quello che rimane dentro è lo stesso.
Nel frattempo ho continuato a leggere su carta, ma alcuni romanzi che ho ascoltato hanno lasciato un segno profondo dentro me e alcuni faccio fatica a ricordare se li ho letti oppure ascoltati...
Secondo me l'importante è avvicinare con ogni mezzo la gente alla conoscenza, quindi va bene l'audio libro.
Bravo, secondo me la sua è una domanda un po stupida. Probabilmente fatta per fare visual
Stupida perché?
@@RudyBandieraIT ma cosa deve cambiare? Magari per uno come me che non legge strafluentemente sono meglio gli audiolibri. Scusa se ti sei offeso, mi sembra una domanda sciocca. Come quelli che aprono il ristorante al buio, che dicono che se non vedi il gusto cambia. Che cazzate sono, le papille gustative si trovano in bocca non negli occhi.
@@gianlucacecievodca9663complimenti per aver fatto un processo alle intenzioni.
Molto maturo.
@@videdadavide come?
Anche se un audiolibro potrebbe togliere il gusto di immaginare i personaggi e le loro voci, può aiutare non solo le persone prive di vista di godere di un romanzo, ma anche tutte quelle persone che faticano a leggere, come le presone con dislessia o altri disturbi dell'apprendimento. In ogni caso non importa come l'importante e che la gente possa accedere alla cultura, nel modo che lo aiuti a comprendere meglio
Essendo dislessico faccio una grossa fatica nella comprensione del testo nella sola lettura.
Leggere ed ascoltare mi aiuta a proseguire nella lettura con meno fatica ....
Molto diverso leggere o ascoltare un libro.....io adoro entrambe le forme di "lettura"...... però è diverso....grazie per questo video💚
Interessante dibattito e concordo nella tua analisi , credo dal mio modesto punto di vista che leggere un libro sia diverso dall’ascoltarlo proprio per la differenza dei canali di input utilizzati .
sono pienamente d'accordo. Molti si incazzano, perché (mia esperienza sui social) si autodefiniscono amanti della LETTURATURA ma invece di leggere, ascoltano perché in fondo, non hanno alcuna voglia di leggere. Loro lo sanno che sono 2 cose diverse, ma non vogliono ammetterlo. Io sono entrato in letteratura dopo anni da poco, ma sono un appassionato da quando avevo 8 anni d'informatica (ho studiato a scuola informatica). La trovo veramente ipocrita autodefinirsi amanti della letteratura e poi ascoltare audiolibri. Io come appassionato d'informatica, per esempio, se il mio computer si bruciasse, non andrei su negozi per farmelo aggiustare, ma prenderei il componente che mi serve per aggiustarmelo da SOLO. Se vorrei un computer nuovo, non andrei a comprarmi un MAC o un computer di marca, ma acquisterei i componenti e me lo assemblerei con le MIE mani. Questi sono esempi, ma solo per dire, che un appassionato di qualcosa, non andrebbe a cercare la più dinamica semplice, ma si arrangerebbe da solo. Se si fosse dei veri appassionati di letteratura, si leggerebbero i libri, non si ascolterebbero. Tanti che mettono come se ascoltare gli audiolibri fosse la stessa cosa che leggerli. Allora, a questo punto, per loro se ho visto i film delle trilogia "Il Signore Degli Anelli", allora se qualcuno mi chiedesse "hai letto i libri della saga del Il Signore Degli Anelli?" io potrei pure dire "SI, li ho letti!" secondo loro
Ciao, trovo la domanda ottima e per nulla offensiva, chi si offende spesso ha la coda di paglia.
Veniamo alla mia risposta, assolutamente personale, sono un notevole lettore e notevole ascoltatore nel senso che uso entrambi i canali di apprendimento parecchio, trovo che l'audiolibro sia stato da molti mal interpretato.
Molte persone pensano che l'audiolibro elimini il problema di leggere e non fare altro, pensano cioè che ascoltando si può compiere la "lettura" anche svolgendo altre attività. Errore!
L'audiolibro è un'esperienza differente dal libro ma richiede che vi si dedichi interamente, per poter gustare appieno il prodotto serve abbandonarsi all'ascolto, rilassarsi, viaggiare con esso, se si ascolta mentre si lavora tutto questo va perduto.
L'audiolibro permette di eliminare lo sforzo del leggere, l'occhio che si muove, la mente che ricostruisce il pensiero dalle parole lette, questo fa si che il cervello possa dedicare più energie alla comprensione pura del messaggio, la lettura operata da uno o più attori, magari di sesso differente per ricalcare i personaggi del libro, permette una maggior immersione nella storia, lievi rumori o musiche di sottofondo possono ricreare l'immagine di luoghi e sensazioni in modo molto realistico.
Per concludere credo che anche il tipo di testo faccia la differenza, se parliamo di un romanzo, di un saggio o di un libro giornalistico sicuramente le cose cambiano e molto.
Possono dirsi la stessa cosa quindi?
No, decisamente no, sono media differenti e generano messaggi differenti.
Danno sensazioni, appagamento, crescita uguali?
A mio modo di vedere uguali nel senso di ugualmente ricche, pregevoli e profonde.
Io spesso alterno, ma la cosa che faccio di più è ascoltare e intanto leggere. Quando leggo e basta mi distraggo molto facilmente e finisco per concentrare la componente uditiva sui rumori esterni, sul suono dei pensieri, etc. Ognuno ha bisogno di impegnare i canali giusti, e come dici tu c'è chi è tendenzialmente visivo e chi uditivo. Per me, è necessario mantenerli entrambi attivi - soprattutto quello uditivo - dunque trovo che gli audiolibri non tolgano nulla all'esperienza meramente visiva. Anzi, come ha scritto qualcuno nei commenti, l'audiolibro consente di rilassare gli occhi e impiegare tutte le risorse nella sola immaginazione, che è fondamentale perché una storia si imprima. Conclusione: nonostante ascoltare non equivalga a leggere in senso stretto, poiché le aree cerebrali coinvolte e le risorse sono differenti, a livello di esperienza, conoscenza e apprendimento credo non cambi nulla. Anzi, talvolta l'ascolto consente perfino di immergersi maggiormente nella storia e assimilare di più.
Leggendo il tuo commento ho capito perché dopo anni ricordo "visivamente" meglio i libri ascoltati piuttosto che quelli letti. Grazie 🙂
Grazie per questo quesito, secondo me siccome siamo fatti di 5 sensi, è bene svilupparli all' eccellenza tutti, dato che abbiamo potenzialità per fare tutto...quindi il miglior modo potrebbe essere alternare leggere e ascoltare...leggere ci aiuta ad osservare ascoltare può aiutarci ad ascoltare anche meglio il prossimo.
In più un libro si dice letto quando si applicano i suoi contenuti nella realtà..quelli che ci hanno risuonato. Dunque 1 libro minimo andrebbe letto tante e tante volte...🙏è la ripetizione che plasma il subconscio. Grazie
A prescindere dalle differenze che posso esserci per quanto riguarda stimolazione, concentrazione, emozioni, ecc.. io penso che la differenza principale stia nel fatto che la lettura riguardi i simboli mentre l'ascolto riguarda i suoni. Ed è per questo che, secondo me, leggere libri in Braille (anche se non si usa il senso della vista ma quello del tatto) è la stessa cosa di leggere nella maniera tradizionale. Perché le lettere (tradizionali o in Braille) sono fondamentalmente dei SIMBOLI che compongono parole a cui abbiamo dato un significato. Mentre l'ascolto riguarda SUONI che compongono parole a cui abbiamo dato un significato.
Leggere con le orecchie non vuol dire niente, si dice ascoltare. Mentre tra toccare e leggere con le mani c'è differenze. Se per esempio cammino al buio io posso toccare davanti a me una porta, ma se sulla porta c'è intagliato un nome allora io sto leggendo quel nome con la mano. Non sto leggendo la porta, sto leggendo i simboli che messi insieme mi fanno leggere quel nome. (Anzi, in realtà sì, sto leggendo una porta 😆 esattamente come si legge un cartello. Però penso che si capisca lo stesso quello che stavo cercando di dire.)
Spesso si accusa il lettore tradizionale di essere snob e di dare alla lettura un valore intellettuale più alto. Ma io ritengo che sia il contrario. Se hai letto 2 libri e ascoltato 8 audiolibri perché mi devi dire di aver letto 10 libri? Sei tu che stai dando alla lettura un valore intellettuale più alto.
Magari in futuro potrebbero anche scoprire che chi ascolta gli audiolibri è più intelligente, tutto può essere. Questo non cambia il fatto che un audiolibro si ascolta, non si legge.
È una cosa che mi sono chiesto spesso anche io e credo di poter condividere la tua idea. In fondo l’ascolto di un libro è qualche cosa di vicino alla lettura ma lascia un’esperienza diversa così come la lascerebbe un film fedelissimo al testo scritto. L’unica cosa veramente diversa nel leggere con gli occhi (o con il tatto) è che il lettore trova la propria voce (e le proprie immagini) senza mediazione.
il collegamento tra il leggere e l'ascolto è l'apprendimento che si ottiene tramite due diverse aree del cervello, due sensi differenti e apprendimenti con modalità e sfumature diverse. Quindi non posso dire che ho "letto" quello che ho ascoltato ma ho appreso quello che ho ascoltato cos' come apprendo quello che leggo.
Giusto
Giusto, completamenti hai pienamente ragione 👍👍👍
Beh, se leggo il libro de "il Signore degli anelli" non posso dire in giro di aver visto il film. Vedila in modo opposto. Ma è semplicemente un modo in più per la conoscenza e ci sta
Io amo ascoltare gli audiolibri leggendoli avendo cioè in mano il libro e scorrendo con gli occhi le parole che ascolto, davvero....cosa sto facendo?
Non è così strano, è come vedere podcast invece di ascoltarli solamente!
A questo punto vi chiedo dove trovo libri d'ascoltare leggendo?
epicuro lucrezio tu compra un audio libro, poi compri il cartaceo o scarichi il digitale (dello stesso che hai comprato in audio), avvi l’ascolto apri il libro o accendi il lettore e poi segui con gli occhi la voce che senti nelle orecchie. Lo puoi fare da seduto (per sederti occorre avere una sedia posizionarsi innanzi piegare le ginocchia e appoggiare dolcemente il sedere sulla seduta) o da sdraiato (qui ........).
Un caro saluto 😎😎😎😎😉
Video molto interessante. Se permetti lo propongo ai nostri iscritti. È una diatriba estremamente utile e argomentata in modo ancor più interessante. Grazie
Rudy Bandiera grazie 🙏🏻
Io trovo che la diversità ci sia,il libro letto da te lo guardi,lo interpreti e nel mio caso lo sporco con sottolineature varie o disegnini.....😂però nel mio caso siccome non posso sforzare la vista mi è utile.....che dire,indubbiamente diverse.Io per esempio non ho il tempo di riflettere,ma ascoltare mi diverte,certo è filtrato da una seconda persona,un po' come essere in compagnia in una classe dove qlc legge ad alta voce
Ma è ovvio che non è la stessa cosa, più filtri ci sono e più cambiano le interiorizzazioni... io penso che non vanno nemmeno paragonate le due cose, così come i film e i libri... il doppiatore che legge attraverso il suo tono e la sua espressività è già una "musica" diversa rispetto a chi legge autonomamente... non è solo il contenuto che contribuisce al messaggio, ma anche la forma contribuisce con la sua espressività a un certo tipo di interiorizzazione e quindi di esperienza... e non c'entra nemeno avere di più o di meno, è semplicemente diverso
poi nella lettura (ma questo è un fatto più marginale) andare avanti e indietro per assaporare o capire meglio un concetto è meno snervante...
Io ascolto gli audiolibro: ho ascoltato ultimamente il conte di Montecristo. Che dire? Bellissimo, voce meravigliosa, commovente. Ho ascoltato anche il nome della rosa, uguale sensazione di benessere e grande concentrazione. Mi immergo così tanto nell’ascolto, che mi pare di essere la protagonista
Ah ma sai che non l’ho nemmeno mail letto? Grazie per la dritta!!
ottimo approfondimento ero proprio interessato ad iniziare con gli audiolibri, anche se forse un test su altre perdone con libri diversi sarebbe stato, a parere mio personale, più preciso
Hai perfettamente ragione
Fondamentale e" creare un affinita'speciale con una determinata persona che ha una lettura che di sposa idealmente con il nostro modo di ascoltare. Mi e'capitato di ascoltare libri interpretati da persone con toni lirici alla Gasmann e non li ho amati ed altri ancora che usano le musiche di sottofondo: idem.A me piace molto la voce di Valter Zanardi.un ultima cosa, grazie all'adulto di Audiolivri ho scoperto Romanzi di scrittori che mai sarei riuscito a leggere e che mi hanno arricchito. Per finire: quando si fanno paragoni fra leggere ed ascoltare secondo me si parla sempre e solo di Romanzi, altrimenti e' una distinzione inutile perche' nel saggio lo scopo e' conoscere e non l'emozione sd ognuno sceglie vnel saggio la via piu'congeniale.
gli audiolibri potrebbero aiutare a leggere e comprendere quei libri che solo con la lettura troviamo pesanti, noiosi
Sembra che nel tuo discorso tu ti riferisca principalmente a libri appartenenti all'ambito della narrativa e concordo su ciò che dici, ma per altre tipologie di letture, dalla filosofia ai manuali per apprendere cose varie, il loro ascolto secondo me è quasi equivalente alla loro lettura, se non superiore per certi versi. Quantomeno se leggerli sembra uno sforzo non conciliabile con gli impegni della quotidianità.
Consiglierei a tutti di esplorare invece il mondo dei podcast, ovvero contenuti nati per essere ascoltati e strutturati per questo tipo di fruizione!
NI.
Infatti esistono molti audiolettori, tutto sta nel trovare l'interprete che ti rappresenta di più.
Andrebbero fatte entrambe le cose. Se chi lo legge ha carisma non è male farlo
non ho capito il senso della cosa del carisma
Aiuto , Io voglio leggere e anche ascoltare i libri .
Io ogni volta che mi cimento nel LEGGERE un libro faccio molta fatica, mi distraggo e devo tornare indietro nella lettura. Quando ascolto un audio libro non perdo il filo, e vado alla grande. Ammetto però che, vorrei avere gusto nel leggere, ma purtoppo non riesco.
Ah ma siamo tutti diversi!
@@RudyBandieraIT grazie. sai.. un amico divoratore di libri mi dice che sbaglio nel non leggere tradizionalmente. mah
@riskio80 io nel 2024 ne ho letti quasi 50 ma sarei scemo a dire a qualcuno come dovrebbe “assorbire” informazioni. Siamo tutti diversi
@@RudyBandieraIT grazie mille
Io sto leggendo un libro in inglese ascoltando l'audio libro e tenendo il segno sul libro cartaceo, pensi che sia il metodo migliore per approcciare il primo libro in inglese??
solo ascoltando non capirei niente
solo leggendo ci metterei troppo tempo e non saprei neanche la giusta pronuncia
Mi sembra un buon metodo! Complesso ma utile
Leggere un libro tradotto è la stessa cosa che leggere l'originale? No. Lascia esperienze identiche? No. Quindi chi legge le traduzioni non può dire di aver "letto il libro"?
Trascendenza filosofica interessante e
Con l'audiolibro non si legge, ma si assimila una storia.
Ma sei tu che hai fatto la serie"the gamer"?
@@RudyBandieraIT lo ascolto ed è bellissimo
ma qualcuno ha letto su carta e ascoltato lo stesso libro contemporaneamente???
BOH!
No non é la stessa cosa. Proprio il nome della rosa, ad esempio, giá letto e riletto l'ho ascoltato. I libri vanno 'capiti'. C'é chi legge 2 libri all'anno, chi niente, chi 2 al mese, chi, come me, da 5 a 15 al mese. Dipende. Dopo averli letti o li hai capiti o no. Chi DEVE tenere ritmi numerici alti si aiuta come puó.
Ci Aosta nieñte
Ascoltare non è come leggere.
ah vero