Sul fatto che la guerra del Vietnam sia stato il primo grande conflitto dopo la seconda guerra mondiale avrei qualche dubbio, non dimentichiamo la guerra di Corea, che ha causato milioni di morti e un confronto militare diretto tra Stati Uniti e Cina
La guerra di Corea ebbe minor impatto psicologico, un po' perchè avvenne a ridosso della WWII e in confronto alla precedente sembrava una scaramuccia, e un po' perchè avvenne sotto l'egida dell'ONU, che forniva una pezza giustificativa e che in qualche modo la faceva percepire come legittima.
@@andreadalcortivo747 grazie della spiegazione! Condivido quello che dici. C'è da dire comunque che quella guerra ha lasciato una ferita aperta ancora oggi.
@@lucapagano7088 La gran parte delle guerre crea ferite aperte e basi per guerre successive. La guerra non è mai una soluzione ma un preludio ad altri conflitti.
Caro professore, abbiamo valutazioni circa i presidenti completamente opposte. Ho una pessima opinione di Kennedy e tutto sommato una buona opinione di Nixon (non come essere umano intendiamoci, ma come leader politico). Sulla fine della convertibilità aurea, gli USA non avevano molta scelta. La guerra del Vietnam era stata finanziata con l'emissione di cartamoneta. In più, in quel periodo Johnson aveva avviato il programma di stato sociale detto Great Society, il che aveva portato a ulteriore indebitamento e aumento della cartamoneta. In sostanza, anche volendo, gli USA non erano più in grado di garantire il cambio dollaro-oro. In più, si esagera il buon funzionamento di Bretton Woods. L'imposizione di cambi fissi ha i suoi vantaggi, ma anche i suoi svantaggi (come noi italiani scoprimmo bene ai tempi dell'attacco alla lira). Semplicemente, Bretton Woods si è trovato a esistere in un momento di grande crescita economica, e quindi lo si ricorda in modo positivo.
Professore, buongiorno e grazie per la lectio. Posso permettermi una osservazione educata? Converrà con me che in termini storici venti o trenta o anche cinquanta anni sono ben poca cosa? E in realtà sull'Ussuri i due teppisti internazionali si scambiarono un po' di più che qualche fucilata.
Il concetto di Impero equivalente a contrasto del caos degli stati nazionali e portatore di pace e ordine mi fa pensare a Star Wars (si sono un nerd, mi scusi prof 😅)
lezione interessantissima come tutte le altre d’altra parte. Spero che non si offenda se colgo l’occasione per segnalare in questa bacheca i video-inchiesta di Massimo Polidoro sull’omicidio Kennedy in quanto li ritengo molto accurati.
Grazie, professore , analisi acuta e interessante , molti anni fa lessi quel libro di Lutwark , e lo presi semplicemente come un analisi storica ,piuttosto Interessante e credibile , non lo associai pero all impero americano , ero giovane , piu tardi capii che l America era un impero , e non il poliziotto del mondo , non il benefattore del mondo come I nostri media si sforzavano di farci credere , ma non fu quel libro a farmici pensare, grazie per averlo sottolineato . Alla prossima
Non sappiamo cosa sarebbe accaduto in Vietnam se Kennedy non fosse stato ucciso e fosse stato rieletto nel 1964. Quel che possiamo dire è che mentre Johnson era più versato nella politica interna, Kennedy era più abile ed a suo agio in quella estera. Inoltre Kennedy era un moderato, non aveva in realtà grandi progetti sociali,e il suo obiettivo era semmai un grande taglio delle tasse entro il 1965 ( programma che vent'anni dopo,farà dire a Reagan "era uno di noi"). Johnson invece aveva in agenda "la Grande Società",ossia il pacchetto di riforme più progressista che l'America abbia mai visto. Per difendere quel programma interno Johnson doveva difendersi dai conservatori sul piano estero...da qui la scelta scriteriata ultramuscolare in Vietnam.
Grazie x l ascolto
Sul fatto che la guerra del Vietnam sia stato il primo grande conflitto dopo la seconda guerra mondiale avrei qualche dubbio, non dimentichiamo la guerra di Corea, che ha causato milioni di morti e un confronto militare diretto tra Stati Uniti e Cina
La guerra di Corea ebbe minor impatto psicologico, un po' perchè avvenne a ridosso della WWII e in confronto alla precedente sembrava una scaramuccia, e un po' perchè avvenne sotto l'egida dell'ONU, che forniva una pezza giustificativa e che in qualche modo la faceva percepire come legittima.
@@andreadalcortivo747 grazie della spiegazione! Condivido quello che dici. C'è da dire comunque che quella guerra ha lasciato una ferita aperta ancora oggi.
@@lucapagano7088 La gran parte delle guerre crea ferite aperte e basi per guerre successive. La guerra non è mai una soluzione ma un preludio ad altri conflitti.
E fu così che il Vietnam l'anno dopo traumaizzò la Cambogia invadendola per "insegnarle come liberarsi dagli invasori interni ed esterni" LOOOOOL
Caro professore, abbiamo valutazioni circa i presidenti completamente opposte. Ho una pessima opinione di Kennedy e tutto sommato una buona opinione di Nixon (non come essere umano intendiamoci, ma come leader politico).
Sulla fine della convertibilità aurea, gli USA non avevano molta scelta. La guerra del Vietnam era stata finanziata con l'emissione di cartamoneta. In più, in quel periodo Johnson aveva avviato il programma di stato sociale detto Great Society, il che aveva portato a ulteriore indebitamento e aumento della cartamoneta. In sostanza, anche volendo, gli USA non erano più in grado di garantire il cambio dollaro-oro. In più, si esagera il buon funzionamento di Bretton Woods. L'imposizione di cambi fissi ha i suoi vantaggi, ma anche i suoi svantaggi (come noi italiani scoprimmo bene ai tempi dell'attacco alla lira). Semplicemente, Bretton Woods si è trovato a esistere in un momento di grande crescita economica, e quindi lo si ricorda in modo positivo.
Professore, buongiorno e grazie per la lectio. Posso permettermi una osservazione educata? Converrà con me che in termini storici venti o trenta o anche cinquanta anni sono ben poca cosa? E in realtà sull'Ussuri i due teppisti internazionali si scambiarono un po' di più che qualche fucilata.
Il concetto di Impero equivalente a contrasto del caos degli stati nazionali e portatore di pace e ordine mi fa pensare a Star Wars (si sono un nerd, mi scusi prof 😅)
Professore, comunque in inglese si dice Èdward, e non "Iduard" 😂😂😂 Suo, il Correttore di Bozze.
giusto edo ma amilano non vieni?
@@AldoGiannuli_didattica bella domanda: quando vengo glielo dico con largo anticipo. Dipende se devo ricapitare in archivio a UniMi. 🙂
lezione interessantissima come tutte le altre d’altra parte. Spero che non si offenda se colgo l’occasione per segnalare in questa bacheca i video-inchiesta di Massimo Polidoro sull’omicidio Kennedy in quanto li ritengo molto accurati.
Grazie, professore , analisi acuta e interessante , molti anni fa lessi quel libro di Lutwark , e lo presi semplicemente come un analisi storica ,piuttosto Interessante e credibile , non lo associai pero all impero americano , ero giovane , piu tardi capii che l America era un impero , e non il poliziotto del mondo , non il benefattore del mondo come I nostri media si sforzavano di farci credere , ma non fu quel libro a farmici pensare, grazie per averlo sottolineato . Alla prossima
Non sappiamo cosa sarebbe accaduto in Vietnam se Kennedy non fosse stato ucciso e fosse stato rieletto nel 1964. Quel che possiamo dire è che mentre Johnson era più versato nella politica interna, Kennedy era più abile ed a suo agio in quella estera. Inoltre Kennedy era un moderato, non aveva in realtà grandi progetti sociali,e il suo obiettivo era semmai un grande taglio delle tasse entro il 1965 ( programma che vent'anni dopo,farà dire a Reagan "era uno di noi"). Johnson invece aveva in agenda "la Grande Società",ossia il pacchetto di riforme più progressista che l'America abbia mai visto. Per difendere quel programma interno Johnson doveva difendersi dai conservatori sul piano estero...da qui la scelta scriteriata ultramuscolare in Vietnam.