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Sto seguendo in questi giorni l'economista Clara E. Mattei della New School for Social Research, avendo apprezzato il fatto di aver riportato l'attenzione sul capitalismo, in un'epoca in cui l’interesse è assorbito a ragione da guerre e pandemie, e a torto solo dalle politiche economiche dei governi succubi, quasi fosse una legge di natura, delle dinamiche del mercato. La nostra fa una lunga disamina storica delle politiche economiche dimostrando come soggiacciano sempre a logiche di classe, drenando ricchezza creata dal lavoro (giustissima precisazione), dai lavoratori ai capitalisti, e pertanto esse, intendo le politiche economiche, vadano considerate non come neutrali ma appunto secondo una prospettiva di classe. La studiosa precisa pertanto come le politiche di austerità non obbediscano a un sano "realismo" ma piuttosto e da sempre al meccanismo appena descritto: così se oggi assistiamo a un allargamento della forbice sociale tra i pochi ricchissimi da una parte e i moltissimi ridotti in povertà, se il ceto medio sta scomparendo incorporandosi spesso nel numero degli indigenti, la ragione è questa. Ora però, a mio avviso, va precisato che estendere a tutte le epoche la logica dell'austerità e la tendenza da parte del capitale a drenare la ricchezza verso le mani dei capitalisti o comunque dei più ricchi, non è sempre esatto. Quella del boom economico fu tutt'altro che un periodo di austerità: fu invece caratterizzata in America e in genere in Occidente da un alto tasso di investimenti e da livelli di disoccupazione molto bassi, cosa che permise ai lavoratori, da una posizione di forza, di lottare per aumenti salariali e ottenere un welfare che sarebbe stato eroso nei decenni successivi, quando la spinta economica del boom si era ormai esaurita. Dagli anni '80 il livello di investimenti in Occidente è in calo storico, ovviando il capitale al declino del saggio del profitto tramite le delocalizzazioni, in più l'economia si è convertita alla finanza speculativa. In questo contesto il lavoro si è visto sempre più esposto a precarizzazione e sfruttamento, è aumentata la guerra fra poveri, l'austerità è diventata la regola cui si sono adeguate le politiche economiche e l'allargamento della forbice sociale è diventato un fenomeno sempre più evidente... Magari il Golden age sarà stato più l'eccezione che la regola, ma l'austerità e la concentrazione della ricchezza non è stata in Occidente appunto la regola. A mio avviso, bisogna interrogarsi piuttosto sul perché di questo declino storico degli investimenti produttivi e dell’impennata della finanza speculativa. Solo partendo da prospettive di questo tipo si capiranno la precarizzazione del lavoro, la spaccatura nel fronte dei lavoratori e la loro deriva verso il populismo, i livelli modestissimi di crescita, le politiche di austerità, la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi, e anche le politiche di destra proposte persino dalle sinistre. Se non consideriamo il parametro degli investimenti produttivi e della finanziarizzazione dell’economia, se cogliamo tendenze storiche senza soffermarci attentamente sul periodo in cui viviamo, si rischia di mettere in evidenza giustamente alcuni aspetti per dimenticarne altri più fondamentali.
Bravissima Clara Mattei, è ora di spazzare via i pifferai del capitale alla De Bortoli (per citare Lerner) e dire le cose come stanno. Non sarebbe male poi organizzarsi con un serio portale informativo e culturale a livello nazionale
Ma non vi vergognate a cancellare domande e commenti scomodi? Non so neppure perché mi è arrivata la notifica ,visto che non mi sono iscritta al canale,né ho prenotato la notifica della diretta!!!
anche a te LARA? ALLORA siamo in due... e come vedi ho dovuto rispondere a uno di loro che mi dà del rincoglionito, perchè anche io come te, mi sono ritrovato iscritto a mia insaputa. SONO anche dei vigliacchi, scrivono e poi si nascondono!
@@gimnasiumclub9175 si ma oltretutto io mi sono, nonostante tutto,messa a seguire in diretta incuriosita dall'argomento e ho fatto una domanda ed un commento in diretta che sono stati eliminati,cioè cancellati insomma,perché probabilmente ritenuti imbarazzanti per loro e scomodi....uno schifo proprio
@@gimnasiumclub9175 ma figurati se ti iscrivono a forza a un canale! E poi col cellulare sei controllato i tutto quello che fai, ti contano i soldi che spendi, i posti che frequenti e i siti che navighi in private, e ti lamenti che qualcuno ti abbia inserito in un canale RUclips senza il tuo consenso? (cosa tra l'altro impossibile). Ma svegliati rincoglionito che in casa tua ti sono entrati da tempo e se ti ritrovi iscritto a questo canale o l'hai fatto tu o te l'ha fatto qualcuno della tua famiglia a cui cedi il cell. Svegliati pollo
@@gimnasiumclub9175 cara, accettando di usare il cellulare hai accettato ben di peggio, hai dato TU il permesso che ti entrassero in casa. E non parlo di canali come questo, ma di coloro che possiedono i diritti di produzione e del software del tuo telefono. Possono anche accedervi il microfono o la camera quando vogliono loro. Come pensi che ti appaiano i suggerimenti dei video e dei contenuti? Te li propongono poiché tracciano le tue preferenze.....
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Una visione così lucida sulle vere radici della retorica dell'austerità è difficile trovarla. Un libro di cui c'era davvero bisogno. Grazie!
Grande, brava, seria, preparata, Clara Mattei!!!! Autrice di un libro straordinario e vero
La tesi del libro è spiazzante ma a sentire l'autrice molto ben argomentata. Ottime le domande di Lerner. Ho ascoltato con grande interesse. Bravi!
bravissima e bellissima la prof clara mattei
Sto seguendo in questi giorni l'economista Clara E. Mattei della New School for Social Research, avendo apprezzato il fatto di aver riportato l'attenzione sul capitalismo, in un'epoca in cui l’interesse è assorbito a ragione da guerre e pandemie, e a torto solo dalle politiche economiche dei governi succubi, quasi fosse una legge di natura, delle dinamiche del mercato.
La nostra fa una lunga disamina storica delle politiche economiche dimostrando come soggiacciano sempre a logiche di classe, drenando ricchezza creata dal lavoro (giustissima precisazione), dai lavoratori ai capitalisti, e pertanto esse, intendo le politiche economiche, vadano considerate non come neutrali ma appunto secondo una prospettiva di classe. La studiosa precisa pertanto come le politiche di austerità non obbediscano a un sano "realismo" ma piuttosto e da sempre al meccanismo appena descritto: così se oggi assistiamo a un allargamento della forbice sociale tra i pochi ricchissimi da una parte e i moltissimi ridotti in povertà, se il ceto medio sta scomparendo incorporandosi spesso nel numero degli indigenti, la ragione è questa.
Ora però, a mio avviso, va precisato che estendere a tutte le epoche la logica dell'austerità e la tendenza da parte del capitale a drenare la ricchezza verso le mani dei capitalisti o comunque dei più ricchi, non è sempre esatto. Quella del boom economico fu tutt'altro che un periodo di austerità: fu invece caratterizzata in America e in genere in Occidente da un alto tasso di investimenti e da livelli di disoccupazione molto bassi, cosa che permise ai lavoratori, da una posizione di forza, di lottare per aumenti salariali e ottenere un welfare che sarebbe stato eroso nei decenni successivi, quando la spinta economica del boom si era ormai esaurita. Dagli anni '80 il livello di investimenti in Occidente è in calo storico, ovviando il capitale al declino del saggio del profitto tramite le delocalizzazioni, in più l'economia si è convertita alla finanza speculativa. In questo contesto il lavoro si è visto sempre più esposto a precarizzazione e sfruttamento, è aumentata la guerra fra poveri, l'austerità è diventata la regola cui si sono adeguate le politiche economiche e l'allargamento della forbice sociale è diventato un fenomeno sempre più evidente... Magari il Golden age sarà stato più l'eccezione che la regola, ma l'austerità e la concentrazione della ricchezza non è stata in Occidente appunto la regola. A mio avviso, bisogna interrogarsi piuttosto sul perché di questo declino storico degli investimenti produttivi e dell’impennata della finanza speculativa. Solo partendo da prospettive di questo tipo si capiranno la precarizzazione del lavoro, la spaccatura nel fronte dei lavoratori e la loro deriva verso il populismo, i livelli modestissimi di crescita, le politiche di austerità, la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi, e anche le politiche di destra proposte persino dalle sinistre.
Se non consideriamo il parametro degli investimenti produttivi e della finanziarizzazione dell’economia, se cogliamo tendenze storiche senza soffermarci attentamente sul periodo in cui viviamo, si rischia di mettere in evidenza giustamente alcuni aspetti per dimenticarne altri più fondamentali.
Bravissima Clara Mattei, è ora di spazzare via i pifferai del capitale alla De Bortoli (per citare Lerner) e dire le cose come stanno. Non sarebbe male poi organizzarsi con un serio portale informativo e culturale a livello nazionale
Grazie a Mattei e Coin, nuove leve dell'intellettualità italiana
No no, noi non vogliamo solo la patrimoniale noi vogliamo il controllo dei mezzi di produzione caro Lerner
Va a ruba!!
Lerner che critica le politiche neoliberaliste? Buahahahahahah
Ma non vi vergognate a cancellare domande e commenti scomodi? Non so neppure perché mi è arrivata la notifica ,visto che non mi sono iscritta al canale,né ho prenotato la notifica della diretta!!!
anche a te LARA? ALLORA siamo in due... e come vedi ho dovuto rispondere a uno di loro che mi dà del rincoglionito, perchè anche io come te, mi sono ritrovato iscritto a mia insaputa. SONO anche dei vigliacchi, scrivono e poi si nascondono!
P. S. NON è DETTO CHE NON DENUCI!
@@gimnasiumclub9175 si ma oltretutto io mi sono, nonostante tutto,messa a seguire in diretta incuriosita dall'argomento e ho fatto una domanda ed un commento in diretta che sono stati eliminati,cioè cancellati insomma,perché probabilmente ritenuti imbarazzanti per loro e scomodi....uno schifo proprio
@@Lara-sm4cd AZZ pure? dobbiamo fare attenzione a questi web, alla fine, non sono poi tanto diversi dal mainstream tutti vogliono condizionarci!
Le possiamo assicurare che nessun commento è stato rimosso.
non mi sono iscritto a questo canale e me lo ritrovo in lista?
Mi pare un bel colpo di fortuna :-)
@@faustan259 no, son io che scelgo e lo trovo un bel colpo di paraculagine da parte di chi mi entra in casa senza chiedermi il permesso
@@gimnasiumclub9175 ma figurati se ti iscrivono a forza a un canale! E poi col cellulare sei controllato i tutto quello che fai, ti contano i soldi che spendi, i posti che frequenti e i siti che navighi in private, e ti lamenti che qualcuno ti abbia inserito in un canale RUclips senza il tuo consenso? (cosa tra l'altro impossibile). Ma svegliati rincoglionito che in casa tua ti sono entrati da tempo e se ti ritrovi iscritto a questo canale o l'hai fatto tu o te l'ha fatto qualcuno della tua famiglia a cui cedi il cell. Svegliati pollo
@@gimnasiumclub9175 cara, accettando di usare il cellulare hai accettato ben di peggio, hai dato TU il permesso che ti entrassero in casa. E non parlo di canali come questo, ma di coloro che possiedono i diritti di produzione e del software del tuo telefono. Possono anche accedervi il microfono o la camera quando vogliono loro. Come pensi che ti appaiano i suggerimenti dei video e dei contenuti? Te li propongono poiché tracciano le tue preferenze.....
@@francescabattaglia3332 avete rotto il casso , il cell non è a mio nome e non ho la TV...
Grande, brava, seria, preparata Clara. Mattei!!! Autrice di un libro straordinario e vero.