Gran bel video. Complimenti! Piccolo contributo: chi studia per esigenze di lavoro (come è il mio caso), quasi sempre "ribalta", almeno in parte, la sequenza dei passi proposta da Alessandro. Di solito, si procede come segue. 1. Prima di tutto si stabilisce che una certa *conoscenza* od una certa *capacità* non è più rinunciabile perché offre questo o quel vantaggio rispetto a ciò che già si conosce e già si sa fare. Insomma, si stabilisce un *obiettivo* chiaro, raggiungibile e misurabile, come potrebbe essere la capacità di scrivere una piccola applicazione in un nuovo linguaggio di programmazione. In questa fase deve essere chiaro soprattutto il *perché* si vuole studiare proprio quell'argomento e non un altro. 2. Si cerca di capire come è strutturata quella informazione o quella capacità. Quali sono i suoi elementi principali? Che rapporto hanno tra loro? Questo, di solito, implica qualche chiacchierata con chi ci è già passato, la lettura di qualche articolo, la visione di qualche video e cose simili. Un buon modo di farsi un'idea del problema consiste nell'analizzare la *struttura* di un buon libro (partendo dal sommario) ed in una veloce seduta di "skimming". In questa fase è importante capire *cosa* studiare (ed in che ordine). 3. A questo punto, curiosamente, si parte spesso dagli "esercizi". Nella pratica, è abbastanza raro dover affrontare qualcosa di talmente nuovo da dover veramente partire da zero e quindi conviene tentare subito di fare qualcosa di molto semplice per capire cosa si sa già fare, addirittura senza studiare, e per capire cosa ci manca. 4. Mano a mano che vengono fuori le lacune, si stila l'elenco di ciò che bisogna imparare e di quali esercizi si possono fare per capire se si è imparato davvero. 5. Quando ci si "pianta" (perché è inevitabile che ci si pianti quasi subito), si comincia a studiare la "teoria" su un buon libro (scelto leggendo le recensioni sul web), grazie ad un videocorso di RUclips, grazie ad un corso Udemy o roba simile. Dato che a questo punto si ha già la testa piena di domande e piena di obiettivi da raggiungere, l'attenzione resta alta ed è facile andare avanti. 6. Si procede nello stesso modo, alternando esercizi e studio teorico, fino a che non ci si ritiene soddisfatti. 7. Alla fine si testa il tutto con una o due piccole "applicazioni" di prova. Nel mio caso (sono un programmatore) si tratta spesso di vere applicazioni software (piccoli "prototipi" a perdere) ma potrebbe trattarsi di qualunque altra cosa, da un articolo di anatomia umana per il proprio blog al calcolo approssimativo della traiettoria balistica di una missione interplanetaria (per mettere alla prova qualcosa di matematica e/o di fisica). Come potete vedere, nel nostro caso si tratta spesso di apprendimento guidato da progetti e basato su esercizi. La pratica viene *prima* della teoria.
Quando penso alla differenza che l'effetto testing ha fatto nel mio studio mi viene da piangere😂😂 (in positivo). Sto cercando di farlo diventare virale consigliandolo a tutti i miei colleghi
Quando tornerai a fare live , contatta Gabriele Di Maggio per una diretta. È una ragazzino formidabile delle medie che sta gia studiando alcuni libri universitari di Matematica e Fisica. Secondo me potrebbe uscire una bellissima live
Forse Spaziamento o Scandimento suonerebbe meglio che Spaziatura...che sembra una parola da romanzo fantascientifico. xD In fondo si tratta di scandire bene le proprie battute come in un pezzo ben eseguito al piano. ^^ Sarà proprio per quello che è difficile riuscirvi: ritmo ordinato e libertà al tempo stesso sono difficili da alleare... almeno per me in questo momento. xD
Io sto cercando di applicare il testing alle materie discorsive facendo domande e risposte stile flashcards, ma le trovo molto noiose e poco stimolanti; diciamo che va in contrapposizione col principio dell’ACTIVE Learning. Qualche consiglio per fare il testing senza morire dalla noia e farsi coinvolgere di più?
Provate ad aggiungere un elemento di gamification! Assegnate un punteggio da 0 a 3 ad ogni domanda, prendete 0 se non ricordate nulla, 1 se siete impreparati, 2 se siete incerti, 3 se rispondete bene. E trasformate il ripasso in un gioco a punti 💪
Ogni tanto qualche video remix ci sta 😉 sono relativamente semplici da realizzare per me e molto molto molto utili ai nuovi arrivati... Specie considerando che abbiamo triplicato gli iscritti negli scorsi 6 mesi!
Come organizzare le ripetizioni? A me capita di imparare un argomento, poi lo metto da parte e quamdomci ritorno mi sfugge quasi completamente purtroppo.
Tutto dipende da come svolgi le ripetizioni e quando. Il ripasso dovrebbe essere portato avanti sotto forma di testing e distribuito col protocollo delle ripetizioni programmate (spaced reperitions)!
No, no, di solito si segue il paradigma delle ripetizioni programmate. Si ripassa dopo qualche ora, il giorno successivo, poi dopo qualche giorno, dopo una settimana e via così... Le ripetizioni dei vari argomenti si incrociano!
Grazie mille
Chiaro, convinto, convincente. BRAVO
Grazie!!
Gran bel video. Complimenti!
Piccolo contributo: chi studia per esigenze di lavoro (come è il mio caso), quasi sempre "ribalta", almeno in parte, la sequenza dei passi proposta da Alessandro. Di solito, si procede come segue.
1. Prima di tutto si stabilisce che una certa *conoscenza* od una certa *capacità* non è più rinunciabile perché offre questo o quel vantaggio rispetto a ciò che già si conosce e già si sa fare. Insomma, si stabilisce un *obiettivo* chiaro, raggiungibile e misurabile, come potrebbe essere la capacità di scrivere una piccola applicazione in un nuovo linguaggio di programmazione. In questa fase deve essere chiaro soprattutto il *perché* si vuole studiare proprio quell'argomento e non un altro.
2. Si cerca di capire come è strutturata quella informazione o quella capacità. Quali sono i suoi elementi principali? Che rapporto hanno tra loro? Questo, di solito, implica qualche chiacchierata con chi ci è già passato, la lettura di qualche articolo, la visione di qualche video e cose simili. Un buon modo di farsi un'idea del problema consiste nell'analizzare la *struttura* di un buon libro (partendo dal sommario) ed in una veloce seduta di "skimming". In questa fase è importante capire *cosa* studiare (ed in che ordine).
3. A questo punto, curiosamente, si parte spesso dagli "esercizi". Nella pratica, è abbastanza raro dover affrontare qualcosa di talmente nuovo da dover veramente partire da zero e quindi conviene tentare subito di fare qualcosa di molto semplice per capire cosa si sa già fare, addirittura senza studiare, e per capire cosa ci manca.
4. Mano a mano che vengono fuori le lacune, si stila l'elenco di ciò che bisogna imparare e di quali esercizi si possono fare per capire se si è imparato davvero.
5. Quando ci si "pianta" (perché è inevitabile che ci si pianti quasi subito), si comincia a studiare la "teoria" su un buon libro (scelto leggendo le recensioni sul web), grazie ad un videocorso di RUclips, grazie ad un corso Udemy o roba simile. Dato che a questo punto si ha già la testa piena di domande e piena di obiettivi da raggiungere, l'attenzione resta alta ed è facile andare avanti.
6. Si procede nello stesso modo, alternando esercizi e studio teorico, fino a che non ci si ritiene soddisfatti.
7. Alla fine si testa il tutto con una o due piccole "applicazioni" di prova. Nel mio caso (sono un programmatore) si tratta spesso di vere applicazioni software (piccoli "prototipi" a perdere) ma potrebbe trattarsi di qualunque altra cosa, da un articolo di anatomia umana per il proprio blog al calcolo approssimativo della traiettoria balistica di una missione interplanetaria (per mettere alla prova qualcosa di matematica e/o di fisica).
Come potete vedere, nel nostro caso si tratta spesso di apprendimento guidato da progetti e basato su esercizi. La pratica viene *prima* della teoria.
Quando penso alla differenza che l'effetto testing ha fatto nel mio studio mi viene da piangere😂😂 (in positivo). Sto cercando di farlo diventare virale consigliandolo a tutti i miei colleghi
❤️❤️❤️😍 L'effetto testing è puro amore.
Quando tornerai a fare live , contatta Gabriele Di Maggio per una diretta. È una ragazzino formidabile delle medie che sta gia studiando alcuni libri universitari di Matematica e Fisica. Secondo me potrebbe uscire una bellissima live
Me lo segno!
Bravo ale
Ti seguo da un anno e mezzo....ma non mi ricordavo della desirable difficulty😂😂
Vedi che i ripassi servono? 😉
Forse Spaziamento o Scandimento suonerebbe meglio che Spaziatura...che sembra una parola da romanzo fantascientifico. xD In fondo si tratta di scandire bene le proprie battute come in un pezzo ben eseguito al piano. ^^ Sarà proprio per quello che è difficile riuscirvi: ritmo ordinato e libertà al tempo stesso sono difficili da alleare... almeno per me in questo momento. xD
Questo video è al contempo spacing e ripasso
5:15 Lo sapevo che menzionavi storia, che sto studiando ora
Io sto cercando di applicare il testing alle materie discorsive facendo domande e risposte stile flashcards, ma le trovo molto noiose e poco stimolanti; diciamo che va in contrapposizione col principio dell’ACTIVE Learning. Qualche consiglio per fare il testing senza morire dalla noia e farsi coinvolgere di più?
Stessa problematica anche per me, seguo ed attendiamo consigli dal saggio Alessandro
Provate ad aggiungere un elemento di gamification!
Assegnate un punteggio da 0 a 3 ad ogni domanda, prendete 0 se non ricordate nulla, 1 se siete impreparati, 2 se siete incerti, 3 se rispondete bene. E trasformate il ripasso in un gioco a punti 💪
Grande!! Non ci avevo pensato e sicuramente da applicare questo trucchetto
Per i nuovi iscritti mi sembra giusto ripeterlo, ma ovviamente sono cose per me di tutti i giorni!
Ogni tanto qualche video remix ci sta 😉 sono relativamente semplici da realizzare per me e molto molto molto utili ai nuovi arrivati... Specie considerando che abbiamo triplicato gli iscritti negli scorsi 6 mesi!
@@alessandrodeconcini-adc Vedi che il Corona Virus è stato utile in fondo :)
È un po brutto da dire ma sicuramente chi lavora sui social ha avuto occasioni migliori in periodo di quarantena!
Puoi fare altri principi? Pls...
Come organizzare le ripetizioni? A me capita di imparare un argomento, poi lo metto da parte e quamdomci ritorno mi sfugge quasi completamente purtroppo.
Tutto dipende da come svolgi le ripetizioni e quando.
Il ripasso dovrebbe essere portato avanti sotto forma di testing e distribuito col protocollo delle ripetizioni programmate (spaced reperitions)!
Avevo bisogno di un ripasso
Quindi è preferibile ripassare e testare un argomento affrontato un po' di tempo fa piuttosto che quello fatto ieri ad esempio?
Vanno sempre testati tutti!
@@alessandrodeconcini-adc tutti tutti i giorni?? Così non ho il tempo per affrontare argomenti nuovi😅 Io intendo in un giorno
No, no, di solito si segue il paradigma delle ripetizioni programmate. Si ripassa dopo qualche ora, il giorno successivo, poi dopo qualche giorno, dopo una settimana e via così... Le ripetizioni dei vari argomenti si incrociano!