Titolo: Ekaterina Antropova e la pallavolo italiana. 2 Settembre 2023 Dalla Russia per amore dell'Italia e della pallavolo! La bella e talentuosa Antropova: un valore aggiunto per la nazionale italiana! Eviterei di soffermarmi sulle attuali relazioni tra Italia e Russia, per i motivi legati alla scellerata guerra in Ucraina. Ci auguriamo tutti che finisca presto, con la tutela e garanzia delle giuste prerogative del popolo ucraino, per una pace giusta! In questo articolo si parla di sport e in particolare di pallavolo. La politica lasciamola da parte! Comunque, ho imparato che nella vita non bisogna mai fare di tutta l'erba un fascio, evitando qualsiasi intransigenza ed estremismo ideologico. Esso chiude le porte al dialogo e porta effetti negativi. Bisogna invece considerare in modo molto attento, senza pregiudizi, ciascuna persona così come e', nella sua personalità. Conoscerla prima di giudicarla! Terminata questa premessa, una valutazione sulla Antropova. Giocatrice già matura, nonostante la sua giovane età. Capace di fare squadra. Classe e potenza nelle schiacciate e in battuta, ma anche potente a muro. Futuro radioso davanti a lei. Sarebbe auspicabile che la Antropova giochi affianco alla strepitosa Paola Egonu, senza per questo snaturare gli equilibri tattici e di gioco. Si poteva, con tutto il rispetto, per il coach Mazzanti, provare schemi in cui queste giocatrici giocassero insieme, innanzitutto negli allenamenti. Magari anche in alcune delle partite precedenti, come contro la Francia. Evitare staffette ed eventuali dualismi tra loro. Agire in questa direzione, per il bene della nazionale! I talenti vanno coltivati e fatti giocare con coraggio, prendendosi delle responsabilità! Ritengo che diventare cittadino di un Paese, se proveniente da un'altra nazione, corrisponda ad integrarsi al meglio, nel tessuto giuridico, culturale e sociale del luogo in cui si decide di vivere. In tal modo, contribuire al progresso del Paese di cui si acquisisce la cittadinanza. Fare ciò, senza rinnegare le proprie origini. Questo stesso ragionamento vale anche per un italiano che si trasferisca all'estero. E' un fatto di rispetto reciproco, di confronto e di conoscenza in modo paritetico. Il grande merito di Kate, cioè della Antropova e di tutte le altre giocatrici della nostra nazionale di pallavolo, durante questa edizione degli Europei, ma direi dal ciclo avviato due anni fa con la vittoria nella precedente edizione e' di aver fatto appassionare gli italiani, me compreso, ad uno sport bellissimo! La pallavolo, in cui sono determinanti certi valori. Il fair play. Il rispetto tra compagni e compagne di squadra e nei confronti degli avversari. L'abilità tecnica, in difesa e in attacco. La compattezza del gruppo. La determinazione a reagire nei momenti difficili. La volontà di crescere giorno per giorno e porsi nuovi obiettivi, non esaltandosi troppo per una vittoria, ne' deprimersi per una sconfitta. Ammettere i propri errori e al contempo, riconoscere i meriti degli avversari. Sport come palestra di vita in cui ogni aspetto va tenuto in considerazione. Dal temperamento di ciascun atleta, all'alimentazione. Ci sono anche i momenti per le uscite con la squadra, per ricaricare le batterie! Ad esempio, passare una serata in relax e fare sane risate! Importante e' anche, per uno sportivo, avere una famiglia alla spalle su cui poter sempre contare. Molto tenera, ad esempio, la scena dopo la partita Italia-Francia, in cui la Pietrini coccolava la sua deliziosa nipotina. Per inciso, i bambini hanno una intelligenza, una creatività e un entusiasmo da prendere ad esempio. Scrivere per me e' una passione. Lo e' anche lo sport pulito, senza doping, in cui tecnica e determinazione sono collegate tra loro. Il presente e' da vivere, con la testa e con il cuore! Il futuro e' da scrivere! Viva la pallavolo e viva la nazionale italiana! Le nostre ragazze che ci fanno sentire degni di essere italiani e incitarle in ogni partita, dal primo all'ultimo minuto! In effetti, sceverando da inutili polemiche, la nostra nazionale ieri nella semifinale contro la Turchia, con Antropova e la Egonu entrambe sul terreno di gioco, aveva vinto il primo set in modo abbastanza netto. Ciò a dimostrare, in maniera eloquente, che pur con le difficoltà del ruolo di allenatore, nella scelta e rotazione delle giocatrici a disposizione, Mazzanti avrebbe potuto, per tempo, negli allenamenti e nelle partite precedenti, schierare con continuità sia la Egonu che la Antropova. Al contempo, ruotare adeguatamente le altre giocatrici. Poi viene da chiedersi con onestà intellettuale, a cosa sia servito convocare la Omoruji e la Nwakalor se poi non hanno potuto mai entrare in campo, per dimostrare le proprie qualità? Con tutto il rispetto per le loro compagne di squadra in nazionale, certamente degne di considerazione, per il loro valore sul piano tecnico e agonistico. Una delle migliori tra le azzurre, la Pietrini: una garanzia, con ulteriori margini di miglioramento! Saper schierare contestualmente la Antropova e la Egonu nelle giuste posizioni sarebbe stato opportuno. Ciò, al fine di valorizzare al meglio le loro caratteristiche, per il bene della squadra. Entrambe possono coesistere. Bisognerebbe evitare potenziali e deleteri dualismi tra le giocatrici di una squadra, anche se una sana competizione può giovare alla qualità tecnica e al gioco di squadra. E' giusto sportivamente riconoscere i meriti delle avversarie turche, nella gara di ieri. Tuttavia, la sconfitta e' ancora più amara, perché arrivata al tie break. Nel secondo set, le azzurre non avevano giocato male, anzi, erano passate spesso anche se per pochi punti in vantaggio. Poi, il fragoroso ed improvviso black out dal quarto set! Le avversarie hanno iniziato a galvanizzarsi sempre di più, sostenute tra l'altro, da una buona fetta di pubblico simpatizzante per la Turchia, inanellando punti a ripetizione ed ottime giocate, offuscando la prestazione dell'Italia. Tuttavia, dalle sconfitte si impara molto, se si ha la capacità di trarne gli opportuni spunti per migliorarsi. Si riparte con la consapevolezza degli errori commessi e la volontà di rifarsi alla prima occasione utile. In questo momento, per le azzurre e' importante almeno centrare il terzo posto nella finale di "consolazione" di oggi, contro l'Olanda. Un risultato che stando al cammino della nostra nazionale, sarebbe meritato.
Nel senso che vedo in lei naturalezza, dolcezza, entusiasmo e passione in ciò che svolge. Magari avessi accanto a me una sportiva vera, come lei. Io umilmente lo sono ma non certo a livello agonistico. 😉 Certo che è un dato oggettivo che esiste la bellezza nelle donne sarde. Poi è logico che l'avvenenza è soggettiva.
Titolo: Ekaterina Antropova e la pallavolo italiana.
2 Settembre 2023
Dalla Russia per amore dell'Italia e della pallavolo!
La bella e talentuosa Antropova: un valore aggiunto per la nazionale italiana!
Eviterei di soffermarmi sulle attuali relazioni tra Italia e Russia, per i motivi legati alla scellerata guerra in Ucraina.
Ci auguriamo tutti che finisca presto, con la tutela e garanzia delle giuste prerogative del popolo ucraino, per una pace giusta!
In questo articolo si parla di sport e in particolare di pallavolo.
La politica lasciamola da parte!
Comunque, ho imparato che nella vita non bisogna mai fare di tutta l'erba un fascio, evitando qualsiasi intransigenza ed estremismo ideologico.
Esso chiude le porte al dialogo e porta effetti negativi.
Bisogna invece considerare in modo molto attento, senza pregiudizi, ciascuna persona così come e', nella sua personalità.
Conoscerla prima di giudicarla!
Terminata questa premessa, una valutazione sulla Antropova.
Giocatrice già matura, nonostante la sua giovane età.
Capace di fare squadra.
Classe e potenza nelle schiacciate e in battuta, ma anche potente a muro.
Futuro radioso davanti a lei.
Sarebbe auspicabile che la Antropova giochi affianco alla strepitosa Paola Egonu, senza per questo snaturare gli equilibri tattici e di gioco.
Si poteva, con tutto il rispetto, per il coach Mazzanti, provare schemi in cui queste giocatrici giocassero insieme, innanzitutto negli allenamenti.
Magari anche in alcune delle partite precedenti, come contro la Francia.
Evitare staffette ed eventuali dualismi tra loro.
Agire in questa direzione, per il bene della nazionale!
I talenti vanno coltivati e fatti giocare con coraggio, prendendosi delle responsabilità!
Ritengo che diventare cittadino di un Paese, se proveniente da un'altra nazione, corrisponda ad integrarsi al meglio, nel tessuto giuridico, culturale e sociale del luogo in cui si decide di vivere.
In tal modo, contribuire al progresso del Paese di cui si acquisisce la cittadinanza.
Fare ciò, senza rinnegare le proprie origini.
Questo stesso ragionamento vale anche per un italiano che si trasferisca all'estero.
E' un fatto di rispetto reciproco, di confronto e di conoscenza in modo paritetico.
Il grande merito di Kate, cioè della Antropova e di tutte le altre giocatrici della nostra nazionale di pallavolo, durante questa edizione degli Europei, ma direi dal ciclo avviato due anni fa con la vittoria nella precedente edizione e' di aver fatto appassionare gli italiani, me compreso, ad uno sport bellissimo!
La pallavolo, in cui sono determinanti certi valori.
Il fair play. Il rispetto tra compagni e compagne di squadra e nei confronti degli avversari.
L'abilità tecnica, in difesa e in attacco.
La compattezza del gruppo.
La determinazione a reagire nei momenti difficili.
La volontà di crescere giorno per giorno e porsi nuovi obiettivi, non esaltandosi troppo per una vittoria, ne' deprimersi per una sconfitta.
Ammettere i propri errori e al contempo, riconoscere i meriti degli avversari.
Sport come palestra di vita in cui ogni aspetto va tenuto in considerazione.
Dal temperamento di ciascun atleta, all'alimentazione.
Ci sono anche i momenti per le uscite con la squadra, per ricaricare le batterie!
Ad esempio, passare una serata in relax e fare sane risate!
Importante e' anche, per uno sportivo, avere una famiglia alla spalle su cui poter sempre contare.
Molto tenera, ad esempio, la scena dopo la partita Italia-Francia, in cui la Pietrini coccolava la sua deliziosa nipotina.
Per inciso, i bambini hanno una intelligenza, una creatività e un entusiasmo da prendere ad esempio.
Scrivere per me e' una passione.
Lo e' anche lo sport pulito, senza doping, in cui tecnica e determinazione sono collegate tra loro.
Il presente e' da vivere, con la testa e con il cuore!
Il futuro e' da scrivere!
Viva la pallavolo e viva la nazionale italiana!
Le nostre ragazze che ci fanno sentire degni di essere italiani e incitarle in ogni partita, dal primo all'ultimo minuto!
In effetti, sceverando da inutili polemiche, la nostra nazionale ieri nella semifinale contro la Turchia, con Antropova e la Egonu entrambe sul terreno di gioco, aveva vinto il primo set in modo abbastanza netto.
Ciò a dimostrare, in maniera eloquente, che pur con le difficoltà del ruolo di allenatore, nella scelta e rotazione delle giocatrici a disposizione, Mazzanti avrebbe potuto, per tempo, negli allenamenti e nelle partite precedenti, schierare con continuità sia la Egonu che la Antropova.
Al contempo, ruotare adeguatamente le altre giocatrici.
Poi viene da chiedersi con onestà intellettuale, a cosa sia servito convocare la Omoruji e la Nwakalor se poi non hanno potuto mai entrare in campo, per dimostrare le proprie qualità?
Con tutto il rispetto per le loro compagne di squadra in nazionale, certamente degne di considerazione, per il loro valore sul piano tecnico e agonistico.
Una delle migliori tra le azzurre, la Pietrini: una garanzia, con ulteriori margini di miglioramento!
Saper schierare contestualmente la Antropova e la Egonu nelle giuste posizioni sarebbe stato opportuno.
Ciò, al fine di valorizzare al meglio le loro caratteristiche, per il bene della squadra.
Entrambe possono coesistere.
Bisognerebbe evitare potenziali e deleteri dualismi tra le giocatrici di una squadra, anche se una sana competizione può giovare alla qualità tecnica e al gioco di squadra.
E' giusto sportivamente riconoscere i meriti delle avversarie turche, nella gara di ieri.
Tuttavia, la sconfitta e' ancora più amara, perché arrivata al tie break.
Nel secondo set, le azzurre non avevano giocato male, anzi, erano passate spesso anche se per pochi punti in vantaggio.
Poi, il fragoroso ed improvviso black out dal quarto set!
Le avversarie hanno iniziato a galvanizzarsi sempre di più, sostenute tra l'altro, da una buona fetta di pubblico simpatizzante per la Turchia, inanellando punti a ripetizione ed ottime giocate, offuscando la prestazione dell'Italia.
Tuttavia, dalle sconfitte si impara molto, se si ha la capacità di trarne gli opportuni spunti per migliorarsi.
Si riparte con la consapevolezza degli errori commessi e la volontà di rifarsi alla prima occasione utile.
In questo momento, per le azzurre e' importante almeno centrare il terzo posto nella finale di "consolazione" di oggi, contro l'Olanda.
Un risultato che stando al cammino della nostra nazionale, sarebbe meritato.
BELLa eee.B ❤ ANCORA
Grande Alessia ❤😊
Claudio Fior ti ADORA,BELLLA,sei FANTA ....CA❤
☀️☀️ FANTASTICHE
Mi sembra come fosse la ragazza della porta accanto.
Non della mia 😢
Nel senso che vedo in lei naturalezza, dolcezza, entusiasmo e passione in ciò che svolge. Magari avessi accanto a me una sportiva vera, come lei. Io umilmente lo sono ma non certo a livello agonistico. 😉 Certo che è un dato oggettivo che esiste la bellezza nelle donne sarde. Poi è logico che l'avvenenza è soggettiva.
Alessia anche io sono palleggiatrice
io ero centrale 🏐🤪per me la pallavolo è lo sport più bello del mondo e queste ragazze ci hanno riempito di gioia a Parigi 🇮🇹🏐❤🇮🇹🥇🇮🇹🏐
gorgeous
avete perso pero'
e poi però hanno vinto. E vinto bene bene, anche.
Sì però ora hanno vinto l’ORO OLIMPICO, alla faccia del tuo commento insulso 🥇🇮🇹🏐❤🏐🇮🇹🥇
❤