Quando generalizzare il femminicidio diventa business è molto triste, ormai additare tutto il genere maschile per una trentina di singoli episodi di amore tossico all'anno è diventato di moda...
Questo antagonismo è si brutto, ma dire che siano solo una trentina di singoli episodi isolati è sminuire il problema senza comprenderlo veramente, perché l'assassinio è un culmine tragico, mentre i casi di denuncie all'anno per molestie e violenze sono estremamente più alti, e i casi che invece non vengono in alcun modo segnalati alle forze dell'ordine ancora di più e difficili da quantificare. Questo antagonismo poi viene anche strumentalizzato dai noti politici da strapazzo per radicalizzare e manipolare, creando un ulteriore divario e sabotando gli sforzi di chi vuole cambiare la situazione. E alla fine di tutto, questa società machista crea anche un danno per tutti, anche gli uomini, in quanto i casi di violenze su di noi vengono sminuiti o ridicolizzati e mai presi sul serio.
Nonostante le numerose critiche ben argomentate nel video di qualche giorno fa, è un peccato che Breaking Italy non abbia colto l'occasione per fare un momento di riflessione sul tema di genere e provare a portare contenuti con una profondità di analisi maggiore. Apprezzo il lavoro della redazione in generale, ma su questi temi si nota come il dibattito interno alla redazione si sia impoverito, diventando una sorta di eco chamber incapace di affrontare un argomento così complesso in modo articolato. Provo a portare un punto di vista più approfondito rispetto all’analisi di Shy, con il disclaimer che sono quanto più distante possibile dai valori politici di Meloni e Valditara, e che mi identifico nella sfera progressista. Sui casi di cronaca citati: Citare esempi singoli, per quanto efferati e strazianti, non aggiunge nulla di significativo al dibattito. Questo approccio sensazionalistico è solo uno strumento dialettico che si limita a sollecitare una risposta emotiva nell’ascoltatore, facilitando così l'accettazione di determinate posizioni successive. Per quanto siano tragedie umane terribili, questi casi non possono essere usati come prova dell'esistenza di un patriarcato sistemico che alimenta la violenza sulle donne. Sui dati riportati: In un lavoro di redazione serio, riportare meramente numeri da una fonte istituzionale senza analizzarli criticamente non è sufficiente. Se si fosse approfondito ogni caso, si sarebbe notato che i femminicidi con movente di genere nel 2024 sono 33. Gli altri omicidi di donne hanno motivazioni economiche, legate a malattie mentali o altre dinamiche non di genere. Chiunque può verificare consultando fonti come sul sito "femminicidio . info". Inoltre, un calo del 12% su numeri così piccoli è statisticamente irrilevante e dimostra una scarsa padronanza degli strumenti statistici. Parliamo di un'incidenza che, rispetto alla popolazione maschile totale, è vicina allo zero. Questo suggerisce che il problema non è culturale, ma legato a situazioni di disagio individuale. Sull’assunto del problema culturale: Affermare ripetutamente che esiste un "problema culturale," senza fornire un sistema argomentativo solido e approfondito, non lo rende una verità. Questo approccio dialettico non è efficace e rischia di banalizzare un fenomeno complesso. Sulla violenza nella popolazione immigrata: Per quanto sia necessario leggere i dati con cautela, ignorare l'evidenza che l’incidenza di violenza sulle donne nella popolazione immigrata sia proporzionalmente più alta rispetto a quella italiana è miope. Sebbene i numeri assoluti siano bassi, la costanza della proporzione negli anni suggerisce un fenomeno reale e non un errore di misura. Piuttosto che ignorare questo dato, bisognerebbe riflettere su come migliorare le condizioni socioeconomiche di questa fascia demografica e ridurre il disagio all’interno della popolazione immigrata per affrontare il problema alla radice. Nascondere la testa sotto la sabbia non aiuta nessuno. Per concludere, è davvero spiacevole vedere come la redazione di Breaking Italy, su questo tema, non riesca a offrire una riflessione articolata degna del lavoro che generalmente svolge su altri argomenti. Come evidenziato anche da altri commentatori, è improbabile vedere un cambio di rotta in un prodotto ormai incanalato su una strada ideologica - ironicamente, in un modo più simile a ciò che ci si potrebbe aspettare da una testata di destra. È un’occasione persa, perché, considerando la portata del programma, Breaking Italy avrebbe potuto stimolare una discussione più profonda e meno polarizzata sulla questione nella sua base di utenza. Spero che un giorno la redazione si accorga di questa opportunità mancata. Magari non oggi, ma nel futuro, ci sarà finalmente spazio per un dialogo più serio e costruttivo.
Non ho dati per prendere posizioni, cioè a favore o contro le tue tesi, però mi sembra ragionevole quello che dici. Aggiungerei che la trattazione del tema del patriarcato, tema assai più ampio di ciò che il primo impatto suggerisce, potrebbe includere anche qualche dato sulle molestie sul lavoro, sui mezzi pubblici, nei luoghi pubblici e in luoghi di aggregazione tipo discoteche, espandendo quindi la visione anche alla fascia più giovane di popolazione. Forse trattare un tema specifico, o due al massimo, anziché 3-4 potrebbe permettere maggiore focalizzazione, anche al costo di minore reattività alle notizie. Spero ci riflettano su, perché a me importa poco sulla freschezza dei fatti e di piu sulla panoramica di meccanismi, influenze e pieghe culturali che conducono a certi fatti. Un lavorone, poco ma sicuro
@@mulettolinde Se c'è un manuale di inglese a casa tua prendilo e inizia a leggerlo. Se non c'è vai subito a comprarlo: siamo nel 2024 e non conosci l'inglese PERDIO! Ovvio che poi te piace shy
@@IvoAvido-p8e sono tutti abili adulti e cis. Gli adulti cis e abili sono molto più vulnerabili dei disabili, dei bambini e dei trans. Che privilegiati…
Chissà perche quando i pareri sono tutti molto critici, Shy e la crew, che di solito interagiscono molto qui nella sezione commenti, scompaiono. Ale te lo dico da progressista di sinistra: ti sei creato una eco chamber di filosofi web con la barba e la pipa che in un periodo delicato come questo hanno piu impellenza a parlare dei laghi del Chad (cit.) che di come il muratore italo-rumeno debba arrivare a fine mese
Abbiamo perso shy. Qualcuno mandi un laureato in statistica in redazione per cortesia. Una volta prendere pochi e singoli casi per assurgerlo a problema nazionale era tipico della destra. No, non è culturale e non è un problema. Dovremmo vantarci dei numeri di omicidi in italia
Il 90% degli omicidi commessi da maschi è un dato abbastanza estremo per indurre a delle considerazioni o serve una laurea in statistica per poterlo dire?
In Italia ci sono pochi omicidi, è vero. Ma ad esempio, una buona parte si verifica tra bande mafiose. Sono singoli casi, ma descrivono un fenomeno che va combattuto. Uguale per il femminicidio domestico, descrivono un fenomeno anche quelli. Anche perché il problema non è solo il femminicidio, forse sfugge, ma si verifica in una minoranza di casi che comunque presenta episodi di violenza domestica.
I dati bisogna saperli leggere. Sennò ti potrei dire che i maschi hanno una probabilità doppia di morire per omicidio rispetto alle donne, e che dovrebbero temere per la loro incolumità ogni singolo giorno. Ma anche lì i numeri sono ridicolmente piccoli, e si deve agire su tutt'altro tipo di prevenzione (criminalità)
Noto con piacere che proporre immondizia ideologica quando si parla di tema femminicidi sia già diventata una tradizione del canale. Mi raccomando ragazzi, continuate ad ignorare i commenti e le critiche.
@@gm-123-0 ma immondizia ideologica che? il patriarcato non è fantascienza, noi donne lo viviamo ogni giorno, se non ti piacciono i numeri dei femminicidi allora guardati quelli degli stupri e delle violenze domestiche e dimmi chi ne è la vittima principale. poi vienimi a dire che non è un problema culturale ma dei singoli
@@user-vy6li8ys2n Potresti citarmi i dati della violenza femminile sugli uomini e metterli a confronto? Ops, non ci sono perche' l'ISTAT neanche li raccoglie. Eh si', viviamo proprio in una societa' patriarcale...
@@user-vy6li8ys2nSi prega la gentile clientela di leggere, informarsi ed evitare di comportarsi esattamente come gli elettori leghisti appena si parla di immigrazione, grazie.
@@shinmaba003 Detto da quelle che non sanno leggere una statistica e che rispondono a qualsiasi cosa dicendo "ma voi non potete capire", letteralmente come i leghisti. Immagina essere talmente indietro da assomigliare ad un leghista.
@@stanjeit6522 Il tuo commento essere tipo: "Io disapprovo quello che ha detto il tizio, quindi lo critico senza dare prove concrete, solo lamentele passivo aggressive e senza un minimo di razionalità. Così tutti voi fate nei social, e poi mi dite perché la gente vi critica, e perché spendete tempo della vostra preziosa vita a discutere con sconosciuti.
@@mattiacapasso1757se non vedi i palesi errori che ha fatto shy attribuendo dati ad una casistica alla quale quei dati non appartengono, come ad esempio le morti in ambito familire che lui deliberatamente e senza alcun motivo attribuisce al femminicidio, sei veramente stupido o semplicemente di parte sapendo di star sbagliando
@@antoniocarrer7190 Vorrei tanto conoscere le vostre competenze statistiche. Tu e i tuoi 200 like siete troppi stupidi per rendervi conto che anche voi non avete una laurea in statistica.
Dispiace tantissimo per la fine che ha fatto Shy, anni fa iniziai a seguirlo perché lo reputavo uno spazio di informazione imparziale e serio, lo preferivo rispetto ai talk show basati sulla caciara e sull’emotività. Non so se davvero sia peggiorato nel tempo, oppure semplicemente io ho studiato molto in questi anni e quindi ho aumentato di molto le mie capacità critiche e di analisi di possibili manipolazioni e retorica… Resta il fatto che sul tema femminismo e in generale su tutto lo spazio Woke non c’è più un briciolo di informazione, è solo un’Echo Chamber basata su ideologia e propaganda. La differenza con le altre echo chamber è che almeno in altri casi è ufficializzato che un certo spazio appartenga ad una parte politica, perciò lo segui sapendo di star vedendo qualcosa di parte. Shy invece continua a professarsi imparziale, ma finisce per fare in modo sottile una fortissima propaganda e manipolazione della realtà, a volte in modo davvero grossolano e goffo come oggi. Io studio i fenomeni sociali da una vita, non solo tramite l’università, quindi per fortuna conosco bene la situazione italiana e occidentale riguardo le questioni di genere. In realtà, tutti gli studi e la letteratura scientifica, così come i dati statistici, ci danno una visione molto chiara della situazione, in quanto vanno tutti in direzioni di senso molto chiare. In primis, la violenza è un fenomeno umano e trasversale, che non è attribuibile più ad un genere rispetto ad un altro. Abbiamo un’enorme letteratura scientifica che è stata integrata nella metanalisi di Strauss pochi anni fa riguardo le violenze domestiche, su centinaia su studi condotti nei precedenti 30 anni, ed è emerso che le violenze domestiche sono un fenomeno trasversale che è attuato sia dalle donne che dagli uomini, tanto che questo concetto venne chiamato “gender symmetry”. I dati mostrarono che erano addirittura maggiori i casi in cui le donne commettevano atti violenti contro i partner, anche se la media dei danni subiti era superiore verso le donne, a causa dello squilibrio di forza fisica. Lo squilibrio di forza fisica ha portato anche a modalità diverse di esprimere la violenza, gli uomini in modo più impulsivo, le donne invece da sempre primeggiano nell’utilizzo di escamotage di violenza indiretta come l’utilizzo di veleno (ad esempio nel cibo), l’utilizzo di acido (ad oggi gli uomini sono statisticamente le maggiori vittime di attacchi con acido da parte delle donne), e l’utilizzo di sicari. Per smentire l’ipotesi del patriarcato che genera le violenze domestiche, a parte la prova sulla simmetria di queste violenze da parte di uomini e di donna, c’è anche un’enorme letteratura scientifica che mostra come le coppie omosessuali (sia di maschi che di femmine) presentino tassi di violenza domestica estremamente superiori rispetto a quelli delle coppie etero. Nelle coppie gay, e ancora di più nelle coppie lesbiche, questo fantomatico patriarcato dovrebbe essere assente o minimizzato, quindi come si spiega il tasso di violenze superiore? Come detto, le violenze sono un fenomeno trasversale purtroppo, che non ha genere. Ma per fortuna in Italia difficilmente sfociano in omicidi, infatti per fortuna abbiamo uno dei tassi di omicidi più basso al mondo e anche tra i più bassi in Europa. Di questi pochi omicidi, siamo al minimo storico, e la maggior parte sono commessi verso uomini. Quei 100 omicidi all’anno verso donne di cui si parla in realtà non sono femminicidi. Organizzazioni serie come La Fionda hanno sviscerato e analizzato i dati in modo certosino, descrivendoli tutti casi per caso. Infatti tra questi 100 fantomatici femminicidi vengono conteggiati tutti gli omicidi verso donne, inclusi mamme che uccidono le proprie figlie, omicidi tra sorelle o tra amiche, omicidi tra donne per gelosie o motivi economici ecc… La lista ufficiale di femminicidi che hanno come contesto appunto l’omicidio passionale da parte di un partner o ex partner, oscillano ogni anno tra i 30 e 35 casi massimo. Numeri che non costituiscono neanche lontanamente un fenomeno sociale, e che anzi, sono molto vicini al numero di uomini uccidi da partner o ex partner, che sono circa 10/15 all’anno e di cui non parla nessuno, ma ci sono stati anche quest’anno casi raccapriccianti, che evidentemente i media non vogliono mostrare, se non i giornali locali. Per fare dei paragoni statistici: in Italia ogni anno muoiono 3.000 persone per incidenti stradali, 4.000 persone per suicidio, e 1.400 persone per incidenti sul luogo del lavoro. Ironia della sorte, in tutti e tre questi casi la stragrande maggioranza delle vittime è maschile. Infine, 6.000 casi di morti annuali per incidenti domestici (in particolare cadute, tagli e ustioni, il più comune è la caduta dalle scale). Questo solo per darvi dei termini di paragone a livello statistico. Chi parla della necessità di far calare ancora di più il numero, deve sapere che in statistica sui grandi numeri si raggiunge la soglia plateau, sotto cui non si può fisiologicamente scendere per una questione prettamente basata sulla legge dei grandi numeri. I dati ci dicono quindi che l’Italia è uno dei Paesi più sicuri al mondo, siamo tra i migliori per numero di omicidi (nella top3), e abbiamo anche raggiunto il nostro minimo storico. Di questi, le donne ne sono una parte minoritaria, e di queste, solo una piccola parte è causata da partner o ex partner. Tanto che statisticamente siamo un’eccellenza su questo a livello mondiale. Detto ciò, la violenza in termini generali è un fenomeno trasversale che avviene nella società e anche nelle mura domestiche, che riguarda in modo simmetrico sia uomini che donne, e che è ancora più diffuso nelle coppie omosessuali. Questo smentisce categoricamente l’ipotesi del patriarcato come sistema in cui gli uomini utilizzano la violenza sulle donne, e le donne la subiscono. Tutta questa narrazione è totalmente falsa, e mi dispiace davvero sia per chi ci casca facendosi manipolare, sia di questi divulgatori da quattro soldi che si spacciano per giornalisti professionali e imparziali, e poi non fanno altro che becera propaganda e retorica.
sei lapidario e giudicante per motivi personali? l'evoluzione di Shy è stata straordinaria, e della redazione, che ha plasmato lui negli anni. sei il primo che sento che è deluso dal suo percorso
@ Ma in realtà già da questa sezione commenti se ne trovano molti altri delusi dal fatto che sia diventato sempre più di parte… Non c’è nulla di personale, ma se inizi a seguire un format con l’obiettivo di avere accesso ad un’informazione più imparziale, ordinata, chiara e completa, e poi ti ritrovi ad ascoltare dei comizi elettorali di pura propaganda e retorica, beh non c’è mica da essere contenti…
@@NORusskyMirInEurope Ho seguito per anni questo canale ma nell'ultimo periodo lo sto sempre più trascurando proprio per le stesse ragioni che ho letto in molti altri commenti a questo video
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio, mi ripeto: • I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini. • 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini. • Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini • Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini. • L’abbandono scolastico è maschile. • Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini. Questi sono i dati. Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato? Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc. In Conclusione: quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne. Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
Shy, sto teatrino di Breaking Italy è diventeto ridicolo. Avete deciso deliberatamente di non guardare la realtà dei fatti, parlate di ideologia quando ne siete intrisi. Non seguo più il canale ma mi è stato girato il video, CoscienzaDeGenere, Wannabebuddha, H.omoSapiens e altri restano molto più affidabili su questi temi, dispiace Inoltre: - Non è sufficiente che la donna sia uccisa dal partner per definire il delitto "femminicidio". - Anche se fossero 84, e non è questo il caso, sulla popolazione totale si parla dello 0,000suca% della popolazione - Gli uomini sono più vittime di violenza per strada, e quindi? Gli aggressori sono femministi? - Parlate di violenze "sistematiche" quando, dati alla mano, così non è, il posteggio in doppia fila è culturale in Italia, non certo la violenza sulle donne. Basta con ste manfrine, dai.
tutto quello che dici è la rubrica grazie al ca! Ma non si parla dei casi citati, ma di "io ti uccido in quanto donna" Quindi prima di parlare informarsi prima? E comunque i dati sul femminicidio son del ministero, non pizza e fichi! Ribadissco, qui l'unico accecato dall'idologia, sei tu!
Evidenzio alcuni punti problematici, a mio avviso, sul tema violenza sulle donne: 1- Le critiche prevenienti sia dai vari commenti sotto lo scorso video, che dalla live di Wesa e Eugenio, su tema femminicidio riguardavano la problematica specifica dei femminicidi, non della violenza domestica 2- E' evidente che la cultura di certe popolazioni (mondo musulmano in particolare) non ha la stessa concezione della donna nella società che abbiamo noi, per essere eufemistici. Ovviamente ci tengo a dire che classificare il tema violenza di genere interamente come un sottogruppo del problema immigrazione è una boiata razzista, la cosa è ben più complessa 3- Stabilire relazioni causali sulla base di variazioni di trend da un anno all'altro è davvero molto poco onesto intellettualmente (e sembra una barzelletta per statistici). Spero anch'io, come tutti, che le politiche che mirano ad una maggiore sensibilizzazione al problema della violenza femminile abbiano effetto ma è più sensato pensare che le differenze si vedranno sul lungo periodo, e quindi aspettiamo almeno qualche anno per avere una base su cui trarre conclusioni 4- Al minuto 5:45 si afferma che il problema "patriarcato" continuerà ad esistere fintantoché la maggior parte delle donne continueranno ad essere uccise dal proprio partner nelle mura domestiche. Non capisco davvero questo modo di vedere la problematica... se da domani le donne iniziassero a subire più violenze per strada o sul luogo di lavoro non sarebbe più patriarcato? Ma su quale base logica? 5- In generale mi sembra che si sia evitato di parlare del problema da un punto di vista quantitativo. Le 98 vittime contate del 1/1 al 17/11 del 2024 sono casi tragici che nesuno vorrebbe si ripetessero mai più, ma per favore fermiamoci un secondo e confrontiamolo con la possibilità, ad esempio, di cadere da una scala. Si tratta di ordini di grandezza superiori per il secondo caso. Ci tengo nuovamente a specificare che restano tragedie immense in ogni caso ma per parlare di "problema culturale" si dovrebbe dimostrare una diffusione molto maggiore nella popolazione. L'onere della prova spetta a chi lo afferma, come sempre P.S. Ebbene sì: un uomo ha scritto questo commento. Fatemi a pezzi Edit: Visto il numero di like mi permetto di aggiungere i miei 2 centesimi sull'argomento. La sinistra sta facendo con la violenza femminile, femminicidi in particolare, quello che la destra sta facendo da anni con l'immigrazione: prende un problema che esiste, lo ingigantisce e distorce ulteriormente per spaventare il suo elettorato e poi va a pesca di voti con la paura. Mi viene in mente il termine inglese "scaremongering", peccato che ci manchi il corrispettivo italiano.
Condivido la maggior parte del commento, eccetto per il paragone con il cadere dalle scale che non mi fa impazzire. Cadere dalle scale è un accidente che capita per errore ad un singolo individuo, mentre un omicidio coinvolge la volontà di un'altra persona
Ammazzare da uomo tua madre perché malata non è femminicidio. Ammazzare la moglie per prendere la assicurazione sulla vita, non è femminicidio. rimangono comunque delitti nella sfera domestica, ma è l'intenzione la discriminante. Credo che a Shy questo concetto non sia chiaro.
Faccio notare che l'Italia ha uno dei tassi di omicidi più basso (addirittura nel 2022 il più basso a livello europeo). Secondo l'Istat, nel 2023 sono un po' aumentate le vittime di sesso maschile, mentre sono diminuite quelle di sesso femminile, rispetto all'anno precedente. Sarebbe bello se gli omicidi, in generale, fossero zero. Ma mi sembra molto improbabile si possa mai raggiungere questo risultato. C'è da dire però che è un numero relativamente basso. E gli omicidi di donne sono un numero relativamente basso, in rapporto agli altri Paesi e in rapporto alla popolazione italiana. Per questo, a mio parere, è sbagliato attribuirgli un connotato culturale. Questa idea di una diffusa cultura del patriarcato violenta contro le donne, cozza con i dati, perché se ci fosse davvero a quest'ora i dati delle violenze sulle donne sarebbero molto più alti. Io seguo Breaking Italy da molti anni, e so che Shy e il suo staff cercano sempre di fare il loro lavoro al meglio. Ma a me sembra che su questo argomento ci sia poca lucidità, forse perché li colpisce emotivamente in maniera particolare (e ci sta, ovviamente, sono umani pure loro!) Ma, come fatto notare anche da altri commenti, lo stesso esatto tipo di argomentazione utilizzato per i femminicidi, assomiglia in maniera impressionante alla retorica di destra sugli immigrati: prendere il numero di reati senza rapportare al contesto, alla popolazione, agli altri paesi, ecc, cercando una motivazione culturale (gli immigrati culturalmente incivili e violenti!) senza cercare davvero le motivazioni più concrete. Che, nel caso della violenza sulle donne, sono spesso legate a fattori psicologici specifici dei tizi che commettono la violenza, e solo in parte invece derivanti effettivamente da una situazione culturale (penso ad alcune zone disagiate del sud Italia). Ribadisco quello che scrissi già sotto al video della scorsa settimana: Turetta è un'eccezione, non rappresenta la normalità.
Ti è mai passato per la testa che moltissime non denunciano? Che non si tratta solo di omicidi ma piccole e grandi violenze di vari tipo? Ogni volta che ci sono video su questo tema, la pletora di maschi italici si scatena confermando secondo me esattamente la tesi che vorrebbero negare.
Viene considerato un fattore culturale perché dietro c'è un pensiero e una mentalità che magari adesso non è più normalità come prima, ma che ha sicuramente delle radici. il fatto che i numeri siano bassi non significa niente. il punto sollevato dalle attiviste e in genere da chi sostiene la causa NON è che tutti ammazzano, ma che questa mentalità, quando portata all'estremo, diventa violenza. Questa violenza viene attuata in modi ben specifici e da persone chiaramente instabili (Turetta non è chiaramente una persona equilibrata), ma anche da persone che si potrebbero considerare normali nella vita di tutti i giorni (marito che picchia la moglie). Qua poi ho parlato solo di violenza fisica, ma il problema è molto chiaro e basta veramente parlare con una qualsiasi donna per capire che molte situazioni sono comuni: uomini che seguono ragazze sole, uomini che fischiano ecc. è frutto della stessa mentalità e mi stupisco che vada spiegato che questo pensiero di possessione sulla persona, quando viene da una persona violenta e instabile, si trasforma nel peggio. Certamente rimane il fatto che nel video non viene specificato molto e si prende ad esame un elemento senza contestualizzare bene la cosa, ma nei commenti state proprio sbagliando il punto. Questo ovviamente si può applicare in maniera diversa anche alla violenza razzista, omofoba, di classe. insomma non è che denunciare questo significa lasciare indietro gli altri (come molti stanno dicendo)
@@astolfoonthemoon8331 Parlavamo di Turetta proprio ieri a lezione in uni, e francamente, per quanto questi "casi umani" possano essere rari, non me la sento di ridurre le sue azioni a semplici fattori psicologici (poi perdonami se non era questo che intendevi). In lui, vedo solo in minima parte un aspetto psichiatrico, e molto di più uno di malvagità cosciente, che credo sia ben riflesso dagli aggravanti per cui é sotto processo (premeditazione in primis). Ogni tipo di terapia, farmacologica o comportamentale, richiede che il paziente sia disposto a collaborare e a migliorarsi: evidentemente, nonostante la fiducia di chi lo seguiva, lui non l'ha fatto, ed oltre a sconvolgere una famiglia, si é rovinato la vita da solo...
Gli omicidi non sono rappresentativi della prevaricazioni che molte donne subiscono, alcune delle quali possono essere evitate facendo sensibilizzazione sull'argomento. La grande differenza è che, per quanto riguarda gli omicidi, non c'è bisogno che qualcuno ti dica che è sbagliato e che so lo fai finisci in carcere. Ci sono sicuramente dei legami, ma i due discorsi andrebbero affrontati separatamente. Usare gli omicidi per sensibilizzare sul patriarcato è una pessima scelta argomentativa, perchè si presta alle numerose critiche tipo quelle nei commenti di questa pagina, e distoglie l'attenzione dal problema originario.
Primi 6 minuti di videosono pieni di errori,frasi senza senso, giudizi buttati li e dati letti al contrario. Consiglio a tutta la redazione di analizzare cos'è andato storto perchè sono sicuramente i 6 peggiori minuti dell'anno
Forse sarebbe il caso di avere in redazione qualcuno che sia meno di sinistra-sinistra-vera sinistra come diceva un canale youtube che apprezzavo tempo fa
Delirio totale.. ormai capisco che vuole difendere un certo pensiero .. ma davvero sta iniziando a deliberare e dare del fascista a chiunque la pensi diversamente
Com'era quel detto? "Torturando abbastanza i dati gli farai dire quello che vuoi" o qualcosa del genere A me sta bene che si parli di un problema, ma qualunque esso sia merita attenzione in base alla sua frequenza: perchè non si parla proporzionatamente alle vittime dei morti per incidenti stradali o i morti sul lavoro? Io l'ho capito che dovete stare dietro alle notizie e a ció che discute il Paese, ma non vi interessa capire cosa è davvero meritevole d'attenzione e cosa è sensazionalismo?
La frequenza non è solo degli omicidi, è degli stupri, delle molestie, delle violenze domestiche etc. Si parla del problema più generale, la cui espressione ultima è il femminicidio. Poi, sono d'accordo che bisognerebbe anche parlare molto di più di morti sul lavoro (altro problema anche culturale) e di incidenti stradali (magari meno culturale, ma su cui comunque bisognerebbe lavorare seriamente anziché aumentare le multe e basta).
Parafrasando "Ci sono stati 36 casi di femminicidio in meno rispetto all'anno scorso, probabilmente perchè se ne sta parlando di più". Conclusioni a cui non sarebbero riusciti a saltare nemmeno i produttori di tabacco quando cercavano di dimostrare che fumare fa bene alla salute.
È anche divertente che, quando si parla di femminicidi in generale, il problema non è dato dai numeri tutto sommato contenuti ma dalle problematiche culturali a cui sono imputati. Quando si parla di femminicidi in famiglie che vengono da altre culture, si guarda ai numeri e si dice che alla fine non sono così tanti.
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio, mi ripeto: • I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini. • 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini. • Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini • Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini. • L’abbandono scolastico è maschile. • Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini. Questi sono i dati. Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato? Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc. In Conclusione: quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne. Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
Shy se vuoi parlare per bene di un dato devi contestualizzarlo, ed è folle che qualcuno lo debba rimarcare. Parli di "problema culturale", emergenza e quant'altro quando non solo il trend è in diminuzione da ANNI (smetterà di essere un problema culturale quando arriveremo allo 0%? Buona fortuna) ma si aggiunge anche il dato di fatto che l'Italia è tra i paesi con il più basso tasso di omicidi non solo al mondo ma anche in Europa, e qui si sta parlando di dati, lo ripeto. Bisognerebbe fare buon giornalismo, non allarmismo. Bisognerebbe evitare di creare squadrismi maschio contro donna, non usare il termine "femminicidio" un po' come pare al giornalismo di turno e tanti saluti al senso delle cose (perché è chiaro che se il giornalista Ambrogio decide che tutti gli omicidi di donne sono femminicidi allora non se ne esce, e purtroppo tanti giornalisti ragionano come Ambrogio). Non me ne frega niente di strizzare l'occhio alla destra o alla sinistra scrivendo questo, non me ne frega niente di avvicinarmi a incel o femministi, e il punto è che non dovrebbe fregare niente neanche a te per il lavoro che fai!
@matildeamatucci8119 perché ha raggiunto il minimo fisiologico raggiungibile da ormai più di 30 anni, avere un Paese con decine di milioni di abitanti e registrare omicidi (uomini o donne che siano) COSÌ BASSI dovrebbe già essere percepito come un elemento positivo. Il rischio zero è IMPOSSIBILE e, per brutto che sia, chiunque ti dica l'opposto mente, per ideologia o per malafede.
Shy ti stimo infinitamente ma... È OVVIO che gran parte dei femminicidi avvenga "fra le mura domestiche", proprio per la definizione del termine femminicidio in sé. Chi ci aspettiamo che uccida una donna per motivi basati sul genere? Il cassiere del supermercato o lo sconosciuto che incontra per strada? È ovvio che quella percentuale sarà sempre altissima, che i femminicidi siano 10 o 1000 all'anno. L'unico dato da considerare è quello sul numero assoluto dei femminicidi che avviene ogni anno e che mi sento di poter dire che tutto sommato sia molto basso. Ovviamente anche 10 all'anno sarebbero tremendi per le singole vicende in sé, ed è giusto continuare a lavorare per minimizzarli, ma ad oggi NON sono un'emergenza nazionale, e per quanto potremo migliorare come società ahimè ce ne potrebbero essere sempre qualche decina all'anno.
Non sono completamente d'accordo, ma volevo comunque ringraziarti per essere stato molto più cortese di altre persone: a volte le sezioni commenti di questi video sembrano una caccia all'uomo... 😅
Grazie anche a te, ma per avere un dialogo costruttivo posso sapere su quale punto del mio commento non ti trovi d'accordo? Alla fine non ho fatto altro che cercare di spiegare elementi base di statistica. Prendere la percentuale dei femminicidi commessi "fra le mura domestiche" è trarre qualsiasi tipo di conclusione senza contesto numerico è assurdo. Faccio notare che se ci fosse stato un solo femminicidio e fosse stato commesso "fra le mure domestiche" la percentuale sarebbe del 100%. E poi questa percentuale alta cosa starebbe a indicare? Perché dovrebbe essere preoccupante? I femminicidi commessi da estranei o da colleghi sarebbero meno gravi? Mi dispiace veramente un sacco perché seguo Breaking Italy da anni (e penso che continuerò a farlo) ma porcaccia la miseria confrontatevi con uno che abbia almeno le base di statistica prima di fare un video simile. E abbiate il coraggio di prendere in considerazione l'ipotesi di avere preso una cantonata gigantesca in questo caso. E poi ci sarebbe tutta un'altra serie di questioni relativa alla parte iniziale di questa video che ho tralasciato, mi sono voluto soffermare solo su questo strafalcione perché la mia prima reazione sarebbe stata quella di strapparmi gli occhi dopo aver visto quel grafico associato a quelle conclusioni.
Ma domanda delle domande: se la maggior parte dei femminicidi accade tra le mura domestiche, ci siamo mai chiesti se vi sia mai stata una reale presa di coscienza di sé e amor proprio per non trovarsi in casa con un omicida? Perché l'omicida resta un omicida, che uccida uomini o donne.
Circa 100 femminicidi l'anno in una Nazione di 59 milioni di abitanti e 30 milioni di donne. Uno dei tassi più bassi d'Europa. Si può fare di meglio e abbassare di più questo numero? Sì, si può e si deve. Ma il problema culturale non esiste anche perché, obiettivamente, l'Italia non ha un sistema patriarcale e non ce l'ha da anni. La giustificazione "il patriarcato non esisterà più fino quando gli omicidi non saranno più in casa" è assurda perché per natura la maggior parte degli omicidi sono in famiglia, l'omicidio di sconosciuti è veramente raro. Anche se uccidi per eredità, uccidi un familiare. Per lo stesso ragionamento, considerato come il numero oscuro degli infanticidi stia venendo fuori e sono tutte donne le colpevoli (l'ultimo la Finatti a Nole Canavese), dobbiamo dire che viviamo in un sistema matriarcale.
Circa 50 femminicidi; secondo Femminicidioitalia sono invece 32. Probabilmente maggiori chiarimenti si potrebbero avere tramite le prefetture; anche lo scorso anno è dovuto intervenire il prefetto di Padova per sbugiardare le cifre a dir poco sballate, esternate da quotidiani e da associazioni femminarde.
776 morti sul lavoro nel 2024 e 1239 morti nel 2023 la quasi totalità UOMINI. nessuno ne parla. La quasi totalità dei detenuti, senzatetto, chi perde la casa, perde la custodia dei figli, commette il suicidio sono uomini ma purtroppo nessuno ne parla! A questa società degli uomini non frega un cavolo. Sopratutto non frega un cavolo alle femministe, paladine della parità di genere ma chissà perché su questi argomenti tacciono. E' questa la parità di genere a cui aspirare?
vatti a leggere i numeri di donne stuprare e picchiate dai mariti e dimmi se le donne non hanno tutto il diritto di parlare di emergenza. ma voi ve ne lavate le mani perché tanto non vi riguarda in quanto uomini
Lungi da me difendere la destra, ma perchè quando i dati statistici sono "scomodi" allora sono solo un "filone politico"? Se la maggior parte delle violenze e stupri sono daparte di immigrati non c'è narrazione. C'è un dato che va preso ed analizzato per quello che è. caprine le cause e trovare una soluzione, non limitarsi a dire "eh vabbè è l'ideologia di destra".
Il dato nudo non dice nulla. La delinquenza è correlata con la povertà e tendenzialmente queste due cose le si trova con più grande frequenza in fasce diverse della popolazione, più deboli. E le persone più deboli tendenzialmente sono migranti. In america nelle carceri ci trovi in prevalenza neri ma questo non dice nulla se non aggiungi del razzismo latente nel giudicare e nel fatto che tendenzialmente sono una fascia più povera Il 90% degli infanticidi è commesso da donne. Ti lascio il brivido del capire perché questo dato non dica nulla
@@YOSEPHALLEN92 Interessante che nell'analizzare che la delinquenza sia correlata alla povertà, si sia andati un pò oltre l'evidente provenienza geografica, mentre per classificare i 100 femminicidi del 2014 ci si fermi al possesso di un pene a parte del colpevole. Diciamo che i dati vengono interpretati un pò come ci pare. Salvini ha fatto scuola... e non a destra.
Semplicemente hanno capito che assecondando il loro target di bimbetti radical chic da circolo arci avranno successo, a discapito dell’onestà intellettuale e di non voler guardare in faccia la realtà Es. Quando si parla di femminismo o forze dell’ordine sono scontati, troppo ideologicamente orientati, sai già cosa diranno
@@YOSEPHALLEN92 Confondi i crimini in generale con lo stupro. In carcere è normale che ci sia una forte legame con la povertà perchè una persona che non ha lavoro deve comunque mangiare mentre lo stupro?
E questo è il motivo per cui la Meloni sta al governo Chi voterebbe mai questa sedicente sinistra che tiene più ai diritti civili dei pochi piuttosto che ai diritti sociali dei molti?
- uomo uccide madre malata che soffriva - per eredità, assicurazione sulla vita non c'è l'omicidio di una donna da parte di un uomo per motivi di odio, disprezzo, piacere o senso di possesso delle donne qui. Ma per come le conta lui sono la stessa cosa.
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio, mi ripeto: • I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini. • 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini. • Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini • Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini. • L’abbandono scolastico è maschile. • Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini. Questi sono i dati. Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato? Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc. In Conclusione: quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne. Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
Perché da anni si parla di minoranze, di problemi da 1% o 10% o massimo 20% Magari non frega nessuno se x famiglie su y sono nella soglia della povertà se il rapporto è superiore a 40%
@@lucasanna3943 Ben scritto. vedo che l’algoritmo o la redazione hanno cancellato pure il mio. Ma per qualche motivo ho ricevuto la notifica 🤣 grande RUclips 🏆
@@Dr.Sortospino boh 🤷♂️ non ci capisco più niente. Mi dicono che è perché ho copiato ed incollato. Ma mi sono anche stati cancellati post che non ho copiato ed incollato
Shy potrebbe essere così gentile da citare almeno uno studio (me ne basta uno eh, non sono esigente) che dimostri inequivocabilmente: 1) l'esistenza della cultura dello stupro 2) l'esistenza di un problema culturale, legato ai "femminicidi" (qualsiasi cosa siano) Gli studi non sperimentali con misure self-report (es: interazioni online) non costituiscono una prova. Attendo con trepidazione.
Se “patriarcato” fosse un neologismo, potremmo benissimo dire che la causa della violenza contro le donne è il patriarcato. Tuttavia “patriarcato” non è una parola a caso, è una parola italiana ben codificata, con un significato ben preciso, ed imputare “al patriarcato” l’esistenza della violenza domestica significa affermare implicitamente l’esistenza di un preciso nesso di causalità che è tutto da dimostrare. L’esistenza della violenza nelle mura domestiche non implica l’esistenza del patriarcato, non implica l’esistenza di una cultura del possesso, non implica in generale l’esistenza di una causa culturale comune a tutti gli episodi di violenza. In questo senso sarebbe molto più sensato usare il termine “pippo”, del quale sarò d’ora in avanti un fervente sostenitore.
Il patriarcato è una teoria del complotto e forse sarebbe ora di considerarlo tale. Se 50 anni fa qualcuno si fosse inventato che tutto il mondo è comandato da un solo uomo bianco ed etero che comanda a distanza tutti gli uomini dicendogli di maltrattare le donne senza motivo lo avrebbero già internato da qualche parte.
Niente Shy qua hai veramente dimostrato di non volere neanche provare a discutere sugli errori intellettuali che hai fatto nello scorso. Capisco ora i discorsi della destra più spinta, questa volta più dell'altra mi sei sembrato chiuso, paternalistico, non disposto a sentire critiche, puntatore di dita. A tutta la redazione di Breaking Italy: cercate di darvi un tono e capire le critiche che vi vengono fatte. O finirete ad avere quella mentalità di quella destra di cui parlate sempre. Siete più intelligenti di così, e lo avete già dimostrato. E dico così perché questi errori e mancanze si fanno sempre più presenti ultimamente. Tra l'altro anche negli sponsor, per chi sta leggendo: andate a vedere la critica di Mr RIP.
@@DerKnaII Il canale sponsorizzava Gimme5, un'app di investimenti che piu avanti si è scoperto fosse una ciofeca, quasi uno scam, MrRip ha fatto un video dove reactava alla risposta di Shy sul tema e in cui si era giustificato in maniera pessima, peggiorando parecchio la situazione. Se ti vedi il video di Mr Rip capisci tutto.
Ormai anche i "migliori" hanno mandato giù, con l'imbuto, lo slop pseudoprogressista che viene diffuso attraverso i grandi cavi dorsali oceanici dallo zio Sam. La costante opera di inquinamento, disinformazione politica, manipolazione più o meno indiretta del "discorso" pubblico a favore di logiche più commercialmente convenienti è riuscita nel suo intento di ri-formare lo stesso modo di pensare dei pensatori: automassacrare la propria società, la propria politica, la propria cultura, la propria identità a tutti i costi. Dando direttamente adito al sorgere di nazionalismi, populismi, identitarismi di pancia. BRAVI! BRAVI! GOEBBELS NON AVREBBE SAPUTO FARE DI MEGLIO!
Spiace dirlo ma quel -12% può essere anche un'oscillazione dovuta a qualsiasi cosa, sono eventi talmente rari e che fanno storia a sé che non se ne può trarre nulla
Ma poi il dato si riferisce agli omicidi totali quindi in cui le vittime sono sia uomini che donne. Quindi non ha senso dire "E' un buon segno si vede che continuare a parlarne qualcosa cambia" Al massimo lo poteva dire su quel -9% che è il dato che si riferisce alle vittime donne
@@alessandrorossi8689 in generale una variazione deve essere valutata sulla ratio di base. Un 12% su un dato dello 0,00.. non può essere considerato come indizio di qualche forma di inferenza perché è da ritenere ragionevolmente solo rumore
Sappi che sono di sinistra, ma sentirti parlare tutte le volte di femminicidio in questo modo mi fa gelare il sangue. Non ho intenzione di argomentare perché ci sono già dei commenti in evidenza che hanno detto in maniera esaustiva cosa ne penso io. L’unica cosa che volevo aggiungere in più era che l’Italia segue sempre ciò che succede in America, anche questo fenomeno è semplicemente un prolungamento del fenomeno femminista tossico americano, il problema non c’è perché è statisticamente irrilevante, quella che stiamo vedendo da anni è solo un enorme fenomeno imposto dai media di convinzione di massa che il problema esista. Per quanto possa avere una base giusta e nobile è degenerata, come ogni altra cosa del genere da 10 anni a questa parte.
Ma ti prego shy, come diavolo si fa a parlare di un "radicato problema culturale" quando già la media di femminicidi in Europa è la più bassa al mondo (cose che hai fatto vedere tu stesso nel video con quel grafico) e l' Italia sta pure sotto la media Europea?! Nel 2023 ci sono stati 38 femminicidi, nell' arco di un intero anno e in questo paese, che conta quasi 60 milioni di abitanti. Sono numeri minuscoli, come si fa a parlare di "emergenza femminicidi" e di "problema culturale" con un numero talmente basso di casi da potersi considerare isolanti? Santo cielo quanto allarmismo. Il problema è culturale perché semplicemente i femminicidi esistono? Così come ogni cosa brutta nel mondo?! Cosa dobbiamo fare allora? Continuare ad auto flagellarci finché le cose brutte e cattive non esisteranno piu?! Eh ho capito ma uno deve anche avere un contatto con la realtà. Finché sto mondo non sarà diventato santo e immacolato (cosa che non avverrà mai perché è la natura della realtà che lo impone) allora continueremo ad avere un problema culturale? Ok, allora questa è una causa persa in partenza. Poi i numeri sono tutti gonfiati, perché si cerca di ingigantire il problema prendendo come femminicidi tutti i casi in cui "uomo uccide donna per x motivo", ma il femminicidio è una cosa più specifica, non è semplicemente il "maschio uccide femmina".
Il problema è la mentalità! I femminicidi sono solo la punta dell’iceberg che parte da commenti sessisti, allusioni non gradite, pensare che certe cose siano solo “da donna”, pensare che la donna sia la responsabile della casa, pensare che se invece fa carriera chissà a chi l’avrà data, fino a arrivare a forme più gravi di violenza e infine al femminicidio. Guardate tutti i dati, non solo la punta dell’iceberg
Il progetto "Breaking Italy" è fallito. Non nei numeri, sia chiaro: probabilmente continuerà a crescere perché, purtroppo, una buona fetta d'italiani preferisce sentirsi rassicurata da risposte nette e inquinate da ideologie che tolgono spazio all'approfondimento e all'imparzialità, sia che esse provengano da ambienti di destra, sia che esse provengano da ambienti di sinistra. Ciò non toglie che non verrà mai preso sul serio da chi ha un minimo di capacità e cultura in più, fetta minoritaria di popolazione che invece pretende un'informazione più seria. Tengo a precisare che sono un sostenitore della prima ora di Breaking Italy e di Alessandro. Sarà perché sono sardo o sarà perché mi definisco progressista, ma più probabilmente perché vedevo nel suo progetto uno spiraglio di luce in un mondo dell'informazione totalmente parteggiante per una parte o per l'altra, ma mai parteggiante per l'obiettività e la verità. Sarei vanitoso se dicessi che conosco i motivi del suo fallimento, quindi mi limiterò a dire che mi sono fatto un'idea, modellata sulla base dei miei studi comprendenti statistica, organizzazioni e gestione delle risorse umane. L'idea è la seguente: Alessandro è sicuramente un ragazzo intraprendente, ma è diventato sempre più evidente (attraverso la visione di night, live e grandi linee; non dei video principali ove i discorsi sono preparati) che non spiccasse per abilità logiche e mancasse quasi totalmente di competenze scientifiche, vedasi in statistica. - Per evidenziare i problemi di logica basterebbe guardare il Night con Travaglio, dove, lasciando stare le due posizioni diametralmente opposte su cui si può essere d'accordo o meno, Alessandro continua, per tutto lo spettacolo, a dare risposte sconnesse con le affermazioni dell'ospite, addirittura spesso risponde ad affermazioni che l'ospite non ha mai detto. Basti pensare che, per difendere gli Stati Uniti e attaccare la Russia, si mette a citare Snowden, il quale ha ottenuto asilo politico proprio in Russia. Ma è solo uno dei mille esempi che possono trovarsi. Chiarisco: io non parteggio per la posizione di Travaglio, trovo anche che sia troppo schierato coi 5 Stelle. La mia è una disamina puramente basata sugli aspetti logici e dialettici di Alessandro. - Per le(non) competenze in statistica sarò breve, vedo che molti si lamentano di ciò e non capisco di cosa si sorprendano: nell'intervista con Michele Boldrin, Alessandro rimane interdetto quando sente un termine a lui ignoto, ovvero "moda". Credo basti questo per capire che le sue conoscenze di statistica non siano scarse, sono praticamente nulle. - L'ultimo problema, il più importante in quanto concernente l'abilità di essere leader, è che, purtroppo, ha deciso di circondarsi di collaboratori totalmente allineati al suo pensiero(al massimo divergenti per qualche dettaglio), sostanzialmente tutti progressisti di sinistra, che hanno l'unico scopo di produrre una eco al suo pensiero, senza la pretesa che quest'ultimo venga mai messo in discussione, e non per mancanza di coraggio, ma per mancanza di una prospettiva diversa. Inoltre, a quanto pare, ha scelto persone che, oltre a non produrre una vera critica al suo pensiero(arricchendolo), non aggiungono nulla dal punto di vista qualitativo e tecnico, visto che i problemi di interpretazione dei dati statistici non sono stati corretti da nessuno in redazione. Io sono totalmente avverso al conservatorismo di destra, non mi piace questo governo e soprattutto i suoi vertici, ma quando dicono qualcosa che è supportato dai fatti, che è moralmente giusto o che è conforme al comune buon senso, semplicemente lo ammetto. E questo vale per qualsiasi frangia politica, che mi sia simpatica o meno, che la voti o meno. Purtroppo non sentirete mai Alessandro o qualcuno dei suoi collaboratori fare un passo indietro o chiedere scusa per aver fornito un tipo di informazione sbagliata, guidati dai loro preconcetti e dalla loro ideologia. Purtroppo non sentirete mai Alessandro o qualcuno dei suoi collaboratori fare commenti obbiettivi su partiti o personaggi a loro avversi. Come tutti gli apparati di informazione hanno deciso, già tempo fa purtroppo, di ignorare la verità e seguire ciecamente il loro vangelo. Per loro i buoni saranno sempre buoni e i cattivi saranno sempre cattivi, non esistono sfumature. L'unica differenza che li distingue dagli altri è che loro, almeno, non si fanno pagare per piegare la realtà al loro giudizio. Lo fanno gratis. Questi sono i motivi per cui, per me, questo progetto è fallito. E mi spiace tanto perché riponevo tanta fiducia in Alessandro, ma tant'è che, anche nelle antiche storie d'epica, gli eroi più impavidi e di stoffa morale più coriacea, prima o poi, inesorabilmente cadono.
Molto sensato il tuo commento. Però oltre a queste analisi aggiungerei il fatto che "schierarsi" contro certe ideologie non produce la stessa ricchezza. Quindi Alessandro al 99% non ha queste capacità logiche ma ha di sicuro "un discreto naso per gli affari".
Vedo dai commenti che le persone stanno finalmente iniziando a stancarsi di questa narrativa ideologica e di parte. Continuiamo così, cogliamo ogni falsità ed interpretazione ideologica della realtà e commentiamo, smettiamo di seguire persone schierate ideologicamente, usiamo i social a nostro vantaggio. Piano piano questa cosa avrà effetto, perché alla fine quello che cercano i media è prima la nostra attenzione, e poi il consenso. Si è arrivati a questo punto perché persone "woke" hanno iniziato una vera e propria crociata sui social. È arrivato il momento di far trio fare la ragione
Si sono accorti che disprezzare il sesso di cui loro stessi fanno parte in realtà non ti aiuta a fare colpo sulle donne (che invece continuano a darla a spacciatori e pregiudicati)
@Americanhorizon nelle separazioni gli uomini debbono solo pagare e stare zitti. E sono tantissimi i casi in cui la ex manipola i figli contro i padri. Ma non frega niente a nessuno è vergognoso
Ho appena concluso il primo blocco. Domanda: ho per caso appena visto la versione riveduta di quanto trattato mercoledì scorso, la quale andava pubblicata allora, senza questa strana latenza di cinque giorni? Perché se è così, non capisco le scelte di: - fare riferimenti *impliciti* alle critiche ricevute per quel video, - continuare ad affermare che "Pippo" stia per "patriarcato" invece che per altri termini verosimilmente più adatti (si era suggerito "maschilismo", per esempio), - non fare un'errata sulla precedente analisi dei dati. Non benissimo, insomma. Se ho dimenticato qualcosa, aggiungetelo voi qui sotto.
Parli come se quello che avesse detto sia oggettivamente sbagliato e che quindi dovesse ascoltare per forza le tue correzioni. In psicologia, sociologia e antropologis il maschilismo è l'atteggiamento che hanno alcune persone che però è causato da basi biologiche mq anche culturali che è il patriarcato, un modello di struttura sociale e culturale. Le due quindi non si escludono a vicenda
@@shinmaba003 Su tre punti che ho elencato, hai messo l'accento solo sul secondo, dove peraltro ho scritto "verosimilmente più adatti" apposta per non insinuare chi tra me e Shy abbia "oggettivamente" ragione. Il fatto che due opzioni non si escludano a vicenda non vuol dire che debbano per forza includersi. L'atteggiamento lucido e imparziale che caratterizzava Breaking Italy andava spesso a sottolineare proprio questo aspetto problematico per ogni analisi e *poi motivava* una propria posizione (qualora ci fosse). Nei recenti video su questo tema non si fa questo: si prende una posizione a priori e le problematiche dell'analisi scelta vengono ignorate o sbeffeggiate.
@@MrEmBerna forse l'atteggiamento lucido è andato a perdersi perché non sei d'accordo con la lucidita? Veramente non ci pensate mai che shy ha i propri bias proprio come te? Anche te non sei stato lucido a parlare di maschilismo e di patriarcato. Quindi anche te sei ideologico nei tuoi ragionamenti come dite voi.
@@shinmaba003 Proprio perché penso che Shy sia vittima dei suoi bias che commento, non perché penso che lui non abbia bias, o che io non ne abbia. Per me tutte le tue repliche sono fuori fuoco perché provi ad attaccarmi sul personale e fai trapelare una ferrea volontà nel difendere la tua posizione e i tuoi bias, invece di metterli su un piatto e provare a ragionarci su come suggerisci di fare a me...
Ma il fatto che il nemico invisibile contro cui si sta combattendo sia talmente generale e poco definibile che chiamarlo patriarcato o pippo sia la stessa cosa non vi fa almeno sorgere due domande?
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio, mi ripeto: • I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini. • 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini. • Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini • Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini. • L’abbandono scolastico è maschile. • Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini. Questi sono i dati. Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato? Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc. In Conclusione: quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne. Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
Figurati. Le loro fonti sono i libretti delle amiche e degli amici influencer o direttamente "trust me bro". Si sta discutendo con gente a questo livello, eh.
@@lucasanna3943Naturalmente i dati che riporti sono più che corretti. É anche vero che cose come la salute mentale o l'affidamento dei figli in tribunale sono problematiche maschili anche dovute al patriarcato in sé
Shy nella giornata contro la violenza sugli uomini: " Fondazione Cecchettin: perché il ministro Valditara non è SOLO offensivo " Shy nella giornata contro la violenza sulle donne: " Violenza contro le donne: cosa dicono i dati, cosa dice l’ideologia " E' proprio vero, siamo lontanissimi dall'uguaglianza... come sempre, i doppi standard la fanno da padrone...
@@Djmegaflor85 non voglio fare la pignola, ma il video di Shy "Fondazione Cecchettin: perché il ministro Valditara non è SOLO offensivo" è stato pubblicato il 19 novembre che è la Giornata Internazionale dell'Uomo, non la giornata contro la violenza sugli uomini. Il 19 novembre è più simile al suo equivalente "femminile" della giornata Internazionale della Donna che è l'8 marzo, non è equivalente al 25 novembre.
@ heeeeem, NO! La giornata internazionale del uomo è il 2 agosto… il 19 novembre è proprio la giornata internazionale contro la violenza sugli uomini… controllare su Google per credere… quindi direi che la tua pignoleria è sbagliata! Ritenta
@Djmegaflor85 ehm, no, prima di scrivere il commento ho proprio googlato per essere sicura, ti cito quello che ho trovato: "La Giornata internazionale dell'uomo (detta anche Festa dell'uomo) è una ricorrenza internazionale, che si celebra il 19 novembre di ogni anno in circa 50 paesi del mondo.A differenza della giornata internazionale della donna, non è riconosciuta dall'ONU".
io so benissimo cos'è: è una sede della cristianità ortodossa stabilita dopo lo scisma, in tutto ce ne sono 5. A sentire da come ne parlate mi pare che siate voi che non sapete cos'è.
Il femminismo ha scoperto che e più facile venire uccisi da un conoscente che da un'estraneo. Poi dichiarano che c'è un'emergenza dimenticando che il partner e un conoscente. Questa è psicologia, io non aggredisco chi non conosco perché lo temo, e verosimilmente siamo più aggressivi con i nostri familiari. Qua però si mostrano dei dati che provano non esistere un'emergenza femminicidio in Italia. Anzi, siamo uno dei vari paesi guida a riguardo. Al contrario, abbiamo un'estrema emergenza morti maschili(sia omicidi che morti sul lavoro. Sia nazionale che internazionale). Sapete quanti morti questa settimana maschili, e quante femminili. Io sono maschio e IO ho paura, e anche del genere femminile che rischia di ripetere i pattern domestici a livello statale. Ha ragione solo lei, a livello statale, fa paura.
Sai qual è la differenza? Che i maschi sono uccisi (considerando uccisione anche i morti sul lavoro) per vari motivi, non sono uccisi perché sono maschi. I femminicidi si riferiscono alle uccisioni delle donne che vengono uccise perché sono donne. Ci arrivi a capire la differenza? Lo capisci che stiamo parlando di cose diverse? Poi ignorare un problema perché (a detta tua) c'è n'è uno più grande si chiama benaltrismo e non ha mai portato da nessuna parte
@@giovannadidomenico83"Non sono uccisi perché sono maschi"? E tu che ne sai? Hai forse letto nel pensiero di tutti gli assassini d'Italia e del mondo? Fare il processo alle intenzioni è sbagliatissimo, perché restano sempre e solo ipotesi. Bisogna farlo alle azioni, le sole verificabili.
C’è però una via di mezzo. Parlare di problema legato agli immigrati è la solita ca….ata di quella destra, ma anche parlare di “problema culturale” è allarmistico. Siamo tutti d’accordo che anche una sola vittima è una tragedia, ma proviamo a fare un ragionamento “freddo”. 50 casi in un anno, in un paese di 60 milioni di abitanti è davvero un problema così culturale? L’anno scorso in Italia ci sono state 40 morti per puntura d’ape e 20 persone colpite da fulmini…cioè capite di che tipo di statistica stiamo parlando? Fa bene parlare e sensibilizzare, ma nn bisogna cadere nell’allarmismo. Se si gonfia eccessivamente il problema, rischia di diventare farsesco
E poi nessuno parla mai della violenza domestica sugli uomini che non denunciano mai perchè non vengono creduti, o sulla percentuale di suicidi ogni anno della controparte maschile.
Questo ha senso, ma la questione in realtà verte sulla violenza in senso più ampio, non solo sull'atto finale del femminicidio. Ci sono centinaia di donne che vivono nel terrore di subire un'aggressione da un ex, anche dopo condanna del tribunale di allontanamento e di obbligo di braccialetto elettronico (che spesso nemmeno funziona). Non credo che si possa affrontare di violenza contro le donne solo prendendo i dati statistici dei femminicidi, ma vanno analizzate le denunce ai centri antiviolenza, valutare che è stato stimato che solo il 16% in media di atti di violenza viene denunciato, con una propensione a denunciare stranieri in misura molto maggiore rispetto agli italiani. Quindi effettivamente, in parte, esiste ancora questo problema culturale, non so se sia un'emergenza o meno, ma sicuramente non è qualcosa da ignorare come hai giustamente detto. Semmai potremmo contestare il fatto che si parli SOLO della violenza verso le donne messa in atto da uomini, ma mai che si sottolinei anche la violenza di donne verso uomini (di vario genere); in questo modo si può acuire la percezione della "pericolosità" dell'uomo e della totale "innocenza" della donna, andando a creare ulteriore polarizzazione, come se ce ne fosse già poca in questa società e come se non fossimo tutti quanti sulla stessa barca.
@@artax5005condivido il tuo discorso di buon senso, mi sarei aspettato un discorso simile da questo canale che invece continua a semplificare tutto in una maniera imbarazzante.
no, non farsesco, ma paranoico. molte femministe di divertono a prendersi vendetta dell'evoluzione di quello che era una volta l'uomo nero che viene mentre dormi di nascosto e ti mangia tutto intero. prendersi vendetta in molti modi, dicendo che l'uomo è colpevole fino a prova contraria, che ogni uomo pensa come pensa Turetta, che ci stanno uccidendo tutte è un genocidio. e soprattutto che gli uomini fanno una vita privilegiata che manco loro lo sanno quanto sono privilegiati: essere etero rispetto a gay o trans sì, verissimo. avere la cittadinanza italiana rispetto a non averla certo, moltissimo. ma perché alcune femministe passano la giornata (alcune la carriera) a farti sentire in colpa se sei nato maschio? ma quelle che insistono su questo tasto mica sanno la vita personale che ognuno sta passando? ma ci scrivono libri su quanto sia giusto odi4re gli uomini. ma poi perché dover insistere sul farmi sentire in colpa? perché mi hanno dichiarato guerra? io non ho fatto loro niente di male io ricordo ancora adesso dopo 35anni le botte di mia nonna quando avevo 3-4anni, e quanto ha umiliato mio padre e mia madre perché mia madre si era divorziata e poi risposata e io ero il figlio della colpa. ci ha messo gli uni contro gli altri, mi ha allontanato da mio padre. e mio padre è morto prima di quella cattolica e maligna di mia nonna. sembrerà un'inezia ma io non mi sono mai più ripreso da quei sensi di colpa (e adesso devo sentirmi in colpa perché privilegiato), tra ricoveri psicosi psicofarmaci dr0gh3 vita in strada fallimenti uno dietro l'altro, e poi l'incidente, altri ricoveri. ora vivo con una pensione di 300euro al mese di invalidità civile e mi sento dire che sono privilegiato e vengo guardato dall'alto verso il basso e leggo che sono come affetto da una forma di malattia culturale che si chiama maschiume tossico e che devo stare alla larga dalle donne perché sono colpevole fino a prova contraria di essere un potenziale Turetta e quando una donna mi dice che gli uomini dovrebbero essere il 10% della popolazione e che senza uomini si vive molto meglio, perché sono culturalmente responsabili di f3mmin1cid1 accaduti a centinaia ci km di distanza. Se io non sono parte della soluzione del patriarcato io sono parte del problema, che non posso lamentarmi ma che devo poter piangere, l'uomo deve piangere (hanno capito questa cosa, e la ripetono, come se un uomo non piangesse, ma se poi piange troppo si sta lamentando e non va bene perché il patriarcato il privilegio) quando mi capita di piangere per la solitudine, in giro, la gente mica viene verso di me a chiedermi che so, se può abbracciarmi, così rimango lo sfigato psichiatrico alcolizzato che tutti evitano perché non è vero che se un uomo piange sta decostruendo il patriarcato, sto solo buttando ancora più giù la mia reputazione di povero pazzo incapace di relazionarmi con gli altri
Vorrei ricordare una perla sentita un paio di anni fa a 8 e mezzo, quando soldati ucraini stavano partendo per andare a combattere: "le prime vittime della guerra sono le mogli che rimangono ad aspettare"
Stiamo parlando di 100 vittime all'anno in un paese di 60mln di persone. Con tutto il rispetto e la solidarietà per le vittime, mi spiegate dov'è il problema sistemico/culturale? È una percentuale piccola perfino sul numero totale di omicidi. A meno che le statistiche sulla violenza domestica sulle donne in generale non mostrino un quadro diverso, questi numeri nello specifico mi sembrano supportare di più la narrazione sulle mele marce che non quella del problema culturale.
se parliamo di stupri i numeri salgono e se parliamo di violenza domestica si impennano, le vittime sono sempre donne tranne che in rari casi, vogliamo ancora far finta che non sia una questione ideologica e radicata nella cultura di questo paese?
Stiamo parlando di 8 donne al mese circa. Una ogni 4 giorni circa. Piace di più come prospettiva, riuscite a metterla meglio in luce così? E stiamo parlando "solo" delle vittime di omicidio, che spesso è la punta dell'iceberg. Peccato che i reati con componente di genere sono molti di più e possono lasciare devastat* in altri modi. Ma comunque. Una donna morta ogni 4 giorni. Vedete voi che pacchia, oh. Ovvio che finché lo rapportiamo ai 60mln di persone sembrano percentuali ridicole. Non è quello il numero al quale deve essere rapportato, grazie al cielo! Cosa volete, su circa 30mln di donne devono morirne quante, perché diventi un problema che volete vedere? Non lo vedreste nemmeno con una al giorno. Forse neanche con 10, perché ehi, sono solo 3000 su 60mln, lo 0,005%, sono pochissime! Non esiste il problema. Porca miseria, e poi devo leggere che date lezioni di statistica pure.
@@user-vy6li8ys2n stupri commessi per la metà dalla minoranza straniera, se è una gara coi numeri, perdete, e i numeri ci spiegano che non c'è nessun problema sociale.
Lo dico da donna: avrei preferito che tutto quel tempo dei video fosse dedicato a questioni davvero più urgenti ed allarmanti rispetto ai femminicidi. Forse in redazione si potrebbe intervistare un esperto in settore quando capitano temi dove un loro parere potrebbe giovare? Qualcuno che sappia leggere i grafici, la statistica in questo caso o un economista quando si parla dei mercati e via dicendo. La butto lì.
Ecco, mi mancava trovare queste ideologie illogiche anche nell'unico canale di informazione che seguo. Veramente complimenti per essere caduti anche voi in questo vortice di disinformazione e odio.
Nonostante la già grande dose di commenti in merito, vorrei fare anche io una puntualizzazione. Facciamo una domanda molto semplice "Quando qualcosa è un problema?" Questa domanda è importante da ricordare per aver la situazione più veritiera e sensata possibile. Iniziamo coi dati, perdonatemi la imprecisione, ma gli ordini di grandezza sono circa quelli, se ho sbagliato, per favore correggetemi pure. I dati esprimo due cose. Primo l'andamento degli omicidi femminili si sta leggermente stabilizzando, dopo una notevole riduzione avvenuta. Questi sono in proporzione sempre più paragonabile a quelli maschili, portando le due ad essere sempre piu vicine. Tuttavia da ricordare che la motivazione è una riduzione drastica degli omicidi nei confronti di uomini, piuttosto che un aumento di quelli femminili. A livello europeo l'Italia è sicuramente un paese virtuoso, avendo dati molto buoni, molto al di sotto di molti paesi e della stessa media europea. In sostanza siamo generalmente migliori sotto questo punto di vista. Promesso dunque, che siamo in realtà messi molto meglio di altri paesi, e che purtroppo, una parte di questo fenomeno è pressoché fisiologico nella società, possiamo parlare del problema. Il problema è che in percentuale gli omicidi domiciliari sono davvero molto preponderanti rispetto al totale. E nonostante creda ci sia una parte legata a certe idee o ideali che possano portare a queste situazioni, verosimilmente non si tratta principalmente di ciò. Il vero modo, la vera soluzione, è permettere davvero la richiesta di aiuto e denuncia, e, nei limiti della possibilità, non sottovalutare un caso, ne da parte delle autorità competenti né da parte delle donne tutte, e chi le sta attorno nel cerchio delle amicizie e relazioni. In conclusione, ricordiamo "quando è un problema?" Statisticamente ed in relazione non lo è Lo è per numeriche in si stessa, in ogni sua forma domestica, questa è la possibile problematica. Che vada affiancata ad un ricordo del problema, ma soprattutto dando strumenti funzionali nelle mani di chi è vittima di situazioni abusanti o preoccupanti. Ricordiamo ancora, dire che sia una problematica emergenziale o gravissima, numericamente parlando, è sbagliato. Ma ciò non deve escludere che si possa e si debba fare sempre di più.
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio, mi ripeto: • I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini. • 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini. • Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini • Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini. • L’abbandono scolastico è maschile. • Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini. Questi sono i dati. Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato? Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc. In Conclusione: quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne. Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
@lucasanna3943 solo per darti dei contesti su come youtube gestisca le cose. Alcune parole o terminologie vengono messe in uno stato di ban automatico del sistema, perché l'algoritmo è abbastanza pessimo a riconoscere e differenziare certe cose quando sono fatte in modo opportuno. Perché tale commento possa essere visibile, se si tratta di shadow ban o ban automatici, bisognerebbe fare una selezione dei commenti dal video. Tuttavia questa cosa occupa parecchio tempo e risorse, quindi spesso non viene fatto e lo comprendo. Qua parlo in generale. Per sottolineare invece quello che dici. Sono d'accordo, ci sono delle oggettive differenze di approccio, ci sono dei problemi diversi ed altrettanto importanti, ci sono molte cose storte e strane nella società. Il problema è portare questi problemi come contro argomentazione ad altri problemi. Se ora venissi a dirti "eh ma non consideri invece le condizioni di vita delle popolazioni africane in certe zone..." o cose simili, come ti sentiresti? Penso che la risposta, o una delle, più senstata è quella di dirmi che non stavamo parlando di ciò, o che starei cercando di sviare il problema. Non ti conosco, per ciò non so chi tu sia, come normalmente ragioni o altro, ma chi ti accusa di maschilismo può tranquillamente sbagliare. Ma se la tua risposta a delle critiche o problema è quello del "è ma esistono problemi più grandi" elencandoli, e siamo d'accordo lo siano, non si va da nessuna vera parte. E li sì che si diventa criticabili. Ciò che vorrei dire in conclusione è che io stessa credo fermamente che quelli da te elencati siano problemi importanti, ma nel leggerti (e capisco parte del perché) ti sento estremamente attaccante, o in posizione di attacco piuttosto che di dialogo. Se questa situazione ti sia capitato, mi dispiace davvero, tuttavia il mio consiglio è l'approccio, la tua visione del mondo, non deve essere opposta, non deve essere "È ma questo?", deve essere un "hai ragione, è un problema, e sai cosa altro è un problema? Perché non possiamo lottare insieme per entrambi?" Dividerci sui problemi è negativo sempre.
Sul femminicidio: aiutatemi a capire, se é una donna ad uccidere un'altra donna si tratta ancora di femminicidio perché ci si basa sulla motivazione che sia donna e non su chi ha commesso l'omicidio. Escludendo un secondo familiari e partner, possiamo accorgerci alla fine che non ci sono grandi motivazioni per uccidere una donna se non sei un serial killer o semplicemente un criminale o malato mentale; tuttavia supponendo che queste ultime categorie siano di riscontro minore anche in generale nell'umanità, é giusto dare spazio alle motivazioni più presenti e quelle su cui stiamo spostando l'attenzione mediatica. Farò quindi delle congetture familiari del patriarcato e voi mi darete contro, grazie a questo capirò meglio: - La donna non viene giudicata dalla società se sta a casa - La donna non viene esposta a pressioni per la responsabilità della famiglia - L'uomo viene sovraccaricato di responsabilità fin da bambino e successivamente ricevere in famiglia ulteriori aspettative lo manda ai matti - I crimini contro le donne in quanto donne vengono espressi nelle mura domestiche perché le donne frustrate stressano gli unici con cui convivono - Un padre in carriera che non si prende cura dei figli non viene condannato dalla società al contrario di una madre Mi pare che in una società in cui non ti puoi permettere di vivere senza lavorare la centralità della famiglia venga sminuita e i ruoli che prima erano motivati dalla tradizione ora si rivelano scomodi per l'individuo e si perpetra l'ipocrisia tra la comodità di ciò che si conosceva rispetto alle responsabilità normalizzate esatte a tutti Vogliamo dire addio al patriarcato accettando nuove regole sociali di pressione sull'individuo e non sul ruolo senza sapergli dare un nome ma senza identificarlo come identico, in quanto promotore delle cause psicologiche per il malessere relazionale.
Per la prima volta ho aperto un video di BI totalmente disinteressato al contenuto (come dicevo qualche giorno fa, ormai è come un editoriale del Fatto Quotidiano, sai già cosa dirà prima ancora di leggerlo), ma curioso di leggere la sezione commenti. E' un vero peccato che un format del genere (del quale ero sostenitore economico fino ad un mese fa), abbia preso una piega tanto stupidamente ideologica che ha minato totalmente quella credibilità che con fatica si era costruita negli anni.
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio, mi ripeto: • I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini. • 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini. • Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini • Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini. • L’abbandono scolastico è maschile. • Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini. Questi sono i dati. Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato? Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc. In Conclusione: quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne. Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
Ma perchè ti svegli proprio il 25 di novembre per fare queste considerazioni?Tutti zitti il 19 Novembre ovvero la giornata internazionale dell'uomo,data perfetta per parlare di questi temi.
@@bubinasti Non sono stato zitto il 19 novembre. So benissimo che il 19 novembre è la giornata internazionale dell'uomo e parlo di queste tematiche da sempre. Perché non posso esprimere il mio pensiero il 25 novembre, in risposta ad un video che si dimostra certo sul Patriarcato, il maschilismo e il predominio dell'uomo nella nostra società. Non capisco la tua critica.
@@stayrock7620 Hai ragione! Si discute troppo poco sopratutto considerando la gravità e le percentuali dei problemi che affligono la popolazione da me citati. Parliamo di Centinaia di migliaia di persone.
Stando ai dati riportati al minuto 3:11, se normalizzati sul numero totale di omicidi, i femminicidi risultano il 12%, mentre gli omicidi di uomini da parte di partner o familiari corrispondono al 9,4%. Mi sembra un pò difficile sostenere che i femminicidi siano causati dall'influenza di una cultura patriarcale.
@@artax5005 Forse mi sono spiegato male, ma quel 12% lo calcolato come 60.2% del 20%. Mentre il 9.4% sarebbe l' 11.8% del 80%. Quindi l'unica assunzione da fare è che i dati delle nazioni unite siano veritieri, il resto è semplice matematica. Detto ciò, quello che ho fatto notare è che data la differenza piuttosto piccola tra femminicidi e "maschicidi", non ha molto senso trattare la totalità dei femminicidi come fosse una problematica di genere (perlomeno utilizzando la definizione usata nel video e considerando il mondo intero). Al massimo ci possiamo chiedere da cosa sia causata la differenza. Io la risposta non la ho, ma trovo completamente assurdo dare per scontato che le cause di quel 2,6% di omicidi siano riducibili ad una singola matrice culturale.
@@artax5005 per esempio in "The impact of Psychopaty on the family" (Liane Leedom) evidenzia come la correlazione con partner psicopatici (1% della popolazione) sia molto più forte rispetto alla correlazione con il patriarcato. E quindi si entrerebbe in un tutto il ramo di psicologia (evoluzionistica, sociale, clinica) che renderebbe il tutto molto più complesso da analizzare, ma paradossalmente più semplice da risolvere rispetto al cercare il colpevole nel patriarcato.
@@tomasbartoli2359 Sì, è assolutamente plausibile; infatti con la mia domanda volevo proprio andare a parare proprio nella psicologia come altra causa da prendere in considerazione.
Shy si pronuncia in una battaglia culturale ideologica(la propaganta anti uomo in italia è cultura attualmente) e 5 minuti dopo critica le battaglie culturali altrui, ma adoro
@@JessicaDaineseÉ un'implicita misandria dove tutto il genere maschile si dovrebbe scusare per molestie/violenze ecc... Come dire che tutti i mulsumani dovrebbero chiedere scusa se qualche pazzo si fá saltare in aria... perché da una parte é razzismo ma dall'altra non é sessismo?
Si chiama maschilismo. Il patriarcato riguarda i figli tout court, maschi e femmine. Siamo tutti d'accordo che da tempo in Italia i figli non sono proprietà del padre che decide cosa devono fare della loro vita, no? L'ha spiegato Cacciari. Perchè la parola "maschilismo" viene considerata meno grave? E perchè ci si ostina a volerne usare una che definisce un altro tipo di fenomeno storico. Poi è ovvio che litigano tutti perché non si capiscono. Boh Contento il mondo.
Perché gli aammerigani dicono “patriarchy” e queste non sanno far altro che importare male le mode social dagli USA, come la n word (che da noi non è mai esistita), la body positivity… ricordo che fecero anche i cortei per black lives matter, perché in Italia c’è il grande problema della polizia che uccide gli afro-italiani, giusto?
Su 50 milioni di italiani una oscillazione statistica di 12% su 90 omicidi da un anno al successivo non vuol dire proprio nulla, nel bene e nel male. In oltre, questo dato avrebbe molto più peso se paragonato agli omicidi di uomini dentro le mura domestiche, così per avere un termine di paragone. A cosa serve questa narrazione così approssimativa? Non fa bene alla causa.
Basta uno che mette una bomba in un autobus e aumentano del 20% quindi allarme omi4idi 😂 che ridere questi che non sanno leggere i dati, eppure non serve mica aver fatto statistica, basta la logica.
Il problema e' che stiamo dando un enorme spazio a un non problema guardando i numeri togliendo spazio ad altro .. l'allarmismo contro femminicidio serve solo a portare gente tra le fila femministe e questo e' un sistema tipico della destra (vi ricordate gli omicidi stradali connessi da immigrati? Stessa dinamica )
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio, mi ripeto: • I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini. • 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini. • Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini • Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini. • L’abbandono scolastico è maschile. • Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini. Questi sono i dati. Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato? Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc. In Conclusione: quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne. Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
Per tutti quelli che come me sono delusi dalla strumentalizzazione che shy fa dei numeri e dei fatti in materia di genere: rega, facciamocene una ragione. Shy da anni non è più l' amichevole youtuber di quartiere che conoscevamo. Breaking Italy è diventato forse il prodotto più grosso di youtube italia. Non ha dietro una sola persona ma una redazione intera, che ci porta ogni sera un prodotto quasi televisivo. Il tradeoff in questo è che, purtroppo, quando un progetto diventa così grande, ma non così grande da depersonalizzarsi del tutto, iniziano a nascere dei punti ciechi, dovuti all' effetto bolla generato dal team di produzione stesso. In questa questione, la redazione è schierata. Non ha senso provare a fargli cambiare idea con infiniti commenti e ragionamenti, anche portando dati e statistiche: avete ragione ma in questo contesto non cè l' interesse ad ascoltarvi. Accettiamo che anche Breaking Italy ha i suoi punti ciechi, apprezziamo che siano così pochi e tiriamo avanti.
Il fatto che la redazione sia schierata tutta da una parte politicamente è un problema. Il fatto che non ci sia qualcuno che ne capisca di numeri è un altro problema.
Ma tu da padre di Cecchettin se senti dire valditara che la colpa dei femminicidi è degli immigrati ma non ti incazzi? Significa che vogliono portare avanti la loro crociata contro i migranti fregandosene del fatto accaduto, poi certo la media in Italia è fra le più basse e continua a calare quindi è vero che siamo fra i paesi meno "violenti" ma queste dichiarazioni sono imbarazzanti e vergognose valditara ha visto southpark "CI RUBANO IL LAVORO"
Shy, mi faresti una puntata dove si parla di madri che uccidono i figli? Sai perchè sentendo notizie a riguardo almeno due volte la settimana, mi pare strano che nessuno sia indignato.
Infatti per la donna di Parma sappiamo tutti che finirà a tarallucci e vino. Infatti per queste donne non scatta mai l'aggravante "problema culturale" eppure le madri che abusano dei figli sono tantissime. Tanto che ci facciamo le gag sulle botte delle madri, per non parlare di quante madri costringano i padri a doversi vestire del cappuccio del boia. Nessuno parla mai di quanto le donne siano brave a generare mandanti, che siano amici, fratelli o amanti, con le giuste parole possono convincere qualcuno a commettere violenza al posto loro.
Dici che è un fenomeno culturale? Che c'è un'incidenza di figli che vengono molestati e stuprati dalle madri? Che quando un figlio va dalla polizia a denunciare la madre non gli credono? Magari se non si fosse vestito in quel modo da bambino non sarebbe successo nulla...
Che sono per la maggior parte madri isolate, con problemi di depressione mai curati, non che disprezzano il.bambino tanto da ucciderlo. Il paragone non regge❤
Invece immagino che gli uomini che fanno fuori le donne, non soffrano di depressione e sono tutti felici e contenti, giusto? Magari questi uomini, non subiscono violenza verbale e psicologica dalle angiolette della terra. Avete la faccia come il cu@@annatrevy3306
Forse dovresti guardare i dati. Parliamo di numeri inferiori con una media di circa 23 l’anno e, forse ti stupirà saperlo, l’87%dei responsabili dei figlicidi sono i padri. La percentuale diminuisce nei primi mesi di età del bambino ma nella quasi totalità dei casi il/la carnefice ha problemi psicologici gravi e non è stato/a seguito/a. Potremmo riportare anche qui il discorso a un problema culturale in quanto le mamme nei primi mesi vengono lasciate sole perché in italia la paternità è di sole 2 settimane e quindi tutto il lavoro viene lasciato alle mamme, ed anche questo fa parte di una mentalità patriarcale (che, forse vi sorprenderà, ma è dannosa anche per gli uomini)
Generalizzare, dare opinioni spacciandole per verità assolute, partire da assunti campati per aria, il tutto condito con una intro dicendo "affrontare tematiche complesse e delicate". Prima di parlare di numeri, bisognerebbe imparare a leggerli i numeri
Come già detto da molti nei commenti (ed eviterò di ripeterne le argomentazioni), nemmeno io ho apprezzato la trattazione della tematica "femminicidi e violenza di genere". Tuttavia, sono contento che i valori che hanno reso Breaking Italy quello che è oggi, ovvero il mettere sempre al primo posto il pensiero critico, l'argomentazione e l'analisi dei fatti priva di pregiudizio, siano stati totalmente assorbiti dalla community, che non ha caso si è fatta sentire andando contro lo stesso fondatore della testata. Ho letto decine (forse centinaia) di commenti di persone che hanno espresso in maniera pacata e civile la loro posizione, entrando sempre nel merito e facendo riferimento a dati, fonti e logica. Se quindi da un lato questo episodio può essere considerato uno scivolone per la redazione, dall'altro dimostra che il lavoro fatto negli anni è stato valido ed è servito, avendo portato alla nascita di una community capace di ragionare autonomamente e che non ripete a pappagallo qualcosa solo perché pronunciata dal loro youtuber/influencer preferito. Mi rivolgo a Shy: ti seguo molti anni e indubbiamente hai contribuito con il tuo lavoro a formare l'individuo che sono oggi. Se posso permettermi di restituire parte del favore con un consiglio, ti direi di tirare un attimo il freno su alcune questioni che ultimamente stanno generando del malcontento fra i tuoi iscritti e di capire le ragioni che causano ciò, a mio avviso lampanti. Grazie!
E' vero, nonostante il clamoroso scivolone (dovuto ad un eccesso di "cultura da classico" in redazione) è sbalorditiva la pacatezza ed il livello argomentativo della community... questo è un merito che va riconosciuto e celebrato a Shy!
Se noti il nostro shy sta seguendo un po' quello che sta facendo il Post (con tutti quegli articoli un po' ridicoli sui "maschi" ecc.). Non voglio usare il termine "woke" perché non mi piace. Ma insomma.
776 morti sul lavoro nel 2024 e 1239 morti nel 2023 la quasi totalità UOMINI. nessuno ne parla. La quasi totalità dei detenuti, senzatetto, chi perde la casa, perde la custodia dei figli, commette il suicidio sono uomini ma purtroppo nessuno ne parla! A questa società degli uomini non frega un cavolo. Sopratutto non frega un cavolo alle femministe, paladine della parità di genere ma chissà perché su questi argomenti tacciono.
I paesi con ‘fascisti ‘ come Italia Ungheria e Polonia sono quelli con meno femminicidi e violenza sulle donne come mai ? Hai detto tante di quelle fesserie in questo video che fa venire i brividi dalla tua propaganda
Dai commenti noto che anche la community di Breaking Italy si aspetta qualcosa di più di “il femmincidio è un problema culturale”. Si è persa l’occasione per trattare l’argomento in maniera costruttiva, come ci avete abituato di solito a fare. Avete fatto un po’ il compitino banale per non stare dalla parte del torto
@@MrCompa86 Hanno da sempre avvallato il sistema. Molti di voi cominciano a capirlo solo ora, e mi fa piacere, ma è dall'inizio che è sempre stato cortigiano.
Il problema lo abbiamo in casa (e ci sono uomini che pensano e dicono che picchiare una donna è lecito!) ma la massiccia presenza di etnie che culturalmente è palesemente ritengono le donne stuprabili e elimunabili non aiuta. Non è un discorso razzista, ma lo si vede nelle città che unire tante persone con un comportamento prevaricare ed aggressivo nei confronti delle donne porta ad una integrazione al contrario. Cioè ciò che avviene è che i nostri ragazzi imitano i comportamenti più violenti e si fanno passi indietro invece che in avanti. Il discorso è commesso, ovvio, e devo limitarmi ad una banalizzazione, ma anche questo è un tema. Serve il tempo per una integrazione adeguata, tempo e mezzi, per non perdere quei progressi fatti faticosamente tra i nostri uomini e ragazzi. Perché qui c'è un problema culturale tutto nostro che non è stato risolto e che viene rafforzato da bande di persone che non si pongono neanche il problema. So che è un discorso impopolare e che offre il fianco al razzismo, sebbene non sia così. Lo lascio nee mani delle persone intelligenti.
grazie di averlo detto. credo che la patata bollente è frutto della cultura decennale progressista per cui nessuno tocchi gli immigrati! qualcuno pensi agli immigrati! mentre si negavano i problemi di ordine pubblico laddove si venivano a creare ad e. mio padre aveva un bar nella periferia di Torino e quando hai detto bande hai detto proprio la verità, lui vecchio e malato e loro violenti e se volevano gli rubavano i prodotti o provavano a rapinarlo: la sx a mio padre dava del razzista, e fu così che si creò il fenomeno elettorale lega-berlusconi-meloni-vannacci, ecc conosci social evolution su yt? lui è un ragazzo progressista, ma che critica non l'immigrazione in sé ma il modo in cui i diversi stati europei hanno gestito l'integrazione o assimilazione e critica l'islam (su questo tema specifico c'è la bravissima creatrice "l'islam spiegato da un cane") abbiamo lasciato il racconto dei problemi sociali alle destre e queste hanno capitalizzato e continueranno a farlo se non iniziamo a dirci la verità sulla sicurezza nelle città, e avere leader che non facciano gli ipocriti ben pensanti e sempre politicamente corretti con le abitudini islamiche e islamiste (anche verso le donne) Voglio una sinistra di nuovo laica, non bambocciona e che urla e sbraita alle manifestazioni ma senza focus, senza parlare di cose concrete che la gente sente e vive nelle proprie vite
Guarda che le femministe sono in prima fila nell' accoglienza degli immigrati. Come è naturale che sia, lo straniero non comprende bene le parole di una femminista, all' almeno all'inizio, così tale esemplare misandrico può avere qualche speranza di riproduzione.
Ne parla diffusamente una giornalista di nome Francesca Totolo in un libro uscito da poco che si chiama "Le vite delle donne contano". 📚 Lo consiglio a chiunque voglia approfondire questo discorso. ✅
@@SognandoInGrande totolo la novax? quella che lucra sulla paranoia antiscientifica della gente, o quella totolo che ne è vittima anche lei di quelle paranoie antiscientiste e retrograde come solo certi cattolici sanno essere?
Non che fossimo mai stati così politicamente onesti come nazione prima d'ora, ma queste tirate sul femminicidio sono una tattica Dividi et Impera degna degli stati uniti
@bubinasti non hai capito, stanno fomentando una divisione che ancora per fortuna non esiste. Il problema non è culturale, il 99.9% delle donne in una relazione non avrà mai da temere di essere uccisa dal partner. Perciò perché dire a tutti gli uomini di vergognarsi per le azioni di pochi individui affetti da problemi psichiatrici? E perché dire a tutte le donne "siete vittime, andate contro i carnefici"?
@@bubinastiè esattamente il contrario, quando accusi ingiustamente tutti a caso la risposta istintiva è difendersi innescando un senso di rabbia verso chi ti ha accusato per primo, sei poco empatic*.
Shy su questo tema toppa con grande puntualità. Come si fa a dire che esiste un problema culturale su numeri insignificanti come quelli esposti? Come fai a dire che l'incidenza degli stranieri (3 volte quella degli italiani) non conta? I discorsi di Breaking Italy non sono diversi da quelli di Valditara, 100% polarizzati... l'unica differenza è che Valditara almeno su questa questione ha un contatto con la realtà.
succede quando vieni pagato per spingere un'ideologia, e non solo su quest'argomento, stiamo parlando di una persona che se fosse stato per lui la terza guerra mondiale sarebbe iniziata da 2 anni. Ero un grande sostenitore del suo lavoro, ma da 2 anni a questa parte ogni suo video è sempre più di parte e polarizzato. ma a quanto pare non sono il solo ad essersene accorto.
Posso fare una puntualizzazione? Premettendo che anche un solo caso di femminicidio va parlato, discusso e non sottovalutato, comunque i femminicidi non sono un ottantina come dice Shy nel video, spesso quei numeri sono gonfiati per propaganda (dai giornalisti, non mi sto riferendo a Breaking Italy) e la legge ha bisogno di tante indagini per dichiarare un omicidio come femminicidio dato che sono situazioni più specifiche di quello che si pensa. Ci sono svariati siti che elencano i decessi annui delle donne e i corrispettivi femminicidi, per esempio quest'anno da gennaio a ottobre gli omicidi di donne sono stati 100 di cui 32 femminicidi (rispetto ai 43 dell'anno scorso)
Devi anche considerare che ci sono dati che non vengono riportati. Il motivo per cui sono dati statistici è anche che, nel suo essere un dato, un' approssimazione di errore è sempre presente, sia in positivo che in negativo. E' anche il motivo per cui si studia i trends, e se vediamo che il trend rimane costante o attorno a quel numero, si possono cominciare a fare delle supposizioni a riguardo. Da un animatore che ha studiato biologia in università e dati statistici generali ( oltre a rivolti ovviamente al suo indirizio).
Non è quello il punto. Il fatto è che sono pochissimi, che siano 80 o 30 o 150 poco cambia. Ed essendo numeri così piccoli su una popolazione sproporzionatamente grande qualsiasi variazione di tali numeri non è statisticamente significativa
Ma il trend è variato. E poi cosa significa dati che non vengono riportati? Coi dati non riportati possiamo creare qualsiasi narrazione vogliamo allora
@@alessandrotto6437 Vi state concentrando sul numero e non sulle motivazioni. Forse siete voi quelli che non sapete come funziona la statistica. Se il numero di omicidi cala, ma la statistica delle loro motivazioni rimane costante, o addirittura si alza, vuol dire che già quei dati sono dei risultati completamente diversi da estrapolare. E' un caso di semplice varianza di dato? Oppure vuol dire che, anche con un bacino piu' ristretto, stà venendo trattato solo il sintomo ma non la causa? E' oer questo che i data vengono studiati in un certo mondo, altrimenti è come dare perle ai porci. Se vi state veramente solo concentrando sulla grande del numero del dato, vuol dire che dovete tornare a scuola e imparare cosa è davvero la statistica. Non ero super d' accordo con l' analisi dei dati dello scorso video, ma qui' si è presentato quasi letteralmente solo fatti.
in realtà è da anni che manda a cagare altrettanti anni proprio su dati che non sa(nno) leggere. a sto giro è diventato macroscopico su un problema "culturale"... ma questi errori in realtà sono il meno... pensa ad un altro argomento, altrettanto (se non più) importante, nazionale internazionale e globale... ...ecco, rapporta le statistiche che utilizza. da anni, mica da mo... è già bella che un peto, per essere fini.
5:43 "il germe di pippo" non esiste come lo descrivi tu in quanto da come dici tu: "continuerà ad esistere finchè continueremo a vedere che la meggior parte delle donne viene uccisa tra le mura domestiche dal propio partner" secondo questa definizione che tu hai fornito quest'anno dovrebbero morire circa 15 milioni di donne uccise dal partner e non mi risulta. se intendevi altro ti consiglio di imparare la sintassi.
No sei tu che non capisci la frase nel contesto in cui è detta. È implicito è abbastanza ovvio (ma evidentemente non per tutti) che intenda "la maggiore parte delle donne (uccise)..."
Allora sottolinierò solo un punto: la questione "patriarco" è un problema culturare in quanto non si sofferma solamente sui femminicidi, ma a tutte quelle dinamiche sociali che le circondano. Il femminicidio, se così lo vogliamo intendere, è solo la punta dell'iceberg, è il punto finale di questo problema, è il punto di "non ritorno". Alle basi ci stanno il catcalling, le battutine sessiste, l'oggettificazione della donna, le disuguaglianze sul lavoro, la denigrazione di genere femminile, la violenza domestica, gli abusi e gli stupri, per poi arrivare solo in fondo al femminicidio. Quindi dire che "90 e più persone è tristissimo eh, ma è un numero basso" è una forma minimalista di prendere sotto gamba il problema se non addirittura da "numerizzare" la vita delle persone. Parliamo di vite. Sottolineo giusto sto punto perché mi pareva giusto spiegarlo per il resto saluti e pace 🤝🏻
Cosa significa "patriarcato". Dal dizionario Treccani: "tipo di sistema sociale in cui vige il 'diritto paterno', ossia il controllo esclusivo dell'autorità domestica, pubblica e politica da parte dei maschi più anziani del gruppo". Altre definizioni: "Tipo di organizzazione famigliare (contrapposto a matriarcato ) in cui i figli entrano a far parte del gruppo cui appartiene il padre, da cui prendono il nome e i diritti che essi a loro volta trasmettono ai discendenti diretti o prossimi nella linea maschile". Purtroppo , da un paio di decenni gli americani hanno cominciato a usare il termine 'patriarchy' in un senso, diciamo, un po' lato. Noi, italiani, come i pecoroni, abbiamo cominciato a parlare di 'patriarcato' per riferirci a qualcosa di diverso. E quel qualcosa di diverso NON si chiama 'pippo'. Si chiama 'maschilismo', "adesione a quei comportamenti e atteggiamenti (personali, sociali, culturali) con cui i maschi in genere, o alcuni di essi, esprimerebbero la convinzione di una propria superiorità nei confronti delle donne sul piano intellettuale, psicologico, biologico, ecc. e intenderebbero così giustificare la posizione di privilegio da loro occupata nella società e nella storia" (nuovamente, Dizionario Treccani). Questo perché la lingua non è un'opinione e, come diceva l'amico, "le parole sono importanti". Detto ciò, credo che ci sia anche una confusione enorme sul termine "ideologia". Nello scorso video, si era arrivati a dire che "la cultura si cambia con le idee, con la ideologia". Tutti hanno idee, non tutti seguono un'ideologia. Un'ideologia, anzi, soffoca le idee alternative e lo spirito critico. Un'ideologia è dogmatica. Insomma, la cultura con tutto si cambia, tranne che con l'ideologia. Infine, visto che tutti abbiamo a cuore il tema della violenza di genere e dei femminicidi, sarebbe interessante un commento su Chiara Valerio, nota intellettuale femminista, organizzatrice dell'evento "Più libri, più liberi", dedicato alla memoria di Giulia Cecchettin, e che però ha invitato al suddetto evento un filosofo accusato di violenze e abusi domestici. Chiara Valerio ha anche difeso questa scelta, invocando il fatto che si è "innocenti fino a prova contraria" (con buona pace della posizione che aveva sostenuto fino al giorno prima, secondo cui bisogna credere, e di certo non sminuire, le vittime). Una parola su questo episodio? Oppure si lascia correre visto che Chiara Valerio, a differenza di Valditara e di Giorgia Meloni, è di sinistra?
Piccola nota: maschilismo è dire "Tu sei femmina e devi stare a casa a stirarmi le camicie, tanto mica sei capace di fare il medico/ingegnere/astronauta, al massimo se vuoi lavorare puoi fare la cameriera che magari ti danno anche delle belle mance se vai scollata xdxdxd". Accoltellare la compagna o la ex per qualunque motivo, fosse anche di genere, non è maschilismo, non è patriarcato e non è Pippo, è essere degli infami assassini. La maggior parte delle persone nel mondo pensa che gli animali siano inferiori agli umani, ma questo non implica automaticamente che allora li puoi tranquillamente ammazzare o maltrattare come se nulla fosse.
Piccola nota: maschilismo è dire "Tu sei femmina e devi stare a casa a stirarmi le camicie, tanto mica sei capace di fare il medico/ingegnere/astronauta, al massimo se vuoi lavorare puoi fare la cameriera che magari ti danno anche delle belle mance se vai scollata xdxdxd". Accoltellare la compagna o la ex per qualunque motivo, fosse anche di genere, non è maschilismo, non è patriarcato e non è Pippo, è essere degli infami assassini. La maggior parte delle persone nel mondo pensa che gli animali siano inferiori agli umani, ma questo non implica automaticamente che allora li puoi tranquillamente amm4zzare o maltrattare come se nulla fosse.
@barondemonio95 ma è ovvio che uccidere qualcuno non è una mentalità. Ma uccidere qualcuno perché la ritieni inferiore, non autonoma, nonché tuo possesso getta le sue radici in una mentalità, in questo caso una mentalità maschilista. Altrimenti detto: tutti quelli che compiono femminicidio sono maschilisti, ma non tutti i maschilisti compiono femminicidio.
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio, mi ripeto: • I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini. • 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini. • Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini • Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini. • L’abbandono scolastico è maschile. • Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini. Questi sono i dati. Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato? Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc. In Conclusione: quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne. Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
Per gli italiani quello che viene chiamato patriarcato, dovrebbe essere semplicemente chiamata prepotenza di alcuni Se uno è prepotente troverà il modo di prevaricare sul più debole un pò come lo sfruttamento del lavoro.
Dispiace vedere come molto uomini che seguono questo canale fatichino ad accettare che c’è un problema culturale nella nostra società (non solo in Italia). È inutile dire che le donne uccise dal partner sono “solo” circa 40 o circa 80 a seconda di come volete vedere i dati. Il problema è culturale perché parte da una mentalità che vede uomini e donne relegati al proprio ruolo, lei di regina della casa e custode dei figli, lui che porta i soldi a casa. E per molti è ancora così! Quanti uomini si rifiutano di pulire la casa o aiutare i figli a fare i compiti perché è un compito da donna? E questa è solo la “base”, poi si passa ai commenti non graditi per strada, alle allusioni, ai giudizi sull’abbigliamento, fino ad arrivare a violenze vere e proprie. E attenzione, poiché è un problema culturale, anche alcune donne fanno parte di questa mentalità! Questo non significa che solo le donne abbiano di questi problemi, ma, giusto per dire due dati, nelle donne vittime di violenza, nel 98% dei casi il responsabile è un uomo, mentre negli uomini vittime di violenza, in circa l’80% dei casi il responsabile è comunque un uomo. Forse perché agli uomini fin da piccoli viene detto di “fare il duro”? Forse perché quando si sentono privati della propria mascolinità perdono il controllo? Per questo si tratta di un problema della società. E se non vi ci rivedete, meglio così! Siete dalla parte delle femministe! Ma se invece siete di quelli che dicono che le donne non si sfiorano neanche con un dito, ma poi pensate che alcune cose in casa sono da donna, giudicate male una ragazza in minigonna o pensate che la superiore nella vostra azienda sta lì solo perché l’ha data a qualcuno allora siete parte del problema.
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio, mi ripeto: • I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini. • 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini. • Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini • Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini. • L’abbandono scolastico è maschile. • Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini. Questi sono i dati. Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato? Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc. In Conclusione: quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne. Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
@@lucasanna3943 La prima domanda che mi sorge spontanea è perché questi temi vengano tirati fuori SOLO ED ESCLUSIVAMENTE sotto video/post in cui si parla di problemi delle donne. A parer mio, la ragione è proprio la volontà di sminuire tali problemi. In secondo luogo, a mio avviso i problemi degli uomini che lei lei citato derivano dallo stesso problema culturale di cui si parla nel commento a cui lei ha risposto. Ricordiamo che lottare per la parità significa lottare per tutti. Lei invece con il suo commento non solo sta andando fuori tema, ma sta sminuendo e banalizzando problemi complessi facendo un mischione di argomenti.
@@lucasanna3943ciao, anche a me sono stati cancellati alcuni commenti o meglio non venivano pubblicati quindi forse è un problema di RUclips. Ma passiamo a quello che dici. Tutto quello che hai scritto è vero, e molti di quei dati sono comunque frutto di una mentalità chiamiamola patriarcale, o tradizionalista, ovvero appunto relegare gli uomini e le donne al proprio ruolo. Ed è per questo che ad esempio nelle cause di divorzio i figli di solito stanno con la madre e magari gli uomini vanno in bancarotta per il mantenimento. Sempre per lo stesso motivo: donne=mamme e custodi dimestiche-uomo=lavoratore (per sintetizzare al massimo). Il problema è che le donne storicamente sono state considerate inferiori e non possiamo far finta di niente! Fino a meno di 80 anni fa non potevamo votare, fino agli anni 80 esisteva il delitto d’onore, per non parlare dell’aborto che tutt’ora è difficile praticare. Gli uomini in tutto ciò, in tutte le battaglie femministe sono sempre stati quasi inesistenti, e perché adesso le femministe dovrebbero lottare anche per alcune loro problematiche quando gli uomini che si sono battuti per i diritti delle donne sono così pochi? Una mentalità e una società tradizionalista danneggia in modo diverso sia uomini che donne, ma a differenza dei casi specifici che hai detto e che sicuramente sono importanti, quei casi non riguardano tutti gli uomini, mentre TUTTE le donne subiscono discriminazioni tutti i giorni, e tutte in un modo o nell’altro sono state discriminate o hanno subito un qualche tipo di violenza o attenzioni non richieste che le hanno spaventate. Tutte. Prova a chiedere a qualsiasi donna se non ha mai ricevuto fischi per strada, se non ha mai avuto paura a camminare per strada la sera, se non ha mai ricevuto palpate indesiderate. Ti sorprenderai che nella quasi totalità dei casi la risposta è sì. Per questi è un problema culturale. E non si sta puntando il dito verso gli “uomini cattivi” ma verso una società che fin da piccoli ci ha cresciuti nel modo sbagliato, dicendo ai maschietti di “non fare le femminucce” ed alle bambine che “se un bambino ti tira i capelli è perché gli piaci”. Iniziate tutti ad essere dalla parte delle femministe, e vedrete che anche le vostre cause poi saranno (ed alcune vengono tutt’ora) considerate e ci si batterà per esse.
So già che si perderà nei commenti, ma volevo solo lasciare ad Alessio e alla redazione un invito a parlare anche delle elezioni in Romania, visto l'esito inaspettato... 😅
A me non sembra una pubblicita' pro LGBT+ quella di Jaguar, quelli non sono i colori dell'arcobaleno a meno che in UK c'e' il rosa. Mi fa piu' pensare a una societa' futuristica e multietnica semmai. Che, se hanno intenzione di spingere sulle auto elettriche, ci sta pure. Questa cosa di etichettare tutto come woke sta sfuggendo decisamente di mano
Infatti anche io non riesco a vederci elementi LGBT+. Beh, oggi abbiamo canali YT italiani incentrati sul "woke", fa comodo mettere tutto nello stesso calderone anche se non lo è...
Guardare i primo minuti di video è difficilissimo, la vostra redazione faceva più bella figura a non mostrare i dati perché Shy li ha esposti male, a 3:30 definisce i casi di omicidio famigliare/affettivo come la nostra definizione di femminicidio, quando quella è una definizione troppo generica a cui si possono anche contare altri tipi di omicidio per cause famigliari/affettive (basti pensare all'infanticidio, o altri omicidi per motivazioni analoghe), quelli che noi contiamo davvero come femminicidi sono quelli da parte del partner ed del ex partner (togliendo i possibili casi tra essi in cui il movente sia qualcosa diverso dal concetto gelosia, dominio e possesso dell'altra persona), essi sono un trend in diminuzione non solo dallo scorso anno, ma se non vado errato dagli ultimi 20 anni. Ma speziamo una lancia a favore dell'allarmismo insensato e teniamo come numero anche il generico 98 vittime donne e usiamo un po' di matematica, 59.000.000/98= 602.000 (numero arrotondato), quindi una donna ogni 602.000 subisce omicidio in Italia, stando a Google essere colpiti da un fulmine hai una possibilità su 81.701 (evento naturale e casuale), quindi camminare sotto la pioggia è all'incirca 7 volte più pericoloso che essere una donna in Italia, ALLARMANTE!
Posto che un fenomeno che riguarda lo 0,003% della popolazione non possa essere definito un' emergenza, credo si stia facendo molta confusione. Il femminicidio è l'apice di un qualcosa di più profondo (culturale), che parte dalla gelosia, dalla possessività e dall'incapacità di gestire un rifiuto. Occorrerebbe secondo me affrontare in maniera molto più dura le basi, appunto gelosia e possessività, che portano a questo estremo e deprecabile gesto. Affrontarle però comporterebbe mettere in discussione molti dei principi su cui la coppia occidentale si basa. Troppo spesso infatti si sentono discorsi del tipo "se non è geloso non ti ama", "se non ti controlla non ci tiene" eccetera. Queste frasi (e i principi che vi stanno dietro) rappresentano il terreno fertile su cui nascono e crescono le tossicità all'interno di una coppia che poi, in maniera graduale nel tempo, posso sfociare nel femminicidio, ma che spesso si fermano a steps 'piu bassi' quali appunto il controllo delle vita dell'altra persona, la violenza fisica eccetera. La narrazione del tipo "il luogo più pericoloso per una donna è casa sua", benché possa sembrare vero guardando i numeri senza contestualizzazione, risulta secondo me dannosa per due punti di vista: (1) descrive ogni donna come potenzialmente in pericolo, non fornendo invece, ma servirebbe una analisi più profonda, gli strumenti a quelle donne che effettivamente vivono in situazioni di pericolo per fare in modo di riconoscere una escalation potenzialmente letale (2) sottintendendo che ogni uomo è un potenziale assassino senza approfondire il discorso e senza provare a formar il genere maschile (che ne avrebbe bisogno assoluto) al rispetto della compagna, nessun uomo potenzialmente pericoloso metterà mai in dubbio se stesso. All'interno di questo discorso, negare (aldilà dei numeri) che persone provenienti da culture fortemente intrise dalla religione islamica possano avere un rapporto 'diverso' nei confronti delle donne rispetto al nostro, è davvero ridicolo (piaccia o non piaccia, basti pensare che la nostra premier e la leader del primo partito di opposizione sono donne, mentre in arabia saudita, neanche uno dei peggiori degli stati islamici, la donna ha ottenuto il permesso di guidare pochi anni fa). Minuto 3.05: il numero di femminicidi in africa è 6 volte tanto quello dell'Europa. Detto questo e ammessi i problemi culturali che esistono e a cui siamo tutti sottoposti, non tutti per fortuna uccidiamo le nostre compagne. Vorrà forse dire che c'è anche altro?
In realtà, dato che mi pare abbastanza pacifico che a essere gelosi e possessivi, a volte in maniera morbosa ma anche meno, siano gran parte degli uomini E delle donne, e che quindi forse questo è davvero un tratto culturale, problematico o meno che lo si ritenga, ma di persone amm4zzate in conseguenza di ciò ce ne siano poche decine all'anno su milioni di gelosoni, forse dire che il femminicidio sia il punto estremo di tutto ciò (e della gelosia/possessività in particolare) non è una grande idea, così come una decapitazione non è esattamente un coppino estremo. Se un fenomeno sembra portare per il 99 e oltre percento dei casi a un esito e per lo 0,qualcosa percento a un altro, forse forse non è la causa effettiva di nessuno dei due.
@@barondemonio95 ti ringrazio per la risposta. Concordo parzialmente con te, nella parte finale del mio primo commento infatti ho provato ad evidenziare come, sebbene tutti siamo sottoposti a determinati 'aspetti culturali', non tutti per fortuna commettiamo questi gesti, indice del fatto che sicuramente le ragioni siano molteplici (se non sono riuscito a fare passare questo concetto mi scuso). Detto questo però, non credo che non vi sia legame alcuno tra la gelosia/possessività e il femminicidio. Stando alle dichiarazioni degli assassini spesso si incontrano frasi del tipo "l'ho uccisa perché mi tradiva" o "l'ho uccisa perché non voleva stare con me" eccetera. Allo stesso tempo, sociologi, psicologi e criminologi tendono egli stessi ad associare i due fenomeni, sottolineando allo stesso tempo di come si arrivi al femminicidio seguendo un escalation di violenza e/o persecuzione la cui matrice è appunto la gelosia e la possessività (di cui assolutamente esistono 'gradazioni e intensità' diverse come dici tu). Certo sarebbe interessante capire cosa fa sì che, a parità di contesto culturale nazionale, alcuni (rarissimi) commettano certi delitti e altri no. Mi piace se riusciamo ad aprire un dibattito civile, ti inviterei ad andare avanti.
@@MrCompa86 sempre stato così, lo seguo perché penso che sentire una campana diversa sia fondamentale per crescere, motivo per cui ho risposto anche all'altro commento in risposta al mio. Allo stesso tempo però non condivido praticamente mai la narrazione e l'interpretazione di alcuni fatti riportati da shy. L'apice dove, secondo me, emerge come lui spesso ragioni per "partito preso" sono le sue serate a teatro dove, non appena trova un ospite preparato, va in pappa in quanto limitato nelle sue argomentazioni dalla logica (che manca) e dalla sua ideologia
@@massimilianoansaldo3550 anche io ultimamente lo seguo per questo motivo, per ascoltare anche una campana diversa dal mio pensiero su determinati argomenti.
Mi dispiace molto Shy che i tuoi video vengano invasi da gente che pensa che la priorità sia smettere di parlare di temi importanti perché rari. Ti prego ignora questa gente, io stimo moltissimo quello che fai fottendotene. E non ho visto un commento di una donna che critica la cosa.
Non criticano perché è una narrazione che fa comodo: ogni proprio problema è causato da una entità esterna che si chiama uomo. Sessismo allo stato puro.
Serve che le vittime siano nella fascia di età giusta, del colore giusto, qualcosa che permetta a più persone possibili di empatizzare con la vittima e che il carnefice sia altrettanto giusto, non è mica facile diventare virale.
50 donne uccise in un anno è un problema culturale (e sono 50 di troppo), ma 1200 morti sul lavoro negli ultimi 10 anni, quasi totalmente tutti uomini che problema culturale sarebbe?? Shy hai pisciato fuori dal vaso questa volta e le critiche che ti stanno arrivando sono tutte più che giuste....
Da femminista con un po' di onestà intellettuale, capisco le critiche di chi dice che il fenomeno dei femminicidi sia gonfiato dai media e concordo con chi dice che la causa dei femminicidi non sia solo culturale ma un mix a percentuali variabili di cultura e disturbi mentali. Detto questo, penso che ci si stia focalizzando troppo su una singola questione, che doveva essere solo un simbolo, ignorando problematiche di genere di ben altra cardinalità (alcune anche a discapito degli uomini, non lo nego affatto e idealmente vorrei femministe e attivisti per i diritti maschili non incel dallo stesso lato della barricata). Visto che questo è un commento su RUclips e non un saggio, cito solo una questione secondo me rilevante: secondo l'Istat, "anche nel 2024, in media, le vittime di violenza sessuale sono 16 al giorno e al 91% sono donne.".
Scusami la domanda, non è un critica, voglio solo sapere come hai fatto ad avere questi dati. Perché il 2024 ancora non è finito e l'istat lavora di anno in anno. Questo vuol dire che i dati per il 2024 li avremo nel 2025, adesso possiamo avere i dati solo fino al 2023. Ripeto non è una critica o una provocazione.
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio, mi ripeto: • I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini. • 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini. • Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini • Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini. • L’abbandono scolastico è maschile. • Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini. Questi sono i dati. Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato? Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc. In Conclusione: quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne. Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
@@lucasanna3943 non vedo attinenza con il mio commento, visto che ho esplicitamente detto che anche gli uomini hanno problemi (anche se non tutti quelli che hai elencato li vedo legati alla cultura, ad esempio i lavori pericolosi sono svolti più da uomini perché alle donne sono PRECLUSI per una questione di forza fisica). Sono d'accordo che servirebbe includere maggiormente gli uomini nei gruppi femministi, ma se l'atteggiamento è del tipo "OK le violenze sessuali MA ALLORA..." non si va da nessuna parte
@@emilypeek1 è vero, il commento non era attinente. Inoltre grazie per l'onestà intellettuale. Permettimi una educata provocazione con intento di dialogo costruttivo: dici di includere gli uomini in gruppi femministi... beh, gli uomini nei gruppi femministi già ci sono, no? Forse quello che manca nei gruppi femministi è un contraddittorio?
La questione della violenza di genere, della discriminazione e delle dinamiche socio-familiari è complessa e richiede un’analisi che integri i dati statistici con considerazioni un po più ampie rispetto a quelle del tuo video e che non vadano ad enfatizzare allarmismi attraverso casi specifici, non perché non sia giusto parlarne in termini di urgenza, ma perché il senso dell’urgenza viene strumentalizzato da una certa fazione misandrica e vittimistica. Secondo i dati del 2022 (fonte: ISTAT e Femminicidio Italia), gli omicidi commessi da uomini in Italia sono stati 322, pari allo 0,0011% della popolazione maschile totale (28.724.780). Tra questi: • 196 vittime erano uomini (0,0007%). • 126 vittime erano donne (0,0004%). • Di questi ultimi, 52 casi sono stati classificati come “femminicidi” quindi parliamo dello 0,0002%, cioè omicidi in cui il movente è riconducibile a dinamiche puramente di genere. Un tema importante è quello delle risorse destinate alle vittime di violenza. Attualmente, esistono centri antiviolenza esclusivamente dedicati alle donne, mentre gli uomini vittime di violenza o in difficoltà (ad esempio, dopo un divorzio) hanno un accesso limitato a supporti specifici. Questo può essere percepito come una disparità, soprattutto considerando che molti uomini affrontano situazioni difficili come: • Disparità economica post-divorzio, spesso legata al mantenimento. • Difficoltà nell’affidamento dei figli, che storicamente favorisce le madri. • Limitato riconoscimento delle loro esperienze di violenza o abuso, sia da parte delle istituzioni che della società. Alcuni contestano il concetto di patriarcato, sostenendo che non descriva adeguatamente la realtà contemporanea, dove gli uomini possono trovarsi in situazioni di svantaggio giuridico e quindi sistemico. Se vuoi piu chiarimenti in merito ti invito a contattare una tua conterranea, Yasmine Pani.
Hai ragione. 776 morti sul lavoro nel 2024 e 1239 morti nel 2023 la quasi totalità UOMINI. nessuno ne parla. La quasi totalità dei detenuti, senzatetto, chi perde la casa, perde la custodia dei figli, e anche commette il suicidio sono uomini ma purtroppo nessuno ne parla! A questa società degli uomini non frega un cavolo. Sopratutto non frega un cavolo alle femministe, paladine della parità di genere ma chissà perché su questi argomenti tacciono. E' questa la parità di genere a cui aspirare?
@@lucasanna3943 a queste obiezioni rispondono che sono la conseguenza dei ruoli di genere, dei rigidi stereotipi di genere che il patriarcato ha creato nei millenni e secoli fa, e che si sono calcificati in limiti e vincoli per entrambi i sessi. di natura molto diversa. il machismo per l'uomo e la bellezza e sexualità per la donna La donna viene immediatamente sexualizzata (sul lavoro, ai colloqui di lavoro, per avanzare e fare carriera, per essere premiata al centro delle attenzioni sociali) mentre all'uomo è richiesto di riconfermare ogni volta il proprio valore, ogni giorno la propria validità come uomo e come ruolo sociale dal suo essere valido e avere uno status più elevato possibile agli occhi di sé stesso, degli amici, della compagna o possibile compagna; e questo porta parecchio stress non c'è un sesso che sta meglio dell'altro cosa è certo è che i ruoli di genere che non abbiamo deciso noi ci ingabbiano più di quanto immaginiamo Almeno questa è una parte della teoria femminista
@@jacopostatti3129 il mio commento era una critica all’esposizione di Alessandro. In ogni caso, creando problemi all’androsfera, di problemi maschili se ne occupa eccome.
Esattamente, Shy ripete un concetto cardine del femminismo: l'uomo è colpevole in quanto uomo e va rieducato. Dato che Shy probabilmente ama fare la parte del rieducato, va bene per lui e può dedicarsi a queste pratiche nella sua abitazione privata. Se una femminista facesse propaganda misandrica su mio figlio non la passerebbe liscia. Come è giusto che sia, il Male va combattuto ed è compito di chi non dimentica applicare la Giustizia.
Deve diventare un tema anche il fatto che, con estrema incoerenza, ai padri violenti con la compagna /moglie non viene sospesa la responsabilità genitoriale, valutata in modo assurdo. Un uomo che picchia e insulta è umilia la madre di suo figlio davanti al figlio non è un buon padre, perché trasmette questo comportamento. Parlo con cognizione di causa. Questo è un tema enorme, perché dicono di denunciate o allontanarsi dopo il primo schiaffo, ma se non ti manda all'ospedale avrà tra le mani il bambino, anche piccolo, senza supervisione. E cos'è che frena le donne con figli a denunciare? Che figli maschi cresceranno? Ho portato spesso all'attenzione dei servizi sociali argomenti sessisti e discriminatori fatti a un bambino, ma non possono farci nulla. Ho portato spesso lamentele su espressioni umilianti e sventi davanti si carabinieri, ma non prendono denunce di questo tipo. Ritengo che il calo delle denunce non corrisponda ad un calo di casi di violenza sulle donne ma ad una rinuncia da parte delle vittime chd vedono troppo spesso come la sollecitazione a denunciare si trasformi in un nulla di fatto come tutela e un problema perché l'uomo diventa ancora più aggressivo. Le pubblicità che invitano a denunciare spesso diventano spot insopportabili perché poi non si ha giustizia e si affronta un iter dolorisissimo per nulla.
@@jacopostatti3129Se un genitore (mastro o oadre) normalizza la violenza fisica e verbale davanti al figlio trasmettendogli questo tipo di modello, la potestà genitoriale di quel genitore andrebbe sospesa, la persona dovrebbe seguire un corso con psicologo (anche se temo non funzionino perché i narcusiti violenti e i sessisti non guariscono con qualche chiacchierata, ma, insomma, siamo in un paese civile e ci sta) e solo dopo potrebbe riprendere a vedere il figlio alla presenza di un assistente sociale o uno psicologo. Ma va fatto davvero, non all'italiana che se ti ha dato calci e cazzotti una volta ogni tre mesi non è grave e non è un cattivo soggetto e se ti umilia sempre privandoti snchd del cibo è un tipo fumantino e un po' stupido ma essere stupidi non è reato. Il figlio corre il serio rischio di considerare i comportamenti del genitore violento normali, perché non puniti nemmeno dalla legge. E una madre che deve lasciare il figlio, soprattutto se piccolo, da solo nelle mani di un violento se di sente rispondere "tranquilla, che se gli fa del male poi interveniamo, dovrebbe poter cambiare interlocutore, anche perché, nonostante le chiacchuerste col bambino, non si rendono conto della violenza psicologica che subisce. Ci vuole coraggio vero per tutelare le vittime di violenza. E se alle fermatevi dei bus ci sono 10 o 12 spacciatori che commentano e aposrtofano le ragazzine in modo offensivo e volgare, vanno portati via e gli va spiegato che, documenti o non documenti, in Italia questo comportamento non è accettato, come non è accettato da parte del branco italiano. Se sei straniero è vuoi vivere qui ti comporti secondo le regole anche morali che ci stiamo sforzando di rafforzare, altrimenti non puoi restare. Se sei italiano, o cambi o fai i lavori socialmente utili e paghi magari una sorta di multa oltre a seguire un corso con psicologo. Corsi di gruppo, senza bisogno di troppi dipendenti. Una notte in carcere, per capire cosa vuol dire essere privati da altri della propria libertà. A tue spese. Che se non hai soldi ti vendono l'anello o l'orologio da fighetto della gang. I padri violenti dovrebbero poi essere messi alla prova durante feste a scuola, occasioni pubbliche... Per vedere come ci si comporta e provare a comportarsi. C'è l'uomo violento che si nasconde in casa, non accompagna il figlio per non farsi beccare nei comportamenti illegali. Deve farlo e mettersi alla prova davanti a persone che hanno una cultura sociale edeguata. Purtroppo i colloqui che fanno non sono significativi, perché il narcisista violento o semplicemente il violento ignorante spesso sono in grado di trattenersi per quella mezz'ora e i bambini sono confusi e impauriti. Poi, dipende tutto troppo dalla sensibilità di chi esegue il colloquio e dalle indicazioni che gli vengono date dall'alto. @jacopostatti3129
@@jacopostatti3129 avevo risposto ma non vedo il commento. È possibile che io abbia sbagliato a collocarlo visto che scrivo sempre mentre faccio altro. Se il commento è altrove, chiedo venia. Comunque, bisogna lavorare sulla cultura e prendere i possibili effetti sui figli molto sul serio. Si fanno colloqui, eccetera, ma se non sei finita all'ospedale con una prognosi piuttosto lunga non è che si faccia molto per tutelare i piccoli da esempi negativi che vengono normaluzzati. Il genitore violento fisicamente e a parole (genitore, indipendente dal sesso) dovrebbe per me essere costretto a seguire un corso che conterà poco, ma esplicita il problema. Deve poi temporaneamente perdere la possibilità di restare solo col bambino, almeno fino a quando non avrà terminato il percorso. Dovrebbe essere obbligato a qualche lavoro socialmente utile per mettere alla prova pazienza ed empatia. Io non voglio entrare troppo nel particolare ma se per lo stato è un successo se il genitore non prende a pugni anche il figlio ma può insegnargli ad essere sessista e violento.. Questo fa sì che la cultura non possa cambiare.
C è da dire che Jaguar negli ultimi anni sta vendendo sempre meno… quest anno sta toccando il fondo , e specialmente con l elettrico il marchio è stato dimenticato da un certo tipo di clientela… questa è solo una mossa disperata per trovare nuovi clienti dato che i vecchi non comprano più jaguar
Ciao sezione commenti grazie per la tip, ora cerco "wesa shy" e poi ritorno Edit: sono tornato, quel wesa per me ci ha preso abbastanza bene, ora sentiamo cosa dice shy
"quel wesa" mi ha spezzato hahah, no onestamente wesa pende un po' sull'anti woke, nel senso che ne ha una evidente antipatia che a volte intacca un pochino la sua lucidità, però per il resto è una delle persone più intelligenti e con maggior spirito critico che si trovino su yt italia. Così come lo è shy attenzione, è uno scontro raro questo
@@lorenzofiabane253non concordo, shy è oggettivamente testone e prima di cambiare idea e/o guardare imparzialmente ci deve sbattere la testa più volte e anche forte
@@ott_s sì è vero, però è vero che pondera bene le sue opinioni e ci pensa molto, con spirito critico e un serio metodo. Poi fatica a cambiarle però quando se le forma inizialmente sgarra poche volte (questa una di quelle a mio parere, però facendo una panoramica generale molto spesso è un dritto)
Le persone non sono solo dei numeri, anche se spesso abbiamo la sensazione di esserlo. Ecco perché quando succedono fatti particolarmente violenti hanno immediatamente rilevanza nazionale, anche se c'è stata un'unica vittima
giustissimo. ma poi passato il momento tragico bisogna anche capire come allocare le risorse dello stato. dichiarare emergenza una cosa che nella statistica non lo é non é possibile. é tragico anche un solo omicidio ma non é possibile estendere un emergenza nazionale finché esisteranno gli omicidi in italia. come dice wesa, finché non siamo tutti santi sará tutto un emergenza
@@pronzac e finché la si pensa cosí siamo d'accordo. il problema invece é che a questo seguono programmi politici specifici e risorse finanziarie allocate per pura propaganda
Quando generalizzare il femminicidio diventa business è molto triste, ormai additare tutto il genere maschile per una trentina di singoli episodi di amore tossico all'anno è diventato di moda...
Zitto maschio bianco etero privilegiato
Questo antagonismo è si brutto, ma dire che siano solo una trentina di singoli episodi isolati è sminuire il problema senza comprenderlo veramente, perché l'assassinio è un culmine tragico, mentre i casi di denuncie all'anno per molestie e violenze sono estremamente più alti, e i casi che invece non vengono in alcun modo segnalati alle forze dell'ordine ancora di più e difficili da quantificare.
Questo antagonismo poi viene anche strumentalizzato dai noti politici da strapazzo per radicalizzare e manipolare, creando un ulteriore divario e sabotando gli sforzi di chi vuole cambiare la situazione. E alla fine di tutto, questa società machista crea anche un danno per tutti, anche gli uomini, in quanto i casi di violenze su di noi vengono sminuiti o ridicolizzati e mai presi sul serio.
@@capofantasma97badriargadoh 😂😂😂
@@vaasmontenegro9671 immagine profilo azzeccatissima
@@capofantasma97 ok cucco
Nonostante le numerose critiche ben argomentate nel video di qualche giorno fa, è un peccato che Breaking Italy non abbia colto l'occasione per fare un momento di riflessione sul tema di genere e provare a portare contenuti con una profondità di analisi maggiore. Apprezzo il lavoro della redazione in generale, ma su questi temi si nota come il dibattito interno alla redazione si sia impoverito, diventando una sorta di eco chamber incapace di affrontare un argomento così complesso in modo articolato. Provo a portare un punto di vista più approfondito rispetto all’analisi di Shy, con il disclaimer che sono quanto più distante possibile dai valori politici di Meloni e Valditara, e che mi identifico nella sfera progressista.
Sui casi di cronaca citati:
Citare esempi singoli, per quanto efferati e strazianti, non aggiunge nulla di significativo al dibattito. Questo approccio sensazionalistico è solo uno strumento dialettico che si limita a sollecitare una risposta emotiva nell’ascoltatore, facilitando così l'accettazione di determinate posizioni successive. Per quanto siano tragedie umane terribili, questi casi non possono essere usati come prova dell'esistenza di un patriarcato sistemico che alimenta la violenza sulle donne.
Sui dati riportati:
In un lavoro di redazione serio, riportare meramente numeri da una fonte istituzionale senza analizzarli criticamente non è sufficiente. Se si fosse approfondito ogni caso, si sarebbe notato che i femminicidi con movente di genere nel 2024 sono 33. Gli altri omicidi di donne hanno motivazioni economiche, legate a malattie mentali o altre dinamiche non di genere. Chiunque può verificare consultando fonti come sul sito "femminicidio . info". Inoltre, un calo del 12% su numeri così piccoli è statisticamente irrilevante e dimostra una scarsa padronanza degli strumenti statistici. Parliamo di un'incidenza che, rispetto alla popolazione maschile totale, è vicina allo zero. Questo suggerisce che il problema non è culturale, ma legato a situazioni di disagio individuale.
Sull’assunto del problema culturale:
Affermare ripetutamente che esiste un "problema culturale," senza fornire un sistema argomentativo solido e approfondito, non lo rende una verità. Questo approccio dialettico non è efficace e rischia di banalizzare un fenomeno complesso.
Sulla violenza nella popolazione immigrata:
Per quanto sia necessario leggere i dati con cautela, ignorare l'evidenza che l’incidenza di violenza sulle donne nella popolazione immigrata sia proporzionalmente più alta rispetto a quella italiana è miope. Sebbene i numeri assoluti siano bassi, la costanza della proporzione negli anni suggerisce un fenomeno reale e non un errore di misura. Piuttosto che ignorare questo dato, bisognerebbe riflettere su come migliorare le condizioni socioeconomiche di questa fascia demografica e ridurre il disagio all’interno della popolazione immigrata per affrontare il problema alla radice. Nascondere la testa sotto la sabbia non aiuta nessuno.
Per concludere, è davvero spiacevole vedere come la redazione di Breaking Italy, su questo tema, non riesca a offrire una riflessione articolata degna del lavoro che generalmente svolge su altri argomenti. Come evidenziato anche da altri commentatori, è improbabile vedere un cambio di rotta in un prodotto ormai incanalato su una strada ideologica - ironicamente, in un modo più simile a ciò che ci si potrebbe aspettare da una testata di destra. È un’occasione persa, perché, considerando la portata del programma, Breaking Italy avrebbe potuto stimolare una discussione più profonda e meno polarizzata sulla questione nella sua base di utenza. Spero che un giorno la redazione si accorga di questa opportunità mancata. Magari non oggi, ma nel futuro, ci sarà finalmente spazio per un dialogo più serio e costruttivo.
GRAZIE
Non ho dati per prendere posizioni, cioè a favore o contro le tue tesi, però mi sembra ragionevole quello che dici.
Aggiungerei che la trattazione del tema del patriarcato, tema assai più ampio di ciò che il primo impatto suggerisce, potrebbe includere anche qualche dato sulle molestie sul lavoro, sui mezzi pubblici, nei luoghi pubblici e in luoghi di aggregazione tipo discoteche, espandendo quindi la visione anche alla fascia più giovane di popolazione.
Forse trattare un tema specifico, o due al massimo, anziché 3-4 potrebbe permettere maggiore focalizzazione, anche al costo di minore reattività alle notizie. Spero ci riflettano su, perché a me importa poco sulla freschezza dei fatti e di piu sulla panoramica di meccanismi, influenze e pieghe culturali che conducono a certi fatti.
Un lavorone, poco ma sicuro
@@divin1808 sarebbe bello anche Breaking Italy leggesse i commenti in cui si fa uno sforzo ad argomentare in maniera pacata :)
@@marcoottina654 Concordo, sostengo anche io il quality over quantity
lo avevo "criticato" anche io qualche giorno fa per gli stessi motivi. Sei riuscito ad esporre tutto nel modo più chiaro ed esaustivo possibile
So the comment section isn't going as you planned. Again.
Troppi maschi nella bolla
@@annapellizzari4257 Giusto, spingeteli ancora un po' nella bolla di FdI e Lega.
parla italiano
@@mulettolinde Se c'è un manuale di inglese a casa tua prendilo e inizia a leggerlo. Se non c'è vai subito a comprarlo: siamo nel 2024 e non conosci l'inglese PERDIO! Ovvio che poi te piace shy
@@federicolesti1161 il manuale di inglese cosa mi insegna? a costruire l'inglese?
Vedo che la redazione non ha fatto ancora un ripassino di statistica
6 K di morti per incidenti domestici. Abbiamo un problema culturale con le scale
Dovremmo rieducarle 😂
776 vittime sul lavoro nel 2024. La quasi totalità uomini. Abbiamo un problema culturale con i cantieri.
@@lucasanna3943 Questo però è vero, la cultura del "tanto se mi crepa un dipendente, ne assumo un altro" sembra essere piuttosto diffusa.
@@IvoAvido-p8e tutte vittime abili, adulti e cis. Gli abili adulti sono molto più vulnerabili dei disabili bambini e dei trans
@@IvoAvido-p8e sono tutti abili adulti e cis. Gli adulti cis e abili sono molto più vulnerabili dei disabili, dei bambini e dei trans. Che privilegiati…
Ho provato sincero imbarazzo per te durante i primi 6 minuti di questo video
Chissà perche quando i pareri sono tutti molto critici, Shy e la crew, che di solito interagiscono molto qui nella sezione commenti, scompaiono. Ale te lo dico da progressista di sinistra: ti sei creato una eco chamber di filosofi web con la barba e la pipa che in un periodo delicato come questo hanno piu impellenza a parlare dei laghi del Chad (cit.) che di come il muratore italo-rumeno debba arrivare a fine mese
Per essere critici bisogna essere in buona fede...
shy è liberale, +europa..
Abbiamo perso shy. Qualcuno mandi un laureato in statistica in redazione per cortesia. Una volta prendere pochi e singoli casi per assurgerlo a problema nazionale era tipico della destra. No, non è culturale e non è un problema. Dovremmo vantarci dei numeri di omicidi in italia
Davanti ai dati vedo che c’è ancora l’ardire di scrivere commenti del genere, è proprio un problema mentale🤦♀️
Il 90% degli omicidi commessi da maschi è un dato abbastanza estremo per indurre a delle considerazioni o serve una laurea in statistica per poterlo dire?
In Italia ci sono pochi omicidi, è vero. Ma ad esempio, una buona parte si verifica tra bande mafiose. Sono singoli casi, ma descrivono un fenomeno che va combattuto. Uguale per il femminicidio domestico, descrivono un fenomeno anche quelli. Anche perché il problema non è solo il femminicidio, forse sfugge, ma si verifica in una minoranza di casi che comunque presenta episodi di violenza domestica.
I dati bisogna saperli leggere. Sennò ti potrei dire che i maschi hanno una probabilità doppia di morire per omicidio rispetto alle donne, e che dovrebbero temere per la loro incolumità ogni singolo giorno. Ma anche lì i numeri sono ridicolmente piccoli, e si deve agire su tutt'altro tipo di prevenzione (criminalità)
se lo fa la destra con gli immigrati sono fascisti se lo fa la sinistra con meta della popolazione tutto ok perchè sono i buoni
Noto con piacere che proporre immondizia ideologica quando si parla di tema femminicidi sia già diventata una tradizione del canale. Mi raccomando ragazzi, continuate ad ignorare i commenti e le critiche.
@@gm-123-0 ma immondizia ideologica che? il patriarcato non è fantascienza, noi donne lo viviamo ogni giorno, se non ti piacciono i numeri dei femminicidi allora guardati quelli degli stupri e delle violenze domestiche e dimmi chi ne è la vittima principale. poi vienimi a dire che non è un problema culturale ma dei singoli
@@user-vy6li8ys2n Potresti citarmi i dati della violenza femminile sugli uomini e metterli a confronto? Ops, non ci sono perche' l'ISTAT neanche li raccoglie. Eh si', viviamo proprio in una societa' patriarcale...
@@user-vy6li8ys2nSi prega la gentile clientela di leggere, informarsi ed evitare di comportarsi esattamente come gli elettori leghisti appena si parla di immigrazione, grazie.
@@sindaco710detto da quelli che manco Sanno cos'è il patriarcato lol
@@shinmaba003 Detto da quelle che non sanno leggere una statistica e che rispondono a qualsiasi cosa dicendo "ma voi non potete capire", letteralmente come i leghisti. Immagina essere talmente indietro da assomigliare ad un leghista.
Video disastroso peggio del precedente. Chiamate qualcuno con un minimo di competenze statistiche in redazione, serve come il pane
Commento disastro e peggio del precedente. Chiamate qualcuno con un minimo di competenze in tema social, serve come il pane
@@mattiacapasso1757 no, ha ragione, ahimè qui SHY ha fatto parecchi errori (anche grossolani) nell'analisi dei dati.
@@stanjeit6522
Il tuo commento essere tipo:
"Io disapprovo quello che ha detto il tizio, quindi lo critico senza dare prove concrete, solo lamentele passivo aggressive e senza un minimo di razionalità.
Così tutti voi fate nei social, e poi mi dite perché la gente vi critica, e perché spendete tempo della vostra preziosa vita a discutere con sconosciuti.
@@mattiacapasso1757se non vedi i palesi errori che ha fatto shy attribuendo dati ad una casistica alla quale quei dati non appartengono, come ad esempio le morti in ambito familire che lui deliberatamente e senza alcun motivo attribuisce al femminicidio, sei veramente stupido o semplicemente di parte sapendo di star sbagliando
@@antoniocarrer7190 Vorrei tanto conoscere le vostre competenze statistiche.
Tu e i tuoi 200 like siete troppi stupidi per rendervi conto che anche voi non avete una laurea in statistica.
Dispiace tantissimo per la fine che ha fatto Shy, anni fa iniziai a seguirlo perché lo reputavo uno spazio di informazione imparziale e serio, lo preferivo rispetto ai talk show basati sulla caciara e sull’emotività.
Non so se davvero sia peggiorato nel tempo, oppure semplicemente io ho studiato molto in questi anni e quindi ho aumentato di molto le mie capacità critiche e di analisi di possibili manipolazioni e retorica…
Resta il fatto che sul tema femminismo e in generale su tutto lo spazio Woke non c’è più un briciolo di informazione, è solo un’Echo Chamber basata su ideologia e propaganda.
La differenza con le altre echo chamber è che almeno in altri casi è ufficializzato che un certo spazio appartenga ad una parte politica, perciò lo segui sapendo di star vedendo qualcosa di parte.
Shy invece continua a professarsi imparziale, ma finisce per fare in modo sottile una fortissima propaganda e manipolazione della realtà, a volte in modo davvero grossolano e goffo come oggi.
Io studio i fenomeni sociali da una vita, non solo tramite l’università, quindi per fortuna conosco bene la situazione italiana e occidentale riguardo le questioni di genere.
In realtà, tutti gli studi e la letteratura scientifica, così come i dati statistici, ci danno una visione molto chiara della situazione, in quanto vanno tutti in direzioni di senso molto chiare.
In primis, la violenza è un fenomeno umano e trasversale, che non è attribuibile più ad un genere rispetto ad un altro.
Abbiamo un’enorme letteratura scientifica che è stata integrata nella metanalisi di Strauss pochi anni fa riguardo le violenze domestiche, su centinaia su studi condotti nei precedenti 30 anni, ed è emerso che le violenze domestiche sono un fenomeno trasversale che è attuato sia dalle donne che dagli uomini, tanto che questo concetto venne chiamato “gender symmetry”.
I dati mostrarono che erano addirittura maggiori i casi in cui le donne commettevano atti violenti contro i partner, anche se la media dei danni subiti era superiore verso le donne, a causa dello squilibrio di forza fisica.
Lo squilibrio di forza fisica ha portato anche a modalità diverse di esprimere la violenza, gli uomini in modo più impulsivo, le donne invece da sempre primeggiano nell’utilizzo di escamotage di violenza indiretta come l’utilizzo di veleno (ad esempio nel cibo), l’utilizzo di acido (ad oggi gli uomini sono statisticamente le maggiori vittime di attacchi con acido da parte delle donne), e l’utilizzo di sicari.
Per smentire l’ipotesi del patriarcato che genera le violenze domestiche, a parte la prova sulla simmetria di queste violenze da parte di uomini e di donna, c’è anche un’enorme letteratura scientifica che mostra come le coppie omosessuali (sia di maschi che di femmine) presentino tassi di violenza domestica estremamente superiori rispetto a quelli delle coppie etero.
Nelle coppie gay, e ancora di più nelle coppie lesbiche, questo fantomatico patriarcato dovrebbe essere assente o minimizzato, quindi come si spiega il tasso di violenze superiore?
Come detto, le violenze sono un fenomeno trasversale purtroppo, che non ha genere.
Ma per fortuna in Italia difficilmente sfociano in omicidi, infatti per fortuna abbiamo uno dei tassi di omicidi più basso al mondo e anche tra i più bassi in Europa.
Di questi pochi omicidi, siamo al minimo storico, e la maggior parte sono commessi verso uomini.
Quei 100 omicidi all’anno verso donne di cui si parla in realtà non sono femminicidi.
Organizzazioni serie come La Fionda hanno sviscerato e analizzato i dati in modo certosino, descrivendoli tutti casi per caso.
Infatti tra questi 100 fantomatici femminicidi vengono conteggiati tutti gli omicidi verso donne, inclusi mamme che uccidono le proprie figlie, omicidi tra sorelle o tra amiche, omicidi tra donne per gelosie o motivi economici ecc…
La lista ufficiale di femminicidi che hanno come contesto appunto l’omicidio passionale da parte di un partner o ex partner, oscillano ogni anno tra i 30 e 35 casi massimo.
Numeri che non costituiscono neanche lontanamente un fenomeno sociale, e che anzi, sono molto vicini al numero di uomini uccidi da partner o ex partner, che sono circa 10/15 all’anno e di cui non parla nessuno, ma ci sono stati anche quest’anno casi raccapriccianti, che evidentemente i media non vogliono mostrare, se non i giornali locali.
Per fare dei paragoni statistici: in Italia ogni anno muoiono 3.000 persone per incidenti stradali, 4.000 persone per suicidio, e 1.400 persone per incidenti sul luogo del lavoro.
Ironia della sorte, in tutti e tre questi casi la stragrande maggioranza delle vittime è maschile.
Infine, 6.000 casi di morti annuali per incidenti domestici (in particolare cadute, tagli e ustioni, il più comune è la caduta dalle scale).
Questo solo per darvi dei termini di paragone a livello statistico.
Chi parla della necessità di far calare ancora di più il numero, deve sapere che in statistica sui grandi numeri si raggiunge la soglia plateau, sotto cui non si può fisiologicamente scendere per una questione prettamente basata sulla legge dei grandi numeri.
I dati ci dicono quindi che l’Italia è uno dei Paesi più sicuri al mondo, siamo tra i migliori per numero di omicidi (nella top3), e abbiamo anche raggiunto il nostro minimo storico.
Di questi, le donne ne sono una parte minoritaria, e di queste, solo una piccola parte è causata da partner o ex partner.
Tanto che statisticamente siamo un’eccellenza su questo a livello mondiale.
Detto ciò, la violenza in termini generali è un fenomeno trasversale che avviene nella società e anche nelle mura domestiche, che riguarda in modo simmetrico sia uomini che donne, e che è ancora più diffuso nelle coppie omosessuali.
Questo smentisce categoricamente l’ipotesi del patriarcato come sistema in cui gli uomini utilizzano la violenza sulle donne, e le donne la subiscono.
Tutta questa narrazione è totalmente falsa, e mi dispiace davvero sia per chi ci casca facendosi manipolare, sia di questi divulgatori da quattro soldi che si spacciano per giornalisti professionali e imparziali, e poi non fanno altro che becera propaganda e retorica.
sei lapidario e giudicante per motivi personali?
l'evoluzione di Shy è stata straordinaria,
e della redazione, che ha plasmato lui negli anni.
sei il primo che sento che è deluso dal suo percorso
@ Ma in realtà già da questa sezione commenti se ne trovano molti altri delusi dal fatto che sia diventato sempre più di parte…
Non c’è nulla di personale, ma se inizi a seguire un format con l’obiettivo di avere accesso ad un’informazione più imparziale, ordinata, chiara e completa, e poi ti ritrovi ad ascoltare dei comizi elettorali di pura propaganda e retorica, beh non c’è mica da essere contenti…
@@NORusskyMirInEurope Ho seguito per anni questo canale ma nell'ultimo periodo lo sto sempre più trascurando proprio per le stesse ragioni che ho letto in molti altri commenti a questo video
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio,
mi ripeto:
• I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini.
• 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini.
• Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini
• Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini.
• L’abbandono scolastico è maschile.
• Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini.
Questi sono i dati.
Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato?
Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc.
In Conclusione:
quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne.
Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
GRAZIE
Shy, sto teatrino di Breaking Italy è diventeto ridicolo.
Avete deciso deliberatamente di non guardare la realtà dei fatti, parlate di ideologia quando ne siete intrisi.
Non seguo più il canale ma mi è stato girato il video, CoscienzaDeGenere, Wannabebuddha, H.omoSapiens e altri restano molto più affidabili su questi temi, dispiace
Inoltre:
- Non è sufficiente che la donna sia uccisa dal partner per definire il delitto "femminicidio".
- Anche se fossero 84, e non è questo il caso, sulla popolazione totale si parla dello 0,000suca% della popolazione
- Gli uomini sono più vittime di violenza per strada, e quindi? Gli aggressori sono femministi?
- Parlate di violenze "sistematiche" quando, dati alla mano, così non è, il posteggio in doppia fila è culturale in Italia, non certo la violenza sulle donne.
Basta con ste manfrine, dai.
tu invece sei la colomba della verità! Si vede!
tutto quello che dici è la rubrica grazie al ca! Ma non si parla dei casi citati, ma di "io ti uccido in quanto donna" Quindi prima di parlare informarsi prima? E comunque i dati sul femminicidio son del ministero, non pizza e fichi! Ribadissco, qui l'unico accecato dall'idologia, sei tu!
Toglierei H.omoSapiens, che si sta radicalizzando sempre di più. A livello internazionale, comunque, ti consiglio The Tin Men
@NoxAles lo conosco bene ma grazie, non sono d'accordo su H.omoSapiens ma rispetto il tuo parere
@@NoxAlesradicalizzando in che senso?
Evidenzio alcuni punti problematici, a mio avviso, sul tema violenza sulle donne:
1- Le critiche prevenienti sia dai vari commenti sotto lo scorso video, che dalla live di Wesa e Eugenio, su tema femminicidio riguardavano la problematica specifica dei femminicidi, non della violenza domestica
2- E' evidente che la cultura di certe popolazioni (mondo musulmano in particolare) non ha la stessa concezione della donna nella società che abbiamo noi, per essere eufemistici. Ovviamente ci tengo a dire che classificare il tema violenza di genere interamente come un sottogruppo del problema immigrazione è una boiata razzista, la cosa è ben più complessa
3- Stabilire relazioni causali sulla base di variazioni di trend da un anno all'altro è davvero molto poco onesto intellettualmente (e sembra una barzelletta per statistici). Spero anch'io, come tutti, che le politiche che mirano ad una maggiore sensibilizzazione al problema della violenza femminile abbiano effetto ma è più sensato pensare che le differenze si vedranno sul lungo periodo, e quindi aspettiamo almeno qualche anno per avere una base su cui trarre conclusioni
4- Al minuto 5:45 si afferma che il problema "patriarcato" continuerà ad esistere fintantoché la maggior parte delle donne continueranno ad essere uccise dal proprio partner nelle mura domestiche. Non capisco davvero questo modo di vedere la problematica... se da domani le donne iniziassero a subire più violenze per strada o sul luogo di lavoro non sarebbe più patriarcato? Ma su quale base logica?
5- In generale mi sembra che si sia evitato di parlare del problema da un punto di vista quantitativo. Le 98 vittime contate del 1/1 al 17/11 del 2024 sono casi tragici che nesuno vorrebbe si ripetessero mai più, ma per favore fermiamoci un secondo e confrontiamolo con la possibilità, ad esempio, di cadere da una scala. Si tratta di ordini di grandezza superiori per il secondo caso.
Ci tengo nuovamente a specificare che restano tragedie immense in ogni caso ma per parlare di "problema culturale" si dovrebbe dimostrare una diffusione molto maggiore nella popolazione. L'onere della prova spetta a chi lo afferma, come sempre
P.S.
Ebbene sì: un uomo ha scritto questo commento. Fatemi a pezzi
Edit:
Visto il numero di like mi permetto di aggiungere i miei 2 centesimi sull'argomento.
La sinistra sta facendo con la violenza femminile, femminicidi in particolare, quello che la destra sta facendo da anni con l'immigrazione: prende un problema che esiste, lo ingigantisce e distorce ulteriormente per spaventare il suo elettorato e poi va a pesca di voti con la paura. Mi viene in mente il termine inglese "scaremongering", peccato che ci manchi il corrispettivo italiano.
Da donna invece ti faccio solo applausi 👏🏻👏🏻
Condivido la maggior parte del commento, eccetto per il paragone con il cadere dalle scale che non mi fa impazzire. Cadere dalle scale è un accidente che capita per errore ad un singolo individuo, mentre un omicidio coinvolge la volontà di un'altra persona
Ammazzare da uomo tua madre perché malata non è femminicidio.
Ammazzare la moglie per prendere la assicurazione sulla vita, non è femminicidio.
rimangono comunque delitti nella sfera domestica, ma è l'intenzione la discriminante.
Credo che a Shy questo concetto non sia chiaro.
@@_P_a_o_l_o_ Si potrebbe rispondere che la distrazione che spesso causa la caduta dalle scale è anch'essa un problema evidentemente culturale...
hai il mio supporto
Faccio notare che l'Italia ha uno dei tassi di omicidi più basso (addirittura nel 2022 il più basso a livello europeo).
Secondo l'Istat, nel 2023 sono un po' aumentate le vittime di sesso maschile, mentre sono diminuite quelle di sesso femminile, rispetto all'anno precedente.
Sarebbe bello se gli omicidi, in generale, fossero zero. Ma mi sembra molto improbabile si possa mai raggiungere questo risultato.
C'è da dire però che è un numero relativamente basso. E gli omicidi di donne sono un numero relativamente basso, in rapporto agli altri Paesi e in rapporto alla popolazione italiana.
Per questo, a mio parere, è sbagliato attribuirgli un connotato culturale. Questa idea di una diffusa cultura del patriarcato violenta contro le donne, cozza con i dati, perché se ci fosse davvero a quest'ora i dati delle violenze sulle donne sarebbero molto più alti.
Io seguo Breaking Italy da molti anni, e so che Shy e il suo staff cercano sempre di fare il loro lavoro al meglio. Ma a me sembra che su questo argomento ci sia poca lucidità, forse perché li colpisce emotivamente in maniera particolare (e ci sta, ovviamente, sono umani pure loro!)
Ma, come fatto notare anche da altri commenti, lo stesso esatto tipo di argomentazione utilizzato per i femminicidi, assomiglia in maniera impressionante alla retorica di destra sugli immigrati: prendere il numero di reati senza rapportare al contesto, alla popolazione, agli altri paesi, ecc, cercando una motivazione culturale (gli immigrati culturalmente incivili e violenti!) senza cercare davvero le motivazioni più concrete.
Che, nel caso della violenza sulle donne, sono spesso legate a fattori psicologici specifici dei tizi che commettono la violenza, e solo in parte invece derivanti effettivamente da una situazione culturale (penso ad alcune zone disagiate del sud Italia).
Ribadisco quello che scrissi già sotto al video della scorsa settimana: Turetta è un'eccezione, non rappresenta la normalità.
Ti è mai passato per la testa che moltissime non denunciano? Che non si tratta solo di omicidi ma piccole e grandi violenze di vari tipo? Ogni volta che ci sono video su questo tema, la pletora di maschi italici si scatena confermando secondo me esattamente la tesi che vorrebbero negare.
Daje Astolfo top commentatore
Viene considerato un fattore culturale perché dietro c'è un pensiero e una mentalità che magari adesso non è più normalità come prima, ma che ha sicuramente delle radici. il fatto che i numeri siano bassi non significa niente. il punto sollevato dalle attiviste e in genere da chi sostiene la causa NON è che tutti ammazzano, ma che questa mentalità, quando portata all'estremo, diventa violenza. Questa violenza viene attuata in modi ben specifici e da persone chiaramente instabili (Turetta non è chiaramente una persona equilibrata), ma anche da persone che si potrebbero considerare normali nella vita di tutti i giorni (marito che picchia la moglie). Qua poi ho parlato solo di violenza fisica, ma il problema è molto chiaro e basta veramente parlare con una qualsiasi donna per capire che molte situazioni sono comuni: uomini che seguono ragazze sole, uomini che fischiano ecc.
è frutto della stessa mentalità e mi stupisco che vada spiegato che questo pensiero di possessione sulla persona, quando viene da una persona violenta e instabile, si trasforma nel peggio.
Certamente rimane il fatto che nel video non viene specificato molto e si prende ad esame un elemento senza contestualizzare bene la cosa, ma nei commenti state proprio sbagliando il punto.
Questo ovviamente si può applicare in maniera diversa anche alla violenza razzista, omofoba, di classe. insomma non è che denunciare questo significa lasciare indietro gli altri (come molti stanno dicendo)
@@astolfoonthemoon8331 Parlavamo di Turetta proprio ieri a lezione in uni, e francamente, per quanto questi "casi umani" possano essere rari, non me la sento di ridurre le sue azioni a semplici fattori psicologici (poi perdonami se non era questo che intendevi). In lui, vedo solo in minima parte un aspetto psichiatrico, e molto di più uno di malvagità cosciente, che credo sia ben riflesso dagli aggravanti per cui é sotto processo (premeditazione in primis).
Ogni tipo di terapia, farmacologica o comportamentale, richiede che il paziente sia disposto a collaborare e a migliorarsi: evidentemente, nonostante la fiducia di chi lo seguiva, lui non l'ha fatto, ed oltre a sconvolgere una famiglia, si é rovinato la vita da solo...
Gli omicidi non sono rappresentativi della prevaricazioni che molte donne subiscono, alcune delle quali possono essere evitate facendo sensibilizzazione sull'argomento. La grande differenza è che, per quanto riguarda gli omicidi, non c'è bisogno che qualcuno ti dica che è sbagliato e che so lo fai finisci in carcere. Ci sono sicuramente dei legami, ma i due discorsi andrebbero affrontati separatamente. Usare gli omicidi per sensibilizzare sul patriarcato è una pessima scelta argomentativa, perchè si presta alle numerose critiche tipo quelle nei commenti di questa pagina, e distoglie l'attenzione dal problema originario.
Primi 6 minuti di videosono pieni di errori,frasi senza senso, giudizi buttati li e dati letti al contrario. Consiglio a tutta la redazione di analizzare cos'è andato storto perchè sono sicuramente i 6 peggiori minuti dell'anno
Forse sarebbe il caso di avere in redazione qualcuno che sia meno di sinistra-sinistra-vera sinistra come diceva un canale youtube che apprezzavo tempo fa
Forse sarebbe il caso che la redazione assumesse qualcuno che abbia l'educazione e le competenze necessarie per elaborare i dati.
Delirio totale.. ormai capisco che vuole difendere un certo pensiero .. ma davvero sta iniziando a deliberare e dare del fascista a chiunque la pensi diversamente
e solo dici tu allora sarà sicuramente così. Ma te che lavoro fai?
@@Thunderfire888 perché effettivamente il 90% di chi la pensa così lo è fascista quindi c'è la possibilità che lo sia anche tu ;) .
Com'era quel detto? "Torturando abbastanza i dati gli farai dire quello che vuoi" o qualcosa del genere
A me sta bene che si parli di un problema, ma qualunque esso sia merita attenzione in base alla sua frequenza: perchè non si parla proporzionatamente alle vittime dei morti per incidenti stradali o i morti sul lavoro?
Io l'ho capito che dovete stare dietro alle notizie e a ció che discute il Paese, ma non vi interessa capire cosa è davvero meritevole d'attenzione e cosa è sensazionalismo?
La frequenza non è solo degli omicidi, è degli stupri, delle molestie, delle violenze domestiche etc. Si parla del problema più generale, la cui espressione ultima è il femminicidio. Poi, sono d'accordo che bisognerebbe anche parlare molto di più di morti sul lavoro (altro problema anche culturale) e di incidenti stradali (magari meno culturale, ma su cui comunque bisognerebbe lavorare seriamente anziché aumentare le multe e basta).
Parafrasando "Ci sono stati 36 casi di femminicidio in meno rispetto all'anno scorso, probabilmente perchè se ne sta parlando di più".
Conclusioni a cui non sarebbero riusciti a saltare nemmeno i produttori di tabacco quando cercavano di dimostrare che fumare fa bene alla salute.
Sembri vichi de casapaund quando dice delle foibe.
È anche divertente che, quando si parla di femminicidi in generale, il problema non è dato dai numeri tutto sommato contenuti ma dalle problematiche culturali a cui sono imputati. Quando si parla di femminicidi in famiglie che vengono da altre culture, si guarda ai numeri e si dice che alla fine non sono così tanti.
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio,
mi ripeto:
• I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini.
• 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini.
• Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini
• Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini.
• L’abbandono scolastico è maschile.
• Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini.
Questi sono i dati.
Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato?
Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc.
In Conclusione:
quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne.
Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
Rattristato dalla redazione rincuorato dai commenti.
cosa ti ha rattristato?
Meno male che la gente sta iniziando a ragionare. Era ora.
Concordo, finalmente davvero.@@Matteo-us3eg
commenti raccapriccianti, preferite mettervi i paraocchi piuttosto che aiutare le donne in questa battaglia
@@user-vy6li8ys2n tu sei raccapricciante
Shy se vuoi parlare per bene di un dato devi contestualizzarlo, ed è folle che qualcuno lo debba rimarcare. Parli di "problema culturale", emergenza e quant'altro quando non solo il trend è in diminuzione da ANNI (smetterà di essere un problema culturale quando arriveremo allo 0%? Buona fortuna) ma si aggiunge anche il dato di fatto che l'Italia è tra i paesi con il più basso tasso di omicidi non solo al mondo ma anche in Europa, e qui si sta parlando di dati, lo ripeto. Bisognerebbe fare buon giornalismo, non allarmismo. Bisognerebbe evitare di creare squadrismi maschio contro donna, non usare il termine "femminicidio" un po' come pare al giornalismo di turno e tanti saluti al senso delle cose (perché è chiaro che se il giornalista Ambrogio decide che tutti gli omicidi di donne sono femminicidi allora non se ne esce, e purtroppo tanti giornalisti ragionano come Ambrogio). Non me ne frega niente di strizzare l'occhio alla destra o alla sinistra scrivendo questo, non me ne frega niente di avvicinarmi a incel o femministi, e il punto è che non dovrebbe fregare niente neanche a te per il lavoro che fai!
Sacrosanto.
SHY NON FARE IL POPULISTA.
Su questi argomenti purtroppo ormai il canale è inaffidabile.
Diminuiscono gli omicidi in generale, ma i femminicidi restano piuttosto stabili. Questo è un dato che merita interesse
@matildeamatucci8119 perché ha raggiunto il minimo fisiologico raggiungibile da ormai più di 30 anni, avere un Paese con decine di milioni di abitanti e registrare omicidi (uomini o donne che siano) COSÌ BASSI dovrebbe già essere percepito come un elemento positivo.
Il rischio zero è IMPOSSIBILE e, per brutto che sia, chiunque ti dica l'opposto mente, per ideologia o per malafede.
@@matildeamatucci8119 fonte?
Shy ti stimo infinitamente ma...
È OVVIO che gran parte dei femminicidi avvenga "fra le mura domestiche", proprio per la definizione del termine femminicidio in sé.
Chi ci aspettiamo che uccida una donna per motivi basati sul genere? Il cassiere del supermercato o lo sconosciuto che incontra per strada?
È ovvio che quella percentuale sarà sempre altissima, che i femminicidi siano 10 o 1000 all'anno.
L'unico dato da considerare è quello sul numero assoluto dei femminicidi che avviene ogni anno e che mi sento di poter dire che tutto sommato sia molto basso.
Ovviamente anche 10 all'anno sarebbero tremendi per le singole vicende in sé, ed è giusto continuare a lavorare per minimizzarli, ma ad oggi NON sono un'emergenza nazionale, e per quanto potremo migliorare come società ahimè ce ne potrebbero essere sempre qualche decina all'anno.
Non sono completamente d'accordo, ma volevo comunque ringraziarti per essere stato molto più cortese di altre persone: a volte le sezioni commenti di questi video sembrano una caccia all'uomo... 😅
Grandissima riflessione !
Grazie anche a te, ma per avere un dialogo costruttivo posso sapere su quale punto del mio commento non ti trovi d'accordo?
Alla fine non ho fatto altro che cercare di spiegare elementi base di statistica.
Prendere la percentuale dei femminicidi commessi "fra le mura domestiche" è trarre qualsiasi tipo di conclusione senza contesto numerico è assurdo.
Faccio notare che se ci fosse stato un solo femminicidio e fosse stato commesso "fra le mure domestiche" la percentuale sarebbe del 100%.
E poi questa percentuale alta cosa starebbe a indicare?
Perché dovrebbe essere preoccupante?
I femminicidi commessi da estranei o da colleghi sarebbero meno gravi?
Mi dispiace veramente un sacco perché seguo Breaking Italy da anni (e penso che continuerò a farlo) ma porcaccia la miseria confrontatevi con uno che abbia almeno le base di statistica prima di fare un video simile.
E abbiate il coraggio di prendere in considerazione l'ipotesi di avere preso una cantonata gigantesca in questo caso.
E poi ci sarebbe tutta un'altra serie di questioni relativa alla parte iniziale di questa video che ho tralasciato, mi sono voluto soffermare solo su questo strafalcione perché la mia prima reazione sarebbe stata quella di strapparmi gli occhi dopo aver visto quel grafico associato a quelle conclusioni.
Ha preso il totale degli omicidi su donne (che è diverso da femminicidi) e ha detto che di questi la maggior parte è in ambito familiare.
Ma domanda delle domande: se la maggior parte dei femminicidi accade tra le mura domestiche, ci siamo mai chiesti se vi sia mai stata una reale presa di coscienza di sé e amor proprio per non trovarsi in casa con un omicida? Perché l'omicida resta un omicida, che uccida uomini o donne.
Circa 100 femminicidi l'anno in una Nazione di 59 milioni di abitanti e 30 milioni di donne. Uno dei tassi più bassi d'Europa. Si può fare di meglio e abbassare di più questo numero? Sì, si può e si deve. Ma il problema culturale non esiste anche perché, obiettivamente, l'Italia non ha un sistema patriarcale e non ce l'ha da anni. La giustificazione "il patriarcato non esisterà più fino quando gli omicidi non saranno più in casa" è assurda perché per natura la maggior parte degli omicidi sono in famiglia, l'omicidio di sconosciuti è veramente raro. Anche se uccidi per eredità, uccidi un familiare. Per lo stesso ragionamento, considerato come il numero oscuro degli infanticidi stia venendo fuori e sono tutte donne le colpevoli (l'ultimo la Finatti a Nole Canavese), dobbiamo dire che viviamo in un sistema matriarcale.
Secondo altre analisi specifiche i femminicidi accertati sarebbero circa 35, quindi anche un numero più basso
@gmatt4140 sì, infatti sono 100 le donne uccise in una anno circa. I femminicidi sono circa 30-40 l'anno.
Non sono 100. I femminicidi ogni anno viaggiano intorno alla quarantina (anche nel 2024)
Circa 50 femminicidi; secondo Femminicidioitalia sono invece 32. Probabilmente maggiori chiarimenti si potrebbero avere tramite le prefetture; anche lo scorso anno è dovuto intervenire il prefetto di Padova per sbugiardare le cifre a dir poco sballate, esternate da quotidiani e da associazioni femminarde.
776 morti sul lavoro nel 2024 e 1239 morti nel 2023 la quasi totalità UOMINI. nessuno ne parla. La quasi totalità dei detenuti, senzatetto, chi perde la casa, perde la custodia dei figli, commette il suicidio sono uomini ma purtroppo nessuno ne parla! A questa società degli uomini non frega un cavolo. Sopratutto non frega un cavolo alle femministe, paladine della parità di genere ma chissà perché su questi argomenti tacciono. E' questa la parità di genere a cui aspirare?
3:05 0,5 su 100,000 abitanti, ma di che emergenza stiamo parlando?
l'emergenza della sinistra a caccia di voti e a cui serve qualcosa a cui attaccarsi
ed è la media europea, in Italia è pure più bassa
Peraltro le vittime di omicidio di genere maschile sono molto più alte di quelle femminile, però boh, pare non gliene freghi niente a nessuno.
@@giubob1862 le femministe son brave ad inventarsi emergenze per convenienze , ahimè....
vatti a leggere i numeri di donne stuprare e picchiate dai mariti e dimmi se le donne non hanno tutto il diritto di parlare di emergenza. ma voi ve ne lavate le mani perché tanto non vi riguarda in quanto uomini
Lungi da me difendere la destra, ma perchè quando i dati statistici sono "scomodi" allora sono solo un "filone politico"? Se la maggior parte delle violenze e stupri sono daparte di immigrati non c'è narrazione. C'è un dato che va preso ed analizzato per quello che è. caprine le cause e trovare una soluzione, non limitarsi a dire "eh vabbè è l'ideologia di destra".
Il dato nudo non dice nulla. La delinquenza è correlata con la povertà e tendenzialmente queste due cose le si trova con più grande frequenza in fasce diverse della popolazione, più deboli. E le persone più deboli tendenzialmente sono migranti.
In america nelle carceri ci trovi in prevalenza neri ma questo non dice nulla se non aggiungi del razzismo latente nel giudicare e nel fatto che tendenzialmente sono una fascia più povera
Il 90% degli infanticidi è commesso da donne. Ti lascio il brivido del capire perché questo dato non dica nulla
@@YOSEPHALLEN92 Interessante che nell'analizzare che la delinquenza sia correlata alla povertà, si sia andati un pò oltre l'evidente provenienza geografica, mentre per classificare i 100 femminicidi del 2014 ci si fermi al possesso di un pene a parte del colpevole. Diciamo che i dati vengono interpretati un pò come ci pare. Salvini ha fatto scuola... e non a destra.
Semplicemente hanno capito che assecondando il loro target di bimbetti radical chic da circolo arci avranno successo, a discapito dell’onestà intellettuale e di non voler guardare in faccia la realtà
Es. Quando si parla di femminismo o forze dell’ordine sono scontati, troppo ideologicamente orientati, sai già cosa diranno
@@YOSEPHALLEN92 Confondi i crimini in generale con lo stupro. In carcere è normale che ci sia una forte legame con la povertà perchè una persona che non ha lavoro deve comunque mangiare mentre lo stupro?
E questo è il motivo per cui la Meloni sta al governo
Chi voterebbe mai questa sedicente sinistra che tiene più ai diritti civili dei pochi piuttosto che ai diritti sociali dei molti?
3:27 omicidio contro una donna in ambito familiare ≠ femminicidio. potrebbero esserci migliaia di motivazioni oltre a quelle legate al genere
- uomo uccide madre malata che soffriva
- per eredità, assicurazione sulla vita
non c'è l'omicidio di una donna da parte di un uomo per motivi di odio, disprezzo, piacere o senso di possesso delle donne qui. Ma per come le conta lui sono la stessa cosa.
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio,
mi ripeto:
• I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini.
• 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini.
• Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini
• Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini.
• L’abbandono scolastico è maschile.
• Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini.
Questi sono i dati.
Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato?
Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc.
In Conclusione:
quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne.
Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
Perché da anni si parla di minoranze, di problemi da 1% o 10% o massimo 20%
Magari non frega nessuno se x famiglie su y sono nella soglia della povertà se il rapporto è superiore a 40%
@@lucasanna3943 Ben scritto.
vedo che l’algoritmo o la redazione hanno cancellato pure il mio. Ma per qualche motivo ho ricevuto la notifica 🤣 grande RUclips 🏆
@@Dr.Sortospino boh 🤷♂️ non ci capisco più niente. Mi dicono che è perché ho copiato ed incollato. Ma mi sono anche stati cancellati post che non ho copiato ed incollato
Matematica e onesta intellettuale non pervenute
Effettivamente il tuo commento ne è privo.
Va beh ma che ti aspetti da sti fru-fru di sinistra???
il grafico a 3:05 parla da solo, 0,5 su 100.000
@giubob1862 quindi ignoriamo anche il problema delle morti sul lavoro e gli infanticidi, in quanto in numeri esigui?
@@Jove007KD Non vanno ignorati ma sicuramente non definiti problemi culturali o radicati nella nostra società come in questo caso...
Shy potrebbe essere così gentile da citare almeno uno studio (me ne basta uno eh, non sono esigente) che dimostri inequivocabilmente:
1) l'esistenza della cultura dello stupro
2) l'esistenza di un problema culturale, legato ai "femminicidi" (qualsiasi cosa siano)
Gli studi non sperimentali con misure self-report (es: interazioni online) non costituiscono una prova.
Attendo con trepidazione.
Non c'è bisogno di uno studio, perchè tutto ciò non esiste.
Se “patriarcato” fosse un neologismo, potremmo benissimo dire che la causa della violenza contro le donne è il patriarcato.
Tuttavia “patriarcato” non è una parola a caso, è una parola italiana ben codificata, con un significato ben preciso, ed imputare “al patriarcato” l’esistenza della violenza domestica significa affermare implicitamente l’esistenza di un preciso nesso di causalità che è tutto da dimostrare.
L’esistenza della violenza nelle mura domestiche non implica l’esistenza del patriarcato, non implica l’esistenza di una cultura del possesso, non implica in generale l’esistenza di una causa culturale comune a tutti gli episodi di violenza.
In questo senso sarebbe molto più sensato usare il termine “pippo”, del quale sarò d’ora in avanti un fervente sostenitore.
Dobbiamo unirci per combattere contro Pippo. Suona bene. Speriamo solo che non diventi Superpippo, sennò sono guai.
Ma c'è già misoginia o maschilismo che hanno molto più senso di Pippo.
Il patriarcato è una teoria del complotto e forse sarebbe ora di considerarlo tale. Se 50 anni fa qualcuno si fosse inventato che tutto il mondo è comandato da un solo uomo bianco ed etero che comanda a distanza tutti gli uomini dicendogli di maltrattare le donne senza motivo lo avrebbero già internato da qualche parte.
Niente Shy qua hai veramente dimostrato di non volere neanche provare a discutere sugli errori intellettuali che hai fatto nello scorso.
Capisco ora i discorsi della destra più spinta, questa volta più dell'altra mi sei sembrato chiuso, paternalistico, non disposto a sentire critiche, puntatore di dita. A tutta la redazione di Breaking Italy: cercate di darvi un tono e capire le critiche che vi vengono fatte. O finirete ad avere quella mentalità di quella destra di cui parlate sempre. Siete più intelligenti di così, e lo avete già dimostrato.
E dico così perché questi errori e mancanze si fanno sempre più presenti ultimamente. Tra l'altro anche negli sponsor, per chi sta leggendo: andate a vedere la critica di Mr RIP.
"Tra l'altro anche negli sponsor, per chi sta leggendo: andate a vedere la critica di Mr RIP." mi elabori sta cosa qua? non l'ho capita.
@@DerKnaII Il canale sponsorizzava Gimme5, un'app di investimenti che piu avanti si è scoperto fosse una ciofeca, quasi uno scam, MrRip ha fatto un video dove reactava alla risposta di Shy sul tema e in cui si era giustificato in maniera pessima, peggiorando parecchio la situazione. Se ti vedi il video di Mr Rip capisci tutto.
Ormai anche i "migliori" hanno mandato giù, con l'imbuto, lo slop pseudoprogressista che viene diffuso attraverso i grandi cavi dorsali oceanici dallo zio Sam. La costante opera di inquinamento, disinformazione politica, manipolazione più o meno indiretta del "discorso" pubblico a favore di logiche più commercialmente convenienti è riuscita nel suo intento di ri-formare lo stesso modo di pensare dei pensatori: automassacrare la propria società, la propria politica, la propria cultura, la propria identità a tutti i costi.
Dando direttamente adito al sorgere di nazionalismi, populismi, identitarismi di pancia. BRAVI! BRAVI! GOEBBELS NON AVREBBE SAPUTO FARE DI MEGLIO!
@@DerKnaIIsi riferisce a gimme5 come sponsor, un prodotto pessimo per chi se ne intende un minimo di queste cose, ne parla Mr. Rip nel video
si ma sti' errori quali sono... diccelo, non fare come i poteri forti!!!
Spiace dirlo ma quel -12% può essere anche un'oscillazione dovuta a qualsiasi cosa, sono eventi talmente rari e che fanno storia a sé che non se ne può trarre nulla
Ma poi il dato si riferisce agli omicidi totali quindi in cui le vittime sono sia uomini che donne.
Quindi non ha senso dire "E' un buon segno si vede che continuare a parlarne qualcosa cambia"
Al massimo lo poteva dire su quel -9% che è il dato che si riferisce alle vittime donne
@@alessandrorossi8689 in generale una variazione deve essere valutata sulla ratio di base. Un 12% su un dato dello 0,00.. non può essere considerato come indizio di qualche forma di inferenza perché è da ritenere ragionevolmente solo rumore
Sappi che sono di sinistra, ma sentirti parlare tutte le volte di femminicidio in questo modo mi fa gelare il sangue. Non ho intenzione di argomentare perché ci sono già dei commenti in evidenza che hanno detto in maniera esaustiva cosa ne penso io. L’unica cosa che volevo aggiungere in più era che l’Italia segue sempre ciò che succede in America, anche questo fenomeno è semplicemente un prolungamento del fenomeno femminista tossico americano, il problema non c’è perché è statisticamente irrilevante, quella che stiamo vedendo da anni è solo un enorme fenomeno imposto dai media di convinzione di massa che il problema esista. Per quanto possa avere una base giusta e nobile è degenerata, come ogni altra cosa del genere da 10 anni a questa parte.
Molto interessante la parte sull'ideologia. Quando uscirà la seconda sui dati?
esatto😂😂
Ma ti prego shy, come diavolo si fa a parlare di un "radicato problema culturale" quando già la media di femminicidi in Europa è la più bassa al mondo (cose che hai fatto vedere tu stesso nel video con quel grafico) e l' Italia sta pure sotto la media Europea?!
Nel 2023 ci sono stati 38 femminicidi, nell' arco di un intero anno e in questo paese, che conta quasi 60 milioni di abitanti.
Sono numeri minuscoli, come si fa a parlare di "emergenza femminicidi" e di "problema culturale" con un numero talmente basso di casi da potersi considerare isolanti?
Santo cielo quanto allarmismo.
Il problema è culturale perché semplicemente i femminicidi esistono?
Così come ogni cosa brutta nel mondo?!
Cosa dobbiamo fare allora?
Continuare ad auto flagellarci finché le cose brutte e cattive non esisteranno piu?!
Eh ho capito ma uno deve anche avere un contatto con la realtà.
Finché sto mondo non sarà diventato santo e immacolato (cosa che non avverrà mai perché è la natura della realtà che lo impone) allora continueremo ad avere un problema culturale?
Ok, allora questa è una causa persa in partenza.
Poi i numeri sono tutti gonfiati, perché si cerca di ingigantire il problema prendendo come femminicidi tutti i casi in cui "uomo uccide donna per x motivo", ma il femminicidio è una cosa più specifica, non è semplicemente il "maschio uccide femmina".
Il problema è la mentalità! I femminicidi sono solo la punta dell’iceberg che parte da commenti sessisti, allusioni non gradite, pensare che certe cose siano solo “da donna”, pensare che la donna sia la responsabile della casa, pensare che se invece fa carriera chissà a chi l’avrà data, fino a arrivare a forme più gravi di violenza e infine al femminicidio. Guardate tutti i dati, non solo la punta dell’iceberg
Il progetto "Breaking Italy" è fallito. Non nei numeri, sia chiaro: probabilmente continuerà a crescere perché, purtroppo, una buona fetta d'italiani preferisce sentirsi rassicurata da risposte nette e inquinate da ideologie che tolgono spazio all'approfondimento e all'imparzialità, sia che esse provengano da ambienti di destra, sia che esse provengano da ambienti di sinistra. Ciò non toglie che non verrà mai preso sul serio da chi ha un minimo di capacità e cultura in più, fetta minoritaria di popolazione che invece pretende un'informazione più seria. Tengo a precisare che sono un sostenitore della prima ora di Breaking Italy e di Alessandro. Sarà perché sono sardo o sarà perché mi definisco progressista, ma più probabilmente perché vedevo nel suo progetto uno spiraglio di luce in un mondo dell'informazione totalmente parteggiante per una parte o per l'altra, ma mai parteggiante per l'obiettività e la verità.
Sarei vanitoso se dicessi che conosco i motivi del suo fallimento, quindi mi limiterò a dire che mi sono fatto un'idea, modellata sulla base dei miei studi comprendenti statistica, organizzazioni e gestione delle risorse umane. L'idea è la seguente:
Alessandro è sicuramente un ragazzo intraprendente, ma è diventato sempre più evidente (attraverso la visione di night, live e grandi linee; non dei video principali ove i discorsi sono preparati) che non spiccasse per abilità logiche e mancasse quasi totalmente di competenze scientifiche, vedasi in statistica.
- Per evidenziare i problemi di logica basterebbe guardare il Night con Travaglio, dove, lasciando stare le due posizioni diametralmente opposte su cui si può essere d'accordo o meno, Alessandro continua, per tutto lo spettacolo, a dare risposte sconnesse con le affermazioni dell'ospite, addirittura spesso risponde ad affermazioni che l'ospite non ha mai detto. Basti pensare che, per difendere gli Stati Uniti e attaccare la Russia, si mette a citare Snowden, il quale ha ottenuto asilo politico proprio in Russia. Ma è solo uno dei mille esempi che possono trovarsi. Chiarisco: io non parteggio per la posizione di Travaglio, trovo anche che sia troppo schierato coi 5 Stelle. La mia è una disamina puramente basata sugli aspetti logici e dialettici di Alessandro.
- Per le(non) competenze in statistica sarò breve, vedo che molti si lamentano di ciò e non capisco di cosa si sorprendano: nell'intervista con Michele Boldrin, Alessandro rimane interdetto quando sente un termine a lui ignoto, ovvero "moda". Credo basti questo per capire che le sue conoscenze di statistica non siano scarse, sono praticamente nulle.
- L'ultimo problema, il più importante in quanto concernente l'abilità di essere leader, è che, purtroppo, ha deciso di circondarsi di collaboratori totalmente allineati al suo pensiero(al massimo divergenti per qualche dettaglio), sostanzialmente tutti progressisti di sinistra, che hanno l'unico scopo di produrre una eco al suo pensiero, senza la pretesa che quest'ultimo venga mai messo in discussione, e non per mancanza di coraggio, ma per mancanza di una prospettiva diversa. Inoltre, a quanto pare, ha scelto persone che, oltre a non produrre una vera critica al suo pensiero(arricchendolo), non aggiungono nulla dal punto di vista qualitativo e tecnico, visto che i problemi di interpretazione dei dati statistici non sono stati corretti da nessuno in redazione.
Io sono totalmente avverso al conservatorismo di destra, non mi piace questo governo e soprattutto i suoi vertici, ma quando dicono qualcosa che è supportato dai fatti, che è moralmente giusto o che è conforme al comune buon senso, semplicemente lo ammetto. E questo vale per qualsiasi frangia politica, che mi sia simpatica o meno, che la voti o meno.
Purtroppo non sentirete mai Alessandro o qualcuno dei suoi collaboratori fare un passo indietro o chiedere scusa per aver fornito un tipo di informazione sbagliata, guidati dai loro preconcetti e dalla loro ideologia. Purtroppo non sentirete mai Alessandro o qualcuno dei suoi collaboratori fare commenti obbiettivi su partiti o personaggi a loro avversi. Come tutti gli apparati di informazione hanno deciso, già tempo fa purtroppo, di ignorare la verità e seguire ciecamente il loro vangelo. Per loro i buoni saranno sempre buoni e i cattivi saranno sempre cattivi, non esistono sfumature. L'unica differenza che li distingue dagli altri è che loro, almeno, non si fanno pagare per piegare la realtà al loro giudizio. Lo fanno gratis.
Questi sono i motivi per cui, per me, questo progetto è fallito. E mi spiace tanto perché riponevo tanta fiducia in Alessandro, ma tant'è che, anche nelle antiche storie d'epica, gli eroi più impavidi e di stoffa morale più coriacea, prima o poi, inesorabilmente cadono.
Molto sensato il tuo commento. Però oltre a queste analisi aggiungerei il fatto che "schierarsi" contro certe ideologie non produce la stessa ricchezza. Quindi Alessandro al 99% non ha queste capacità logiche ma ha di sicuro "un discreto naso per gli affari".
Boh, complimenti a chi è ancora abbonato a club per mantenere i prodotti di Breaking Italy indipendenti, ci vuole coraggio dopo gli ultimi video.
Vedo dai commenti che le persone stanno finalmente iniziando a stancarsi di questa narrativa ideologica e di parte. Continuiamo così, cogliamo ogni falsità ed interpretazione ideologica della realtà e commentiamo, smettiamo di seguire persone schierate ideologicamente, usiamo i social a nostro vantaggio. Piano piano questa cosa avrà effetto, perché alla fine quello che cercano i media è prima la nostra attenzione, e poi il consenso. Si è arrivati a questo punto perché persone "woke" hanno iniziato una vera e propria crociata sui social. È arrivato il momento di far trio fare la ragione
questa 'crociata' contro chi sarebbe?
@@bubinasti contro qualsiasi persona che non accettasse in toto e ciecamente tutta la manfrina dell'ideologia woke
Si sono accorti che disprezzare il sesso di cui loro stessi fanno parte in realtà non ti aiuta a fare colpo sulle donne (che invece continuano a darla a spacciatori e pregiudicati)
La violenza sugli uomini?è molto più diffusa di quanto si pensi e sono discriminati
Dell uomo non è mai fregato niente a nessuno
@Americanhorizon nelle separazioni gli uomini debbono solo pagare e stare zitti. E sono tantissimi i casi in cui la ex manipola i figli contro i padri. Ma non frega niente a nessuno è vergognoso
Ho appena concluso il primo blocco.
Domanda: ho per caso appena visto la versione riveduta di quanto trattato mercoledì scorso, la quale andava pubblicata allora, senza questa strana latenza di cinque giorni?
Perché se è così, non capisco le scelte di:
- fare riferimenti *impliciti* alle critiche ricevute per quel video,
- continuare ad affermare che "Pippo" stia per "patriarcato" invece che per altri termini verosimilmente più adatti (si era suggerito "maschilismo", per esempio),
- non fare un'errata sulla precedente analisi dei dati.
Non benissimo, insomma. Se ho dimenticato qualcosa, aggiungetelo voi qui sotto.
Quando la toppa è peggiore del buco
Parli come se quello che avesse detto sia oggettivamente sbagliato e che quindi dovesse ascoltare per forza le tue correzioni. In psicologia, sociologia e antropologis il maschilismo è l'atteggiamento che hanno alcune persone che però è causato da basi biologiche mq anche culturali che è il patriarcato, un modello di struttura sociale e culturale. Le due quindi non si escludono a vicenda
@@shinmaba003 Su tre punti che ho elencato, hai messo l'accento solo sul secondo, dove peraltro ho scritto "verosimilmente più adatti" apposta per non insinuare chi tra me e Shy abbia "oggettivamente" ragione.
Il fatto che due opzioni non si escludano a vicenda non vuol dire che debbano per forza includersi. L'atteggiamento lucido e imparziale che caratterizzava Breaking Italy andava spesso a sottolineare proprio questo aspetto problematico per ogni analisi e *poi motivava* una propria posizione (qualora ci fosse). Nei recenti video su questo tema non si fa questo: si prende una posizione a priori e le problematiche dell'analisi scelta vengono ignorate o sbeffeggiate.
@@MrEmBerna forse l'atteggiamento lucido è andato a perdersi perché non sei d'accordo con la lucidita? Veramente non ci pensate mai che shy ha i propri bias proprio come te? Anche te non sei stato lucido a parlare di maschilismo e di patriarcato. Quindi anche te sei ideologico nei tuoi ragionamenti come dite voi.
@@shinmaba003 Proprio perché penso che Shy sia vittima dei suoi bias che commento, non perché penso che lui non abbia bias, o che io non ne abbia.
Per me tutte le tue repliche sono fuori fuoco perché provi ad attaccarmi sul personale e fai trapelare una ferrea volontà nel difendere la tua posizione e i tuoi bias, invece di metterli su un piatto e provare a ragionarci su come suggerisci di fare a me...
Ma il fatto che il nemico invisibile contro cui si sta combattendo sia talmente generale e poco definibile che chiamarlo patriarcato o pippo sia la stessa cosa non vi fa almeno sorgere due domande?
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio,
mi ripeto:
• I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini.
• 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini.
• Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini
• Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini.
• L’abbandono scolastico è maschile.
• Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini.
Questi sono i dati.
Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato?
Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc.
In Conclusione:
quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne.
Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
Figurati. Le loro fonti sono i libretti delle amiche e degli amici influencer o direttamente "trust me bro". Si sta discutendo con gente a questo livello, eh.
@@lucasanna3943Naturalmente i dati che riporti sono più che corretti. É anche vero che cose come la salute mentale o l'affidamento dei figli in tribunale sono problematiche maschili anche dovute al patriarcato in sé
@@lucasanna3943ti viene cancellato perché lo stai spammando ovunque, è già la seconda volta che te lo vedo.
Shy nella giornata contro la violenza sugli uomini: " Fondazione Cecchettin: perché il ministro Valditara non è SOLO offensivo "
Shy nella giornata contro la violenza sulle donne: " Violenza contro le donne: cosa dicono i dati, cosa dice l’ideologia "
E' proprio vero, siamo lontanissimi dall'uguaglianza... come sempre, i doppi standard la fanno da padrone...
@@Djmegaflor85 non voglio fare la pignola, ma il video di Shy "Fondazione Cecchettin: perché il ministro Valditara non è SOLO offensivo" è stato pubblicato il 19 novembre che è la Giornata Internazionale dell'Uomo, non la giornata contro la violenza sugli uomini. Il 19 novembre è più simile al suo equivalente "femminile" della giornata Internazionale della Donna che è l'8 marzo, non è equivalente al 25 novembre.
@ heeeeem, NO! La giornata internazionale del uomo è il 2 agosto… il 19 novembre è proprio la giornata internazionale contro la violenza sugli uomini… controllare su Google per credere… quindi direi che la tua pignoleria è sbagliata! Ritenta
@Djmegaflor85 ehm, no, prima di scrivere il commento ho proprio googlato per essere sicura, ti cito quello che ho trovato: "La Giornata internazionale dell'uomo (detta anche Festa dell'uomo) è una ricorrenza internazionale, che si celebra il 19 novembre di ogni anno in circa 50 paesi del mondo.A differenza della giornata internazionale della donna, non è riconosciuta dall'ONU".
@@Djmegaflor85perché menti?
it.wikipedia.org/wiki/Giornata_internazionale_dell%27uomo
La gente in TV che usa la parola patriarcato dovrebbe prima impare a guardare cosa vuol dire
La gente che commenta cose che non sa dovrebbe imparare che cos'è
io so benissimo cos'è: è una sede della cristianità ortodossa stabilita dopo lo scisma, in tutto ce ne sono 5. A sentire da come ne parlate mi pare che siate voi che non sapete cos'è.
@@thepunisherkz simpaticissimo. Perche poi ortodossa che è la chiesa cristiana più conservatrice tta tutti
Il femminismo ha scoperto che e più facile venire uccisi da un conoscente che da un'estraneo. Poi dichiarano che c'è un'emergenza dimenticando che il partner e un conoscente. Questa è psicologia, io non aggredisco chi non conosco perché lo temo, e verosimilmente siamo più aggressivi con i nostri familiari. Qua però si mostrano dei dati che provano non esistere un'emergenza femminicidio in Italia. Anzi, siamo uno dei vari paesi guida a riguardo. Al contrario, abbiamo un'estrema emergenza morti maschili(sia omicidi che morti sul lavoro. Sia nazionale che internazionale). Sapete quanti morti questa settimana maschili, e quante femminili. Io sono maschio e IO ho paura, e anche del genere femminile che rischia di ripetere i pattern domestici a livello statale. Ha ragione solo lei, a livello statale, fa paura.
Sai qual è la differenza? Che i maschi sono uccisi (considerando uccisione anche i morti sul lavoro) per vari motivi, non sono uccisi perché sono maschi. I femminicidi si riferiscono alle uccisioni delle donne che vengono uccise perché sono donne. Ci arrivi a capire la differenza? Lo capisci che stiamo parlando di cose diverse? Poi ignorare un problema perché (a detta tua) c'è n'è uno più grande si chiama benaltrismo e non ha mai portato da nessuna parte
@@giovannadidomenico83"Non sono uccisi perché sono maschi"? E tu che ne sai? Hai forse letto nel pensiero di tutti gli assassini d'Italia e del mondo? Fare il processo alle intenzioni è sbagliatissimo, perché restano sempre e solo ipotesi. Bisogna farlo alle azioni, le sole verificabili.
se questo non è il più grosso "Looks like the comment section isn’t going as you hoped" che abbia mai visto, ci andiamo vicino
Le shitstorm programmate non contano
preparati per quella del giorno dopo 🤣
C’è però una via di mezzo. Parlare di problema legato agli immigrati è la solita ca….ata di quella destra, ma anche parlare di “problema culturale” è allarmistico. Siamo tutti d’accordo che anche una sola vittima è una tragedia, ma proviamo a fare un ragionamento “freddo”. 50 casi in un anno, in un paese di 60 milioni di abitanti è davvero un problema così culturale? L’anno scorso in Italia ci sono state 40 morti per puntura d’ape e 20 persone colpite da fulmini…cioè capite di che tipo di statistica stiamo parlando? Fa bene parlare e sensibilizzare, ma nn bisogna cadere nell’allarmismo. Se si gonfia eccessivamente il problema, rischia di diventare farsesco
E poi nessuno parla mai della violenza domestica sugli uomini che non denunciano mai perchè non vengono creduti, o sulla percentuale di suicidi ogni anno della controparte maschile.
Propongo un corso scolastico sul come montare parafulmini per risolvere questo grave problema culturale nel nostro paese
Questo ha senso, ma la questione in realtà verte sulla violenza in senso più ampio, non solo sull'atto finale del femminicidio. Ci sono centinaia di donne che vivono nel terrore di subire un'aggressione da un ex, anche dopo condanna del tribunale di allontanamento e di obbligo di braccialetto elettronico (che spesso nemmeno funziona). Non credo che si possa affrontare di violenza contro le donne solo prendendo i dati statistici dei femminicidi, ma vanno analizzate le denunce ai centri antiviolenza, valutare che è stato stimato che solo il 16% in media di atti di violenza viene denunciato, con una propensione a denunciare stranieri in misura molto maggiore rispetto agli italiani. Quindi effettivamente, in parte, esiste ancora questo problema culturale, non so se sia un'emergenza o meno, ma sicuramente non è qualcosa da ignorare come hai giustamente detto. Semmai potremmo contestare il fatto che si parli SOLO della violenza verso le donne messa in atto da uomini, ma mai che si sottolinei anche la violenza di donne verso uomini (di vario genere); in questo modo si può acuire la percezione della "pericolosità" dell'uomo e della totale "innocenza" della donna, andando a creare ulteriore polarizzazione, come se ce ne fosse già poca in questa società e come se non fossimo tutti quanti sulla stessa barca.
@@artax5005condivido il tuo discorso di buon senso, mi sarei aspettato un discorso simile da questo canale che invece continua a semplificare tutto in una maniera imbarazzante.
no, non farsesco, ma paranoico.
molte femministe di divertono a prendersi vendetta dell'evoluzione di quello che era una volta l'uomo nero che viene mentre dormi di nascosto e ti mangia tutto intero.
prendersi vendetta in molti modi, dicendo che l'uomo è colpevole fino a prova contraria, che ogni uomo pensa come pensa Turetta, che ci stanno uccidendo tutte è un genocidio.
e soprattutto che gli uomini fanno una vita privilegiata che manco loro lo sanno quanto sono privilegiati:
essere etero rispetto a gay o trans sì, verissimo.
avere la cittadinanza italiana rispetto a non averla certo, moltissimo.
ma perché alcune femministe passano la giornata (alcune la carriera) a farti sentire in colpa se sei nato maschio?
ma quelle che insistono su questo tasto mica sanno la vita personale che ognuno sta passando? ma ci scrivono libri su quanto sia giusto odi4re gli uomini.
ma poi perché dover insistere sul farmi sentire in colpa?
perché mi hanno dichiarato guerra?
io non ho fatto loro niente di male
io ricordo ancora adesso dopo 35anni le botte di mia nonna quando avevo 3-4anni, e quanto ha umiliato mio padre e mia madre perché mia madre si era divorziata e poi risposata e io ero il figlio della colpa.
ci ha messo gli uni contro gli altri, mi ha allontanato da mio padre.
e mio padre è morto prima di quella cattolica e maligna di mia nonna.
sembrerà un'inezia ma io non mi sono mai più ripreso da quei sensi di colpa
(e adesso devo sentirmi in colpa perché privilegiato),
tra ricoveri psicosi psicofarmaci dr0gh3 vita in strada fallimenti uno dietro l'altro, e poi l'incidente, altri ricoveri. ora vivo con una pensione di 300euro al mese di invalidità civile e mi sento dire che sono privilegiato e vengo guardato dall'alto verso il basso e leggo che sono come affetto da una forma di malattia culturale che si chiama maschiume tossico e che devo stare alla larga dalle donne
perché sono colpevole fino a prova contraria di essere un potenziale Turetta
e quando una donna mi dice che gli uomini dovrebbero essere il 10% della popolazione e che senza uomini si vive molto meglio, perché sono culturalmente responsabili di f3mmin1cid1 accaduti a centinaia ci km di distanza.
Se io non sono parte della soluzione del patriarcato io sono parte del problema, che non posso lamentarmi ma che devo poter piangere, l'uomo deve piangere (hanno capito questa cosa, e la ripetono, come se un uomo non piangesse, ma se poi piange troppo si sta lamentando e non va bene perché il patriarcato il privilegio)
quando mi capita di piangere per la solitudine, in giro, la gente mica viene verso di me a chiedermi che so, se può abbracciarmi,
così rimango lo sfigato psichiatrico alcolizzato che tutti evitano perché non è vero che se un uomo piange sta decostruendo il patriarcato, sto solo buttando ancora più giù la mia reputazione di povero pazzo incapace di relazionarmi con gli altri
Vorrei ricordare una perla sentita un paio di anni fa a 8 e mezzo, quando soldati ucraini stavano partendo per andare a combattere: "le prime vittime della guerra sono le mogli che rimangono ad aspettare"
@@danighezzi anche l'onu afferma che le maggiori vittime delle guerre siano le donne. Quindi non mi stupisce...
Forse sarà per questo che stavolta le hanno mandate a scopare i match di tinder nelle città europee
Stiamo parlando di 100 vittime all'anno in un paese di 60mln di persone. Con tutto il rispetto e la solidarietà per le vittime, mi spiegate dov'è il problema sistemico/culturale? È una percentuale piccola perfino sul numero totale di omicidi. A meno che le statistiche sulla violenza domestica sulle donne in generale non mostrino un quadro diverso, questi numeri nello specifico mi sembrano supportare di più la narrazione sulle mele marce che non quella del problema culturale.
se parliamo di stupri i numeri salgono e se parliamo di violenza domestica si impennano, le vittime sono sempre donne tranne che in rari casi, vogliamo ancora far finta che non sia una questione ideologica e radicata nella cultura di questo paese?
@@Jan-wp9fn e non sono nemmeno 100 ma 32
Stiamo parlando di 8 donne al mese circa. Una ogni 4 giorni circa. Piace di più come prospettiva, riuscite a metterla meglio in luce così? E stiamo parlando "solo" delle vittime di omicidio, che spesso è la punta dell'iceberg. Peccato che i reati con componente di genere sono molti di più e possono lasciare devastat* in altri modi.
Ma comunque. Una donna morta ogni 4 giorni. Vedete voi che pacchia, oh.
Ovvio che finché lo rapportiamo ai 60mln di persone sembrano percentuali ridicole. Non è quello il numero al quale deve essere rapportato, grazie al cielo! Cosa volete, su circa 30mln di donne devono morirne quante, perché diventi un problema che volete vedere? Non lo vedreste nemmeno con una al giorno. Forse neanche con 10, perché ehi, sono solo 3000 su 60mln, lo 0,005%, sono pochissime! Non esiste il problema.
Porca miseria, e poi devo leggere che date lezioni di statistica pure.
@@user-vy6li8ys2n stupri commessi per la metà dalla minoranza straniera, se è una gara coi numeri, perdete, e i numeri ci spiegano che non c'è nessun problema sociale.
Lo dico da donna: avrei preferito che tutto quel tempo dei video fosse dedicato a questioni davvero più urgenti ed allarmanti rispetto ai femminicidi. Forse in redazione si potrebbe intervistare un esperto in settore quando capitano temi dove un loro parere potrebbe giovare? Qualcuno che sappia leggere i grafici, la statistica in questo caso o un economista quando si parla dei mercati e via dicendo. La butto lì.
concedimelo: sei una donna con le palle. più di molti maschietti, che fanno pure i simp. brava!
Ecco, mi mancava trovare queste ideologie illogiche anche nell'unico canale di informazione che seguo. Veramente complimenti per essere caduti anche voi in questo vortice di disinformazione e odio.
odio verso chi?
Nonostante la già grande dose di commenti in merito, vorrei fare anche io una puntualizzazione.
Facciamo una domanda molto semplice "Quando qualcosa è un problema?"
Questa domanda è importante da ricordare per aver la situazione più veritiera e sensata possibile.
Iniziamo coi dati, perdonatemi la imprecisione, ma gli ordini di grandezza sono circa quelli, se ho sbagliato, per favore correggetemi pure.
I dati esprimo due cose.
Primo l'andamento degli omicidi femminili si sta leggermente stabilizzando, dopo una notevole riduzione avvenuta.
Questi sono in proporzione sempre più paragonabile a quelli maschili, portando le due ad essere sempre piu vicine. Tuttavia da ricordare che la motivazione è una riduzione drastica degli omicidi nei confronti di uomini, piuttosto che un aumento di quelli femminili.
A livello europeo l'Italia è sicuramente un paese virtuoso, avendo dati molto buoni, molto al di sotto di molti paesi e della stessa media europea.
In sostanza siamo generalmente migliori sotto questo punto di vista.
Promesso dunque, che siamo in realtà messi molto meglio di altri paesi, e che purtroppo, una parte di questo fenomeno è pressoché fisiologico nella società, possiamo parlare del problema.
Il problema è che in percentuale gli omicidi domiciliari sono davvero molto preponderanti rispetto al totale.
E nonostante creda ci sia una parte legata a certe idee o ideali che possano portare a queste situazioni, verosimilmente non si tratta principalmente di ciò.
Il vero modo, la vera soluzione, è permettere davvero la richiesta di aiuto e denuncia, e, nei limiti della possibilità, non sottovalutare un caso, ne da parte delle autorità competenti né da parte delle donne tutte, e chi le sta attorno nel cerchio delle amicizie e relazioni.
In conclusione, ricordiamo "quando è un problema?"
Statisticamente ed in relazione non lo è
Lo è per numeriche in si stessa, in ogni sua forma domestica, questa è la possibile problematica.
Che vada affiancata ad un ricordo del problema, ma soprattutto dando strumenti funzionali nelle mani di chi è vittima di situazioni abusanti o preoccupanti.
Ricordiamo ancora, dire che sia una problematica emergenziale o gravissima, numericamente parlando, è sbagliato.
Ma ciò non deve escludere che si possa e si debba fare sempre di più.
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio,
mi ripeto:
• I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini.
• 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini.
• Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini
• Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini.
• L’abbandono scolastico è maschile.
• Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini.
Questi sono i dati.
Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato?
Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc.
In Conclusione:
quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne.
Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
@lucasanna3943 solo per darti dei contesti su come youtube gestisca le cose.
Alcune parole o terminologie vengono messe in uno stato di ban automatico del sistema, perché l'algoritmo è abbastanza pessimo a riconoscere e differenziare certe cose quando sono fatte in modo opportuno.
Perché tale commento possa essere visibile, se si tratta di shadow ban o ban automatici, bisognerebbe fare una selezione dei commenti dal video. Tuttavia questa cosa occupa parecchio tempo e risorse, quindi spesso non viene fatto e lo comprendo.
Qua parlo in generale.
Per sottolineare invece quello che dici.
Sono d'accordo, ci sono delle oggettive differenze di approccio, ci sono dei problemi diversi ed altrettanto importanti, ci sono molte cose storte e strane nella società.
Il problema è portare questi problemi come contro argomentazione ad altri problemi.
Se ora venissi a dirti "eh ma non consideri invece le condizioni di vita delle popolazioni africane in certe zone..." o cose simili, come ti sentiresti? Penso che la risposta, o una delle, più senstata è quella di dirmi che non stavamo parlando di ciò, o che starei cercando di sviare il problema.
Non ti conosco, per ciò non so chi tu sia, come normalmente ragioni o altro, ma chi ti accusa di maschilismo può tranquillamente sbagliare. Ma se la tua risposta a delle critiche o problema è quello del "è ma esistono problemi più grandi" elencandoli, e siamo d'accordo lo siano, non si va da nessuna vera parte. E li sì che si diventa criticabili.
Ciò che vorrei dire in conclusione è che io stessa credo fermamente che quelli da te elencati siano problemi importanti, ma nel leggerti (e capisco parte del perché) ti sento estremamente attaccante, o in posizione di attacco piuttosto che di dialogo.
Se questa situazione ti sia capitato, mi dispiace davvero, tuttavia il mio consiglio è l'approccio, la tua visione del mondo, non deve essere opposta, non deve essere "È ma questo?", deve essere un "hai ragione, è un problema, e sai cosa altro è un problema? Perché non possiamo lottare insieme per entrambi?"
Dividerci sui problemi è negativo sempre.
Sul femminicidio:
aiutatemi a capire, se é una donna ad uccidere un'altra donna si tratta ancora di femminicidio perché ci si basa sulla motivazione che sia donna e non su chi ha commesso l'omicidio.
Escludendo un secondo familiari e partner, possiamo accorgerci alla fine che non ci sono grandi motivazioni per uccidere una donna se non sei un serial killer o semplicemente un criminale o malato mentale; tuttavia supponendo che queste ultime categorie siano di riscontro minore anche in generale nell'umanità, é giusto dare spazio alle motivazioni più presenti e quelle su cui stiamo spostando l'attenzione mediatica.
Farò quindi delle congetture familiari del patriarcato e voi mi darete contro, grazie a questo capirò meglio:
- La donna non viene giudicata dalla società se sta a casa
- La donna non viene esposta a pressioni per la responsabilità della famiglia
- L'uomo viene sovraccaricato di responsabilità fin da bambino e successivamente ricevere in famiglia ulteriori aspettative lo manda ai matti
- I crimini contro le donne in quanto donne vengono espressi nelle mura domestiche perché le donne frustrate stressano gli unici con cui convivono
- Un padre in carriera che non si prende cura dei figli non viene condannato dalla società al contrario di una madre
Mi pare che in una società in cui non ti puoi permettere di vivere senza lavorare la centralità della famiglia venga sminuita e i ruoli che prima erano motivati dalla tradizione ora si rivelano scomodi per l'individuo e si perpetra l'ipocrisia tra la comodità di ciò che si conosceva rispetto alle responsabilità normalizzate esatte a tutti
Vogliamo dire addio al patriarcato accettando nuove regole sociali di pressione sull'individuo e non sul ruolo senza sapergli dare un nome ma senza identificarlo come identico, in quanto promotore delle cause psicologiche per il malessere relazionale.
Pegging Italy.
Imbarazzante.
Per la prima volta ho aperto un video di BI totalmente disinteressato al contenuto (come dicevo qualche giorno fa, ormai è come un editoriale del Fatto Quotidiano, sai già cosa dirà prima ancora di leggerlo), ma curioso di leggere la sezione commenti. E' un vero peccato che un format del genere (del quale ero sostenitore economico fino ad un mese fa), abbia preso una piega tanto stupidamente ideologica che ha minato totalmente quella credibilità che con fatica si era costruita negli anni.
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio,
mi ripeto:
• I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini.
• 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini.
• Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini
• Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini.
• L’abbandono scolastico è maschile.
• Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini.
Questi sono i dati.
Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato?
Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc.
In Conclusione:
quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne.
Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
Ma perchè ti svegli proprio il 25 di novembre per fare queste considerazioni?Tutti zitti il 19 Novembre ovvero la giornata internazionale dell'uomo,data perfetta per parlare di questi temi.
@@bubinasti Non sono stato zitto il 19 novembre. So benissimo che il 19 novembre è la giornata internazionale dell'uomo e parlo di queste tematiche da sempre. Perché non posso esprimere il mio pensiero il 25 novembre, in risposta ad un video che si dimostra certo sul Patriarcato, il maschilismo e il predominio dell'uomo nella nostra società. Non capisco la tua critica.
@@lucasanna3943 Se ne parla poco perché sono tematiche che non fanno abbastanza audience.
@@stayrock7620 Hai ragione! Si discute troppo poco sopratutto considerando la gravità e le percentuali dei problemi che affligono la popolazione da me citati. Parliamo di Centinaia di migliaia di persone.
Lo sai perché non ne parla questo canale, ha posizioni politiche ben precise oramai e non fà comodo alla narrazione che vogliono portare avanti
Stando ai dati riportati al minuto 3:11, se normalizzati sul numero totale di omicidi, i femminicidi risultano il 12%, mentre gli omicidi di uomini da parte di partner o familiari corrispondono al 9,4%. Mi sembra un pò difficile sostenere che i femminicidi siano causati dall'influenza di una cultura patriarcale.
Ammettiamo che sia così, quali sono le possibili cause di tali femminicidi? E queste cause in che cosa potrebbero trovare l'origine?
@@artax5005 Forse mi sono spiegato male, ma quel 12% lo calcolato come 60.2% del 20%. Mentre il 9.4% sarebbe l' 11.8% del 80%. Quindi l'unica assunzione da fare è che i dati delle nazioni unite siano veritieri, il resto è semplice matematica. Detto ciò, quello che ho fatto notare è che data la differenza piuttosto piccola tra femminicidi e "maschicidi", non ha molto senso trattare la totalità dei femminicidi come fosse una problematica di genere (perlomeno utilizzando la definizione usata nel video e considerando il mondo intero). Al massimo ci possiamo chiedere da cosa sia causata la differenza. Io la risposta non la ho, ma trovo completamente assurdo dare per scontato che le cause di quel 2,6% di omicidi siano riducibili ad una singola matrice culturale.
@@artax5005 per esempio in "The impact of Psychopaty on the family" (Liane Leedom) evidenzia come la correlazione con partner psicopatici (1% della popolazione) sia molto più forte rispetto alla correlazione con il patriarcato. E quindi si entrerebbe in un tutto il ramo di psicologia (evoluzionistica, sociale, clinica) che renderebbe il tutto molto più complesso da analizzare, ma paradossalmente più semplice da risolvere rispetto al cercare il colpevole nel patriarcato.
@@tomasbartoli2359 Sì, è assolutamente plausibile; infatti con la mia domanda volevo proprio andare a parare proprio nella psicologia come altra causa da prendere in considerazione.
Shy si pronuncia in una battaglia culturale ideologica(la propaganta anti uomo in italia è cultura attualmente) e 5 minuti dopo critica le battaglie culturali altrui, ma adoro
Propaganda antiuomo in Italia? Ma dove??
@@JessicaDaineseÉ un'implicita misandria dove tutto il genere maschile si dovrebbe scusare per molestie/violenze ecc...
Come dire che tutti i mulsumani dovrebbero chiedere scusa se qualche pazzo si fá saltare in aria... perché da una parte é razzismo ma dall'altra non é sessismo?
@@JessicaDainese"tutte le donne sono oppresse da tutti gli uomini" ti sembra forse un complimento o propaganda anti donne?
Si chiama maschilismo. Il patriarcato riguarda i figli tout court, maschi e femmine. Siamo tutti d'accordo che da tempo in Italia i figli non sono proprietà del padre che decide cosa devono fare della loro vita, no? L'ha spiegato Cacciari. Perchè la parola "maschilismo" viene considerata meno grave? E perchè ci si ostina a volerne usare una che definisce un altro tipo di fenomeno storico. Poi è ovvio che litigano tutti perché non si capiscono. Boh Contento il mondo.
Perché gli aammerigani dicono “patriarchy” e queste non sanno far altro che importare male le mode social dagli USA, come la n word (che da noi non è mai esistita), la body positivity… ricordo che fecero anche i cortei per black lives matter, perché in Italia c’è il grande problema della polizia che uccide gli afro-italiani, giusto?
Ricordiamoci di Salman, fatta fuori dalla famiglia per aver rifiutato un matrimonio combinato, quello è un problema culturale
Qualcuno ha guardato Wesa
Direi di no dato che non ha citato nessuna delle critiche ma sostanzialmente ripetuto quello che Wesa ha smontato
@@MultiYoutubusero forse breaking italy non è il posto giusto per alzare polemiche, il titolo comunque mi sembra un indizio sostanziale
Su 50 milioni di italiani una oscillazione statistica di 12% su 90 omicidi da un anno al successivo non vuol dire proprio nulla, nel bene e nel male. In oltre, questo dato avrebbe molto più peso se paragonato agli omicidi di uomini dentro le mura domestiche, così per avere un termine di paragone.
A cosa serve questa narrazione così approssimativa? Non fa bene alla causa.
Basta uno che mette una bomba in un autobus e aumentano del 20% quindi allarme omi4idi 😂 che ridere questi che non sanno leggere i dati, eppure non serve mica aver fatto statistica, basta la logica.
I commenti son piu argomentati del video in sé. Io mi farei due domande fossi la redazione
Il problema e' che stiamo dando un enorme spazio a un non problema guardando i numeri togliendo spazio ad altro .. l'allarmismo contro femminicidio serve solo a portare gente tra le fila femministe e questo e' un sistema tipico della destra (vi ricordate gli omicidi stradali connessi da immigrati? Stessa dinamica )
@@madebydade7611 a parlare dei problemi delle donne si toglie spazio a chi, maschilista?
@annieleonhart togli spazio ad alte tematiche e smettila di offendere
Parliamo anche delle donne che fanno fuori i bambini, che ne dici femminista ?@@annieleonhart
@madebydade7611 e chi ti offende, ti appello per quello che sei
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio,
mi ripeto:
• I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini.
• 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini.
• Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini
• Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini.
• L’abbandono scolastico è maschile.
• Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini.
Questi sono i dati.
Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato?
Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc.
In Conclusione:
quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne.
Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
Per tutti quelli che come me sono delusi dalla strumentalizzazione che shy fa dei numeri e dei fatti in materia di genere: rega, facciamocene una ragione.
Shy da anni non è più l' amichevole youtuber di quartiere che conoscevamo. Breaking Italy è diventato forse il prodotto più grosso di youtube italia. Non ha dietro una sola persona ma una redazione intera, che ci porta ogni sera un prodotto quasi televisivo. Il tradeoff in questo è che, purtroppo, quando un progetto diventa così grande, ma non così grande da depersonalizzarsi del tutto, iniziano a nascere dei punti ciechi, dovuti all' effetto bolla generato dal team di produzione stesso.
In questa questione, la redazione è schierata. Non ha senso provare a fargli cambiare idea con infiniti commenti e ragionamenti, anche portando dati e statistiche: avete ragione ma in questo contesto non cè l' interesse ad ascoltarvi. Accettiamo che anche Breaking Italy ha i suoi punti ciechi, apprezziamo che siano così pochi e tiriamo avanti.
se parli del femminicidio i numeri son del ministero dell'interno! Siete dei piccoli cuccioli quando criticate arrampicandovi sugli specchi
@@NelsonGaudiano i numeri son molto piu bassi di quasi ogni altro paese. Dovremmo insegnare al mondo cone comportarsi con le donne altroche
Il fatto che la redazione sia schierata tutta da una parte politicamente è un problema. Il fatto che non ci sia qualcuno che ne capisca di numeri è un altro problema.
Interessante osservazione
Ma tu da padre di Cecchettin se senti dire valditara che la colpa dei femminicidi è degli immigrati ma non ti incazzi? Significa che vogliono portare avanti la loro crociata contro i migranti fregandosene del fatto accaduto, poi certo la media in Italia è fra le più basse e continua a calare quindi è vero che siamo fra i paesi meno "violenti" ma queste dichiarazioni sono imbarazzanti e vergognose valditara ha visto southpark "CI RUBANO IL LAVORO"
Shy, mi faresti una puntata dove si parla di madri che uccidono i figli? Sai perchè sentendo notizie a riguardo almeno due volte la settimana, mi pare strano che nessuno sia indignato.
Infatti per la donna di Parma sappiamo tutti che finirà a tarallucci e vino. Infatti per queste donne non scatta mai l'aggravante "problema culturale" eppure le madri che abusano dei figli sono tantissime. Tanto che ci facciamo le gag sulle botte delle madri, per non parlare di quante madri costringano i padri a doversi vestire del cappuccio del boia.
Nessuno parla mai di quanto le donne siano brave a generare mandanti, che siano amici, fratelli o amanti, con le giuste parole possono convincere qualcuno a commettere violenza al posto loro.
Dici che è un fenomeno culturale? Che c'è un'incidenza di figli che vengono molestati e stuprati dalle madri? Che quando un figlio va dalla polizia a denunciare la madre non gli credono? Magari se non si fosse vestito in quel modo da bambino non sarebbe successo nulla...
Che sono per la maggior parte madri isolate, con problemi di depressione mai curati, non che disprezzano il.bambino tanto da ucciderlo. Il paragone non regge❤
Invece immagino che gli uomini che fanno fuori le donne, non soffrano di depressione e sono tutti felici e contenti, giusto? Magari questi uomini, non subiscono violenza verbale e psicologica dalle angiolette della terra.
Avete la faccia come il cu@@annatrevy3306
Forse dovresti guardare i dati. Parliamo di numeri inferiori con una media di circa 23 l’anno e, forse ti stupirà saperlo, l’87%dei responsabili dei figlicidi sono i padri. La percentuale diminuisce nei primi mesi di età del bambino ma nella quasi totalità dei casi il/la carnefice ha problemi psicologici gravi e non è stato/a seguito/a. Potremmo riportare anche qui il discorso a un problema culturale in quanto le mamme nei primi mesi vengono lasciate sole perché in italia la paternità è di sole 2 settimane e quindi tutto il lavoro viene lasciato alle mamme, ed anche questo fa parte di una mentalità patriarcale (che, forse vi sorprenderà, ma è dannosa anche per gli uomini)
Generalizzare, dare opinioni spacciandole per verità assolute, partire da assunti campati per aria, il tutto condito con una intro dicendo "affrontare tematiche complesse e delicate". Prima di parlare di numeri, bisognerebbe imparare a leggerli i numeri
Come già detto da molti nei commenti (ed eviterò di ripeterne le argomentazioni), nemmeno io ho apprezzato la trattazione della tematica "femminicidi e violenza di genere". Tuttavia, sono contento che i valori che hanno reso Breaking Italy quello che è oggi, ovvero il mettere sempre al primo posto il pensiero critico, l'argomentazione e l'analisi dei fatti priva di pregiudizio, siano stati totalmente assorbiti dalla community, che non ha caso si è fatta sentire andando contro lo stesso fondatore della testata. Ho letto decine (forse centinaia) di commenti di persone che hanno espresso in maniera pacata e civile la loro posizione, entrando sempre nel merito e facendo riferimento a dati, fonti e logica. Se quindi da un lato questo episodio può essere considerato uno scivolone per la redazione, dall'altro dimostra che il lavoro fatto negli anni è stato valido ed è servito, avendo portato alla nascita di una community capace di ragionare autonomamente e che non ripete a pappagallo qualcosa solo perché pronunciata dal loro youtuber/influencer preferito.
Mi rivolgo a Shy: ti seguo molti anni e indubbiamente hai contribuito con il tuo lavoro a formare l'individuo che sono oggi. Se posso permettermi di restituire parte del favore con un consiglio, ti direi di tirare un attimo il freno su alcune questioni che ultimamente stanno generando del malcontento fra i tuoi iscritti e di capire le ragioni che causano ciò, a mio avviso lampanti. Grazie!
E' vero, nonostante il clamoroso scivolone (dovuto ad un eccesso di "cultura da classico" in redazione) è sbalorditiva la pacatezza ed il livello argomentativo della community... questo è un merito che va riconosciuto e celebrato a Shy!
Se noti il nostro shy sta seguendo un po' quello che sta facendo il Post (con tutti quegli articoli un po' ridicoli sui "maschi" ecc.). Non voglio usare il termine "woke" perché non mi piace. Ma insomma.
È woke è woke
Un pensiero ai 171 uomini uccisi nell'indifferenza totale
Sarà stato il patriarcato
Quelli avevano sicuramente giri pericolosi, quindi se la sono un po' cercata dai...
@@barondemonio95l'ho sentito dire anch'io 😂😂😂
Probabilmente secondo qualcuno "se lo meritavano"
776 morti sul lavoro nel 2024 e 1239 morti nel 2023 la quasi totalità UOMINI. nessuno ne parla. La quasi totalità dei detenuti, senzatetto, chi perde la casa, perde la custodia dei figli, commette il suicidio sono uomini ma purtroppo nessuno ne parla! A questa società degli uomini non frega un cavolo. Sopratutto non frega un cavolo alle femministe, paladine della parità di genere ma chissà perché su questi argomenti tacciono.
I paesi con ‘fascisti ‘ come Italia Ungheria e Polonia sono quelli con meno femminicidi e violenza sulle donne come mai ? Hai detto tante di quelle fesserie in questo video che fa venire i brividi dalla tua propaganda
Dai commenti noto che anche la community di Breaking Italy si aspetta qualcosa di più di “il femmincidio è un problema culturale”. Si è persa l’occasione per trattare l’argomento in maniera costruttiva, come ci avete abituato di solito a fare. Avete fatto un po’ il compitino banale per non stare dalla parte del torto
A me sta venendo il forte dubbio che tutte le notizie siano trattate con estrema facilità.
Ottenendo l'effetto contrario. Molto intelligenti.
@@MrCompa86 Hanno da sempre avvallato il sistema. Molti di voi cominciano a capirlo solo ora, e mi fa piacere, ma è dall'inizio che è sempre stato cortigiano.
Ormai dici “io divento pazzo” così spesso che mi farò anch’io uno sticker con “seguo Breaking Italy da prima che Shy diventasse pazzo”
Il problema lo abbiamo in casa (e ci sono uomini che pensano e dicono che picchiare una donna è lecito!) ma la massiccia presenza di etnie che culturalmente è palesemente ritengono le donne stuprabili e elimunabili non aiuta. Non è un discorso razzista, ma lo si vede nelle città che unire tante persone con un comportamento prevaricare ed aggressivo nei confronti delle donne porta ad una integrazione al contrario. Cioè ciò che avviene è che i nostri ragazzi imitano i comportamenti più violenti e si fanno passi indietro invece che in avanti. Il discorso è commesso, ovvio, e devo limitarmi ad una banalizzazione, ma anche questo è un tema. Serve il tempo per una integrazione adeguata, tempo e mezzi, per non perdere quei progressi fatti faticosamente tra i nostri uomini e ragazzi. Perché qui c'è un problema culturale tutto nostro che non è stato risolto e che viene rafforzato da bande di persone che non si pongono neanche il problema. So che è un discorso impopolare e che offre il fianco al razzismo, sebbene non sia così. Lo lascio nee mani delle persone intelligenti.
grazie di averlo detto.
credo che la patata bollente è frutto della cultura decennale progressista per cui nessuno tocchi gli immigrati!
qualcuno pensi agli immigrati! mentre si negavano i problemi di ordine pubblico laddove si venivano a creare
ad e. mio padre aveva un bar nella periferia di Torino e quando hai detto bande hai detto proprio la verità, lui vecchio e malato e loro violenti e se volevano gli rubavano i prodotti o provavano a rapinarlo: la sx a mio padre dava del razzista, e fu così che si creò il fenomeno elettorale lega-berlusconi-meloni-vannacci, ecc
conosci social evolution su yt?
lui è un ragazzo progressista, ma che critica non l'immigrazione in sé
ma il modo in cui i diversi stati europei hanno gestito l'integrazione o assimilazione
e critica l'islam (su questo tema specifico c'è la bravissima creatrice "l'islam spiegato da un cane")
abbiamo lasciato il racconto dei problemi sociali alle destre e queste hanno capitalizzato
e continueranno a farlo se non iniziamo a dirci la verità sulla sicurezza nelle città,
e avere leader che non facciano gli ipocriti ben pensanti e sempre politicamente corretti con le abitudini islamiche e islamiste (anche verso le donne)
Voglio una sinistra di nuovo laica, non bambocciona e che urla e sbraita alle manifestazioni ma senza focus,
senza parlare di cose concrete che la gente sente e vive nelle proprie vite
Guarda che le femministe sono in prima fila nell' accoglienza degli immigrati. Come è naturale che sia, lo straniero non comprende bene le parole di una femminista, all' almeno all'inizio, così tale esemplare misandrico può avere qualche speranza di riproduzione.
Ne parla diffusamente una giornalista di nome Francesca Totolo in un libro uscito da poco che si chiama "Le vite delle donne contano". 📚 Lo consiglio a chiunque voglia approfondire questo discorso. ✅
@SognandoInGrande grazie!
@@SognandoInGrande
totolo la novax? quella che lucra sulla paranoia antiscientifica della gente,
o quella totolo che ne è vittima anche lei di quelle paranoie antiscientiste e retrograde come solo certi cattolici sanno essere?
Non che fossimo mai stati così politicamente onesti come nazione prima d'ora, ma queste tirate sul femminicidio sono una tattica Dividi et Impera degna degli stati uniti
Certamente cercare di sminuire il problema porterà al riavvicinamento dei due sessi e non fomenterà affatto ulteriori spaccature.......
@bubinasti non hai capito, stanno fomentando una divisione che ancora per fortuna non esiste. Il problema non è culturale, il 99.9% delle donne in una relazione non avrà mai da temere di essere uccisa dal partner. Perciò perché dire a tutti gli uomini di vergognarsi per le azioni di pochi individui affetti da problemi psichiatrici? E perché dire a tutte le donne "siete vittime, andate contro i carnefici"?
@@bubinastiè esattamente il contrario, quando accusi ingiustamente tutti a caso la risposta istintiva è difendersi innescando un senso di rabbia verso chi ti ha accusato per primo, sei poco empatic*.
Esattamente
il nuovo logo Jaguar sembra di un profumo, più che di una casa automobilistica 😅
Shy su questo tema toppa con grande puntualità. Come si fa a dire che esiste un problema culturale su numeri insignificanti come quelli esposti? Come fai a dire che l'incidenza degli stranieri (3 volte quella degli italiani) non conta? I discorsi di Breaking Italy non sono diversi da quelli di Valditara, 100% polarizzati... l'unica differenza è che Valditara almeno su questa questione ha un contatto con la realtà.
succede quando vieni pagato per spingere un'ideologia, e non solo su quest'argomento, stiamo parlando di una persona che se fosse stato per lui la terza guerra mondiale sarebbe iniziata da 2 anni. Ero un grande sostenitore del suo lavoro, ma da 2 anni a questa parte ogni suo video è sempre più di parte e polarizzato. ma a quanto pare non sono il solo ad essersene accorto.
Posso fare una puntualizzazione? Premettendo che anche un solo caso di femminicidio va parlato, discusso e non sottovalutato, comunque i femminicidi non sono un ottantina come dice Shy nel video, spesso quei numeri sono gonfiati per propaganda (dai giornalisti, non mi sto riferendo a Breaking Italy) e la legge ha bisogno di tante indagini per dichiarare un omicidio come femminicidio dato che sono situazioni più specifiche di quello che si pensa. Ci sono svariati siti che elencano i decessi annui delle donne e i corrispettivi femminicidi, per esempio quest'anno da gennaio a ottobre gli omicidi di donne sono stati 100 di cui 32 femminicidi (rispetto ai 43 dell'anno scorso)
Devi anche considerare che ci sono dati che non vengono riportati. Il motivo per cui sono dati statistici è anche che, nel suo essere un dato, un' approssimazione di errore è sempre presente, sia in positivo che in negativo. E' anche il motivo per cui si studia i trends, e se vediamo che il trend rimane costante o attorno a quel numero, si possono cominciare a fare delle supposizioni a riguardo.
Da un animatore che ha studiato biologia in università e dati statistici generali ( oltre a rivolti ovviamente al suo indirizio).
Non è quello il punto. Il fatto è che sono pochissimi, che siano 80 o 30 o 150 poco cambia. Ed essendo numeri così piccoli su una popolazione sproporzionatamente grande qualsiasi variazione di tali numeri non è statisticamente significativa
@@laforestadeimillepugnali3865 Penso che il tasso di dati non riportati per quanto riguarda omicidi e/o femminicidi sia molto basso per ovvie ragioni
Ma il trend è variato.
E poi cosa significa dati che non vengono riportati?
Coi dati non riportati possiamo creare qualsiasi narrazione vogliamo allora
@@alessandrotto6437 Vi state concentrando sul numero e non sulle motivazioni. Forse siete voi quelli che non sapete come funziona la statistica. Se il numero di omicidi cala, ma la statistica delle loro motivazioni rimane costante, o addirittura si alza, vuol dire che già quei dati sono dei risultati completamente diversi da estrapolare. E' un caso di semplice varianza di dato? Oppure vuol dire che, anche con un bacino piu' ristretto, stà venendo trattato solo il sintomo ma non la causa? E' oer questo che i data vengono studiati in un certo mondo, altrimenti è come dare perle ai porci.
Se vi state veramente solo concentrando sulla grande del numero del dato, vuol dire che dovete tornare a scuola e imparare cosa è davvero la statistica.
Non ero super d' accordo con l' analisi dei dati dello scorso video, ma qui' si è presentato quasi letteralmente solo fatti.
Shy assumi qualcuno che ne capisce seriamente di statistica perché rischi di mandare a cagare anni di reputazione
in realtà è da anni che manda a cagare altrettanti anni proprio su dati che non sa(nno) leggere. a sto giro è diventato macroscopico su un problema "culturale"... ma questi errori in realtà sono il meno... pensa ad un altro argomento, altrettanto (se non più) importante, nazionale internazionale e globale...
...ecco, rapporta le statistiche che utilizza. da anni, mica da mo...
è già bella che un peto, per essere fini.
Sarei veramente deluso se domani Shy non dovesse accennare qualcosa alle elezioni in Romania.
5:43 "il germe di pippo" non esiste come lo descrivi tu in quanto da come dici tu: "continuerà ad esistere finchè continueremo a vedere che la meggior parte delle donne viene uccisa tra le mura domestiche dal propio partner" secondo questa definizione che tu hai fornito quest'anno dovrebbero morire circa 15 milioni di donne uccise dal partner e non mi risulta. se intendevi altro ti consiglio di imparare la sintassi.
No sei tu che non capisci la frase nel contesto in cui è detta. È implicito è abbastanza ovvio (ma evidentemente non per tutti) che intenda "la maggiore parte delle donne (uccise)..."
@herpetoticino ti ho interpellato? Non mi pare
@akaiomugai3685 okay rimani pure nella tua ignoranza
Buona serata
Allora sottolinierò solo un punto: la questione "patriarco" è un problema culturare in quanto non si sofferma solamente sui femminicidi, ma a tutte quelle dinamiche sociali che le circondano. Il femminicidio, se così lo vogliamo intendere, è solo la punta dell'iceberg, è il punto finale di questo problema, è il punto di "non ritorno". Alle basi ci stanno il catcalling, le battutine sessiste, l'oggettificazione della donna, le disuguaglianze sul lavoro, la denigrazione di genere femminile, la violenza domestica, gli abusi e gli stupri, per poi arrivare solo in fondo al femminicidio. Quindi dire che "90 e più persone è tristissimo eh, ma è un numero basso" è una forma minimalista di prendere sotto gamba il problema se non addirittura da "numerizzare" la vita delle persone. Parliamo di vite. Sottolineo giusto sto punto perché mi pareva giusto spiegarlo per il resto saluti e pace 🤝🏻
@herpetoticino facile chiamare ignorante chi non la pensa come te
"Nah bruh cioè, for real!?"
aspettavo di leggere questo commento.... sapevo di non essere il solo ad averlo pensato.... che fossero fratelli.
Cosa significa "patriarcato". Dal dizionario Treccani: "tipo di sistema sociale in cui vige il 'diritto paterno', ossia il controllo esclusivo dell'autorità domestica, pubblica e politica da parte dei maschi più anziani del gruppo". Altre definizioni: "Tipo di organizzazione famigliare (contrapposto a matriarcato ) in cui i figli entrano a far parte del gruppo cui appartiene il padre, da cui prendono il nome e i diritti che essi a loro volta trasmettono ai discendenti diretti o prossimi nella linea maschile". Purtroppo , da un paio di decenni gli americani hanno cominciato a usare il termine 'patriarchy' in un senso, diciamo, un po' lato. Noi, italiani, come i pecoroni, abbiamo cominciato a parlare di 'patriarcato' per riferirci a qualcosa di diverso. E quel qualcosa di diverso NON si chiama 'pippo'. Si chiama 'maschilismo', "adesione a quei comportamenti e atteggiamenti (personali, sociali, culturali) con cui i maschi in genere, o alcuni di essi, esprimerebbero la convinzione di una propria superiorità nei confronti delle donne sul piano intellettuale, psicologico, biologico, ecc. e intenderebbero così giustificare la posizione di privilegio da loro occupata nella società e nella storia" (nuovamente, Dizionario Treccani). Questo perché la lingua non è un'opinione e, come diceva l'amico, "le parole sono importanti". Detto ciò, credo che ci sia anche una confusione enorme sul termine "ideologia". Nello scorso video, si era arrivati a dire che "la cultura si cambia con le idee, con la ideologia". Tutti hanno idee, non tutti seguono un'ideologia. Un'ideologia, anzi, soffoca le idee alternative e lo spirito critico. Un'ideologia è dogmatica. Insomma, la cultura con tutto si cambia, tranne che con l'ideologia. Infine, visto che tutti abbiamo a cuore il tema della violenza di genere e dei femminicidi, sarebbe interessante un commento su Chiara Valerio, nota intellettuale femminista, organizzatrice dell'evento "Più libri, più liberi", dedicato alla memoria di Giulia Cecchettin, e che però ha invitato al suddetto evento un filosofo accusato di violenze e abusi domestici. Chiara Valerio ha anche difeso questa scelta, invocando il fatto che si è "innocenti fino a prova contraria" (con buona pace della posizione che aveva sostenuto fino al giorno prima, secondo cui bisogna credere, e di certo non sminuire, le vittime). Una parola su questo episodio? Oppure si lascia correre visto che Chiara Valerio, a differenza di Valditara e di Giorgia Meloni, è di sinistra?
completamente d'accordo, ma credo convenga formattare il commento in modo che non sembri un muro di testo
Piccola nota: maschilismo è dire "Tu sei femmina e devi stare a casa a stirarmi le camicie, tanto mica sei capace di fare il medico/ingegnere/astronauta, al massimo se vuoi lavorare puoi fare la cameriera che magari ti danno anche delle belle mance se vai scollata xdxdxd". Accoltellare la compagna o la ex per qualunque motivo, fosse anche di genere, non è maschilismo, non è patriarcato e non è Pippo, è essere degli infami assassini. La maggior parte delle persone nel mondo pensa che gli animali siano inferiori agli umani, ma questo non implica automaticamente che allora li puoi tranquillamente ammazzare o maltrattare come se nulla fosse.
Piccola nota: maschilismo è dire "Tu sei femmina e devi stare a casa a stirarmi le camicie, tanto mica sei capace di fare il medico/ingegnere/astronauta, al massimo se vuoi lavorare puoi fare la cameriera che magari ti danno anche delle belle mance se vai scollata xdxdxd". Accoltellare la compagna o la ex per qualunque motivo, fosse anche di genere, non è maschilismo, non è patriarcato e non è Pippo, è essere degli infami assassini. La maggior parte delle persone nel mondo pensa che gli animali siano inferiori agli umani, ma questo non implica automaticamente che allora li puoi tranquillamente amm4zzare o maltrattare come se nulla fosse.
@barondemonio95 ma è ovvio che uccidere qualcuno non è una mentalità. Ma uccidere qualcuno perché la ritieni inferiore, non autonoma, nonché tuo possesso getta le sue radici in una mentalità, in questo caso una mentalità maschilista. Altrimenti detto: tutti quelli che compiono femminicidio sono maschilisti, ma non tutti i maschilisti compiono femminicidio.
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio,
mi ripeto:
• I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini.
• 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini.
• Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini
• Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini.
• L’abbandono scolastico è maschile.
• Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini.
Questi sono i dati.
Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato?
Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc.
In Conclusione:
quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne.
Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
Per gli italiani quello che viene chiamato patriarcato, dovrebbe essere semplicemente chiamata prepotenza di alcuni
Se uno è prepotente troverà il modo di prevaricare sul più debole un pò come lo sfruttamento del lavoro.
Dispiace vedere come molto uomini che seguono questo canale fatichino ad accettare che c’è un problema culturale nella nostra società (non solo in Italia). È inutile dire che le donne uccise dal partner sono “solo” circa 40 o circa 80 a seconda di come volete vedere i dati. Il problema è culturale perché parte da una mentalità che vede uomini e donne relegati al proprio ruolo, lei di regina della casa e custode dei figli, lui che porta i soldi a casa. E per molti è ancora così! Quanti uomini si rifiutano di pulire la casa o aiutare i figli a fare i compiti perché è un compito da donna? E questa è solo la “base”, poi si passa ai commenti non graditi per strada, alle allusioni, ai giudizi sull’abbigliamento, fino ad arrivare a violenze vere e proprie. E attenzione, poiché è un problema culturale, anche alcune donne fanno parte di questa mentalità! Questo non significa che solo le donne abbiano di questi problemi, ma, giusto per dire due dati, nelle donne vittime di violenza, nel 98% dei casi il responsabile è un uomo, mentre negli uomini vittime di violenza, in circa l’80% dei casi il responsabile è comunque un uomo. Forse perché agli uomini fin da piccoli viene detto di “fare il duro”? Forse perché quando si sentono privati della propria mascolinità perdono il controllo? Per questo si tratta di un problema della società. E se non vi ci rivedete, meglio così! Siete dalla parte delle femministe! Ma se invece siete di quelli che dicono che le donne non si sfiorano neanche con un dito, ma poi pensate che alcune cose in casa sono da donna, giudicate male una ragazza in minigonna o pensate che la superiore nella vostra azienda sta lì solo perché l’ha data a qualcuno allora siete parte del problema.
Grazie per questo commento
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio,
mi ripeto:
• I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini.
• 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini.
• Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini
• Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini.
• L’abbandono scolastico è maschile.
• Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini.
Questi sono i dati.
Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato?
Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc.
In Conclusione:
quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne.
Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
Finalmente!! Grazie ❤
@@lucasanna3943 La prima domanda che mi sorge spontanea è perché questi temi vengano tirati fuori SOLO ED ESCLUSIVAMENTE sotto video/post in cui si parla di problemi delle donne. A parer mio, la ragione è proprio la volontà di sminuire tali problemi.
In secondo luogo, a mio avviso i problemi degli uomini che lei lei citato derivano dallo stesso problema culturale di cui si parla nel commento a cui lei ha risposto.
Ricordiamo che lottare per la parità significa lottare per tutti.
Lei invece con il suo commento non solo sta andando fuori tema, ma sta sminuendo e banalizzando problemi complessi facendo un mischione di argomenti.
@@lucasanna3943ciao, anche a me sono stati cancellati alcuni commenti o meglio non venivano pubblicati quindi forse è un problema di RUclips. Ma passiamo a quello che dici. Tutto quello che hai scritto è vero, e molti di quei dati sono comunque frutto di una mentalità chiamiamola patriarcale, o tradizionalista, ovvero appunto relegare gli uomini e le donne al proprio ruolo. Ed è per questo che ad esempio nelle cause di divorzio i figli di solito stanno con la madre e magari gli uomini vanno in bancarotta per il mantenimento. Sempre per lo stesso motivo: donne=mamme e custodi dimestiche-uomo=lavoratore (per sintetizzare al massimo).
Il problema è che le donne storicamente sono state considerate inferiori e non possiamo far finta di niente! Fino a meno di 80 anni fa non potevamo votare, fino agli anni 80 esisteva il delitto d’onore, per non parlare dell’aborto che tutt’ora è difficile praticare. Gli uomini in tutto ciò, in tutte le battaglie femministe sono sempre stati quasi inesistenti, e perché adesso le femministe dovrebbero lottare anche per alcune loro problematiche quando gli uomini che si sono battuti per i diritti delle donne sono così pochi? Una mentalità e una società tradizionalista danneggia in modo diverso sia uomini che donne, ma a differenza dei casi specifici che hai detto e che sicuramente sono importanti, quei casi non riguardano tutti gli uomini, mentre TUTTE le donne subiscono discriminazioni tutti i giorni, e tutte in un modo o nell’altro sono state discriminate o hanno subito un qualche tipo di violenza o attenzioni non richieste che le hanno spaventate. Tutte. Prova a chiedere a qualsiasi donna se non ha mai ricevuto fischi per strada, se non ha mai avuto paura a camminare per strada la sera, se non ha mai ricevuto palpate indesiderate. Ti sorprenderai che nella quasi totalità dei casi la risposta è sì. Per questi è un problema culturale. E non si sta puntando il dito verso gli “uomini cattivi” ma verso una società che fin da piccoli ci ha cresciuti nel modo sbagliato, dicendo ai maschietti di “non fare le femminucce” ed alle bambine che “se un bambino ti tira i capelli è perché gli piaci”. Iniziate tutti ad essere dalla parte delle femministe, e vedrete che anche le vostre cause poi saranno (ed alcune vengono tutt’ora) considerate e ci si batterà per esse.
So già che si perderà nei commenti, ma volevo solo lasciare ad Alessio e alla redazione un invito a parlare anche delle elezioni in Romania, visto l'esito inaspettato... 😅
vi supplico tagliate il video dove shy dice "è giusto picchiare le donne"..per il meme
Chissà perché non c'è un emergenza morti sul lavoro che sono quest'anno ne sono morti 1200 tutti maschi
Dobbiamo considerare tutti in modo uguale. Oggi non ha senso avere questo tipo di violenze.
dopo questo gaffa abbandono questo canale ormai si è capito che parte ha preso
A me non sembra una pubblicita' pro LGBT+ quella di Jaguar, quelli non sono i colori dell'arcobaleno a meno che in UK c'e' il rosa. Mi fa piu' pensare a una societa' futuristica e multietnica semmai. Che, se hanno intenzione di spingere sulle auto elettriche, ci sta pure.
Questa cosa di etichettare tutto come woke sta sfuggendo decisamente di mano
Sono assolutamente d'accordo con te , e purtroppo i social come X ne alimentano l'odio e la gente inizia a vederlo dappertutto
Infatti anche io non riesco a vederci elementi LGBT+. Beh, oggi abbiamo canali YT italiani incentrati sul "woke", fa comodo mettere tutto nello stesso calderone anche se non lo è...
Guardare i primo minuti di video è difficilissimo, la vostra redazione faceva più bella figura a non mostrare i dati perché Shy li ha esposti male, a 3:30 definisce i casi di omicidio famigliare/affettivo come la nostra definizione di femminicidio, quando quella è una definizione troppo generica a cui si possono anche contare altri tipi di omicidio per cause famigliari/affettive (basti pensare all'infanticidio, o altri omicidi per motivazioni analoghe), quelli che noi contiamo davvero come femminicidi sono quelli da parte del partner ed del ex partner (togliendo i possibili casi tra essi in cui il movente sia qualcosa diverso dal concetto gelosia, dominio e possesso dell'altra persona), essi sono un trend in diminuzione non solo dallo scorso anno, ma se non vado errato dagli ultimi 20 anni.
Ma speziamo una lancia a favore dell'allarmismo insensato e teniamo come numero anche il generico 98 vittime donne e usiamo un po' di matematica, 59.000.000/98= 602.000 (numero arrotondato), quindi una donna ogni 602.000 subisce omicidio in Italia, stando a Google essere colpiti da un fulmine hai una possibilità su 81.701 (evento naturale e casuale), quindi camminare sotto la pioggia è all'incirca 7 volte più pericoloso che essere una donna in Italia, ALLARMANTE!
Ma poi "269 omicidi con 98 vittime donne" vuol dire che 171 sono uomini morti...
Posto che un fenomeno che riguarda lo 0,003% della popolazione non possa essere definito un' emergenza, credo si stia facendo molta confusione. Il femminicidio è l'apice di un qualcosa di più profondo (culturale), che parte dalla gelosia, dalla possessività e dall'incapacità di gestire un rifiuto. Occorrerebbe secondo me affrontare in maniera molto più dura le basi, appunto gelosia e possessività, che portano a questo estremo e deprecabile gesto. Affrontarle però comporterebbe mettere in discussione molti dei principi su cui la coppia occidentale si basa. Troppo spesso infatti si sentono discorsi del tipo "se non è geloso non ti ama", "se non ti controlla non ci tiene" eccetera. Queste frasi (e i principi che vi stanno dietro) rappresentano il terreno fertile su cui nascono e crescono le tossicità all'interno di una coppia che poi, in maniera graduale nel tempo, posso sfociare nel femminicidio, ma che spesso si fermano a steps 'piu bassi' quali appunto il controllo delle vita dell'altra persona, la violenza fisica eccetera. La narrazione del tipo "il luogo più pericoloso per una donna è casa sua", benché possa sembrare vero guardando i numeri senza contestualizzazione, risulta secondo me dannosa per due punti di vista: (1) descrive ogni donna come potenzialmente in pericolo, non fornendo invece, ma servirebbe una analisi più profonda, gli strumenti a quelle donne che effettivamente vivono in situazioni di pericolo per fare in modo di riconoscere una escalation potenzialmente letale (2) sottintendendo che ogni uomo è un potenziale assassino senza approfondire il discorso e senza provare a formar il genere maschile (che ne avrebbe bisogno assoluto) al rispetto della compagna, nessun uomo potenzialmente pericoloso metterà mai in dubbio se stesso. All'interno di questo discorso, negare (aldilà dei numeri) che persone provenienti da culture fortemente intrise dalla religione islamica possano avere un rapporto 'diverso' nei confronti delle donne rispetto al nostro, è davvero ridicolo (piaccia o non piaccia, basti pensare che la nostra premier e la leader del primo partito di opposizione sono donne, mentre in arabia saudita, neanche uno dei peggiori degli stati islamici, la donna ha ottenuto il permesso di guidare pochi anni fa). Minuto 3.05: il numero di femminicidi in africa è 6 volte tanto quello dell'Europa.
Detto questo e ammessi i problemi culturali che esistono e a cui siamo tutti sottoposti, non tutti per fortuna uccidiamo le nostre compagne. Vorrà forse dire che c'è anche altro?
Purtroppo questo argomento è trattato con una superficialità imbarazzante da questo canale.
In realtà, dato che mi pare abbastanza pacifico che a essere gelosi e possessivi, a volte in maniera morbosa ma anche meno, siano gran parte degli uomini E delle donne, e che quindi forse questo è davvero un tratto culturale, problematico o meno che lo si ritenga, ma di persone amm4zzate in conseguenza di ciò ce ne siano poche decine all'anno su milioni di gelosoni, forse dire che il femminicidio sia il punto estremo di tutto ciò (e della gelosia/possessività in particolare) non è una grande idea, così come una decapitazione non è esattamente un coppino estremo. Se un fenomeno sembra portare per il 99 e oltre percento dei casi a un esito e per lo 0,qualcosa percento a un altro, forse forse non è la causa effettiva di nessuno dei due.
@@barondemonio95 ti ringrazio per la risposta. Concordo parzialmente con te, nella parte finale del mio primo commento infatti ho provato ad evidenziare come, sebbene tutti siamo sottoposti a determinati 'aspetti culturali', non tutti per fortuna commettiamo questi gesti, indice del fatto che sicuramente le ragioni siano molteplici (se non sono riuscito a fare passare questo concetto mi scuso). Detto questo però, non credo che non vi sia legame alcuno tra la gelosia/possessività e il femminicidio. Stando alle dichiarazioni degli assassini spesso si incontrano frasi del tipo "l'ho uccisa perché mi tradiva" o "l'ho uccisa perché non voleva stare con me" eccetera. Allo stesso tempo, sociologi, psicologi e criminologi tendono egli stessi ad associare i due fenomeni, sottolineando allo stesso tempo di come si arrivi al femminicidio seguendo un escalation di violenza e/o persecuzione la cui matrice è appunto la gelosia e la possessività (di cui assolutamente esistono 'gradazioni e intensità' diverse come dici tu). Certo sarebbe interessante capire cosa fa sì che, a parità di contesto culturale nazionale, alcuni (rarissimi) commettano certi delitti e altri no. Mi piace se riusciamo ad aprire un dibattito civile, ti inviterei ad andare avanti.
@@MrCompa86 sempre stato così, lo seguo perché penso che sentire una campana diversa sia fondamentale per crescere, motivo per cui ho risposto anche all'altro commento in risposta al mio. Allo stesso tempo però non condivido praticamente mai la narrazione e l'interpretazione di alcuni fatti riportati da shy. L'apice dove, secondo me, emerge come lui spesso ragioni per "partito preso" sono le sue serate a teatro dove, non appena trova un ospite preparato, va in pappa in quanto limitato nelle sue argomentazioni dalla logica (che manca) e dalla sua ideologia
@@massimilianoansaldo3550 anche io ultimamente lo seguo per questo motivo, per ascoltare anche una campana diversa dal mio pensiero su determinati argomenti.
Ormai aspetto Grandi Linee con il sorriso e Breaking Italy con ansia😂
Mi dispiace molto Shy che i tuoi video vengano invasi da gente che pensa che la priorità sia smettere di parlare di temi importanti perché rari. Ti prego ignora questa gente, io stimo moltissimo quello che fai fottendotene. E non ho visto un commento di una donna che critica la cosa.
È raro o è un’emergenza? Sono confuso 😅
Non criticano perché è una narrazione che fa comodo: ogni proprio problema è causato da una entità esterna che si chiama uomo. Sessismo allo stato puro.
Ottimo video, spero lo veda più gente possibile 🙌🏼
Shy ti rendi conto che si parla sempre delle solite 2-3 vittime da 1 anno ormai talmente il fenomeno sia raro?
Serve che le vittime siano nella fascia di età giusta, del colore giusto, qualcosa che permetta a più persone possibili di empatizzare con la vittima e che il carnefice sia altrettanto giusto, non è mica facile diventare virale.
50 donne uccise in un anno è un problema culturale (e sono 50 di troppo), ma 1200 morti sul lavoro negli ultimi 10 anni, quasi totalmente tutti uomini che problema culturale sarebbe?? Shy hai pisciato fuori dal vaso questa volta e le critiche che ti stanno arrivando sono tutte più che giuste....
Da femminista con un po' di onestà intellettuale, capisco le critiche di chi dice che il fenomeno dei femminicidi sia gonfiato dai media e concordo con chi dice che la causa dei femminicidi non sia solo culturale ma un mix a percentuali variabili di cultura e disturbi mentali.
Detto questo, penso che ci si stia focalizzando troppo su una singola questione, che doveva essere solo un simbolo, ignorando problematiche di genere di ben altra cardinalità (alcune anche a discapito degli uomini, non lo nego affatto e idealmente vorrei femministe e attivisti per i diritti maschili non incel dallo stesso lato della barricata). Visto che questo è un commento su RUclips e non un saggio, cito solo una questione secondo me rilevante: secondo l'Istat, "anche nel 2024, in media, le vittime di violenza sessuale sono 16 al giorno e al 91% sono donne.".
Scusami la domanda, non è un critica, voglio solo sapere come hai fatto ad avere questi dati. Perché il 2024 ancora non è finito e l'istat lavora di anno in anno. Questo vuol dire che i dati per il 2024 li avremo nel 2025, adesso possiamo avere i dati solo fino al 2023.
Ripeto non è una critica o una provocazione.
@giuliadestefano2997 report del ministero dell'Interno basato sui dati Istat dei primi 6 mesi dell'anno
Visto che mi è stato cancellato il post più volte, semplicemente per esprimere un’idea diversa e che evidentemente l’essere rispettoso delle differenze e l’essere inclusivo si ha solo quando non c’è un contraddittorio,
mi ripeto:
• I senzatetto in Italia sono circa 96mila, di cui il 68% uomini.
• 776 morti sul lavoro nel 2024, prevalentemente uomini.
• Circa 4000 i suicidi in Italia ogni anno. L’80% dei suicidi riguarda gli uomini
• Le morti in guerra e il conseguente obbligo di leva in molti stati. Uomini.
• L’abbandono scolastico è maschile.
• Il 95% dei detenuti in carcere sono uomini.
Questi sono i dati.
Dove sta la parità di genere in questi casi? Perché nessuno ne parla? Perché Gruppi femministi che si battono per la PARITA’ non vogliono vedere questi problemi prevalentemente maschili? Dove sta la famosa superiorità e predominio dell’uomo nella società in questi casi? È questo il patriarcato?
Quando si parla di differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, per tirare acqua al loro mulino, i gruppi femministi prendono casi che riguardano una piccolissima parte della popolazione. Ad esempio i CEO nelle multinazionali, primi ministri, sono prevalentemente uomini, ma non parlano di lavori umili, faticosi ed estenuanti e PERICOLOSI che vengono svolti maggiormente dagli uomini. Muratore, operatore ecologico, pompiere, poliziotto etc etc.
In Conclusione:
quando si prova a parlare di questi problemi si viene tacciato di maschilismo, sessismo ma è assolutamente assurdo! Solo perché si evidenziano queste disparità fra uomini e donne non si sminuiscono i problemi che riguardano le donne.
Spero che il mio commento sia stato il più chiaro possibile e spero che stimoli una discussione e non venga cancellato/censurato.
@@lucasanna3943 non vedo attinenza con il mio commento, visto che ho esplicitamente detto che anche gli uomini hanno problemi (anche se non tutti quelli che hai elencato li vedo legati alla cultura, ad esempio i lavori pericolosi sono svolti più da uomini perché alle donne sono PRECLUSI per una questione di forza fisica).
Sono d'accordo che servirebbe includere maggiormente gli uomini nei gruppi femministi, ma se l'atteggiamento è del tipo "OK le violenze sessuali MA ALLORA..." non si va da nessuna parte
@@emilypeek1 è vero, il commento non era attinente. Inoltre grazie per l'onestà intellettuale. Permettimi una educata provocazione con intento di dialogo costruttivo: dici di includere gli uomini in gruppi femministi... beh, gli uomini nei gruppi femministi già ci sono, no? Forse quello che manca nei gruppi femministi è un contraddittorio?
Delirio e incompetenza totale
La questione della violenza di genere, della discriminazione e delle dinamiche socio-familiari è complessa e richiede un’analisi che integri i dati statistici con considerazioni un po più ampie rispetto a quelle del tuo video e che non vadano ad enfatizzare allarmismi attraverso casi specifici, non perché non sia giusto parlarne in termini di urgenza, ma perché il senso dell’urgenza viene strumentalizzato da una certa fazione misandrica e vittimistica.
Secondo i dati del 2022 (fonte: ISTAT e Femminicidio Italia), gli omicidi commessi da uomini in Italia sono stati 322, pari allo 0,0011% della popolazione maschile totale (28.724.780). Tra questi:
• 196 vittime erano uomini (0,0007%).
• 126 vittime erano donne (0,0004%).
• Di questi ultimi, 52 casi sono stati classificati come “femminicidi” quindi parliamo dello 0,0002%, cioè omicidi in cui il movente è riconducibile a dinamiche puramente di genere.
Un tema importante è quello delle risorse destinate alle vittime di violenza. Attualmente, esistono centri antiviolenza esclusivamente dedicati alle donne, mentre gli uomini vittime di violenza o in difficoltà (ad esempio, dopo un divorzio) hanno un accesso limitato a supporti specifici.
Questo può essere percepito come una disparità, soprattutto considerando che molti uomini affrontano situazioni difficili come:
• Disparità economica post-divorzio, spesso legata al mantenimento.
• Difficoltà nell’affidamento dei figli, che storicamente favorisce le madri.
• Limitato riconoscimento delle loro esperienze di violenza o abuso, sia da parte delle istituzioni che della società.
Alcuni contestano il concetto di patriarcato, sostenendo che non descriva adeguatamente la realtà contemporanea, dove gli uomini possono trovarsi in situazioni di svantaggio giuridico e quindi sistemico.
Se vuoi piu chiarimenti in merito ti invito a contattare una tua conterranea, Yasmine Pani.
Bellissimo commento 👏
Hai ragione. 776 morti sul lavoro nel 2024 e 1239 morti nel 2023 la quasi totalità UOMINI. nessuno ne parla. La quasi totalità dei detenuti, senzatetto, chi perde la casa, perde la custodia dei figli, e anche commette il suicidio sono uomini ma purtroppo nessuno ne parla! A questa società degli uomini non frega un cavolo. Sopratutto non frega un cavolo alle femministe, paladine della parità di genere ma chissà perché su questi argomenti tacciono. E' questa la parità di genere a cui aspirare?
@@lucasanna3943 a queste obiezioni rispondono che sono la conseguenza dei ruoli di genere, dei rigidi stereotipi di genere che il patriarcato ha creato nei millenni e secoli fa, e che si sono calcificati in limiti e vincoli per entrambi i sessi. di natura molto diversa.
il machismo per l'uomo e la bellezza e sexualità per la donna
La donna viene immediatamente sexualizzata (sul lavoro, ai colloqui di lavoro, per avanzare e fare carriera, per essere premiata al centro delle attenzioni sociali)
mentre all'uomo è richiesto di riconfermare ogni volta il proprio valore,
ogni giorno la propria validità come uomo e come ruolo sociale dal suo essere valido e avere uno status più elevato possibile agli occhi di sé stesso, degli amici, della compagna o possibile compagna;
e questo porta parecchio stress
non c'è un sesso che sta meglio dell'altro
cosa è certo è che i ruoli di genere che non abbiamo deciso noi ci ingabbiano più di quanto immaginiamo
Almeno questa è una parte della teoria femminista
@@lucasanna3943 non è che a nessuno frega nulla, è che il femminismo non si occupa di problemi maschili. tutto qua.
(continuo nel commento dopo)
@@jacopostatti3129 il mio commento era una critica all’esposizione di Alessandro. In ogni caso, creando problemi all’androsfera, di problemi maschili se ne occupa eccome.
ci stai dicendo che il seme di pippo è in tutti noi?
ps. attendo con ansia il video reaction di wesa
Gli uomini sono come i figli dei boss mafiosi -cit
se il seme di Pippo è in tutti noi vuol dire che siamo tutti vittime di violenza di genere?😩
/s, per sicurezza
No solo nei maschi bianchi etero cis. 😁
Esattamente, Shy ripete un concetto cardine del femminismo: l'uomo è colpevole in quanto uomo e va rieducato. Dato che Shy probabilmente ama fare la parte del rieducato, va bene per lui e può dedicarsi a queste pratiche nella sua abitazione privata. Se una femminista facesse propaganda misandrica su mio figlio non la passerebbe liscia. Come è giusto che sia, il Male va combattuto ed è compito di chi non dimentica applicare la Giustizia.
Deve diventare un tema anche il fatto che, con estrema incoerenza, ai padri violenti con la compagna /moglie non viene sospesa la responsabilità genitoriale, valutata in modo assurdo. Un uomo che picchia e insulta è umilia la madre di suo figlio davanti al figlio non è un buon padre, perché trasmette questo comportamento. Parlo con cognizione di causa. Questo è un tema enorme, perché dicono di denunciate o allontanarsi dopo il primo schiaffo, ma se non ti manda all'ospedale avrà tra le mani il bambino, anche piccolo, senza supervisione. E cos'è che frena le donne con figli a denunciare? Che figli maschi cresceranno? Ho portato spesso all'attenzione dei servizi sociali argomenti sessisti e discriminatori fatti a un bambino, ma non possono farci nulla. Ho portato spesso lamentele su espressioni umilianti e sventi davanti si carabinieri, ma non prendono denunce di questo tipo. Ritengo che il calo delle denunce non corrisponda ad un calo di casi di violenza sulle donne ma ad una rinuncia da parte delle vittime chd vedono troppo spesso come la sollecitazione a denunciare si trasformi in un nulla di fatto come tutela e un problema perché l'uomo diventa ancora più aggressivo. Le pubblicità che invitano a denunciare spesso diventano spot insopportabili perché poi non si ha giustizia e si affronta un iter dolorisissimo per nulla.
cosa proponi di fare/cambiare nello specifico?
@@jacopostatti3129Se un genitore (mastro o oadre) normalizza la violenza fisica e verbale davanti al figlio trasmettendogli questo tipo di modello, la potestà genitoriale di quel genitore andrebbe sospesa, la persona dovrebbe seguire un corso con psicologo (anche se temo non funzionino perché i narcusiti violenti e i sessisti non guariscono con qualche chiacchierata, ma, insomma, siamo in un paese civile e ci sta) e solo dopo potrebbe riprendere a vedere il figlio alla presenza di un assistente sociale o uno psicologo. Ma va fatto davvero, non all'italiana che se ti ha dato calci e cazzotti una volta ogni tre mesi non è grave e non è un cattivo soggetto e se ti umilia sempre privandoti snchd del cibo è un tipo fumantino e un po' stupido ma essere stupidi non è reato. Il figlio corre il serio rischio di considerare i comportamenti del genitore violento normali, perché non puniti nemmeno dalla legge. E una madre che deve lasciare il figlio, soprattutto se piccolo, da solo nelle mani di un violento se di sente rispondere "tranquilla, che se gli fa del male poi interveniamo, dovrebbe poter cambiare interlocutore, anche perché, nonostante le chiacchuerste col bambino, non si rendono conto della violenza psicologica che subisce. Ci vuole coraggio vero per tutelare le vittime di violenza. E se alle fermatevi dei bus ci sono 10 o 12 spacciatori che commentano e aposrtofano le ragazzine in modo offensivo e volgare, vanno portati via e gli va spiegato che, documenti o non documenti, in Italia questo comportamento non è accettato, come non è accettato da parte del branco italiano. Se sei straniero è vuoi vivere qui ti comporti secondo le regole anche morali che ci stiamo sforzando di rafforzare, altrimenti non puoi restare. Se sei italiano, o cambi o fai i lavori socialmente utili e paghi magari una sorta di multa oltre a seguire un corso con psicologo. Corsi di gruppo, senza bisogno di troppi dipendenti. Una notte in carcere, per capire cosa vuol dire essere privati da altri della propria libertà. A tue spese. Che se non hai soldi ti vendono l'anello o l'orologio da fighetto della gang. I padri violenti dovrebbero poi essere messi alla prova durante feste a scuola, occasioni pubbliche... Per vedere come ci si comporta e provare a comportarsi. C'è l'uomo violento che si nasconde in casa, non accompagna il figlio per non farsi beccare nei comportamenti illegali. Deve farlo e mettersi alla prova davanti a persone che hanno una cultura sociale edeguata. Purtroppo i colloqui che fanno non sono significativi, perché il narcisista violento o semplicemente il violento ignorante spesso sono in grado di trattenersi per quella mezz'ora e i bambini sono confusi e impauriti. Poi, dipende tutto troppo dalla sensibilità di chi esegue il colloquio e dalle indicazioni che gli vengono date dall'alto. @jacopostatti3129
Parliamo anche delle donne che fanno violenza verbale e psicologica verso gli uomini
@@jacopostatti3129educazione sentimentale a scuola
@@jacopostatti3129 avevo risposto ma non vedo il commento. È possibile che io abbia sbagliato a collocarlo visto che scrivo sempre mentre faccio altro. Se il commento è altrove, chiedo venia. Comunque, bisogna lavorare sulla cultura e prendere i possibili effetti sui figli molto sul serio. Si fanno colloqui, eccetera, ma se non sei finita all'ospedale con una prognosi piuttosto lunga non è che si faccia molto per tutelare i piccoli da esempi negativi che vengono normaluzzati. Il genitore violento fisicamente e a parole (genitore, indipendente dal sesso) dovrebbe per me essere costretto a seguire un corso che conterà poco, ma esplicita il problema. Deve poi temporaneamente perdere la possibilità di restare solo col bambino, almeno fino a quando non avrà terminato il percorso. Dovrebbe essere obbligato a qualche lavoro socialmente utile per mettere alla prova pazienza ed empatia. Io non voglio entrare troppo nel particolare ma se per lo stato è un successo se il genitore non prende a pugni anche il figlio ma può insegnargli ad essere sessista e violento.. Questo fa sì che la cultura non possa cambiare.
C è da dire che Jaguar negli ultimi anni sta vendendo sempre meno… quest anno sta toccando il fondo , e specialmente con l elettrico il marchio è stato dimenticato da un certo tipo di clientela… questa è solo una mossa disperata per trovare nuovi clienti dato che i vecchi non comprano più jaguar
Ciao sezione commenti grazie per la tip, ora cerco "wesa shy" e poi ritorno
Edit: sono tornato, quel wesa per me ci ha preso abbastanza bene, ora sentiamo cosa dice shy
"quel wesa" mi ha spezzato hahah, no onestamente wesa pende un po' sull'anti woke, nel senso che ne ha una evidente antipatia che a volte intacca un pochino la sua lucidità, però per il resto è una delle persone più intelligenti e con maggior spirito critico che si trovino su yt italia. Così come lo è shy attenzione, è uno scontro raro questo
@@lorenzofiabane253non concordo, shy è oggettivamente testone e prima di cambiare idea e/o guardare imparzialmente ci deve sbattere la testa più volte e anche forte
Spoiler: nulla
@@ott_s sì è vero, però è vero che pondera bene le sue opinioni e ci pensa molto, con spirito critico e un serio metodo. Poi fatica a cambiarle però quando se le forma inizialmente sgarra poche volte (questa una di quelle a mio parere, però facendo una panoramica generale molto spesso è un dritto)
@@lorenzofiabane253 chiunque sano di mente può provare solo che antipatia per il woke.
Le persone non sono solo dei numeri, anche se spesso abbiamo la sensazione di esserlo.
Ecco perché quando succedono fatti particolarmente violenti hanno immediatamente rilevanza nazionale, anche se c'è stata un'unica vittima
giustissimo. ma poi passato il momento tragico bisogna anche capire come allocare le risorse dello stato. dichiarare emergenza una cosa che nella statistica non lo é non é possibile. é tragico anche un solo omicidio ma non é possibile estendere un emergenza nazionale finché esisteranno gli omicidi in italia. come dice wesa, finché non siamo tutti santi sará tutto un emergenza
@GiuseppeB88 nessuna emergenza, sono solo casi che fanno pensare se è possibile evitare o meno che accadano di nuovo in futuro
@@pronzac e finché la si pensa cosí siamo d'accordo. il problema invece é che a questo seguono programmi politici specifici e risorse finanziarie allocate per pura propaganda