Haha giusto un ritocchinho! Grazie mille Cesare, video sicuramente marginale, ma alla fine rimangono argomenti troppo affascinanti per essere tralasciati.
Figurati, quella è essenziale per lo scopo di questo canale. Questi video infatti vorrebbero essere un tramite con letture più serie e documentate. Ancora pochi episodi e poi farò un video sui testi che ho consultato su questo tema, così avrò modo di presentarli con calma. Grazie mille
Grazie grazie! Cerco sempre di curare un minimo la gradevolezza del video, oltre il contenuto (quello fondamentale). Un caro saluto e ti ringrazio ancora
Video eccellente arricchito, come sempre, da una preziosa e ricca bibliografia che, oltre ad essere utile per approfondire l argomento, evidenzia la genuina intenzione del Mastro di condividere il suo vasto sapere. (Me gusta anche il sottofondo, azzeccato accompagnamento). Procediamo la navigazione! 👏👏👏
Grazie mille! Tratto temi non proprio appetibili, almeno apparentemente, per cui questi episodi faticano molto ad uscire. Magari un giorno verranno trovati. Grazie mille ancora! Mi fa molto piacere leggere il tuo pensiero
@@mastroelia Gli argomenti non sono tra i più appetibili forse (per il grande pubblico), ma non siete in molti a trattarli con competenza su youtube! Poi voglio comunque sperare che ci sia una fetta di pubblico italiano interessata :)
Grazie come sempre Mastro per questo interessantissimo video. Ottima idea quella di contribuire con Wikipedia. E' buona cosa che anche i più esperti conoscitori di una determinata materia possano dare il proprio contributo. Grazie e alla prossima avventura! Andrew
Ciao Elia! Io da anni studio il balfolk, danze folk tradizionali, in particolare francesi ( bretoni, guasconi, del limosino, del Poitou, etc) e mi e' venuto in mente che magari questi modi alla bretone o alla guascona di cui parli nei video possano centrare in qualche modo con i modi di fare musica ( che in effetti sono molto diversi e caratteristici) e/o i dialetti locali...
Ciao! Si si, ho presente quei balli! A Bologna ho frequentato qualche persona del settore. Probabile, anche se trovo sia troppo lontano nel tempo per avere ganci così precisi con quelle danze popolari. Che vi siano connessioni non ne dubito, ma per il resto non saprei. Grazie mille in ogni caso per il contributo! Se troverò qualche informazione in più ne parlerò!
Caro Mastro, approfitto di questo video anche se l'argomento non è precisamente questo. Qualche tempo fa, ascoltai una versione della Messa di Notre Dame di Machault, e l'esecuzione era piena, zeppa, di melismi "arabeggianti" (nel senso di "non temperati", né europei.). Sai dirmi più? (ricordo eri anche su Facebook, ma non ti vedo più). Grazie, buon lavoro, e complimenti, come sempre!
Ciao Claudio, grazie mille per il commento. Anzitutto su facebook sono stato hackerato. Per cui non posso più accedere (per ora). Compresa la pagina "Storia della Musica con Mastro Elia" ancora presente, ma inaccessibile. Per quanto riguarda Machaut e la sua Messa non saprei risponderti nella maniera più precisa. Ciò che hai scritto può essere vero, sicuramente il mondo arabo musulmano sonoro aveva fatto incursione nel tessuto europeo, specie dalla Spagna riconquistata. Ma l'aspetto melismatico è una caratteristica anche cristiana già in voga da parecchi secoli (a quel punto dire anche da un millennio). Anche le note "non temperate" sono sicuramente figlie del loro tempo, visto che esse faranno la comparsa molti secoli dopo. C'è da aggiungere che dipende molto anche da chi esegue quella Messa, se sottolinea ad esempio qualche aspetto peculiare che potrebbe portare il nostro orecchio ad espressioni più "esotiche". Spero di averti fornito una risposta. Se vai sul sito Temporum Stirpis Musica di Daolmi troverai un articolo completo su questa Messa. Dovresti trovarla anche già su Google cercando Messa di Notre Dame
Ah! ah! ah, mais vraiment Maître Elia est bon enfant! Ah ah, no, scusa: da quando Francesco ha pubblicato il video su musica e guerra, ieri, mi risuonano incessantemente nella testa marcette militari di ogni tempo e Paese 😀 Quella che ho parodiato qui sopra è _Cadet Rousselle_ : risale al 1792, era molto popolare presso le truppe di Napoleone ed è stata fra l'altro usata da Čajkovskij nello _Schiaccianoci_ (Divertissement del II atto, n. 12f: «La mère Gigogne et les polichinelles», subito dopo la «Danse des mirlitons»). Scusa la digressione. Questo episodio mi è piaciuto molto. Se vuoi avere successo, studia, studia e poi ancora studia! Così è.
Ciao Ivan. Ci farò sicuramente un video su questi temi. Grazie per la domanda. Come saprai, prima dell'avvento delle chiavi, la linea di riferimento di uno spartito veniva semplicemente contrassegnata con il nome della nota che avrebbe dovuto portare: F, C o talvolta G. Nel tempo, le forme di queste lettere si sono stilizzate, portando alle versioni attuali. Molte altre chiavi sono state utilizzate, specialmente nel periodo iniziale della notazione del canto, collegate a molte note diverse, dal basso Γ (gamma, il G sulla linea inferiore della chiave di basso) al G sopra il do centrale (scritto con una piccola lettera g). Tra queste vi erano due diversi simboli in minuscolo per la nota appena sotto il do centrale: rotondo per B♭ e quadrato per B♮. In ordine di frequenza d'uso, queste chiavi erano: F, c, f, C, D, a, g, e, Γ, B e il b rotondo e quadrato. Nella musica medievale successiva, il b rotondo veniva spesso scritto insieme a un'altra lettera chiave per indicare che doveva essere utilizzato il B♭ anziché il B♮ per l'intera composizione; da qui origina la firma di chiave. (questa risposta che ti ho scritto magari la riporto sulla pagina wiki, che mi pare un po' scricchiolante ciò che è scritto ora). Per quanto riguarda l'uso della terminologia credo di poterti dire che alcune definizioni e titoli sono più moderni e adattati alla musica del passato, la quale invece faceva altro uso di terminologie.
Haha scherzi vero? Lo sai che ne ho appena scritto uno breve su quel brano? 😂 Vedrai! In questo periodo ho gli occhi rossi da congiuntivite, per cui per quelli seri lunghi devo attendere ancora qualche giorno
Quindi in pratica i trovatori erano poeti musicisti che scrivevano, mentre i giullari erano degli esecutori che diffondevano quello che era stato scritto dai trovatori, ho capito bene?
Si esatto, grossomodo funzionava così. Molti trovatori venivano definiti Joglar, o sono partiti come tali. Nel primo video che feci sui Trovatori avevo letto (all'inizio) la supplica di Guiraut Riquer che parlava proprio di questo distinguo.
Grazie a te adesso posso esporre meglio
Oh, fantastico! Mi fa un gran piacere! Grazie!
Grazie mille!
È un piacere!
Grazie per il lavoro che fai per rendere interessante un argomento complesso come questo ☺️
Ci provo! Per me è fondamentale riuscire a raccontare e mostrare questi temi nella maniera più chiara e piacevole possibile. Grazie mille
Intanto grazie per aver aggiustato la paginetta di Wikipedia :)
Questo video è una figata e buon sabato sera!
Haha giusto un ritocchinho! Grazie mille Cesare, video sicuramente marginale, ma alla fine rimangono argomenti troppo affascinanti per essere tralasciati.
Io già amo la filologia romanza, ma tu me l'hai fatta amare ancora di più ❤ 🥰
Ahaha ma che bello! Spero di pubblicare prestissimo la prossima puntata su Arnaut Daniel
Grazie per la bibliografia.
Figurati, quella è essenziale per lo scopo di questo canale. Questi video infatti vorrebbero essere un tramite con letture più serie e documentate. Ancora pochi episodi e poi farò un video sui testi che ho consultato su questo tema, così avrò modo di presentarli con calma. Grazie mille
Super interessante
Apprezzo molto la cura con cui i tuoi video sono fatti!
Buone feste Maestro Elia
Grazie grazie! Cerco sempre di curare un minimo la gradevolezza del video, oltre il contenuto (quello fondamentale). Un caro saluto e ti ringrazio ancora
Grazie di cuore per questo video interessantissimo ed anche simpatico
È un po' il mio obiettivo! Per cui grazie mille a te!
Video eccellente arricchito, come sempre, da una preziosa e ricca bibliografia che, oltre ad essere utile per approfondire l argomento, evidenzia la genuina intenzione del Mastro di condividere il suo vasto sapere. (Me gusta anche il sottofondo, azzeccato accompagnamento). Procediamo la navigazione! 👏👏👏
Grazie come sempre Emanuele. Argomenti così remoti hanno dietro tantissimi studi incredibili!
Grande mastro! Una puntata che non mi pento di definire "filologica". Interessantissimo.
Haha ci si prova! Grande Mattia!
Ciao Mastro, Auguri di Buone Feste a te e famiglia 🎄
Grazie mille. Un salutone e tanti auguri
Questo mi è sfuggito!! Recupero adesso 😊
Haha grande Giada! A breve arriva il nuovo episodio (spero) 🤣
@@mastroelia 😄👏🏻
Grande!!!
Super interessante
Grande tu, Giulio! Grazie
Video gustosissimo, come sempre!
Grazie mille Silvia, un po' di gusto non guasta
Spero vivamente che questo canale cresca
Grazie mille! Tratto temi non proprio appetibili, almeno apparentemente, per cui questi episodi faticano molto ad uscire. Magari un giorno verranno trovati. Grazie mille ancora! Mi fa molto piacere leggere il tuo pensiero
@@mastroelia Gli argomenti non sono tra i più appetibili forse (per il grande pubblico), ma non siete in molti a trattarli con competenza su youtube! Poi voglio comunque sperare che ci sia una fetta di pubblico italiano interessata :)
Grazie come sempre Mastro per questo interessantissimo video.
Ottima idea quella di contribuire con Wikipedia. E' buona cosa che anche i più esperti conoscitori di una determinata materia possano dare il proprio contributo.
Grazie e alla prossima avventura!
Andrew
È un piacere, e, quando si può, qualche collegamento su Wikipedia lo aggiusto volentieri! Grazie mille e alla prossima!
Ciao Elia! Io da anni studio il balfolk, danze folk tradizionali, in particolare francesi ( bretoni, guasconi, del limosino, del Poitou, etc) e mi e' venuto in mente che magari questi modi alla bretone o alla guascona di cui parli nei video possano centrare in qualche modo con i modi di fare musica ( che in effetti sono molto diversi e caratteristici) e/o i dialetti locali...
Ciao! Si si, ho presente quei balli! A Bologna ho frequentato qualche persona del settore. Probabile, anche se trovo sia troppo lontano nel tempo per avere ganci così precisi con quelle danze popolari. Che vi siano connessioni non ne dubito, ma per il resto non saprei. Grazie mille in ogni caso per il contributo! Se troverò qualche informazione in più ne parlerò!
Caro Mastro, approfitto di questo video anche se l'argomento non è precisamente questo. Qualche tempo fa, ascoltai una versione della Messa di Notre Dame di Machault, e l'esecuzione era piena, zeppa, di melismi "arabeggianti" (nel senso di "non temperati", né europei.). Sai dirmi più? (ricordo eri anche su Facebook, ma non ti vedo più). Grazie, buon lavoro, e complimenti, come sempre!
Ciao Claudio, grazie mille per il commento. Anzitutto su facebook sono stato hackerato. Per cui non posso più accedere (per ora). Compresa la pagina "Storia della Musica con Mastro Elia" ancora presente, ma inaccessibile.
Per quanto riguarda Machaut e la sua Messa non saprei risponderti nella maniera più precisa. Ciò che hai scritto può essere vero, sicuramente il mondo arabo musulmano sonoro aveva fatto incursione nel tessuto europeo, specie dalla Spagna riconquistata. Ma l'aspetto melismatico è una caratteristica anche cristiana già in voga da parecchi secoli (a quel punto dire anche da un millennio). Anche le note "non temperate" sono sicuramente figlie del loro tempo, visto che esse faranno la comparsa molti secoli dopo. C'è da aggiungere che dipende molto anche da chi esegue quella Messa, se sottolinea ad esempio qualche aspetto peculiare che potrebbe portare il nostro orecchio ad espressioni più "esotiche". Spero di averti fornito una risposta. Se vai sul sito Temporum Stirpis Musica di Daolmi troverai un articolo completo su questa Messa. Dovresti trovarla anche già su Google cercando Messa di Notre Dame
@@mastroelia Grazie! A presto!
Ah! ah! ah, mais vraiment Maître Elia est bon enfant!
Ah ah, no, scusa: da quando Francesco ha pubblicato il video su musica e guerra, ieri, mi risuonano incessantemente nella testa marcette militari di ogni tempo e Paese 😀
Quella che ho parodiato qui sopra è _Cadet Rousselle_ : risale al 1792, era molto popolare presso le truppe di Napoleone ed è stata fra l'altro usata da Čajkovskij nello _Schiaccianoci_ (Divertissement del II atto, n. 12f: «La mère Gigogne et les polichinelles», subito dopo la «Danse des mirlitons»).
Scusa la digressione. Questo episodio mi è piaciuto molto. Se vuoi avere successo, studia, studia e poi ancora studia! Così è.
Haha bella eh quella puntata di Francesco! Grazie mille, sapevo che avresti apprezzato. C'è un mondo dietro questo argomento!
Ciao Mastro, ma in antichità quando si usavano 7 chiavi musicali. Il rigo musicale veniva chiamato setticlavio? o pentagramma a 7 linee? Grazie.
Ciao Ivan. Ci farò sicuramente un video su questi temi. Grazie per la domanda.
Come saprai, prima dell'avvento delle chiavi, la linea di riferimento di uno spartito veniva semplicemente contrassegnata con il nome della nota che avrebbe dovuto portare: F, C o talvolta G. Nel tempo, le forme di queste lettere si sono stilizzate, portando alle versioni attuali.
Molte altre chiavi sono state utilizzate, specialmente nel periodo iniziale della notazione del canto, collegate a molte note diverse, dal basso Γ (gamma, il G sulla linea inferiore della chiave di basso) al G sopra il do centrale (scritto con una piccola lettera g). Tra queste vi erano due diversi simboli in minuscolo per la nota appena sotto il do centrale: rotondo per B♭ e quadrato per B♮. In ordine di frequenza d'uso, queste chiavi erano: F, c, f, C, D, a, g, e, Γ, B e il b rotondo e quadrato. Nella musica medievale successiva, il b rotondo veniva spesso scritto insieme a un'altra lettera chiave per indicare che doveva essere utilizzato il B♭ anziché il B♮ per l'intera composizione; da qui origina la firma di chiave.
(questa risposta che ti ho scritto magari la riporto sulla pagina wiki, che mi pare un po' scricchiolante ciò che è scritto ora).
Per quanto riguarda l'uso della terminologia credo di poterti dire che alcune definizioni e titoli sono più moderni e adattati alla musica del passato, la quale invece faceva altro uso di terminologie.
Bel video,spero che la maestra mi mettera 10
Grazie mille e ti auguro buona fortuna, qualsiasi cosa tu dovrai fare!
Mastro ma quando fai un video su gingobels??????????
Haha scherzi vero? Lo sai che ne ho appena scritto uno breve su quel brano? 😂 Vedrai! In questo periodo ho gli occhi rossi da congiuntivite, per cui per quelli seri lunghi devo attendere ancora qualche giorno
Ok prof
@@rosannafrigimelica9974 haha come si dice in questi casi, mi hai scammato 😉 auguroni e buon riposo
Quindi in pratica i trovatori erano poeti musicisti che scrivevano, mentre i giullari erano degli esecutori che diffondevano quello che era stato scritto dai trovatori, ho capito bene?
Si esatto, grossomodo funzionava così. Molti trovatori venivano definiti Joglar, o sono partiti come tali. Nel primo video che feci sui Trovatori avevo letto (all'inizio) la supplica di Guiraut Riquer che parlava proprio di questo distinguo.