Sacubitril/valsartan non influisce sulla funzione cognitiva dei pazienti con insufficienza cardiaca

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  • Опубликовано: 3 сен 2022
  • Sacubitril/valsartan non modifica la funzione cognitiva, rispetto a valsartan, nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione lievemente ridotta o conservata. È quanto emerge da una ricerca - denominata PERSPECTIVE- presentata a Barcellona nel corso del congresso ESC22.
    Sacubitril/valsartan combina l'inibitore della neprilisina sacubitril e il bloccante del recettore dell'angiotensina valsartan. La neprilisina è uno dei molteplici enzimi coinvolti nella degradazione proteolitica dei peptidi amiloidi β associati alla demenza di tipo Alzheimer e si temeva che il loro accumulo nel cervello durante l'inibizione prolungata della neprilisina potesse causare o peggiorare il deterioramento cognitivo. Quando l’Fda statunitense ha approvato il sacubitril/valsartan, insieme ad altre autorità sanitarie ha richiesto uno studio randomizzato che valutasse i suoi effetti, rispetto al valsartan, sulla funzione cognitiva valutata mediante una batteria neurocognitiva completa e la tomografia a emissione di positroni (PET) in pazienti con insufficienza cardiaca cronica. Lo studio ha dato risultati positivi confermando la sicurezza del farmaco.
    Ne parliamo con il Prof. Michele Senni, Università degli Studi di Milano Bicocca, Direttore Cardiologia 1 e Dipartimento Cardiovascolare Ospedale Papa Giovanni XXIII, Bergamo
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