Video Molto interessanti, Io mi sto per laureare in scienza della Comunicazione, e ricordo che quando ho scelto a quale facolta iscrivermi, ho scelto basandomi su come mi suonasse il nome e non mi sono minimamente informato su cosa andassi effettivamente a studiare. Fortunatamente ho avuto un esame di fondamenti di informatica al primo anno che mi ha permesso di conoscere il professore che sarebbe diventato il mio relatore. Ora che ho scoperto il mio interesse in questo ambito, sono indeciso se continuare a studiare per conto mio l'informatica e la programmazione, oppure iscrivermi ad un corso di laurea piu strutturato (probabilemente con un indirizzo elettronico, essendo questa una materia che mi interessa molto). L'unico dilemma è che dovrei ricominciare con un altra triennale, e non potrei sfruttare il titolo che sto per conseguire... Detto questo i consigli sono estremamente validi, soprattuto il fatto di essere in una bolla, soprattutto in ambiente universitario, dove i feedback sono soltato i voti degli esami, che spesso possono essere arbitrari oppure non sempre corretti.
Guarda, una vita sono (si spera) tanti e tanti anni. I tre anni di una triennale all’inizio sembrano veramente tanti, ma potrebbero veramente cambiare la direzione della propria vita. Certo, da tenere in considerazione altre cose: disponibilità economica, voglia di continuare a studiare, scelta della combo citta+uni e via dicendo. Inoltre, due lauree triennali sono spendibili assieme. Vedi l’informatica come uno strumento che ti permette di esprimere altro, a seconda dei tuoi interessi. Non è che un percorso sacrifica l’altro o viceversa.
Sono molto d'accordo con le cose che affermi nel video: l'approccio teorico è fondamentale oltre che affascinante per chi veramente la materia la vuole capire affondo, ma dall'altra parte, nel mio caso (secondo anno di triennale in informatica) l'assenza di pratica mi ha fatto rivalutare (in maniera chiaramente leggere) un approccio più da autodidatta, essendo la mia una motivazione spinta dal voler imparare cose per applicarle per qualcosa che realmente mi serve; vengo poi violentemente svegliato dalla realtà dove di pratica (anche opzionale) c'è poco e nulla, e sinceramente a me questa cosa intristisce e non poco, soprattutto quando controllando delle realtà dove di informatica se ne pratica veramente tanta e vedendo che col passare del tempo le mie conoscenze acquisite non mi aiutano a colmare il gap di conoscenze di cui ci sarebbe bisogno per comprendere quei concetti
guarda ti capisco un botto e ti consiglio di continuare ad imparare come autodidatta cercando di sfruttare il più possibile la flessibilità del periodo universitario. Ci sarebbe molto da dire sui limiti dell’università in ambito informatico, e io spesso mi lamento in discussioni private. La sintesi di questo video deriva anche dal fatto che se non si studia all’uni, allora tendenzialmente si va a lavorare, e purtroppo il mondo del lavoro italiano nel settore informatico non è dei migliori. Uno dei miei obiettivi futuri è anche descrivere in modo approfondito le profonde lacune delle università italiane in ambito informatico, che sento veramente poche persone parlare di queste cose. Buona fortuna 💪🏻
Video molto interessante che tocca punti molto precisi ed importanti che quasi nessuno considera. Condivido molto di quello che hai detto. Ho fatto l'uni più di 20 anni fa. Venivo dal liceo scientifico (ho sempre amato ed adorato le materie scientifiche) quindi non ho avuto grossi problemi per i vari analisi I, II, calcolo delle probabilità e statistica matematica ecc ecc... Mi piaceva più la parte teorica dell'informatica rispetto alla solita banale programmazione anche perché fatta su schemi vecchi e, imho, obsoleti e poco coinvolgenti. Data la mia lentezza e la scarsa energia trasmessa dai docenti, scelsi di concludere con una triennale per chiudere con l'uni ed iniziare a lavorare. Ho notato negli anni che il grosso dei colleghi sono ottusi e privi di fantasia, fanno un lavoro in maniera meccanica e non hanno né voglia né interesse di migliorare il proprio ambiente di lavoro né di migliorarsi. Meglio lasciare tutto com'è, una pezza qui, una pezza lì... Quindi tutte le mie curiosità le ho sviluppate per conto mio e raramente a lavoro. In un così statico ambiente lavorativo, pur facendo il consulente, avevo voglia di fare qualcosa di nuovo, più teorico e meno da "smanettone". Così, dopo tanto tempo, ho voluto concludere il percorso universitario con una magistrale in ingegneria informatica (la triennale è informatica alla facoltà di scienze mmffnn). Pensavo che l'università fosse cambiata e in maniera radicale. Dopo oltre 20 anni nulla è cambiato, purtroppo, anzi noto un tracollo generale (docenti e studenti) mostruoso. Molti docenti fanno corsi senza trasmettere nulla, materiale e linguaggi del mesozoico. Telegrafici fino al midollo per ogni email. Inoltre gli studenti, sia giovani sia meno giovani, sono aridi, privi di curiosità e senza alcuna voglia di capire/imparare. Senza contare la "chicca" dei vari malati del titolo di ingegneria... Che per me oltre a metterlo sul citofono, non saprei che farci... Morale della storia, studio e imparo quello che mi interessa, approfondisco ciò che mi appassiona e il resto lo lascio ai vari bambocci che si incontrano nella nostra vita e che pensano che un titolo di ingegnere sia qualcosa che dia intelligenza e conoscenza in automatico... Appena finito con la magistrale, credo che proverò qualche università all'estero, visto che non vivo in Italia da molti anni, sperando di non ritrovare la stessa situazione.
Sta roba del titolo di “Ing.” concordo è molto assurda e tipicamente italiana secondo me. Credo che le università all’estero tendenzialmente hanno più vita, specialmente quelle più legate ad opportunità tipo startup, ricerche e via dicendo. Qua siamo fin troppo “ordinati e ubbidienti”
Parole sante, io ormai ho 30 anni + troppi impegni, ho gia una laurea in Scienze Motorie (tutt'altro haha) energie per tornare all'uni inesistenti, tornassi indietro farei Fisica + CS. Ero troppo coglione quando ero all'uni, voglia 0 😅 Matematica serve davvero in generale nella vita 👊🏻
Il fatto è che non la semplificato. Rispetto a consigli, non mi sento di espormi in nessuna direzione adesso, che è una questione veramente nuova. Quindi consiglierei un approccio cauto. Provare, si, anche con una certa frequenza, ma avere anche periodi lunghi di non utilizzo proprio per imparare a non averne bisogno
Buonasera, sono un ragazzo di venti anni e studio economia. Ho pensato di imparare la programmazione, così per passatempo più che altro, premetto che sono totalmente ignorante su tale argomento, e la domanda che mi chiedevo è questa: ha senso dedicare del tempo per imparare a fare una cosa così complessa come la programmazione, partendo da zero, considerando lil velocissimo avanzamento delle intelligenze artificiali? È una cosa a cui penso da parecchio e per questo motivo vi pongo una domanda che può sembrare stupida, ringrazio in anticipo.
ha assolutamente senso, ricorda che la programmazione può essere imparata a vari livelli di astrazione. Ad esempio da economista può essere utile per l’analisi di dati. Certo, in quei campi le AI possono essere molto utili, ma in ultima analisi la programmazione è una skill fondamentale che va ben oltre scrivere del codice. Significa capire cosa significa automatizzare, cosa può essere automatizzato, e via dicendo. È un modo di vedere e di interagire il mondo che va ben oltre quello che si pensa inizialmente.
Quasi ogni video del mio canale risponde in modo implicito alla tua domanda. Per il resto ho fatto questo molto più specifico: Come si diventa un hacker? ruclips.net/video/xJFY3NaxXtM/видео.html
Video Molto interessanti, Io mi sto per laureare in scienza della Comunicazione, e ricordo che quando ho scelto a quale facolta iscrivermi, ho scelto basandomi su come mi suonasse il nome e non mi sono minimamente informato su cosa andassi effettivamente a studiare.
Fortunatamente ho avuto un esame di fondamenti di informatica al primo anno che mi ha permesso di conoscere il professore che sarebbe diventato il mio relatore.
Ora che ho scoperto il mio interesse in questo ambito, sono indeciso se continuare a studiare per conto mio l'informatica e la programmazione, oppure iscrivermi ad un corso di laurea piu strutturato (probabilemente con un indirizzo elettronico, essendo questa una materia che mi interessa molto).
L'unico dilemma è che dovrei ricominciare con un altra triennale, e non potrei sfruttare il titolo che sto per conseguire...
Detto questo i consigli sono estremamente validi, soprattuto il fatto di essere in una bolla, soprattutto in ambiente universitario, dove i feedback sono soltato i voti degli esami, che spesso possono essere arbitrari oppure non sempre corretti.
Guarda, una vita sono (si spera) tanti e tanti anni. I tre anni di una triennale all’inizio sembrano veramente tanti, ma potrebbero veramente cambiare la direzione della propria vita.
Certo, da tenere in considerazione altre cose: disponibilità economica, voglia di continuare a studiare, scelta della combo citta+uni e via dicendo.
Inoltre, due lauree triennali sono spendibili assieme. Vedi l’informatica come uno strumento che ti permette di esprimere altro, a seconda dei tuoi interessi. Non è che un percorso sacrifica l’altro o viceversa.
Sono molto d'accordo con le cose che affermi nel video: l'approccio teorico è fondamentale oltre che affascinante per chi veramente la materia la vuole capire affondo, ma dall'altra parte, nel mio caso (secondo anno di triennale in informatica) l'assenza di pratica mi ha fatto rivalutare (in maniera chiaramente leggere) un approccio più da autodidatta, essendo la mia una motivazione spinta dal voler imparare cose per applicarle per qualcosa che realmente mi serve; vengo poi violentemente svegliato dalla realtà dove di pratica (anche opzionale) c'è poco e nulla, e sinceramente a me questa cosa intristisce e non poco, soprattutto quando controllando delle realtà dove di informatica se ne pratica veramente tanta e vedendo che col passare del tempo le mie conoscenze acquisite non mi aiutano a colmare il gap di conoscenze di cui ci sarebbe bisogno per comprendere quei concetti
guarda ti capisco un botto e ti consiglio di continuare ad imparare come autodidatta cercando di sfruttare il più possibile la flessibilità del periodo universitario.
Ci sarebbe molto da dire sui limiti dell’università in ambito informatico, e io spesso mi lamento in discussioni private.
La sintesi di questo video deriva anche dal fatto che se non si studia all’uni, allora tendenzialmente si va a lavorare, e purtroppo il mondo del lavoro italiano nel settore informatico non è dei migliori.
Uno dei miei obiettivi futuri è anche descrivere in modo approfondito le profonde lacune delle università italiane in ambito informatico, che sento veramente poche persone parlare di queste cose.
Buona fortuna 💪🏻
video giusto al momento perfetto
Il video di cui avevo bisogno
Video molto interessante che tocca punti molto precisi ed importanti che quasi nessuno considera. Condivido molto di quello che hai detto. Ho fatto l'uni più di 20 anni fa. Venivo dal liceo scientifico (ho sempre amato ed adorato le materie scientifiche) quindi non ho avuto grossi problemi per i vari analisi I, II, calcolo delle probabilità e statistica matematica ecc ecc... Mi piaceva più la parte teorica dell'informatica rispetto alla solita banale programmazione anche perché fatta su schemi vecchi e, imho, obsoleti e poco coinvolgenti. Data la mia lentezza e la scarsa energia trasmessa dai docenti, scelsi di concludere con una triennale per chiudere con l'uni ed iniziare a lavorare. Ho notato negli anni che il grosso dei colleghi sono ottusi e privi di fantasia, fanno un lavoro in maniera meccanica e non hanno né voglia né interesse di migliorare il proprio ambiente di lavoro né di migliorarsi. Meglio lasciare tutto com'è, una pezza qui, una pezza lì... Quindi tutte le mie curiosità le ho sviluppate per conto mio e raramente a lavoro. In un così statico ambiente lavorativo, pur facendo il consulente, avevo voglia di fare qualcosa di nuovo, più teorico e meno da "smanettone". Così, dopo tanto tempo, ho voluto concludere il percorso universitario con una magistrale in ingegneria informatica (la triennale è informatica alla facoltà di scienze mmffnn). Pensavo che l'università fosse cambiata e in maniera radicale. Dopo oltre 20 anni nulla è cambiato, purtroppo, anzi noto un tracollo generale (docenti e studenti) mostruoso. Molti docenti fanno corsi senza trasmettere nulla, materiale e linguaggi del mesozoico. Telegrafici fino al midollo per ogni email. Inoltre gli studenti, sia giovani sia meno giovani, sono aridi, privi di curiosità e senza alcuna voglia di capire/imparare. Senza contare la "chicca" dei vari malati del titolo di ingegneria... Che per me oltre a metterlo sul citofono, non saprei che farci... Morale della storia, studio e imparo quello che mi interessa, approfondisco ciò che mi appassiona e il resto lo lascio ai vari bambocci che si incontrano nella nostra vita e che pensano che un titolo di ingegnere sia qualcosa che dia intelligenza e conoscenza in automatico... Appena finito con la magistrale, credo che proverò qualche università all'estero, visto che non vivo in Italia da molti anni, sperando di non ritrovare la stessa situazione.
Sta roba del titolo di “Ing.” concordo è molto assurda e tipicamente italiana secondo me.
Credo che le università all’estero tendenzialmente hanno più vita, specialmente quelle più legate ad opportunità tipo startup, ricerche e via dicendo.
Qua siamo fin troppo “ordinati e ubbidienti”
Parole sante, io ormai ho 30 anni + troppi impegni, ho gia una laurea in Scienze Motorie (tutt'altro haha) energie per tornare all'uni inesistenti, tornassi indietro farei Fisica + CS. Ero troppo coglione quando ero all'uni, voglia 0 😅
Matematica serve davvero in generale nella vita 👊🏻
Jonathan Blow on CS degrees
per caso consigli l'utilizzo di chat gpt o di altri strumenti AI che permottono di semplificare e di capire la programmazione all'uni?
Il fatto è che non la semplificato. Rispetto a consigli, non mi sento di espormi in nessuna direzione adesso, che è una questione veramente nuova.
Quindi consiglierei un approccio cauto. Provare, si, anche con una certa frequenza, ma avere anche periodi lunghi di non utilizzo proprio per imparare a non averne bisogno
Sarebbe interessante conoscere il tuo metodo di studio, sei una persona molto schematica e vorrei capire come approcci queste cose
Nel corso degli anni mi sono ritrovato a studiare in diversi modi. Sicuramente un argomento da esplorare
Buonasera, sono un ragazzo di venti anni e studio economia. Ho pensato di imparare la programmazione, così per passatempo più che altro, premetto che sono totalmente ignorante su tale argomento, e la domanda che mi chiedevo è questa: ha senso dedicare del tempo per imparare a fare una cosa così complessa come la programmazione, partendo da zero, considerando lil velocissimo avanzamento delle intelligenze artificiali? È una cosa a cui penso da parecchio e per questo motivo vi pongo una domanda che può sembrare stupida, ringrazio in anticipo.
ha assolutamente senso, ricorda che la programmazione può essere imparata a vari livelli di astrazione. Ad esempio da economista può essere utile per l’analisi di dati. Certo, in quei campi le AI possono essere molto utili, ma in ultima analisi la programmazione è una skill fondamentale che va ben oltre scrivere del codice. Significa capire cosa significa automatizzare, cosa può essere automatizzato, e via dicendo. È un modo di vedere e di interagire il mondo che va ben oltre quello che si pensa inizialmente.
@ da cosa mi consigli di iniziare?
Ho una playlist “Basi dell’informatica”. Non parte proprio da zero ma ci sono alcuni video potenzialmente utili.
E io voglio studiare etical hacking e cosa mi consigli che matere
Quasi ogni video del mio canale risponde in modo implicito alla tua domanda.
Per il resto ho fatto questo molto più specifico: Come si diventa un hacker?
ruclips.net/video/xJFY3NaxXtM/видео.html
@@esadecimaleGrazie ❤❤❤
Crittografia? sto ancora aspettando l’altro video…
il mio canale è un po’ come il free software. No garanzie, anche perché la quantità di lavoro che ci sta dietro è abbastanza malsana 😅
@@esadecimalesì lo so infatti apprezzo molto ogni tuo contenuto