Come sempre documentario bellissimo e con una eccellente narrazione. I tuoi documenti oltre ad informare hanno il gran pregio di risultare anche molto rilassanti. 👌👌👌👏👏👏
Il ricordo della visita che facemmo con la tua guida nei lontani anni '90 si completa con questo filmato attraverso una collocazione storica precisa ed esauriente. Complimenti e grazie.
Affascinante, ho apprezato molto lo sile e il testo ritrancritto sotto le immagini. Per me, che non sono italiano, fu molto utile. Bravo et grazie per questo momento in cui si rivive un passato glorioso. Gérard Pisana.
Video meraviglioso e affascinante, come tutti quelli realizzati dal magnifico Architetto Gaspare Mannoia, al quale rivolgo tutta la mia stima ed ammirazione per l'impareggiabile opera che porta avanti per la divulgazione per le ricchezze della nostra terra di Sicilia. Grazie, sinceramente grazie.
Mozia cartaginese mi riporta al libro " archeologia mediterranea" del grande archeologo e orientalista Sabatino Moscati. Quel capitolo degli scavi a Mozia, tra caldo, zanzare, nel nulla. Che splendido racconto. Onore a nostri supremi studiosi del mondo antico mediterraneo e della romanita '.
Bellissimo, quanta nostalgia suscita in me questo documentario, io nato a Marsala e forse discendente di quei fuggiaschi moziesi che fondarono l'antica Lilybeo. Oggi vivo lontano, ma ogni tanto torno a respirare l'aria di casa mia. Mi sono fatto immortalare vicino a quel grande capolavoro che è il Giovane di Mozia. Bravo Gasman, grande divulgatore alla Piero Angela!
A Mozia ciascuno di noi vuole sempre ritornare. Il fascino che emana quest’isola nell’isola , dal sapore arcaico e dalle caratteristiche uniche, colpisce il nostro immaginario ,specie quando a stimolarlo è l’ultimo documentario di Gaspare Mannoia. La puntuale collocazione storica della città punica e gli accadimenti anche tragici che ne hanno sancito la definitiva scomparsa, ci incollano al monitor e ci traferiscono lentamente in un mondo che fu . Straordinaria la descrizione di una delle più antiche autostrade del mare di cui rimangono ancora le vestigia. Ed è facile per Gaspare prenderci per mano e farci quasi sentire i tonfi dell’ariete sulle mura dell’opulenta città o le strazianti grida dei suoi abitanti increduli di fronte alla loro strage. Ma è la descrizione del Giovinetto che ci incanta . Quello che doveva forse rappresentare Alcimedonte alla guida del carro di Achille, ci viene presentato in tutta la sua ieratica quanto monca bellezza. Un allievo di Fidia realizzò un capolavoro che ,collocato a Selinunte, fu probabilmente rubato dai Cartaginesi e posto ad arricchire una delle più belle e sontuose città del Mediterraneo. Anche in questa occasione il nostro autore ha saputo confezionare uno dei documentari più belli della sua ormai preziosa collezione.
Bravi!!!! Bellissimo lavoro e molto ben realizzato. Attento e puntuale, ricorda molto i vecchi documentari RAI che andavano in onda quando la RAI era un qualcosa di serio. Conoscevo Mozia e la sua storia da una vecchia Mostra sui Fenici realizzata a Venezia molti, molti anni fa. Rinnovo i complimenti.
@@nicolasgentile3177 Ho consultato un paio di miei amici archeologi e in linea di principio Lei ha perfettamente ragione ma nel campo archeologico vige la forma sbagliata alla quale mi sono adeguato. E così come Dèmetra o Demètra io mi sono adeguato al modo in cui la pronunciava Procelli da cui ho appreso i primi rudimenti di archeologia. Grazie, comunque per la segnalazione perché mi fa capire che i miei lavori non passano inosservati.
Lei è stato proprio un narratore reale la cui voce fa vivere con impressionante realtà il racconto antico delle nostre radici ,grazie
Come sempre documentario bellissimo e con una eccellente narrazione. I tuoi documenti oltre ad informare hanno il gran pregio di risultare anche molto rilassanti. 👌👌👌👏👏👏
Bellissimo filmato conme tutti i suoi video complimenti e grazie
Ho apprezzato molto il vostro lavoro, complimenti, grazie.
Il ricordo della visita che facemmo con la tua guida nei lontani anni '90 si completa con questo filmato attraverso una collocazione storica precisa ed esauriente. Complimenti e grazie.
Illuminante ! Quanto inatteso . Ringraziamenti
Affascinante, ho apprezato molto lo sile e il testo ritrancritto sotto le immagini. Per me, che non sono italiano, fu molto utile. Bravo et grazie per questo momento in cui si rivive un passato glorioso.
Gérard Pisana.
Video meraviglioso e affascinante, come tutti quelli realizzati dal magnifico Architetto Gaspare Mannoia, al quale rivolgo tutta la mia stima ed ammirazione per l'impareggiabile opera che porta avanti per la divulgazione per le ricchezze della nostra terra di Sicilia. Grazie, sinceramente grazie.
Di mozia ne ho sentito parlare,ma questa affascinante e interessante descrizione mi ha incuriosito ad andare a visitarla! Complimenti
Mozia cartaginese mi riporta al libro " archeologia mediterranea" del grande archeologo e orientalista Sabatino Moscati.
Quel capitolo degli scavi a Mozia, tra caldo, zanzare, nel nulla.
Che splendido racconto.
Onore a nostri supremi studiosi del mondo antico mediterraneo e della romanita '.
Commovente, interessante, conciso, si vede l amore per la meravigliosa Sicilia ❤
Conosco Mozia.Penso che questa piccola isola abbia un'anima.grazie.
Bellissimo, quanta nostalgia suscita in me questo documentario, io nato a Marsala e forse discendente di quei fuggiaschi moziesi che fondarono l'antica Lilybeo. Oggi vivo lontano, ma ogni tanto torno a respirare l'aria di casa mia. Mi sono fatto immortalare vicino a quel grande capolavoro che è il Giovane di Mozia. Bravo Gasman, grande divulgatore alla Piero Angela!
A Mozia ciascuno di noi vuole sempre ritornare. Il fascino che emana quest’isola nell’isola , dal sapore arcaico e dalle caratteristiche uniche, colpisce il nostro immaginario ,specie quando a stimolarlo è l’ultimo documentario di Gaspare Mannoia. La puntuale collocazione storica della città punica e gli accadimenti anche tragici che ne hanno sancito la definitiva scomparsa, ci incollano al monitor e ci traferiscono lentamente in un mondo che fu . Straordinaria la descrizione di una delle più antiche autostrade del mare di cui rimangono ancora le vestigia. Ed è facile per Gaspare prenderci per mano e farci quasi sentire i tonfi dell’ariete sulle mura dell’opulenta città o le strazianti grida dei suoi abitanti increduli di fronte alla loro strage. Ma è la descrizione del Giovinetto che ci incanta . Quello che doveva forse rappresentare Alcimedonte alla guida del carro di Achille, ci viene presentato in tutta la sua ieratica quanto monca bellezza. Un allievo di Fidia realizzò un capolavoro che ,collocato a Selinunte, fu probabilmente rubato dai Cartaginesi e posto ad arricchire una delle più belle e sontuose città del Mediterraneo. Anche in questa occasione il nostro autore ha saputo confezionare uno dei documentari più belli della sua ormai preziosa collezione.
Bravi!!!! Bellissimo lavoro e molto ben realizzato. Attento e puntuale, ricorda molto i vecchi documentari RAI che andavano in onda quando la RAI era un qualcosa di serio. Conoscevo Mozia e la sua storia da una vecchia Mostra sui Fenici realizzata a Venezia molti, molti anni fa. Rinnovo i complimenti.
❤ ricordo sempre il professor Sabatino Moscati grande studioso innamorato di Mozia
Emozionante e ho rivissuto la visita a questo sito archeologico bellissimom grazie Architetto
Grazie.
Bello ed interessante come sempre. L'architetto sa come interessare il suo pubblico
Personalmente trovo Mozia uno dei luoghi più straordinari mai visitati.
Visitata a maggio 1987, in occasione di un viaggio in Sicilia del TCI: interessante!
❤👍🙏
Dove posso trovare un documentario della grotta " del genovese " di Levanzo ?
La pronuncia corretta è Solùnto, non Sòlunto.
Se ci si riferisce alla Solùnto romana, Lei potrebbe avere ragione ma se si parla della colonia fenicia i Greci la chiamavano Sòluto.
@@Gaspare.Mannoia in greco Solunto si dice Σολοῦς, genitivo Σολοῦντος. Come vede l’accento è sempre sulla seconda sillaba, mai sulla prima.
@@nicolasgentile3177 Ho consultato un paio di miei amici archeologi e in linea di principio Lei ha perfettamente ragione ma nel campo archeologico vige la forma sbagliata alla quale mi sono adeguato. E così come Dèmetra o Demètra io mi sono adeguato al modo in cui la pronunciava Procelli da cui ho appreso i primi rudimenti di archeologia. Grazie, comunque per la segnalazione perché mi fa capire che i miei lavori non passano inosservati.
Un tempo ci saremmo seduti tutti insieme attorno ad un falò a scambiare e narrare epiteti