Da studente laureato ad Ingegneria alla triennale e attuale studente della magistrale, trovo queste parole leggermente forti e da prendere con le pinze sotto alcuni aspetti.
C'è della verità in tutti e dodici i punti. Parliamoci chiaro, ingegneria è TOSTA, è una facoltà che mette veramente in seria difficoltà la persona sia fisicamente che psicologicamente. Sono al mio terzo anno e sto andando fuoricorso ma continuo, sono stato bocciato tante di quelle volte, ma non mollo e questo perché SO con chiarezza che ingegneria è la più difficile di tutte le facoltà. Chi pensa di avere la vita semplice perché ha la passione non avrà una bella esperienza, perché ci sono professori che ti trattano come delle pezze. A 22 anni la voglia ce l'ho e magari anche tanti altri ma in tutto quello che ha detto c'è della verità ragazzi. Lo studio per ingegneria è letteralmente una "follia", devi sapere le cose da 30 e lode, poi vai all'esame e prendi 18....ti ci devi abituare, è così. Materie completamente a memoria a volte, professori che ti tengono 1 ora all'orale e ti bocciano. Ragazzi, ingegneria non è per tutti. Il problema sorgerà anche dopo, quando scoprirai che hai fatto ore ore ore ore di studio per poi non sapere NULLA di pratico. Questo è un problema dell'università italiana, ma non ci possiamo fare niente. Spero che il commento non vi demoralizzi, dovete combattere, non si arriva ad una laurea senza fatica, fino alla fine si dà il massimo. Sono fiero di noi che siamo ingegneri.
Buongiorno Ingegnere e buona domenica, io lei devo tantissimo! Io frequento il secondo anno di Ingegneria industriale a Catania e anche io sto notando l'aumento di difficoltà con le materie. Cerco sempre di impegnarmi come si deve e di non perdere la motivazione! Guarderò anche tutti i suoi video su Analisi e Fisica 2
Salve ingegnere, da studente di ingegneria sono tendenzialmente d'accordo ma le affermazioni sulle nuove generazioni non le condivido: è la motivazione che conta e se vuole giocare sulle generazioni faccia pure, ma è una visione molto parziale della complessità su quello che si prova nel nostro percorso. Dalla chiusa del video comprendo che lei nella vita di tutti i giorni vede solo quella bolla di ragazzi che ha descritto, ma ci tengo a ricordarle quando era studente e aveva dei colleghi validissimi che sicuramente apprezzava e stimava. Ecco, ci tengo a dirle che quei ragazzi ce ne sono ancora tanti e che li vedo tutti i giorni, al di la delle differenze tra la società di ieri e di oggi. Forse questa precisazione era inutile ma, oltre che a difendere i miei coetanei, volevo darle un po' di speranza al riguardo perché mi sembrava rassegnato mentre ne parlava. Con affetto immenso, un abbraccio.
Immagino giustamente faccia più che altro riferimento ai ragazzi che segue, che difficilmente rientreranno nella categoria 'positiva', dato che scelgono di fare il percorso con lui Comunque condivido, e capisco anche il video che estremizza quali sono le "fatiche" che mai sono vere tutte assieme, a mio avviso, e che il troppo stroppia, dato che tenere ritmi come l'ing Cerroni ha suggerito mi ha portato a stare peggio rendendo meno (cosa risolta facendo meno ore e stando meglio). A mio avviso, la cosa migliore sì è spingere il più possibile, ma per rendersi conto dei nostri limiti e aggiustare di conseguenza il tiro. E imparare a "prenderle" aiuta sì
Buongiorno ingegnere e buona domenica, un saluto affettuoso e soprattutto come sempre video straordinario concordo in pieno o almeno rispecchia le difficoltà che sto incontrando nell'ateneo dove studio
Buongiorno ingegnere. Il suo video si sposa con quello di ALESSANDRO DE CONCINI. Fa bene a descrivere le difficoltà di questa facoltà. Ci sono troppe leggende metropolitane che circolano. Uno studente delle superiori parte con delle convinzioni sbagliate. Esempio? All'università si parte da zero, quindi anche chi ha delle gravi lacune può farcela. La suddetta frase è una ca**ata pazzesca. Come ha già rimarcato, i ritmi sono elevati, i programmi sono voluminosi, molti professori non sono in grado di spiegare (non tutti, ma alcuni si preparano le slides e fanno un monologo), ci vuole una buona predisposizione verso le materie iper-tecniche. Verso queste materie l'approccio è diverso rispetto a quello usato per le materie discorsive. Quando seguii il corso di analisi 1, la trigonometria venne ripresa nel giro di sole 3 ore(per fortuna la studiai bene al 4° superiore). I professori danno per scontato, che tu abbia già una base(anche perché c'è un test di accesso TOLC). Sinceramente trovo le materie interessanti, ma a volte trovi professori che di fatto sono ingegneri, quindi non hanno un vero e proprio metodo di insegnamento. Alla fine dei giochi, è sempre una responsabilità dello studente procurarsi il materiale e prepararsi. Si studia ogni giorno (almeno 10 ore con qualche piccola pausa). Cerco di mantenere una buona forma fisica, andando in palestra 2 volte a settimana ed esco 1 volta al mese(nel weekend). Tutto il tempo deve essere dedicato allo studio. Comunque la sua premessa dovrebbe essere incorniciata: " SOLTANTO CHI FREQUENTA LA FACOLTÀ DI INGEGNERIA PUÒ CAPIRE". Le persone che non vivono nel mio mondo non mi capiscono.
pff sono ritmi esagerati che non valgono per tutti, conosco persone che hanno fatto ingegneria e conservatorio insieme o che si sono laureate in ingegneria faticando ma vivendo come gli altri. Mi sembra molto che agli ingegneri piaccia tirarsela un pochino nonostante sia una facoltà molto difficile.
Concordo su molti punti con lei ingegnere (lo dico da laureato triennale e da studente magistrale), però devo farle un appunto di statistica elementare: se lei afferma che i giovani di oggi non studiano e sono pigri e viziati, e lo afferma basandosi su quelli che lei assiste nello studio, questo non è un campione rappresentativo dell'intera generazione (c'è tutta una fetta di studenti che non vede). Sarebbe come prendere 10 ragazzini che starnutiscono e dire "quasi tutti i bambini d'Italia hanno il raffreddore"
Ottimo discorso, aggiungerei che la Facoltà di Ingegneria non è per tutti e come tutte le discipline; bisogna avere una "propensione" che ti facilita anche di molto nello studio. Io sono un laureato in ingegneria meccanica e poi specialistica gestionale alla Federico II e ricordo i periodi di intenso studio; che per me erano fortunatamente e solamente circa 6/7 ore al giorno dal lunedì al venerdì con il fine settimana completamente libero per il meritato riposo. Purtroppo, osservavo come molti ragazzi studiavano anche 12 ore al giorno con una rendita magari anche al di sotto della mia, magari anche impiegando il triplo degli sforzi... Oggi, dovrebbe essere importante capire e individuare i propri limiti e non intraprendere una strada perché è richiesta nel mondo lavorativo, o per seguire i propri amici; altrimenti si finirà per fare un qualcosa che non piace e alla quale non siamo portati che produce un'insoddisfazione personale non trascurabile.
penso che se a uno la strada che sta facendo piace sia libero di provare quanto vuole. individuare i propri limiti senza andare a sbatterci contro non penso sia molto da ingegnere. ho sempre avuto 6/7 in matematica alle superiori e ho deciso comunque di iniziare ingegneria informatica. i propri limiti vanno testati senno` si finisce sempre a fare meno di quello che si puo`
Concordo: mi sono iscritto ad ingegneria meccanica per due anni. Due anni durissimi. Ho poi cambiato indirizzo (ora faccio matematica) e ora trovo tutto infinitamente più semplice! Ho sempre trovato difficile di ingegneria la capacità di spaziare su vari argomenti, da matematica a fisica a chimica eccetera. La multidisciplinarità è ai massimi livelli. Rispetto da un futuro “matematico”
Opinione personale : Ingegneria non può essere più difficile di Matematica. Io sono laureato in fisica e quindi ho fatto sia esami di ingegneria che di matematica. Quindi posso dire che Matematica è un po' più ostica
Ingegnere condivido molti dei suoi punti ma al contrario di quanto da lei detto ritengo che non nasciamo con la capacità di diventare ingegneri o meno bensì nasciamo in un paese e soprattutto in città (poiché di regione in regione e di provincia in provincia la situazione cambia davvero tanto) dove la formazione scolastica è RIDICOLA. Se qualcuno è bravo in matematica spesso è solo questione di aver avuto bravi professori, senza sminuire la volontà di un individuo. Fosse per me il sistema scolastico italiano lo rivolterei come un calzino ma purtroppo le assunzioni di professori sono più una manovra di politica fiscale espansiva che altro :)
caro ingegner Cerroni, considerate le condizioni in cui il Paese ci è stato lasciato in eredità dalle generazioni precedenti forse 10 ore di studio al giorno sono anche pochine :)
Mi scusi ingegnere, fermo il video che stavo ascoltando in sottofondo, copiando alcune lezioni perse per strada causa esami. Vorrei porle una domanda, a dire il vero probabilmente sembrerà una stupidaggine. Non si può che concordare sull’importanza primaria dello studio universitario, specialmente in facoltà come queste nelle quali ci si aspetta un sistematico masochismo (sia chiaro, spesso se non sempre salutare, anche se doloroso), mi chiedo spesso però: e lo studio di cose alle quali siamo spontaneamente interessati? Nel senso, porto la mia posizione di aspirante ingegnere informatico. Non sa (probabilmente sa benissimo invece) quante volte mi sono trovato, leggendo testi extrauniversitari/articoli/guardando video e informazioni online, attratto da una miriade di argomenti diversi, taluni con poco interesse e altri che mi assorbivano completamente dandomi grosse soddisfazioni dal punto di vista della comprensione e dello sviluppo di skill spesso inutili al mero progresso della triennale. Attività o argomenti sia chiaro di grosso interesse dal punto di vista ingegneristico, ma che forse anticipavano o deviavano un po’ i tempi del mio percorso in facoltà. Mi fermo qui, la domanda: quale e quanto tempo è possibile dedicare a queste scoperte/ricerche, ammesso che uno si trovi in pari con la maggior parte degli esami e che comunque segua pedissequamente lezioni e corsi? Spero di essere stato chiaro, grazie se fosse arrivato fin qui e per una eventuale risposta, anche drastica ovviamente🙏🏼.
Io sono iscritto al primo anno di ingegneria civile e posso dire che il punto 9 è più che veritiero. Soprattutto dato che i primi due anni c'è una full immersion di matematica e fisica, farsi piacere quello che si studia è davvero difficile. Spero che più avanti almeno gli argomenti, anche se sicuramente difficili, diventino più piacevoli e inerenti all'indirizzo che ho scelto
domanda di pura curiosità a seguito di quello che hai scritto : quello che hai studiato a ingengeria civile non rispecchia/ha rispecchiato quello che ti aspettavi?
Bisogna avere la voglia di faticare, di svegliarsi stanco anche dopo 8 ore di sonno e con la consapevolezza di dover reggere 8-10 ore tra lezioni e studio, saper essere bocciati e rialzarsi più forte di prima. La vostra vita sarà sostanzialmente studio ma deve essere accompagnata da esercizio fisico e svago (molto limitato). Io ho lavorato una decina di mesi dove ho imparato la disciplina, l'ordine e soprattutto l'organizzazione pratica ma soprattutto mentale. Io non possedevo queste abilità e piano piano le ho fatte mie. Quindi ai ragazzi che si approcciano all'iscrizione ad Ingegneria dico: avete voglia di fare 5-7 anni di sacrifici, sudore. devastazione mentale ( non sto scherzando)? Se non avete voglia ragazzi, non entrateci fidatevi.
@@Userxx72626 C'è sempre qualcuno che farà più di altri e faticherà più di altri per raggiungere i propri obiettivi. Anche per fare un dottorato però penso che si debba passare da quello che ho detto io. Onestamente non so cosa ci sia da ridere, anzi tu dovresti comprendere più di altri.
Carissimo ing buona domenica,ti capisco perfettamente ed approvo tutto quello che dici...io arrivavo a studiare anche 16 ore al giorno💪💪💪un forte abbraccio caro ing☺☺
Ing. cerroni io la rispetto però alcune sue affermazioni sono pura fantasia. Inanzitutto lei imperterrito ripete ci vuole spirito di sacrificio, saper abbassare la testa e vivere nelle difficoltà, cosa che a suo dire i ragazzi di oggi non sanno. Ma esattamente per quale motivo i ragazzi di oggi rispetto a quelli di ieri non sanno? Io vedo che ieri il 90% della popolazione italiana non sapeva cos’è una laurea, e anche un diploma addirittura. Quelli nati a cavallo del boom economico e qualche decennio a divenire son andati in pensione a 50 anni o meno e compravano una casa con 3 noci, adesso non mi basta mezzo milione. Avete lasciato in eredità un Italia che crolla pezzo per pezzo e fate ancora la paternale che i giovani non hanno spirito di sacrificio. Ve la siete mangiata cotta e cruda sta Italia perlomeno si taccia e godetevi silenziosamente i frutti di un epoca che praticamente vi ha regalato. Lei forse uno dei pochi laureati ma comunque ciò non toglie che la sua generazione e precedenti hanno vissuto nell’oro senza fare molto. Esclusi gli uomini che hanno vissuto le guerre infatti parlo di post boom economico
Mah, sarà che ho frequentato il corso di ingegneria più facile, sarà che ho frequentato una università di quarto ordine, ma non ho incontrato tutte queste difficoltà nel mio corso di studi, tecnicamente le elementari sono state molto molto più difficili
MIGLIORE VIDEO MOTIVAZIONALE PRIMA DI STUDIARE. C'E TUTTO: SANO RAZZIAMO VERSO ALTRE FACOLTA, MISOGINIA E NONNISMO.
Da studente laureato ad Ingegneria alla triennale e attuale studente della magistrale, trovo queste parole leggermente forti e da prendere con le pinze sotto alcuni aspetti.
C'è della verità in tutti e dodici i punti. Parliamoci chiaro, ingegneria è TOSTA, è una facoltà che mette veramente in seria difficoltà la persona sia fisicamente che psicologicamente.
Sono al mio terzo anno e sto andando fuoricorso ma continuo, sono stato bocciato tante di quelle volte, ma non mollo e questo perché SO con chiarezza che ingegneria è la più difficile di tutte le facoltà.
Chi pensa di avere la vita semplice perché ha la passione non avrà una bella esperienza, perché ci sono professori che ti trattano come delle pezze. A 22 anni la voglia ce l'ho e magari anche tanti altri ma in tutto quello che ha detto c'è della verità ragazzi.
Lo studio per ingegneria è letteralmente una "follia", devi sapere le cose da 30 e lode, poi vai all'esame e prendi 18....ti ci devi abituare, è così. Materie completamente a memoria a volte, professori che ti tengono 1 ora all'orale e ti bocciano. Ragazzi, ingegneria non è per tutti.
Il problema sorgerà anche dopo, quando scoprirai che hai fatto ore ore ore ore di studio per poi non sapere NULLA di pratico. Questo è un problema dell'università italiana, ma non ci possiamo fare niente.
Spero che il commento non vi demoralizzi, dovete combattere, non si arriva ad una laurea senza fatica, fino alla fine si dà il massimo.
Sono fiero di noi che siamo ingegneri.
Buongiorno Ingegnere e buona domenica, io lei devo tantissimo! Io frequento il secondo anno di Ingegneria industriale a Catania e anche io sto notando l'aumento di difficoltà con le materie. Cerco sempre di impegnarmi come si deve e di non perdere la motivazione! Guarderò anche tutti i suoi video su Analisi e Fisica 2
Salve ingegnere, da studente di ingegneria sono tendenzialmente d'accordo ma le affermazioni sulle nuove generazioni non le condivido: è la motivazione che conta e se vuole giocare sulle generazioni faccia pure, ma è una visione molto parziale della complessità su quello che si prova nel nostro percorso. Dalla chiusa del video comprendo che lei nella vita di tutti i giorni vede solo quella bolla di ragazzi che ha descritto, ma ci tengo a ricordarle quando era studente e aveva dei colleghi validissimi che sicuramente apprezzava e stimava. Ecco, ci tengo a dirle che quei ragazzi ce ne sono ancora tanti e che li vedo tutti i giorni, al di la delle differenze tra la società di ieri e di oggi.
Forse questa precisazione era inutile ma, oltre che a difendere i miei coetanei, volevo darle un po' di speranza al riguardo perché mi sembrava rassegnato mentre ne parlava.
Con affetto immenso, un abbraccio.
Immagino giustamente faccia più che altro riferimento ai ragazzi che segue, che difficilmente rientreranno nella categoria 'positiva', dato che scelgono di fare il percorso con lui
Comunque condivido, e capisco anche il video che estremizza quali sono le "fatiche" che mai sono vere tutte assieme, a mio avviso, e che il troppo stroppia, dato che tenere ritmi come l'ing Cerroni ha suggerito mi ha portato a stare peggio rendendo meno (cosa risolta facendo meno ore e stando meglio). A mio avviso, la cosa migliore sì è spingere il più possibile, ma per rendersi conto dei nostri limiti e aggiustare di conseguenza il tiro. E imparare a "prenderle" aiuta sì
Complimenti ingegnere. Tutto vero, come sempre. Buona giornata!
Buongiorno ingegnere e buona domenica, un saluto affettuoso e soprattutto come sempre video straordinario concordo in pieno o almeno rispecchia le difficoltà che sto incontrando nell'ateneo dove studio
Buongiorno ingegnere.
Il suo video si sposa con quello di ALESSANDRO DE CONCINI.
Fa bene a descrivere le difficoltà di questa facoltà.
Ci sono troppe leggende metropolitane che circolano. Uno studente delle superiori parte con delle convinzioni sbagliate. Esempio? All'università si parte da zero, quindi anche chi ha delle gravi lacune può farcela. La suddetta frase è una ca**ata pazzesca. Come ha già rimarcato, i ritmi sono elevati, i programmi sono voluminosi, molti professori non sono in grado di spiegare (non tutti, ma alcuni si preparano le slides e fanno un monologo), ci vuole una buona predisposizione verso le materie iper-tecniche. Verso queste materie l'approccio è diverso rispetto a quello usato per le materie discorsive. Quando seguii il corso di analisi 1, la trigonometria venne ripresa nel giro di sole 3 ore(per fortuna la studiai bene al 4° superiore). I professori danno per scontato, che tu abbia già una base(anche perché c'è un test di accesso TOLC). Sinceramente trovo le materie interessanti, ma a volte trovi professori che di fatto sono ingegneri, quindi non hanno un vero e proprio metodo di insegnamento. Alla fine dei giochi, è sempre una responsabilità dello studente procurarsi il materiale e prepararsi. Si studia ogni giorno (almeno 10 ore con qualche piccola pausa). Cerco di mantenere una buona forma fisica, andando in palestra 2 volte a settimana ed esco 1 volta al mese(nel weekend). Tutto il tempo deve essere dedicato allo studio. Comunque la sua premessa dovrebbe essere incorniciata:
" SOLTANTO CHI FREQUENTA LA FACOLTÀ DI INGEGNERIA PUÒ CAPIRE". Le persone che non vivono nel mio mondo non mi capiscono.
Poverino. E i dottorati di ricerca che devono dire allora? 😅
pff sono ritmi esagerati che non valgono per tutti, conosco persone che hanno fatto ingegneria e conservatorio insieme o che si sono laureate in ingegneria faticando ma vivendo come gli altri. Mi sembra molto che agli ingegneri piaccia tirarsela un pochino nonostante sia una facoltà molto difficile.
Concordo su molti punti con lei ingegnere (lo dico da laureato triennale e da studente magistrale), però devo farle un appunto di statistica elementare: se lei afferma che i giovani di oggi non studiano e sono pigri e viziati, e lo afferma basandosi su quelli che lei assiste nello studio, questo non è un campione rappresentativo dell'intera generazione (c'è tutta una fetta di studenti che non vede).
Sarebbe come prendere 10 ragazzini che starnutiscono e dire "quasi tutti i bambini d'Italia hanno il raffreddore"
Discrezionalità il male di italia. C è chi ha perso diottrie e vertebre per studiare (per niente)
Ottimo discorso, aggiungerei che la Facoltà di Ingegneria non è per tutti e come tutte le discipline; bisogna avere una "propensione" che ti facilita anche di molto nello studio.
Io sono un laureato in ingegneria meccanica e poi specialistica gestionale alla Federico II e ricordo i periodi di intenso studio; che per me erano fortunatamente e solamente circa 6/7 ore al giorno dal lunedì al venerdì con il fine settimana completamente libero per il meritato riposo. Purtroppo, osservavo come molti ragazzi studiavano anche 12 ore al giorno con una rendita magari anche al di sotto della mia, magari anche impiegando il triplo degli sforzi... Oggi, dovrebbe essere importante capire e individuare i propri limiti e non intraprendere una strada perché è richiesta nel mondo lavorativo, o per seguire i propri amici; altrimenti si finirà per fare un qualcosa che non piace e alla quale non siamo portati che produce un'insoddisfazione personale non trascurabile.
penso che se a uno la strada che sta facendo piace sia libero di provare quanto vuole. individuare i propri limiti senza andare a sbatterci contro non penso sia molto da ingegnere. ho sempre avuto 6/7 in matematica alle superiori e ho deciso comunque di iniziare ingegneria informatica. i propri limiti vanno testati senno` si finisce sempre a fare meno di quello che si puo`
Concordo: mi sono iscritto ad ingegneria meccanica per due anni. Due anni durissimi. Ho poi cambiato indirizzo (ora faccio matematica) e ora trovo tutto infinitamente più semplice! Ho sempre trovato difficile di ingegneria la capacità di spaziare su vari argomenti, da matematica a fisica a chimica eccetera. La multidisciplinarità è ai massimi livelli. Rispetto da un futuro “matematico”
Opinione personale : Ingegneria non può essere più difficile di Matematica. Io sono laureato in fisica e quindi ho fatto sia esami di ingegneria che di matematica. Quindi posso dire che Matematica è un po' più ostica
Tutto vero 💪🏼
Grande Ingegnere
In ing. come nella vita ci vuole dedizione,sacrificio e motivazione in un mondo spietato, abbassare la testa e arrivare diritti alla meta
Ingegnere condivido molti dei suoi punti ma al contrario di quanto da lei detto ritengo che non nasciamo con la capacità di diventare ingegneri o meno bensì nasciamo in un paese e soprattutto in città (poiché di regione in regione e di provincia in provincia la situazione cambia davvero tanto) dove la formazione scolastica è RIDICOLA. Se qualcuno è bravo in matematica spesso è solo questione di aver avuto bravi professori, senza sminuire la volontà di un individuo. Fosse per me il sistema scolastico italiano lo rivolterei come un calzino ma purtroppo le assunzioni di professori sono più una manovra di politica fiscale espansiva che altro :)
caro ingegner Cerroni, considerate le condizioni in cui il Paese ci è stato lasciato in eredità dalle generazioni precedenti forse 10 ore di studio al giorno sono anche pochine :)
Quanta verità in un solo video
Già belle parole sugli studenti di oggi ma anche brutte allo stesso tempo. Fanno riflettere
7:49 legge.
Mi scusi ingegnere, fermo il video che stavo ascoltando in sottofondo, copiando alcune lezioni perse per strada causa esami. Vorrei porle una domanda, a dire il vero probabilmente sembrerà una stupidaggine. Non si può che concordare sull’importanza primaria dello studio universitario, specialmente in facoltà come queste nelle quali ci si aspetta un sistematico masochismo (sia chiaro, spesso se non sempre salutare, anche se doloroso), mi chiedo spesso però: e lo studio di cose alle quali siamo spontaneamente interessati? Nel senso, porto la mia posizione di aspirante ingegnere informatico. Non sa (probabilmente sa benissimo invece) quante volte mi sono trovato, leggendo testi extrauniversitari/articoli/guardando video e informazioni online, attratto da una miriade di argomenti diversi, taluni con poco interesse e altri che mi assorbivano completamente dandomi grosse soddisfazioni dal punto di vista della comprensione e dello sviluppo di skill spesso inutili al mero progresso della triennale. Attività o argomenti sia chiaro di grosso interesse dal punto di vista ingegneristico, ma che forse anticipavano o deviavano un po’ i tempi del mio percorso in facoltà. Mi fermo qui, la domanda: quale e quanto tempo è possibile dedicare a queste scoperte/ricerche, ammesso che uno si trovi in pari con la maggior parte degli esami e che comunque segua pedissequamente lezioni e corsi?
Spero di essere stato chiaro, grazie se fosse arrivato fin qui e per una eventuale risposta, anche drastica ovviamente🙏🏼.
Io sono iscritto al primo anno di ingegneria civile e posso dire che il punto 9 è più che veritiero. Soprattutto dato che i primi due anni c'è una full immersion di matematica e fisica, farsi piacere quello che si studia è davvero difficile. Spero che più avanti almeno gli argomenti, anche se sicuramente difficili, diventino più piacevoli e inerenti all'indirizzo che ho scelto
domanda di pura curiosità a seguito di quello che hai scritto : quello che hai studiato a ingengeria civile non rispecchia/ha rispecchiato quello che ti aspettavi?
Bisogna avere la voglia di faticare, di svegliarsi stanco anche dopo 8 ore di sonno e con la consapevolezza di dover reggere 8-10 ore tra lezioni e studio, saper essere bocciati e rialzarsi più forte di prima. La vostra vita sarà sostanzialmente studio ma deve essere accompagnata da esercizio fisico e svago (molto limitato).
Io ho lavorato una decina di mesi dove ho imparato la disciplina, l'ordine e soprattutto l'organizzazione pratica ma soprattutto mentale. Io non possedevo queste abilità e piano piano le ho fatte mie. Quindi ai ragazzi che si approcciano all'iscrizione ad Ingegneria dico: avete voglia di fare 5-7 anni di sacrifici, sudore. devastazione mentale ( non sto scherzando)? Se non avete voglia ragazzi, non entrateci fidatevi.
E poi ci sono i dottorati di ricerca che leggendo questo commento si metteranno a ridere
@@Userxx72626 C'è sempre qualcuno che farà più di altri e faticherà più di altri per raggiungere i propri obiettivi. Anche per fare un dottorato però penso che si debba passare da quello che ho detto io. Onestamente non so cosa ci sia da ridere, anzi tu dovresti comprendere più di altri.
@@xcvb2347 Il messaggio è sbagliato.
Eh la madonna
É impossibile quindi frequentare ingegneria e il conservatorio pianoforte contemporaneamente?
Parole dure, molto dure... ma reali.
nelle statistiche del politecnico di torino analisi1 e fisica1 c'e una mattanza e sgozzati rispettivamente del 50% e 70% ... pesante 😞
1:23 scalfite queste parole nel marmo
11:03 con la mano sul volante ingegnere non sul cambio.
No amico mio si intendeva la mano destra sul cambio e la sinistra sullo sterzo
@@MarcelloDarioCerroni ah ok.
Carissimo ing buona domenica,ti capisco perfettamente ed approvo tutto quello che dici...io arrivavo a studiare anche 16 ore al giorno💪💪💪un forte abbraccio caro ing☺☺
Ing ma sabato e poi vediamo??non lo fai piu'?😔😔
ingegner cerBOOMER
Ing. cerroni io la rispetto però alcune sue affermazioni sono pura fantasia. Inanzitutto lei imperterrito ripete ci vuole spirito di sacrificio, saper abbassare la testa e vivere nelle difficoltà, cosa che a suo dire i ragazzi di oggi non sanno. Ma esattamente per quale motivo i ragazzi di oggi rispetto a quelli di ieri non sanno? Io vedo che ieri il 90% della popolazione italiana non sapeva cos’è una laurea, e anche un diploma addirittura. Quelli nati a cavallo del boom economico e qualche decennio a divenire son andati in pensione a 50 anni o meno e compravano una casa con 3 noci, adesso non mi basta mezzo milione. Avete lasciato in eredità un Italia che crolla pezzo per pezzo e fate ancora la paternale che i giovani non hanno spirito di sacrificio. Ve la siete mangiata cotta e cruda sta Italia perlomeno si taccia e godetevi silenziosamente i frutti di un epoca che praticamente vi ha regalato. Lei forse uno dei pochi laureati ma comunque ciò non toglie che la sua generazione e precedenti hanno vissuto nell’oro senza fare molto. Esclusi gli uomini che hanno vissuto le guerre infatti parlo di post boom economico
Mah, sarà che ho frequentato il corso di ingegneria più facile, sarà che ho frequentato una università di quarto ordine, ma non ho incontrato tutte queste difficoltà nel mio corso di studi, tecnicamente le elementari sono state molto molto più difficili
che ingegneria hai fatto?
@@francofono264 Ambiente e Territorio
@@lucamattiacanale9996 ah
@@lucamattiacanale9996non per forza ingegneria ambientale è facile eh
Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi
'celloooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
Che incubo