mi ha fatto un sacco riflettere come un imboscata di un giorno, come quella che è stata descritta, abbia prodotto tali traumi nei combattenti. Provo ad immaginare e amplificare tali esperienze per eventi molto più grandi come la Grande Guerra o la Guerra del Vietnam ad esempio, ma non solo
Argomento molto interessante sul quale sarebbe bello sapere di piu'. Il relatore è molto preparato. Dovreste organizzare un'altra puntata e approfondire anche sui casi Alpi e Mandolini.
Complimenti come sempre. Avete messo in risalto tanti retroscena e fatto dei nomi che non si conoscevano. Gli italiani non avevano ancora capito che la politica sui campi di battaglia deve rimanere in panchina e chi comanda deve prendersi tutte le responsabilita'.
Infatti è il classico paradosso italiano delle "missioni di pace", trovarsi contro forze non proprio pacifiche, quelli sparano proiettili veri non le str... di Roma
Il Dott. Giorgi è veramente un ottimo divulgatore e relatore piacevole. Nel merito l'argomento è stato estremamente interessante. Grazie al canale e confido in altre sue presenze.
Di tutte queste vicende dietro allo scontro di Mogadiscio non ne sapevo nulla. È triste vedere che in cento anni siamo sempre allo stesso punto. A Caporetto Badoglio criminalmente non dà l 'ordine di aprire il fuoco ai suoi tremila cannoni e nessuno prende alcuna iniziativa per ovviare a questo. Nella seconda guerra mondiale, l' intervento aereo la flotta non l'ho può richiedere direttamente alla base più vicina, ma deve chiedere a Supermarina che a sua volta deve chiamare Superaereo il quale alla fine chiama la base aerea. A quel punto la situazione è compromessa. Il generale del docufilm mi pare che sia perfettamente in linea con questo modus operandi che tanti disastri ci ha portato. Sarebbero bastate due cannonate mirate da 105 e la questione si sarebbe risolta. Mi dispiace, ma stavolta devo dare ragione agli americani: con i banditi non si tratta.
Oltre ai chiarimenti sulla confusione e farraginosità dei comandi della missione ONU in Somalia, ho apprezzato il discorso circa l'assunzione di responsabilità; capisco che si tratta di un argomento difficile, scivoloso che si presta a controversie, ma prima o poi va affrontato. Beppe.
Concordo.Aggiungo che è una "tipicità"italiana,non solo militare ma anche politica, nelle pubbliche amministrazioni,nella sanità,nella scuola.E' vero che è un argomento difficile, che è difficile stare in equilibrio, ma se si assumono certi incarichi purtroppo bisogna rischiare,con consapevolezza.
Avrei sperato qualche parola su Mandolini, come anticipato all' inizio e poi evidentemente passato di mente. Comunque è stato un grande uomo e militare, onore a lui.
Ottimo intervento. Conosco la storia, ho letto molti documenti e il bel libro del generale Riccò. Il pregio del video sono gli interventi di Giorgi ad integrazione del documentario. Grazie.
Ero adolescente all'epoca di quei fatti e ricordo vivamente le reazioni di molti italiani nel vedere 'soldati italiani combattere', come se si fosse ricascati in un errore di tempi bui e lontani. Ricordo soprattutto gli articoli di certi giornali dell'epoca con i dettagli della vita dei tre caduti e l'immagine felice di uno di quei militari con la ragazza con cui presto si sarebbe dovuto sposare. Mi ricordo poi di avere visto con grande interesse il filmato qui proposto forse una dozzina di anni fa circa su RaiStoria, ma devo ammettere che i dettagli forniti in questa conferenza dal Dottor Giorgi svelano dei retroscena e dei dettagli che sono ancora più materia di riflessione su certe tematiche e su certi meccanismi delle forze armate. Devo dire che mi è rimasta la curiosità di conoscere la fine di quel soldato che appare più volte nel video che faceva da 'scorta' al generale Loi: il dottor Giorgi annuncia che abbia fatto una brutta fine successivamente, ma poi non la indica... Del resto sono ben consapevole che certi militari italiani specializzati (direi spesso 'sempre gli stessi') hanno continuamente prestato servizio in numerose piccole e grandi missioni all'estero per anni.
Ops! Ho fatto una semplice ricerca su internet e ho scoperto che nel 1995 quel militare venne ucciso su una spiaggia della zona di Livorno... Si tratta di un fatto di sangue che proprio non conoscevo.
@@domusorobica2014 Triste sicuramente. E da quel che ho trovato su internet anche forse legata ai famigerati grandi misteri italiani degli anni Novanta...
E per fortuna non c'erano ancora donne inquadrate nelle nostre FFAA. Perché, magari, qualcuno avrebbe pensato ad utilizzarle come "mediazione culturale" nelle trattive. Un errore, come quello delle ritirata, che non ci si può permettere da quelle parti dove vige un certo tipo di "cultura":
Conosco personalmente un incursore del Col Moschin che prese parte all'azione di "pulizia" fatta alle spalle dei rivoltosi e che secondo lui fu determinante al fine alleggerire la situazione al check point Pasta ed evitare conseguenze peggiori.
Ero giovane allora ma mi pare di ricordare che i militari Italiani sono stati accusati di crimini in quella zona. Io personalmente non ho mai creduto a queste accuse. È purtroppo vero che in guerra, perché di questo si tratta, il peggio viene a galla. Complimenti per l'ampiezza degli argomenti trattati.
Eccellente relazione. Chiara, ordinata e analitica. Complimenti al relatore. Che fine ha fatto il parà che ha minacciato di sparare al cavaliere della centauro? Si è accennato ad una "gran brutta fine"...?
@jacobus--879, l'allora capitano Ratti dei paracadutisti (quello del "o io le sparo") ha fatto carriera ed è fortunatamente vivo e vegeto. 😆. Quello di cui ho detto che "ha fatto una brutta fine" era un altro, nel filmato: era il capo-scorta di Loi in quella missione, il maresciallo del 9° Col Moschin Marco Mandolini. Fu assassinato sulla scogliera del Romito, a sud di Livorno, quasi esattamente due anni dopo, nel giugno 1995. Un omicidio di cui non si è mai venuti a capo. La scogliera del Romito è stata teatro, nel tempo, di più di un fatto di sangue, perché è un luogo lontano dalla strada, quindi lontano da eventuali occhi indiscreti e testimoni casuali.
Ottimo, anche se personalmente conoscevo gia i fatti. Una sola considerazione, è vero o no che la maggior parte dei militari impiegati nell'operazione Ibis e quindi anche negli scontri era di leva?
Sì, per quanto volontari (volontari per la specifica missione, s'intende), la truppa, se si esclude il Tuscania e il Col Moschin, era per la maggior parte di leva.
gli americani spendono i LORO soldi per far film che mettano in luce gli americani (nel bene e nel male). Vogliamo un film serio che riguardi il check point pasta? Non resta che trovare almeno 80-100 milioni di euro per farlo! (a parte la mancanza di attori italiani seri ad interpretare dei militari in combattimento, e la mentalità in generale per fare un film su un combattimento serio, senza metterci dentro crocerossine, mamme, fidanzate, preti, suore, ONG e buonismo in generale)
Dove si può trovare quella relazione del CGSC di Fort Leavenworth? Potete condividere il link a qualche fonte? Coi soliti motori di ricerca non ho trovato nulla. Grazie.
Come da tradizione l'esercito italiano impastoiato dalla politica e dalla mancata assunzione di responsabilità di chi comanda sul campo ha rischiato di pagare un prezzo molto pesante a distanza di 20 anni possiamo soltanto dire che siamo stati molto fortunati anche grazie alla professionalità delle nostre truppe impegnate in combattimento.
Nello stesso periodo eravamo a Sarajevo per la seconda volta e qualcuno ci disse: "cosa ci siete venuti a fare qui?". In Somalia qualcuno dei nostri cominciò a pensare: "cosa ci siamo venuti a fare qui?".
Il documentario è piuttosto vecchio e circola in rete da anni, mi aspettavo qualcosa di nuovo e originale, comunque è un contributo sicuramente interessante, proseguite così!!!
Un'eccellente presentazione, anche se utilizza largamente un video della RAI di Minoli"La storia siamo noi" e reperibile tranquillamente. Doveroso ricordare però, questo non si evince, che il Comando US in Somalia ordinò l'operazione di rallentamento durante i festeggiamenti dell'indipendenza somala dall'Italia (1 luglio). In questo caso, come dimostrano altri filmati con l'intervista anche al comandante Riccò che, nessuno degli alti ufficiali italiani, si prese la briga di leggere con attenzione la storia moderna della Somalia. Forse, questa conoscenza dei fatti, avrebbe evitato di dire sempre sì ad ordini nefasti da parte dei comandi US. Inoltre, il caso dell'incursore del 9° Col Moschin che viene spesso citato, non é mai approfondito. Il maresciallo Mandolini fu rinvenuto cadavere il 13 giugno del 1995. Il famoso " giallo del Romito" dove fu massacrato, rendendolo quasi irriconoscibile, oltre al successivo furto in caserma della spada da cerimonia e di altri averi del caposcorta del generale Bruno Loi in Somalia.
Grazie a lei, sappia che l'amore per la storia l'ho avuto in dono da mio nonno, reduce d'Albania e Grecia mi raccontava durante il lungo tragitto ( casa al mare in affitto e spiaggia) episodi comici, tragici e di normale vita quotidiana al fronte, della sua esperienza da giovane geniere, già padre, richiamato al fronte poiché senza tessera PNF. Ho colto solo in età adulta il modo composto, senza evocazioni di eroismi o astio politico ma con la dimensione umana del dramma bellico con la quale mi ha donato la passione per la storia del 900. Socialista e cattolico mi disse di aver fatto il suo dovere di geniere col lavoro ma di aver sparato sempre ai sassi perché solo il pensiero di poter rischiare di uccidere uno sconosciuto che magari la pensava come lui lo avrebbe veramente ammazzato. Un saluto cordiale. Luca
All"epoca del check point pasta (1993) praticamente non esisteva internet in Italia. Forse i militari, le istituzioni e le testate giornalistiche le usavano
Internet come web non esisteva, ma esisteva dal 1969 come strumento di comunicazione militare. Dal 1989 il suo protocollo fu considerato obsoleto e reso pubblico. Il web fu costituito proprio nel 1993.
@@VerniBernie LInk specifici non ne ho, ma se cerchi storia di Internet e ARPANET troverai materiale. Io queste cose le ho lette su riviste di informatica e scientifiche tipo Le Scienze, l'edizione italiana di Scientific American. Internet in pratica nasce come sistema di comunicazione in grado di mantenere efficienza anche in caso di attacco nucleare. Non essendo più punto a punto come una rete telefonica, ma distribuito su un insieme di nodi, garantiva la trasmissione anche se un nodo veniva colpito, visto che i pacchetti di informazione non avevano un percorso fisso, ma variabile a secondo di quello libero al momento. Da un punto di vista matematico topologico stiamo parlando di un grafo. Fu realizzato dalla DARPA, la divisione di sviluppo e ricerca del Pentagono; tutta tecnologia militare. Il che dimostra che i militari sono sempre avanti almeno venticinque anni rispetto ai civili da un punto di vista tecnologico.
Ero un bambino all'epoca e della battaglia non sapevo nulla, a parte il fatto che era avvenuta. Quindi grazie per l'ottima ricostruzione! Premesso che, dal mio punto di vista, siamo una colonia statunitense e siamo stati usati come ascari degli americani per il lavoro sporco... Ma una volta che sei lì, tanto vale salvare l'onore dell'esercito italiano e dell'Italia: avrebbero dovuto riprendere check point Pasta con la forza. Invece Loi, con il suo operato, ha confermato quello che all'estero pensano di noi da sempre: "ecco i soliti italiani che appena si sparano due colpi, fuggono con la coda tra le gambe" Siamo andati col cappello in mano a chiedere "per favore, ridateci il nostro checkpoint" e l'onore italiano è andato completame nte a farsi fot**re.
@@domusorobica2014 opponendosi ad un ordine diretto ha dimostrato una certa "autonomia" decisionale,non trova? Cose che ,dato i tempi correnti,sarebbero impensabili
Anni fa mi capitò di parlare con due soldati di leva presenti all'epoca in Somalia (un lagunare e un parà), i quali mi raccontarono che dopo i fatti del check point, vi fu una vendetta italiana (non riportata dai mass media e rimasta segreta) in cui i nostri soldati uccisero alcune centinaia di somali. Qualcuno ha notizie più precise in merito?
@@domusorobica2014 no, niente del genere (per fortuna). Suona come una leggenda metropolitana. Le uniche occasioni, successive a Pasta, dove ci furono tanti morti in una singola operazione, furono: l'attacco americano del 12 luglio a quel "vertice segreto" a cui partecipava Aidid, di cui si parla anche nel filmato; un attacco elicotteristico americano a metà settembre, e l'ultima, che io ricordi, fu l'operazione Gothic Serpent, il caso "Blackhawk Down", in cui gli americani ebbero sì 19 morti, ma i ribelli somali ne contarono davvero, in quel caso, a centinaia. Altri scontri con morti "a centinaia", se ce ne sono stati, sono stati tra fazioni somale. A meno che non si voglia far passare qualcuna di quelle azioni americane come una "vendetta italiana commissionata a terzi" che è ovviamente inverosimile.
@@domusorobica2014 quindi secondo lei "la decolonizzazione fu fatta in fretta e furia e con i piedi" mentre a colonizzazione fatta con le bombe a gas , le impiccagioni in pubblica piazza e i campi di concentramento "forse fu un errore" . Complimenti
@@ClaudioZTL spiego io...ho saltato il documentario trasmesso dalla rai...già visto...è la prima volta che propongono una cosa già esistente in toto praticamente
Come in tutti gli avvenimenti simili, la verità non si saprà mai. L'importanza di questi video è il fatto di portare ai più (tra cui me) la possibilità di farsi un'idea di quello che possa essere successo. A distanza di 30 anni traggo le conclusioni che mettere un butocrata al comando porta a questo. Avanti gli USA ed a noi il peace keeping
Come dico sempre quando vedo il documentario sulla battaglia del pastificio, non ci fu solo quella battaglia, io ero con il tenente Ruzzi il 6 febbraio del 94 ....... ci attaccarono e lui morì. Così come non c'era solo la Folgore, si parla sempre di Folgore ..... noi eravamo un reggimento di formazione della Brigata Friuli .... bersaglieri, fucilieri, artiglieri ..... Non è giusto parlare solo della Folgore ...... !!!!
@@domusorobica2014 i nostri Lupi di Toscana o fucilieri del 66° o artiglieri del 21° non avevano nulla di meno della Folgore, eravamo ragazzi di leva noi ed erano ragazzi di leva loro, La Folgore vive ancora di rendita da El Alamein, ma l'Esercito italiano era pieno di giovani ragazzi che hanno fatto il loro dovere fino in fondo pur non essendo parà, io per esempio ero un artigliere del 21° ho fatto un corso di lancio essendomi offerto volontario come designatore avanzato aviolanciato per il sistema SAGAT che avevamo ricevuto come primo reparto italiano di artiglieria campale. Sarebbe una cosa molto bella se organizzaste una conferenza con degli ex militari di leva ..... che parlassero della loro esperienza ... avreste delle piacevoli sorprese, non esiste solo il Paracadutista Paglia !
Come sempre,nel buio dell'informazione storica ,Domus Orobica è la nostra luce e salvezza
esagerato, mica siamo domineddio 🤭
mi ha fatto un sacco riflettere come un imboscata di un giorno, come quella che è stata descritta, abbia prodotto tali traumi nei combattenti. Provo ad immaginare e amplificare tali esperienze per eventi molto più grandi come la Grande Guerra o la Guerra del Vietnam ad esempio, ma non solo
Argomento molto interessante sul quale sarebbe bello sapere di piu'. Il relatore è molto preparato. Dovreste organizzare un'altra puntata e approfondire anche sui casi Alpi e Mandolini.
Ottimo documentario
Grazie per la condivisione
Complimenti
Grazie !
Molto, molto interessante. Avevo già visto il documentario ma Giorgi dà un'altra prospettiva molto più reale. Approvato.
Grazie!
Complimenti come sempre. Avete messo in risalto tanti retroscena e fatto dei nomi che non si conoscevano.
Gli italiani non avevano ancora capito che la politica sui campi di battaglia deve rimanere in panchina e chi comanda deve prendersi tutte le responsabilita'.
Infatti è il classico paradosso italiano delle "missioni di pace", trovarsi contro forze non proprio pacifiche, quelli sparano proiettili veri non le str... di Roma
Il Dott. Giorgi è veramente un ottimo divulgatore e relatore piacevole. Nel merito l'argomento è stato estremamente interessante. Grazie al canale e confido in altre sue presenze.
Grazie!
Di tutte queste vicende dietro allo scontro di Mogadiscio non ne sapevo nulla. È triste vedere che in cento anni siamo sempre allo stesso punto. A Caporetto Badoglio criminalmente non dà l 'ordine di aprire il fuoco ai suoi tremila cannoni e nessuno prende alcuna iniziativa per ovviare a questo. Nella seconda guerra mondiale, l' intervento aereo la flotta non l'ho può richiedere direttamente alla base più vicina, ma deve chiedere a Supermarina che a sua volta deve chiamare Superaereo il quale alla fine chiama la base aerea. A quel punto la situazione è compromessa.
Il generale del docufilm mi pare che sia perfettamente in linea con questo modus operandi che tanti disastri ci ha portato. Sarebbero bastate due cannonate mirate da 105 e la questione si sarebbe risolta.
Mi dispiace, ma stavolta devo dare ragione agli americani: con i banditi non si tratta.
Complimenti al narratore e a Domus Orobica. Una narrazione di alto profilo. Spero che ci siano altre occasioni per ascoltarlo.
Grazie!
Davvero davvero bello! complimenti
Grazie!
Eh, beh.... ❗Domus ha sempre il meglio del meglio❗Complimenti al canale ed al relatore. Buon fine settimana.
Domus una garanzia, fantastico sentire approfondimento della versione ufficiali.
Gran bel video, ringrazio soprattutto per le mappe della città in aperta
Interessantissimo e piacevolissimo, grazie.
Oltre ai chiarimenti sulla confusione e farraginosità dei comandi della missione ONU in Somalia, ho apprezzato il discorso circa l'assunzione di responsabilità; capisco che si tratta di un argomento difficile, scivoloso che si presta a controversie, ma prima o poi va affrontato.
Beppe.
Concordo.Aggiungo che è una "tipicità"italiana,non solo militare ma anche politica, nelle pubbliche amministrazioni,nella sanità,nella scuola.E' vero che è un argomento difficile, che è difficile stare in equilibrio, ma se si assumono certi incarichi purtroppo bisogna rischiare,con consapevolezza.
Ottimo lavoro, come sempre
Avevo 10 anni all' epoca e finora non avevo approfondito l'accaduto. Video eccezionale
Grazie!
Veramente interessante!!L'Italia, nel bene e nel male, non è mai stato un Paese come gli altri. E' proprio una questione antropologica😀
Grazie per aver fatto questo video, voglio proprio vedere se fra pochi giorni, in occasione del trentennale, il tg ne parlerà!
Meraviglioso. Grazie.
Grazie! 🙏
Avrei sperato qualche parola su Mandolini, come anticipato all' inizio e poi evidentemente passato di mente. Comunque è stato un grande uomo e militare, onore a lui.
E' vero, è stato fatto dopo, "off the record" purtroppo. Tanto intrigante quanto triste, quell'episodio
Mi è piaciuto molto questo ricercatore. Spero che ci sia occasione per risentirlo di nuovo, magari sul Vietnam visto che lui lo cita in chiusura
magari, sarebbe davvero interessante
Conferenza bellissima. Concordo con l'autore .
Grazie!
Ottimo intervento. Conosco la storia, ho letto molti documenti e il bel libro del generale Riccò. Il pregio del video sono gli interventi di Giorgi ad integrazione del documentario. Grazie.
Grazie!
Giorgi bravissimo! Bello sentirlo ragionare...
Grazie😄
@@alessandrogiorgi9461 Se lo merita sig. Giorgi, raro sentir parlare così con rigore e profondità! Grazie ancora.
Ero adolescente all'epoca di quei fatti e ricordo vivamente le reazioni di molti italiani nel vedere 'soldati italiani combattere', come se si fosse ricascati in un errore di tempi bui e lontani. Ricordo soprattutto gli articoli di certi giornali dell'epoca con i dettagli della vita dei tre caduti e l'immagine felice di uno di quei militari con la ragazza con cui presto si sarebbe dovuto sposare. Mi ricordo poi di avere visto con grande interesse il filmato qui proposto forse una dozzina di anni fa circa su RaiStoria, ma devo ammettere che i dettagli forniti in questa conferenza dal Dottor Giorgi svelano dei retroscena e dei dettagli che sono ancora più materia di riflessione su certe tematiche e su certi meccanismi delle forze armate. Devo dire che mi è rimasta la curiosità di conoscere la fine di quel soldato che appare più volte nel video che faceva da 'scorta' al generale Loi: il dottor Giorgi annuncia che abbia fatto una brutta fine successivamente, ma poi non la indica... Del resto sono ben consapevole che certi militari italiani specializzati (direi spesso 'sempre gli stessi') hanno continuamente prestato servizio in numerose piccole e grandi missioni all'estero per anni.
Ops! Ho fatto una semplice ricerca su internet e ho scoperto che nel 1995 quel militare venne ucciso su una spiaggia della zona di Livorno... Si tratta di un fatto di sangue che proprio non conoscevo.
Storia assai triste
@@domusorobica2014 Triste sicuramente. E da quel che ho trovato su internet anche forse legata ai famigerati grandi misteri italiani degli anni Novanta...
Ma chi era @@francescosforza
Ottima la spiegazione, meno male che DOMUS OROBICA c'è!
Grazie!
Perfavore non chiudete mai questo canale!
Bellissimo. Documentario
Molto interessante. 👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Complimenti.
Grazie!
Video illuminante. Ho appena comprato in formato ebook, le due opere di cronaca sulla seconda guerra mondiale e sul Vietnam.
Grazie! 😄
interessantissimo specie in questi giorni che ricorre il trentesimo anniversario
Grazie!
complimenti e grazie per questa conferenza
Grazie!
Anni fa ho sentito su radio 3 una trasmissione di Gianni Minoli su questo fatto. Molto bella e Interessante
Di una limpidezza,trasparenza e serieta' storica, LODEVOLE......
Grazie 😄
E per fortuna non c'erano ancora donne inquadrate nelle nostre FFAA. Perché, magari, qualcuno avrebbe pensato ad utilizzarle come "mediazione culturale" nelle trattive. Un errore, come quello delle ritirata, che non ci si può permettere da quelle parti dove vige un certo tipo di "cultura":
Conosco personalmente un incursore del Col Moschin che prese parte all'azione di "pulizia" fatta alle spalle dei rivoltosi e che secondo lui fu determinante al fine alleggerire la situazione al check point Pasta ed evitare conseguenze peggiori.
sicuramente, anche se non risolutiva
Grazie ora mi è più chiaro quella missione
👏 👏 👏
Ero giovane allora ma mi pare di ricordare che i militari Italiani sono stati accusati di crimini in quella zona.
Io personalmente non ho mai creduto a queste accuse.
È purtroppo vero che in guerra, perché di questo si tratta, il peggio viene a galla.
Complimenti per l'ampiezza degli argomenti trattati.
Molto molto interessante
Grazie! 👍
bellissimo
Eccellente relazione. Chiara, ordinata e analitica. Complimenti al relatore. Che fine ha fatto il parà che ha minacciato di sparare al cavaliere della centauro? Si è accennato ad una "gran brutta fine"...?
finì con l'essere vittima di un omicidio irrisolto
@jacobus--879, l'allora capitano Ratti dei paracadutisti (quello del "o io le sparo") ha fatto carriera ed è fortunatamente vivo e vegeto. 😆. Quello di cui ho detto che "ha fatto una brutta fine" era un altro, nel filmato: era il capo-scorta di Loi in quella missione, il maresciallo del 9° Col Moschin Marco Mandolini. Fu assassinato sulla scogliera del Romito, a sud di Livorno, quasi esattamente due anni dopo, nel giugno 1995. Un omicidio di cui non si è mai venuti a capo. La scogliera del Romito è stata teatro, nel tempo, di più di un fatto di sangue, perché è un luogo lontano dalla strada, quindi lontano da eventuali occhi indiscreti e testimoni casuali.
Che bravo! Complimenti per la qualitá dell'eloquio! 😊
Grazie!!
Ottimo, anche se personalmente conoscevo gia i fatti.
Una sola considerazione, è vero o no che la maggior parte dei militari impiegati nell'operazione Ibis e quindi anche negli scontri era di leva?
Sì, per quanto volontari (volontari per la specifica missione, s'intende), la truppa, se si esclude il Tuscania e il Col Moschin, era per la maggior parte di leva.
Grazie mille per spiegare le tante cose che non sapevo
Ridley Scott, da buon americano, ha scelto di fare Black hawk down. Ma avrebbe potuto tranquillamente fare un fil sul check point pasta. Brava Domus 👏
gli americani spendono i LORO soldi per far film che mettano in luce gli americani (nel bene e nel male).
Vogliamo un film serio che riguardi il check point pasta?
Non resta che trovare almeno 80-100 milioni di euro per farlo!
(a parte la mancanza di attori italiani seri ad interpretare dei militari in combattimento, e la mentalità in generale per fare un film su un combattimento serio, senza metterci dentro crocerossine, mamme, fidanzate, preti, suore, ONG e buonismo in generale)
Dove si può trovare quella relazione del CGSC di Fort Leavenworth? Potete condividere il link a qualche fonte?
Coi soliti motori di ricerca non ho trovato nulla.
Grazie.
Grazie alla Domus orobica ❤️❤️❤️
Come da tradizione l'esercito italiano impastoiato dalla politica e dalla mancata assunzione di responsabilità di chi comanda sul campo ha rischiato di pagare un prezzo molto pesante a distanza di 20 anni possiamo soltanto dire che siamo stati molto fortunati anche grazie alla professionalità delle nostre truppe impegnate in combattimento.
Nello stesso periodo eravamo a Sarajevo per la seconda volta e qualcuno ci disse: "cosa ci siete venuti a fare qui?". In Somalia qualcuno dei nostri cominciò a pensare: "cosa ci siamo venuti a fare qui?".
Il documentario è piuttosto vecchio e circola in rete da anni, mi aspettavo qualcosa di nuovo e originale, comunque è un contributo sicuramente interessante, proseguite così!!!
Peccato, come in tutte le vostre conferenze, non poter ascoltare Domande e Risposte.
privilegio riservato agli associati, l'unico..
@@domusorobica2014 potreste mettere a pagamento quella parte per coloro che accedono online.
Gran pasticcio ...!
Ottima visione. Onore al Comandante Nero e ai suoi Diavoli. Folgore Ragazzi. BM 84273.🇮🇹🇮🇹
Grazie!
perchè non fate mai vedere la parte delle domande?
perché è uno dei pochi privilegi riservato ai soci, quando faremo gli abbonamenti potrai fruirne pure tu
Complimenti!!
Grazie!
L'ingenuitá dei comandi italiani, che non cspiscono che hanno un padrone yenkee, e che devono star ai suoi ordini, é a dir poco demoralizzante!!
ogni tanto dimostrano una inspiegabile insofferenza alle direttive :)
Ragione umanitaria la nostra, l'ONU (l'america) era lì solo unicamente per una funzione geopolitica di interesse.
FOLGOREE ANPdI ⚡
Casale monferrato,ottimo vino e grappa e i crumiri 👏👏👏👏👏👏👏👏👏
aggiungerei fabbrica di zanzare
@@waltertriacchini7280 pardon,mi scordai🤣😂😅
Un'eccellente presentazione, anche se utilizza largamente un video della RAI di Minoli"La storia siamo noi" e reperibile tranquillamente. Doveroso ricordare però, questo non si evince, che il Comando US in Somalia ordinò l'operazione di rallentamento durante i festeggiamenti dell'indipendenza somala dall'Italia (1 luglio). In questo caso, come dimostrano altri filmati con l'intervista anche al comandante Riccò che, nessuno degli alti ufficiali italiani, si prese la briga di leggere con attenzione la storia moderna della Somalia.
Forse, questa conoscenza dei fatti, avrebbe evitato di dire sempre sì ad ordini nefasti da parte dei comandi US.
Inoltre, il caso dell'incursore del 9° Col Moschin che viene spesso citato, non é mai approfondito. Il maresciallo Mandolini fu rinvenuto cadavere il 13 giugno del 1995. Il famoso " giallo del Romito" dove fu massacrato, rendendolo quasi irriconoscibile, oltre al successivo furto in caserma della spada da cerimonia e di altri averi del caposcorta del generale Bruno Loi in Somalia.
il video viene utilizzato perché sono stati lui e il fratello a farlo.
Ottima cronaca di un evento poco divulgato. Onore a chi è caduto o. Tornato segnato da quel nido di vespe che è la Somalia
Grazie!
Grazie a lei, sappia che l'amore per la storia l'ho avuto in dono da mio nonno, reduce d'Albania e Grecia mi raccontava durante il lungo tragitto ( casa al mare in affitto e spiaggia) episodi comici, tragici e di normale vita quotidiana al fronte, della sua esperienza da giovane geniere, già padre, richiamato al fronte poiché senza tessera PNF. Ho colto solo in età adulta il modo composto, senza evocazioni di eroismi o astio politico ma con la dimensione umana del dramma bellico con la quale mi ha donato la passione per la storia del 900. Socialista e cattolico mi disse di aver fatto il suo dovere di geniere col lavoro ma di aver sparato sempre ai sassi perché solo il pensiero di poter rischiare di uccidere uno sconosciuto che magari la pensava come lui lo avrebbe veramente ammazzato. Un saluto cordiale. Luca
All"epoca del check point pasta (1993) praticamente non esisteva internet in Italia. Forse i militari, le istituzioni e le testate giornalistiche le usavano
Internet come web non esisteva, ma esisteva dal 1969 come strumento di comunicazione militare. Dal 1989 il suo protocollo fu considerato obsoleto e reso pubblico. Il web fu costituito proprio nel 1993.
@@comstraker7329 Ciao, hai mica qualche link di approfondimento sulla questione? Grazie
@@VerniBernie LInk specifici non ne ho, ma se cerchi storia di Internet e ARPANET troverai materiale.
Io queste cose le ho lette su riviste di informatica e scientifiche tipo Le Scienze, l'edizione italiana di Scientific American.
Internet in pratica nasce come sistema di comunicazione in grado di mantenere efficienza anche in caso di attacco nucleare.
Non essendo più punto a punto come una rete telefonica, ma distribuito su un insieme di nodi, garantiva la trasmissione anche se un nodo veniva colpito, visto che i pacchetti di informazione non avevano un percorso fisso, ma variabile a secondo di quello libero al momento. Da un punto di vista matematico topologico stiamo parlando di un grafo.
Fu realizzato dalla DARPA, la divisione di sviluppo e ricerca del Pentagono; tutta tecnologia militare. Il che dimostra che i militari sono sempre avanti almeno venticinque anni rispetto ai civili da un punto di vista tecnologico.
Ero un bambino all'epoca e della battaglia non sapevo nulla, a parte il fatto che era avvenuta. Quindi grazie per l'ottima ricostruzione!
Premesso che, dal mio punto di vista, siamo una colonia statunitense e siamo stati usati come ascari degli americani per il lavoro sporco... Ma una volta che sei lì, tanto vale salvare l'onore dell'esercito italiano e dell'Italia: avrebbero dovuto riprendere check point Pasta con la forza.
Invece Loi, con il suo operato, ha confermato quello che all'estero pensano di noi da sempre: "ecco i soliti italiani che appena si sparano due colpi, fuggono con la coda tra le gambe"
Siamo andati col cappello in mano a chiedere "per favore, ridateci il nostro checkpoint" e l'onore italiano è andato completame
nte a farsi fot**re.
Quando ancora l Italia era sovrana
Mah..mica tanto.
@@domusorobica2014 opponendosi ad un ordine diretto ha dimostrato una certa "autonomia" decisionale,non trova? Cose che ,dato i tempi correnti,sarebbero impensabili
Anni fa mi capitò di parlare con due soldati di leva presenti all'epoca in Somalia (un lagunare e un parà), i quali mi raccontarono che dopo i fatti del check point, vi fu una vendetta italiana (non riportata dai mass media e rimasta segreta) in cui i nostri soldati uccisero alcune centinaia di somali. Qualcuno ha notizie più precise in merito?
centinaia son tanti, dubito ci sarebbe sfuggito..
@@domusorobica2014 no, niente del genere (per fortuna). Suona come una leggenda metropolitana. Le uniche occasioni, successive a Pasta, dove ci furono tanti morti in una singola operazione, furono: l'attacco americano del 12 luglio a quel "vertice segreto" a cui partecipava Aidid, di cui si parla anche nel filmato; un attacco elicotteristico americano a metà settembre, e l'ultima, che io ricordi, fu l'operazione Gothic Serpent, il caso "Blackhawk Down", in cui gli americani ebbero sì 19 morti, ma i ribelli somali ne contarono davvero, in quel caso, a centinaia. Altri scontri con morti "a centinaia", se ce ne sono stati, sono stati tra fazioni somale. A meno che non si voglia far passare qualcuna di quelle azioni americane come una "vendetta italiana commissionata a terzi" che è ovviamente inverosimile.
credo che la fine della colonizzazione sia stato un grosso errore
la colonizzazione forse fu un errore, certo è che la decolonizzazione fu fatta in fretta e furia e con i piedi
@@domusorobica2014 quindi secondo lei "la decolonizzazione fu fatta in fretta e furia e con i piedi" mentre a colonizzazione fatta con le bombe a gas , le impiccagioni in pubblica piazza e i campi di concentramento "forse fu un errore" . Complimenti
forse confondi l'Etiopia con la Somalia, sono due paesi distinti, due distinte colonizzazioni, due epoche differenti.
@@domusorobica2014 risultato identico ovvero il nulla. Ma poi in Somalia la faccenda.l'hanno risolta prima di andarsene o è rimasto peggio di prima?
hanno incasinato tutto andandosene nel 1960
Как то дбд
Ma si può dire che a Mogadiscio abbiamo fatto proprio una figura di m....
no, non più degli altri quantomeno
Caduta di qualità, questo video è il peggiore dei vostri sempre splendidi video .
@lucianomagri9609 perché non ti è piaciuto?
prego?
@@ClaudioZTL spiego io...ho saltato il documentario trasmesso dalla rai...già visto...è la prima volta che propongono una cosa già esistente in toto praticamente
Come in tutti gli avvenimenti simili, la verità non si saprà mai.
L'importanza di questi video è il fatto di portare ai più (tra cui me) la possibilità di farsi un'idea di quello che possa essere successo.
A distanza di 30 anni traggo le conclusioni che mettere un butocrata al comando porta a questo.
Avanti gli USA ed a noi il peace keeping
niente è perfetto a questo mondo, neppure noi..
Ottimo.
Grazie!
Grandissimo Uomo e Professionista!
Grazie (se era rivolto a me 😂)!
@@alessandrogiorgi9461 Si è per Lei, La seguo con immenso Onore e Piacere!
Come dico sempre quando vedo il documentario sulla battaglia del pastificio, non ci fu solo quella battaglia, io ero con il tenente Ruzzi il 6 febbraio del 94 ....... ci attaccarono e lui morì. Così come non c'era solo la Folgore, si parla sempre di Folgore ..... noi eravamo un reggimento di formazione della Brigata Friuli .... bersaglieri, fucilieri, artiglieri ..... Non è giusto parlare solo della Folgore ...... !!!!
hai ragione ma si vendono meglio
@@domusorobica2014 i nostri Lupi di Toscana o fucilieri del 66° o artiglieri del 21° non avevano nulla di meno della Folgore, eravamo ragazzi di leva noi ed erano ragazzi di leva loro, La Folgore vive ancora di rendita da El Alamein, ma l'Esercito italiano era pieno di giovani ragazzi che hanno fatto il loro dovere fino in fondo pur non essendo parà, io per esempio ero un artigliere del 21° ho fatto un corso di lancio essendomi offerto volontario come designatore avanzato aviolanciato per il sistema SAGAT che avevamo ricevuto come primo reparto italiano di artiglieria campale. Sarebbe una cosa molto bella se organizzaste una conferenza con degli ex militari di leva ..... che parlassero della loro esperienza ... avreste delle piacevoli sorprese, non esiste solo il Paracadutista Paglia !