Napoli nel caso del film di Sorrentino non è una città né un luogo geografico ma un luogo dell'anima dove succede di tutto e di più,come capita nella vita di tutti.Il sacro e il profano si mischiano da far confondere e solo la lucidità e l'intelligenza di Partenope e del professore riescono a gestire mantenendo una certa impassibilità e distanza senza farsi coinvolgere. Sono studiosi di antropologia e sanno come gestire le emozioni ,non si lasciano coinvolgere nelle dinamiche caotiche dell'umanità perche sono intenti a curare la loro parte interiore che cresce smisuratamente (bambinone) e vedono la bellezza che altri non vedono. Sono solo tre volte che lo vedo e credo che sia un film che rimarrà nella cinematografia mondiale.
Sei piena di talento. Se non emergi in qualche modo non c'è giustizia. 😊Complimenti per i testi, la drammatizzazione, la narrazione, il montaggio, la voce, le capacità attoriali e di opinionista presentatrice. Recensioni notevoli.
Splendida recensione e complimenti per la location molto in linea con lo splendido film in questione. Ho visto il film il giorno della sua uscita nazionale, il 24 ottobre al primo spettacolo del pomeriggio e confesso di aver preso giorno di ferie appositamente. Mi è piaciuto moltissimo. È la storia di una donna libera che vive la sua vita e prende le sue decisioni senza costrizioni. Quanti di noi possono dire di vivere liberi come Parthenope? Il tutto raccontato tramite le meravigliose immagini di Sorrentino. Celeste è straordinaria. E poi che personaggi di contorno! Ottimo Gary Oldman. Ma parliamo anche di Flora Malva/Isabella Ferrari che a me ha ricordato molto Norma Desmond di SUNSET BOULEVARD di Billy Wilder quest 'ultimo (forse non a caso) citato dal prof. MAROTTA/Silvio Orlando come un grande antropologo. E Greta Cool/Luisa Ranieri col suo monologo sui napoletani scompisciante e tragico allo stesso tempo. E poi Tesorone/Lanzetta Gigantesco e Silvio Orlando for Ever! E La creatura di acqua è sale piacerebbe anche a David Lynch! È La disturbante scena dell'accoppiiamento nei quartieri spagnoli, mi ha ricordato, con le rispettive differenze, una scena analoga in Maria Antonietta di Sofia Coppola. Parthenope, secondo me è pieno di citazioni, tutte filtrate da quel gran cervello che è Sorrentino. Un film che da quando l'ho visto non mi abbandona. APPLAUSI APPLAUSI APPLAUSI!
Parthenope rifiuta Agnelli, che in quei tempi tutto voleva e poteva, ed è attratta dalla poetica disperazione dello scrittore. Questa è un' altra parte distintiva di Napoli, che rifiuta istintivamente il potere e accoglie il dolore di tutti
Bellissima recensione, film da vedere dopo 5 giorni sto ancora analizzando la personalità di Partenope e sinceramente non vorrei mai essre come lei che alla fine è rimasta sola . Napoli è cosi si ama e si odia allo stesso tempo .
Beh, non è rimasta "sola". Non ha trovato l'amore, ma perché non le è stato insegnato, in famiglia, visto che dai suoi genitori non è mai stata amata. Però si è costruita una bella vita da professoresse universitaria.
Io l'ho visto 4 volte, una cosa che non mi era mai successa. E ogni volta me lo godo di piu. Sto diventando dipendente, penso continuamente ai magnifici personaggi di cui avete perlato con tanta cura.
Credevo d'averlo visto due volte questo capolavoro, ascoltando questa recensione , o meglio chiacchierata come si dice al termine, cosi` dettagliata, ispirata, consapevole, m'e` parso d'averne goduto per una terza volta. Mi associo ad altri commenti prima del mio per complimentarmi per la passione rara che pervade questi trenta minuti. Grazie , e auguri per qualsisi siano i traguardi che si prefigge signor Medas.
Siamo felici di aver condiviso con te questa terza visione. Parthenope è letteralmente un viaggio, più che un film. E, a margine, ti ringrazio, personalmente, per il complimento e l'augurio. Anche se mi fa stranissimo sentirmi chiamare "Signor Medas" 😂
descrizione e analisi spettacolari , un mini viaggio nel film che mi ha fatto sentire meno solo dopo un senso di vertigine emotiva che il film mi ha lasciato , inizierò a seguirvi ♥️🙏🏻🌟
Grande Federica!!! Mi ero convinta di non andare a vederlo… ma poi ti ho ascoltata (con grande piacere e stupore) e credo che a questo punto mi hai incuriosita! Brava 👏 👏👏 very professional !!
Io sono uscita in lacrime e non riesco tuttora dopo due giorni a smettere di pensare al film e alla sua profondità. Non escludo la possibilità di tornare a vederlo ancora. Complimenti per l'ottima recensione!
Ancora nessun film, da quando abbiamo aperto il canale, ci ha fatto provare un senso così profondo di comunità, nell'accorgerci di aver avuto in così tanti una reazione così viscerale e potente. Capolavoro epocale. Un abbraccio e grazie!
Noi milanesi a cavallo tra anni 80 e 90 e siamo felicissimi di come questo film abbia creato un ponte così potente tra persone di posti e generazioni diverse, facendoci sentire un'emozione così intensa a prescindere da tutto
È una storia che attraversa la Storia. Il comandante è Achille Lauro, il cardinale è la metafora, anzi il negativo della fotografia di Sepe, uomo di Chiesa e di popolo, coltissimo e trascendentale. Attraversa il "movimento" del '77, la squadra di Maradona, e li attraversa con la smisurata bellezza dell'attrice. Tutto e il contrario di tutto si può dire di questo film, ma mai si potrà negare che è un vero capolavoro.
Beh capolavori sono ben altri e solo il tempo lo può dire quando se ne parlerà ancora tra decine di anni potrà definirsi tale...purtroppo ritengo questo sia tra i peggiori di Sorrentino Per quanto l'idea di concretizzare tramite una ragazza Napoli con tutte le sue contraddizioni paradossi il bene e il male il buono il cattivo l'ho trovato noioso Era solamente un susseguirsi di scene pompose, barocche, sgargianti ma prive di anima il tutto infarcito di aforismi e frasi ad effetto (come la stessa Parthenope che critica il professore per la spiegazione di antropologia solo con una frase d'effetto quindi una chiara autocritica del regista) ma appunto vuote, fini a se stesse, autoconclusive tanto che i personaggi non sembrassero reagire a certe parole quasi fossero frasi giusto per colpire lo spettatore e fargli dire wow Dopo metà film La protagonista spariva era solamente una carrellata di comparse che dicevano due cose d'effetto e se ne andavano I personaggi migliori riusciti secondo me sono lo scrittore e il professore gli unici ad avere personalità evoluzione del personaggio e soprattutto i dialoghi non risultavano stucchevoli come tutti gli altri L'unica cosa che salvo è la breve scena di due minuti nel quale Partenope e il mafioso girano per le strade di Napoli e li dalle porte e finestre delle case della classe sociale più povera si intravedono le loro vite, lì sì che mi sono emozionato È un film che per me è più forma che sostanza
La sua è un'analisi da 10 e lode, dopo la maggior parte di recensioni dal giudizio negativo. Anche io, dal giorno successivo alla visione della pellicola, sono stato sopraffatto dalla malinconia e dalla nostalgia, perlopiù ricordo la mia infanzia e adolescenza vissuta a Napoli, gli struggenti ricordi di Capri e di Posillipo.
Ho detto, già da pochi minuti della proiezione in sala, alla persona che era con me, che la visione del film sarà la mia consacrazione per la mia decisione del voler ritornare a vivere a Napoli dopo tanti anni, con la consapevolezza di costruire qualcosa di Importante per la mia vita, e così sarà ❤
Film emozionalmente dirompente, mi sono sciolto in un pianto disperato alle scene finali con la Sandrelli. Da Napoletano, quasi coevo di Parthenope, ho rivissuto la stessa nottata caprese e le stesse malinconia della vita che scorre troppo velocemente. Ed infine chi non è mai stato Sandrino innamorato senza speranza della Parthenope di turno?
La frase finale"Dio non ama il mare" mi pare la chiave di volta di tutto il film e nel mio cuore risuona la poesia, di Ingeborg Bachmann, La Bohemia è sul mare. Inno alla gioia per l'incommensurabilitá della vita.
Cerchiamo sempre di mettere amore e impegno nei nostri contenuti, ma questo film ha fatto davvero di tutto per farci perdere equilibrio, emozionandoci in maniera viscerale. Ma crediamo che siano proprio film così potenti a meritare di essere chiamati "capolavori". Grazie mille dei complimenti!
L'ho visto stasera, è un gran film. Ti ricorda che la gioventù man mano sbiadisce, i dolci ricordi intristiscono la quotidianità da adulto. Ho 33 anni e queste emozioni le ho sentite maggiormente grazie alla visione, è magia! Chapeau per la vostra analisi, siete riusciti a "vedere" davvero bene!
E qui sul canale siete in tanti ad aver visto tutte le cose che abbiamo visto anche noi. Si sta creando un bel senso di community intorno a queste opere meravigliose che sono film come questo
Bellissima analisi, profonda e dettagliata. Vi ho trovato per caso e mi sono subito iscritta al canale, ora vado a spulciare negli altri video vostri, complimenti!
Bella analisi. Io sono un po' saturo del Sorrentino super esteta post Grande Bellezza. Ma ho trovato questo film più convincente di quello che mi aspettassi. Permeato di una malinconia a tratti insostenibile, non nego di essermi commosso.
Noi non siamo andati troppo pazzi per "È stata la mano di Dio". Ma questo ci ha, come sai, ucciso, emotivamente. Commossi profondamente. Siamo contenti abbia emozionato anche te
In realtà il Sorrentino degli ultimi anni è stato molto poco esteta (vedi Loro, È stata la mano di Dio). Qui e' tornato si ad essere esteta, ma soprattutto visionario, geniale, emozionante.
Capolavoro di recensione. Bravissima!!!! Da napoletano emigrato (e felice) amo e schifo la mia città di origine, un sentimento descritto benissimo nel film.
Ah ma quindi tu invece puoi vedere "Loro" di Sorrentino, che in Italia è censurato. Comunque "urca", ce lo dici solo ora, dopo tutto questo tempo, che non abiti in Italia? Sei il nostro più fedele commentatore, in che angolo di mondo sei fuggito?
@@reasonsblog Saluti dalla Spagna allora 🤣😂. Che imbarazzo! Qui c'e' il cinema Verdi dove fanno vedere anche parecchia roba Italiana o in lingua originale, anche se al cinema non ci vado piu' molto come all' inizi. Recupero tutto sulle varíe piattaforme, come "loro" appunto.
Vi ringrazio per la recensione. La vostra è quella che mi piace di più tra altre che ho trovato e per questo motivo l'ho ascoltata due volte: prima di vedere il film e qualche giorno dopo averlo visto. Vi chiedo la cortesia di spiegarmi la figura del figlio del Professor Marotta. Credo ci siano riferimenti che non colgo, perchè quelli che ho in mente temo siano troppo lontani dal cinema di Sorrentino. Grazie
Il figlio di Marotta raccoglie in sé vari simbolismi. Il primo è "il mare". Parthenope dice che è fatto di acqua e sale, e lei porta il nome di una sirena, ne è naturalmente attratta. Poi la sua deformità, e il suo aspetto infantile, come diciamo nel video, con riferimento alla cultura cattolica, è un richiamo ad una bellezza più pura di quella estetica. La sua infanzia infinita, da un lato contrasta con l'infanzia che a Parthenope è stata negata, poiché messa al centro di aspettative di troppe persone, e dall'altro gli conferisce quella purezza che per Parthenope è ossigeno dopo lo schifo visto con Tesorone, col camorrista, con suo fratello, con la sua famiglia, e via via con quasi tutti i personaggi con cui ha avuto a che fare. Ad esclusione di tre persone: Cheever, Marotta e il figlio di Marotta.
Bellissimo film: non ricordo di essere stato colpito da una pellicola in maniera così intensa, l'ho visto ieri sera e non faccio altro che pensarci da un giorno intero. È un film imperfetto, qualche didascalia di troppo e qualche passaggio confuso, ma nel complesso è densissimo, appagante, poetico e visivamente splendido. Assolutamente da vedere al cinema.
Signori un opera sublime. Un viaggio che racconta il legame antropologico di qualsiasi uomo per la sua terra qualsiasi essa sia. Un turbinio di emozioni quasi devastante. Una critica struggente , uno schiaffo forte in viso , un viaggio malinconico nella vita di ogni uno di noi. Sia di chi va via e chi vi resta. Era tempo che non piangevo cosi in un cinema.
Complimenti naturalmente dovuti ad uno dei pochi cineasti contemporanei di tale levatura… in Sorrentino nelle sue opere si sente sempre L’influenza di quella mano di Dio che come metafora di spiritualità per chi crede ma comunque di fato e/o destino per chiunque altro ci pone davanti il mistero affascinante e imperscrutabile della Vita…. Questi Film hanno il potere di evocare , come certe musiche o certe letture,in ognuno emozioni e sentimenti personali e sociologici ( per chi ancora ne è in grado).. Complimenti anche agli autori e realizzatori di questa puntuale e non giudicante Analisi-Recensione sul movie dal sapore del grande neorealismo italiano che ha fatto storia nel cinema….🎥
Ho "vissuto" il film perché mia figlia piccola era presente nella scena dei "bassi" napoletani. Film che come hai detto, può essere compreso appieno solo da chi vive Napoli. Aggiungo che il figlio del professore che si vede alla fine è una metafora di Napoli... orrenda, ma bellissima per chi sa vederla (e non guardarla).
Un film pieno di metafore e significati legati alla visione intima e personale che Sorrentino ha di Napoli e della vita. Grazie mille della tua testimonianza!
Un occhio verista o neoverista... un quadro surreale, per paradossi, perché Napoli é un' incantevole serie di paradossi. Mi piace Paolo Sorrentino, mi piace il suo lavoro, la sceneggiatura e ciò che ha ottenuto con la fotografia😊 Parthenope é il capolavoro indiscusso. Roma ne La grande bellezza, la capitale fagocitante non ha raggiunto questi vertici. Tutti restiamo ammaliati. D' accordo con gli aggettivi utilizzati: abbagliante, abbacinante, epocale.
Io sono cresciuta in Campania e mia madre mi portava spesso a Napoli, dove aveva dei parenti. Dai 18 anni in poi ho vissuto a Roma. Ebbene, quando ho visto La Grande Bellezza ho sentito rifiuto e repulsione per questa città che non ho mai capito e da cui non mi sono sentita mai capita, mentre quando ho visto Parthenope mi sono sentita a casa, mi sono sentita al sicuro, mi sono identificata.
È una storia molto dolce, anche se Sorrentino non fa moltissimo per dare di Napoli l'immagine di un posto "sicuro". Libero, intenso, persino violento nelle emozioni che offre. Ma è anche vero che in qualche modo "il sangue" sente una sua appartenenza verso i luoghi della nostra infanzia e origine
Ci sono due livelli di fruizione del film a mio avviso. E fanno una enorme differenza. Chi ha vissuto Napoli e chi la conosce solo di fama o come turista. Per i primi le emozioni sono enormi e, forse, violentissime. L’evidente raffigurare in metafora la protagonista con la città e la città con la protagonista permette una lettura dei simboli e dei personaggi che la chiave sfuggita a tutti coloro che non hanno apprezzato il film… Potrei scrivere cento pagine su questo film, ma mi fermo qui.
Bellissima recensione. Ho pianto per metà film e ho avuto proprio la sensazione di avere lo "squarcio nel petto"...un film che mi ha toccato in profondità...a tratti ho desiderato andar via, proprio per non voler vedere infrangere i tabù, e non violare la poesia e la bellezza, e scendere nelle profondità degli inferi...negli abissi della vita, del cuore e della memoria...
L'ho visto ieri sera.volutamente da solo in un vecchio cinema di provincia Ne sono uscito pieno di commozione ed eccitazione al tempo stesso. Grazie Sorrentino. Grande cinema. Genio. Un gigante.❤
Grande recensione. Non ho ancora visto il film. Napoletano all'estero, ho paura di farmi travolgere da queste fortissime emozioni che mi ricordano la mia città e la mia giovinezza (ho 62 anni).
Tutto molto bello e prima di rivederlo ho voglia di ritornare a Napoli. Bellissima la vostra analisi infatti mi sono immediatamente iscritto e a proposito....chi è e cosa rappresenta il figlio di Marotta? Potrebbe essere la CULTURA?
Complimenti per l'analisi del film molto interessante e completa. Ho già visto il film a Cannes e mi era piaciuto moltissimo e andrò a rivederlo per gustare meglio ogni passaggio alla luce delle osservazioni e dei commenti che hai fatto. Resta il rammarico che non sia stato scelto per rappresentare il cinema italiano agli Oscar e che gli sia stato preferito Vermiglio...
Che analisi profonda e strutturata! Grazie, mi avete fatto cogliere una quantità enorme di sfumature che mi erano sfuggite. Io sono letteralmente innamorato di questo film che mi sta portando più volte in sala
Grazie! Noi cerchiamo di analizzare tutti i film in questa maniera, perché c'è sempre il lavoro di pensiero e scrittura di qualcuno che vuole dire delle cose. E a noi piace cercare quelle cose 😊
Napoli è anche quella città che, mentre sembra si stia arrendendo a un turismo omologante, improvvisamente fa apparire nei suoi vicoli uno striscione lacero, bianco e azzurro: "Amatevi più che potete, la vita può togliervi tutto in un attimo" Come un grido di dolore e verità, esattamente come questo film. Curiosità di vita vera, amore, inganno, consapevolezza e dolcezza alla fine.
Bellissima recensione, specialmente nella parte spoiler! Avete saputo spiegare alla perfezione sia i personaggi di Parthenope e specialmente di Raimondo: i vostri commenti su quest'ultimo sono stati illuminanti! A me non è piaciuta la parte finale del film, cioè il ritorno e l'interpretazione di Stefania Sandrelli, che per me era distonica. Avrei preferito un' attrice napoletana, magari Luisa Ranieri in una doppia veste diversa dalla pseudo Sofia Loren che ha interpretato (bravissima). Secondo me nella vostra recensione avete tralasciato due caratterizzazioni importanti: oltre quest'ultima anche la figura del figlio del professore, con un proprio significato che a mio avviso doveva essere approfondito. Un tema ricorrente che proprio non sono riuscito a capire è quello della "sigaretta"; secondo me ha un suo significato nascosto. Vi siete fatti una vostra opinione in merito? L'unica cosa su cui non sono d'accordo con quanto affermate è la visione buona e cattiva dei personaggi, come il cardinale. Nei film di Sorrentino ogni personaggio è una nuance di nero e bianco, che si vede sempre nei suoi film, come "La grande Bellezza" e "Loro"... La dimostrazione è che durante l'amplesso con l'ecclesiastico il sangue di San Gennaro comincia a sciogliersi... Ma questo non toglie nulla alla vostra ottima recensione.
Beh la sigaretta era una cosa molto "da uomo" in quegli anni, oltre ad essere diffusissima. È comunque un gesto di ribellione da parte di Parthenope, che come personaggio ama rompere le barriere di ruolo
@@vaxheadroom1395 La mia personale e opinabile interpretazione è che è vero miracolo, che avviene quando c'è umanità. Partenophe che si concede al cardinale è un atto di umanità, perché va oltre l'apparenza dell'uomo e vede in lui ciò che è più profondo. Il cardinale secondo me non è infatti un personaggio completamente negativo, ma c'è in lui sia il bene che il male. E' secondo me una scena di "realismo magico" come quella dei fenicotteri presente ne La Grande Bellezza. E anche lì la figura del cardinale, che elude ogni domanda sprirituale del protagonista, è più profonda di come può inizialmente apparire.
Sorrentino è come Guadagnino un regista che a volte mi piace e altre no ma la recensione mi incuriosisce davvero molto, al cinema non credo lo vedrò ma quando uscirà sulle piattaforme sicuramente sì!
Complimenti per la recensione, meritereste molti più iscritti per la qualità che mettete. Questo è il mio pensiero sul film. "A cosa stai pensando?" "L'amore per sopravvivere è stato un fallimento. O forse no" In questa frase risiede il vero messaggio che Sorrentino cela in un'opera complessa, simbolica e di conseguenza eccessiva e respingente. Ad una simmetria visiva, continuamente ricercata, seguita una narrazione criptica. Sarebbe, forse, servita una maggior armonia tra queste due componenti che non sempre si incastrano ed, anzi, a volte restituiscono il risultato opposto. Anche perché le scene simboliche sembrano a volte stridere con il cammino di Parthenope. Ma non ci si può commuovere dinanzi ad una meravigliosa Celeste della Porta metafora di Napoli e della vita. Viviamo la nostra intera adolescenza alla ricerca di risposte a domande a cui pensiamo di non poter rispondere poiché poveri di esperienze. Ma alla fine di tutto, quando saremo in grado di vedere, forse, capiremo che a quelle domande non c'è risposta. "A cosa stai pensando?" "Il tempo si muove di pari passo con il dolore. O forse no"
Grazie mille dei complimenti! Noi stiamo facendo di tutto per crescere, trovando nuovo pubblico e portando contenuti sempre più "raffinati". Come abbiamo detto nella recensione, a noi le asperità nelle scelte narrative di Sorrentino ci sono arrivate come la perfetta rappresentazione della caotica violenza e anche volgarità della vita. E al contempo, della sua dolcezza, epicità e mistero. Ne siamo rimasti estasiati, ma capiamo le tue critiche. Un abbraccio
Bellissima analisi. Unico appunto: 'la grande bellezza' non è paragonabile a Parthenope, come Gambardella non lo è. Qui trovi un Sorrentino che conosce questa città profondamente, da millenni: perché la ama smisuratamente. E non si può dire lo stesso di Sorrentino rispetto a Roma: non la conosce davvero a fondo, perché non la ama davvero con tutto il cuore. Ovviamente non dico questo per fargliene una colpa, anzi, lo trovo anche naturale. Ma questo film, come dici tu, è sublime. Ed è davvero suo, è lui. La grande bellezza, in lunghi tratti almeno, è quasi didascalico, in cui le citazioni a volte divengono imitazioni, tendenti allo sterile.
@@ilprof2154 ti ringraziamo per il complimento. Ma il paragone tra Parthenope e Gambardella per noi regge, eccome. Perchè La Grande Bellezza non è un film su Roma, e Parthenope non è un film su Napoli, sono entrambi molto più di questo. E per noi sono capolavori assoluti entrambi. Poi il personaggio di Gambardella se non sbaglio, è napoletano, trasferito a Roma in gioventù. Come Sorrentino
Una domanda, un po' per scherzare un po' davvero...ma ve li registrate con una telecamera nascosta, ve li vedete 3/4 volte, o magari registrate solo l'audio per ricordarvi ogni scena ed analizzarla? Perché siete fantastichi! Daje
Ciao, sono Simone. In realtà no, vediamo il film, poi o il giorno stesso o di solito quello dopo, mi metto è scrivo la recensione. Consulto fonti varie per verificare eventuali associazioni concettuali che il film può avermi suggerito, ma per il resto scrivo di getto e in mezza giornata lavorativa, poco più, lo finisco. E a quel punto giriamo. Nel caso di Parthenope la recensione l'ho scritta un mese dopo aver visto due volte il film. Ma perché Parthenope mi si è scolpito dentro come opera, scena per scena. Però in generale mi affido alla mia memoria per tutte le recensioni e le analisi 😊
Rosa Amo il Cinema..Ricordo la frase di A.Sordi,:un film è bello,quanto esci dal cinema,con il cuore,pieno d'emozioni. Partenope,non ti lascia indifferente, Così intendo,che lo andrò a rivedere Ciao
Da Napoletano di 40 anni, e da appassionato della Napoli dei teatri riuniti che sottende alle origini del cinema di Sorrentino, ho apprezzato molto le allegorie, la poetica ed ogni aspetto del film, ma se usciamo dalla mera fiaba allegorica, nei film di Sorrentino, dopo l'Uomo in più, Napoli c'è solo dal punto di vista borghese, colto, di una minoranza che a Napoli e turista. Non siamo un safari.
Beh ma in questo film Sorrentino passa da Posillipo ai quartieri spagnoli, senza approfondimenti eccessivi, è chiaro, ma caratterizzandoli splendidamente dal punto di vista fotografico
Critica giusta, ma a Sorrentino non è mai interessato quell' aspetto. È come dire che Fellini non parlava dei romani veri ne La dolce vita, pazienza. Secondo me sorrentino non racconta nemmeno la Borghesia, dove semplicemente ci si ritrova, parla solo di sé stesso.
Complimenti per questa recensione. é la terza che ascolto riguardo a questo film, ma è l'unica che sottolinea aspetti dell'opera che permettono di apprezzarla meglio e comprenderla. Ho apprezzato molto il film e anche solo la fotografia valeva la pena di andarlo a vedere.
Io avrei scelto Amanda Sandrelli al posto di Stefania.. cosa ne pensate? Stamattina l’ho vista in TV e l’ho trovata perfetta ed in continuità con il personaggio di Parthenope..
Beh diciamo che comunque Sorrentino, dalla più famosa Stefania, ha tirato fuori un'interpretazione molto bella. Quasi inattesa. Di Amanda, sinceramente, non ricordiamo di aver visto granché
@@reasonsblog Amanda è l'attrice di Non ci resta che piangere.. quella della scena "bisogna provare provare provare.." e la sensazione di questa preferenza è stata presa prima di una buona tazza di caffè, quindi da prendere con le pinze! La bravissima Stefania Sandrelli in Parthenope non sono riuscito ad amarla. Mi sembra in totale discontinuità con il personaggio di partenza. La mia sensazione è che Stefania non ha recitato la parte di Partenope da adulta ma quella di se stessa.. Quando è entrata lei, Napoli è sparita
Questo lo posso capire e anche condividere. Non abbiamo mai amato troppo Stefania Sandrelli come attrice, infatti in questo film ci ha stupito molto. Ma effettivamente, non prova granché a essere napoletana. Forse è anche una cosa voluta da Sorrentino però. In fin dei conti l'ha fatta vivere quasi tutta la sua vita a Trento
Accorgersi da adulti dell' esistenza della povertà, con una passeggiata nei bassifondi, non l'ho trovata una scena particolarmente originale e epocale come sostenete. Rimane per me un bel film dove il regista si diverte a buttare giù muri e la frase finale su Dio che non ama il mare la trovo grandiosa.
Parthenope che a 20 anni "scopre" la povertà, non è proprio il senso del film. È uno dei suoi sentieri narrativi, ma è percorso da Parthenope per mostrarlo a noi. E non è banale povertà, è qualcosa di più
@reasonsblog mi sono espressa male non è banale il significato in sé ma il modo in cui viene resa la scena è una cosa già vista che dovrebbe muovere a compassione ma non mi sembra ci riesca. Questo è quello che ho recepito io.
Parthenope incarna proprio la città. Si concede solo al torbido, al mistero, alla lussuria, al sacro e al profano, alla criminalità. Accoglie la cultura e la bellezza ma anche il suo contrario. Prepotente, permalosa, deludente, affascinante.
@@reasonsblogva ancora oltre, rifiuta Gianni Agnelli e il suo potere mentre invece ama e vorrebbe accogliere lo scrittore alcolizzato disperato. Se ne frega del potere e della verità, il dolore è più forte della verità, e la bellezza vera più forte del potere.
Analisi impeccabile. Dal film mi aspettavo molto e ho ricevuto ancora di più: sublime nella fotografia e nella scrittura dei personaggi. Lo rivedrò a breve per emozionarmi ancora! Giudizio finale: cinque cuori più che cinque stelle de luxe ❤❤❤❤❤
Ne siamo felicissimi! Questo film ci ha aperto il cervello come una scatola di tonno, e desideriamo condividere. Settimana prossima usciranno altri contenuti ispirati a Parthenope, qui sul canale
Si è Giuliano. Agnelli viene rifiutato da Parthenope, Sorrentino, che ama Maradona, si riferisce al rifiuto di Diego ad Agnelli. Disse a un giornalista napoletano che è stato l'unico rifiuto da lui avuto, ed era ancora abbastanza incazzato a distanza di anni. Poi ha avuto il rifiuto definitivo dal figlio e il suo suicidio... Parthenope rifiuta Agnelli e il potere ma ama e accoglie lo scrittore disperato alcolizzato. Questa è Napoli, nel bene e nel male
@@reasonsblogParthenope, Napoli che rifiuta il potere di Agnelli e ama e vorrebbe accogliere consolare ed essere consolata dallo scrittore alcolizzato e disperato. Parthenope che cerca la verità nei vicoli dopo lo splendore abbagliante di Posillipo. Luce e tenebra al massimo possibile.
Ma quale emozione !!! Le uniche emozioni sono : la bellezza e la bravura dell attrice celeste dalla porta e la canzone di Riccardo cocciante , il resto un insieme di scene e fotografie quasi da pubblicità sulla città di Napoli , manca solo di mettere al centro dell immagine un baba' o la boccetta di qualche profumo . Piacerà ai Napoletani soprattutto per i festeggiamenti dello scudetto . E poi per vedere il tempo che passa era giusto truccare l attrice giovane Celeste e non sostituirla con la Sandrelli non somigliante.
Ma lei ha guardato il video? O è venuto a commentare la copertina? Perché due sono le cose: se ha visto il video, la comprensione del testo le fa difetto. Se non l'ha visto, sta abusando del nostro tempo senza avere un'argomentazione valida che sia una.
Il film mi è piaciuto e mi ha emozionato, ma non il personaggio di Parthenope: so di andare controcorrente, ma in lei ho visto una ragazza che vuole essere libera di fare quel che le pare e piace per curiosità, per emozioni che prova in un certo momento...senza curarsi delle conseguenze, che in un paio di casi Saranno DEVASTANTI, per chi le sta intorno e anche per lei.In Parthenope non ho visto amore.Lho visto in alcuni personaggi maschili, che mi sono piaciuti molto di più .
Io ho trovato le battute, che sono sempre molto pompose, spesso vuote di significato e le continue inquadrature della protagonista in slow motion ad un certo punto snervanti. Ho capito che il personaggio rappresentava una Napoli sirena in relazione con tutte le sue parti, dai ricchi ai poveri, dalla mafia all'accademia, dal potere ecclesiastico a quello economico. Però queste relazioni hanno poco da dire e la protagonista non ha spessore proprio, persa nell'allegoria. Dopo due ore di film lei non la capisco, non è tridimensionale, non è reale. La fotografia e la regia sono impeccabili, però i personaggi non sono credibili e si perdono in macchiette. Bravo Orlando che con il suo modo di recitare sdrammatizza un po' le battute che gli tocca dire e Oldman ovviamente, ma ha una parte talmente piccola che non è molto influente sul film. Boh.. cosa mi ha trasmesso il film? Cosa ho imparato? Che domande mi faccio in più sul mondo? Mi son guardato sta fregna per due ore ma si sono pure annoiato e non sono riuscito quasi mai a lasciarmi andare nel mondo del film.
Ci hai detto perché non ti piace il film, e lo rispettiamo. Ma a ciò che dici noi rispondiamo già nella recensione. Che sembra tu non abbia visto fino alla fine. Perché per noi Parthenope non è un film su Napoli.
@@reasonsblog Non lo avevo guardato fino alla fine perché tutti gli aggettivi di elogio e le poche giustificazioni iniziali al riguardo non mi stavano dando molto. L'ho riguardato tutto. Le analisi che fate dicono chiaramente perché vi è piaciuto, però non riesco a concordare con quasi nulla. Quello che voi dite del personaggio per me il film non lo trasmette. Una scena su tutte per fare un esempio: quella dei quartieri spagnoli. Io l'ho trovata didascalica, un ditino alzato a dire "oh guarda che qua c'è la povertà, guarda in cosa si alimenta, in cosa si intreccia, di cosa vive la mafia. Qua son poveri guarda come stanno male". La poesia nei film non si fa con i sermoni dal pulpito a sbatterti in faccia un messaggio tagliato con l'accetta. Per me è principalmente un film mitologico su Napoli, altrimenti non lo chiamavi Parthenope. La metafora della sirena inizia con la nascita in mare e continua nella seduzione costante di tutte le forme di potere che controllano, distruggono e rendono magica la città. Però il personaggio umano non vive, le scelte che fa, forzate per continuare il percorso mitologico, lo rendono distante da un personaggio reale. Abbiamo chiaramente opinioni diverse e i film dicono qualcosa e qualcuno e non parlano ad altri. Per fortuna esistono campi dell'esistenza in cui possiamo serenamente concordare di essere in disaccordo.
Non è vero che ci sono tante scene con Parthenope in slow motion. Alcune sono proprio scene lente, non rallentate. In slow motion c'è la scena iniziale con le donne che si spogliano per l'arrivo della primavera, ma P. non c'è. Quindi hai visto cose che non ci sono. La scena nei vicoli con Roberto il mafioso è sublime a livello estetico: come dice questa recensione, anche io la ritengo da antologia.
@@alessandromontrasio105 potrebbe essere stata la noia ma sono abbastanza sicuro che molti intermezzi ai dialogo siano inquadrature rallentate. Non solo della protagonista ma anche di altri personaggi, ovviamente essendo la protagonista molte inquadrature rallentate sono sue. Per la scena in via della povertà ovviamente son gusti. Condivido che la fotografia e la sequenza registica, a livello tecnico siano ottimi ( ah quella è in slow motion al 100%).Per me rimane un po' vuota di complessità. Mi sembra solo un ditino alzato a dire "guarda che poveri questi con la mafia". Non ci vedo altro di analisi sociale. Se mi puoi suggerire che elementi di riflessione ti ha dato magari scopro qualcosa.
Visto oggi. Contentissimo di averlo visto, un film davvero intenso, ottima regia e fotografia, temi profondi toccati con scene o dialoghi sintetici ma pregni, e in mezzo tanta bellezza visiva per avere il tempo di digerire e riflettere.
Noi ancora ogni tanto sentiamo sedicenti cinefili che parlano male de "La Grande Bellezza". Un film che, per carità, può non piacere a qualcuno, legittimo. Ma se non ne riconosci la raffinatezza... Grazie mille caro amico, è un piacere aver condiviso pensieri su questo film con te, e benvenuto tra noi!
@@reasonsblog Esattamente, i gusti son gusti e la critica è legittima, ma è necessario che questa sia commisurata al grado di profondità del film. Vi ho scritto ieri subito dopo aver visto il film e dopo aver ascoltato qualche altra recensione inappagante (al punto tale che stavo credendo di averci visto "troppo"). Fortunatamente ho trovato qualcuno che ha avuto un'esperienza simile alla mia ed è stato bello sapere che ci sia questa condivisione. Grazie a voi amici e alla prossima! 😁
@@rosarioairofarulla5228 abbiamo visto recensori diventati, negli anni, molto seguiti, parlarne come film noioso, arrogante e vuoto. Ripetiamo, rispettiamo i gusti di tutti, ma se per lavoro parli di cinema, e parli di Parthenope in quel modo, forse dovresti riconsiderare parecchie cose.
È una donna di 3000 anni che non ha bisogno di farsi capire da chi non la vuole o non la sa capire ("a cosa pensi?") e mostra di sé solo la parte superficiale a chi non riesce a raggiungerla.
Finalmente leggo un' analisi pertinente di questo bellissimo film!
Un capolavoro da vedere e vedere più volte !!!
@@patriziavellucci2590 grazie!
Napoli nel caso del film di Sorrentino non è una città né un luogo geografico ma un luogo dell'anima dove succede di tutto e di più,come capita nella vita di tutti.Il sacro e il profano si mischiano da far confondere e solo la lucidità e l'intelligenza di Partenope e del professore riescono a gestire mantenendo una certa impassibilità e distanza senza farsi coinvolgere. Sono studiosi di antropologia e sanno come gestire le emozioni ,non si lasciano coinvolgere nelle dinamiche caotiche dell'umanità perche sono intenti a curare la loro parte interiore che cresce smisuratamente (bambinone) e vedono la bellezza che altri non vedono.
Sono solo tre volte che lo vedo e credo che sia un film che rimarrà nella cinematografia mondiale.
Sicuramente nel nostro cuore. Torneremo a vederlo a giorni
Sei piena di talento. Se non emergi in qualche modo non c'è giustizia. 😊Complimenti per i testi, la drammatizzazione, la narrazione, il montaggio, la voce, le capacità attoriali e di opinionista presentatrice. Recensioni notevoli.
Mh.
Splendida recensione e complimenti per la location molto in linea con lo splendido film in questione. Ho visto il film il giorno della sua uscita nazionale, il 24 ottobre al primo spettacolo del pomeriggio e confesso di aver preso giorno di ferie appositamente. Mi è piaciuto moltissimo. È la storia di una donna libera che vive la sua vita e prende le sue decisioni senza costrizioni. Quanti di noi possono dire di vivere liberi come Parthenope? Il tutto raccontato tramite le meravigliose immagini di Sorrentino. Celeste è straordinaria. E poi che personaggi di contorno! Ottimo Gary Oldman. Ma parliamo anche di Flora Malva/Isabella Ferrari che a me ha ricordato molto Norma Desmond di SUNSET BOULEVARD di Billy Wilder quest 'ultimo (forse non a caso) citato dal prof. MAROTTA/Silvio Orlando come un grande antropologo. E Greta Cool/Luisa Ranieri col suo monologo sui napoletani scompisciante e tragico allo stesso tempo. E poi Tesorone/Lanzetta Gigantesco e Silvio Orlando for Ever! E La creatura di acqua è sale piacerebbe anche a David Lynch! È La disturbante scena dell'accoppiiamento nei quartieri spagnoli, mi ha ricordato, con le rispettive differenze, una scena analoga in Maria Antonietta di Sofia Coppola. Parthenope, secondo me è pieno di citazioni, tutte filtrate da quel gran cervello che è Sorrentino. Un film che da quando l'ho visto non mi abbandona. APPLAUSI APPLAUSI APPLAUSI!
Ci uniamo agli applausi! E al continuo pensare e ripensare a questo film!
Condivido al 100%. Alcune scene e il finale mi hanno fatto piangere. Capolavoro.
❤️❤️❤️
Parthenope rifiuta Agnelli, che in quei tempi tutto voleva e poteva, ed è attratta dalla poetica disperazione dello scrittore.
Questa è un' altra parte distintiva di Napoli, che rifiuta istintivamente il potere e accoglie il dolore di tutti
Bellissima recensione, film da vedere dopo 5 giorni sto ancora analizzando la personalità di Partenope e sinceramente non vorrei mai essre come lei che alla fine è rimasta sola . Napoli è cosi si ama e si odia allo stesso tempo .
Beh, non è rimasta "sola". Non ha trovato l'amore, ma perché non le è stato insegnato, in famiglia, visto che dai suoi genitori non è mai stata amata. Però si è costruita una bella vita da professoresse universitaria.
Io l'ho visto 4 volte, una cosa che non mi era mai successa. E ogni volta me lo godo di piu. Sto diventando dipendente, penso continuamente ai magnifici personaggi di cui avete perlato con tanta cura.
Stessa identica cosa 😊
Credevo d'averlo visto due volte questo capolavoro, ascoltando questa recensione , o meglio chiacchierata come si dice al termine, cosi` dettagliata, ispirata, consapevole, m'e` parso d'averne goduto per una terza volta. Mi associo ad altri commenti prima del mio per complimentarmi per la passione rara che pervade questi trenta minuti. Grazie , e auguri per qualsisi siano i traguardi che si prefigge signor Medas.
Siamo felici di aver condiviso con te questa terza visione. Parthenope è letteralmente un viaggio, più che un film. E, a margine, ti ringrazio, personalmente, per il complimento e l'augurio. Anche se mi fa stranissimo sentirmi chiamare "Signor Medas" 😂
descrizione e analisi spettacolari , un mini viaggio nel film che mi ha fatto sentire meno solo dopo un senso di vertigine emotiva che il film mi ha lasciato , inizierò a seguirvi ♥️🙏🏻🌟
Grazie mille! Sì, qui nei commenti siamo davvero in tanti ad aver provato quella vertigine, ed è bellissimo ritrovarsi. Un abbraccio e benvenuto!
Grande Federica!!!
Mi ero convinta di non andare a vederlo… ma poi ti ho ascoltata (con grande piacere e stupore) e credo che a questo punto mi hai incuriosita!
Brava 👏 👏👏
very professional !!
Ciao Francesca, grazie mille!! Lusingata per i complimenti, ti mando un abbraccio grande!
@ ♥️🥰
Io sono uscita in lacrime e non riesco tuttora dopo due giorni a smettere di pensare al film e alla sua profondità. Non escludo la possibilità di tornare a vederlo ancora. Complimenti per l'ottima recensione!
Ancora nessun film, da quando abbiamo aperto il canale, ci ha fatto provare un senso così profondo di comunità, nell'accorgerci di aver avuto in così tanti una reazione così viscerale e potente. Capolavoro epocale. Un abbraccio e grazie!
Bellissima recensione, accurata e ricca di spunti interpretativi, che ascolto dopo aver visto il film. bravissima 👏👏👏
@@giannamariacaserta373 grazie mille! E un abbraccio!
Sei bravissima le tue spiegazioni mi commuovono.
@@leatrani2579 siamo davvero felici di averti emozionato così tanto! Grazie!
Lettura profonda e sensibile, di cui condivido ogni parola. Sono una Napoletana del '66 e da quando ha visto il film non smetto di pensarci
Noi milanesi a cavallo tra anni 80 e 90 e siamo felicissimi di come questo film abbia creato un ponte così potente tra persone di posti e generazioni diverse, facendoci sentire un'emozione così intensa a prescindere da tutto
Infinita Gratitudine per la splendida recensione ❤❤❤❤❤
Per uno splendido film. Grazie ❤️
È una storia che attraversa la Storia. Il comandante è Achille Lauro, il cardinale è la metafora, anzi il negativo della fotografia di Sepe, uomo di Chiesa e di popolo, coltissimo e trascendentale.
Attraversa il "movimento" del '77, la squadra di Maradona, e li attraversa con la smisurata bellezza dell'attrice.
Tutto e il contrario di tutto si può dire di questo film, ma mai si potrà negare che è un vero capolavoro.
Film che prende significati diversi a seconda di chi lo guarda, del suo vissuto. Ma comunque lo guardi, un capolavoro.
Come si fa a definire capolavoro un film vuoto e privo di insegnamenti positivi.
@@antonioaudia185 se lo dice lei
Beh capolavori sono ben altri e solo il tempo lo può dire quando se ne parlerà ancora tra decine di anni potrà definirsi tale...purtroppo ritengo questo sia tra i peggiori di Sorrentino
Per quanto l'idea di concretizzare tramite una ragazza Napoli con tutte le sue contraddizioni paradossi il bene e il male il buono il cattivo l'ho trovato noioso
Era solamente un susseguirsi di scene pompose, barocche, sgargianti ma prive di anima il tutto infarcito di aforismi e frasi ad effetto (come la stessa Parthenope che critica il professore per la spiegazione di antropologia solo con una frase d'effetto quindi una chiara autocritica del regista) ma appunto vuote, fini a se stesse, autoconclusive tanto che i personaggi non sembrassero reagire a certe parole quasi fossero frasi giusto per colpire lo spettatore e fargli dire wow
Dopo metà film La protagonista spariva era solamente una carrellata di comparse che dicevano due cose d'effetto e se ne andavano
I personaggi migliori riusciti secondo me sono lo scrittore e il professore gli unici ad avere personalità evoluzione del personaggio e soprattutto i dialoghi non risultavano stucchevoli come tutti gli altri
L'unica cosa che salvo è la breve scena di due minuti nel quale Partenope e il mafioso girano per le strade di Napoli e li dalle porte e finestre delle case della classe sociale più povera si intravedono le loro vite, lì sì che mi sono emozionato
È un film che per me è più forma che sostanza
@@BlakJeezus rispettiamo il tuo parere, ma la nostra risposta è nella recensione
La sua è un'analisi da 10 e lode, dopo la maggior parte di recensioni dal giudizio negativo. Anche io, dal giorno successivo alla visione della pellicola, sono stato sopraffatto dalla malinconia e dalla nostalgia, perlopiù ricordo la mia infanzia e adolescenza vissuta a Napoli, gli struggenti ricordi di Capri e di Posillipo.
Ho detto, già da pochi minuti della proiezione in sala, alla persona che era con me, che la visione del film sarà la mia consacrazione per la mia decisione del voler ritornare a vivere a Napoli dopo tanti anni, con la consapevolezza di costruire qualcosa di Importante per la mia vita, e così sarà ❤
Che bella cosa quando un film offre motivazioni simili! Complimenti! E in bocca al lupo!
Film emozionalmente dirompente, mi sono sciolto in un pianto disperato alle scene finali con la Sandrelli. Da Napoletano, quasi coevo di Parthenope, ho rivissuto la stessa nottata caprese e le stesse malinconia della vita che scorre troppo velocemente. Ed infine chi non è mai stato Sandrino innamorato senza speranza della Parthenope di turno?
Devastante quando un film riesce a rimestare così profondamente dentro di noi, tra i ricordi
Complimenti, mi fa piacere ritrovare i miei pensieri nella vostra recensione puntuale
Grazie mille, e il piacere di questa condivisione è nostro!
Complimenti, qualcuno che ha gli strumenti ed ha capito l'essenza di quel film !!
Ma grazie! Fortunatamente non siamo gli unici, ma certamente siamo tra quelli che hanno amato di più questo film :)
Magari ( se riuscirò) darò la mia opinione nei prossimi giorni. L'ho visto domenica sera, oggi è mercoledì ed io sono ancora sconvolto!
Stesso effetto. Noi la recensione l'abbiamo scritta un mese dopo averlo visto!
La frase finale"Dio non ama il mare" mi pare la chiave di volta di tutto il film e nel mio cuore risuona la poesia, di Ingeborg Bachmann, La Bohemia è sul mare. Inno alla gioia per l'incommensurabilitá della vita.
Questo film ispira pensieri e associazioni splendide
Film immenso. Qui una recensione che, con grande amore e grande lavoro, gli rende giustizia. Complimenti.
Cerchiamo sempre di mettere amore e impegno nei nostri contenuti, ma questo film ha fatto davvero di tutto per farci perdere equilibrio, emozionandoci in maniera viscerale. Ma crediamo che siano proprio film così potenti a meritare di essere chiamati "capolavori". Grazie mille dei complimenti!
@@reasonsblog condivido le emozioni provate e la definizione di capolavoro. E rinnovo i vivissimi complimenti!
Visto ieri sera, non riesco a smettere di pensarci...
Benvenuto nel club
MERAVIGLIOSO !!!! Visto ieri e mi torna sempre in mente e mille e mille modi …
@@robertomerola6094 vero? Successo anche a noi!
Bravissima ! Sei stata fantastica !
@@vincenzo-q6x grazie!
L'ho visto stasera, è un gran film. Ti ricorda che la gioventù man mano sbiadisce, i dolci ricordi intristiscono la quotidianità da adulto. Ho 33 anni e queste emozioni le ho sentite maggiormente grazie alla visione, è magia!
Chapeau per la vostra analisi, siete riusciti a "vedere" davvero bene!
E qui sul canale siete in tanti ad aver visto tutte le cose che abbiamo visto anche noi. Si sta creando un bel senso di community intorno a queste opere meravigliose che sono film come questo
bella recensione,tra l'altro apprezzabile l'ambientazione in tema con il film 😆😆
Grazie mille! Abbiamo voluto fare questa cosa speciale per un film speciale
Bellissima analisi, profonda e dettagliata. Vi ho trovato per caso e mi sono subito iscritta al canale, ora vado a spulciare negli altri video vostri, complimenti!
Antonella, grazie! E benvenuta tra noi!
Una recensione meravigliosa
Grazie!
Bella analisi. Io sono un po' saturo del Sorrentino super esteta post Grande Bellezza. Ma ho trovato questo film più convincente di quello che mi aspettassi. Permeato di una malinconia a tratti insostenibile, non nego di essermi commosso.
Noi non siamo andati troppo pazzi per "È stata la mano di Dio". Ma questo ci ha, come sai, ucciso, emotivamente. Commossi profondamente. Siamo contenti abbia emozionato anche te
In realtà il Sorrentino degli ultimi anni è stato molto poco esteta (vedi Loro, È stata la mano di Dio). Qui e' tornato si ad essere esteta, ma soprattutto visionario, geniale, emozionante.
Ti ha permeato la malinconia di sirrentino😅😅😅😅😅😅
Capolavoro di recensione. Bravissima!!!! Da napoletano emigrato (e felice) amo e schifo la mia città di origine, un sentimento descritto benissimo nel film.
Grazie mille! Parthenope è finito dritto dritto nella nostra Top 10 del 2024!
Capolavoro! “L’amore è un inganno per la sopravvivenza, O forse no!”Una delle citazioni, film fantastico👌🏻 e complimenti per la recensione!…
Citazione che spacca il cuore in mille pezzi! Grazie mille e un abbraccio!
Recensione da 10
Come il film ❤️
Capolavoro. Siamo rimasti senza parole !
Vero? Devastante!
Questa recensione è già un capolavoro. ❤❤
Grazie ❤️
interessante, come tutto cio' che ho visto di Sorrentino. Grazie.
Hai già visto il film?
@@reasonsblog No. Non vivo in italia. Molti film non arrivano qui.
Ah ma quindi tu invece puoi vedere "Loro" di Sorrentino, che in Italia è censurato. Comunque "urca", ce lo dici solo ora, dopo tutto questo tempo, che non abiti in Italia? Sei il nostro più fedele commentatore, in che angolo di mondo sei fuggito?
@@reasonsblog Saluti dalla Spagna allora 🤣😂. Che imbarazzo! Qui c'e' il cinema Verdi dove fanno vedere anche parecchia roba Italiana o in lingua originale, anche se al cinema non ci vado piu' molto come all' inizi. Recupero tutto sulle varíe piattaforme, come "loro" appunto.
vi seguo perche' siete bravi e simpátici quando volete. E la tv l' ho bendita, quindi vado su questi canali che li trovo interessanti e divertenti.
Vi ringrazio per la recensione. La vostra è quella che mi piace di più tra altre che ho trovato e per questo motivo l'ho ascoltata due volte: prima di vedere il film e qualche giorno dopo averlo visto. Vi chiedo la cortesia di spiegarmi la figura del figlio del Professor Marotta. Credo ci siano riferimenti che non colgo, perchè quelli che ho in mente temo siano troppo lontani dal cinema di Sorrentino.
Grazie
Il figlio di Marotta raccoglie in sé vari simbolismi. Il primo è "il mare". Parthenope dice che è fatto di acqua e sale, e lei porta il nome di una sirena, ne è naturalmente attratta. Poi la sua deformità, e il suo aspetto infantile, come diciamo nel video, con riferimento alla cultura cattolica, è un richiamo ad una bellezza più pura di quella estetica. La sua infanzia infinita, da un lato contrasta con l'infanzia che a Parthenope è stata negata, poiché messa al centro di aspettative di troppe persone, e dall'altro gli conferisce quella purezza che per Parthenope è ossigeno dopo lo schifo visto con Tesorone, col camorrista, con suo fratello, con la sua famiglia, e via via con quasi tutti i personaggi con cui ha avuto a che fare. Ad esclusione di tre persone: Cheever, Marotta e il figlio di Marotta.
Bellissimo film: non ricordo di essere stato colpito da una pellicola in maniera così intensa, l'ho visto ieri sera e non faccio altro che pensarci da un giorno intero. È un film imperfetto, qualche didascalia di troppo e qualche passaggio confuso, ma nel complesso è densissimo, appagante, poetico e visivamente splendido.
Assolutamente da vedere al cinema.
Ti ha travolto lo stesso treno che ha travolto noi
Signori un opera sublime.
Un viaggio che racconta il legame antropologico di qualsiasi uomo per la sua terra qualsiasi essa sia.
Un turbinio di emozioni quasi devastante.
Una critica struggente , uno schiaffo forte in viso , un viaggio malinconico nella vita di ogni uno di noi.
Sia di chi va via e chi vi resta.
Era tempo che non piangevo cosi in un cinema.
Un film che racconta questa è tante altre cose. Capolavoro!
@@reasonsblog si ovviamente, ed emoziona davvero su tutto , quando vedi film come questo davvero capisci perchè il cinema è la quinta arte!!
Complimenti naturalmente dovuti ad uno dei pochi cineasti contemporanei di tale levatura… in Sorrentino nelle sue opere si sente sempre L’influenza di quella mano di Dio che come metafora di spiritualità per chi crede ma comunque di fato e/o destino per chiunque altro ci pone davanti il mistero affascinante e imperscrutabile della Vita…. Questi Film hanno il potere di evocare , come certe musiche o certe letture,in ognuno emozioni e sentimenti personali e sociologici ( per chi ancora ne è in grado)..
Complimenti anche agli autori e realizzatori di questa puntuale e non giudicante Analisi-Recensione sul movie dal sapore del grande neorealismo italiano che ha fatto storia nel cinema….🎥
Grazie mille ❤️
Grazie
Potente struggente commovente malinconico e visivamente perfetto. Signore e signori, ecco a voi un vero capolavoro.❤
Concordiamo al 100%!
Ho "vissuto" il film perché mia figlia piccola era presente nella scena dei "bassi" napoletani.
Film che come hai detto, può essere compreso appieno solo da chi vive Napoli. Aggiungo che il figlio del professore che si vede alla fine è una metafora di Napoli... orrenda, ma bellissima per chi sa vederla (e non guardarla).
Un film pieno di metafore e significati legati alla visione intima e personale che Sorrentino ha di Napoli e della vita. Grazie mille della tua testimonianza!
meraviglioso da rivedere
@@ElviraSeverino-q3n assolutamente!
Un occhio verista o neoverista... un quadro surreale, per paradossi, perché Napoli é un' incantevole serie di paradossi.
Mi piace Paolo Sorrentino, mi piace il suo lavoro, la sceneggiatura e ciò che ha ottenuto con la fotografia😊
Parthenope é il capolavoro indiscusso. Roma ne La grande bellezza, la capitale fagocitante non ha raggiunto questi vertici. Tutti restiamo ammaliati. D' accordo con gli aggettivi utilizzati: abbagliante, abbacinante, epocale.
E piace tantissimo anche a noi
Splendida recensione, parole misurate ed emozioni sincere, m'avete convinto ad iscrivermi
Grazie mille e benvenuto!
Io sono cresciuta in Campania e mia madre mi portava spesso a Napoli, dove aveva dei parenti. Dai 18 anni in poi ho vissuto a Roma. Ebbene, quando ho visto La Grande Bellezza ho sentito rifiuto e repulsione per questa città che non ho mai capito e da cui non mi sono sentita mai capita, mentre quando ho visto Parthenope mi sono sentita a casa, mi sono sentita al sicuro, mi sono identificata.
È una storia molto dolce, anche se Sorrentino non fa moltissimo per dare di Napoli l'immagine di un posto "sicuro". Libero, intenso, persino violento nelle emozioni che offre. Ma è anche vero che in qualche modo "il sangue" sente una sua appartenenza verso i luoghi della nostra infanzia e origine
Finalmente, dopo qualche anno di latitanza, è tornato Sorrentino. Quello vero❤
Drammaticamente in forma!
Ci sono due livelli di fruizione del film a mio avviso. E fanno una enorme differenza. Chi ha vissuto Napoli e chi la conosce solo di fama o come turista.
Per i primi le emozioni sono enormi e, forse, violentissime. L’evidente raffigurare in metafora la protagonista con la città e la città con la protagonista permette una lettura dei simboli e dei personaggi che la chiave sfuggita a tutti coloro che non hanno apprezzato il film…
Potrei scrivere cento pagine su questo film, ma mi fermo qui.
Anche per dei non-napoletani il film è devastante. Parla di emozioni universali
Bellissima recensione. Ho pianto per metà film e ho avuto proprio la sensazione di avere lo "squarcio nel petto"...un film che mi ha toccato in profondità...a tratti ho desiderato andar via, proprio per non voler vedere infrangere i tabù, e non violare la poesia e la bellezza, e scendere nelle profondità degli inferi...negli abissi della vita, del cuore e della memoria...
È come se lo avessimo visto insieme. Un abbraccio!
Che bella recensione. Complimenti! 😊
Ma grazie mille! Un abbraccio!
Lo vedrò quanto prima sicuramente
Grazie ❤
Poi dicci cosa ne pensi!
Bella e intensa recensione. Non conoscevo il canale, mi sono iscritto per questo assaggio di contenuti.
Ma grazie! E benvenuto!
Bravissimi
Grazie!
L'ho visto ieri sera.volutamente da solo in un vecchio cinema di provincia Ne sono uscito pieno di commozione ed eccitazione al tempo stesso. Grazie Sorrentino. Grande cinema. Genio. Un gigante.❤
@@dott.lucaandreamilanese4892 è bello vedere che ci sono tante persone con una tale sensibilità
Ma per piacere... davvero a-morale. Non credo che rappresenti Napoli, per niente...
Ottima recensione di un film bellissimo!
Grazie mille ❤️
Grande recensione. Non ho ancora visto il film. Napoletano all'estero, ho paura di farmi travolgere da queste fortissime emozioni che mi ricordano la mia città e la mia giovinezza (ho 62 anni).
Grazie! Sarà molto molto emozionante vederlo, siamo sicuri
vai e preparati felicemente alle lacrime...
portati il cuscino
@@tosellodobaron6024 devi sentirti straordinariamente brillante facendo queste battute. Quando passi davanti ad uno specchio ti fai gli applausi?
Tutto molto bello e prima di rivederlo ho voglia di ritornare a
Napoli. Bellissima la vostra analisi infatti mi sono immediatamente iscritto e a proposito....chi è e cosa rappresenta il figlio di Marotta?
Potrebbe essere la CULTURA?
In realtà il ragazzo di acqua e sale ha molti significati, molte possibili letture, ma non si identifica con un ideale preciso, come la cultura.
Bravissima!
@@RiccardoTamburini-i4u grazie!
Bellissima analisi
Grazie!
Complimenti per l'analisi del film molto interessante e completa. Ho già visto il film a Cannes e mi era piaciuto moltissimo e andrò a rivederlo per gustare meglio ogni passaggio alla luce delle osservazioni e dei commenti che hai fatto. Resta il rammarico che non sia stato scelto per rappresentare il cinema italiano agli Oscar e che gli sia stato preferito Vermiglio...
Noi abbiamo visto anche Vermiglio, e ci è piaciuto. Ma sì, per noi il candidato doveva essere Parthenope.
Che analisi profonda e strutturata! Grazie, mi avete fatto cogliere una quantità enorme di sfumature che mi erano sfuggite. Io sono letteralmente innamorato di questo film che mi sta portando più volte in sala
Grazie! Noi cerchiamo di analizzare tutti i film in questa maniera, perché c'è sempre il lavoro di pensiero e scrittura di qualcuno che vuole dire delle cose. E a noi piace cercare quelle cose 😊
Penso che approverebbe anche Sorrentino.
@@paolabeneduce5273 adoreremmo sentire la sua opinione
Napoli è anche quella città che, mentre sembra si stia arrendendo a un turismo omologante, improvvisamente fa apparire nei suoi vicoli uno striscione lacero, bianco e azzurro: "Amatevi più che potete, la vita può togliervi tutto in un attimo"
Come un grido di dolore e verità, esattamente come questo film.
Curiosità di vita vera, amore, inganno, consapevolezza e dolcezza alla fine.
@@francoguerrera8202 un pensiero dolce e terribile. Proprio come questo film. Un abbraccio!
Bellissima recensione, specialmente nella parte spoiler! Avete saputo spiegare alla perfezione sia i personaggi di Parthenope e specialmente di Raimondo: i vostri commenti su quest'ultimo sono stati illuminanti! A me non è piaciuta la parte finale del film, cioè il ritorno e l'interpretazione di Stefania Sandrelli, che per me era distonica. Avrei preferito un' attrice napoletana, magari Luisa Ranieri in una doppia veste diversa dalla pseudo Sofia Loren che ha interpretato (bravissima). Secondo me nella vostra recensione avete tralasciato due caratterizzazioni importanti: oltre quest'ultima anche la figura del figlio del professore, con un proprio significato che a mio avviso doveva essere approfondito. Un tema ricorrente che proprio non sono riuscito a capire è quello della "sigaretta"; secondo me ha un suo significato nascosto. Vi siete fatti una vostra opinione in merito? L'unica cosa su cui non sono d'accordo con quanto affermate è la visione buona e cattiva dei personaggi, come il cardinale. Nei film di Sorrentino ogni personaggio è una nuance di nero e bianco, che si vede sempre nei suoi film, come "La grande Bellezza" e "Loro"... La dimostrazione è che durante l'amplesso con l'ecclesiastico il sangue di San Gennaro comincia a sciogliersi... Ma questo non toglie nulla alla vostra ottima recensione.
Beh la sigaretta era una cosa molto "da uomo" in quegli anni, oltre ad essere diffusissima. È comunque un gesto di ribellione da parte di Parthenope, che come personaggio ama rompere le barriere di ruolo
Il miracolo del sangue è vero miracolo o è truffa? In questa domanda, secondo me, si spiega il momento in cui Sorrentino lo fa sciogliere...
@@vaxheadroom1395 La mia personale e opinabile interpretazione è che è vero miracolo, che avviene quando c'è umanità. Partenophe che si concede al cardinale è un atto di umanità, perché va oltre l'apparenza dell'uomo e vede in lui ciò che è più profondo. Il cardinale secondo me non è infatti un personaggio completamente negativo, ma c'è in lui sia il bene che il male. E' secondo me una scena di "realismo magico" come quella dei fenicotteri presente ne La Grande Bellezza. E anche lì la figura del cardinale, che elude ogni domanda sprirituale del protagonista, è più profonda di come può inizialmente apparire.
Come quei brani che ascolti per la prima volta e a cui non volgi l'orecchio nel modo corretto,ma che gia si è fatto strada nella tua anima
Noi nel dubbio questo brano lo abbiamo ascoltato e riascoltato
Sorrentino è come Guadagnino un regista che a volte mi piace e altre no ma la recensione mi incuriosisce davvero molto, al cinema non credo lo vedrò ma quando uscirà sulle piattaforme sicuramente sì!
Eppure per la bellezza fotografica e sonora, ti consigliamo di vederlo al cinema
Film di partcolare bellezza e emozione.
Vero!
Visto appena uscito; ho già in programma di rivederlo!💙
Stesso nostro programma 😊
Complimenti per la recensione, meritereste molti più iscritti per la qualità che mettete. Questo è il mio pensiero sul film.
"A cosa stai pensando?"
"L'amore per sopravvivere è stato un fallimento. O forse no"
In questa frase risiede il vero messaggio che Sorrentino cela in un'opera complessa, simbolica e di conseguenza eccessiva e respingente. Ad una simmetria visiva, continuamente ricercata, seguita una narrazione criptica. Sarebbe, forse, servita una maggior armonia tra queste due componenti che non sempre si incastrano ed, anzi, a volte restituiscono il risultato opposto. Anche perché le scene simboliche sembrano a volte stridere con il cammino di Parthenope. Ma non ci si può commuovere dinanzi ad una meravigliosa Celeste della Porta metafora di Napoli e della vita. Viviamo la nostra intera adolescenza alla ricerca di risposte a domande a cui pensiamo di non poter rispondere poiché poveri di esperienze. Ma alla fine di tutto, quando saremo in grado di vedere, forse, capiremo che a quelle domande non c'è risposta.
"A cosa stai pensando?"
"Il tempo si muove di pari passo con il dolore. O forse no"
Grazie mille dei complimenti! Noi stiamo facendo di tutto per crescere, trovando nuovo pubblico e portando contenuti sempre più "raffinati".
Come abbiamo detto nella recensione, a noi le asperità nelle scelte narrative di Sorrentino ci sono arrivate come la perfetta rappresentazione della caotica violenza e anche volgarità della vita. E al contempo, della sua dolcezza, epicità e mistero. Ne siamo rimasti estasiati, ma capiamo le tue critiche. Un abbraccio
Complimenti per il coraggio di dire chiaramente come la pensa l’attuale governo sull’aborto❤
Purtroppo questo governo non nasconde i propri pessimi propositi. E noi non manchiamo un'occasione per protestare
Non vedo l'ora di sentire Federica su The Substance e Anora. I due film che attendo di più.
Faremo entrambi i film!
Bellissima analisi.
Unico appunto: 'la grande bellezza' non è paragonabile a Parthenope, come Gambardella non lo è.
Qui trovi un Sorrentino che conosce questa città profondamente, da millenni: perché la ama smisuratamente.
E non si può dire lo stesso di Sorrentino rispetto a Roma: non la conosce davvero a fondo, perché non la ama davvero con tutto il cuore.
Ovviamente non dico questo per fargliene una colpa, anzi, lo trovo anche naturale.
Ma questo film, come dici tu, è sublime. Ed è davvero suo, è lui. La grande bellezza, in lunghi tratti almeno, è quasi didascalico, in cui le citazioni a volte divengono imitazioni, tendenti allo sterile.
@@ilprof2154 ti ringraziamo per il complimento. Ma il paragone tra Parthenope e Gambardella per noi regge, eccome. Perchè La Grande Bellezza non è un film su Roma, e Parthenope non è un film su Napoli, sono entrambi molto più di questo. E per noi sono capolavori assoluti entrambi. Poi il personaggio di Gambardella se non sbaglio, è napoletano, trasferito a Roma in gioventù. Come Sorrentino
Una domanda, un po' per scherzare un po' davvero...ma ve li registrate con una telecamera nascosta, ve li vedete 3/4 volte, o magari registrate solo l'audio per ricordarvi ogni scena ed analizzarla? Perché siete fantastichi!
Daje
Ciao, sono Simone. In realtà no, vediamo il film, poi o il giorno stesso o di solito quello dopo, mi metto è scrivo la recensione. Consulto fonti varie per verificare eventuali associazioni concettuali che il film può avermi suggerito, ma per il resto scrivo di getto e in mezza giornata lavorativa, poco più, lo finisco. E a quel punto giriamo. Nel caso di Parthenope la recensione l'ho scritta un mese dopo aver visto due volte il film. Ma perché Parthenope mi si è scolpito dentro come opera, scena per scena. Però in generale mi affido alla mia memoria per tutte le recensioni e le analisi 😊
Era gia tutto previsto! Anche questa recensione. Mi ricordero solo di Cocciante
Non abbiamo capito
27:00 scusate ragazzi stavo cercando di trovare questa clip ma in descrizione non c’è, a quale facevate riferimento?
Hai ragione, la aggiungiamo al più presto
ruclips.net/video/UgUYC_s6WhA/видео.htmlsi=aHBhzO6PGm2EE9I2
@@reasonsblog grazie ragazzi, siete il meglio ❤️
Recensione bellissima
@@francoguerrera8202 grazie mille! Lusingati!
Rosa
Sono d'accordo,questa recensione è un capolavoro .Brava
Buonasera Rosa! ti ringraziamo tanto per il complimento!
Rosa
Amo il Cinema..Ricordo la frase di A.Sordi,:un film è bello,quanto esci dal cinema,con il cuore,pieno d'emozioni.
Partenope,non ti lascia indifferente,
Così intendo,che lo andrò a rivedere
Ciao
@@rosaspagnuolo7685 E ci torneremo anche noi!
Ottima analisi. Grazie.
Grazie a te!
Bellissima recensione, attenta e profonda. Grazie ❤
Ma grazie Tina! ❤️
Da Napoletano di 40 anni, e da appassionato della Napoli dei teatri riuniti che sottende alle origini del cinema di Sorrentino, ho apprezzato molto le allegorie, la poetica ed ogni aspetto del film, ma se usciamo dalla mera fiaba allegorica, nei film di Sorrentino, dopo l'Uomo in più, Napoli c'è solo dal punto di vista borghese, colto, di una minoranza che a Napoli e turista. Non siamo un safari.
Beh ma in questo film Sorrentino passa da Posillipo ai quartieri spagnoli, senza approfondimenti eccessivi, è chiaro, ma caratterizzandoli splendidamente dal punto di vista fotografico
Sono completamente d'accordo che con lei, Sorrentino racconta la borghesia in maniera stucchevole e noiosa
Critica giusta, ma a Sorrentino non è mai interessato quell' aspetto. È come dire che Fellini non parlava dei romani veri ne La dolce vita, pazienza. Secondo me sorrentino non racconta nemmeno la Borghesia, dove semplicemente ci si ritrova, parla solo di sé stesso.
Complimenti per questa recensione. é la terza che ascolto riguardo a questo film, ma è l'unica che sottolinea aspetti dell'opera che permettono di apprezzarla meglio e comprenderla. Ho apprezzato molto il film e anche solo la fotografia valeva la pena di andarlo a vedere.
Grazie mille! Come te, abbiamo amato alla follia questo film!
Io avrei scelto Amanda Sandrelli al posto di Stefania.. cosa ne pensate? Stamattina l’ho vista in TV e l’ho trovata perfetta ed in continuità con il personaggio di Parthenope..
Beh diciamo che comunque Sorrentino, dalla più famosa Stefania, ha tirato fuori un'interpretazione molto bella. Quasi inattesa. Di Amanda, sinceramente, non ricordiamo di aver visto granché
@@reasonsblog Amanda è l'attrice di Non ci resta che piangere.. quella della scena "bisogna provare provare provare.." e la sensazione di questa preferenza è stata presa prima di una buona tazza di caffè, quindi da prendere con le pinze! La bravissima Stefania Sandrelli in Parthenope non sono riuscito ad amarla. Mi sembra in totale discontinuità con il personaggio di partenza. La mia sensazione è che Stefania non ha recitato la parte di Partenope da adulta ma quella di se stessa.. Quando è entrata lei, Napoli è sparita
Questo lo posso capire e anche condividere. Non abbiamo mai amato troppo Stefania Sandrelli come attrice, infatti in questo film ci ha stupito molto. Ma effettivamente, non prova granché a essere napoletana. Forse è anche una cosa voluta da Sorrentino però. In fin dei conti l'ha fatta vivere quasi tutta la sua vita a Trento
Anche io ho paura che sia un pacco di noia. Troppe parole.
Eh?
La grande bellezza non mi era piaciuto.
Allora nemmeno questo è film per lei, cara amica
Accorgersi da adulti dell' esistenza della povertà, con una passeggiata nei bassifondi, non l'ho trovata una scena particolarmente originale e epocale come sostenete. Rimane per me un bel film dove il regista si diverte a buttare giù muri e la frase finale su Dio che non ama il mare la trovo grandiosa.
Parthenope che a 20 anni "scopre" la povertà, non è proprio il senso del film. È uno dei suoi sentieri narrativi, ma è percorso da Parthenope per mostrarlo a noi. E non è banale povertà, è qualcosa di più
@reasonsblog mi sono espressa male non è banale il significato in sé ma il modo in cui viene resa la scena è una cosa già vista che dovrebbe muovere a compassione ma non mi sembra ci riesca. Questo è quello che ho recepito io.
Parthenope incarna proprio la città. Si concede solo al torbido, al mistero, alla lussuria, al sacro e al profano, alla criminalità. Accoglie la cultura e la bellezza ma anche il suo contrario. Prepotente, permalosa, deludente, affascinante.
Per noi lei va ancora oltre a questo. Il suo personaggio diventa universale
@@reasonsblogva ancora oltre, rifiuta Gianni Agnelli e il suo potere mentre invece ama e vorrebbe accogliere lo scrittore alcolizzato disperato.
Se ne frega del potere e della verità, il dolore è più forte della verità, e la bellezza vera più forte del potere.
Analisi impeccabile. Dal film mi aspettavo molto e ho ricevuto ancora di più: sublime nella fotografia e nella scrittura dei personaggi.
Lo rivedrò a breve per emozionarmi ancora! Giudizio finale: cinque cuori più che cinque stelle de luxe ❤❤❤❤❤
Stesso nostro voto
Film bellissimo e recensione interessantissima, mi ha lasciato nuovi spunti di riflessione
Ne siamo felicissimi! Questo film ci ha aperto il cervello come una scatola di tonno, e desideriamo condividere. Settimana prossima usciranno altri contenuti ispirati a Parthenope, qui sul canale
Impeccabile. Complimenti.
Grazie ❤️
Il ricco in elicottero é Gianni Agnelli, il boss Luigi Giuliano.
Il riferimento ad Agnelli ci era noto, a Luigi Giuliano, che non conoscevamo, no. Grazie!
Si è Giuliano.
Agnelli viene rifiutato da Parthenope, Sorrentino, che ama Maradona, si riferisce al rifiuto di Diego ad Agnelli.
Disse a un giornalista napoletano che è stato l'unico rifiuto da lui avuto, ed era ancora abbastanza incazzato a distanza di anni.
Poi ha avuto il rifiuto definitivo dal figlio e il suo suicidio...
Parthenope rifiuta Agnelli e il potere ma ama e accoglie lo scrittore disperato alcolizzato.
Questa è Napoli, nel bene e nel male
@@reasonsblogParthenope, Napoli che rifiuta il potere di Agnelli e ama e vorrebbe accogliere consolare ed essere consolata dallo scrittore alcolizzato e disperato.
Parthenope che cerca la verità nei vicoli dopo lo splendore abbagliante di Posillipo.
Luce e tenebra al massimo possibile.
Ma quale emozione !!! Le uniche emozioni sono : la bellezza e la bravura dell attrice celeste dalla porta e la canzone di Riccardo cocciante , il resto un insieme di scene e fotografie quasi da pubblicità sulla città di Napoli , manca solo di mettere al centro dell immagine un baba' o la boccetta di qualche profumo . Piacerà ai Napoletani soprattutto per i festeggiamenti dello scudetto . E poi per vedere il tempo che passa era giusto truccare l attrice giovane Celeste e non sostituirla con la Sandrelli non somigliante.
Ma lei ha guardato il video? O è venuto a commentare la copertina? Perché due sono le cose: se ha visto il video, la comprensione del testo le fa difetto. Se non l'ha visto, sta abusando del nostro tempo senza avere un'argomentazione valida che sia una.
Ho guardato il video, ho visto il film , ho guardato la locandina e ho dato un giudizio. Punto !!!!!!
@@gianlucaferrari5708 santi numi
Aspetteremo il tuo film..
Brava Brava e bravi bravi - ho ascoltato e visto il video fino all'ultimo secondo e mi sono anche iscritto.
Grazie e Grazie! E benvenuto!
Potente il cammeo con Cheever
Oldman meraviglioso nel suo ruolo, breve ma fondamentale
Il film mi è piaciuto e mi ha emozionato, ma non il personaggio di Parthenope: so di andare controcorrente, ma in lei ho visto una ragazza che vuole essere libera di fare quel che le pare e piace per curiosità, per emozioni che prova in un certo momento...senza curarsi delle conseguenze, che in un paio di casi Saranno DEVASTANTI, per chi le sta intorno e anche per lei.In Parthenope non ho visto amore.Lho visto in alcuni personaggi maschili, che mi sono piaciuti molto di più .
@@silviaboggio8992 scusa, in che modo avrebbe fatto del male ad amici e parenti?
@@silviaboggio8992 e chi sarebbero i personaggi maschili in cui vedi amore?
Io ho trovato le battute, che sono sempre molto pompose, spesso vuote di significato e le continue inquadrature della protagonista in slow motion ad un certo punto snervanti.
Ho capito che il personaggio rappresentava una Napoli sirena in relazione con tutte le sue parti, dai ricchi ai poveri, dalla mafia all'accademia, dal potere ecclesiastico a quello economico. Però queste relazioni hanno poco da dire e la protagonista non ha spessore proprio, persa nell'allegoria. Dopo due ore di film lei non la capisco, non è tridimensionale, non è reale.
La fotografia e la regia sono impeccabili, però i personaggi non sono credibili e si perdono in macchiette. Bravo Orlando che con il suo modo di recitare sdrammatizza un po' le battute che gli tocca dire e Oldman ovviamente, ma ha una parte talmente piccola che non è molto influente sul film.
Boh.. cosa mi ha trasmesso il film? Cosa ho imparato? Che domande mi faccio in più sul mondo?
Mi son guardato sta fregna per due ore ma si sono pure annoiato e non sono riuscito quasi mai a lasciarmi andare nel mondo del film.
Ci hai detto perché non ti piace il film, e lo rispettiamo. Ma a ciò che dici noi rispondiamo già nella recensione. Che sembra tu non abbia visto fino alla fine. Perché per noi Parthenope non è un film su Napoli.
@@reasonsblog Non lo avevo guardato fino alla fine perché tutti gli aggettivi di elogio e le poche giustificazioni iniziali al riguardo non mi stavano dando molto.
L'ho riguardato tutto.
Le analisi che fate dicono chiaramente perché vi è piaciuto, però non riesco a concordare con quasi nulla. Quello che voi dite del personaggio per me il film non lo trasmette. Una scena su tutte per fare un esempio: quella dei quartieri spagnoli. Io l'ho trovata didascalica, un ditino alzato a dire "oh guarda che qua c'è la povertà, guarda in cosa si alimenta, in cosa si intreccia, di cosa vive la mafia. Qua son poveri guarda come stanno male". La poesia nei film non si fa con i sermoni dal pulpito a sbatterti in faccia un messaggio tagliato con l'accetta.
Per me è principalmente un film mitologico su Napoli, altrimenti non lo chiamavi Parthenope. La metafora della sirena inizia con la nascita in mare e continua nella seduzione costante di tutte le forme di potere che controllano, distruggono e rendono magica la città.
Però il personaggio umano non vive, le scelte che fa, forzate per continuare il percorso mitologico, lo rendono distante da un personaggio reale.
Abbiamo chiaramente opinioni diverse e i film dicono qualcosa e qualcuno e non parlano ad altri. Per fortuna esistono campi dell'esistenza in cui possiamo serenamente concordare di essere in disaccordo.
Non è vero che ci sono tante scene con Parthenope in slow motion. Alcune sono proprio scene lente, non rallentate. In slow motion c'è la scena iniziale con le donne che si spogliano per l'arrivo della primavera, ma P. non c'è. Quindi hai visto cose che non ci sono.
La scena nei vicoli con Roberto il mafioso è sublime a livello estetico: come dice questa recensione, anche io la ritengo da antologia.
@@alessandromontrasio105 potrebbe essere stata la noia ma sono abbastanza sicuro che molti intermezzi ai dialogo siano inquadrature rallentate. Non solo della protagonista ma anche di altri personaggi, ovviamente essendo la protagonista molte inquadrature rallentate sono sue.
Per la scena in via della povertà ovviamente son gusti. Condivido che la fotografia e la sequenza registica, a livello tecnico siano ottimi ( ah quella è in slow motion al 100%).Per me rimane un po' vuota di complessità. Mi sembra solo un ditino alzato a dire "guarda che poveri questi con la mafia". Non ci vedo altro di analisi sociale. Se mi puoi suggerire che elementi di riflessione ti ha dato magari scopro qualcosa.
Visto oggi. Contentissimo di averlo visto, un film davvero intenso, ottima regia e fotografia, temi profondi toccati con scene o dialoghi sintetici ma pregni, e in mezzo tanta bellezza visiva per avere il tempo di digerire e riflettere.
A noi è davvero sembrato una sorta di prequel concettuale de "La Grande Bellezza".
cosa mi hai portato a fare sopra Posillipo se non mi vuoi più bene
(cit. FF. SS)
Da Sorrentino ad Arbore, il passo è lungo
Una recensione che condivido molto. Altre recensioni le ho trovate molto superficiali. Voi scavate a fondo. Bravi
Noi ancora ogni tanto sentiamo sedicenti cinefili che parlano male de "La Grande Bellezza". Un film che, per carità, può non piacere a qualcuno, legittimo. Ma se non ne riconosci la raffinatezza... Grazie mille caro amico, è un piacere aver condiviso pensieri su questo film con te, e benvenuto tra noi!
@@reasonsblog Esattamente, i gusti son gusti e la critica è legittima, ma è necessario che questa sia commisurata al grado di profondità del film. Vi ho scritto ieri subito dopo aver visto il film e dopo aver ascoltato qualche altra recensione inappagante (al punto tale che stavo credendo di averci visto "troppo"). Fortunatamente ho trovato qualcuno che ha avuto un'esperienza simile alla mia ed è stato bello sapere che ci sia questa condivisione. Grazie a voi amici e alla prossima! 😁
@@rosarioairofarulla5228 abbiamo visto recensori diventati, negli anni, molto seguiti, parlarne come film noioso, arrogante e vuoto. Ripetiamo, rispettiamo i gusti di tutti, ma se per lavoro parli di cinema, e parli di Parthenope in quel modo, forse dovresti riconsiderare parecchie cose.
Da Napoletana,che vive in un altra città italiana! Mi dispiace,ma non ho apprezzato questo film, definisce una città solare amorale e volgare!
@@sarasommella3311 che immagine avresti voluto desse di Napoli?
@reasonsblog
Ricordo una bellissima canzone di Pino Daniele: Napoli e mille colori,Napoli è una Carta sporca di cui nessuno se ne importa....
È una donna di 3000 anni che non ha bisogno di farsi capire da chi non la vuole o non la sa capire ("a cosa pensi?") e mostra di sé solo la parte superficiale a chi non riesce a raggiungerla.
Ispirarsi a Fellini e fare film lenti e lunghi, non vuol dire necessariamente essere profondi e creativi.
Prendiamo nota.