é la prima volta che commento un video riguardante questo argomento ma lo faccio perchè di tutti i video che ho visto questo è fatto bene senza pareri oggettivi o castronerie tipo complotti bombe od altre pagliacciate simili. Questo ponte è stato costruito e concepito negli anni dello sviluppo economico non solo genovese ma di tuttal'itlaia quindi è normale che come appunto accadeva all'epoca gli ingegneri facevano a gara per fare l'opera più imponente o che rimanesse nella storia. Non essendo un ingegnere civile ma un semplicissimo tecnico non mi soffermo sui difettii o meno di costruzione, certo è che un ponte che dura cosi poco traffico o meno qualche lacuna secondo me l'aveva. Detto questo le case al di sotto del ponte erano case date ai ferrovieri e vi assicuro che non erano appartamenti brutti anzi erano molto grandi e fatti bene, io sono nato nel palazzo esattamente sotto il ponte anche se negli anni i miei cambiarono casa rimanendo sempre in zona. Personalmente abito nella collina subito adiacente al ponte in linea d'aria sono a 1km e ogni sera ed ogni giorno che lo guardavo, mi chiedevo perchè non avessero completato l'unica opera seria che avevano iniziato ossia il rinforzo di quei maledettisimi cavi. Il perchè che mi sono dato è che in italia il popolo vale poco!!!! I grandi gruppi imprenditoriali investono qui solo quando capiscono che tutto gli è permesso, non voglio far discorsi politici ma mi fanno ridere tutti compreso quelli dell'attuale governo che qualcuno di loro aveva pure firmato il decreto per salvare i benetton, è tutto molto più semplice questo ponte faceva SCHIFO e l'unica manutenzione che facevano era quella di facciata ossia stucco e pittura perchè sostituire tutti i tiranti contemporaneamente per loro era costoso e forse non potendo rinunciare per un anno a guadagnare miliardi hanno ucciso 44 persone!!!! Scusate la lunghezza. Saluti a tutti e complimenti per le foto , avendo io 41 anni non le avevo mai viste.....
Ha ragione chi dice che era il '63 lo stesso anno del Vajont.. all'epoca eravamo in pieno boom economico e si costruivano dighe, ponti, tunnel ecc.. in maniera frenetica senza o con poca attenzione per l''ambiente nè tantomeno ad eventuali pericoli per i residenti.
C’è però da fare un’importante riflessione : Quelli erano gli anni del boom economico, la guerra era finita da 18 anni quando hanno cominciato a farlo, non esistevano gli ambientalisti e la gente era cresciuta con una cultura diversa da oggi. Erano abituati ad accettare qualsiasi cosa. Molti di loro avevano corso verso una mitragliatrice che gli sparava addosso solo perché qualcuno lo aveva ordinato, altri erano cresciuti sotto i bombardamenti, cosa volete che fosse per quella generazione un ponte sopra la testa. Magari per alcuni anche motivo di orgoglio, perché era vista come un’opera avveniristica.
Pues no sé... de una nación de belleza, arte, historia... uno espera bastante más! Saludos (desde otra nación increíble, España, pero que, con frecuencia, también cae en el barraquismo (mental y urbanístico) Será que somos primos!!)
Finalmente qualcuno che dice cose sensate! Addirittura anche le arcate dei ponti ferroviari vicino a Brignole ed a Sampierdarena, sono state tamponate ed adibite a negozi,uffici,laboratori ecc.Altri tempi,altre mentalità........ eppure lo capiscono in pochi.
Video interessantissimo, complimenti. Tremendo, allucinante, cosa e come l'uomo riesca a costruire (Genova in questo è purtroppo famosa), come riesca anche a vivere sotto i ponti. Resta la "faccia un po' così....." di chi, come me, sbigottisce a vedere queste cose a Genova. E non solo.
Pur non essendo di Genova, ma avendo avuto l'occasione di trascorrervi alcuni pezzi di vita, mi ricordo che l'atmosfera allora mi sembrava di assoluta tranquillità, tant'è vero che la vita proseguiva (a mio avviso e per quello che potevo vedere) senza particolari intoppi e mi ricordo che in via Fillak, dove passavano le linee tranviarie su Rivarolo, Bolzaneto e Pontedecimo, per ovviare alla chiusura per la costruzione del pilone a cavallo, il percorso dei tram fu deviato con curve e controcurve in via Porro, ma assolutamente senza interrompere i collegamenti sia stradali, sia tranviari, sia ferroviari. L'unica cosa che non ricordo bene è se il rientro in via Fillak era immediatamente dopo il plone in costruzione, proseguendo verso Sampierdarena, oppure se da via Capello.
Mi permetto di fare una piccola precisazione: l'opera è stata realizzata in cemento armato,negli anni in cui si riteneva che questo materiale fosse "eterno" con tanto di benedizione di esperti,studiosi e luminari.In base a questa colossale baggianata (sulla quale si sono "formate" intere generazioni di progettisti),si è costruita l'intera ( o quasi) Italia dal dopoguerra ad oggi.Purtroppo dopo i sogni sul cemento armato,oggi cominciano ad arrivare gli incubi(ovvero la realtà). Carbonatazione del calcestruzzo,ossidazione del ferro, differenti coefficienti di dilatazione termica fra calcestruzzo ed acciaio,correnti galvaniche che "mangiano" le armature ecc.ecc.sono alla base del fallimento di questo pessimo materiale che va incontro ad un inesorabile degrado.L'unica caratteristica che permane nel tempo è il peso (2500 kg/MC).Ora purtroppo quasi tutto è stato realizzato col cemento armato(comprese le nostre case). Chi andrà' ad informare chi vive in immobili degli anni 50/60/70 che la loro casa potrebbe essere insicura? Nessuno! Intanto si continuano ad adottare palliativi tipo il patetico "restauro" del cemento armato (a cui peraltro il ponte era stato sottoposto) che vengono effettuati quando oramai è avvenuta la separazione fra calcestruzzo ed acciaio e le strutture (piaccia o no) sono giunte a fine vita.Anziché proseguire sulla infinita diatriba su quali siano le "categorie professionali" che possono progettare strutture in C.A. , sarebbe interessante vedere ANCHE nell'edilizia (inchioda ta a formule antiquate) un qualche vago barlume di evoluzione.
Quando è successa questa disgrazia, ero in vacanza a Rimini. Ovunque ci fosse un televisore ( bar, ristoranti ecc. ) c'erano telegiornali straordinari. A volte, ma comunque di rado, ho viaggiato in treno sulla ferrovia al di sotto del ponte : se penso che quel viadotto poteva cascarmi in testa...
Con tutto il rispetto ma, la costruzione di un ponte che sovrasta palazzi, è a dir poco da criminali, ovviamente anche qui si è scelto per la strada meno dispendiosa, cioè passiamo sopra la testa di centinaia di persone, tanto il valore della loro vita è nulla, ma almeno si son risparmiati un sacco di milioni. Mi meraviglio di tutte le persone che in questi anni hanno abitato sotto questo mostro, io sinceramente non avrei abitato nemmeno un giorno. La gente normale solitamente si lascia convincere da paroloni sparati alla cazzo da ingegneri di turno “dormite sonni tranquilli il ponte è a norma” . Se fosse collato anche il pilone 10 i morti sarebbero stati centinaia. I lavori fatti in questo modo sono da criminali, lo capisce anche un bambino dell’asilo senza nessuna laurea in ingegneria
oorange33 attendiamo le indagini: non mi stupirei che siano stati proposti e pagati in passato gli indennizzi per abbandonare le case, intascati e poi lasciato tutto come era. Attendo gli sviluppi e non mi stupirei di nulla. Comunque si, ha ragione, se cedeva il pilone 10 erano guai seri
oorange33 Il problema non è letti Ca’ del progettista del ponte, caso mai è stata la mancata pianificazione del territorio o una carenza sotto il profilo attuativo urbanistico, andava previsto lo sfollamento di quelle costruzioni abitative sottostanti il ponte
Beh se permetti un vero ingegnere deve avere un etica, se quando progetta un ponte lo fa cercando che sia sicuro per le persone, come può acconsentire di progettare sopra la testa di centinaia di persone, è un controsenso, questa non è etica, ma voler solo guadagnare
oorange33 il problema, ripeto, non è stata la progettazione della singola opera, effettuata da Morandi: il problema é stato il progetto urbanistico e la mancata previsione/attuazione dello sfollamento degli edifici. Opere di sfollamento per opere pubbliche ne erano già state fatte in precedenza, basti pensare alle opere di riqualificazione urbana di Napoli nel 1885.
Dottor Carlo Pagliai, quello che ci prova con le foto del cantiere dell'epoca, dimostra l'assurdita' di chi ha reso operativa la costruzione ddi questo ponte!!!
Non conosci Genova e la Liguria... è complicatissima, lunga, stretta e Montuosa. Il Ponte in se non poteva essere fatto altrove, avrebbero dovuto spostare l'intera autostrada, e in ogni caso se passa a Genova x forza di cose sotto troverai delle case. Il Ponte in se non era assurdo, ma il modo in cui è stato fatto, usare una tecnica così azzardata (e gli altri esempi di ponti lo dimostrano) quello è stato assurdo. Poi tutto il resto, fino a che in mano allo Stato il Ponte ha seguito degli "aggiornamenti" fin da subito e a metà Anni 90' ripresero la prima campata.... peccato che ne aveva 3, Autostrade Private avrebbero dovuto fare altrettanto... questo è assurdo, un Ponte di 50 Anni non può crollare, non in Italia.
Luigi Sanna conosco bene questo territorio, per motivi di studi e lavoro. Ti posso assicurare che in molte parti del mondo avevano problemi maggiori di densità abitativa e di suoli edificati. Se guardi un Gran Premio di Montecarlo ti accorgerai di come hanno risolto il problema già a partire dagli anni Sessanta
Carlo Pagliai Ciao rispondevo al Commento iniziale. Per quanto riguarda Montecarlo scusa ma non è Genova, non si possono paragonare.. Genova ha un Porto Internazionale che va collegato da più punti, poi se si poteva fare meglio certo, ma l'Autostrada sempre da lì arriva. Non so che visione avete voi della Liguria ma sud c'è il Mare e a Nord la "Montagna", quindi i collegamenti da Nord x forza di cose dovranno passare sopra dei Palazzi, e Genova (ripeto) non è il Principato, era già bella incasinata ai "tempi di Colombo" figuriamoci negli Anni 60', a Genova non c'è spazio. Poi non capisco neanche questa "Polemica", in moltissime Città densamente popolate si trovano dei Ponti all'interno delle stesse, quindi non vedo l'anomalia, l'unica era che questo Ponte fu creato da un Megalomane e chè durato anche troppo.
Luigi Sanna non condivido il giudizio di megalomania verso Morandi. Il fatto che Genova fosse satura già da secoli non giustifica niente, e al contrario doveva essere adottato un modello insediativo diverso con sviluppi verticale. A maggior ragione col porto internazionale si doveva fare scelte pianificatorie decise e coraggiose: anche New York a metà Ottocento era un grande insediamento estensivo, poi decisero di pensare in grande e puntare in alto. Scelta rivelata vincente.
Non capisco come Autostrade possa dire che il ponte era sottocontrollo e il suo stato era accettabile quando (da come emerge dalle perizie ) su una scala da 1 a 5 è a 4 come pericolosità. ..quasi al massimo. ....la gente non può nemmeno ad avvicinarsi alle propie abitazioni........20 giorni fa sul quel ponte transitanvano automobili e camion.....se questi sono i dirigenti e ingenieri di alto rango e cultura siamo nella merda. ....meglio che cambino mestiere. Prima però devono pagarla molto cara sti maiali.
I C comprendo la rabbia, spero siano individuati i responsabili quanti prima. Alla fine ci rimette sempre il più debole. Magari, prevenire e spostare quelle costruzioni non sarebbe stata cattiva idea
Macho, si después de dos siglos de falsas democracias parlamentarias masónicas, un montón de "revoluciones" y falsas "independencias", "unificaciones", millones de muertos, el saqueo de Italia y medio mundo, dos guerras mundiales provocadas por familias oligárquicas voraces y asociales todavía necesitas un "pequeño" suceso como el del viaducto Morandi de Génova para empezar a darte cuenta de que algo no funciona!!! pues vamos apañados!!!
Ingegnere.....grazie per l'informazione che ha molto esaustivamente fatto.Nessuno prima di lei aveva chiarito questo aspetto.Infatti mi sono sempre chiesto chi furono i delinquenti che autorizzarono la costruzione di case e fabbriche sotto un ponte.Grazie a lei che ha chiarito la situazione quanto meno non faranno l'ennesima caccia alle streghe ad amministratori incoscienti che avrebbero potuto autorizzare la costruzione delle suddette opere.
Questo ponte è l'immagine dell'assurdo! Mi chiedo se negli studi di percorso per la laurea in ingegneria, non ci sia uno studio dell'estetica, dell'impatto sociale e ambientale che un opera civile comporta nel contesto in cui viene prima progettata e poi costruita. Nella costruzione di questo ponte io avrei chiesto all' ing. Morandi, "" se lei abitasse lì dove erano e dove sono ancora quelle case , avrebbe piacere che venisse costruito un ponte sopra i tetti, davanti alle finestre?". Presumo che quest' poco illuminato ing avrebbe costruito diversamente Inoltre non oso immaginare lo sconforto e lo sgomento di quelle persone che abitavano lì, nel vedersi costruite sopra la testa un tale obbrobrio! Spero che non lo ricostruiscano più e teste più intelligenti trovino una diversa soluzione!!
emmegy27 non voglio assolutamente mettermi a criticare la preparazione di Morandi riferita all’epoca: il problema non è derivato dalla sua progettazione del ponte, ma dalla scelta politica e urbanistica compiuta dal Comune in quegli anni col piano regolatore. Ma anche qui usiamo prudenza, chissà cosa emergerà dalle indagini in merito a espropri e indennizzi.
emmegy27 la sua domanda la si potrebbe definire 'utopistica'!! In un tutti i campi e in tutti i settori e in tutti i rapporti umani si dovrebbe porre al proprio IO questa domanda, cosa che non avverrà mai, altrimenti saremmo nell'Eden. Quando si fa una cosa, si compie un'azione, ci si dovrebbe porre la domanda che lei avrebbe fatto all'Ing. Morandi o a chi di dovere...esempi banali:" Vorrei vivere a 500mt da una discarica?" ... "vorrei essere trattato da 'schiavo' lavorando mese per mese con rinnovi mensili senza certezza per il futuro?" "...E' giusto che io sia diventato docente universitario perché raccomandato? Se fossi nei panni degli altri,esclusi a priori, lo accetterei?" " Ho rotto lo specchietto ad uma macchina e sono andato via, vorrei che facessero lo stesso a me? ""Etc etc... Esempi banali. Insomma la sua domanda prevederebbe una razza umana che non siamo e che non saremo mai. Come diceva non so chi: Guai ai vinti.
tempoblu nei paesi nord europei hanno risolto problemi e situazioni urbanistiche più critiche di Genova. Oppure situazioni impossibili come Portland negli USA. Posso concordare che l’Italia nel Dopoguerra ha puntato a vivacchiare, come ancora oggi: ma con questa corruzione e impunità non si può far altro che così.
emmergy27 siamo in italia prima di tutto il magna magna!e la gente muore!!!!1sempre a genova..hai visto il begato??non si puo' far vivere gente in posti simili..
i precedenti lavori di rinforzo della similare campata, anni 90 , sistema statico a bilancino, delle 3 la prima, posta all'inizio quartiere, hanno riguardato il posizionamento/integrazione di nuovi 4 cavi ciascuno ai due stralli, ma i costi si sono rivelati molto onerosi, al limite dell'abbattimento già allora. Dagli anni 90 in poi, da alcune foto si possono individuare sulla campata successiva, lavori relativamente recenti di posa di fasce in fibra di carbonio rinforzate all'intradosso agli spigoli + esterni delle travi rettangolari d'impalcato (alte circa 5mt). Il fatto poi di aver sovraccaricato il ponte con 4 jersey , le comuni barriere divisionali di cemento, hanno aggiunto un sovraccarico di non meno di 3 tonnellate al metro lineare e si sono aggiunte alla trascuratezza manutentiva , si badi bene non delle pile, ma degli stralli che lavoravano a tirante in un sistema bilanciato. E' quindi bastato la rottura di un singolo strallo , per determinare il collasso strutturale con completa rovina anche dei cavalletti di sostegno. Solo sotto questo punto di vista , non è tenuta sicurezza a largo margine per un eventuale disequilibrio. Da parte mia ho notato, come gli organi di informazione , si sono ben guardati di spiegare le cose alla gente.
mi scuso per alcune imprecisioni tecnico, numerico dimensionali che non avevo verificato. Invito quindi tutti a ricercare nelle dichiarazioni dell'ing. Gabriele Camomilla completa informazione esecutiva del precedente intervento manutentivo. Sulla testata web "Ingegno", i riferimenti .
Egregio dott. Pagliai, ho sentito in questi giorni interviste ad anziani residenti di quelle case, che dicevano come allora non ci fossero regole stringenti come oggi, in più era gente che usciva da una guerra, con bombardamenti sulle città, cosa volevano che fosse la costruzione di un ponte sopra la testa! Peraltro io non ci abiterei neanche se mi pagassero, ma capisco che le esigenze abitative per alcuni sono superiori alle paure.
anoressico Genova era già densamente abitata anche ben prima della Guerra, un territorio (e porto) compresso tra mare e montagne, e pertanto con poca disponibilità di suolo edificabili. Genova se l’è vista brutta più volte, tra occupazione tedesca e bombardamenti alleati ha subìto gravi danni. La fame di alloggi nel Dopoguerra è perdurata ben oltre un decennio dalla Guerra, per cui comprendo il suo commento
Grazie e complimenti per la spiegazione lucida e competente, le costruzioni erano state fatte prima del ponte, idealmente e logicamente preparare la zona sgomberando gli edifici sulla linea di passaggio del ponte era cosa buona e giusta che pero' non fu' fatta, chi ha deciso ed il perche' di operare in quel modo sara' fonte di studio nei prossimi mesi, anni sicuramente. Nei forse e nei ma' ci metto il dubbio che se il ponte fosse stato costruito con i tiranti tipo ponte sospeso di Brooklin molto probabilmente non cadeva se ben mantenuto ma vista la vicinanza al mare troppo soggetto alla corrosione non e' stata operata quella scelta oppure e' stata una questione di costi o ci si e' fidato troppo dell'ingegno di quel costruttore, cosa ne pensate ?
Roberto Guadorosso penso che non c’era in quel momento una visione con un piano strategico per questo tipo di opere, non eravamo pronti in quel momento e contesto
una domanda da profano. il pilone adiacente le costruzioni residenziali di Via Porro ha la stessa profondità di fondamenta rispetto agli altri piloni ? perché appunto gli edifici sono stati costruiti prima, e lo sapevo già abitando a Genova da sempre, e sicuramente non si poteva scavare in profondità così' vicino agli edifici. è crollato il pilone 9 probabilmente per cedimento degli stralli, ma chissà che gli altri piloni non siano ancora più deboli. grazie
Buonasera signor Pagliai,mi chiamo Mauro Michele Fois e sono un geometra appassionato di ingegneria. Da tre anni o meglio,dalla data del crollo del ponte Morandi mi sono interessato alla vicenda,ho visto circa tutti i video rappresentativi sulla vicenda,ascoltato vari esperti,tra cui ingegneri periti ecc. Ho scoperto tante cose interessanti,però noto con disappunto che anche tra i commenti di questo suo eccellente video ,molte persone continuano a commentare a vanvera,dando colpe a chi potrebbe averle,ma forse solo in parte,i fattori determinanti del crollo sono da ricercare non solo nella fase gestionale dell'infrastruttura,ma anche a dei processi chimici legato al territorio che hanno determinato in maniera notevole la solidità della struttura. Per quanto riguarda la parte "complottistica" per quanto assurda,non e' da escludere al 100x100....vale a dire che,in base ad analisi su prove sia statiche che dinamiche,hanno stabilito che di fronte ad un evento "eccezionale" più che imprevedibile,la struttura (principalmente dichiarata da diversi ingegneri "isostatica" non avrebbe potuto reggere ad esempio a una piccola carica esplosiva,piazzata in un punto "cruciale" ....ma queste sono solo ipotesi....non sto' lì a scrivere altrimenti ci metterei 3 giorni......🤔🤔🤔😎😎😎complimenti ancora per il video....i miei rispetti.
Michele Novello difficile a dirsi ma neanche da escludere che sia compartecipe. In certe strutture prima o poi arriva la goccia che fa traboccare il vaso.
Quante volte ho sentito dire in Italia la frase politico-sinistroide: l'interesse pubblico sovrasta il privato. Questi sono i risultati. Ho fatto il Geometra per anni...Il rispetto fluviale? Ferroviario? La Liguria poi territorialmente e' una regione difficile e idrogeologicamente critica. Le gallerie costavano e costano se ne parla nella gronda. Complimenti per il video: una competente ricostruzione storico-urbanistica.
Sig. Pagliai Domanda: non conviene ricostruire il ponte senza abbatterlo? Sarebbe piu' veloce. Poi fanno la gronda. Poi chiudono il ponte morandi e lo fanno nuovo, cosi si farebbe ripartire Genova piu' presto, non abbatti ora le case.
Quello che viene da pensare è come hanno potuto pensare di caricare il ponte con il peso delle barriere new jersey senza conseguenze per una struttura progettato per avere dei leggerissimi guardrails?? E parlano del peso dei Camion??? Che vergogna!! Quanta leggerezza!!
@@carlopagliai chiedo scusa,ma credo che le barriere "new jersey" non abbiano nessuna colpa riguardanti un "sovraccarico" anzi....facendo dei calcoli matematici scoprirete che hanno addirittura "aiutato" per certi aspetti la struttura ad essere più "solida" ed essendo sistemati al centro della carreggiata,hanno impedito un qualsiasi "momento torcente" del piano stradale....il problema in questo caso potrebbe essere stato una "tensione aggiuntiva" cosiddetta "stress" ai cavi di acciaio,denominati "tiranti" che non erano visibili ad occhio nudo,in quanto ricoperti dal calcestruzzo....ok ragazzi scusate....non voglio fare il sapientone...ma sono tre anni che studio questo ponte e molte cose "tecnicamente parlando" sono chiare e limpide!!!! 😥😥😥
Se pensate che la struttura fosse "debole" provate a prendere una calcolatrice scientifica e provate a moltiplicare 352 che sono o erano il numero dei "trefoli" in acciaio per la capacità di "trazione" di ognuno,e vi renderete conto di quanto in realtà era "forte" la struttura del Morandi.... Oltre a questi 352 trefoli ne sono stati inseriti anche altri...per eventuali altre sollecitazioni "straordinarie" e comunque per mantenere inizialmente il peso "proprio" della struttura,senza creare troppa "decompressione" tra gli "stralli" .....🤔🤔🤔
Certamente genova ha una posizione geografica particolare, stretta tra mare e montagne ma non credo che sia l'unico posto al mondo dove si trovano situazioni urbanisticamente difficili. Chiedo se qualcuno sa di progetti nel mondo che hanno risolto in miglior modo la convivenza nelle città fra abitanti e infrastrutture o se, al contrario, i casi di mega strutture appoggiate o vicinissime o sovrastanti le case, in totale sprezzo del pericolo e di ogni criterio minimamente estetico, sia diffuso.
salve non sarebbe il caso progettare un ponte "a due piani" dove uno scorra il traffico autostradale sotto il traffico della città ,magari predisponendolo per anticipare apertura autostradale per poi in un secondo tempo procede alla costruzione delle strade per accedere alla sottostante "circonvallazione " per la città
Quando iniziai a dirigere cantieri di opere pubbliche ebbi la fortuna di comandare alcuni uomini molto più grandi di me che avevano lavorato in Condotte d'Acqua e nelle altre grandi imprese che costruivano allora lotti autostradali. Da questi uomini imparai molti trucchi di questo mestiere, sopratutto la sera a fine orario in ufficio quando si chiacchierava. Ricordo come ora, saranno passati 30 anni, il racconto del piazzamento del cantiere del ponte. Nessuno voleva andarsene, furono accordi bonari con rimborsi molto cospicui ai proprietari delle case ( non espropri che sarebbero stati difficili per gli edifici) , si decise allora di costruire sulle case, perché spostare a monte il ponte era pressoché impossibile con le tecniche di allora. Di questa fase non rimane traccia perchè gli accordi bonari non hanno pubblicità sino alla loro chiusura positiva.Rispetto la decisione dell'architetto Pagliai, la cui dissertazione apprezzo molto, di non entrare nella polemica sul progetto e sulla realizzazione. Purtroppo questo disastro ha molti padri e patrigni e i Benetton ( bisogna dire che fanno di tutto per attirarsi antipatia) sono il capro espiatorio perfetto.
Non sarei in grado di dimostrarlo, lei sa che gli accordi bonari compaiono ufficialmente nella Relazione sullo stato finale del Direttore dei Lavori e nel Verbale di collaudo amministrativo. Se non sono andati a buon fine possono anche non essere citati. Ricordo però altri episodi che mi furono raccontati riguardanti la costruzione del " Nervi" e del " San Francesco" ,sopra Rapallo , dove furono fatte saltare case e ville con l'esplosivo dopo aver concluso accordi bonari. L'episodio più clamoroso fu l'abbattimento del castello di Voltri con una unica volata senza neanche tirarne fuori i mobili d'epoca e le stoviglie per fare posto a quell'orribile ammasso di serbatoi verdi che si vede dalla autostrada.
L'ho scritto nel mio primo post. Fa ridere ma sono nato su una autostrada in costruzione, ho 60 anni e tutta la mia vita, quando ho potuto, l'ho passata a studiare e costruire strade,gallerie e ponti
Leggo molti commenti contraddittori, e sinceramente non capisco...... C'è chi dice che le case non dovevano essere costruiti sotto il ponte, c'è chi dice che le case già c'erano, c'è chi dice che il ponte era fatto male, c'è chi dice che non aveva manutenzione...... Il mio pensiero è questo : le case o prima o dopo ,non dovevano stare lì sotto... Perché ? Perché se un camion specie una cisterna di benzina tipo quello di Bologna faceva una strage comunque ,se il ponte crollava faceva una strage, ecc ecc. X chi dice :il ponte era fatto male....... Ci sono voluti 50 anni per capirlo? La manutenzione.... Ma..... Sapevamo che le case lì sotto non ci dovevano essere,sapevano che è un Ponte non sicuro, andate a vedere la costruzione e manutenzione del ponte di 16 km che collega Svezia e Danimarca attraversa il mare ..... Impressionante purtroppo in Italia tutto ciò che è business va bene , anche sopra la pelle Delle persone, vedremo ma
Tra le varianti, che oramai non si contano più, dei progetti della Gronda è previsto anche un attraversamento in galleria. Allora con le tecniche a disposizione non sarebbe stato immaginabile.Tenga presente che il dislivello tra la attuale soletta e l'alveo del Polcevera è di c.a. 50 metri. Per sottopassare il torrente il piano di scorrimento dovrebbe scendere ad almeno 65 metri rispetto all'attuale. Solo le rampe di accesso, per rispettare le pendenze caratteristiche di quella autostrada dovrebbero essere lunghe 2 chilometri. Lato Savona il viadotto Chiaravagna è a 1.800 metri, significherebbe dover allungare ancora di un chilometro la galleria per passare sotto al torrente Chiaravagna. In tutto sarebbero almeno 7 km in galleria scendendo e risalendo di 60 metri.Penso sia meglio fornire una casa nuova a tutti i poveretti che abitano li sotto, abbattere tutto ciò che è sul tracciato e costruire una nuova opera meno ardita ma più sicura. Genova è una coperta troppo corta, la soluzione c'è dagli anni 90", bisogna costruire una " bretella,gronda,variante" chiamiamola come vogliamo ma non c'è un'altra soluzione.
Carissimo dottore, ma come si puo' approvare un piano cosi pericoloso, sotto ci sono edifici industrie, ferrovie. Secondo me non e' questione di manutenzione, ma di incoscienza, non ho parole solo tristezza, avremmo potuto avere ancora piu' perdite umane, se fosse passato un treno...
Maridaki Maridoula me lo domando anch’io. Nel video ho sottolineato che le palazzine sottostanti avrebbero dovuto essere demolite invece di essere lasciate in piedi la sotto
Innanzitutto non è colpa di Morandi se quel quartiere era densamente abitato il ponte ha retto e i calcoli erano fatti bene certamente necessitava di una manutenzione che lo stato ha fatto parzialmente solo un intervento negli anni 90 sugli stralli che vennero sostituiti ed infatti ha retto benissimo non è colpo del genio Morandi se dopo le privatizzazioni il concessionario non ha fatto una manutenzione straordinaria limitandosi a piccoli interventi I ponti reggono ovviamente se si fa la.manutenzione ordinaria e straordinaria se si pensa invece che una volta realizzato reggano x sempre x.opera e virtù dello spirito santo e allora .è un altro discorso
Che comunque quel ponte già da subito suscitava preoccupazioni a Morandi fu un brutto segno per lui che anni addopo sarebbe crollato, se fosse stato fatto a traliccio avrebbe resistito fino ad oggi, io sono contrario anche perché ora tutto quel cemento precompresso mo dove finirà mentre il ferro si può recuperare io non ho nulla contro l'architettura per carità
in una foto del ponte in costruzione ,si vede benissimo il pilone con il soppalcato che si regge benissimo da solo senza stralli, a sbalzo totale lo hanno fatto brillare !!!
Ma' io dico na cosa...Se ora sta merda💩💩di (PONTE) Lo dovranno abbattere come fanno se sotto ci stanno i palazzi..Come faranno ??! 😕😕😞Grazie per l'eventuale risposta ☺
Valentino Garofalo temo che i palazzi sottostanti subiranno danni dai crolli parziali degli impalcati, da quanto leggo sui quotidiani autorevoli sembra confermata la scelta dell’esplosivo
Valentino Garofalo Penso non verranno salvate. Tutta l area interessata e definita zona rossa, sarà costretta a essere azzerata e rivisto un nuovo piano urbanistico sia per zona industriale che civile. Purtroppo non sarà semplice demolire senza che avvengano altri incidenti o in breve tempo. Complimenti X il video. E comunque un fatto tragico che poteva avere risvolti ancora più gravi se cedeva la pila 10 e di lunedì mattina con tutti in fila. Comunque non è solo colpa dei Benetton....
Carlo Pagliai condivido le sue considerazioni. Opero nel settore come privato cittadino dal 1985.... sono triste più che incazzato per quello che ho visto e vedo e che sarò costretto a vedere. Sul ponte ci passavo ogni mese da anni.......e purtroppo non è il solo in certe condizioni. Siamo la nazione con maggior traffico su strada e non venga data la colpa alla conformazione geografica! Penso che la colpa non è solo di Atlantia. Questo è la punta di un problema molto italiano da decenni che parte dalle piccole lobby nei piccoli comuni con piani regolatori disdicevoli a prescindere dalla regione e risale a livello provinciale ,regionale sino a massimi livelli. Pensate che per ottenere certi permessi per attività o aggiornamenti in particolare commerciale e industriale bisogna superare il parere di almeno 20/25 enti o commissioni. Eppure riusciamo a farci del male. Forse perché troppi ci mettono in naso ma non sanno come metterlo. Non facciamo prevenzione idrogeologica, antisismica, ecc.Anche tutte le varie “edizioni” delle norme sugli appalti peggiorano invece di migliorare le attività e il rispetto delle regole. Finirà con alcune decine di avvisi di garanzia, milioni di danni, ........
non sono un ingegnere, ma voglio dire che secondo me questo ponte era troppo fragile per motivi estetici. Per farlo assomigliare a quello di Brooklyn (in ACCIAIO) hanno riprodotto quelle 3 "gambe" sottili in cemento... per non parlare degli stralli. Morandi era nato nel 1902 quindi era già anziano quando ebbe questa commissione, evidentemente inadeguato a gestire una struttura destinata al futuro. Oggi in Cina costruiscono viadotti e ponti in poche settimane, con PILONI MONOSTRUTTURA e tratti di soletta prefabbricati e posati tramite macchinario (e sicuramente costa un decimo di quanto pagheremo noi): ruclips.net/video/0-0ChljgWCQ/видео.html
ottima osservazione! Forse erano presenti solo le travi principali, senza essere ancora realizzato il solaio di carreggiata. Complimenti, un occhio davvero acuto.
Mi ero ripromesso di non parlare della parte tecnica perchè come ha scritto giustamente l'Ing. Pagliai c'è una indagine in corso. Lei però ha evidenziato un aspetto importante che mette in crisi tutte le teorie enunciate. faccio una premessa, mio padre era un ingegnere laureato a Milano in " Trasporti" nel 56". Quando ci preparava all'esame di ponti e strutture ci mostrava quello che allora era detto il " Polcevera" e ce lo faceva classificare. Di solito, la prima volta tutti dicevamo " è strallato" , lui scuoteva la testa. I due sbalzi sulla pila sono un sistema resistente a travata rettilinea vincolata su appoggi in gran parte rigidi e in piccola parte elastici grazie ai tiranti. Sta tiritera che ho fatto fatica a ricordare a memoria significa che in gran parte il ponte stava su da solo mentre i tiranti ( che avevano elasticità quasi nulla visto che cavi e calcestruzzo erano solidali trasformando tutto in travi rigide) svolgevano il ruolo di stabilizzazione delle estremità e di sostegno dei " tappi" tra uno sbalzo e l'altro. Nella realtà, per sicurezza, durante la costruzione la soletta era sostenuta da cavi di acciaio provvisori quando arrivava a 2/3 della lunghezza. Cosa può essere successo allora? Quelle solette sono piene di trefoli di acciaio armonico ancorati pressapoco sulla verticale del transetto del cavalletto ( la trave che tiene unite le 2 V rovesciate a cui sono ancorati in alto i tiranti) . Questi trefoli precomprimono la soletta facendola diventare una " travata rettilinea resistente". L'acciaio armonico in tensione è aggredito dalle salamoie formate dai sali antigelo e dal salmastro con una velocità molto superiore a ciò che ci si aspetta. Per me hanno ceduto i trefoli nella trave, hanno messo in crisi i tiranti che si sono strappati e sfilati ( si fossero rotti non ci sarebbero state le cariche elettrostatiche che sembrano lampi) e tutta la struttura è collassata. la parte della pila e delle saette su cui è gravato lo sbalzo che non si era rotto, è divisa in pezzi fratturati a compressione, i pezzi del lato andato in trazione sono rotti a trazione e il ferro ( veramente poco) è strappato per superamento del limite elastico ( se guardate con attenzione le estremità rotte sono assottigliate come quando si tira per le estremità un tondino di pasta per le tagliatelle), quelle del lato andato in compressione sono rotte su un lato e piegate sull'altro rimanendo unite al troncone da cui si sono staccate. Il vero motivo per cui tutti dicono che sono da buttare giù anche le campate rimaste in piedi è perchè nessuno sa in quali condizioni sono i cavi nelle solette e molti sospettano che stiano per fare la stessa fine della prima che è crollata.
demolizione di edifici che avevo all'epoca massimo dieci anni? ma quando mai?!! ma chi pagava poi? Già si era cercato di costruire in economia il ponte....
Se c’era volontà, si facevano le cose. Si era speso tanto e si poteva ricostruire con premi volumetrici altrove, negli USA facevano già queste cose a fine Ottocento (meccanismo che fece sviluppare le ferrovie, tra l’altro).
Mostrare una foto del genere è atto da delinquenti all'ennesima potenza. Pensate voi che un peso di migliaia di tonnellate possa essere sostenuto da in cornicione di un edificio? Non solo il peso ma le vibrazioni continue del passaggio di veicoli, il movimento causato delle solette di cemento a causa delle intemperie et "similia" avrebbero consentita una stabilità statica delle case? Ma ha mai lavorato in edilizia chi ha postato simile foto ripresa da una posizione tale che sembra rispondere alla realtà ma non è così? Io sono genovese, ho abitato quasi trent'anni e vissuto nella valle del Polcevera; quindi vi dico: è malafede, volutamente malafede, artatamente malafede.
Mauro Crovetto facciamo così: credo ti sia inventato un falso problema da solo, e con questo commento capisco che non hai neppure visto interamente il video, perché non tocco neppure lontanamente l’idea che l’edifico faccia da sostegno al ponte. Le dico che sono un ingegnere che lavora nel settore edilizio dal 1996. Veda un po’ lei.
Non sono competente per quanto riguarda la qualità della struttura ma si vede benissimo che è stata tagliata la grondaia di una palazzina per far stare il pilone del ponte. Hai la strada che ti passa sopra la testa, apri le finestre e ti vedi il pilone in cemento. Allunghi il braccio e lo puoi quasi toccare. Va beh che sono case popolari. ( a prescindere dalle motivazioni di interesse pubblico per il quale è stato costruito). Sicuramente in un altro contesto poteva fare la sua figura. Le riporto l'esempio del ponte di Calatrava a Venezia: bel ponte, ma contesto è sbagliatissimo, e tralascio la sua funzionalità per non essere polemica. Cordiali saluti.
Ma la cosa piu oscena che ho sentito io è questa : hanno testato il ponte con 7-8 fiat 690 da 90 quintali ... almeno secondo un ingegnere , hahah non hanno neanche fatto il test a pieno carico , come dire se c'era la coda non si sapeva se avrebbe tenuto o no ... il bello è che dopo dicono sempre in intervista che il fiat 690 era da 90 quintali e quindi siccome negli anni successivi sono venuti fuori i tir che portavano 40 tonnellati allora era normale che prima o poi sarebbe crollato ... ORA io ho controllato il fiat 690 con il rimorchio poteva portare 20 tonnellate e oltre a questo progetti un ponte sull odierno o sul futuro? MI spiego se devo comprare una scarpa non la prendo che mi stia a pennello ma un attimo piu grande altrimenti quando mi cresce l unghia mi fa male e ne devo comprare un altra. Questi hanno preso i soldi e per risparmiare hanno sottodimensionato tutto , il ponte vibrava per bene e difattti sempre in un intervista l ingegnere lo dice che se ne era accorto ma nessuno ha detto niente ... Vabbe va poi è osceno il fatto che abbiano costruito sopra le case , ma neanche uno stupido lo avrebbe fatto osceno è dire poco
ecco qui a cosa mi riferisco senti un po questo , ruclips.net/video/6aZECh5k5K0/видео.html , le specifiche del 690 auto-moto-epoca.blogspot.com/2011/03/autocarro-fiat-690.html tra l altro in un altra intervista durante il tg5 un altro ingengere , pare un prof di costruzioini , disse che era andato con l ing morandi a vedere il ponte perche non rispondeva bene alle sollecitazioni , guarda è osceno io ho studiato fisica mi sono messo le mani ai capelli che non ho piu quando ho visto come è stato costruito il ponte ... poi quando ho sentito che vibrava ... non ho parole
voglio dire se un ponte vibra ... prima o poi delle microfratture le fa nel calcestruzzo tu valle a riparare se poi i cavi dentro si rompono ... mah per me è follia.
Erano altri tempi.Anch'io ho lavorato presso un ingegnere di quell'epoca,la mentalità dell'"arditezza" nelle costruzioni era un vanto Se la gente diceva "ma come può star su?" Loro ne erano fieri.E poi c'era una fiducia assoluta nel cemento armato.La pazzia era collettiva e Morandi era un luminare.
é la prima volta che commento un video riguardante questo argomento ma lo faccio perchè di tutti i video che ho visto questo è fatto bene senza pareri oggettivi o castronerie tipo complotti bombe od altre pagliacciate simili.
Questo ponte è stato costruito e concepito negli anni dello sviluppo economico non solo genovese ma di tuttal'itlaia quindi è normale che come appunto accadeva all'epoca gli ingegneri facevano a gara per fare l'opera più imponente o che rimanesse nella storia.
Non essendo un ingegnere civile ma un semplicissimo tecnico non mi soffermo sui difettii o meno di costruzione, certo è che un ponte che dura cosi poco traffico o meno qualche lacuna secondo me l'aveva.
Detto questo le case al di sotto del ponte erano case date ai ferrovieri e vi assicuro che non erano appartamenti brutti anzi erano molto grandi e fatti bene, io sono nato nel palazzo esattamente sotto il ponte anche se negli anni i miei cambiarono casa rimanendo sempre in zona.
Personalmente abito nella collina subito adiacente al ponte in linea d'aria sono a 1km e ogni sera ed ogni giorno che lo guardavo, mi chiedevo perchè non avessero completato l'unica opera seria che avevano iniziato ossia il rinforzo di quei maledettisimi cavi.
Il perchè che mi sono dato è che in italia il popolo vale poco!!!! I grandi gruppi imprenditoriali investono qui solo quando capiscono che tutto gli è permesso, non voglio far discorsi politici ma mi fanno ridere tutti compreso quelli dell'attuale governo che qualcuno di loro aveva pure firmato il decreto per salvare i benetton, è tutto molto più semplice questo ponte faceva SCHIFO e l'unica manutenzione che facevano era quella di facciata ossia stucco e pittura perchè sostituire tutti i tiranti contemporaneamente per loro era costoso e forse non potendo rinunciare per un anno a guadagnare miliardi hanno ucciso 44 persone!!!!
Scusate la lunghezza.
Saluti a tutti e complimenti per le foto , avendo io 41 anni non le avevo mai viste.....
mirko mirko lieto di aver prodotto questa video spiegazione senza complottismi di sorta 👍
Ha ragione chi dice che era il '63 lo stesso anno del Vajont.. all'epoca eravamo in pieno boom economico e si costruivano dighe, ponti, tunnel ecc.. in maniera frenetica senza o con poca attenzione per l''ambiente nè tantomeno ad eventuali pericoli per i residenti.
C’è però da fare un’importante riflessione : Quelli erano gli anni del boom economico, la guerra era finita da 18 anni quando hanno cominciato a farlo, non esistevano gli ambientalisti e la gente era cresciuta con una cultura diversa da oggi. Erano abituati ad accettare qualsiasi cosa. Molti di loro avevano corso verso una mitragliatrice che gli sparava addosso solo perché qualcuno lo aveva ordinato, altri erano cresciuti sotto i bombardamenti, cosa volete che fosse per quella generazione un ponte sopra la testa. Magari per alcuni anche motivo di orgoglio, perché era vista come un’opera avveniristica.
Carlo Luigi Vico giustissimo, hai riassunto bene in poche parole lo spirito e la mentalità dell’epoca, tutto vero.
Come x gli immigrati al giorno d oggi...Ecc ecc
P G what? Non capisco
Pues no sé... de una nación de belleza, arte, historia... uno espera bastante más! Saludos (desde otra nación increíble, España, pero que, con frecuencia, también cae en el barraquismo (mental y urbanístico) Será que somos primos!!)
Finalmente qualcuno che dice cose sensate! Addirittura anche le arcate dei ponti ferroviari vicino a Brignole ed a Sampierdarena, sono state tamponate ed adibite a negozi,uffici,laboratori ecc.Altri tempi,altre mentalità........ eppure lo capiscono in pochi.
Video interessantissimo, complimenti. Tremendo, allucinante, cosa e come l'uomo riesca a costruire (Genova in questo è purtroppo famosa), come riesca anche a vivere sotto i ponti. Resta la "faccia un po' così....." di chi, come me, sbigottisce a vedere queste cose a Genova. E non solo.
Pur non essendo di Genova, ma avendo avuto l'occasione di trascorrervi alcuni pezzi di vita, mi ricordo che l'atmosfera allora mi sembrava di assoluta tranquillità, tant'è vero che la vita proseguiva (a mio avviso e per quello che potevo vedere) senza particolari intoppi e mi ricordo che in via Fillak, dove passavano le linee tranviarie su Rivarolo, Bolzaneto e Pontedecimo, per ovviare alla chiusura per la costruzione del pilone a cavallo, il percorso dei tram fu deviato con curve e controcurve in via Porro, ma assolutamente senza interrompere i collegamenti sia stradali, sia tranviari, sia ferroviari. L'unica cosa che non ricordo bene è se il rientro in via Fillak era immediatamente dopo il plone in costruzione, proseguendo verso Sampierdarena, oppure se da via Capello.
Mi permetto di fare una piccola precisazione: l'opera è stata realizzata in cemento armato,negli anni in cui si riteneva che questo materiale fosse "eterno" con tanto di benedizione di esperti,studiosi e luminari.In base a questa colossale baggianata (sulla quale si sono "formate" intere generazioni di progettisti),si è costruita l'intera ( o quasi) Italia dal dopoguerra ad oggi.Purtroppo dopo i sogni sul cemento armato,oggi cominciano ad arrivare gli incubi(ovvero la realtà). Carbonatazione del calcestruzzo,ossidazione del ferro, differenti coefficienti di dilatazione termica fra calcestruzzo ed acciaio,correnti galvaniche che "mangiano" le armature ecc.ecc.sono alla base del fallimento di questo pessimo materiale che va incontro ad un inesorabile degrado.L'unica caratteristica che permane nel tempo è il peso (2500 kg/MC).Ora purtroppo quasi tutto è stato realizzato col cemento armato(comprese le nostre case). Chi andrà' ad informare chi vive in immobili degli anni 50/60/70 che la loro casa potrebbe essere insicura? Nessuno! Intanto si continuano ad adottare palliativi tipo il patetico "restauro" del cemento armato (a cui peraltro il ponte era stato sottoposto) che vengono effettuati quando oramai è avvenuta la separazione fra calcestruzzo ed acciaio e le strutture (piaccia o no) sono giunte a fine vita.Anziché proseguire sulla infinita diatriba su quali siano le "categorie professionali" che possono progettare strutture in C.A. , sarebbe interessante vedere ANCHE nell'edilizia (inchioda ta a formule antiquate) un qualche vago barlume di evoluzione.
Ludovico de marco concordo anch’io, da anni sostengo la rigenerazione insediativa
Quando è successa questa disgrazia, ero in vacanza a Rimini. Ovunque ci fosse un televisore ( bar, ristoranti ecc. ) c'erano telegiornali straordinari.
A volte, ma comunque di rado, ho viaggiato in treno sulla ferrovia al di sotto del ponte : se penso che quel viadotto poteva cascarmi in testa...
Da un anno e mezzo lavoro a Genova, penso che persone a cui voglio bene potevano essere lì
Con tutto il rispetto ma, la costruzione di un ponte che sovrasta palazzi, è a dir poco da criminali, ovviamente anche qui si è scelto per la strada meno dispendiosa, cioè passiamo sopra la testa di centinaia di persone, tanto il valore della loro vita è nulla, ma almeno si son risparmiati un sacco di milioni.
Mi meraviglio di tutte le persone che in questi anni hanno abitato sotto questo mostro, io sinceramente non avrei abitato nemmeno un giorno.
La gente normale solitamente si lascia convincere da paroloni sparati alla cazzo da ingegneri di turno “dormite sonni tranquilli il ponte è a norma” .
Se fosse collato anche il pilone 10 i morti sarebbero stati centinaia.
I lavori fatti in questo modo sono da criminali, lo capisce anche un bambino dell’asilo senza nessuna laurea in ingegneria
oorange33 attendiamo le indagini: non mi stupirei che siano stati proposti e pagati in passato gli indennizzi per abbandonare le case, intascati e poi lasciato tutto come era. Attendo gli sviluppi e non mi stupirei di nulla. Comunque si, ha ragione, se cedeva il pilone 10 erano guai seri
Mi piacerebbe sapere qual è l’etica di un ingegnere che progetta un ponte in un sito simile
oorange33 Il problema non è letti Ca’ del progettista del ponte, caso mai è stata la mancata pianificazione del territorio o una carenza sotto il profilo attuativo urbanistico, andava previsto lo sfollamento di quelle costruzioni abitative sottostanti il ponte
Beh se permetti un vero ingegnere deve avere un etica, se quando progetta un ponte lo fa cercando che sia sicuro per le persone, come può acconsentire di progettare sopra la testa di centinaia di persone, è un controsenso, questa non è etica, ma voler solo guadagnare
oorange33 il problema, ripeto, non è stata la progettazione della singola opera, effettuata da Morandi: il problema é stato il progetto urbanistico e la mancata previsione/attuazione dello sfollamento degli edifici. Opere di sfollamento per opere pubbliche ne erano già state fatte in precedenza, basti pensare alle opere di riqualificazione urbana di Napoli nel 1885.
Dottor Carlo Pagliai, quello che ci prova con le foto del cantiere dell'epoca, dimostra l'assurdita' di chi ha reso operativa la costruzione ddi questo ponte!!!
Verdades Reveladas ancora una volta si potevano fare meglio certe trasformazioni territoriali, ora si paga il conto. Purtroppo.
Non conosci Genova e la Liguria... è complicatissima, lunga, stretta e Montuosa. Il Ponte in se non poteva essere fatto altrove, avrebbero dovuto spostare l'intera autostrada, e in ogni caso se passa a Genova x forza di cose sotto troverai delle case. Il Ponte in se non era assurdo, ma il modo in cui è stato fatto, usare una tecnica così azzardata (e gli altri esempi di ponti lo dimostrano) quello è stato assurdo. Poi tutto il resto, fino a che in mano allo Stato il Ponte ha seguito degli "aggiornamenti" fin da subito e a metà Anni 90' ripresero la prima campata.... peccato che ne aveva 3, Autostrade Private avrebbero dovuto fare altrettanto... questo è assurdo, un Ponte di 50 Anni non può crollare, non in Italia.
Luigi Sanna conosco bene questo territorio, per motivi di studi e lavoro. Ti posso assicurare che in molte parti del mondo avevano problemi maggiori di densità abitativa e di suoli edificati.
Se guardi un Gran Premio di Montecarlo ti accorgerai di come hanno risolto il problema già a partire dagli anni Sessanta
Carlo Pagliai Ciao rispondevo al Commento iniziale. Per quanto riguarda Montecarlo scusa ma non è Genova, non si possono paragonare.. Genova ha un Porto Internazionale che va collegato da più punti, poi se si poteva fare meglio certo, ma l'Autostrada sempre da lì arriva. Non so che visione avete voi della Liguria ma sud c'è il Mare e a Nord la "Montagna", quindi i collegamenti da Nord x forza di cose dovranno passare sopra dei Palazzi, e Genova (ripeto) non è il Principato, era già bella incasinata ai "tempi di Colombo" figuriamoci negli Anni 60', a Genova non c'è spazio. Poi non capisco neanche questa "Polemica", in moltissime Città densamente popolate si trovano dei Ponti all'interno delle stesse, quindi non vedo l'anomalia, l'unica era che questo Ponte fu creato da un Megalomane e chè durato anche troppo.
Luigi Sanna non condivido il giudizio di megalomania verso Morandi.
Il fatto che Genova fosse satura già da secoli non giustifica niente, e al contrario doveva essere adottato un modello insediativo diverso con sviluppi verticale. A maggior ragione col porto internazionale si doveva fare scelte pianificatorie decise e coraggiose: anche New York a metà Ottocento era un grande insediamento estensivo, poi decisero di pensare in grande e puntare in alto. Scelta rivelata vincente.
Non capisco come Autostrade possa dire che il ponte era sottocontrollo e il suo stato era accettabile quando (da come emerge dalle perizie ) su una scala da 1 a 5 è a 4 come pericolosità. ..quasi al massimo. ....la gente non può nemmeno ad avvicinarsi alle propie abitazioni........20 giorni fa sul quel ponte transitanvano automobili e camion.....se questi sono i dirigenti e ingenieri di alto rango e cultura siamo nella merda. ....meglio che cambino mestiere. Prima però devono pagarla molto cara sti maiali.
I C comprendo la rabbia, spero siano individuati i responsabili quanti prima. Alla fine ci rimette sempre il più debole. Magari, prevenire e spostare quelle costruzioni non sarebbe stata cattiva idea
Macho, si después de dos siglos de falsas democracias parlamentarias masónicas, un montón de "revoluciones" y falsas "independencias", "unificaciones", millones de muertos, el saqueo de Italia y medio mundo, dos guerras mundiales provocadas por familias oligárquicas voraces y asociales todavía necesitas un "pequeño" suceso como el del viaducto Morandi de Génova para empezar a darte cuenta de que algo no funciona!!! pues vamos apañados!!!
Eh
Silvia Galassi voce del verbo?
ic assassini maledetti...han ucciso delle persone ...e quella povera gente che ce vivava sotto nooo basta!
Ingegnere.....grazie per l'informazione che ha molto esaustivamente fatto.Nessuno prima di lei aveva chiarito questo aspetto.Infatti mi sono sempre chiesto chi furono i delinquenti che autorizzarono la costruzione di case e fabbriche sotto un ponte.Grazie a lei che ha chiarito la situazione quanto meno non faranno l'ennesima caccia alle streghe ad amministratori incoscienti che avrebbero potuto autorizzare la costruzione delle suddette opere.
Ho ascoltato il tuo invito, e condivido le ragioni urbanistiche. Ciao.
grazie Romano Amodeo.
Questo ponte è l'immagine dell'assurdo! Mi chiedo se negli studi di percorso per la laurea in ingegneria, non ci sia uno studio dell'estetica, dell'impatto sociale e ambientale che un opera civile comporta nel contesto in cui viene prima progettata e poi costruita. Nella costruzione di questo ponte io avrei chiesto all' ing. Morandi, "" se lei abitasse lì dove erano e dove sono ancora quelle case , avrebbe piacere che venisse costruito un ponte sopra i tetti, davanti alle finestre?". Presumo che quest' poco illuminato ing avrebbe costruito diversamente Inoltre non oso immaginare lo sconforto e lo sgomento di quelle persone che abitavano lì, nel vedersi costruite sopra la testa un tale obbrobrio! Spero che non lo ricostruiscano più e teste più intelligenti trovino una diversa soluzione!!
emmegy27 non voglio assolutamente mettermi a criticare la preparazione di Morandi riferita all’epoca: il problema non è derivato dalla sua progettazione del ponte, ma dalla scelta politica e urbanistica compiuta dal Comune in quegli anni col piano regolatore. Ma anche qui usiamo prudenza, chissà cosa emergerà dalle indagini in merito a espropri e indennizzi.
emmegy27 la sua domanda la si potrebbe definire 'utopistica'!! In un tutti i campi e in tutti i settori e in tutti i rapporti umani si dovrebbe porre al proprio IO questa domanda, cosa che non avverrà mai, altrimenti saremmo nell'Eden. Quando si fa una cosa, si compie un'azione, ci si dovrebbe porre la domanda che lei avrebbe fatto all'Ing. Morandi o a chi di dovere...esempi banali:" Vorrei vivere a 500mt da una discarica?" ... "vorrei essere trattato da 'schiavo' lavorando mese per mese con rinnovi mensili senza certezza per il futuro?" "...E' giusto che io sia diventato docente universitario perché raccomandato? Se fossi nei panni degli altri,esclusi a priori, lo accetterei?" " Ho rotto lo specchietto ad uma macchina e sono andato via, vorrei che facessero lo stesso a me? ""Etc etc... Esempi banali. Insomma la sua domanda prevederebbe una razza umana che non siamo e che non saremo mai. Come diceva non so chi: Guai ai vinti.
tempoblu nei paesi nord europei hanno risolto problemi e situazioni urbanistiche più critiche di Genova. Oppure situazioni impossibili come Portland negli USA.
Posso concordare che l’Italia nel Dopoguerra ha puntato a vivacchiare, come ancora oggi: ma con questa corruzione e impunità non si può far altro che così.
emmergy27 siamo in italia prima di tutto il magna magna!e la gente muore!!!!1sempre a genova..hai visto il begato??non si puo' far vivere gente in posti simili..
i precedenti lavori di rinforzo della similare campata, anni 90 , sistema statico a bilancino, delle 3 la prima, posta all'inizio quartiere, hanno riguardato il posizionamento/integrazione di nuovi 4 cavi ciascuno ai due stralli, ma i costi si sono rivelati molto onerosi, al limite dell'abbattimento già allora. Dagli anni 90 in poi, da alcune foto si possono individuare sulla campata successiva, lavori relativamente recenti di posa di fasce in fibra di carbonio rinforzate all'intradosso agli spigoli + esterni delle travi rettangolari d'impalcato (alte circa 5mt).
Il fatto poi di aver sovraccaricato il ponte con 4 jersey , le comuni barriere divisionali di cemento, hanno aggiunto un sovraccarico di non meno di 3 tonnellate al metro lineare e si sono aggiunte alla trascuratezza manutentiva , si badi bene non delle pile, ma degli stralli che lavoravano a tirante in un sistema bilanciato.
E' quindi bastato la rottura di un singolo strallo , per determinare il collasso strutturale con completa rovina anche dei cavalletti di sostegno.
Solo sotto questo punto di vista , non è tenuta sicurezza a largo margine per un eventuale disequilibrio.
Da parte mia ho notato, come gli organi di informazione , si sono ben guardati di spiegare le cose alla gente.
ottima risposta, la trovo corretta e condivisibile. Un saluto Dante Andretta!
mi scuso per alcune imprecisioni tecnico, numerico dimensionali che non avevo verificato. Invito quindi tutti a ricercare nelle dichiarazioni dell'ing. Gabriele Camomilla completa informazione esecutiva del precedente intervento manutentivo. Sulla testata web "Ingegno", i riferimenti .
Esattamente.. senza stare ad inventarsi storie su demolizione controllata, attentati etc... la verità purtroppo è molto più semplice..
Egregio dott. Pagliai, ho sentito in questi giorni interviste ad anziani residenti di quelle case, che dicevano come allora non ci fossero regole stringenti come oggi, in più era gente che usciva da una guerra, con bombardamenti sulle città, cosa volevano che fosse la costruzione di un ponte sopra la testa! Peraltro io non ci abiterei neanche se mi pagassero, ma capisco che le esigenze abitative per alcuni sono superiori alle paure.
anoressico Genova era già densamente abitata anche ben prima della Guerra, un territorio (e porto) compresso tra mare e montagne, e pertanto con poca disponibilità di suolo edificabili.
Genova se l’è vista brutta più volte, tra occupazione tedesca e bombardamenti alleati ha subìto gravi danni.
La fame di alloggi nel Dopoguerra è perdurata ben oltre un decennio dalla Guerra, per cui comprendo il suo commento
anoressico sono stati pagati bene x accettare?
silvana forcellini non so niente se e quanto siano stati pagati eventuali indennizzi. Se fosse vero sarebbe uno scandalo nello scandalo
Grazie e complimenti per la spiegazione lucida e competente, le costruzioni erano state fatte prima del ponte, idealmente e logicamente preparare la zona sgomberando gli edifici sulla linea di passaggio del ponte era cosa buona e giusta che pero' non fu' fatta, chi ha deciso ed il perche' di operare in quel modo sara' fonte di studio nei prossimi mesi, anni sicuramente. Nei forse e nei ma' ci metto il dubbio che se il ponte fosse stato costruito con i tiranti tipo ponte sospeso di Brooklin molto probabilmente non cadeva se ben mantenuto ma vista la vicinanza al mare troppo soggetto alla corrosione non e' stata operata quella scelta oppure e' stata una questione di costi o ci si e' fidato troppo dell'ingegno di quel costruttore, cosa ne pensate ?
Roberto Guadorosso penso che non c’era in quel momento una visione con un piano strategico per questo tipo di opere, non eravamo pronti in quel momento e contesto
una domanda da profano. il pilone adiacente le costruzioni residenziali di Via Porro ha la stessa profondità di fondamenta rispetto agli altri piloni ? perché appunto gli edifici sono stati costruiti prima, e lo sapevo già abitando a Genova da sempre, e sicuramente non si poteva scavare in profondità così' vicino agli edifici. è crollato il pilone 9 probabilmente per cedimento degli stralli, ma chissà che gli altri piloni non siano ancora più deboli. grazie
jazzz65 credo siano uguali di dimensioni, ma dico credo. Occorre vedere i progetti
Buonasera signor Pagliai,mi chiamo Mauro Michele Fois e sono un geometra appassionato di ingegneria. Da tre anni o meglio,dalla data del crollo del ponte Morandi mi sono interessato alla vicenda,ho visto circa tutti i video rappresentativi sulla vicenda,ascoltato vari esperti,tra cui ingegneri periti ecc. Ho scoperto tante cose interessanti,però noto con disappunto che anche tra i commenti di questo suo eccellente video ,molte persone continuano a commentare a vanvera,dando colpe a chi potrebbe averle,ma forse solo in parte,i fattori determinanti del crollo sono da ricercare non solo nella fase gestionale dell'infrastruttura,ma anche a dei processi chimici legato al territorio che hanno determinato in maniera notevole la solidità della struttura. Per quanto riguarda la parte "complottistica" per quanto assurda,non e' da escludere al 100x100....vale a dire che,in base ad analisi su prove sia statiche che dinamiche,hanno stabilito che di fronte ad un evento "eccezionale" più che imprevedibile,la struttura (principalmente dichiarata da diversi ingegneri "isostatica" non avrebbe potuto reggere ad esempio a una piccola carica esplosiva,piazzata in un punto "cruciale" ....ma queste sono solo ipotesi....non sto' lì a scrivere altrimenti ci metterei 3 giorni......🤔🤔🤔😎😎😎complimenti ancora per il video....i miei rispetti.
Grazie
Dott. Pagliai, puo aver appesantito la struttura la sostituituzione dei guard rail con i new jersey?
Michele Novello difficile a dirsi ma neanche da escludere che sia compartecipe. In certe strutture prima o poi arriva la goccia che fa traboccare il vaso.
Beh i New Jersey vanno a 36 quintali l uno avranno influito
Antonio Cripezzi del bene non lo avranno fatto di sicuro, sono d’accordo.
Quante volte ho sentito dire in Italia la frase politico-sinistroide: l'interesse pubblico sovrasta il privato. Questi sono i risultati. Ho fatto il Geometra per anni...Il rispetto fluviale? Ferroviario? La Liguria poi territorialmente e' una regione difficile e idrogeologicamente critica. Le gallerie costavano e costano se ne parla nella gronda. Complimenti per il video: una competente ricostruzione storico-urbanistica.
Sig. Pagliai
Domanda: non conviene ricostruire il ponte senza abbatterlo?
Sarebbe piu' veloce.
Poi fanno la gronda.
Poi chiudono il ponte morandi e lo fanno nuovo, cosi si farebbe ripartire Genova piu' presto, non abbatti ora le case.
Savioradas occorre uno Stato forte per queste decisioni e azione. Lo abbiamo?
Complimenti per il documento. Da un Ing. Civile
Lore Fer grazie gentile collega
Perlopiù le costruzioni di Via Porro già presenti prima della costruzione del ponte, erano abitazioni x i dipendenti delle ferrovie.
Menomale che non è passato tir cisterna se no morivano tutti
Quello che viene da pensare è come hanno potuto pensare di caricare il ponte con il peso delle barriere new jersey senza conseguenze per una struttura progettato per avere dei leggerissimi guardrails?? E parlano del peso dei Camion??? Che vergogna!! Quanta leggerezza!!
@@carlopagliai chiedo scusa,ma credo che le barriere "new jersey" non abbiano nessuna colpa riguardanti un "sovraccarico" anzi....facendo dei calcoli matematici scoprirete che hanno addirittura "aiutato" per certi aspetti la struttura ad essere più "solida" ed essendo sistemati al centro della carreggiata,hanno impedito un qualsiasi "momento torcente" del piano stradale....il problema in questo caso potrebbe essere stato una "tensione aggiuntiva" cosiddetta "stress" ai cavi di acciaio,denominati "tiranti" che non erano visibili ad occhio nudo,in quanto ricoperti dal calcestruzzo....ok ragazzi scusate....non voglio fare il sapientone...ma sono tre anni che studio questo ponte e molte cose "tecnicamente parlando" sono chiare e limpide!!!! 😥😥😥
Se pensate che la struttura fosse "debole" provate a prendere una calcolatrice scientifica e provate a moltiplicare 352 che sono o erano il numero dei "trefoli" in acciaio per la capacità di "trazione" di ognuno,e vi renderete conto di quanto in realtà era "forte" la struttura del Morandi.... Oltre a questi 352 trefoli ne sono stati inseriti anche altri...per eventuali altre sollecitazioni "straordinarie" e comunque per mantenere inizialmente il peso "proprio" della struttura,senza creare troppa "decompressione" tra gli "stralli" .....🤔🤔🤔
Certamente genova ha una posizione geografica particolare, stretta tra mare e montagne ma non credo che sia l'unico posto al mondo dove si trovano situazioni urbanisticamente difficili. Chiedo se qualcuno sa di progetti nel mondo che hanno risolto in miglior modo la convivenza nelle città fra abitanti e infrastrutture o se, al contrario, i casi di mega strutture appoggiate o vicinissime o sovrastanti le case, in totale sprezzo del pericolo e di ogni criterio minimamente estetico, sia diffuso.
Roberta Coruzzi Portland negli USA è un caso interessante dove hanno interrato una ferrovia, ad esempio
salve non sarebbe il caso progettare un ponte "a due piani" dove uno scorra il traffico autostradale sotto il traffico della città ,magari predisponendolo per anticipare apertura autostradale per poi in un secondo tempo procede alla costruzione delle strade per accedere alla sottostante "circonvallazione " per la città
JEMISONDO se c’è la volontà di potrebbero fare tante cose buone
@@carlopagliai forse nessuno ci ha pensato
Come facevano a preparare le fondamento dei pilastri con le case cosi vicini?, non è che hanno abbattuto le case e poi ricostruito?
Santo Pino non c’è ne stato bisogno, i progetti delle fondazioni pubblicate nel fascicolo parlano chiaro
ingegnere i condomini li abbatteranno perche il nuovo ponte ci passera' nuovanente di sopra? grazie pasquale lamezia terme cz.
La notizia è ufficiale e trasmessa ieri al Tg1: alcuni edifici subiranno la distruzione contestualmente alla demolizione del ponte
Quando iniziai a dirigere cantieri di opere pubbliche ebbi la fortuna di comandare alcuni uomini molto più grandi di me che avevano lavorato in Condotte d'Acqua e nelle altre grandi imprese che costruivano allora lotti autostradali. Da questi uomini imparai molti trucchi di questo mestiere, sopratutto la sera a fine orario in ufficio quando si chiacchierava. Ricordo come ora, saranno passati 30 anni, il racconto del piazzamento del cantiere del ponte. Nessuno voleva andarsene, furono accordi bonari con rimborsi molto cospicui ai proprietari delle case ( non espropri che sarebbero stati difficili per gli edifici) , si decise allora di costruire sulle case, perché spostare a monte il ponte era pressoché impossibile con le tecniche di allora. Di questa fase non rimane traccia perchè gli accordi bonari non hanno pubblicità sino alla loro chiusura positiva.Rispetto la decisione dell'architetto Pagliai, la cui dissertazione apprezzo molto, di non entrare nella polemica sul progetto e sulla realizzazione. Purtroppo questo disastro ha molti padri e patrigni e i Benetton ( bisogna dire che fanno di tutto per attirarsi antipatia) sono il capro espiatorio perfetto.
non mi stupirebbe che la "soluzione bonaria" non fosse soltanto una diceria, andrebbe verificata e convalidata da elementi probatori.
Non sarei in grado di dimostrarlo, lei sa che gli accordi bonari compaiono ufficialmente nella Relazione sullo stato finale del Direttore dei Lavori e nel Verbale di collaudo amministrativo. Se non sono andati a buon fine possono anche non essere citati. Ricordo però altri episodi che mi furono raccontati riguardanti la costruzione del " Nervi" e del " San Francesco" ,sopra Rapallo , dove furono fatte saltare case e ville con l'esplosivo dopo aver concluso accordi bonari.
L'episodio più clamoroso fu l'abbattimento del castello di Voltri con una unica volata senza neanche tirarne fuori i mobili d'epoca e le stoviglie per fare posto a quell'orribile ammasso di serbatoi verdi che si vede dalla autostrada.
Caspita quante informazioni utili conosce. Ciò mi fa pensare che sia del settore, ho indovinato?
L'ho scritto nel mio primo post. Fa ridere ma sono nato su una autostrada in costruzione, ho 60 anni e tutta la mia vita, quando ho potuto, l'ho passata a studiare e costruire strade,gallerie e ponti
grazie ....da un cuore genovese.....grazie ...LE CASE C'ERANO GIA'........CAPITELO UN VOLTA PER TUTTE.
Cristina Bregoli esatto, il video serve apposta per dimostrarlo
Leggo molti commenti contraddittori, e sinceramente non capisco...... C'è chi dice che le case non dovevano essere costruiti sotto il ponte, c'è chi dice che le case già c'erano, c'è chi dice che il ponte era fatto male, c'è chi dice che non aveva manutenzione...... Il mio pensiero è questo : le case o prima o dopo ,non dovevano stare lì sotto... Perché ? Perché se un camion specie una cisterna di benzina tipo quello di Bologna faceva una strage comunque ,se il ponte crollava faceva una strage, ecc ecc. X chi dice :il ponte era fatto male....... Ci sono voluti 50 anni per capirlo? La manutenzione.... Ma..... Sapevamo che le case lì sotto non ci dovevano essere,sapevano che è un Ponte non sicuro, andate a vedere la costruzione e manutenzione del ponte di 16 km che collega Svezia e Danimarca attraversa il mare ..... Impressionante purtroppo in Italia tutto ciò che è business va bene , anche sopra la pelle Delle persone, vedremo ma
Roberto Gregori esatto le case andavano demolite con un apposito piano di esproprio e spostamento dei volumi
Ma curiosità mia...non hanno considerato di fare un tunnel invece del ponte?
Tra le varianti, che oramai non si contano più, dei progetti della Gronda è previsto anche un attraversamento in galleria. Allora con le tecniche a disposizione non sarebbe stato immaginabile.Tenga presente che il dislivello tra la attuale soletta e l'alveo del Polcevera è di c.a. 50 metri. Per sottopassare il torrente il piano di scorrimento dovrebbe scendere ad almeno 65 metri rispetto all'attuale. Solo le rampe di accesso, per rispettare le pendenze caratteristiche di quella autostrada dovrebbero essere lunghe 2 chilometri. Lato Savona il viadotto Chiaravagna è a 1.800 metri, significherebbe dover allungare ancora di un chilometro la galleria per passare sotto al torrente Chiaravagna. In tutto sarebbero almeno 7 km in galleria scendendo e risalendo di 60 metri.Penso sia meglio fornire una casa nuova a tutti i poveretti che abitano li sotto, abbattere tutto ciò che è sul tracciato e costruire una nuova opera meno ardita ma più sicura. Genova è una coperta troppo corta, la soluzione c'è dagli anni 90", bisogna costruire una " bretella,gronda,variante" chiamiamola come vogliamo ma non c'è un'altra soluzione.
Carissimo dottore, ma come si puo' approvare un piano cosi pericoloso, sotto ci sono edifici industrie, ferrovie. Secondo me non e' questione di manutenzione, ma di incoscienza, non ho parole solo tristezza, avremmo potuto avere ancora piu' perdite umane, se fosse passato un treno...
Maridaki Maridoula me lo domando anch’io. Nel video ho sottolineato che le palazzine sottostanti avrebbero dovuto essere demolite invece di essere lasciate in piedi la sotto
Eppure. É. Stat. Ricostruito. Stes. Posto............ Il. Progress....... 🙄
Innanzitutto non è colpa di Morandi se quel quartiere era densamente abitato il ponte ha retto e i calcoli erano fatti bene certamente necessitava di una manutenzione che lo stato ha fatto parzialmente solo un intervento negli anni 90 sugli stralli che vennero sostituiti ed infatti ha retto benissimo non è colpo del genio Morandi se dopo le privatizzazioni il concessionario non ha fatto una manutenzione straordinaria limitandosi a piccoli interventi
I ponti reggono ovviamente se si fa la.manutenzione ordinaria e straordinaria se si pensa invece che una volta realizzato reggano x sempre x.opera e virtù dello spirito santo e allora .è un altro discorso
Che comunque quel ponte già da subito suscitava preoccupazioni a Morandi fu un brutto segno per lui che anni addopo sarebbe crollato, se fosse stato fatto a traliccio avrebbe resistito fino ad oggi, io sono contrario anche perché ora tutto quel cemento precompresso mo dove finirà mentre il ferro si può recuperare io non ho nulla contro l'architettura per carità
Sono dispiaciuto per quello che successo per le persone che hanno perso la vita mostro ponte morandi
E se succede un incidente? Le auto cadono giù sulle case. Il progettista era un criminale.
Leonardo Paradiso non sono d’accordo: al massimo il Comune e lo Stato assieme hanno sbagliato a non fare demolire le case li attorno
"Vietato sostare sotto i carichi sospesi"; figurarsi abitare!
Vedasi la denuncia di Gabbanelli Report 2004. Benetton e A7tostrade
in una foto del ponte in costruzione ,si vede benissimo il pilone con il soppalcato che si regge benissimo da solo senza stralli, a sbalzo totale
lo hanno fatto brillare !!!
domenico manni si lo hanno fatto brillare mettendogli lo smalto da unghie
Ma' io dico na cosa...Se ora sta merda💩💩di (PONTE) Lo dovranno abbattere come fanno se sotto ci stanno i palazzi..Come faranno ??! 😕😕😞Grazie per l'eventuale risposta ☺
Valentino Garofalo temo che i palazzi sottostanti subiranno danni dai crolli parziali degli impalcati, da quanto leggo sui quotidiani autorevoli sembra confermata la scelta dell’esplosivo
Valentino Garofalo Penso non verranno salvate. Tutta l area interessata e definita zona rossa, sarà costretta a essere azzerata e rivisto un nuovo piano urbanistico sia per zona industriale che civile. Purtroppo non sarà semplice demolire senza che avvengano altri incidenti o in breve tempo. Complimenti X il video. E comunque un fatto tragico che poteva avere risvolti ancora più gravi se cedeva la pila 10 e di lunedì mattina con tutti in fila. Comunque non è solo colpa dei Benetton....
Valeriano Parizzi esatto, poteva andare peggio col pilone 10 in altro momento. Grazie anche a te per questo feedback
Carlo Pagliai condivido le sue considerazioni. Opero nel settore come privato cittadino dal 1985.... sono triste più che incazzato per quello che ho visto e vedo e che sarò costretto a vedere. Sul ponte ci passavo ogni mese da anni.......e purtroppo non è il solo in certe condizioni. Siamo la nazione con maggior traffico su strada e non venga data la colpa alla conformazione geografica! Penso che la colpa non è solo di Atlantia. Questo è la punta di un problema molto italiano da decenni che parte dalle piccole lobby nei piccoli comuni con piani regolatori disdicevoli a prescindere dalla regione e risale a livello provinciale ,regionale sino a massimi livelli. Pensate che per ottenere certi permessi per attività o aggiornamenti in particolare commerciale e industriale bisogna superare il parere di almeno 20/25 enti o commissioni. Eppure riusciamo a farci del male. Forse perché troppi ci mettono in naso ma non sanno come metterlo. Non facciamo prevenzione idrogeologica, antisismica, ecc.Anche tutte le varie “edizioni” delle norme sugli appalti peggiorano invece di migliorare le attività e il rispetto delle regole. Finirà con alcune decine di avvisi di garanzia, milioni di danni, ........
Valeriano Parizzi ho sempre pensato che la BuroKrazia fosse proporzionale alla corruzione
Ma come si fa costruire un ponte dove c è le case? Il ponte si sapeva che aveva bisogno di manutenzione. ...che vergogna..
non sono un ingegnere, ma voglio dire che secondo me questo ponte era troppo fragile per motivi estetici. Per farlo assomigliare a quello di Brooklyn (in ACCIAIO) hanno riprodotto quelle 3 "gambe" sottili in cemento... per non parlare degli stralli. Morandi era nato nel 1902 quindi era già anziano quando ebbe questa commissione, evidentemente inadeguato a gestire una struttura destinata al futuro. Oggi in Cina costruiscono viadotti e ponti in poche settimane, con PILONI MONOSTRUTTURA e tratti di soletta prefabbricati e posati tramite macchinario (e sicuramente costa un decimo di quanto pagheremo noi): ruclips.net/video/0-0ChljgWCQ/видео.html
Andrea Giavenni in effetti una struttura così massiva rispetto a quelle già realizzati negli USA si poteva evitare
Ho notato 11:24 una foto con una campata senza tiranti si sostiene da sola !
ottima osservazione! Forse erano presenti solo le travi principali, senza essere ancora realizzato il solaio di carreggiata. Complimenti, un occhio davvero acuto.
Mi ero ripromesso di non parlare della parte tecnica perchè come ha scritto giustamente l'Ing. Pagliai c'è una indagine in corso. Lei però ha evidenziato un aspetto importante che mette in crisi tutte le teorie enunciate. faccio una premessa, mio padre era un ingegnere laureato a Milano in " Trasporti" nel 56". Quando ci preparava all'esame di ponti e strutture ci mostrava quello che allora era detto il " Polcevera" e ce lo faceva classificare. Di solito, la prima volta tutti dicevamo " è strallato" , lui scuoteva la testa. I due sbalzi sulla pila sono un sistema resistente a travata rettilinea vincolata su appoggi in gran parte rigidi e in piccola parte elastici grazie ai tiranti.
Sta tiritera che ho fatto fatica a ricordare a memoria significa che in gran parte il ponte stava su da solo mentre i tiranti ( che avevano elasticità quasi nulla visto che cavi e calcestruzzo erano solidali trasformando tutto in travi rigide) svolgevano il ruolo di stabilizzazione delle estremità e di sostegno dei " tappi" tra uno sbalzo e l'altro. Nella realtà, per sicurezza, durante la costruzione la soletta era sostenuta da cavi di acciaio provvisori quando arrivava a 2/3 della lunghezza. Cosa può essere successo allora?
Quelle solette sono piene di trefoli di acciaio armonico ancorati pressapoco sulla verticale del transetto del cavalletto ( la trave che tiene unite le 2 V rovesciate a cui sono ancorati in alto i tiranti) . Questi trefoli precomprimono la soletta facendola diventare una " travata rettilinea resistente". L'acciaio armonico in tensione è aggredito dalle salamoie formate dai sali antigelo e dal salmastro con una velocità molto superiore a ciò che ci si aspetta. Per me hanno ceduto i trefoli nella trave, hanno messo in crisi i tiranti che si sono strappati e sfilati ( si fossero rotti non ci sarebbero state le cariche elettrostatiche che sembrano lampi) e tutta la struttura è collassata. la parte della pila e delle saette su cui è gravato lo sbalzo che non si era rotto, è divisa in pezzi fratturati a compressione, i pezzi del lato andato in trazione sono rotti a trazione e il ferro ( veramente poco) è strappato per superamento del limite elastico ( se guardate con attenzione le estremità rotte sono assottigliate come quando si tira per le estremità un tondino di pasta per le tagliatelle), quelle del lato andato in compressione sono rotte su un lato e piegate sull'altro rimanendo unite al troncone da cui si sono staccate.
Il vero motivo per cui tutti dicono che sono da buttare giù anche le campate rimaste in piedi è perchè nessuno sa in quali condizioni sono i cavi nelle solette e molti sospettano che stiano per fare la stessa fine della prima che è crollata.
laurencedarabia2000 veramente interessante
demolizione di edifici che avevo all'epoca massimo dieci anni? ma quando mai?!! ma chi pagava poi? Già si era cercato di costruire in economia il ponte....
Se c’era volontà, si facevano le cose. Si era speso tanto e si poteva ricostruire con premi volumetrici altrove, negli USA facevano già queste cose a fine Ottocento (meccanismo che fece sviluppare le ferrovie, tra l’altro).
Mi sa che di questo passo bisogna andare a vivere su un altro pianeta.. continueranno a succedere cose tristi.. è l'epoca del cinismo allo stato puro
La C deve averla lasciata all'Università
Edoardo Viero 😜
No, tutti i toscani la lasciano nella pancia della mamma 🤣
E quanti ce ne sono così ? Lei ha fatto la scoperta dell'acqua ....
Domenico Romano non ne ho idea, non esce un buon quadro di salute, guardando a livello generale.
Ponte cacandi
11/9 torri gemelle docet
Condominio Ladimar anche no, assolutamente contrario
@@carlopagliai ....
opinioni....
"opinioni" , il passa tutto ..
Attenzione ai congiuntivi.
SOLANA RODRGUEZ è verooo, e me ne scuso 😜👌🏻
Mostrare una foto del genere è atto da delinquenti all'ennesima potenza. Pensate voi che un peso di migliaia di tonnellate possa essere sostenuto da in cornicione di un edificio? Non solo il peso ma le vibrazioni continue del passaggio di veicoli, il movimento causato delle solette di cemento a causa delle intemperie et "similia" avrebbero consentita una stabilità statica delle case? Ma ha mai lavorato in edilizia chi ha postato simile foto ripresa da una posizione tale che sembra rispondere alla realtà ma non è così? Io sono genovese, ho abitato quasi trent'anni e vissuto nella valle del Polcevera; quindi vi dico: è malafede, volutamente malafede, artatamente malafede.
Mauro Crovetto facciamo così: credo ti sia inventato un falso problema da solo, e con questo commento capisco che non hai neppure visto interamente il video, perché non tocco neppure lontanamente l’idea che l’edifico faccia da sostegno al ponte.
Le dico che sono un ingegnere che lavora nel settore edilizio dal 1996. Veda un po’ lei.
Chi ha costruito semai
Silvia Galassi al massimo ci sono responsabilità di scelte nei confronti di chi ha pianificato il territorio
non c'è bisogno di dirglielo visto il commento.. purtroppo
Questo progetto è stato un' oscenità!
Lori Miglio mmmh, qualche motivazione che giustifichi la sua opinione?
Non sono competente per quanto riguarda la qualità della struttura ma si vede benissimo che è stata tagliata la grondaia di una palazzina per far stare il pilone del ponte. Hai la strada che ti passa sopra la testa, apri le finestre e ti vedi il pilone in cemento. Allunghi il braccio e lo puoi quasi toccare. Va beh che sono case popolari. ( a prescindere dalle motivazioni di interesse pubblico per il quale è stato costruito). Sicuramente in un altro contesto poteva fare la sua figura. Le riporto l'esempio del ponte di Calatrava a Venezia: bel ponte, ma contesto è sbagliatissimo, e tralascio la sua funzionalità per non essere polemica. Cordiali saluti.
Lori Miglio anch’io trovo grottesca “la tagliata”, come sostenuto nel video sarebbe stata più efficace la demolizione integrale dei fabbricati
Grazie per aver condiviso una mia personale opinione!
Quante parole , quante ciance , ma i responsabili non pagheranno mai per i delitti commessi in questa occasione e in altri " Incidenti " .......... 😔
Ma la cosa piu oscena che ho sentito io è questa : hanno testato il ponte con 7-8 fiat 690 da 90 quintali ... almeno secondo un ingegnere , hahah non hanno neanche fatto il test a pieno carico , come dire se c'era la coda non si sapeva se avrebbe tenuto o no ... il bello è che dopo dicono sempre in intervista che il fiat 690 era da 90 quintali e quindi siccome negli anni successivi sono venuti fuori i tir che portavano 40 tonnellati allora era normale che prima o poi sarebbe crollato ... ORA io ho controllato il fiat 690 con il rimorchio poteva portare 20 tonnellate e oltre a questo progetti un ponte sull odierno o sul futuro? MI spiego se devo comprare una scarpa non la prendo che mi stia a pennello ma un attimo piu grande altrimenti quando mi cresce l unghia mi fa male e ne devo comprare un altra. Questi hanno preso i soldi e per risparmiare hanno sottodimensionato tutto , il ponte vibrava per bene e difattti sempre in un intervista l ingegnere lo dice che se ne era accorto ma nessuno ha detto niente ... Vabbe va poi è osceno il fatto che abbiano costruito sopra le case , ma neanche uno stupido lo avrebbe fatto osceno è dire poco
samuele bordignon cercherò di riscontrare questa circostanza, ringrazio per averla resa nota
ecco qui a cosa mi riferisco senti un po questo , ruclips.net/video/6aZECh5k5K0/видео.html , le specifiche del 690 auto-moto-epoca.blogspot.com/2011/03/autocarro-fiat-690.html tra l altro in un altra intervista durante il tg5 un altro ingengere , pare un prof di costruzioini , disse che era andato con l ing morandi a vedere il ponte perche non rispondeva bene alle sollecitazioni , guarda è osceno io ho studiato fisica mi sono messo le mani ai capelli che non ho piu quando ho visto come è stato costruito il ponte ... poi quando ho sentito che vibrava ... non ho parole
voglio dire se un ponte vibra ... prima o poi delle microfratture le fa nel calcestruzzo tu valle a riparare se poi i cavi dentro si rompono ... mah per me è follia.
samuele bordignon ottimo, un valido riferimento
Che vergogna!
THEIA NOVA che disdetta
Morandi era un pazzo !
iris iride in base a cosa affermi questo?
Conosci qualcuno in questo mondo, che non sia un pazzo?
basta vedere i suoi ponti
Erano altri tempi.Anch'io ho lavorato presso un ingegnere di quell'epoca,la mentalità dell'"arditezza" nelle costruzioni era un vanto Se la gente diceva "ma come può star su?" Loro ne erano fieri.E poi c'era una fiducia assoluta nel cemento armato.La pazzia era collettiva e Morandi era un luminare.
bisogna essere dementi forti per andare ad abitare li....
o forse avere una ridotta disponibilità economica.
@@carlopagliai c è sempre un alternativa economica a prezzi modici.
panaboy01 è vero, ma c’è anche la libertà di scelta, e non sempre porta alla migliore scelta tra tutte le alternative