Luigino Bruni - L'economia che ci piace: civile e giusta!

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  • Опубликовано: 12 сен 2024
  • "Un adolescente percorre una strada residenziale a bordo di un Suv. La vernice brillante dell'auto riflette ville e giardini curati. Un quartiere perfetto e asettico separato da un muro alto e impraticabile che tiene fuori il caotico e disperato mondo di baracche e di miseria."
    È l'inizio del film La Zona, ambientato a Città del Messico, ma è anche una possibile materializzazione dello scenario ipotizzato da Luigino Bruni nelle pagine introduttive de La ferita dell'altro, saggio sull'economia e le relazioni umane.
    Economia e relazioni umane, un binomio centrale nel pensiero di questo studioso e un fondamento dell'economia civile, che ha a che fare con la nostra vita, con il nostro ben-essere, che passa sì, dai bisogni materiali, ma non si esaurisce in questi.
    "L'economia civile è un'antica tradizione italiana, che ha la sua origine nell'umanesimo civile. Nel '400 italiano, le regioni della Toscana, Umbria e Marche furono molto importanti per lo sviluppo economico e commerciale; poi nel secolo XVIII a Napoli ci fu una nuova primavera con il pensiero economico di Antonio Genovesi, che diceva che lo scopo ultimo dell'economia non è la ricchezza, ma la felicità pubblica: l'economia è buona quando rende la qualità della vita migliore".
    Bruni cerca di cogliere nelle esperienze imprenditoriali reali, tra cui la cooperazione, le strutture concettuali che rinforzano l'idea che si possa stare sul mercato anche con motivazioni diverse dalla massimizzazione del profitto e i dividendi tra gli azionisti.
    Per Luigino Bruni le relazioni interpersonali non possono continuare a rimanere fuori dal nucleo duro della ricerca economica: lo scienziato sociale, e quindi anche quello economico, non fa un buon servizio a sé, e soprattutto alla società, se continua ad ignorare la relazione intersoggettiva nella spiegazione dei fatti economici.
    La crisi che stiamo attraversando ha evidenziato in modo drammatico questo aspetto: l'economia che produce ricchezza ad ogni costo si paga a caro prezzo.
    Secondo Bruni dunque, la riduzione dell'esperienza umana alla dimensione "contabile" della razionalità strumentale è in primo luogo una fallacia metodologica. Al valore d'uso e a quello di scambio, cardini della teoria economica classica, l'economia civile affianca e integra il valore del legame sociale.
    Va da sé che percorrendo tale sentiero alcuni dei temi della riflessione riguardino i comportamenti che si sviluppano all'interno delle organizzazioni: responsabilità, fiducia, gratuità, dono, cooperazione, felicità, lavoro, sussidiarietà, immunitas\communitas, bene comune, responsabilità sociale, sono i concetti chiave di questo ragionamento: un tessuto di parole vicino alla nostra esperienza di cooperatori che nel dialogo con Bruni si arricchisce e si incrocia con nuovi elementi e sfumature per pensare insieme il nostro futuro.
    La possibilità di dialogare con il professor Bruni è di per sé fonte di...economia civile.
    Mercoledi 22, Ore 15:00, Auditorium

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