Ciao Luca, bella intervista. Io sono il fondatore di "Hikikomori Italia", la prima community italiana online sul fenomeno degli hikikomori. Abbiamo un blog, una pagina facebook, un forum e da poco abbiamo anche realizzato una chat aperta dove decine di ragazzi isolati si confrontano e parlano delle loro esperienze. Grazie per aver contribuito con questo video alla sensibilizzazione sul fenomeno.
E x persone più grandi che hanno questo disturbo non c'e' aiuto x loro, o e soltanto x i givoani? Conosco persone anche di 34 anni circa che soffrono di questo disturbo, come fare a riguardo? Grazie in anticipo .
Finalmente un'intervista che rispecchia la vera situazione degli Hikikomori anche se mi pare che spinga il concetto verso interazione con strumenti digitali come internet. Una spiegazione chiara. ' La rete non è la cuasa del ritiro, ma una conseguenza. Complimenti per la chiarezza. Mi chiamo Crismer La Pignola e gestisco un canale su questo canale, 'spazio all'esperto', sono fondatore di Crismerlapignola.com . Complimenti.
Ma una "vita sociale normale" come deve essere? si parla spesso dei malesseri ma dovremmo stare attenti anche agli accessi (es. quelli che pensano di fare sesso sempre) Secondo voi, dov'è il confine? Quando un ragazzo esce di casa deve fermare e parlare con tutti? Quali sono i comportamenti normali? Ps: Non sto provocando nessuno, sono solo pensieri che mi sono sorti guardano il video :)
Parlo da studente in psicologia. La tua domanda è interessante e non semplice. I confini di normalità e di psicopatologia sono stabiliti da differenti fattori. Una condotta, per poter essere definita deviante, deve per l'appunto discostarsi dal comportamento frequente presente nella cultura di appartenenza del soggetto in questione. Ci sarebbe da affrontare anche il discorso sull'egosintonia e l'egodistonia del disturbo. La prima espressione significa che il soggetto sta bene con se stesso, nel suo disturbo, come nel caso degli hikikomori. La seconda invece indica un disturbo per cui la fonte di disagio è proprio legata al disturbo medesimo. A differenza del disturbo egosintonico per cui, per il soggetto, il disagio è dovuto alle conseguenze del comportamento. Il ragazzo hikikomori soffre di una depressione di fondo ed un'elevata inadeguatezza. Per lui il problema non è la scelta di chiudersi in casa, ma le problematiche citate di sopra. Un saluto.
Valerio Bruno Grazie! ora mi è più chiara la cosa... e capisco che il problema è più complesso di quanto pensassi. Solo definire i confini tra malato, normale, società, corretto ecc.. non è cosa facile e puó portare a conclusioni errate. Di nuovo grazie ! in bocca al lupo per gli studi!
@@valeriobruno8019 alle conseguenze del comportamento o alle cause? Spesso chi è egosintonico con il suo disturbo pensa che il suo comportamento sia corretto e che siano gli altri ad essere la causa del suo disagio o sbaglio?
@@marcomarangoni7918 chi soffre di un disturbo egosintonico non soffre per il suo disturbo, dato che lo considera parte della sua personalità. Semmai il suo disagio deriva dalle conseguenze che il suo disturbo gli può causare: problemi interpersonali, perdita del lavoro e via discorrendo.
Ciao Luca ci tenevo a condividere con te un video: ruclips.net/video/0-LMDBexqxE/видео.html il canale non parla di psicologia ma di videogiochi ma penso che questo video sia molto legato agli argomenti dell'intervista :) spero che tu o altri lo guarderanno ...ps Luca sei un grande
Grazie Stefano, video interessante :-) Anche io devo molto ai videogiochi, ne avevo parlato qui (anche se dalla sintesi non emerge il mio "debito" verso i videogames) ruclips.net/video/bVIwXEq0Ls4/видео.html . Con i videogiochi ho imparato a mantenere la concentrazione nel tempo, a fare i conti con la frustrazione, a raggiungere obiettivi e a sviluppare alcune mie grandi passioni. Lo strumento dei videogiochi è molto potente, occorre riuscire a non farsi sovrastare però, e questo non è sempre semplice. ciao e a presto ;-)
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Ciao Luca, bella intervista. Io sono il fondatore di "Hikikomori Italia", la prima community italiana online sul fenomeno degli hikikomori. Abbiamo un blog, una pagina facebook, un forum e da poco abbiamo anche realizzato una chat aperta dove decine di ragazzi isolati si confrontano e parlano delle loro esperienze.
Grazie per aver contribuito con questo video alla sensibilizzazione sul fenomeno.
vedo che avete solo il gruppo per i genitori...
Esiste anche un gruppo Facebook dedicato ai ragazzi.
E x persone più grandi che hanno questo disturbo non c'e' aiuto x loro, o e soltanto x i givoani? Conosco persone anche di 34 anni circa che soffrono di questo disturbo, come fare a riguardo? Grazie in anticipo .
Io mi ci ritrovo alla perfezione. Solo che ho 26 anni e non sono più adolescente da un pezzo
come è bello ogni tanto sentire qualcosa al di fuori del senso comune
Finalmente un'intervista che rispecchia la vera situazione degli Hikikomori anche se mi pare che spinga il concetto verso interazione con strumenti digitali come internet. Una spiegazione chiara. ' La rete non è la cuasa del ritiro, ma una conseguenza. Complimenti per la chiarezza. Mi chiamo Crismer La Pignola e gestisco un canale su questo canale, 'spazio all'esperto', sono fondatore di Crismerlapignola.com . Complimenti.
molto interessante e preciso
Si, è un bravo prof
Grande!!!
18-3-2020...tutti hikikomori!!!!!!per forza!
HIKIKOMORI GOVERNATIVI!!!
Ma una "vita sociale normale" come deve essere? si parla spesso dei malesseri ma dovremmo stare attenti anche agli accessi (es. quelli che pensano di fare sesso sempre)
Secondo voi, dov'è il confine? Quando un ragazzo esce di casa deve fermare e parlare con tutti? Quali sono i comportamenti normali?
Ps: Non sto provocando nessuno, sono solo pensieri che mi sono sorti guardano il video :)
Si, ho una mia personale opinione, ma avrei volevo conoscere il punto di vista scientifico sull'argomento :)
Parlo da studente in psicologia. La tua domanda è interessante e non semplice. I confini di normalità e di psicopatologia sono stabiliti da differenti fattori. Una condotta, per poter essere definita deviante, deve per l'appunto discostarsi dal comportamento frequente presente nella cultura di appartenenza del soggetto in questione. Ci sarebbe da affrontare anche il discorso sull'egosintonia e l'egodistonia del disturbo. La prima espressione significa che il soggetto sta bene con se stesso, nel suo disturbo, come nel caso degli hikikomori. La seconda invece indica un disturbo per cui la fonte di disagio è proprio legata al disturbo medesimo. A differenza del disturbo egosintonico per cui, per il soggetto, il disagio è dovuto alle conseguenze del comportamento. Il ragazzo hikikomori soffre di una depressione di fondo ed un'elevata inadeguatezza. Per lui il problema non è la scelta di chiudersi in casa, ma le problematiche citate di sopra. Un saluto.
Valerio Bruno Grazie! ora mi è più chiara la cosa... e capisco che il problema è più complesso di quanto pensassi. Solo definire i confini tra malato, normale, società, corretto ecc.. non è cosa facile e puó portare a conclusioni errate. Di nuovo grazie ! in bocca al lupo per gli studi!
@@valeriobruno8019 alle conseguenze del comportamento o alle cause? Spesso chi è egosintonico con il suo disturbo pensa che il suo comportamento sia corretto e che siano gli altri ad essere la causa del suo disagio o sbaglio?
@@marcomarangoni7918 chi soffre di un disturbo egosintonico non soffre per il suo disturbo, dato che lo considera parte della sua personalità. Semmai il suo disagio deriva dalle conseguenze che il suo disturbo gli può causare: problemi interpersonali, perdita del lavoro e via discorrendo.
Salve, potrei utilizzare parte dell'audio di questo video in una scena del mio cortometraggio, citando la fonte?
bello
Come si risolve questo problema?
F E N O M E N O
Solitary confinement
Il mio ritiro sociale a 14 anni era per lo studio
Ciao Luca ci tenevo a condividere con te un video:
ruclips.net/video/0-LMDBexqxE/видео.html
il canale non parla di psicologia ma di videogiochi ma penso che questo video sia molto legato agli argomenti dell'intervista :) spero che tu o altri lo guarderanno ...ps Luca sei un grande
Grazie Stefano, video interessante :-) Anche io devo molto ai videogiochi, ne avevo parlato qui (anche se dalla sintesi non emerge il mio "debito" verso i videogames) ruclips.net/video/bVIwXEq0Ls4/видео.html . Con i videogiochi ho imparato a mantenere la concentrazione nel tempo, a fare i conti con la frustrazione, a raggiungere obiettivi e a sviluppare alcune mie grandi passioni. Lo strumento dei videogiochi è molto potente, occorre riuscire a non farsi sovrastare però, e questo non è sempre semplice. ciao e a presto ;-)
eremita....suora di clausura...frate...... al posto della bibbia lo smartphone