1) la rima è ricca quando l’identità fonica si estende a ritroso prima della tonica, di uno o più suoni (per es., stagione : cagione) 2) la rima derivata (o derivativa): quando è costituita da voci che hanno la stessa origine etimologica (per es., senta : consenta) Per completezza aggiungo la rima inclusiva (o a eco): quando una delle due parole è contenuta nell’altra, senza che però esista rapporto etimologico (per es., arte : carte)
@@bilocta ho un po' di difficoltà a vederle alternativa l'una all'altra. Secondo me potrebbe essere entrambe, cioè sia ricca che inclusiva. Resto nel dubbio
grazie mille
Buonasera, avrei bisogno di aiuto. Può individuarmi quali sono le rime ricche o derivate? Ad esempio scampi-campi è derivata o ricca? Grazie
1) la rima è ricca quando l’identità fonica si estende a ritroso prima della tonica, di uno o più suoni (per es., stagione : cagione)
2) la rima derivata (o derivativa): quando è costituita da voci che hanno la stessa origine etimologica (per es., senta : consenta)
Per completezza aggiungo la rima inclusiva (o a eco): quando una delle due parole è contenuta nell’altra, senza che però esista rapporto etimologico (per es., arte : carte)
Quindi in RVF 35 fra campi : scampi c'è una rima ricca, perché non esiste una comune radice etimologica
In bocca al lupo e buon lavoro! Non dimenticare di iscriverti al canale e far iscrivere i tuoi amici!
@@FrancescoMariaToscano, campi ~ scampi non dovrebbe essere una rima inclusiva o a eco, anziché ricca? 🙄
@@bilocta ho un po' di difficoltà a vederle alternativa l'una all'altra. Secondo me potrebbe essere entrambe, cioè sia ricca che inclusiva. Resto nel dubbio