Campane di Zovello di Ravascletto (UD) (v.031)

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  • Опубликовано: 20 янв 2025
  • Zovello, Chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea.
    Concerto di 3 campane in Fa3 elettrificate a slancio friulano, in manutenzione dalla Ditta Simet di Feletto Umberto (UD). In chiesa è presente anche una campanella per la sacrestia in Si6 inceppata a mezzo slancio manuale fusa da Francesco Broili di Udine nel 1922.
    Battiore delle ore 08:29 sulle due campane minori e doppio delle 08:30 come terzo richiamo per la S. Messa festiva delle ore 09:00 (dura 3 minuti).
    *Le campane minori battono i quarti d’ora, nel primo una volta, nella mezz’ora ripetuto due volte e nei tre quarti tre volte.
    *La campana maggiore ripete le ore due volte; ovvero ad esempio la prima volta alle 07:59 e poi ripetuta alle 08:02.
    *In programmazione automatica è presente anche L’ “Ave Maria” così chiamata in paese; ovvero con i martelli delle campane in discendente dalla piccola alla grande compiono dei tocchi continui per 10 volte. Suona tre volte al giorno, alle 06:54, alle 11:54 ed alle 18:54.
    Nella programmazione per la S. Messa festiva delle ore 09:00 come primo richiamo alle ore 08:03 abbiamo la “Parie” così chiamata a Zovello; [preceduta dal battiore delle ore 07:59 sulla campana maggiore] consiste nel far partire le campane in discendente e dopo ogni 30 secondi da ognuna dalla centralina si spegne il motore partendo dalla minore fino ad arrivare alla maggiore (dura 1 minuto e mezzo circa);
    Come secondo richiamo abbiamo la distesa del campanone alle ore 08:23 (dura 1 minuto);
    Come terzo richiamo abbiamo il dopli alle ore 08:31 che è la suonata presente nel video (dura 3 minuti);
    Come ultimo richiamo abbiamo il “bot” con la campana maggiore alle 08:51 (dura 30 secondi).
    Il campanile attuale è stato costruito dal 1926 al 1938, il primo del 1926 crollò e fu ricostruito in seguito. Precedentemente al 1938 con l’antica chiesa trecentesca era in funzione l’antico campanile addossato alla chiesa sulla porta a sud ora rimasto vuoto, con una cuspide somigliante a quello attuale. Conteneva due campane e ora è rimasta solamente l’antica incastellatura in legno e i due grandi ceppi in legno delle due campane antiche ancora appesi.
    Una lapide posta sopra alla porta del campanile riporta: QUESTA TORRE ZOVELLO ERESSE -1926-1938- A GLORIA DI DIO E A PERENNE RICORDO DEI SUOI MORTI PER LA PATRIA.
    Sotto elencati i vari soldati caduti in guerra.
    Un’altra lapide, presente invece sul lato affianco ovvero da quello dell’orologio riporta: LAVORANDO PER QUESTA TORRE TRAGICAMENTE MORIRONO - GIUSEPPE DE COLLE - MARTINO DELLA PIETRA 7 - X - 1926.
    In fianco all’orologio a quadranti a numeri romani c’è scritto: C. G. F. e dall’altro fianco 1938.
    Ed eccoci in nel meraviglioso Friuli Venezia Giulia, dato che ho avuto l’occasione di passare con la mia famiglia alcuni giorni in questa meravigliosa regione dove sono stato a Zovello di Ravascletto (UD) ai confini con l’Austria, luogo molto suggestivo nelle montagne dove ho conosciuto delle persone del luogo molto cordialissime e con grandi valori. Poi prima di tornare in Veneto sono stato a Gemona del Friuli verso mezzogiorno dove ho ripreso quello che sarà il prossimo video riguardante il Duomo, ho pranzato in un ottimo hotel ristorante e successivamente mi sono recato a Majano un momento dato che quest’ultimo mi ha sempre affascinato fin da bambino. Successivamente sono rientrato a casa.
    A Zovello, l’ultima sera ovvero sabato sera dove mi trovavo in hotel per cenare, per pura casualità e amicizia parlando con la coppia vicina di tavolo ho scoperto che la signora è la nipote di Giorgio Pruneri di Grosio della Fonderia delle campane. Pensate la coincidenza a volte cosa può essere, in tutto questo ho conosciuto anche una discendente del noto fonditore.. meraviglioso!!
    Ringrazio il gentile e cordiale sacrestano per la disponibilità dimostrata.
    Le sorprese non finiscono qui, al prossimo video;
    I: Fa3.
    II: Sol3.
    III: La3.
    Campanella della sacrestia: Si6, fusa da Francesco Broili di Udine nel 1922.
    A presto; Diego.

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