Dislessia: miti e verità

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  • Опубликовано: 8 сен 2018
  • Oggi vi parlo di dislessia e, in particolare, di quella tendenza degli ultimi tempi (a mio avviso pericolosissima) a quasi esaltare questo disturbo, spacciandolo per un "dono", un talento.
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Комментарии • 2

  • @franovak2654
    @franovak2654 3 года назад +5

    Questo video è stracolmo di ignoranza supponenza e discriminazione, più o meno volontaria che sia. Io sono dislessica e so bene quanto SIA DI CERTO un modo differente di vedere il mondo. Non è che si è superiori, ma visto che per anni siamo stati prima ignorati poi inferiorizzati, ora si cerca di esaltare l'aspetto positivo anche perché la discriminazione è ancora l'atteggiamento preponderante. E queste abilità peculiari dei dislessici, essendo carenti nella maggior parte della popolazione neurotipica, risaltano di più e sono speciali. La medicalizzazione di quella che non è una malattia, non è un disturbo ma è NEURO DIVERSITÀ un concetto sviluppato più di recente, venne classificata come patologia e chiamata in questo modo stigmatizzante (vuol dire letteralmente "non saper leggere" ed è una grande falsità) sotto altre teorie ed approcci antiquati a queste cose. Ora persino sui libri della Ericksonn ripetono mille volte che non è propriamente un disturbo ed è controverso che sia classificato come tale ma permette, nel farraginoso e vecchio sistema di leggi italiane, tutele verso questa DIVERSITÀ. Ti faccio una domanda, se ti trovi con uno straniero, che magari parla il doppio delle lingue che parli tu, ma che non sa parlare l'italiano, lo classifichi come analfabeta? È un disturbo il suo? No, parlate due lingue diverse. E così è con la dislessia. Tra l'altro quella traumatica che tu descrivi non a caso è definita falsa dislessia. Per favore basta con QUESTA disinformazione. Io il logopedista - che può servire eh, viviamo in un mondo non pensato per noi - me lo mangiavo a colazione. Ho imparato a leggere a 3 anni da sola e sono in grado di imparare il contenuto di un libro universitario in poche ore. E sono una dislessica diagnosticata. La dislessia non si può incoraggiare o scoraggiare, è una condizione, un dono per alcuni versi, meno per altri. È offensivo ciò che dici.

  • @Paradox373
    @Paradox373 10 месяцев назад

    Vorrei aggiungere che nascere dislessici, comporta una similitudine nei lobi, rendendo il lobo sinistro simile al destro, e creando differenze di utilizzo nelle varie regioni cerebrali, svolgendo varie attività come per esempio il leggere, cosa che rende diversa la concentrazione in alcuni ambiti, la dislessia cambia anche aspetti come l'attenzione in pubblico, nel ascoltare voci ed altre attività, che non ostante arrivano allo scopo cosi' utilizzato e stabilito da tutti, le informazioni vengono trasmesse con quantità e dosaggi diversi nelle varie regioni cerebrali, a volte anche utilizzando regioni non utilizzare da i non dislessici, ciò ne crea semplicemente la distinzione da stabilire, che la dislessia è una neurodiversita', con processi cognitivi diversi da i non dislessici, ciò non ne comporta una differenza di intelletto, ma sicuramente, non ne comporta una stupidita', ma un utilizzo differente, che ovviamente in base al soggetto cambia, può succedere che visto la dislessia, nella propria vita si affrontino molti ostacoli, visto che la società non è normalizzata al 100% per essi, quindi ciò ne comporta spesso un rafforzamento cognitivo, per la sfida posta.
    Facendo un esempio dal discorso fatto, una persona dislessica vissuta in anni più lontani, ha più probabilità di svilupparsi neurologicamente, per un semplice motivo, se io scrivo tutt oggi, ho la possibilità di avere un correttore automatico, una calcolatrice, un audio lettore, quando invece una volta non si aveva la disposizione che si ha oggi in queste strumentazioni, ciò ne stabiliva un obbligo da parte del soggetto, nel sfidarsi, cercando di correggere e migliorare questi aspetti.