Alchimia Gnostica Le fasi della trasmutazione alchemica. La ricerca della pietra filosofale. Opera al nero: Nigredo è la mortificazione dell’ego, la putrefazione della materia (solve) Ciò che serve per iniziare l’opera al nero è lo scavo nella miniera, bisogna dissotterrare e osservare i metalli che la nostra miniera interiore nasconde. Ciò significa osservazione di sé, dei propri metalli interni. La cottura nel forno alchemico (atanor) innesca il lento processo di trasfigurazione dei metalli, l’intento è di cuocere tutti questi metalli che generano frammentazione al fine di creare una cosa sola. Comincia la dissociazione con gli Io e con l’ego al fine di far tornare il padrone permanente, ciò significa la liberazione dalla schiavitù imposta dalle centinaia e centinaia di io. Prima si crea un osservatore che scrupolosamente osserva il putiferio, poi si lascia spazio al maggiordomo interinale (di passaggio), successivamente al vero maggiordomo che gestisce saldamente tutte le funzioni con l’intento di preparare la casa per l’arrivo del padrone. La presenza di una guida è fondamentale perché subentrano forti momenti di destabilizzazione. È un immersione nella nostra ombra. Qui si presentano i nostri demoni, le nostre parti oscure, nodi di energie psichiche che vanno dissolti con pazienza e tenacia. È una vera e propria discesa consapevole agli inferi. Ma è l’unica via per la quale si può arrivare ad una resurrezione. VITRIOLVUM: visita l’interno della terra, rettificando otterrai la pietra nascosta che è la vera medicina (vitriolo: acido solforico, elemento dissolvente applicato all’elemento psichico). Una volta eseguito correttamente il processo dell’opera al nero, ovvero dopo aver raggiunto il punto più basso degli inferi (il centro della terra, dove la materia è più densa, dove si trova il diavolo che è l’egoismo radicale), dopo aver dissolto e portato luce nell’ombra, solo allora avverrà un capovolgimento, un nuovo parto, una risalita fino al monte del purgatorio e poi da lì verso le stelle opera al bianco: Albedo è la purificazione, rinascita La montagna del purgatorio La rinascita che avviene una volta compiuta l’opera al nero è una rinascita al contrario, se tramite il parto veniamo a questo mondo, con la rinascita torniamo spiritualmente in una zona di mezzo, ci troviamo a questo punto in una zona intermedia, ma non siamo né in questo mondo denso né in quello più rarefatto e sottile. Il superamento dell’opera al nero è una rinascita nel mondo spirituale, il superamento della materia densa. L’albedo è una luce bianca, che porta nell’essere consolazione, leggerezza e un senso di sollievo non paragonabile a nessuno degli stati sperimentabili nella vita ordinaria. Un estasi che l’anima ha sempre desiderato, anche quando si correva dietro alle illusioni effimere del mondo materiale. È l’apparizione della stella del mattino, che ci conferma la nostra uscita dall’inferno. Qui il processo di trasformazione della “materia prima” ha portato ad un primo grande risultato: l’estrazione dell’argento, che appare nella sua lunare bellezza, non più contaminato da tracce di altri metalli. L’argento corrisponde psichicamente ad uno stato di estasi e di amore. Ma questo stato meraviglioso e mistico dove l’anima vuole fondersi con l’infinito non è ancora da considerarsi come lo stato supremo. Questo perché rimane da estrarre un metallo che è ancora più nobile dell’argento: L’oro (Per materia prima si intendono sempre i metalli rinvenuti nella miniera, cioè la nostra miniera interiore. Metalli che successivamente sono stati cotti nel forno alchemico, L’Atanor. La cottura corrisponde all’osservazione di sé ovvero dei nostri stati dell’essere, da noi minuziosamente osservati, studiati, compresi e successivamente dissolti. Ora si ha maggiore conoscenza di sé, ma non completa) Opera al rosso: Rubedo è la coagulazione resurrezione dell’essere L’ascesa al paradiso (Coagula) L’alchimista, dopo questa prima grande liberazione, lavora per trasfondere l’esperienza in tutta la sua persona, anche nella sua dimensione più fisica e terrestre. La terza fase, l’opera al rosso, la rubedo, rappresenta quindi lo stadio in cui L’IO si ricompone fissandosi (il coagula, la resurrezione). La trasmutazione ora si completa anche nel corpo, questo perché l’alchimia non persegue solo una trasformazione della psiche, ma della materia stessa. Il Sole, L’Oro corrisponde ad un nuovo IO. Il senso di luce, di liberazione e di espansione spirituale si è trasfuso in tutta la persona, nel corpo stesso, portando illuminazione, conoscenza. Ora l’alchimista possederà una magica bevanda: L’Oro potabile, che potrà assumere quando necessario per far risplendere in sé la luce divina. Sono avvenute le nozze alchemiche: L’unione del Sole e della Luna, del Maschile e del Femminile, dell’Acqua e del Fuco. Quell’unione da cui nascerà il figlio dell’arte: L’Essere Umano rigenerato. Qui l’uomo diventa pietra filosofale, e può attingere alla fontana di eterna giovinezza. Considerando il corpo umano da cui siamo partiti, che è caduco e mortale, opaco e pesante come il piombo, considerando che questo corpo viene chiamato pietra dagli alchimisti, la pietra filosofale rappresenterà allora un nuovo stato della corporeità, si tratta forse di quel corpo di Luce di cui parlano tutte le tradizioni iniziatiche. Chi possiede tale pietra filosofale, tale nuovo corpo di Luce, potrà trasmutare i metalli vili in Oro: ovvero ha il potere di trasformare la tristezza in gioia, di trasformare l’odio in amore, può trasformare una giornata oscura in luminosa, la frustrazione in entusiasmo…questo è trasformare i metalli vili in oro. Questa pietra ridotta in polvere prende il nome di polvere di proiezione è una polvere che ha la facoltà di trasformare altri corpi, trasmettendogli quell’energia solare di cui è il fondamento, e può anche prendere uno stato liquido e allora diventa l’elisir di lunga vita, che viene dalla fontana dell’eterna giovinezza. Un altro simbolo molto importante collegato alla sete, anche nel buddismo di parla di una sete inestinguibile dell’essere umano, che è sempre alla ricerca di una maniera per placare questa sete. Un’arsura che non si può placare, questa continua ricerca di soddisfazioni che non placa mai la sete. Qui prende significato la fonte, la fontana dell’eterna giovinezza
Si casca,da profani, pensare che l'alchimia sia la nonna della chimica In realtà è la nonna della psicologia. L'alchimia cambia soprattutto l'alchimista, oltre che la materia. V.I.T.R.I.O.L.... Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapdae La terra è l'uomo...e la puetra nascosta è l'anima. Basilio Valentino docet:.
Grazie
Molto interessante
Alchimia Gnostica
Le fasi della trasmutazione alchemica.
La ricerca della pietra filosofale.
Opera al nero:
Nigredo
è la mortificazione dell’ego, la putrefazione della materia
(solve)
Ciò che serve per iniziare l’opera al nero è lo scavo nella miniera, bisogna dissotterrare e osservare i metalli che la nostra miniera interiore nasconde. Ciò significa osservazione di sé, dei propri metalli interni. La cottura nel forno alchemico (atanor) innesca il lento processo di trasfigurazione dei metalli, l’intento è di cuocere tutti questi metalli che generano frammentazione al fine di creare una cosa sola. Comincia la dissociazione con gli Io e con l’ego al fine di far tornare il padrone permanente, ciò significa la liberazione dalla schiavitù imposta dalle centinaia e centinaia di io. Prima si crea un osservatore che scrupolosamente osserva il putiferio, poi si lascia spazio al maggiordomo interinale (di passaggio), successivamente al vero maggiordomo che gestisce saldamente tutte le funzioni con l’intento di preparare la casa per l’arrivo del padrone.
La presenza di una guida è fondamentale perché subentrano forti momenti di destabilizzazione. È un immersione nella nostra ombra. Qui si presentano i nostri demoni, le nostre parti oscure, nodi di energie psichiche che vanno dissolti con pazienza e tenacia. È una vera e propria discesa consapevole agli inferi. Ma è l’unica via per la quale si può arrivare ad una resurrezione.
VITRIOLVUM: visita l’interno della terra, rettificando otterrai la pietra nascosta che è la vera medicina
(vitriolo: acido solforico, elemento dissolvente applicato all’elemento psichico).
Una volta eseguito correttamente il processo dell’opera al nero, ovvero dopo aver raggiunto il punto più basso degli inferi (il centro della terra, dove la materia è più densa, dove si trova il diavolo che è l’egoismo radicale), dopo aver dissolto e portato luce nell’ombra, solo allora avverrà un capovolgimento, un nuovo parto, una risalita fino al monte del purgatorio e poi da lì verso le stelle
opera al bianco:
Albedo
è la purificazione, rinascita
La montagna del purgatorio
La rinascita che avviene una volta compiuta l’opera al nero è una rinascita al contrario, se tramite il parto veniamo a questo mondo, con la rinascita torniamo spiritualmente in una zona di mezzo, ci troviamo a questo punto in una zona intermedia, ma non siamo né in questo mondo denso né in quello più rarefatto e sottile. Il superamento dell’opera al nero è una rinascita nel mondo spirituale, il superamento della materia densa. L’albedo è una luce bianca, che porta nell’essere consolazione, leggerezza e un senso di sollievo non paragonabile a nessuno degli stati sperimentabili nella vita ordinaria. Un estasi che l’anima ha sempre desiderato, anche quando si correva dietro alle illusioni effimere del mondo materiale. È l’apparizione della stella del mattino, che ci conferma la nostra uscita dall’inferno. Qui il processo di trasformazione della “materia prima” ha portato ad un primo grande risultato: l’estrazione dell’argento, che appare nella sua lunare bellezza, non più contaminato da tracce di altri metalli. L’argento corrisponde psichicamente ad uno stato di estasi e di amore. Ma questo stato meraviglioso e mistico dove l’anima vuole fondersi con l’infinito non è ancora da considerarsi come lo stato supremo. Questo perché rimane da estrarre un metallo che è ancora più nobile dell’argento: L’oro
(Per materia prima si intendono sempre i metalli rinvenuti nella miniera, cioè la nostra miniera interiore. Metalli che successivamente sono stati cotti nel forno alchemico, L’Atanor. La cottura corrisponde all’osservazione di sé ovvero dei nostri stati dell’essere, da noi minuziosamente osservati, studiati, compresi e successivamente dissolti. Ora si ha maggiore conoscenza di sé, ma non completa)
Opera al rosso:
Rubedo
è la coagulazione resurrezione dell’essere L’ascesa al paradiso
(Coagula)
L’alchimista, dopo questa prima grande liberazione, lavora per trasfondere l’esperienza in tutta la sua persona, anche nella sua dimensione più fisica e terrestre. La terza fase, l’opera al rosso, la rubedo, rappresenta quindi lo stadio in cui L’IO si ricompone fissandosi (il coagula, la resurrezione). La trasmutazione ora si completa anche nel corpo, questo perché l’alchimia non persegue solo una trasformazione della psiche, ma della materia stessa. Il Sole, L’Oro corrisponde ad un nuovo IO. Il senso di luce, di liberazione e di espansione spirituale si è trasfuso in tutta la persona, nel corpo stesso, portando illuminazione, conoscenza. Ora l’alchimista possederà una magica bevanda: L’Oro potabile, che potrà assumere quando necessario per far risplendere in sé la luce divina.
Sono avvenute le nozze alchemiche: L’unione del Sole e della Luna, del Maschile e del Femminile, dell’Acqua e del Fuco.
Quell’unione da cui nascerà il figlio dell’arte: L’Essere Umano rigenerato.
Qui l’uomo diventa pietra filosofale, e può attingere alla fontana di eterna giovinezza.
Considerando il corpo umano da cui siamo partiti, che è caduco e mortale, opaco e pesante come il piombo, considerando che questo corpo viene chiamato pietra dagli alchimisti, la pietra filosofale rappresenterà allora un nuovo stato della corporeità, si tratta forse di quel corpo di Luce di cui parlano tutte le tradizioni iniziatiche.
Chi possiede tale pietra filosofale, tale nuovo corpo di Luce, potrà trasmutare i metalli vili in Oro: ovvero ha il potere di trasformare la tristezza in gioia, di trasformare l’odio in amore, può trasformare una giornata oscura in luminosa, la frustrazione in entusiasmo…questo è trasformare i metalli vili in oro. Questa pietra ridotta in polvere prende il nome di polvere di proiezione è una polvere che ha la facoltà di trasformare altri corpi, trasmettendogli quell’energia solare di cui è il fondamento, e può anche prendere uno stato liquido e allora diventa l’elisir di lunga vita, che viene dalla fontana dell’eterna giovinezza. Un altro simbolo molto importante collegato alla sete, anche nel buddismo di parla di una sete inestinguibile dell’essere umano, che è sempre alla ricerca di una maniera per placare questa sete. Un’arsura che non si può placare, questa continua ricerca di soddisfazioni che non placa mai la sete. Qui prende significato la fonte, la fontana dell’eterna giovinezza
🎈
Si casca,da profani, pensare che l'alchimia sia la nonna della chimica In realtà è la nonna della psicologia. L'alchimia cambia soprattutto l'alchimista, oltre che la materia.
V.I.T.R.I.O.L.... Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapdae
La terra è l'uomo...e la puetra nascosta è l'anima.
Basilio Valentino docet:.