Magistrale! Io sono colombiana, "studio" l'italiano in maniera autodidatta da 6 anni e non avevo mai trovato una spiegazione così chiara ed approfondita di tutti i tempi verbali e la loro interconnessione. Sto parlando come una che segue svariati canali per l'apprendimento della lingua. È stato bellissimo che questa necessità domestica nel confronto di tua figlia ci abbia procurato una lezione di così alto valore per i tuoi seguaci. Ti ammiro e ringrazio tanto carissimo Mercadini🌻
Sí, solo una piccola noticina: seguaci non lo dice nessuno in Italiano, noi diciamo follower o iscritti, perché se no è come se facessimo parte di una setta.
@@fabiocominotti2521 Lo so che è tecnicamente un termine corretto, stavo solo dicendo che nessun italiano lo usa in quel contesto, almeno a me suona strano dirlo quando si parla di iscritti ad un canale RUclips.
Ecco cosa accade quando un uomo è sia un ingegnere che un narratore AHAHAH Non smetti mai di stupirmi, potresti fare anche un video sulla lista della spesa, lo guarderei comunque stando incollato allo schermo
mi hai fatto venire in mente una battuta che dico di solito a qualcuno dei miei amici quando fanno qualcosa di sorprendente: "Sei talmente avanti che se ti volti indietro vedi il futuro".
Grazie Roberto, io sono un educatore scolastico e prenderò d'ispirazione questo video per spiegare narrativamente i verbi ai ragazzini che seguo. Grazie!
Salve Roberto, mi permetto di dire che pur apprezzando l'impostazione non mi ritrovo. E' limitante considerare solo l'indicativo: Luigi bestemmia e Luigi sta bestemmiando sono due significanti diversi, non c'è bisogno del contesto, basta il gerundio. La critica maggiore è la sottovalutazione delle varianti regionali "Ti salutai" in Sicilia si dice mentre si va via. Il punto è che 8 tempi verbali all'indicativo sono troppi per utilizzarli tutti e infatti non mi pare che altre lingue ne abbiano così tanti, il latino ne aveva sei. Remoto e Prossimo sono indicazioni assolutamente fuorvianti: il passato prossimo, il remoto e il trapassato prossimo corrispondono a un solo tempo latino: il perfetto. Il passato remoto è sconosciuto in Lombardia tranne per chi abbia studiato latino mentre invece è già più usato a Firenze. L'imperfetto a Milano è universale: esiste anche un imperfetto indicativo usato come congiuntivo nei periodi ipotetici, certamente è un errore che però è diventato comune per noi milanesi imbruttiti che sappiamo quanto il tempo sia denaro e quindi non lo perdiamo con "se tu me l'avessi detto...". Eh no: "se tu me lo dicevi, fatturavo". Per non dire dell'indicativo in dipendenza da dubbio, sbaglio molto più grave, ma ormai invalso nei giornalisti che si occupano di politica, e quindi molto spesso romani, ma anche sistematicamente ignorato dal prof Barbero. Sul futuro proprio no. In Sicilia il futuro non si usa, ma anche nel resto d'Italia è diffuso il presente-futuro "a natale vado a Londra" è correntemente usato, non solo in italiano. La distinzione vera è tra tempi perfetti e no, viene dal latino. I tempi perfetti sono: passato remoto e prossimo, i due trapassati e il futuro anteriore perché si tratta di azioni perfette cioè completate, già finite, facilmente si capisce col present perfect inglese. Il presente, l'imperfetto e il futuro non trattano di azioni concluse. "alle elementari andavo al mare" e "Alle elementari sono andato/andai al mare" dicono due cose diverse: nel primo è un'azione abituale, nel secondo caso indica una sola volta: azione non conclusa, azione conclusa. Analogamente il futuro anteriore non indica un evento lontanissimo "quando avrò finito di scrivere questo commento, Mercadini mi odierà", inoltre il futuro anteriore è sempre prima di un'azione al futuro semplice. Il futuro anteriore può anche essere dubitativo: "Chi ha osato criticare Mercadini? "Sarà stato un caprone qualsiasi". In questo caso si tratta di un'ipotesi su un evento passato C'è infine la questione della consecutio temporum che spiega l'uso dei trapassati. La verità è che avere otto tempi verbali è un lusso, un superfluo, una ricchezza che è bello avere anche se non può essere riducibile ad una sistematizzazione sempre valida. Ti saluto e perdonami la pedanteria
È indicativo cio che era da capire... e lo fu! Sei stato chiaro a spiegare ad una novenne che era stata a scuola a seguire la lezione, ma, chissà perché ne fu stata confusa. Domani sarà più attenta, se sarai stato bravo.
Divento triste quando in un discorso bisogna specificare se una persona è d'accordo sulle differenze di identità di genere ecc. Detto questo grazie mille Roberto mi ha chiarito certi aspetti che mi sono sfuggiti.
Quando la figlia sarà più grande si potranno distinguere i tempi del passato anche in base all’aspetto momentaneo (p. remoto), durativo (imperfetto) e resultativo (p. prossimo) 😊
Più video sulla quinta elementare :)! Potresti portare anche qualcosa inerente al loro programma di matematica. Sarebbe interessante, seppur semplicistico.
L'indomani, a scuola: - Allora, hai studiato i verbi? - Sì, ma papà mi ha insegnato che devo coniugare il verbo "bestemmiare", così imparo più facilmente.
Roberto grazie, il tuo video sui verbi e piaciuto molto ai miei studenti di secondo liceo linguistico. E' lo stesso mio approccio, una riflessione sulla lingua e sul suo uso in quanto strumento straordinario e mutevole grazie al contributo di tutta la comunità dei parlanti
Caro signor Mercadini, preposto che sono anni che la seguo, son qui con un amico e collega (siamo entrambi pianisti classici e viviamo a Salisburgo). Proprio pochi giorni prima che uscisse questo suo nuovo video, si parlava della bellezza, della poesia, della visionarie del futuro anteriore. Riflettevamo sul potere davvero metafisico di questa che è forse la più raffinata, la più rarefatta, la più "polidimensionale" tra le forme verbali. L'uso che lei ne descrive è senz'altro già potentemente pregno di questa dimensione visionaria e metafisica. Ci limitiamo, per farle eco, a un unico esempio: "Quando avrai terminato di scrivere la tesi di laurea, potrai discutere col professore la data della seduta"; oppure: "Quando ti sarai laureato, sarà tempo di cercare un lavoro". E va bene. C'è però un uso possibile del futuro anteriore, forse ancora più raffinato, ancora più potentemente metafisico, un uso che apre scenari interessanti perché appaiono posti in una terra di confine, una terra di nessuno, una twilight zone tra passato e futuro, incrociando in un certo senso anche il presente. Esempio: "A: Io ero tuo amico! Lo ero allora, forse ancor più di adesso! B: Sarai anche stato mio amico, ma non avresti mai dovuto farmi una tal cattiveria". Oppure, in una funzione più "presente": "A: Ma io sono tuo amico! B: Sarai anche amico, certo è che però mi hai tradito senza farti tanti scrupoli". Dunque questi due usi del futuro anteriore ci trasportano in una zona in cui spazio e tempo, passato, presente e futuro sembrano essere addirittura compresenti, abbracciati, una vera e propria zona di intersezione temporale perpetua, dai confini sfumati e perciò poeticamente intriganti. Sarebbe interessante conoscere la sua visione in tal senso, anche considerando l'ipotesi di starci sbagliando e di star confondendo fischi per fiaschi. Tuttavia riteniamo che la questione sia, in specie considerata la natura dei suoi contenuti, del massimo interesse per tutti coloro che amano la bellezza e il mistero delle parole. Un caro saluto da Salisburgo! Lorenzo Pone e Andrea Riccio (siamo pianisti: ci trova su RUclips).
Il vostro commento mi ha fatto venire in mente una lezione di Jordan Peterson (un professore di psicologia canadese) in cui parla del tradimento, e di come quando si scopre una menzogna o di essere stati traditi vengano messe in discussione non solo la nostra situazione attuale, il presente, ma anche la nostra concezione di passato e futuro. Forse il secondo uso del futuro di cui parlate può essere inteso come mezzo per descrivere lo stato in cui ci si trova in tale situazione, in cui bisogna riconsiderare le nostre convinzioni. In particolare mi sembra esprimere la volontà di demarcare la differenza tra la concezione della persona che avevamo in passato e quella che avremo in futuro, a partire da quel momento. Questo è il video in questione, è in inglese: ruclips.net/video/TAkkO2ICIQo/видео.html
@@hexwell Bellissimo, e molto interessante quanto aggiungi alla riflessione. Ci apprestiamo a guardare il video che ci hai indicato. Ciò che mi piace di quanto dici è l'indicatore di umanità, e quindi anche di fragilità e vulnerabilità, che l'utilizzo del linguaggio e delle forme verbali in specie può disvelare. Quasi un ponte tra vita vissuta e letteratura.
Questo perché in Italiano il futuro non è usato solo per indicare un’azione nel futuro (anzi questo è probabilmente l’uso meno frequente), ma anche con valore concessivo (“sarai pure mio amico, ma mi hai fatto x e y” come nell’esempio fatto da te). Tra l’altro questo non è il solo uso del futuro che non indica un’azione futura, esiste anche un uso epistemico (indica una supposizione: “Mario non risponde, starà guidando”) e dubitativo (“sarà cotta la pasta?”). La cosa divertente è che questi usi del futuro sono molto più frequenti in italiano dell’uso che uno giudicherebbe proprio: infatti per azioni future spesso e volentieri usiamo il presente (“Quest’estate vado in vacanza al mare”, “Domani ho una partita di tennis” ecc…), relegando l’uso del futuro solo per piani/desideri ancora da attuare (“Un giorno farò una vacanza in America”). Poi chiaramente dire “Quest’estate andrò in vacanza al mare” non è scorretto, ma se ci pensi gli da una sfumatura leggermente diversa: per es. potresti suggerire che i piani per la vacanza non sono ancora ben definiti, o potresti aver voluto contrapporre questo piano futuro a una situazione presente diversa (come a dire “In questo momento sto lavorando molto, fuori piove, ma poi finalmente andrò in vacanza al mare”).
Hai una straordinaria capacità di trasformare le tue parole in immagini chiare, limpide e cristalline. Ogni tuo video è una bomba atomica che mi scoppia in testa, complimenti!
Bellissima dissertazione sui tempi verbali! Grandissimo come sempre Roberto! Grazie, riesci sempre a creare nuove meraviglie di cui io possa stupirmi ancora
Ho guardato il video con gusto, senza dubbio sei una persona di cultura, essendo uno scrittore, da come dici nel video, sei avvolto da un alone filosofico, almeno questa è stata l’impressione, dovresti essere anche un ingegnere, da come ho letto in qualche altro commento, purtroppo il tuo lato tecnico in questo caso, se fossi anche ingegnere, è venuto un po a mancare. I tempi dell’indicativo si differenziano per posizione temporale, sommariamente, non per la forza che assumo, quello dipende anche dall’enfasi che vuoi dare, altro esempio è quello di non usare il passato remoto, è molto utile in realtà, in alcune zone del nord, storia di una mia professoressa di italiano, non si parla correttamente in italiano perché non usano tutti i tempi verbali. ❤
Video meraviglioso. Mi diverte e mi lusinga il fatto che, nel dare ripetizioni di grammatica inglese (e relativi ripassi di italiano), mi impelago in ragionamenti simili a questi (che fortunatamente funzionano). Sono curioso di saperti alle prese con il Present Perfect in inglese, ne uscirà un video fantastico 😂❤️
sei fortissimo!!! grazie, mi sono proprio divertita, è meraviglioso ridere usando l'intelligenza anche se "a traino"; io non ci sarei mai riuscita da sola.
Complimenti....video sempre molto simpatici....e..con spunti mai banali e francamente anche utili..visto che ho anche io una figlia di quell'età e che studia appunto i verbi...😀
Interessantissimo. Trovo che la categorizzazione che spesso si trova in grammatica sia, magari esatta, ma povera. Mi diletto a scrivere racconti ed uso istintivamente i tempi verbali per cercare di creare tridimensionalità narrativa ed emotiva. Varie persone mi hanno contestato l'uso "disuniforme" dei tempi verbali, ma sono ancora convinto che scrivere un intero racconto nello stesso tempo verbale (come insegnano a scuola) lo renda terribilmente piatto. Grazie della tua analisi! Ora ho un'ipotesi più sistematica e ragionata nello scegliere. La proverò sicuramente!
Grandissimo 🙂 diciamo però che il futuro anteriore può indicare anche un passato "avrò anche sbagliato ma.." oppure un presente "sarò anche stupido ma..."
Apro il video di Roberto Mercadini, ho iniziato la visione che trovavo affascinante quando a un certo punto il telefono aveva squillato. Roberto rispose e per questo fu costretto ad effettuare un montaggio, cosa del tutto inusuale nei suoi video. Ci sarà un altro montaggio del genere? Credo che a quel punto saranno usciti già molti altri video. Nell'indecisione ho usato tutti i tempi in un solo racconto.
NON CI CREDO!!! Per la prima volta da quando ti seguo, vedo un video con un taglio! Anche Mercadini ha finalmente sfruttato il montaggio in un video! Non pensavo che lo avrei mai visto
No, non ho fatto il montaggio del video. Ho semplicemente messo in pausa la webcam per rispondere alla telefonata; poi ho fatto ripartire la registrazione. Non c'è stata comunque post produzione. 🙂
Io rimango sempre a bocca aperta quando guardo un tuo video Roberto, starei a sentirti per ore. L'argomento non è importante, riusciresti a rendere interessante anche una lezione di grammatica di quinta elementare 😜.
Oggi mio nipote di 10 anni, anche lui di quinta come tua figlia, doveva scrivere sei frasi con tempi verbali diversi. Ti capisco Benissimo e mi avrebbe fatto comodo vedere questo video assieme a lui.
Tutto corretto e accattivante. Da insegnante di Lingua italiana e scrittore mi permetto di aggiungere che tali caratteristiche dei tempi verbali possono essere descritte attraverso una categoria spesso sottovalutata nella prassi didattica, ovvero il cosiddetto "valore aspettuale del verbo". In merito all'imperfetto, è vero che esso costruisce dei quadri statici, tuttavia dipende anche dal verbo utilizzato. L'imperfetto, infatti, può avere un valore aspettuale durativo che dinamizza le scene proprio perché implica un certo processo indeterminato conferendo alla sequenza un senso di svolgimento. Ovviamente il tutto dipende dalla scelta del verbo e dal tipo di sequenza.
@@mattiaguzzi7413 assolutamente niente, avevo notato che il suo commento era stato scritto pochi minuti, meno di quelli di cui si doveva avere a disposizione per completare l'intero video, e ho perciò reputato strano il suddetto commento, diciamo, vuoto.
Bellissimo video, ma credo che il futuro anteriore non richieda un eccessivo spostamento nel futuro, come "tra duecento anni" o "quando sarò anziano" ecc... Anche per futuri molto più prossimi funziona, ex: "Mi dispiace cara, dopo la palestra, sarò troppo stanco per andare in pizzeria"
L'indicativo presente si usa per qualcosa di ricorrente, quindi "bestemmia" lascia intendere consuetudine. Per indicare l'atto singolo va detto "sta bestemmiando".
Amare non va bene, ma magari usare un altro verbo invece di "bestemmiare" con tua figlia... Non avevo mai sentito (trapassato prossimo...) spiegare i tempi dei verbi in questo modo geniale! Sei eccezionale! (Ma lo sapevo già... imperfetto: passato che però dura ancora nel presente...) Il presente immediato si può rendere chiarissimamete con "STA facendo" (facendo: gerundio che tua figlia a scuola non ha ancora fatto...), che in francese si rende con "Être en train de" + infinito. Sono impaziente che tua figlia a scuola faccia congiuntivo e condizioale, perchè sono impaziente di vedere il tuo video esplicativo su quei passati!...
bella presentazione. Mi piacerebbe che la completassi con i tempi "impropri". Faccio qualche esempio, quelli che mi vengono in mente: * presente progressivo (sto scrivendo) * presente storico (nel 1990 l'Italia rinnova molti Stadi), * il presente che parla di un futuro certo (domani vado alla riunione). * il futuro in un contesto di passati, che prende in prestito il condizionale passato (imprigionarono Pertini, che sarebbe diventato Presidente della Repubblica)
Il futuro antereriore però può essere usato anche come passato. E.g. "Hai sentito quel rumore là fuori?" - "Poco fa? Sì, sarà stato un gatto." Sostituendo "sarà stato" con qualsiasi altro passato darà certezza all'evento. Il futuro anteriore è l'unico tempo che "tira ad indovinare" un probabile passato. Il futuro semplice può essere usato anche per "tirare ad indovinare" nel presente. E.g., "Hai sentito quel tipo in piazza? Dice che le mucche hanno le ali, e ne è proprio convinto!" - "Boh, sarà scemo."
Due usi dei tempi rimangono un po' un mistero, per me: 1. l'imperfetto usato in "legalese", tipo nei verbali: "attraversava l'incrocio senza fermarsi, investiva il ciclista..." Sembra quasi che si parli di azioni non compiute, ma allora se non lo sono, la persona magari ha smesso di compierle e non merita (meritava?) una multa... 2. il futuro anteriore nelle ricette. Il suo effetto per chi, come me, non si intende di cucina, è decisamente frustrante: "Aggiugete i ceci, che avrete messo a bagno in acqua 48 ore prima..." ("nooo!! Potevate... scriverlo prima! Adesso per colpa della ricetta scritta in più dimensioni temporali non potrò mai avere il minestrone pronto tra mezz'ora!")
Grazie Roberto, come sempre hai avuto una buona idea. Non so se è pertinente, ma il tuo argomento mi ha ricordato che questo tipo di argomento non solo è buono per un video da trattare su RUclips, ma (perché no?) anche tra amici. Provate a chiedere per esempio e magari ad un liceale di ultimo anno, quanto da 7x9 o 9x8, vedrete che c'è da divertirsi.
Io trovo più corretto nominare i trapassati prossimo e remoto con "(passato) piuccheperfetto" e "passato anteriore", come avviene in spagnolo. Oppure il trapassato remoto solo "trapassato". In italiano antico i tempi verbali ebbero varie nomenclature: passato prossimo e remoto spesso erano "preterito determinato" e "preterito indetermianto"; trapassato prossimo e remoto spesso erano "piucheperfetto 1" e "piucheperfetto 2". La nomenclatura attualmente usata si è standardizzata nell'Ottocento.
11:11 credo sia un piccolo refuso, forse volevi dire "passato prossimo o passato remoto" cioè rispettivamente "ho visto" o "lo vidi" Bellissima interpretazione che serve a farci interpretare e quindi comprendere l'uso, ma direi anche la bellezza, dei tempi verbali. Un abbraccio
La lingua vive nella quotidianità. Io sto insegnando l'italiano al mio ragazzo, dopo aver spiegato le basi gli ho chiesto di presentarsi. "Ciao, sono Jonathan, sono bretone, vengo dalla Francia e sono bono." 10+ e bacio accademico
Non voglio tralasciare i complimenti per il contenuto , ma in questo video l'elogio lo meritano anche le mani . le mani come vallette fornisco , almeno a me, una componente di sensazioni degna dei migliori montaggi , un esempio è il punto del passato imperfetto qui viene trasmesso il senso di ingessattezza della narrazione del graffito permettendo di dare forza e capacita di arrivare ai discorsi
Nessuno mi ha mai spiegato i verbi così, mi rendo conto di aver usato sempre i verbi senza comprenderne il loro vero potenziale. Mi accodo a chi chiede spiegazioni sugli altri tempi verbali.
È assolutamente necessario creare un contesto che sia attuale per un ragazzino di nove, dieci anni, per poter maneggiare una materia abbastanza astrusa come i verbi. Però, trovando il contesto adatto, si crea consapevolezza, competenza comunicativa e aumento dell'autostima.
Il futuro anteriore non descrive neccesariamente un avvenimento futuro rispetto al momento in cui si pronuncia la frase. Ad esempio: -perché paolo e chiara non sono riusciti a venire alla festa? -non so, avranno avuto qualche problema con la macchina. Questo fatto potrebbe essere successo ieri, l'altro ieri, un mese fa, con il vincolo che tale tempo verbale venga usato per formulare un'ipotesi, perché nel caso si abbia la certezza del motivo per cui non sono venuti Paolo e chiara alla festa si usa un verbo al passato
Di solito bestemmio, ma durante i video di Mercadini non bestemmio
Idem
Dopo che ebbi sbattuto l'alluce sul comodino, bestemmiai.
👌
Arriverà la bolletta e alzando gli occhi al cielo mi tratterò dal bestemmiare
"hai bestemmiato?" (cit.)
La storia di Gianni mi ha preso così tanto che vorrei sapere cosa l’abbia portato a bestemmiare
Da insegnante di italiano per stranieri ti ringrazio di cuore. Mi hai fornito degli spunti eccellenti.
Magistrale! Io sono colombiana, "studio" l'italiano in maniera autodidatta da 6 anni e non avevo mai trovato una spiegazione così chiara ed approfondita di tutti i tempi verbali e la loro interconnessione. Sto parlando come una che segue svariati canali per l'apprendimento della lingua. È stato bellissimo che questa necessità domestica nel confronto di tua figlia ci abbia procurato una lezione di così alto valore per i tuoi seguaci. Ti ammiro e ringrazio tanto carissimo Mercadini🌻
Uno dei complimenti più superlativi mai fatto😊
Sí, solo una piccola noticina: seguaci non lo dice nessuno in Italiano, noi diciamo follower o iscritti, perché se no è come se facessimo parte di una setta.
@@Z3t487 sono 100k euro di multa
@@Z3t487. Seguaci o no è il termine giusto in lingua italiana.
@@fabiocominotti2521 Lo so che è tecnicamente un termine corretto, stavo solo dicendo che nessun italiano lo usa in quel contesto, almeno a me suona strano dirlo quando si parla di iscritti ad un canale RUclips.
Ecco cosa accade quando un uomo è sia un ingegnere che un narratore AHAHAH
Non smetti mai di stupirmi, potresti fare anche un video sulla lista della spesa, lo guarderei comunque stando incollato allo schermo
Potresti cominciare con "Gassman legge la lista della spesa"
Spettacolare
Gran rispetto per l'inossidabile irritabilità di Franco
mi hai fatto venire in mente una battuta che dico di solito a qualcuno dei miei amici quando fanno qualcosa di sorprendente: "Sei talmente avanti che se ti volti indietro vedi il futuro".
"Bestemmiare, è l'esempio che ho fatto a mia figlia."
Ed è subito premio Strega.
Grazie Roberto, io sono un educatore scolastico e prenderò d'ispirazione questo video per spiegare narrativamente i verbi ai ragazzini che seguo.
Grazie!
Beh, direi che una serie sui modi verbali mancanti è d'obbligo
Veramente stupendo
a "tempi verbali da romanziere di razza" avevi già conquistato il mio like, con la scelta del primo verbo sei finito nella playlist "video preferiti"
Intanto salviamo i video e "il Mercadini grammatica e sintassi" ce lo editiamo noi per i nipotini! Sei impagabile ❤
Salve Roberto, mi permetto di dire che pur apprezzando l'impostazione non mi ritrovo.
E' limitante considerare solo l'indicativo: Luigi bestemmia e Luigi sta bestemmiando sono due significanti diversi, non c'è bisogno del contesto, basta il gerundio.
La critica maggiore è la sottovalutazione delle varianti regionali "Ti salutai" in Sicilia si dice mentre si va via. Il punto è che 8 tempi verbali all'indicativo sono troppi per utilizzarli tutti e infatti non mi pare che altre lingue ne abbiano così tanti, il latino ne aveva sei. Remoto e Prossimo sono indicazioni assolutamente fuorvianti: il passato prossimo, il remoto e il trapassato prossimo corrispondono a un solo tempo latino: il perfetto. Il passato remoto è sconosciuto in Lombardia tranne per chi abbia studiato latino mentre invece è già più usato a Firenze. L'imperfetto a Milano è universale: esiste anche un imperfetto indicativo usato come congiuntivo nei periodi ipotetici, certamente è un errore che però è diventato comune per noi milanesi imbruttiti che sappiamo quanto il tempo sia denaro e quindi non lo perdiamo con "se tu me l'avessi detto...". Eh no: "se tu me lo dicevi, fatturavo". Per non dire dell'indicativo in dipendenza da dubbio, sbaglio molto più grave, ma ormai invalso nei giornalisti che si occupano di politica, e quindi molto spesso romani, ma anche sistematicamente ignorato dal prof Barbero.
Sul futuro proprio no. In Sicilia il futuro non si usa, ma anche nel resto d'Italia è diffuso il presente-futuro "a natale vado a Londra" è correntemente usato, non solo in italiano.
La distinzione vera è tra tempi perfetti e no, viene dal latino. I tempi perfetti sono: passato remoto e prossimo, i due trapassati e il futuro anteriore perché si tratta di azioni perfette cioè completate, già finite, facilmente si capisce col present perfect inglese.
Il presente, l'imperfetto e il futuro non trattano di azioni concluse. "alle elementari andavo al mare" e "Alle elementari sono andato/andai al mare" dicono due cose diverse: nel primo è un'azione abituale, nel secondo caso indica una sola volta: azione non conclusa, azione conclusa. Analogamente il futuro anteriore non indica un evento lontanissimo "quando avrò finito di scrivere questo commento, Mercadini mi odierà", inoltre il futuro anteriore è sempre prima di un'azione al futuro semplice.
Il futuro anteriore può anche essere dubitativo: "Chi ha osato criticare Mercadini? "Sarà stato un caprone qualsiasi". In questo caso si tratta di un'ipotesi su un evento passato
C'è infine la questione della consecutio temporum che spiega l'uso dei trapassati.
La verità è che avere otto tempi verbali è un lusso, un superfluo, una ricchezza che è bello avere anche se non può essere riducibile ad una sistematizzazione sempre valida.
Ti saluto e perdonami la pedanteria
Che pappardella
I verbi interpretati in tre dimensioni li ho sempre “visti” ma mai razionalizzati. Grazie Rob!
Ho seguito con la massima attenzione! Se me l’avessero spiegato così al tempo delle elementari…. Fortunata la bambina che ha un papà così bravo
Che oltretutto le legge o racconta pure le fiabe!
Adoro ❤️
Aspetterò con ansia la seconda parte sul congiuntivo
Mi hai fatto morire perché mio padre si chiama Franco ed è un bestemmiatore seriale 😂
Idem
Hai fatto proprio una bella spiegazione a tua figlia. Credo che le hai spiegato i tempi verbali meglio della maestra. Questo video è da salvare.
E chi lo avrebbe detto? Starsene incollato a uno schermo ad ascoltare una lezione di quinta elementare a ventinove anni. Magnifico.
Io classe 1972...mi sento meglio ora...se cadrò rialzarmi sarà difficile ma ci proverò e sarò dolorante
È indicativo cio che era da capire... e lo fu! Sei stato chiaro a spiegare ad una novenne che era stata a scuola a seguire la lezione, ma, chissà perché ne fu stata confusa. Domani sarà più attenta, se sarai stato bravo.
Ripassare le basi per proseguire in altezza....grande Roberto, grazie
Da insegnante di quarta primaria che per la prima volta si approccia all'insegnamento dei tempi verbali, non posso far altro che ringraziarti!
Appena ebbi finito il turno di lavoro, si palesò un video di Mercadini.
Divento triste quando in un discorso bisogna specificare se una persona è d'accordo sulle differenze di identità di genere ecc. Detto questo grazie mille Roberto mi ha chiarito certi aspetti che mi sono sfuggiti.
Quando la figlia sarà più grande si potranno distinguere i tempi del passato anche in base all’aspetto momentaneo (p. remoto), durativo (imperfetto) e resultativo (p. prossimo) 😊
Più video sulla quinta elementare :)! Potresti portare anche qualcosa inerente al loro programma di matematica. Sarebbe interessante, seppur semplicistico.
L'indomani, a scuola:
- Allora, hai studiato i verbi?
- Sì, ma papà mi ha insegnato che devo coniugare il verbo "bestemmiare", così imparo più facilmente.
la più bella lezione di grammatica a cui abbia mai assistito! 😄
Spero ci saranno altri video a tema grammaticale perché, come al solito, rendi la didattica godevolissima ed intrigante.
Roberto grazie, il tuo video sui verbi e piaciuto molto ai miei studenti di secondo liceo linguistico. E' lo stesso mio approccio, una riflessione sulla lingua e sul suo uso in quanto strumento straordinario e mutevole grazie al contributo di tutta la comunità dei parlanti
Tua figlia è fortunata. E anche io mi sento fortunato di aver scoperto i tuoi video. Grazie
Ho problemi a coniugare i verbi e qui e ora mi diverto un mondo capendo anche quello che hai detto a tua figlia, grazie, buon umore ben accetto
Caro signor Mercadini, preposto che sono anni che la seguo, son qui con un amico e collega (siamo entrambi pianisti classici e viviamo a Salisburgo). Proprio pochi giorni prima che uscisse questo suo nuovo video, si parlava della bellezza, della poesia, della visionarie del futuro anteriore. Riflettevamo sul potere davvero metafisico di questa che è forse la più raffinata, la più rarefatta, la più "polidimensionale" tra le forme verbali. L'uso che lei ne descrive è senz'altro già potentemente pregno di questa dimensione visionaria e metafisica. Ci limitiamo, per farle eco, a un unico esempio: "Quando avrai terminato di scrivere la tesi di laurea, potrai discutere col professore la data della seduta"; oppure: "Quando ti sarai laureato, sarà tempo di cercare un lavoro". E va bene. C'è però un uso possibile del futuro anteriore, forse ancora più raffinato, ancora più potentemente metafisico, un uso che apre scenari interessanti perché appaiono posti in una terra di confine, una terra di nessuno, una twilight zone tra passato e futuro, incrociando in un certo senso anche il presente. Esempio: "A: Io ero tuo amico! Lo ero allora, forse ancor più di adesso! B: Sarai anche stato mio amico, ma non avresti mai dovuto farmi una tal cattiveria". Oppure, in una funzione più "presente": "A: Ma io sono tuo amico! B: Sarai anche amico, certo è che però mi hai tradito senza farti tanti scrupoli". Dunque questi due usi del futuro anteriore ci trasportano in una zona in cui spazio e tempo, passato, presente e futuro sembrano essere addirittura compresenti, abbracciati, una vera e propria zona di intersezione temporale perpetua, dai confini sfumati e perciò poeticamente intriganti. Sarebbe interessante conoscere la sua visione in tal senso, anche considerando l'ipotesi di starci sbagliando e di star confondendo fischi per fiaschi. Tuttavia riteniamo che la questione sia, in specie considerata la natura dei suoi contenuti, del massimo interesse per tutti coloro che amano la bellezza e il mistero delle parole. Un caro saluto da Salisburgo! Lorenzo Pone e Andrea Riccio (siamo pianisti: ci trova su RUclips).
Il vostro commento mi ha fatto venire in mente una lezione di Jordan Peterson (un professore di psicologia canadese) in cui parla del tradimento, e di come quando si scopre una menzogna o di essere stati traditi vengano messe in discussione non solo la nostra situazione attuale, il presente, ma anche la nostra concezione di passato e futuro.
Forse il secondo uso del futuro di cui parlate può essere inteso come mezzo per descrivere lo stato in cui ci si trova in tale situazione, in cui bisogna riconsiderare le nostre convinzioni. In particolare mi sembra esprimere la volontà di demarcare la differenza tra la concezione della persona che avevamo in passato e quella che avremo in futuro, a partire da quel momento.
Questo è il video in questione, è in inglese:
ruclips.net/video/TAkkO2ICIQo/видео.html
@@hexwell Bellissimo, e molto interessante quanto aggiungi alla riflessione. Ci apprestiamo a guardare il video che ci hai indicato. Ciò che mi piace di quanto dici è l'indicatore di umanità, e quindi anche di fragilità e vulnerabilità, che l'utilizzo del linguaggio e delle forme verbali in specie può disvelare. Quasi un ponte tra vita vissuta e letteratura.
Questo perché in Italiano il futuro non è usato solo per indicare un’azione nel futuro (anzi questo è probabilmente l’uso meno frequente), ma anche con valore concessivo (“sarai pure mio amico, ma mi hai fatto x e y” come nell’esempio fatto da te).
Tra l’altro questo non è il solo uso del futuro che non indica un’azione futura, esiste anche un uso epistemico (indica una supposizione: “Mario non risponde, starà guidando”) e dubitativo (“sarà cotta la pasta?”). La cosa divertente è che questi usi del futuro sono molto più frequenti in italiano dell’uso che uno giudicherebbe proprio: infatti per azioni future spesso e volentieri usiamo il presente (“Quest’estate vado in vacanza al mare”, “Domani ho una partita di tennis” ecc…), relegando l’uso del futuro solo per piani/desideri ancora da attuare (“Un giorno farò una vacanza in America”). Poi chiaramente dire “Quest’estate andrò in vacanza al mare” non è scorretto, ma se ci pensi gli da una sfumatura leggermente diversa: per es. potresti suggerire che i piani per la vacanza non sono ancora ben definiti, o potresti aver voluto contrapporre questo piano futuro a una situazione presente diversa (come a dire “In questo momento sto lavorando molto, fuori piove, ma poi finalmente andrò in vacanza al mare”).
@@The_Frying_Dutchman grazie per questo arricchimento! Effettivamente non ci avevamo pensato, ma le cose di fatto stanno proorio così!
Hai una straordinaria capacità di trasformare le tue parole in immagini chiare, limpide e cristalline.
Ogni tuo video è una bomba atomica che mi scoppia in testa, complimenti!
Ahahahah
Ma come si fa a fare una telefonata in diretta in un video registrato 😆
Troppo forte!
Bravo Mercadini. E' sempre un piacere stare ad ascoltarti
Bellissima dissertazione sui tempi verbali! Grandissimo come sempre Roberto! Grazie, riesci sempre a creare nuove meraviglie di cui io possa stupirmi ancora
Assolutamente illuminante, grazie signor Mercadini.
Ho guardato il video con gusto, senza dubbio sei una persona di cultura, essendo uno scrittore, da come dici nel video, sei avvolto da un alone filosofico, almeno questa è stata l’impressione, dovresti essere anche un ingegnere, da come ho letto in qualche altro commento, purtroppo il tuo lato tecnico in questo caso, se fossi anche ingegnere, è venuto un po a mancare. I tempi dell’indicativo si differenziano per posizione temporale, sommariamente, non per la forza che assumo, quello dipende anche dall’enfasi che vuoi dare, altro esempio è quello di non usare il passato remoto, è molto utile in realtà, in alcune zone del nord, storia di una mia professoressa di italiano, non si parla correttamente in italiano perché non usano tutti i tempi verbali.
❤
Video meraviglioso. Mi diverte e mi lusinga il fatto che, nel dare ripetizioni di grammatica inglese (e relativi ripassi di italiano), mi impelago in ragionamenti simili a questi (che fortunatamente funzionano).
Sono curioso di saperti alle prese con il Present Perfect in inglese, ne uscirà un video fantastico 😂❤️
sei fortissimo!!! grazie, mi sono proprio divertita, è meraviglioso ridere usando l'intelligenza anche se "a traino"; io non ci sarei mai riuscita da sola.
Aspetto con ansia i video sugli altri modi verbali
Complimenti....video sempre molto simpatici....e..con spunti mai banali e francamente anche utili..visto che ho anche io una figlia di quell'età e che studia appunto i verbi...😀
Attendo con ansia congiuntivi e condizionali.
Interessantissimo. Trovo che la categorizzazione che spesso si trova in grammatica sia, magari esatta, ma povera. Mi diletto a scrivere racconti ed uso istintivamente i tempi verbali per cercare di creare tridimensionalità narrativa ed emotiva. Varie persone mi hanno contestato l'uso "disuniforme" dei tempi verbali, ma sono ancora convinto che scrivere un intero racconto nello stesso tempo verbale (come insegnano a scuola) lo renda terribilmente piatto. Grazie della tua analisi! Ora ho un'ipotesi più sistematica e ragionata nello scegliere. La proverò sicuramente!
L'utilità del congiuntivo e del condizionale. "Non puoi sognare all'indicativo" è come la spiego ai miei nipoti di 10 e 11 anni xD
😍
Grandissimo 🙂 diciamo però che il futuro anteriore può indicare anche un passato "avrò anche sbagliato ma.." oppure un presente "sarò anche stupido ma..."
Grazie, come sempre. È un piacere ascoltarti e imparare ✨
Apro il video di Roberto Mercadini, ho iniziato la visione che trovavo affascinante quando a un certo punto il telefono aveva squillato. Roberto rispose e per questo fu costretto ad effettuare un montaggio, cosa del tutto inusuale nei suoi video.
Ci sarà un altro montaggio del genere? Credo che a quel punto saranno usciti già molti altri video.
Nell'indecisione ho usato tutti i tempi in un solo racconto.
NON CI CREDO!!! Per la prima volta da quando ti seguo, vedo un video con un taglio! Anche Mercadini ha finalmente sfruttato il montaggio in un video! Non pensavo che lo avrei mai visto
No, non ho fatto il montaggio del video. Ho semplicemente messo in pausa la webcam per rispondere alla telefonata; poi ho fatto ripartire la registrazione.
Non c'è stata comunque post produzione. 🙂
Te la sei studiata bene..!😄 Magistrale!!
Grande, sei un grande! Vai a Montecitorio a fare lezione.
Io rimango sempre a bocca aperta quando guardo un tuo video Roberto, starei a sentirti per ore.
L'argomento non è importante, riusciresti a rendere interessante anche una lezione di grammatica di quinta elementare 😜.
È proprio quello che ha appena fatto!!!
@@lauravaccario2788 e già.
Oggi mio nipote di 10 anni, anche lui di quinta come tua figlia, doveva scrivere sei frasi con tempi verbali diversi. Ti capisco Benissimo e mi avrebbe fatto comodo vedere questo video assieme a lui.
Tutto corretto e accattivante. Da insegnante di Lingua italiana e scrittore mi permetto di aggiungere che tali caratteristiche dei tempi verbali possono essere descritte attraverso una categoria spesso sottovalutata nella prassi didattica, ovvero il cosiddetto "valore aspettuale del verbo". In merito all'imperfetto, è vero che esso costruisce dei quadri statici, tuttavia dipende anche dal verbo utilizzato. L'imperfetto, infatti, può avere un valore aspettuale durativo che dinamizza le scene proprio perché implica un certo processo indeterminato conferendo alla sequenza un senso di svolgimento. Ovviamente il tutto dipende dalla scelta del verbo e dal tipo di sequenza.
Bellissimo video sempre illuminante Roberto!
ma l'hai visto?
@@aboutblank185 ma cosa vuole mi scusi?
@@mattiaguzzi7413 assolutamente niente, avevo notato che il suo commento era stato scritto pochi minuti, meno di quelli di cui si doveva avere a disposizione per completare l'intero video, e ho perciò reputato strano il suddetto commento, diciamo, vuoto.
Il concetto di tridimensionalità del tempo mi dà assai da pensare 😄
Grande Roberto i tuoi video sono veramente ben spiegati. Mi piacerebbe molto se tu facessi un video su Verga in particolare sulla Roba.
Si ma ora abbiamo bisogno di tutti gli altri tempi verbali! 😍
Per un attimo ho pensato che Augusto Daolio fosse tornato 🎸❤️
Su Gianni che bestemmia sono morta 😂 video molto interessante con esempi veramente concreti. Grazie!
Bellissimo video, ma credo che il futuro anteriore non richieda un eccessivo spostamento nel futuro, come "tra duecento anni" o "quando sarò anziano" ecc... Anche per futuri molto più prossimi funziona, ex: "Mi dispiace cara, dopo la palestra, sarò troppo stanco per andare in pizzeria"
La descrizione del perfetto come tempo da romanzo, cotidianamente inusato da quasi tutti è semplicemente mendace.
Grande Roberto, impagabile ❤️
L'indicativo presente si usa per qualcosa di ricorrente, quindi "bestemmia" lascia intendere consuetudine. Per indicare l'atto singolo va detto "sta bestemmiando".
Amare non va bene, ma magari usare un altro verbo invece di "bestemmiare" con tua figlia...
Non avevo mai sentito (trapassato prossimo...) spiegare i tempi dei verbi in questo modo geniale! Sei eccezionale! (Ma lo sapevo già... imperfetto: passato che però dura ancora nel presente...) Il presente immediato si può rendere chiarissimamete con "STA facendo" (facendo: gerundio che tua figlia a scuola non ha ancora fatto...), che in francese si rende con "Être en train de" + infinito.
Sono impaziente che tua figlia a scuola faccia congiuntivo e condizioale, perchè sono impaziente di vedere il tuo video esplicativo su quei passati!...
bella presentazione.
Mi piacerebbe che la completassi con i tempi "impropri". Faccio qualche esempio, quelli che mi vengono in mente:
* presente progressivo (sto scrivendo)
* presente storico (nel 1990 l'Italia rinnova molti Stadi),
* il presente che parla di un futuro certo (domani vado alla riunione).
* il futuro in un contesto di passati, che prende in prestito il condizionale passato (imprigionarono Pertini, che sarebbe diventato Presidente della Repubblica)
Il futuro antereriore però può essere usato anche come passato.
E.g. "Hai sentito quel rumore là fuori?" - "Poco fa? Sì, sarà stato un gatto."
Sostituendo "sarà stato" con qualsiasi altro passato darà certezza all'evento. Il futuro anteriore è l'unico tempo che "tira ad indovinare" un probabile passato.
Il futuro semplice può essere usato anche per "tirare ad indovinare" nel presente.
E.g., "Hai sentito quel tipo in piazza? Dice che le mucche hanno le ali, e ne è proprio convinto!" - "Boh, sarà scemo."
Due usi dei tempi rimangono un po' un mistero, per me:
1. l'imperfetto usato in "legalese", tipo nei verbali: "attraversava l'incrocio senza fermarsi, investiva il ciclista..." Sembra quasi che si parli di azioni non compiute, ma allora se non lo sono, la persona magari ha smesso di compierle e non merita (meritava?) una multa...
2. il futuro anteriore nelle ricette. Il suo effetto per chi, come me, non si intende di cucina, è decisamente frustrante: "Aggiugete i ceci, che avrete messo a bagno in acqua 48 ore prima..." ("nooo!! Potevate... scriverlo prima! Adesso per colpa della ricetta scritta in più dimensioni temporali non potrò mai avere il minestrone pronto tra mezz'ora!")
Aspetterò con ansia che a tua Figlia Insegnino il Condizionale così che io possa ripassarlo anche io, nella speranza che tu ci possa fare un video.
Grazie Roberto, come sempre hai avuto una buona idea. Non so se è pertinente, ma il tuo argomento mi ha ricordato che questo tipo di argomento non solo è buono per un video da trattare su RUclips, ma (perché no?) anche tra amici. Provate a chiedere per esempio e magari ad un liceale di ultimo anno, quanto da 7x9 o 9x8, vedrete che c'è da divertirsi.
Le tabelline... Croce e delizia. Ma onestamente la matematica è altro, come anche non sono le precedenze tra il più e il per.
Per capire sta' faccenda dovrò vedere questo video più di un paio di volte. Porco mondo.
il CONGIUNTIVO e CONDIZIONALE! ti prego , presentali con la tua forza 🤗
Che bella lezione! Ti prego parla del congiuntivo
Grazie. Ho capito più ora che in tanti anni di scuola.
Io trovo più corretto nominare i trapassati prossimo e remoto con "(passato) piuccheperfetto" e "passato anteriore", come avviene in spagnolo. Oppure il trapassato remoto solo "trapassato".
In italiano antico i tempi verbali ebbero varie nomenclature: passato prossimo e remoto spesso erano "preterito determinato" e "preterito indetermianto"; trapassato prossimo e remoto spesso erano "piucheperfetto 1" e "piucheperfetto 2".
La nomenclatura attualmente usata si è standardizzata nell'Ottocento.
Grazie geniale🍀
Perché è stato tolto?
11:11 credo sia un piccolo refuso, forse volevi dire "passato prossimo o passato remoto" cioè rispettivamente "ho visto" o "lo vidi"
Bellissima interpretazione che serve a farci interpretare e quindi comprendere l'uso, ma direi anche la bellezza, dei tempi verbali.
Un abbraccio
Sì, esatto! È un refuso.
La lingua vive nella quotidianità. Io sto insegnando l'italiano al mio ragazzo, dopo aver spiegato le basi gli ho chiesto di presentarsi.
"Ciao, sono Jonathan, sono bretone, vengo dalla Francia e sono bono."
10+ e bacio accademico
Amare è un verbo molto concreto, per un bambino è estremamente reale. Amare è una forza, non un sentimento. ;)
Ora vogliamo la digressione su Gerundio Condiziole e il sempre ostico CONGIUNTIVO
Riflessioni illuminanti😏
non sentivo parlare di F U T U R O A N T E R I O R E dai tempi di Aldio Giovanni e Giacomo
Non voglio tralasciare i complimenti per il contenuto , ma in questo video l'elogio lo meritano anche le mani . le mani come vallette fornisco , almeno a me, una componente di sensazioni degna dei migliori montaggi , un esempio è il punto del passato imperfetto qui viene trasmesso il senso di ingessattezza della narrazione del graffito permettendo di dare forza e capacita di arrivare ai discorsi
Roberto se avessi avuto te come maestro, i verbi li avrei imparati in un giorno e divertendomi. 😂😂 Bellissimo video!!
il futuro anteriore è così avanti che se si gira indietro vede il futuro.
L’imperfetto ha una potenza descrittiva
Nessuno mi ha mai spiegato i verbi così, mi rendo conto di aver usato sempre i verbi senza comprenderne il loro vero potenziale. Mi accodo a chi chiede spiegazioni sugli altri tempi verbali.
Magistrale ♥️♥️♥️
Adesso vogliamo un video anche sugli altri modi verbali.
In "E il futuro? Il futuro in futuro" si è sentito l'eco del maestro Bergonzoni
tanta roba!
È assolutamente necessario creare un contesto che sia attuale per un ragazzino di nove, dieci anni, per poter maneggiare una materia abbastanza astrusa come i verbi. Però, trovando il contesto adatto, si crea consapevolezza, competenza comunicativa e aumento dell'autostima.
Sei talmente avanti che se ti giri indietro vedi il futuro....
"Attilio Scardovazzi" è meraviglioso...
Il futuro anteriore non descrive neccesariamente un avvenimento futuro rispetto al momento in cui si pronuncia la frase. Ad esempio:
-perché paolo e chiara non sono riusciti a venire alla festa?
-non so, avranno avuto qualche problema con la macchina.
Questo fatto potrebbe essere successo ieri, l'altro ieri, un mese fa, con il vincolo che tale tempo verbale venga usato per formulare un'ipotesi, perché nel caso si abbia la certezza del motivo per cui non sono venuti Paolo e chiara alla festa si usa un verbo al passato
Roberto potresti fare un video anche sugli altri modi verbali!
Io lo sento e vedo benissimo. 1080P con buon audio, non capisco i problemi sotto questo video.
(Comunque gran bel video come sempre!)
bellissimo video... ci vuole assolutamente il video sui congiuntivi ❤