io da studente mi sto rendendo sempre più conto di come la scuola non faccia altro che sopire in me la passione per lo studio, che per mia indole è sempre stata molto forte. io voglio studiare per me, voglio apprendere e imparare, non memorizzare, voglio avere un argomento da approfondire e ricercare secondo la mia sensibilità e il mio intelletto, e non un ricettario di informazioni da memorizzare in poco tempo per poi dimenticare inevitabilmente. una scuola che penalizza chi ha voglia di fare ricerche ed approfondimenti rispetto a chi ripete le stesse informazioni prese dal libro di testo e dal docente, è una scuola rotta secondo me
Mi ricordo che da piccolo amavo l'arte, mi mettevo letteralmente i pomeriggi a studiare artisti e ricopiare alcuni loro lavori per quanto mi piacevano. Adesso, ho letteralmente deciso di non studiare Leonardo da Vinci perchè mi son detto "tanto non lo chiede in verifica"... manco a dì che posso recuperarlo ora come ora dato che il mio tempo libero è davvero poco...
Concordo con voi... Il sistema scolastico è terribile, ti fa odiare lo studio, ti rovina quelli che dovrebbero essere gli anni migliori, non si può memorizzare libri e libri per poi cancellarli appena è passata l'interrogazione o la verifica. Ho avuto una settimana dove ho sostenuto 7 prove! Dove l'ansia per i voti di distrugge psicologicamente, è inaccettabile e sto odiando la scuola proprio per questo.
Il Liceo di Aristotele, in cui si discuteva e si insegnava passeggiando, scambiandosi le idee, resta nei miei sogni come l'immagine archetipica e ideale (ma difficilmente applicabile) della vera Scuola, della vera sete di conoscenza e gusto della scoperta, che essa dovrebbe portare con sé! La curiosità per qualcosa che ancora non conosciamo, la voglia di discuterne e di fare domande, anche sbagliando, non può nascere se ogni nostra affermazione non è scevra da un giudizio, che, in quanto tale, ha solo il potere di ammutolirci! ❤️
Infatti in Piemonte si torna a scuola ( superiore) e la prossima settimana per recuperare e raggiungere gli obbiettivi dei voti per quadrimestre tre, quattro verifiche al giorno. La quantità a discapito della qualità.
Stessa identica situazione nella mia scuola, il risultato sarà quello di finire l'anno senza ricordare nemmeno quello che è stato fatto il giorno prima delle vacanze estive, figuriamoci quello che è stato fatto durante l'anno.
Tutti parlavano di quanto la DAD fosse pessima. Di questa situazione ridicola, venutasi a creare a causa di un sistema quantomeno retrogrado, non ne parlerà nessuno. Alla mia maturità del prossimo anno quasi non oso nemmeno pensare. Spero che questo mese e mezzo possa passare in fretta. Quasi mi sentivo più libero in fase di lockdown...
@@lucafrich1367 Le difficoltà ovviamente ci saranno sempre e comunque, sta di fatto però che la sfiducia da parte dei docenti nei nostri confronti non aiuta affatto, anzi, il risultato è quello di far diventare gli alunni come delle calcolatrici, intenti ogni giorno a controllare se la media di tot. voto più tot. voto raggiunga almeno la sufficienza. Ultimamente non c'è un singolo compagno nella mia classe che non faccia un ragionamento simile, anche coloro che erano abituati ad avere una media piuttosto elevata si sono ritrovati a fare i calcoli per raggiungere la sufficienza. Tutto ciò perché secondo i docenti, arrivare a fine anno senza voti equivale a fare brutta figura, non capendo però che pensare a breve termine e la cosa più sbagliata che si possa fare, perché la vera figura di merda non è quella di arrivare a fine anno senza voti, ma è quella di incontrare il proprio alunno magari tra 10 anni e scoprire che nella vita non ha concluso nulla. Nel mio caso sono ormai 19 anni che penso e rifletto su cosa io voglia fare una volta completato il percorso di studi, ma le risposte non le potrò mai avere per il semplice fatto che per tutta la durata del mio percorso scolastico non ho fatto altro che pensare ai voti, per evitare di deludere i familiari ed i professori, non tenendo conto del fatto che magari avrei dovuto pensare a farmi una raccolta generale di informazioni per capire effettivamente cosa mi piaccia fare e cosa no.
Caro Barbasophia...questo evento è capitato a scuola mia, purtroppo questo fatto non ha smosso le coscienze dei professori. Non ne ha parlato nessuno. Grazie per essere una voce per noi.
@@antoniogiudice427 hai assolutamente ragione...il problema è che questa pandemia sembra aver appiattito la capacità di collaborazione tra insegnanti e studenti, almeno nel mio piccolo io vedo questo. Oggi abbiamo chiesto al professore di discutere di questo fatto e di come la valutazione sia ormai a volte il fine ultimo dell'educazione. Speriamo sia servito a qualcosa...
Grazie per queste bellissime parole in un periodo “buio” di crisi da studentessa che si avvicina alla maturità, un professore come Lei dovrebbe essere un esempio per tutti.
Sono una di quelle alunne che interviene sempre durante la lezione, che le capisce davvero le cose quando le impara. Ma continuamente mi sento dire dai professori: “le cose le sa, ma non abbastanza”. Eppure durante l’interrogazione rispondo ad ogni domanda e mi impegno davvero. Poi ci sono persone che hanno un voto più alto di me, che hanno imparato la cosa a memoria e che non sa risponderti alle stesse domande fatte all’interrogazione qualche giorno dopo. Il voto non racconta ogni sacrificio fatto per imparare e sopratutto comprendere un argomento; ma esso intimorisce e basta. Mia madre stessa mi ripete: “devi avere 9 come x, lei si che è brava” e questo fa capire quando il voto sia più importante della conoscenza (cosa sbagliatissima). Ecco allora cosa dovrebbe cambiare. Il voto non inteso come parametro di giudizio, ma come “un amico” per far comprendere a te stesso la tua preparazione.
Lei è piacevolissimo da ascoltare. Complimenti per l'umanità, la cultura che non si riduce soltanto al semplice nozionismo e, soprattutto, per la spiccata intelligenza emotiva e il suo tipo raro di sensibilità. Sono grata di aver scoperto questo canale e spero di fare tesoro dei concetti esposti. È in grado di arrivare anche ai giovanissimi, caratteristica da non sottovalutare (ho 19 anni). Complimenti ancora.
Domani ho compito di storia e fino a poco fa ho visto i suoi video. Comunque anche noi abbiamo professori che hanno paure di non avere abbastanza voti e altri che comprendono la situazione e cercano di aiutarci. Il compito che faremo domani, infatti, non verrà valutato, serve alla professoressa per vedere a che punto siamo per poi commentarli in classe. ❤️❤️❤️❤️
Ragazzo di quinta liceo classico. Hai pienamente ragione, sono innamorato di quello che studio, odio come veniamo trattati e valutati. Mi piacerebbe continuare a studiare quello che amo studiare senza questa ansia del voto che mi fa sperare che questi ultimi due mesi finiscano in fretta
Concordo. Quarta liceo classico, ma sono del 2002. Amo lo studio della storia e della filosofia, ma le valutazioni mi fanno sentire a volte in ansia per entrambe.
Buonasera professore , il voto serve ad evidenziare il potere di Chi lo dà. IL voto serve a creare una società fallimentare, partendo dai bambini. Mostruoso.
@Vanilla Crewmate c'è bisogno del "diritto al diritto" . La valutazione del valutante non c'è e nemmeno viene messa in preventivo. Avvocato , cordialità.
Tra l'altro è la seconda in pochi mesi... 🤦🏻♀️ Senza parole. Domani ne parlerò di nuovo in classe; ne avevamo parlato mesi fa, i miei ragazzi hanno anche scritto dei commenti su queste scelte scellerate.
sono uno studente di un liceo scientifico in quarta... è assolutamente vero; io e i miei compagni lo stiamo vivendo in prima persona. se la pensassero tutti come te la scuola sarebbe "divertente"
Tiro un sospiro di sollievo . Estremamente consolante ascoltarla su questo tema ( e aver cercato per molti anni di trasmettere questi esatti valori) . Evviva il caso (!) che ha fatto sollevare l'attenzione e riflettere ancora una volta su cosa conta veramente fare nel mondo della formazione. Spero che questo pensiero possa germinare sempre più. Grazie e buon lavoro :))
Io sono stato il classico esempio dello studente cancerogeno... Cioè studiavo solo per il voto, infatti il giorno prima di qualsiasi compito o interrogazione studiavo tutto il necessario per poter passare l'anno; cioè non mi interessava nemmeno capire le cose l'importante era il 6, 7,8 ecc e se non capivo per il poco tempo imparavo a memoria tutta la parte necessaria... Avevo diverse strategie per raggiungere obiettivo una della quali consisteva nello studiare benissimo per il primo compito (anche perché c'erano meno argomenti da imparare) prendere un voto alto del tipo 8 o 9 e successivamente nel secondo compito bastava pure un 3 4 o 5 per avere di media 6 e non presentarsi al terzo per passare l'anno. L'unica materia che studiavo(per studiare intendo che facevo i compiti che assegnava) perché mi ha sempre affascinato chimica dove avevo 10 e ricordo che ero più bravo del classico ragazzo, in gergo secchione, che aveva tutti voti alti; difatti proprio questo mi salvò da qualche insufficienza in altre materie. Il voto purtroppo conta moltissimo ed è lo specchio della società odierna, dove si deve primeggiare su tutto e tutti. Ps Ho affrontato la scuola nel modo sbagliato e parte dell'Università ma questo mi ha portato ad una consapevolezza che non ho mai avuto. Io ho visto il voto sempre e solo come un numero ma prima non capivo la parte importante dietro al numero, ovvero il sapere. Non importa se prendi un 4 5 6 7 8, l'importante è comprendere il perché delle cose e porsi sempre domande(Questa frase rappresenta per me il fondamento per comprendere una cosa), una volta che avrete effettuato queste operazioni dovete esprimere il tutto come meglio credete( a parole vostre senza libro) e nel momento in cui saprete spiegarlo ad un bambino a vostro padre o ad un amico avrete appreso realmente l'argomento; solo allora capirete che il voto non è altro che un simbolo attribuito dal sistema scolastico per valutare non la vostra conoscenza ma la vostra prestazione e non dovrete più curarvi di lui perché saprete che il voto è oggetto presente e momentaneo, mentre la conoscenza dell'argomento avrà per voi valore inestimabile perché sarà un tesoro per la vita.
Sono un prof. ho condiviso il video. Mi spiace per la ragazza! La scuola non deve essere questa. I ragazzi alla sera dovrebbero aver voglia di venire a scuola. Apprendere è la fonte maggiore di crescita. Questo dovremmo riuscire a far capir loro. Buona giornata, io vado a fare lezione.
Belissimo video come al solito, riesci a portare tematiche profonde dove gli altri vedono solo schieramenti o non si interessarono ai problemi alla base
Gioia infinita quando il tuo pensiero entra in simbiosi con una persona così acculturata ed esperta, complimenti Professore. Comprerò in questi giorni il libro, per dare una voce concreta ai miei, ai nostri diritti !
Sono pienamente d'accordo con tutto ciò. Ormai il voto ha stregato noi studenti e per molti è stato causa di una spaventosa lontananza dal piacere della conoscenza. Spero che in futuro le cose finalmente cambino
Io sono assolutamente d'accordo con lei, perché la scuola italiana è tossica, perché molti professori valutano noi stessi e la nostra personalità da un voto preso a scuola. Bisogna andare avanti, il voto va tolto, dobbiamo cambiare questa scuola fatta male
D'accordissimo.Da ex ex studente liceale confermo che i voti più che valutare condizionano sia gli studenti che il lavoro e la valutazione dei professori stessi. Io sono un esempio uscito a malapena dal liceo, anche se amavo studiare e leggere, e comunque sono andato bene sia all'università sia nel lavoro. Solo nella scuola si usano ancora i numeri per valutare una persona. Nel mondo del lavoro nelle "pagelle" si valuta e si autovaluta che competenza si ha in un preciso ambito, come si affronta e si risolvono i problemi, se si sa relazionarsi attivamente con gli altri, se piace il lavoro che si fa. Ma i prof chi li valuta ?
Caro Profssore, speriamo di uscirne prima e che non sia troppo tardi. Ad ogni modo, sono pochi i Professori che non temono la giusta sapienza, quella genuina che non arriva atraverso al voto ma solo atraverso alla comprensione. Ma per riuscire in questo, i Professori devono tradurre un romanzo in una fiaba e quello può farlo solo una persona, che non educa l'ambizione in un aluno, ma educa la generosità umana. Quello lo fanno le persone che si amano e che hanno tanto amore da donare alla umanità. E Lei e una persona generosa d'animo. I suoi alunni sono fortunati di averla come Professore, ma anche chi di me ascolta le sue lezioni! Lieta di fare la sua conoscenza!
Condivido in toto. Da docente di strumento mi sento privilegiata, ad avere un percorso di insegnamento individuale con gli studenti. E, sinceramente, in questo percorso me ne frego della questione "tot verifiche a trimestre/pentamestre". La prima cosa che dico ai miei nuovi studenti è: "ragazzi, le mie "valutazioni" saranno in itinere, che significa che ogni lezione è una verifica per entrambi: per voi per avere un quadro di cosa state migliorando e come e di quali sono gli elementi su cui dovete lavorare di più, per me per capire come guidarvi al meglio nel vostro percorso e cosa posso/devo fare in modo diverso con ognuno di voi. Poi avrete dei voti sul registro che la burocrazia mi impone, ma tenete a mente che il valore assoluto per me non esiste perché ognuno di voi ha capacità e un valore che sta poi anche a me far emergere". E funziona. I miei studenti si impegnano tutti. Anche i meno appassionati in partenza hanno capito che l'importante è il percorso. Fanno domande, cercano di approfondire aspetti tecnici, musicali e spesso psicologici e filosofici legati a un concetto di "performance" ampio, che va dal suonare in pubblico al parlare davanti al resto della classe quando non capiscono qualcosa. Vorrei una scuola in cui "i voti" venissero, come dice lei professore, ridimensionati. Una scuola in cui la valutazione diventasse un momento di crescita per gli studenti e i docenti. Anche perché la rincorsa alla sufficenza incentiva gli studenti a fare furberie e a non capire che ci perdono loro, a non studiare per capire le cose e acquisire competenze e conoscenze che cmq gli apriranno la testa, ma a vivere quel momento come un obbligo in cui devono farsi mettere un'etichetta dai professori.
Grazie prof. Per questo intervento...Mia figlia neanche riesce più a parlare figurarsi a fare domande .. è perennemente impaurita vive nell'ansia più totale ... Ho esposto il problema del non sentirsi a proprio agio di mia figlia risposta " le faccia dare lezioni da un professore" .... Quelli che per un ora di lezione chiedono dalle 30 alle 40€ ad ora!!!!! Ma mia figlia è circondata da prof!!!!! Perché dovrei andare a cercarne degli altri .... Allora rivolgiamoci allo sportello ascolto almeno così mia figlia riesce a parlare e a confrontarsi con qualcuno che sa ascoltare !!!!! Una mamma....
@@mariacafaroragone7701 da insegnante mi dispiace sentire queste storie (e purtroppo se ne sentono molte). Mi verrebbe da dire che, con tutto il rispetto, docenti che confondono un disagio emotivo o psicologico con l'eventuale necessità di prendere ripetizioni non hanno capito dove sta il problema. Io credo che affrontare la scuola o analizzare anche eventuali cali di rendimento con le stesse logiche di quando si sta in presenza non abbia senso. Le dinamiche sono drasticamente diverse e, soprattutto a quell'età, la mancanza di contatti sociali (interni o esterni alla scuola), di un confronto diretto con gli altri, l'impossibilità di fare esperienze, impatta profondamente anche sullo studio, sulla concentrazione e sulla motivazione. Non si può non tenere conto di un disagio in un momento simile. Ha fatto benissimo a rivolgersi allo sportello di ascolto, sono certa ne trarrà comunque beneficio. Le faccio un grande in bocca al lupo. Ricordi sempre a sua figlia che dai momenti così difficili si esce comunque più forti ❤️
@@silviaconcas1262 la ringrazio prof. Riferiro a mia figlia le sue parole.... Buon lavoro e continui così con le sue idee e metodi..... I ragazzi sono individui non numeri!!!!!!
Completamente d'accordo. La scuola che noi studenti facciamo non è un luogo dove è importante migliorare e imparare nozioni, è semplicemente una corsa al seguire il programma e in cui siamo limitati ad essere valutati su delle prestazioni come dice lei. Ma non è solo questo ad essere deprimente, lo è anche il fatto che nella maggiorparte dei casi,almeno nella mia esperienza,nemmeno i prof sono interessati in alcun modo a imparare o a conoscere nuove cose(e di conseguenza come fanno a spingerci a conoscere se loro stessi non sono disposti a farlo?),anzi,spesso mi è capitato di proporre e mostrare metodologie diverse,con tanto di prove e documentazione,ma sono addirittura stato umiliato,e urlato contro perché a loro parere se una cosa non la dicono loro significa che non é giusta. Far notare l'esistenza di altri modi di fare al di fuori dei libri fa andare su tutte le furie molti prof che si sentono quasi attaccati e la prendono sul personale. La voglia di imparare e di conoscere é completamente repressa, perché l'unica cosa che sembra importante é seguire il libro 'sacro',il programma. Sembra quasi essere una divinità
Bellissimo discorso, m’incanta sempre ascoltarla. Sarebbe bello se, rimanendo nell’ambito scolastico, dicesse la sua sulle verifiche/interrogazioni a sorpresa
Loro mi bendano? E io metto le cuffie sotto la sciarpa. Non mi avranno mai. La cosa più bella è che più fanno pazzie, più sfidano noi alunni senza motivo alcuno, e più mi diverto a trovare nuovi modi per distruggere le loro prepotenze.
@@antoniogiudice427 restando seri è verissimo. Il problema è che non tutti sono consapevoli dei loro diritti e non tutti hanno il coraggio di dire “non ci sto”. Ero un ottimo studente, ma la mia esperienza alle superiori ha disintegrato il mio interesse. Mi auguro che non tutti si siano piegati alle ingiustizie e assurdità, e che non tutti abbiano perso la voglia. Il fatto che nessuno abbia mai voluto protestare o esprimere dissenso mi ha fatto sentire ancora più alienato
@Davide amore stessa cosa io. Stai tranquillo perché gli esami di maturità sono sempre stati e sono oggi più che mai una colossale pagliacciata. (te lo dico io che faccio il classico, sicuramente una scuola abbastanza pesante per quanto riguarda la mole di contenuti, e che ho mantenuto la media dell’otto senza grossi sforzi). Sicuramente possiamo pagarla per quanto riguarda il voto agli esami, ma che ti frega alla fine. Tanto la scuola italiana fa schifo, e nessuno (neanche chi studia) impara niente nella maggior parte dei casi. Ci riempiono la testa di concetti che con il tempo siamo destinati a dimenticare poiché affrontati nella maniera meno opportuna. La scuola ha bisogno di riforme. Le persone veramente valide si fanno da sole, all’università, facendosi le ossa, con un preciso obiettivo in mente per il loro futuro e le giuste motivazioni . Del voto sul pezzo di carta ce ne facciamo poco. Non dico che non studiare sia giusto, ci mancherebbe altro, però non è nulla di irrimediabile. Se troveremo dei settori a cui siamo veramente interessati, studieremo con piacere dopo. Di certo non credo nella maniera più assoluta che questo sistema sia in grado di stimolare o motivare gli studenti, che cresceranno male, e spesso e volentieri saranno talenti sprecati, menti sprecate, uomini sprecati. Se giudichi un pesce dalla capacità di salire su un albero passerà tutta la vita credendo di essere uno stupido. Scoviamoli i talenti ti tutti i ragazzi, facciamoli brillare tutti, lasciamo che le loro attitudini si trasformino in competenze, in lavori che ameranno, e di conseguenza in una società più felice e produttiva. Sono molto amareggiato
Ahimè Matteo, quanto hai ragione. Io ho rivisto tutto il mio sistema di insegnamento; Si cerca di fornire degli spunti di discussione, ci si confronta, i voti in questa momento i voti sono secondari. La valutazione è la somma di tanti elementi, in questo momento. Non si può pensare di continuare a riproporre lo stessa schema usurato ANCHE a distanza. Abbiamo tanto lavoro da fare.
Gentile Saudino, perfettamente d'accordo sul livello aberrante raggiunto con il bendaggio dell'alunna. Pare un atto di bullismo docente... Personalmente, più delle nozioni, ho deciso di premiare l'onestà degli alunni che rinunciano al copia/incolla. Tuttavia, quando tutto ciò sarà finito sarà anche il caso di intraprendere un bel dialogo educativo con i ragazzi sul valore dell'onestà pura e semplice, prima che sull'inadeguatezza del sistema di valutazione.
Io mi chiedo dove andremo a finire con l'istruzione? Tra genitori invadenti anche prima della dad, insegnanti non qualificati e altri che hanno le competenze ma non i modi di insegnamento, la scuola va cambiato, lo dico come studente bisogna migliorare il sistema scolastico
Grazie Matteo perchè posso confidare nell'esistenza di prof come te che hanno una visione che io non definirei "rivoluzionaria" ma se mi permetti, rispecchia come dovrebbero essere normalmente le cose. Grazie perchè nessuno dei miei prof vede le cose nel tuo modo e sapere che molti miei compagni cresceranno con una repulsione verso il conoscere, verso lo scoprire anche per colpa loro mi rattrista.
È oltremodo strano vedere come nella mia scuola di indirizzo tecnico elettronico ( Pininfarina) il mio professore di lettere la pensa esattamente come lei, mentre quelli di indirizzo ogni giorno non fanno altro che dire "mancano tot giorni all'esame, io ho bisogno di voti". Mi sento davvero demotivato per quanto riguarda le materie tecniche
Purtroppo anche gli insegnanti devono sottostare a delle regole e se dall'alto viene imposto di avere almeno 2 voti per quadrimestre...non è colpa del docente ...
Io ho figlio che va a scuola, e non ho mai guardato la sua pagella, non mi interessano i “voti “ che danno maestre. Mi interessa come lui si valuta se stesso. Se stesso di oggi con se stesso di ieri. E se è migliorato , questo per me è un gran voto. Il mondo è cambiato ma la scuola rimasta molto indietro. Serve davvero una riforma scolastica. Dove si studia con la volontà, senza giudizio e senza i compiti. Migliori compiti sono lettura. Leggere, leggere oggi sera prima di dormire. Leggere e ragionare.
Esatto ognuno è diverso... c’è chi ha bisogno di più tempo ... l’intelligenza emotiva è sottovalutata... come dici nel video importante è far crescere gli studenti senza terrorizzare con i voti...
Guardi professore questo avviene anche da noi (liceo classico Cesare Beccaria di Milano) e ne sono sconcertato. Tra l’altro fenomeni simili sono all’ordine del giorno, docenti che fanno bendare studenti, che interrogano solo se teniamo le mani alzate come se ci stessero puntato un’arma da fuoco, che ci fanno allontanare dalla scrivania fino a sederci sul letto o addirittura entrare nell’armadio. Siamo con l’acqua alla gola, sono più gli studenti in cura psicologica, in alcuni casi psichiatrica, a causa della scuola di quelli che ne sono esclusi
Da quest’anno alla primaria è stato introdotto un sistema di valutazione descrittiva su livelli. Un ottimo passo verso la possibilità di restituire ai ragazzi preciso e non competitivo del proprio percorso. Spero che questo sistema si estenda almeno a tutta la scuola dell’obbligo. Mi preparo al ritorno del voto o del giudizio perché, ahimè, alcuni si lamentano di dover scrivere troppo (fa ridere pensare che un docente abbia resistenze verso la scrittura) o di non aver un quadro complessivo e veloce da leggere per... fare la media (qui mi vergogno proprio di appartenere alla categoria).
Io sono una studentessa, su di una parte sono d'accordo con lei, tuttavia dall'altra essendo i professori attaccati alla metodologia di applicare 4 voti a quadrimestre tra scritti e orali, se applicano tutti ciò che ha detto lei non faranno che peggiorare la situazione. Io ho un professore che applica questa sua metodologia che sta proponendo, ossia di mettere molti voti su molti argomenti, ma questa prassi non fa altro che pesare il nostro carico di lavoro, poiché Assegna molte altre cose per ottenerli, e questo non fa che opprimerci sempre di più. Io sono convinta che se altri professori iniziassero a fare la stessa sua cosa a que punto sarebbe il caos, spingererebbe i ragazzi ancora di più a non fare nulla o ancora peggio a sentirsi male solo al pensiero di non riuscire a fare tutto. Personalmente, ciò di cui avrei bisogno é di un professore con cui la classe può avere un legame anche affettivo, con cui parlare, e che tratta i suoi argomenti in modo leggero senza farci percepire la pesantezza del voto, e che non ci consideri solo delle scatole da riempire.
Come diceva sempre il mio proff di matematica, al compito portate il formulario, tanto se non mi avete detto prima che non avete capito non riuscirete lo stesso a fare il compito...ci vuole dialogo, ci vuole contatto. BISOGNA DARE FIDUCIA AGLI STUDENTI ALTRIMENTI COME POSSONO FIDARSI DEI DOCENTI...Grazieeeeee per il video Matteo Saudino...
Completamente d'accordo, mi trovo al quinto anno e sto notando che questi comportamenti iniziano a far parte del percorso solo alla fine, cosa che avrei apprezzato ricevere prima. La questione delle opportunità, della motivazione data agli studenti per esempio, solo all'ultimo anno.. Quando invece se si facesse crescere gli studenti fin dall'inizio si andrebbero a creare delle basi per affrontare gli anni successivi e perchè no? Anche l'università.
Il mio profe non faceva le medie, i voti non contavano. Semplicemente fino a quando per lui non eri almeno sufficiente dovevi portare tutto il programma. Potevi prendere 2 tutto l'anno, ma se a fine anno prendevi un 6 allora per lui era sufficiente. Va da sé che a fine anno dovevi portare dalla nascita dell'universo fino agli antichi romani. Auguri con gli appunti 😅 Un grande Maestro per me, bravissimo a spiegare e a fare interessare i ragazzi alla storia e all'Italiano. Si sarebbe oltretutto accorto dopo due secondi se stavi copiando.
Oltretutto basterebbe un 7/8 per festeggiare una vittoria ☺ Noi studenti siamo gente molto semplice. Vediamo sempre oltre!! La degenerazione scolastica sta peggiorando purtroppo. Una cosa è un attestato o una certificazione...Un'altra cosa è il cervello e l'anima di una persona. Bisogna essere profondi nella visione generale della situazione attuale.
Aggiungerei anche che probabilmente l'insegnante ne ha tanti e poco tempo per ognuno. Quindi con una "prestazione a tempo" non si sente sicuro di quanto a fondo ognuno sia preparato. Ma deve dare un voto credibile, che un minimo garantisca che tu alunno sia preparato. Ed è sicuro che se ti terrorizza probabilmente sarai statisticamente più preparato piuttosto che se ti lascia tranquillo. Pertanto siccome non è certo neppure lui ha paura nel dare una garanzia di una preparazione che non conosce a fondo. Quindi se terrorizza gli alunni è più tranquillo lui nei confronti dei superiori.
Ieri ho sostenuto un'interrogazione di filosofia sui sofisti, nello studio ammetto di essermi appassionato e anche divertito tantissimo, cosa che non mi sarei mai aspettato. L'interrogazione però va male e il professore dice che in questo periodo stiamo peggiorando, che manca l'attenzione e la voglia di studiare. Io, deluso, accetto il voto e la ramanzina. Altri miei compagni sostengono l'interrogazione ripetendo a memoria le pagine del libro e il prof da loro 8, 9 e anche dei 10. Io però dopo questa interrogazione ammetto di essere cresciuto e anche un po' maturato, i miei compagni invece no. Questa è la scuola di oggi.
uno dei problemi più grandi dell'istruzione italiana è che spesso e volentieri i docenti sono stati istruiti sì, sulla loro materia, ma non sono stati istruiti sull'istruire, puoi sapere tutte le nozioni della tua materia, ma se non sai istruire, finisci come la maggioranza dei professori, finisci a considerare l'insegnamento un lavoro, non una vocazione.
Ricordo con piacere quando, 2 anni fa, io e i miei compagni appendemmo un cartellone sul muro in fondo alla classe con scritto "siamo persone, non numeri". La faccia dei professori era stupita, in riflessione. Il problema è che è un problema radicato..
I dislike sono da parte di altri professori tipo le mia prof ....dovrebbero pensarla tutti così.... ma purtroppo...il problema è anche la scuola italiana... è vecchia non ti spinge a dire wow che bello andare a scuola...in America tu vai a scuola con piacere perché hanno un modo di fare diverso ed è tutto diverso
Quando andavo a scuola vedevo una serie di criticità nell'organizzazione, nella struttura e nella valutazione. Ora che ci lavoro sono felice di dire che, seppur con uno sguardo più maturo, le problematiche rimangono le stesse. Il sistema scolastico appiattito sulla valutazione della prestazione (nemmeno, e già sarebbe problematico, sulla preparazione alla prestazione) è veramente sfiancante. A livello universitario la così detta "meritocrazia" ormai è norma. La direzione in cui si va nelle scuole secondarie è la stessa.
Continuavo a ripeterlo ultimamente durante una discussione con dei miei compagni, i quali sono stati letteralmente assorbiti dalla cultura del voto e la coso più gratificante per loro sarebbe riuscire ad ottenere il voto più alto alla maturità. Si può fare meglio piuttosto che utilizzare questa tecnica Pavloviana per far studiare gli studenti, anche perché quando manca il biscottino si vede quello che succede. Basta competizione, dobbiamo crescere, imparare, ognuno con strade diverse e con tempi diversi. Servirebbe una rivoluzione totale del sistema scolastico italiano, dall'eliminazione parziale (se non totale) dei voti ad un sistema più flessibile in generale.
Premetto che non possiedo il dono della sintesi. Uno dei problemi più grandi per quanto riguarda la valutazione con i voti, è il fatto che molti docenti sono in disaccordo con questa pratica, ma ne parlano solamente con noi alunni come se stessero raccontandoci un segreto. Ne parlai con un mio professore, intervenendo sulla discussione che si era venuta a creare a riguardo, dicendo testuali parole: "dire semplicemente a noi alunni che la valutazione attraverso i voti, non è corretta e che dovrebbe essere eliminata, è la stessa cosa di dire ad un mio amico "sai l'altro giorno ho visto due ragazzi rompere il finestrino di una macchina e rubare una borsa", il mio amico ovviamente mi risponderà con "li hai denunciati?", io a mia volta gli risponderò "no", bene, questo è quello che accade riferendo questa opinione riguardo i voti soltanto a noi, ovvero che non cambia nulla, non si risolve la situazione e tanto meno quest'ultima non viene cambiata, i voti resteranno tali e non cambieranno, come tali resteranno quei ladri impuniti dell'esempio precedente, perché (come appunto nell'esempio precedente), parlarne con noi, significa parlarne con chi non è di competenza per risolvere il problema.
Beh...ovvio non puoi dire di bendarsi a qualcuno, però esempio nella mia classe copierebbero benissimo, che senso avrebbe allora avere una valutazione e per gli altri che non copiano è disonesto. Mettila su questo livello: non c'è il voto, crei ignoranti perché la gente non si impegna, io stesso non lo farei e non servirebbe veramente a niente se non ci fosse. Eppure il sistema fino ad adesso ha creato lavoratori più che competenti, laureati veramente competenti
Da un anno ormai vivo in uno stato di frustrazione dalla scuola a discapito di tutto... sentire parole come queste da parte di un professore mi fa pensare che non sia ancora finita...
Il voto è decisamente inadeguato per una valutazione efficace... peccato che il giudizio a volte sarebbe pure peggio... è un problema circolare a cui io personalmente non ho mai trovato una soluzione.... partiamo sempre dal presupposto positivo che lo studente VOGLIA imparare qualcosa dimenticando che è così solo in una minima parte... RECUPERARE lo studente? AGGANCIARE lo studente? È un lavoro immane che può funzionare solo se personalizzato (lo dice la parola stessa STUDENTE sostantivo singolare) e non certo generalizzato ad una classe intera.... i genitori hanno smesso di fare i genitori... la scuola ha smesso di fare la scuola e i ragazzi alla fine vengono ispirati da esempi privi di valore intrinseco.... fatto salvo che un'aberrazione rimane un'aberrazione, ho come la sensazione che tutto si sia mischiato in un minestrone dove anche un tartufo che meriterebbe un trattamento particolare risulti alla fine trattato come ad una patata.... maestro insegnante professore docente forse anche qui il significato semantico delle parole parte dal voto? 🤪
D'accordo, basta con questa competizione ossessiva persino in ambito scolastico. I ragazzi così iniziano a non collaborare: chi è indietro resterà sempre più indietro, chi è avanti sarà sempre più avanti. Questo sistema scolastico mi ricorda qualcosa ahahaah
Assolutamente d'accordo!
Esatto
Anch'io sono d'accordo, ma sinceramente ho poche speranze per l'umanità
Quel numero crea solo ansia nei ragazzi già da quando sono dei bambini!!!! Aiutati anche da noi genitori!!!!
Oh ciao morte!
Tra migliaia di lingue ha deciso di parlare quella della verità, lei professore è il mio nuovo Avenger preferito
io da studente mi sto rendendo sempre più conto di come la scuola non faccia altro che sopire in me la passione per lo studio, che per mia indole è sempre stata molto forte.
io voglio studiare per me, voglio apprendere e imparare, non memorizzare, voglio avere un argomento da approfondire e ricercare secondo la mia sensibilità e il mio intelletto, e non un ricettario di informazioni da memorizzare in poco tempo per poi dimenticare inevitabilmente.
una scuola che penalizza chi ha voglia di fare ricerche ed approfondimenti rispetto a chi ripete le stesse informazioni prese dal libro di testo e dal docente, è una scuola rotta secondo me
Mi ricordo che da piccolo amavo l'arte, mi mettevo letteralmente i pomeriggi a studiare artisti e ricopiare alcuni loro lavori per quanto mi piacevano. Adesso, ho letteralmente deciso di non studiare Leonardo da Vinci perchè mi son detto "tanto non lo chiede in verifica"... manco a dì che posso recuperarlo ora come ora dato che il mio tempo libero è davvero poco...
@@flavioardizio7242 Potrai tornare studiare per te stesso dopo il diploma, so che è assurdo ma purtroppo è così.
@@masterjunky863 wow che bel sistema che abbiamo hahahaha
@@flavioardizio7242 Tragicomico
Concordo con voi... Il sistema scolastico è terribile, ti fa odiare lo studio, ti rovina quelli che dovrebbero essere gli anni migliori, non si può memorizzare libri e libri per poi cancellarli appena è passata l'interrogazione o la verifica.
Ho avuto una settimana dove ho sostenuto 7 prove! Dove l'ansia per i voti di distrugge psicologicamente, è inaccettabile e sto odiando la scuola proprio per questo.
Il Liceo di Aristotele, in cui si discuteva e si insegnava passeggiando, scambiandosi le idee, resta nei miei sogni come l'immagine archetipica e ideale (ma difficilmente applicabile) della vera Scuola, della vera sete di conoscenza e gusto della scoperta, che essa dovrebbe portare con sé! La curiosità per qualcosa che ancora non conosciamo, la voglia di discuterne e di fare domande, anche sbagliando, non può nascere se ogni nostra affermazione non è scevra da un giudizio, che, in quanto tale, ha solo il potere di ammutolirci! ❤️
Mantieni viva la curiosità buona per la conoscenza. Studia testi distanti dal ministero, gioisci della tua passione e del tuo talento.
Infatti in Piemonte si torna a scuola ( superiore) e la prossima settimana per recuperare e raggiungere gli obbiettivi dei voti per quadrimestre tre, quattro verifiche al giorno. La quantità a discapito della qualità.
Stessa identica situazione nella mia scuola, il risultato sarà quello di finire l'anno senza ricordare nemmeno quello che è stato fatto il giorno prima delle vacanze estive, figuriamoci quello che è stato fatto durante l'anno.
Tutti parlavano di quanto la DAD fosse pessima. Di questa situazione ridicola, venutasi a creare a causa di un sistema quantomeno retrogrado, non ne parlerà nessuno. Alla mia maturità del prossimo anno quasi non oso nemmeno pensare. Spero che questo mese e mezzo possa passare in fretta. Quasi mi sentivo più libero in fase di lockdown...
@@lucafrich1367 Le difficoltà ovviamente ci saranno sempre e comunque, sta di fatto però che la sfiducia da parte dei docenti nei nostri confronti non aiuta affatto, anzi, il risultato è quello di far diventare gli alunni come delle calcolatrici, intenti ogni giorno a controllare se la media di tot. voto più tot. voto raggiunga almeno la sufficienza.
Ultimamente non c'è un singolo compagno nella mia classe che non faccia un ragionamento simile, anche coloro che erano abituati ad avere una media piuttosto elevata si sono ritrovati a fare i calcoli per raggiungere la sufficienza.
Tutto ciò perché secondo i docenti, arrivare a fine anno senza voti equivale a fare brutta figura, non capendo però che pensare a breve termine e la cosa più sbagliata che si possa fare, perché la vera figura di merda non è quella di arrivare a fine anno senza voti, ma è quella di incontrare il proprio alunno magari tra 10 anni e scoprire che nella vita non ha concluso nulla.
Nel mio caso sono ormai 19 anni che penso e rifletto su cosa io voglia fare una volta completato il percorso di studi, ma le risposte non le potrò mai avere per il semplice fatto che per tutta la durata del mio percorso scolastico non ho fatto altro che pensare ai voti, per evitare di deludere i familiari ed i professori, non tenendo conto del fatto che magari avrei dovuto pensare a farmi una raccolta generale di informazioni per capire effettivamente cosa mi piaccia fare e cosa no.
Guarda mamma come Daredevil
Caro Barbasophia...questo evento è capitato a scuola mia, purtroppo questo fatto non ha smosso le coscienze dei professori. Non ne ha parlato nessuno. Grazie per essere una voce per noi.
@aurora tinazzi ❤️
Anche nella mia scuola, ma penso in molte altre scuole
...non ha smosso le coscienze dei professori...ma la vostra di studenti? Fatevi sentire!
@@antoniogiudice427 hai assolutamente ragione...il problema è che questa pandemia sembra aver appiattito la capacità di collaborazione tra insegnanti e studenti, almeno nel mio piccolo io vedo questo. Oggi abbiamo chiesto al professore di discutere di questo fatto e di come la valutazione sia ormai a volte il fine ultimo dell'educazione. Speriamo sia servito a qualcosa...
@@benedettacasella6561 ...bravi...la ricerca del dialogo è sempre il miglior modo di affrontare qualsiasi questione...
Grazie per queste bellissime parole in un periodo “buio” di crisi da studentessa che si avvicina alla maturità, un professore come Lei dovrebbe essere un esempio per tutti.
Sono una di quelle alunne che interviene sempre durante la lezione, che le capisce davvero le cose quando le impara. Ma continuamente mi sento dire dai professori: “le cose le sa, ma non abbastanza”. Eppure durante l’interrogazione rispondo ad ogni domanda e mi impegno davvero. Poi ci sono persone che hanno un voto più alto di me, che hanno imparato la cosa a memoria e che non sa risponderti alle stesse domande fatte all’interrogazione qualche giorno dopo. Il voto non racconta ogni sacrificio fatto per imparare e sopratutto comprendere un argomento; ma esso intimorisce e basta. Mia madre stessa mi ripete: “devi avere 9 come x, lei si che è brava” e questo fa capire quando il voto sia più importante della conoscenza (cosa sbagliatissima). Ecco allora cosa dovrebbe cambiare. Il voto non inteso come parametro di giudizio, ma come “un amico” per far comprendere a te stesso la tua preparazione.
Complimenti per capire davvero le cose!
"La DAD ha portato di fatto i ragazzi a non vivere la comunità 'scuola' " Sottoscrivo in pieno, prof. Saudino. E faccio circolare il video. Grazie!
Lei è piacevolissimo da ascoltare. Complimenti per l'umanità, la cultura che non si riduce soltanto al semplice nozionismo e, soprattutto, per la spiccata intelligenza emotiva e il suo tipo raro di sensibilità.
Sono grata di aver scoperto questo canale e spero di fare tesoro dei concetti esposti. È in grado di arrivare anche ai giovanissimi, caratteristica da non sottovalutare (ho 19 anni). Complimenti ancora.
Domani ho compito di storia e fino a poco fa ho visto i suoi video. Comunque anche noi abbiamo professori che hanno paure di non avere abbastanza voti e altri che comprendono la situazione e cercano di aiutarci. Il compito che faremo domani, infatti, non verrà valutato, serve alla professoressa per vedere a che punto siamo per poi commentarli in classe. ❤️❤️❤️❤️
Grande prof
Ragazzo di quinta liceo classico. Hai pienamente ragione, sono innamorato di quello che studio, odio come veniamo trattati e valutati. Mi piacerebbe continuare a studiare quello che amo studiare senza questa ansia del voto che mi fa sperare che questi ultimi due mesi finiscano in fretta
Concordo. Quarta liceo classico, ma sono del 2002. Amo lo studio della storia e della filosofia, ma le valutazioni mi fanno sentire a volte in ansia per entrambe.
non esiste il quinto liceo classico
@@valentinocristalli8636 grazie mille per la precisazione non sapevo come fare altrimenti
@@lucapazzini5743 Non sa cosa fare?...... potrebbe studiare.
@@valentinocristalli8636 ma lei di che cosa si occupa?
Buonasera professore , il voto serve ad evidenziare il potere di Chi lo dà. IL voto serve a creare una società fallimentare, partendo dai bambini. Mostruoso.
Il voto è solo uno delle cause
@@qwerty778 d'accordo.
@Vanilla Crewmate c'è bisogno del "diritto al diritto" . La valutazione del valutante non c'è e nemmeno viene messa in preventivo. Avvocato , cordialità.
Tra l'altro è la seconda in pochi mesi... 🤦🏻♀️ Senza parole. Domani ne parlerò di nuovo in classe; ne avevamo parlato mesi fa, i miei ragazzi hanno anche scritto dei commenti su queste scelte scellerate.
Guardo sempre le sue videolezioni, grazie mille, la vorrei tanto come professoressa 😪❤️
sono uno studente di un liceo scientifico in quarta... è assolutamente vero; io e i miei compagni lo stiamo vivendo in prima persona. se la pensassero tutti come te la scuola sarebbe "divertente"
Il dislike è della professoressa di tedesco
AHAHAHHAHAHAHAHA
Anche gran parte della destra, che dei premi Nobel della saggezza e cultura non ne ha visti all'interno del branco!🤔🤔🤔
Tiro un sospiro di sollievo . Estremamente consolante ascoltarla su questo tema ( e aver cercato per molti anni di trasmettere questi esatti valori) . Evviva il caso (!) che ha fatto sollevare l'attenzione e riflettere ancora una volta su cosa conta veramente fare nel mondo della formazione. Spero che questo pensiero possa germinare sempre più. Grazie e buon lavoro :))
Io sono stato il classico esempio dello studente cancerogeno... Cioè studiavo solo per il voto, infatti il giorno prima di qualsiasi compito o interrogazione studiavo tutto il necessario per poter passare l'anno; cioè non mi interessava nemmeno capire le cose l'importante era il 6, 7,8 ecc e se non capivo per il poco tempo imparavo a memoria tutta la parte necessaria... Avevo diverse strategie per raggiungere obiettivo una della quali consisteva nello studiare benissimo per il primo compito (anche perché c'erano meno argomenti da imparare) prendere un voto alto del tipo 8 o 9 e successivamente nel secondo compito bastava pure un 3 4 o 5 per avere di media 6 e non presentarsi al terzo per passare l'anno. L'unica materia che studiavo(per studiare intendo che facevo i compiti che assegnava) perché mi ha sempre affascinato chimica dove avevo 10 e ricordo che ero più bravo del classico ragazzo, in gergo secchione, che aveva tutti voti alti; difatti proprio questo mi salvò da qualche insufficienza in altre materie. Il voto purtroppo conta moltissimo ed è lo specchio della società odierna, dove si deve primeggiare su tutto e tutti.
Ps Ho affrontato la scuola nel modo sbagliato e parte dell'Università ma questo mi ha portato ad una consapevolezza che non ho mai avuto. Io ho visto il voto sempre e solo come un numero ma prima non capivo la parte importante dietro al numero, ovvero il sapere. Non importa se prendi un 4 5 6 7 8, l'importante è comprendere il perché delle cose e porsi sempre domande(Questa frase rappresenta per me il fondamento per comprendere una cosa), una volta che avrete effettuato queste operazioni dovete esprimere il tutto come meglio credete( a parole vostre senza libro) e nel momento in cui saprete spiegarlo ad un bambino a vostro padre o ad un amico avrete appreso realmente l'argomento; solo allora capirete che il voto non è altro che un simbolo attribuito dal sistema scolastico per valutare non la vostra conoscenza ma la vostra prestazione e non dovrete più curarvi di lui perché saprete che il voto è oggetto presente e momentaneo, mentre la conoscenza dell'argomento avrà per voi valore inestimabile perché sarà un tesoro per la vita.
Sono un prof. ho condiviso il video. Mi spiace per la ragazza! La scuola non deve essere questa. I ragazzi alla sera dovrebbero aver voglia di venire a scuola. Apprendere è la fonte maggiore di crescita. Questo dovremmo riuscire a far capir loro. Buona giornata, io vado a fare lezione.
Belissimo video come al solito, riesci a portare tematiche profonde dove gli altri vedono solo schieramenti o non si interessarono ai problemi alla base
Gioia infinita quando il tuo pensiero entra in simbiosi con una persona così acculturata ed esperta, complimenti Professore. Comprerò in questi giorni il libro, per dare una voce concreta ai miei, ai nostri diritti !
Sono pienamente d'accordo con tutto ciò. Ormai il voto ha stregato noi studenti e per molti è stato causa di una spaventosa lontananza dal piacere della conoscenza. Spero che in futuro le cose finalmente cambino
Io sono assolutamente d'accordo con lei, perché la scuola italiana è tossica, perché molti professori valutano noi stessi e la nostra personalità da un voto preso a scuola. Bisogna andare avanti, il voto va tolto, dobbiamo cambiare questa scuola fatta male
D'accordissimo.Da ex ex studente liceale confermo che i voti più che valutare condizionano sia gli studenti che il lavoro e la valutazione dei professori stessi. Io sono un esempio uscito a malapena dal liceo, anche se amavo studiare e leggere, e comunque sono andato bene sia all'università sia nel lavoro. Solo nella scuola si usano ancora i numeri per valutare una persona. Nel mondo del lavoro nelle "pagelle" si valuta e si autovaluta che competenza si ha in un preciso ambito, come si affronta e si risolvono
i problemi, se si sa relazionarsi attivamente con gli altri, se piace il lavoro che si fa. Ma i prof chi li valuta ?
Caro Profssore, speriamo di uscirne prima e che non sia troppo tardi. Ad ogni modo, sono pochi i Professori che non temono la giusta sapienza, quella genuina che non arriva atraverso al voto ma solo atraverso alla comprensione. Ma per riuscire in questo, i Professori devono tradurre un romanzo in una fiaba e quello può farlo solo una persona, che non educa l'ambizione in un aluno, ma educa la generosità umana. Quello lo fanno le persone che si amano e che hanno tanto amore da donare alla umanità. E Lei e una persona generosa d'animo. I suoi alunni sono fortunati di averla come Professore, ma anche chi di me ascolta le sue lezioni! Lieta di fare la sua conoscenza!
complimenti, in un video hai riassunto i problemi della scuola italiana, che la dad ha solamente messo in evidenza
Condivido in toto.
Da docente di strumento mi sento privilegiata, ad avere un percorso di insegnamento individuale con gli studenti. E, sinceramente, in questo percorso me ne frego della questione "tot verifiche a trimestre/pentamestre". La prima cosa che dico ai miei nuovi studenti è: "ragazzi, le mie "valutazioni" saranno in itinere, che significa che ogni lezione è una verifica per entrambi: per voi per avere un quadro di cosa state migliorando e come e di quali sono gli elementi su cui dovete lavorare di più, per me per capire come guidarvi al meglio nel vostro percorso e cosa posso/devo fare in modo diverso con ognuno di voi. Poi avrete dei voti sul registro che la burocrazia mi impone, ma tenete a mente che il valore assoluto per me non esiste perché ognuno di voi ha capacità e un valore che sta poi anche a me far emergere". E funziona. I miei studenti si impegnano tutti. Anche i meno appassionati in partenza hanno capito che l'importante è il percorso. Fanno domande, cercano di approfondire aspetti tecnici, musicali e spesso psicologici e filosofici legati a un concetto di "performance" ampio, che va dal suonare in pubblico al parlare davanti al resto della classe quando non capiscono qualcosa.
Vorrei una scuola in cui "i voti" venissero, come dice lei professore, ridimensionati. Una scuola in cui la valutazione diventasse un momento di crescita per gli studenti e i docenti.
Anche perché la rincorsa alla sufficenza incentiva gli studenti a fare furberie e a non capire che ci perdono loro, a non studiare per capire le cose e acquisire competenze e conoscenze che cmq gli apriranno la testa, ma a vivere quel momento come un obbligo in cui devono farsi mettere un'etichetta dai professori.
Grazie prof. Per questo intervento...Mia figlia neanche riesce più a parlare figurarsi a fare domande .. è perennemente impaurita vive nell'ansia più totale ... Ho esposto il problema del non sentirsi a proprio agio di mia figlia risposta " le faccia dare lezioni da un professore" .... Quelli che per un ora di lezione chiedono dalle 30 alle 40€ ad ora!!!!! Ma mia figlia è circondata da prof!!!!! Perché dovrei andare a cercarne degli altri .... Allora rivolgiamoci allo sportello ascolto almeno così mia figlia riesce a parlare e a confrontarsi con qualcuno che sa ascoltare !!!!! Una mamma....
@@mariacafaroragone7701 da insegnante mi dispiace sentire queste storie (e purtroppo se ne sentono molte).
Mi verrebbe da dire che, con tutto il rispetto, docenti che confondono un disagio emotivo o psicologico con l'eventuale necessità di prendere ripetizioni non hanno capito dove sta il problema. Io credo che affrontare la scuola o analizzare anche eventuali cali di rendimento con le stesse logiche di quando si sta in presenza non abbia senso. Le dinamiche sono drasticamente diverse e, soprattutto a quell'età, la mancanza di contatti sociali (interni o esterni alla scuola), di un confronto diretto con gli altri, l'impossibilità di fare esperienze, impatta profondamente anche sullo studio, sulla concentrazione e sulla motivazione. Non si può non tenere conto di un disagio in un momento simile.
Ha fatto benissimo a rivolgersi allo sportello di ascolto, sono certa ne trarrà comunque beneficio. Le faccio un grande in bocca al lupo. Ricordi sempre a sua figlia che dai momenti così difficili si esce comunque più forti ❤️
@@silviaconcas1262 la ringrazio prof. Riferiro a mia figlia le sue parole.... Buon lavoro e continui così con le sue idee e metodi..... I ragazzi sono individui non numeri!!!!!!
gran video, voto 10
Che tristezza tutto questo .... purtroppo tanti fanno i professori ma pochi sanno esserli davvero 🙏🏻🙏🏻🙏🏻....
ma perchè Draghi non ti chiama al ministero?
Sognare non costa nulla..
Completamente d'accordo.
La scuola che noi studenti facciamo non è un luogo dove è importante migliorare e imparare nozioni, è semplicemente una corsa al seguire il programma e in cui siamo limitati ad essere valutati su delle prestazioni come dice lei.
Ma non è solo questo ad essere deprimente, lo è anche il fatto che nella maggiorparte dei casi,almeno nella mia esperienza,nemmeno i prof sono interessati in alcun modo a imparare o a conoscere nuove cose(e di conseguenza come fanno a spingerci a conoscere se loro stessi non sono disposti a farlo?),anzi,spesso mi è capitato di proporre e mostrare metodologie diverse,con tanto di prove e documentazione,ma sono addirittura stato umiliato,e urlato contro perché a loro parere se una cosa non la dicono loro significa che non é giusta.
Far notare l'esistenza di altri modi di fare al di fuori dei libri fa andare su tutte le furie molti prof che si sentono quasi attaccati e la prendono sul personale.
La voglia di imparare e di conoscere é completamente repressa, perché l'unica cosa che sembra importante é seguire il libro 'sacro',il programma.
Sembra quasi essere una divinità
Bellissimo discorso, m’incanta sempre ascoltarla. Sarebbe bello se, rimanendo nell’ambito scolastico, dicesse la sua sulle verifiche/interrogazioni a sorpresa
Grazie mille Saudino, sono pienamente d'accordo!!!!!!
Grazie. Grazie. Grazie.
Loro mi bendano? E io metto le cuffie sotto la sciarpa. Non mi avranno mai. La cosa più bella è che più fanno pazzie, più sfidano noi alunni senza motivo alcuno, e più mi diverto a trovare nuovi modi per distruggere le loro prepotenze.
...ti capisco...hai ragione...ma sarebbe molto più efficace una disobbedienza collettiva organizzata anche se so bene che non è facile..
@@antoniogiudice427 restando seri è verissimo. Il problema è che non tutti sono consapevoli dei loro diritti e non tutti hanno il coraggio di dire “non ci sto”.
Ero un ottimo studente, ma la mia esperienza alle superiori ha disintegrato il mio interesse. Mi auguro che non tutti si siano piegati alle ingiustizie e assurdità, e che non tutti abbiano perso la voglia. Il fatto che nessuno abbia mai voluto protestare o esprimere dissenso mi ha fatto sentire ancora più alienato
@@piedeamartello7720 ... certo...hai ragione...di fronte all'inerzia della massa non restano che "soluzioni" individuali...bravo👍
Non ci avranno mai
@Davide amore stessa cosa io. Stai tranquillo perché gli esami di maturità sono sempre stati e sono oggi più che mai una colossale pagliacciata. (te lo dico io che faccio il classico, sicuramente una scuola abbastanza pesante per quanto riguarda la mole di contenuti, e che ho mantenuto la media dell’otto senza grossi sforzi). Sicuramente possiamo pagarla per quanto riguarda il voto agli esami, ma che ti frega alla fine. Tanto la scuola italiana fa schifo, e nessuno (neanche chi studia) impara niente nella maggior parte dei casi. Ci riempiono la testa di concetti che con il tempo siamo destinati a dimenticare poiché affrontati nella maniera meno opportuna. La scuola ha bisogno di riforme. Le persone veramente valide si fanno da sole, all’università, facendosi le ossa, con un preciso obiettivo in mente per il loro futuro e le giuste motivazioni . Del voto sul pezzo di carta ce ne facciamo poco. Non dico che non studiare sia giusto, ci mancherebbe altro, però non è nulla di irrimediabile. Se troveremo dei settori a cui siamo veramente interessati, studieremo con piacere dopo. Di certo non credo nella maniera più assoluta che questo sistema sia in grado di stimolare o motivare gli studenti, che cresceranno male, e spesso e volentieri saranno talenti sprecati, menti sprecate, uomini sprecati. Se giudichi un pesce dalla capacità di salire su un albero passerà tutta la vita credendo di essere uno stupido. Scoviamoli i talenti ti tutti i ragazzi, facciamoli brillare tutti, lasciamo che le loro attitudini si trasformino in competenze, in lavori che ameranno, e di conseguenza in una società più felice e produttiva. Sono molto amareggiato
"L'obiettivo è far sbocciare e non recidere le radici", sono in estasi dopo questo video... Grazie professore, non avrebbe potuto dirlo meglio.
Ahimè Matteo, quanto hai ragione. Io ho rivisto tutto il mio sistema di insegnamento; Si cerca di fornire degli spunti di discussione, ci si confronta, i voti in questa momento i voti sono secondari. La valutazione è la somma di tanti elementi, in questo momento. Non si può pensare di continuare a riproporre lo stessa schema usurato ANCHE a distanza. Abbiamo tanto lavoro da fare.
Gentile Saudino, perfettamente d'accordo sul livello aberrante raggiunto con il bendaggio dell'alunna. Pare un atto di bullismo docente... Personalmente, più delle nozioni, ho deciso di premiare l'onestà degli alunni che rinunciano al copia/incolla. Tuttavia, quando tutto ciò sarà finito sarà anche il caso di intraprendere un bel dialogo educativo con i ragazzi sul valore dell'onestà pura e semplice, prima che sull'inadeguatezza del sistema di valutazione.
Io mi chiedo dove andremo a finire con l'istruzione? Tra genitori invadenti anche prima della dad, insegnanti non qualificati e altri che hanno le competenze ma non i modi di insegnamento, la scuola va cambiato, lo dico come studente bisogna migliorare il sistema scolastico
Pienamente d'accordo
Grazie Matteo perchè posso confidare nell'esistenza di prof come te che hanno una visione che io non definirei "rivoluzionaria" ma se mi permetti, rispecchia come dovrebbero essere normalmente le cose. Grazie perchè nessuno dei miei prof vede le cose nel tuo modo e sapere che molti miei compagni cresceranno con una repulsione verso il conoscere, verso lo scoprire anche per colpa loro mi rattrista.
È oltremodo strano vedere come nella mia scuola di indirizzo tecnico elettronico ( Pininfarina) il mio professore di lettere la pensa esattamente come lei, mentre quelli di indirizzo ogni giorno non fanno altro che dire "mancano tot giorni all'esame, io ho bisogno di voti". Mi sento davvero demotivato per quanto riguarda le materie tecniche
Purtroppo anche gli insegnanti devono sottostare a delle regole e se dall'alto viene imposto di avere almeno 2 voti per quadrimestre...non è colpa del docente ...
Io ho figlio che va a scuola, e non ho mai guardato la sua pagella, non mi interessano i “voti “ che danno maestre. Mi interessa come lui si valuta se stesso. Se stesso di oggi con se stesso di ieri. E se è migliorato , questo per me è un gran voto. Il mondo è cambiato ma la scuola rimasta molto indietro. Serve davvero una riforma scolastica. Dove si studia con la volontà, senza giudizio e senza i compiti. Migliori compiti sono lettura. Leggere, leggere oggi sera prima di dormire. Leggere e ragionare.
L'obbiettivo è imparare.
Sacrosanta verità
Esatto ognuno è diverso... c’è chi ha bisogno di più tempo ... l’intelligenza emotiva è sottovalutata... come dici nel video importante è far crescere gli studenti senza terrorizzare con i voti...
Lei professore diffonde la salute mentale veramente!👏👏👏👏👏👏👏
Può darsi che la professoressa ha confuso il suo mestiere con quello dell'inquisitore🤔🤔🤔
Guardi professore questo avviene anche da noi (liceo classico Cesare Beccaria di Milano) e ne sono sconcertato. Tra l’altro fenomeni simili sono all’ordine del giorno, docenti che fanno bendare studenti, che interrogano solo se teniamo le mani alzate come se ci stessero puntato un’arma da fuoco, che ci fanno allontanare dalla scrivania fino a sederci sul letto o addirittura entrare nell’armadio. Siamo con l’acqua alla gola, sono più gli studenti in cura psicologica, in alcuni casi psichiatrica, a causa della scuola di quelli che ne sono esclusi
Il professore dei professori 👏🏻
Sempre al top, prof! E si, il sistema scolastico va migliorato.
Grazie di esistere professore Saudino, lei è avanti 100 anni
No vabbè, sei fantastico 🤩
Magari la pensassero tutti come lei
Da quest’anno alla primaria è stato introdotto un sistema di valutazione descrittiva su livelli. Un ottimo passo verso la possibilità di restituire ai ragazzi preciso e non competitivo del proprio percorso. Spero che questo sistema si estenda almeno a tutta la scuola dell’obbligo. Mi preparo al ritorno del voto o del giudizio perché, ahimè, alcuni si lamentano di dover scrivere troppo (fa ridere pensare che un docente abbia resistenze verso la scrittura) o di non aver un quadro complessivo e veloce da leggere per... fare la media (qui mi vergogno proprio di appartenere alla categoria).
Sono d'accordo pienamente
Che bella visione della scuola che propone professore. Complimenti 😍
Bravissim prof. “Agganciare “ i ragazzi, non espellerli.
Davvero BRAVO!
Io sono una studentessa, su di una parte sono d'accordo con lei, tuttavia dall'altra essendo i professori attaccati alla metodologia di applicare 4 voti a quadrimestre tra scritti e orali, se applicano tutti ciò che ha detto lei non faranno che peggiorare la situazione.
Io ho un professore che applica questa sua metodologia che sta proponendo, ossia di mettere molti voti su molti argomenti, ma questa prassi non fa altro che pesare il nostro carico di lavoro, poiché Assegna molte altre cose per ottenerli, e questo non fa che opprimerci sempre di più.
Io sono convinta che se altri professori iniziassero a fare la stessa sua cosa a que punto sarebbe il caos, spingererebbe i ragazzi ancora di più a non fare nulla o ancora peggio a sentirsi male solo al pensiero di non riuscire a fare tutto.
Personalmente, ciò di cui avrei bisogno é di un professore con cui la classe può avere un legame anche affettivo, con cui parlare, e che tratta i suoi argomenti in modo leggero senza farci percepire la pesantezza del voto, e che non ci consideri solo delle scatole da riempire.
Grande prof! Pienamente d'accordo.
Bravissimo, condivido pienamente
No, vabbè... Siamo all'assurdo... Questa è pura follia!!!
ti voglio un bene dell’anima. 🤍
Come diceva sempre il mio proff di matematica, al compito portate il formulario, tanto se non mi avete detto prima che non avete capito non riuscirete lo stesso a fare il compito...ci vuole dialogo, ci vuole contatto. BISOGNA DARE FIDUCIA AGLI STUDENTI ALTRIMENTI COME POSSONO FIDARSI DEI DOCENTI...Grazieeeeee per il video Matteo Saudino...
Completamente d'accordo, mi trovo al quinto anno e sto notando che questi comportamenti iniziano a far parte del percorso solo alla fine, cosa che avrei apprezzato ricevere prima. La questione delle opportunità, della motivazione data agli studenti per esempio, solo all'ultimo anno.. Quando invece se si facesse crescere gli studenti fin dall'inizio si andrebbero a creare delle basi per affrontare gli anni successivi e perchè no? Anche l'università.
Il mio profe non faceva le medie, i voti non contavano. Semplicemente fino a quando per lui non eri almeno sufficiente dovevi portare tutto il programma. Potevi prendere 2 tutto l'anno, ma se a fine anno prendevi un 6 allora per lui era sufficiente. Va da sé che a fine anno dovevi portare dalla nascita dell'universo fino agli antichi romani. Auguri con gli appunti 😅 Un grande Maestro per me, bravissimo a spiegare e a fare interessare i ragazzi alla storia e all'Italiano. Si sarebbe oltretutto accorto dopo due secondi se stavi copiando.
Sei un grande!
"Agganciare, non espellere."
Grazie!
La scuola è un campo concentramento!
Scuola democratica!! Grazie prof!
Sempre un passo avanti prof 💪🏻
assolutamente d’accordo prof!
Io ho una prof che interroga tutti girati al muro o con gli occhi chiusi.
Avessero i miei prof la sua idea di scuola, che poi è quella giusta
Hai esposto TUTTO quello che penso (e tento di fare) anch'io 💙💚💛
Proviamoci
Esistiamo in questo mondo per la nostra UNICITÀ...Non per piacere a chiunque ☺
Oltretutto basterebbe un 7/8 per festeggiare una vittoria ☺ Noi studenti siamo gente molto semplice. Vediamo sempre oltre!! La degenerazione scolastica sta peggiorando purtroppo. Una cosa è un attestato o una certificazione...Un'altra cosa è il cervello e l'anima di una persona. Bisogna essere profondi nella visione generale della situazione attuale.
Aggiungerei anche che probabilmente l'insegnante ne ha tanti e poco tempo per ognuno. Quindi con una "prestazione a tempo" non si sente sicuro di quanto a fondo ognuno sia preparato. Ma deve dare un voto credibile, che un minimo garantisca che tu alunno sia preparato. Ed è sicuro che se ti terrorizza probabilmente sarai statisticamente più preparato piuttosto che se ti lascia tranquillo. Pertanto siccome non è certo neppure lui ha paura nel dare una garanzia di una preparazione che non conosce a fondo. Quindi se terrorizza gli alunni è più tranquillo lui nei confronti dei superiori.
Grazie professore!
arte.
Ieri ho sostenuto un'interrogazione di filosofia sui sofisti, nello studio ammetto di essermi appassionato e anche divertito tantissimo, cosa che non mi sarei mai aspettato. L'interrogazione però va male e il professore dice che in questo periodo stiamo peggiorando, che manca l'attenzione e la voglia di studiare. Io, deluso, accetto il voto e la ramanzina. Altri miei compagni sostengono l'interrogazione ripetendo a memoria le pagine del libro e il prof da loro 8, 9 e anche dei 10. Io però dopo questa interrogazione ammetto di essere cresciuto e anche un po' maturato, i miei compagni invece no. Questa è la scuola di oggi.
Se le cose fossero realmente così come le ha descritte lei professore, rifarei il liceo mille volte
uno dei problemi più grandi dell'istruzione italiana è che spesso e volentieri i docenti sono stati istruiti sì, sulla loro materia, ma non sono stati istruiti sull'istruire, puoi sapere tutte le nozioni della tua materia, ma se non sai istruire, finisci come la maggioranza dei professori, finisci a considerare l'insegnamento un lavoro, non una vocazione.
Le voglio bene
Ricordo con piacere quando, 2 anni fa, io e i miei compagni appendemmo un cartellone sul muro in fondo alla classe con scritto "siamo persone, non numeri". La faccia dei professori era stupita, in riflessione. Il problema è che è un problema radicato..
Grazie professore 👏👏👏
I dislike sono da parte di altri professori tipo le mia prof ....dovrebbero pensarla tutti così.... ma purtroppo...il problema è anche la scuola italiana... è vecchia non ti spinge a dire wow che bello andare a scuola...in America tu vai a scuola con piacere perché hanno un modo di fare diverso ed è tutto diverso
Riflessione interessante soprattutto per i professori di domani, la scuola deve essere un luogo dove si impara, non di esibizione.
Questo video mi ha fatto emozionare,bellissimo 😪🥰🥰
pienamente d'accordo
Quando andavo a scuola vedevo una serie di criticità nell'organizzazione, nella struttura e nella valutazione. Ora che ci lavoro sono felice di dire che, seppur con uno sguardo più maturo, le problematiche rimangono le stesse. Il sistema scolastico appiattito sulla valutazione della prestazione (nemmeno, e già sarebbe problematico, sulla preparazione alla prestazione) è veramente sfiancante. A livello universitario la così detta "meritocrazia" ormai è norma. La direzione in cui si va nelle scuole secondarie è la stessa.
Continuavo a ripeterlo ultimamente durante una discussione con dei miei compagni, i quali sono stati letteralmente assorbiti dalla cultura del voto e la coso più gratificante per loro sarebbe riuscire ad ottenere il voto più alto alla maturità. Si può fare meglio piuttosto che utilizzare questa tecnica Pavloviana per far studiare gli studenti, anche perché quando manca il biscottino si vede quello che succede. Basta competizione, dobbiamo crescere, imparare, ognuno con strade diverse e con tempi diversi. Servirebbe una rivoluzione totale del sistema scolastico italiano, dall'eliminazione parziale (se non totale) dei voti ad un sistema più flessibile in generale.
Premetto che non possiedo il dono della sintesi.
Uno dei problemi più grandi per quanto riguarda la valutazione con i voti, è il fatto che molti docenti sono in disaccordo con questa pratica, ma ne parlano solamente con noi alunni come se stessero raccontandoci un segreto.
Ne parlai con un mio professore, intervenendo sulla discussione che si era venuta a creare a riguardo, dicendo testuali parole: "dire semplicemente a noi alunni che la valutazione attraverso i voti, non è corretta e che dovrebbe essere eliminata, è la stessa cosa di dire ad un mio amico "sai l'altro giorno ho visto due ragazzi rompere il finestrino di una macchina e rubare una borsa", il mio amico ovviamente mi risponderà con "li hai denunciati?", io a mia volta gli risponderò "no", bene, questo è quello che accade riferendo questa opinione riguardo i voti soltanto a noi, ovvero che non cambia nulla, non si risolve la situazione e tanto meno quest'ultima non viene cambiata, i voti resteranno tali e non cambieranno, come tali resteranno quei ladri impuniti dell'esempio precedente, perché (come appunto nell'esempio precedente), parlarne con noi, significa parlarne con chi non è di competenza per risolvere il problema.
è possibile condividere il video con i nostri prof?
Beh...ovvio non puoi dire di bendarsi a qualcuno, però esempio nella mia classe copierebbero benissimo, che senso avrebbe allora avere una valutazione e per gli altri che non copiano è disonesto.
Mettila su questo livello: non c'è il voto, crei ignoranti perché la gente non si impegna, io stesso non lo farei e non servirebbe veramente a niente se non ci fosse.
Eppure il sistema fino ad adesso ha creato lavoratori più che competenti, laureati veramente competenti
Parole sante
Parole sante professore!
Da un anno ormai vivo in uno stato di frustrazione dalla scuola a discapito di tutto... sentire parole come queste da parte di un professore mi fa pensare che non sia ancora finita...
Stavo proprio aspettando un suo video
Il voto è decisamente inadeguato per una valutazione efficace... peccato che il giudizio a volte sarebbe pure peggio... è un problema circolare a cui io personalmente non ho mai trovato una soluzione.... partiamo sempre dal presupposto positivo che lo studente VOGLIA imparare qualcosa dimenticando che è così solo in una minima parte... RECUPERARE lo studente? AGGANCIARE lo studente? È un lavoro immane che può funzionare solo se personalizzato (lo dice la parola stessa STUDENTE sostantivo singolare) e non certo generalizzato ad una classe intera.... i genitori hanno smesso di fare i genitori... la scuola ha smesso di fare la scuola e i ragazzi alla fine vengono ispirati da esempi privi di valore intrinseco.... fatto salvo che un'aberrazione rimane un'aberrazione, ho come la sensazione che tutto si sia mischiato in un minestrone dove anche un tartufo che meriterebbe un trattamento particolare risulti alla fine trattato come ad una patata.... maestro insegnante professore docente forse anche qui il significato semantico delle parole parte dal voto? 🤪
Per quello che ho capito dal video posso dire che sono d'accordo con quello che hai detto
Ha fatto bene l'insegnante.....
D'accordo, basta con questa competizione ossessiva persino in ambito scolastico. I ragazzi così iniziano a non collaborare: chi è indietro resterà sempre più indietro, chi è avanti sarà sempre più avanti. Questo sistema scolastico mi ricorda qualcosa ahahaah