Ciao Marco. Hai descritto perfettamente le mie impressioni. Ascolto con diffusori delta4r5, affinati col povero Renato G., amplificati con molta potenza, ma possiedo anche diffusori monobanda. Un progetto a tromba con fostex fe103, e un progetto in linea di trasmissione con e j jordan jx92, proprio pilotati da un triodo in single end da 3w canale. Beh l'assenza di filtri crossover è la principale cosa che notai dell'inizio, e allo stesso tempo i limiti in estensione. Ma ogni volta che li ascolto mi stupiscono per il resto che sanno dare. Aggiungendo un super tweeter aurum cantus g2, tagiato molto in alto, che quasi non si sente la sua presenza, ma se lo scollego mentre ascolto si nota mancare qualcosa, sono riuscito sfruttando le sue armoniche a limitare il problema in alta frequenza. Ciao a tutti.
Complimenti per il suo canale. Ho realizzato molti diffusori, in tanti anni di test non sono mai riuscito a tenermi un monobanda, mi affascinano dal punto di vista concettuale, il roll-off alle alte frequenze è facilmente superabile, ma non riesco ad abituarmi alla mancanza di linearità. Naturalmente tutto il rispetto per chi li usa.
Concordo pienamente sulla necessità di avere una buona posizione di ascolto nelle sale da concerto. Per questo sarebbe bello sapere a quale livello regolare il volume dell’ampli per poter ascoltare la musica in maniera più naturale possibile. Basterebbe una indicazione in db per l’ascolto nel punto ideale, una traccia di 10 secondi e un fonometro anche semplice.
Roberto Delle Curti proprietario della ditta Royal Device (ora chiusa), aveva in catalogo, oltre ad amplificatori di indiscusso valore timbrico, una serie di diffusori tra cui le Legend 6 (dimensioni cm 43 x 29 larg. x 31 prof.) mm, sensibilità 97db, con woofer da 21 cm in carta/foam surround (materiale neutro all'ascolto) con caricamento in bass reflex. Detto woofer è senza filtro alcuno (esteso fino a 10 KHz) in caduta libera naturale: da 6,5 a 7,5 KHz, con rifasatore centrale a fungo, cestello in alluminio pressofuso. Filtro tweeter circa 24 dB/ottava - Condensatori in polipropilene e induttanze senza nucleo avvolte in aria. Quindi praticamente non c’è crossover.
Caro Marco, sono d'accordo con te, ma come si dice mai dire mai ;) Il giorno che magari si riuscirà a realizzare un traduttore al plasma full range ci dovremo chissà ben felicemente ricrededere. Saluti
Innanziutto grazie per i contenuti, ho ascoltato diversi sistemi monovia e son felice di aver riscontrato le stesse impressioni delle volte direi perfino imbarazzanti anche in rapporto al prezzo a cui viene venduta questa tipologia di diffusore. Mi riallaccio parzialmente al tema per chiedere al Sig Lincetto, ma anche a chiunque voglia rispondere, la sua opinione sulle famose B&W 801 matrix s2 o s3, utilizzate in passato, non solo per impianti hi-end ma anche da gloriosi studi di registrazione. Non si basano anch'esse sull'idea di un ottimo midrange coadiuvato da sub e tweeter, il tutto gestito da un xover discretamente complesso ?
Grande personaggio Enrico Merlin, avrei comprato tranquillamente il disco a scatola chiusa ma avendone ascoltato un pezzettino adesso m'è venuta la compulsione del "tutto subito" 😊
Non nuovi nemici, solo la conferma di quelli vecchi. :) ormai mi sono rassegnato sul fatto che abbiamo concetti per l'ascolto diametralmente opposti, le vuole mettermi sul palco del direttore, io piuttosto l'ultima fila di una chiesa. Tuttavia sui monobanda (ci ho provato) sono d'accordo, non hanno un'estensione di banda adeguata per sonorizare un ambiente, per farli funzionare in modo equilibrato ci vorrebbe un diffusore enorme in un ambiente estremamente piccolo... si potrebbe provare con una cuffia :)
guardate che ne parlòo per più di 5 minuti nel video... questa affermazione sta a dimostrare che non lo avete ascoltato tutto. Ascolate il video e troverete la mia risposta
@@VelutLunaMusic vado a rivedere il tutto da capo.... min 8:24 - 13:20 forse dell'uso di un crossover attivo si sottintende nella frase che dice "progettare crossover che smussino il più possibile la negatività del loro apporto al sistema di riproduzione" avendo un amico eccellente autocostruttore che ha realizzato un sistema imponente su drivers Lowter, posso dire di aver avuto la sua stessa sensazione uditiva, in basso mi mancava il "punch" e la freschezza negli altissimi, certi dischi, specialmente il jazz inciso negli anni 50/60 suonano con una naturalezza eccellente ma ho avuto una sensazione fastidiosa su molti altri dischi, Grazie mille per il suo apporto.
Da costruttore di diffusori che si servono di monobanda per riprodurre musica devo dire che i primi 3 minuti del video sono stati eccitanti. E dico anche che i cd velut luna autografati da Lincetto si sentono che sono uno meraviglia. Marco, complimenti per il canale e buona fortuna per l'esperienza spagnola. Un saluto anche a Giacomo che non conosco ma lo sento vicino :)
Il Monobanda ha oggettivamente delle limitazioni, per quanto possa essere di qualità sublime, fisicamente non può competere con i multibanda, per me rimane un oggetto di culto e di perfezione tecnica fine a se stesso.
Dai, appena ti senti comodo con lo Spagnolo lanciati anche con questa lingua. I contenuti dei tuoi video meritano andare oltre frontiera (América latina inclusa). Complimenti, sempre interessante ascoltarti.
La limitazione in gamma alta, soprattutto con certi generi musicali, può essere anche accettata. Forse potremmo girare il problema, cioè che i sistemi multivia presentino degli estremi in gamma audio non propriamente "naturali", benchè psicologicamente "accattivanti". In ogni caso, vale sempre il gusto personale, la propensione a certa musica e, perchè no, l' età dell' ascoltatore, che influisce sulla sensibilità uditiva. Su una cosa si può essere d' accordo: il crossover è un gran "mal di pancia" da progettare.
Ciao Marco. Hai descritto perfettamente le mie impressioni. Ascolto con diffusori delta4r5, affinati col povero Renato G., amplificati con molta potenza, ma possiedo anche diffusori monobanda. Un progetto a tromba con fostex fe103, e un progetto in linea di trasmissione con e j jordan jx92, proprio pilotati da un triodo in single end da 3w canale. Beh l'assenza di filtri crossover è la principale cosa che notai dell'inizio, e allo stesso tempo i limiti in estensione. Ma ogni volta che li ascolto mi stupiscono per il resto che sanno dare. Aggiungendo un super tweeter aurum cantus g2, tagiato molto in alto, che quasi non si sente la sua presenza, ma se lo scollego mentre ascolto si nota mancare qualcosa, sono riuscito sfruttando le sue armoniche a limitare il problema in alta frequenza. Ciao a tutti.
Complimenti per il suo canale. Ho realizzato molti diffusori, in tanti anni di test non sono mai riuscito a tenermi un monobanda, mi affascinano dal punto di vista concettuale, il roll-off alle alte frequenze è facilmente superabile, ma non riesco ad abituarmi alla mancanza di linearità. Naturalmente tutto il rispetto per chi li usa.
Concordo pienamente sulla necessità di avere una buona posizione di ascolto nelle sale da concerto. Per questo sarebbe bello sapere a quale livello regolare il volume dell’ampli per poter ascoltare la musica in maniera più naturale possibile. Basterebbe una indicazione in db per l’ascolto nel punto ideale, una traccia di 10 secondi e un fonometro anche semplice.
Sig. Lincetto lei è una persona troppo OK ! Oltre alla sua incredibile competenza apprezzo molto il suo garbo ! Grazie
E questo lo prendo. Sono ancora stregato da "Stop at the Devil's Crossroad". Chapeau.
Anche io non sono un fan dei monobanda per i motivi espressi nell’ottimo video. Top
Grande Marco!!!
Roberto Delle Curti proprietario della ditta Royal Device (ora chiusa), aveva in catalogo, oltre ad amplificatori di indiscusso valore timbrico, una serie di diffusori tra cui le Legend 6 (dimensioni cm 43 x 29 larg. x 31 prof.) mm, sensibilità 97db, con woofer da 21 cm in carta/foam surround (materiale neutro all'ascolto) con caricamento in bass reflex. Detto woofer è senza filtro alcuno (esteso fino a 10 KHz) in caduta libera naturale: da 6,5 a 7,5 KHz, con rifasatore centrale a fungo, cestello in alluminio pressofuso. Filtro tweeter circa 24 dB/ottava - Condensatori in polipropilene e induttanze senza nucleo avvolte in aria. Quindi praticamente non c’è crossover.
Caro Marco, sono d'accordo con te, ma come si dice mai dire mai ;)
Il giorno che magari si riuscirà a realizzare un traduttore al plasma full range ci dovremo chissà ben felicemente ricrededere. Saluti
Sarebbe come usare come monitor principali le Auratone..
Innanziutto grazie per i contenuti, ho ascoltato diversi sistemi monovia e son felice di aver riscontrato le stesse impressioni delle volte direi perfino imbarazzanti anche in rapporto al prezzo a cui viene venduta questa tipologia di diffusore.
Mi riallaccio parzialmente al tema per chiedere al Sig Lincetto, ma anche a chiunque voglia rispondere, la sua opinione sulle famose B&W 801 matrix s2 o s3, utilizzate in passato, non solo per impianti hi-end ma anche da gloriosi studi di registrazione. Non si basano anch'esse sull'idea di un ottimo midrange coadiuvato da sub e tweeter, il tutto gestito da un xover discretamente complesso ?
Grande personaggio Enrico Merlin, avrei comprato tranquillamente il disco a scatola chiusa ma avendone ascoltato un pezzettino adesso m'è venuta la compulsione del "tutto subito" 😊
grande marco!!!
Non nuovi nemici, solo la conferma di quelli vecchi. :) ormai mi sono rassegnato sul fatto che abbiamo concetti per l'ascolto diametralmente opposti, le vuole mettermi sul palco del direttore, io piuttosto l'ultima fila di una chiesa. Tuttavia sui monobanda (ci ho provato) sono d'accordo, non hanno un'estensione di banda adeguata per sonorizare un ambiente, per farli funzionare in modo equilibrato ci vorrebbe un diffusore enorme in un ambiente estremamente piccolo... si potrebbe provare con una cuffia :)
Pearl acoustic : Sibelius ?
Caro Lincetto ma se per fare un sistema a tre vie basato su un monobanda si usasse un crossover attivo non si risolverebbe il problema?
guardate che ne parlòo per più di 5 minuti nel video... questa affermazione sta a dimostrare che non lo avete ascoltato tutto. Ascolate il video e troverete la mia risposta
@@VelutLunaMusic vado a rivedere il tutto da capo.... min 8:24 - 13:20 forse dell'uso di un crossover attivo si sottintende nella frase che dice "progettare crossover che smussino il più possibile la negatività del loro apporto al sistema di riproduzione" avendo un amico eccellente autocostruttore che ha realizzato un sistema imponente su drivers Lowter, posso dire di aver avuto la sua stessa sensazione uditiva, in basso mi mancava il "punch" e la freschezza negli altissimi, certi dischi, specialmente il jazz inciso negli anni 50/60 suonano con una naturalezza eccellente ma ho avuto una sensazione fastidiosa su molti altri dischi, Grazie mille per il suo apporto.
Da costruttore di diffusori che si servono di monobanda per riprodurre musica devo dire che i primi 3 minuti del video sono stati eccitanti. E dico anche che i cd velut luna autografati da Lincetto si sentono che sono uno meraviglia. Marco, complimenti per il canale e buona fortuna per l'esperienza spagnola. Un saluto anche a Giacomo che non conosco ma lo sento vicino :)
Il Monobanda ha oggettivamente delle limitazioni, per quanto possa essere di qualità sublime, fisicamente non può competere con i multibanda, per me rimane un oggetto di culto e di perfezione tecnica fine a se stesso.
Dai, appena ti senti comodo con lo Spagnolo lanciati anche con questa lingua. I contenuti dei tuoi video meritano andare oltre frontiera (América latina inclusa). Complimenti, sempre interessante ascoltarti.
La limitazione in gamma alta, soprattutto con certi generi musicali, può essere anche accettata. Forse potremmo girare il problema, cioè che i sistemi multivia presentino degli estremi in gamma audio non propriamente "naturali", benchè psicologicamente "accattivanti". In ogni caso, vale sempre il gusto personale, la propensione a certa musica e, perchè no, l' età dell' ascoltatore, che influisce sulla sensibilità uditiva. Su una cosa si può essere d' accordo: il crossover è un gran "mal di pancia" da progettare.
Per un prodotto musicale dove ci sono Marco Lincetto ed Enrico Merlin non ci si deve chiedere perché!