Ci sono vari fattori che possono portare alla rifusione delle campane; generalmente quando nel vaso della campana si forma una crepa, compromettendone il suono (la saldatura è possibile, ma in Italia purtroppo non è ancora molto diffusa questa pratica), se no si potrebbe rifondere un intero concerto aggiungendoci del bronzo nuovo per averlo in tonalità più grave e magari anche con più campane.
@eucle1943 Grazie per la spiegazione. Mi aveva tratto in inganno il termine rifusione. Sapevo della requisizione delle campane in tempo di guerra, per carenza di metalli da destinare a esigenze belliche. Per rifusione immaginavo una situazione simile a quella descritta da meme2702, che ringrazio per le precisazioni. Infatti pensavo a campane fessurate da crepe con relativa perdita di sonorità. Non avevo fatto caso alla ricorrenza delle date di "rifusione".
Inoltre noterai che molte campane normalmente dette "rifuse" risalgono agli anni 1946-1950 circa (diverse parti della Lombardia, la Bergamasca in primis) oppure attorno al 1919-1922 (Alto Adige specialmente). Queste non sono vere e proprie rifusioni, ma restituzioni delle campane requisite durante le guerre mondiali per sopperire alla carenza di stagno.
In realtà oggi la pratica della rifusione praticamente non esiste più perché si usa sempre bronzo nuovo; le campane da sostituire o vengono conservate come monumenti o vengono ritirate dalle fonderie, che le ammassano nei loro capannoni senza che se ne capisca bene il motivo.
@grandeconquistatore Sempre bravo per l'esecuzione. Buone le campane e mi piacerebbe sapere perché sono state rifuse. Più in generale cosa fa decidere la rifusione?
@meme2702 Ho risposto a eucle1943 ringraziandovi entrambi per le spiegazioni. Infatti so che molti parroci, d'accordo con gli abitanti dei paesi, nascosero le campane dichiarando a proprio rischio che erano già state requisite. Mi pare che ciò sia successo, ad esempio, a Cerete o a Novezio nel bergamasco.
Ci sono vari fattori che possono portare alla rifusione delle campane; generalmente quando nel vaso della campana si forma una crepa, compromettendone il suono (la saldatura è possibile, ma in Italia purtroppo non è ancora molto diffusa questa pratica), se no si potrebbe rifondere un intero concerto aggiungendoci del bronzo nuovo per averlo in tonalità più grave e magari anche con più campane.
@eucle1943 Grazie per la spiegazione. Mi aveva tratto in inganno il termine rifusione. Sapevo della requisizione delle campane in tempo di guerra, per carenza di metalli da destinare a esigenze belliche. Per rifusione immaginavo una situazione simile a quella descritta da meme2702, che ringrazio per le precisazioni. Infatti pensavo a campane fessurate da crepe con relativa perdita di sonorità. Non avevo fatto caso alla ricorrenza delle date di "rifusione".
Inoltre noterai che molte campane normalmente dette "rifuse" risalgono agli anni 1946-1950 circa (diverse parti della Lombardia, la Bergamasca in primis) oppure attorno al 1919-1922 (Alto Adige specialmente). Queste non sono vere e proprie rifusioni, ma restituzioni delle campane requisite durante le guerre mondiali per sopperire alla carenza di stagno.
Le Pruneri, sono belle
c'e anche un richiamino vedo!
In realtà oggi la pratica della rifusione praticamente non esiste più perché si usa sempre bronzo nuovo; le campane da sostituire o vengono conservate come monumenti o vengono ritirate dalle fonderie, che le ammassano nei loro capannoni senza che se ne capisca bene il motivo.
@grandeconquistatore Sempre bravo per l'esecuzione. Buone le campane e mi piacerebbe sapere perché sono state rifuse. Più in generale cosa fa decidere la rifusione?
@meme2702 Ho risposto a eucle1943 ringraziandovi entrambi per le spiegazioni. Infatti so che molti parroci, d'accordo con gli abitanti dei paesi, nascosero le campane dichiarando a proprio rischio che erano già state requisite. Mi pare che ciò sia successo, ad esempio, a Cerete o a Novezio nel bergamasco.
Sbaglio o in alto a destra sopra la terza ho visto un'altra Campanella piccola!?!??
È verooo
CAMPANARO 08 vero