“La scuola non per tutti” - Il racconto di Stefano Massini

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  • Опубликовано: 27 мар 2021
  • Stefano Massini dedica il suo intervento televisivo a Piazzapulita all’insegnamento di don Milani a Barbiana, incentrato sul tentativo di offrire a tutti un’educazione e una formazione, soprattutto agli svantaggiati. A distanza di 54 anni da “Lettera a una professoressa”, la Dad torna a rendere attuale quella battaglia, perché sono moltissimi gli allievi che - principalmente nel Mezzogiorno - non hanno modo di connettersi alle lezioni a distanza.
    PER RIVEDERE TUTTI I VIDEO DEL PROGRAMMA VAI SU www.la7.it/piazzapulita
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Комментарии • 9

  • @Pierobbecco
    @Pierobbecco Год назад

    La scuola tradizionale è un’ospedale che cura i sani e allontana i malati.
    Storia vera.

  • @ceppoceppi8071
    @ceppoceppi8071 3 года назад +2

    Siamo un paese di vacanzieri!

  • @newgolddreamer4657
    @newgolddreamer4657 3 года назад +1

    Secondo me in questo discorso si sono messe assieme tante cose in modo un po' confuso, ma è normale quando si parla di scuola , un mondo sotterraneo che nel giro di pochissimi anni ha subito tali cambiamenti che non si riescono a descrivere in poche parole. Un aspetto positivo della situazione contingente che tutti viviamo è quello di mostrare le fragilità della scuola, che, però, non sono state causate dalle DaD, ma erano già presenti da almeno vent'anni. Infine citare don Milani fa sempre figo, però "La lettera ad una professoressa" aveva senso negli anni in cui fu scritta, cioè la fine anni '60: in quegli anni molti bambini presentavano difficoltà perché avevano genitori semianalfabeti e perché spesso si dava poca importanza alla scuola, tanto dopo si sarebbe andati a lavorare in fabbrica o nell'officina dello zio... ma almeno si imparava un lavoro e lo si faceva bene e con dedizione. Oggi tanti ragazzi hanno difficoltà scolastiche perché viviamo in una società marcia, dove la scuola e i docenti sono visti dall'alto verso il basso, le materie umanistiche sono viste come un vecchiume pesante, stantio ed inutilmente difficile e dove pochissimi leggono; e qui si innesta il discorso dell'educazione che i genitori impartiscono ai figli: se si hanno i soldi per le immancabili vacanze estive e per lo smartphone all'ultimo grido, non dico di regalare al pargolo la "Divina Commedia" nell'edizione di Sapegno, ma "Cuore", "Pinocchio", una riduzione dell'"Odissea", no eh?

  • @mauriziobaroni985
    @mauriziobaroni985 3 года назад +1

    Parole Sante....ma perchè caro Stefano siamo messi cosi? LA RISPOSTA E' SEMPRE QUELLA....il "popolino" CHE PAGA..paga ...paga tasse...senza mai "pretendere" in contropartita i SERVIZI ADEGUATI....come per esempio l'accesso al mondo dell'informatica per gli studenti....

  • @Teide-bz8co
    @Teide-bz8co 3 года назад +2

    Verissimo, la DAD ha avuto effetti catastrofici sui ragazzi e i bambini. E nessuna nazione vi ha fatto ricorso come l' ITALIA. Il ministro Speranza invece che occuparsi di sanità, tiene a casa i ragazzi. Ma tanto non è nemmeno previsto che questi ragazzi trovino un lavoro serio nei prossimi 10 anni. Quando capiremo il danno fatto a queste generazioni, sarà TROPPO TARDI

    • @xyzrt7
      @xyzrt7 3 года назад

      Cazzo c’entra il ministro della salute? Queste scelte sono condivise da tutto il governo. E ora possiamo aggiungere “da tutti” i governi

    • @Teide-bz8co
      @Teide-bz8co 3 года назад

      @@xyzrt7 perché tu credi che nel governo contino tutti uguale?

    • @xyzrt7
      @xyzrt7 3 года назад

      @@Teide-bz8co beh, il primo ministro conta certamente di più. E non credo proprio che speranza sia il boss del governo, ne’ con Draghi ne’ con Conte. Non glielo permetterebbe ne’ il ruolo, importante ma certamente non dominante in nessun governo, ne’ il personaggio. I problemi che abbiamo di fronte alla pandemia sono strutturali e ne stiamo forse uscendo con i vaccini, fin troppo lentamente. Il resto è tutta propaganda becera e opportunista