Ho 42 anni, mio padre non ha mai ricoperto il ruolo di genitore, un peter pan mai cresciuto, privo del senso della famiglia e condivisione. Non è mai stato presente a livello emotivo e nemmeno a livello economico, è come se non ci fosse. Non so se questo ha influito sul fatto che non ho mai voluto avere figli, ci sono certi momenti che desidero che lui non ci sia più, forse perché penso che mi sentirei più leggera a livello psicologico.
Sicuramente queste situazioni possono creare disagi, disturbi , insicurezze e quant'altro. Ma ci si può costruire un vita ed un futuro dignitoso lo stesso cercando di combattere i propri traumi e superarli. Si può essere "sempre" felici, basta volerlo! Smettiamola di giustificare certe situazioni collegandole alle grandi difficoltà familiari!
Basterebbe fare figli con l'intento vero di volerli far entrare in questo mondo, molti genitori credono che facendo dei figli si fanno una famiglia, dovrebbero capire che loro la famiglia ce l'hanno gia... Semmai devono dare una famiglia alla prole. Ma forse è utopia un tale consapevolezza.
Lei ha perfettamente ragione. Quanto sto piangendo ed ho 32 anni ma quante insicurezze che ho e non ostante tutto soffro di bipolarismo. Ho tanta paura di cosa mi aspetta nel futuro sempre se ne avrò uno .
Grazie sergio Ancora una volta poche parole ma di grande effetto ! Fortunatamente non mi identifico nel papá assente di cui parli, anzi ho messo al centro della mia vita la mia famiglia e i miei figli e il loro bene é la loro serenità sono lo scopo della mia vita
Un'assistente sociale che ho conosciuto per vie traverse, e non per questioni personali, affermava invece che essere genitori è abbastanza semplice. Non esiste il modo giusto di fare le cose, esiste bensì il modo che funziona per ottenere quel risultato, e il modo varia a seconda del bambino che si ha davanti. Quindi non c'è la ricetta universale per fare il padre o la madre. Un genitore intelligente e consapevole sa adattarsi alle situazioni di volta in volta, ascoltando i bisogni dell'altro, essendo sufficientemente buono e equilibrato. Ovviamente dando per scontato che il genitore non abbia problemi mentali, immaturità e irrisoluzioni personali varie.
Grazie Annarita. Interessante la visione di questa assistente sociale. Mi permetto di dire che il “difficile”, nell’essere genitori, è proprio sapersi adattare alle situazioni di volta in volta. Purtroppo, per mille motivi, spesso manca questa consapevolezza che, se esiste, sono d’accordo sul fatto che renda più semplice qualsiasi rapporto umano.
Personalmente credo che il 100% di _risoluzione_ lo abbia raggiunto solamente un nazareno circa duemila anni fa. Io stesso ci sto ancora lavorando… seriamente 😃
@@annapatrizialay8712 no, nessuno è risolto al 100%, ma se una persona è consapevole di sé già è tantissimo, perché in grado di mettersi in discussione.
Salve Sergio,ha descritto esattamente mio padre,la cosa peggiore di lui oltre che l'assenza emotiva sia con me che con mia sorella era non ammettere mai di sbagliare,i suoi discorsi si chiudevano sempre con "ma cosa stai dicendo,ti ho comprato la moto,la bici ecc..e tua sorella l'accompagnavo sempre al lavoro"senza mai chiedersi come stessimo emotivamente,e nostra mamma sempre a difenderlo con frasi"non hai mai capito tuo padre...non capisco perché ce l'hai tanto con lui".È stato terribile ed ora che ho 44 anni sto iniziando a stare bene anche grazie alla mia compagna,una ragazza molto empatica e intelligente❤
Mio padre è morto quando avevo quasi 5 anni e mia madre era anaffettiva e fredda, e doveva occuparsi degli altri. Oggi a 38 anni ho diversi problemi tra cui non riuscire a tenermi una relazione con una donna per più di due anni e quasi sempre ho lasciato io. Cosa posso fare?
Esistono molti bravi professionisti nell'ambito della psicoterapia a cui potresti rivolgerti per farti aiutare a risolvere questi problemi relazionali e potresti digerire i bocconi amari che hai ingoiato, questo è ciò che ti consiglio. Al momento esiste anche il bonus psicologo: qds.it/bonus-psicologo-2023-quando-e-come-richiederlo-ultime-notizie/ Buon cammino Samuel.
Ce le ho tutte, ansia, insicurezza, senso di inadeguatezza, inconcludenza, sensazione di non essere abbastanza, di essere una figlia di serie b di cui vergognarsi e da nascondere 😢
Michela, hai provato a chiedere aiuto a uno psicoterapeuta? Una mole di zavorra del genere è difficile risolverla da soli senza una guida… Ti abbraccio.
Non ha parlato del caso più frequente: i padri presenti e affettuosi ma che non riescono ad essere autorevoli e a sostenere le compagne nei loro interventi educati e nel mettere i necessari limiti ai figli.
Io rientro in questa categoria per cause di lavoro e mi consola il fatto che la qualità del tempo trascorso col proprio figlio sia più importante rispetto alla quantità e da questo punto di vista cerco di fare il mio meglio.
@@SergioOmassi eh si dottore, la ringrazio per la risposta, il suo discorso mi è sembrato chiaro su questo punto. Ma poi ne ho la riprova sia personale sia in quello che vedo in altre famiglie, dove magari il padre è fisicamente presente, ma i figli lo vedono solo per la buonanotte prima di andare a dormire. Io vado dalla mia famiglia ogni 3 settimane e ci resto in media 4 giorni, ma per quel tempo sono h.24 con loro e per loro. Poi durante l'anno si riesce a fare periodi più prolungati per le feste comandate e altre settimane sporadiche distribuite qua e là. Rimane ovviamente l'incontro quotidiano via videochiamata durante la quale cerco sempre anche nei giorni no di essere positivo e di buon umore soprattutto col bambino.
Purtroppo io sono stralegato a mia figlia é parte di me e della mia vita e ho basato i miei 9 anni tutto per mia figlia vivendo facendo mille mestieri, questa estate capita che mi separassi dalla madre poco prima che mio padre morisse di cancro preannunciato pochi giorni prima. Dopo due mesi e mezzo la madre si rifidanza e detta regole di cordialità non rispettata da lei in primis per farmi vedere mia figlia due weekend al mese o una settimana si e una no, premettendo che lavoro fuori sede la maggior parte del tempo trovo surreale far crescere ed educare mia figlia da altre persone che non sia io e se lo sono, non nel tempo prestabilito dalla madre che già pensa di andare a convivere con il patrigno di mia figlia. Non accetto la mia figura di padre come padre babysitter part time e devo lavorare per vivere in più ogniqualvolta provo a relazionarmi con la madre ho un muro perché sono disturbo alla sua relazione. Non credo proprio di poter crescere in questi casi mia figlia e non sono in grado di vedere gestita mia figlia come un pacco, preferisco che sia la madre ad essere parte dell' educazione di mia figlia.😢 Spero di perdonarmi e che soprattutto mi perdoni ma non voglio soffrire e far soffrire per essere padre in una famiglia sbagliata.
È molto toccante la tua storia. Non ho idea di quanti anni abbia tu e mi sembra di capire che tua figlia ne ha nove. Visto che ti sei aperto così tanto, mi permetto di proporti un ripensamento sulla tua uscita di scena per due motivi, uno egoistico e uno altruistico. Temo che tra qualche anno ti potrai pentire di questa rinuncia a fare il padre, seppur io sia d'accordo con te sul fatto che farlo in queste modalità possa essere molto doloroso. Rinunciare a una figlia, che continua a vivere e a crescere senza di te, potrebbe portarti, però, una dose di dolore ancora più grande, soprattutto andando avanti con gli anni. Questa è la sfumatura "egoistica". Mettendomi nei panni di tua figlia, immagino il dolore che può provare, data la sua incapacità - a nove anni - di capire e comprendere i motivi del tuo abbandono, dopo quasi tutta una vita in cui eri presente, e questa è la sfumatura altruistica. Ti invito a ripensarci, sia per te sia per lei.
@@SergioOmassi ti ringrazio del consiglio ma sto cercando di non volermi sentire un padre babysitter part time che gli vengono strumentalizzati i sentimenti a favore di una madre che ha sta già metttendo un altro uomo dentro la loro casa il quale io neanche conosco e al quale devo lasciare l'onere a "fidarmi" di fare il mio sostituto per la maggior parte del tempo, e in più avere poco tempo per me e in quel poco tempo dedicarlo ad una figlia che sta crescendo qualcun altro con altra educazione. C è qualcosa di profondamente distorto in una società che i padri biologici vengono letteralmente usati per esigenze corporali, economiche della madre che nel frattempo decide vita morte e miracoli di tutti senza tenere conto che nella maggior parte dei casi il padre fa' un lavoro molto più usurante a livello fisico e acvolte anche molto rischioso. Provo a nn pensarci ma francamente anche quel poco tempo che devo stare con mia figlia 4 gg ho mia figlia Li vivo male perché ogni volta la madre ne fa' una diversa da quello che si è detto e mi crea rabbia e nn riesco a mascherare molto con mia figlia le emozioni. Perciò così mi sembra di stare male perché qualcuno usa il mio amore mia figlia per fare e dire ciò che vuole con le nostre vite perché per la legge italiana lei è la madre. Non mi sembra che io possa essere un educatore babysitter part time nella vita di un essere umano. Ho sinceramente bisogno di tranquillità alla bimba nn gli dò nessuna colpa anzi me la dò a me per aver concepito la sua vita con una persona così sbagliata per me. Ma preferisco il dolore del distacco a quello della manipolazione continua da parte di chi non ti è niente e non gliene frega niente di me e della mia rimanente vita
Ha ragione,questo è ciò che succede nel rapporto tra m.ia figlia e suo padre.Suo Padre inaffettivo ed egoista ha sempre pensato a se stesso, mia figlia soffre gli è mancato un Padre che lei ha sempre amato ,le relazio ni di mia figlia sono disfunzionali ,come poter aiutare mia figlia a risolvere questo problema? Visto che si sta per ripetere questo problema ,mia figlia tra tre mesi avrà un figlio ha sua volta il compagno non si sente di essere Padre . Può immaginare il dolore che prova lei.😢
sergio, nella mia famiglia , ci faresti proprio bene , provengo da una famiglia disfunzionale e i danni fatti dai mieie genitrori hanno creato mio fratello che è estramente duro di comprendorio, il problema che noi 4 lavoriamo in una azienda creata tutti insieme , la gente si pensa guardandoci dal lavoro che tra noi va tutto bene ma la realta è che tra noi non ci parliamo da piu di 20 anni , infatti mi dispoace ma credo di mollare ed uscire dalla società che fortunamtamte funziona anche bene, i miei genitpori hano inziato a rendersi conto di qualcosa, che ce altro dopo 20 anni, ma solo perche stanno invecchiando , help me
Ancor peggio di questo c'è quando, crescendo, elabori il suo atteggiamento ( e ne vedi anche altri che si accompagnano a questo, per esempio che è un traditore seriale e non si pente , bugiardo , dice all'amante che lui è troppo buono , eccetera) si parla con il padre ed egli ti risponde che non gliene frega niente, che sei tu l'esagerato, sempre arrabbiato e troppo sensibile. - Di fronte alle altre persone però lui si mostra tutto sorrisi e gentilezza , è pieno di buone parole e frasi fatte come " i figli ci vogliono, la famiglia è tutto", dice agli altri che no, lui non si sarebbe mai sposato se la moglie non avesse voluto figli (e riceve il plauso del popolo, colmo di luoghi comuni anch'esso, per questo. Peccato che non aggiunge che il suo matrimonio è privo di dialogo , sincerità e fedeltà ). Il dramma lo vivi solo tu , che vieni visto dagli altri come una persona sempre arrabbiata. Si può perdonare un genitore che sbaglia e chiede scusa perché siamo umani e tutti sbagliamo. Ma come si fa a perdonare un genitore che, anche da adulto, ti dice che non gliene frega niente di farti soffrire?
Caro sala6344, se ho inteso bene sei un maschio. Capisco quanto deve essere stato (ed è tuttora) difficile per te digerire i comportamenti incongruenti di tuo padre e assistere ai suoi tradimenti, che immagino abbiano dilaniato la tua povera madre. Nessuno è obbligato a perdonare nessuno, soprattutto quando non c'è la minima avvisaglia di un pentimento, di una presa di coscienza dei propri errori, né la volontà di ripararli, per quanto sia possibile. In questi casi, però, è sicuramente utile prendere atto che un padre simile probabilmente si porta addosso delle ferite a sua volta, che gli impediscono di muoversi nelle relazioni famigliari con rispetto e amore. Questo non lo salva, certo, ma può abbassare un po' il rancore, che non è una buona compagnia per noi stessi. Io stesso ho vissuto una sceneggiatura simile alla tua, con un padre che fuori dalle mura domestiche era letteralmente adorato da tutti, mentre in casa si permetteva di agire comportamenti svilenti nei confronti di mia madre, sotto gli occhi di noi figli. Per mia fortuna, ha saputo comunque darmi amore, presenza, valori importanti e ci ha dimostrato, invecchiando, di sapersi mettere in discussione per migliorarsi, lasciandoci un buon ricordo. Mi dispiace per quello che hai vissuto ma, forse, pensare che ha fatto del suo meglio con le risorse e le ferite che si porta addosso, può aiutarti a passare oltre, per il tuo bene.
Vuoi essere libero dalla sofferenza? Avvicinati ai mantra indiani, buddisti e fai un regalo eterno a te stesso, chiudi per sempre questo Karma familiare negativo. Gioverà moltissimo a te, scoprirai benefici inimmaginabili. Io ti comprendo...Amati e sarai il padre e la madre di te stesso, non soffrirai più, perché l'amore è immenso, pace, libertà. Non dare importanza alla miseria umana, non può comprendere. 🙏😌
Mio padre lavora da 30 anni altrove..torna a casa quando può ma anche a casa lavora sul PC..ho chiesto una volta una cosa e ha detto STO LAVORANDO...NON HO PAROLE 😮
Come posso aiutare i miei figli adolescenti maschio e femmina a nn avere problemi da adulti? Io sono separata il padre assente e menefreghista. I ragazzi sembrano sereni ma io sono sicura che in loro c e un vuoto che spesso viene colmato dal fratello maggiore , figlio che io ho avuto da una precedente relazione che li ama tantissimo e li protegge Ma nn e' il padre e" il fratello e comunque le mancanze del padre sicuramente secondo me li segnerà da adulti. Che devo fare? Mandarli da uno psicologo l? Loro sono consapevoli di tutto sanno com e' il padre e se ne sono fatti una ragione ma secondo me soffrono. Scusa per lo sfogo e grazie se mi risponderai. Ilaria
Carissima Ilaria, è una fortuna che il fratello maggiore sia così presente, ma temo che, come dici tu, l'assenza della figura paterna possa averli in qualche modo segnati. Sicuramente un bravo psicoterapeuta potrebbe aiutarli ma a condizione che siano loro a riconoscere di avere un problema e vogliano seriamente affrontarlo. Tenendo conto del fatto che sono adolescenti, tieni presente che alla loro età (e nella nostra società) i problemi possono essere molteplici, a prescindere dalla qualità dei genitori. Grazie per il commento.
allora mi chiedo - come mai in una famiglia disfunzionale con 2 fratelli che hanno subito gli stessi genitori.. uno si realizza e l'altro rimane sfigato? a cosa e dovuto questo? I genitori sono gli stessi e gli abusi sono uguali. .
Ogni individuo ha un suo funzionamento, che non dipende solamente dai genitori avuti o subiti, ma anche dalle relazioni che instaura nella vita, a partire dall'infanzia in poi. Pur avendo gli stessi genitori, non è raro che due fratelli si costruiscano un sistema differente, per mille motivi possibili, non ultimo la venuta al mondo prima o dopo il fratello. Non è mai solo colpa o merito dei genitori, ma anche del singolo, delle relazioni che intesse e delle risorse di elaborazione emotiva di cui dispone.
Comunque penso che nell'infanzia contribuiscono alla formazione del proprio comportamento anche altre persone oltre ai genitori tipo amichetti di gioco
Sacrosanto ciò che affermi. "Non è colpa dei genitori", infatti, è un bellissimo saggio di Judith Harris, in cui l'autrice criticava la convinzione che i genitori siano gli unici responsabili dello sviluppo del bambino, introducendo che anche i coetanei, gli amici che si scelgono e, in generale, l'ambiente di crescita influiscono moltissimo sulla formazione del carattere. Resta il fatto che nei primissimi anni di vita, gli interlocutori principali sono, per molti di noi, i soli genitori, in particolare la madre, e questo ha un forte impatto sull'emotività, in particolare sulla percezione di base sicura, non sicura o, addirittura, minacciosa, che loro ci offrono (vedi la Teoria dell'Attaccamento di John Bowlby).
Sono un padre poco presente non per scelta, la madre sta manipolando mio figlio tredicenne per ottenere il trasferimento un'altra città con il suo nuovo partner. La legge non mi dà nessuno strumento per fare il padre e non lo riesco a fare seppure non solo lo vorrei ma ci sto male come un cane nel non poterlo fare
@@gianlucagrassi77 per caso fai parte di una qualche associazione o hai tentato di divulgare la tua storia? Io noto che molti di noi, forse per vergogna, tendono a stare in silenzio ma io vorrei rendere pubblica o condividere con qualcuno la mia storia perché siamo sempre di più e comincia ad essere ora che ci diano ascolto
@@nikorazietti9501 si ho partecipato con decine di associazioni, "marce su Roma" il 19 marzo, incontrato un senatore dei tempi (Pillon aimè l'unico che ci ascoltò), ma alla fine l'alienazione della madre non ha avuto nessun contrasto anzi... Ho abbandonato ormai. Vado avanti con questo gruppo in gola da anni. Ho lasciato una figlia, ora quasi 17enne, orfana di padre vivente. È cosí assurdo ma aimè ho dovuto con gli anni accettare questa maledetta realtà
@@gianlucagrassi77io sto cercando di mandare a mio figlio messaggi positivi, tramite whatsapp che è l'unico canale di comunicazione che mi è rimasto (nonostante avrai i diritti di visita ma non li posso far valere e quindi valgono zero), nella speranza che nel tempo, forse passata l'adolescenza, si possa fare delle domande... Per la mia salute mentale, poiché ricevo in risposta insulti gratuiti, tengo una frequenza di un paio di settimane. Altro non so che fare... Tu hai mollato totalmente?
@@gianlucagrassi77 penso e spero che arriverà il giorno che si faranno due domande, magari finita l'adolescenza. Io per ora mi faccio sentire costantemente ogni circa due settimane, mi prendo il mio insulto gratuito e non abbocco alle provocazioni. E mi occupo di portare avanti una vita decorosa. Non mollo totalmente ma nemmeno mi accanisco, prima di tutto mi concentro sul portare avanti una vita di successo e poi si vedrà... Tu invece hai mollato completamente?
Voglio sperare che ci siano alcune persone nella tua vita con le quali non sia necessario indossare la corazza e che tu possa offrire loro la tua bellezza, correggimi se sbaglio 🙂...
@@SergioOmassi certo certo...qualche amicizia...poche a dire il vero...ma nelle relazioni sentimentali sono sempre stata un disastro!!! Nonostante io abbia fatto un paio di percorsi di psicoterapia che, naturalmente, a qualcosa sono serviti!!!😊😁😊...ma resto un disastro....😂...magari per il mio sessantesimo compleanno ooo....😂😂😂 grazie per I video e il buon lavoro
Purtroppo però dobbiamo lavorare 10 ore al giorno e i figli li crescono o la baby sitter o nel migliore dei casi i nonni. Per cui o non facciamo figli o per essere più presenti non bisogna lavorare troppo!! Perché poi se crescono complessati, disorientati e con turbe psichiche sono problemi per lo stato. E proprio lo stato ... lo ha capito che dobbiamo lavorare meno per guadagnare in serenità e relazioni familiari e sociali ???🤔
Non è detto che crescere con i nonni sia meglio della baby-sitter. Vedo certe situazioni familiari che fanno venire la pelle d'oca. Comunque, non c'è bisogno di incentivare le nascite al mondo, siamo già 8 miliardi, però capisco che chi davvero il figlio lo desidera ardentemente è dura. Comunque la vera assenza c'è quando il genitore ce l'hai davanti ma non ti calcola, quando non c'è vero dialogo, non è interessato a te come persona, crescendo capisci che ti ha fatto solo perché "ce ne vogliono almeno due", che si è sposato per lo stesso motivo (procreare in un matrimonio un vuoto, pieno di tradimenti e bugie, con zero dialogo), mentre agli altri fa vedere un volto sorridente/ gentilezza / e Tante buone frasi tipo "i figli ci vogliono, la famiglia è tutto" e il dramma lo vivi solo tu che sai che è tutto falso . Non è soltanto per le ore che passa in casa (che comunque sono importanti).
Scappare dalla presenza del padre perché stai male in sua presenza e al tempo stesso vergoniarsi per ciò che si prova , cosa aignifica? Parliamo di un genitore prevalentemente assente
Il mio è completamente assente emotivamente ma allo stesso tempo iper controllante che deve Decidere tutto lui, gli spazi personali non esistono e nemmeno i tuoi bisogni. E nonostante io ormai sia maggiorenne mi rendo conto che sono ingabbiata nella ricerca di volere il suo "amore" di essere accettata di essere sostenuta. Sono anche cresciuta da sola con lui..
Non sono certo io a poter dire se è normale o no. Dipende molto dalla dinamica in atto tra te e tuo padre. Purtroppo esistono genitori, per fortuna pochi in percentuale, che agiscono con malignità verso il figlio e in questo caso forse potrebbe essere normale desiderarne la morte, dopo anni di angherie subite. Ma forse, più spesso, è il figlio a non riuscire a capire che il genitore agisce spinto dall’amore, con i propri mezzi, con quello che ha a disposizione e si muove, magari sbagliando approccio, ma con le migliori intenzioni. Riguardo all’assenza di un padre, possono esserci mille motivazioni: in alcuni casi è un’assenza che nasce da un reale disinteresse verso il figlio, in altri è dovuta a gravi impegni lavorativi per mandare avanti la carretta, in altri ancora può essere un’assenza voluta dalla madre, che non solo tiene lontano il padre dal figlio, ma ne parla anche male con il figlio stesso, impedendo a quest’ultimo di farsene un’idea reale. Bisogna sempre conoscere i contesti e sentire le varie campane, quindi non me la sento di dirti se è normale o no desiderare la morte di tuo padre.
Ho 26 anni e mio padre È CATTIVO. Quando parla, quando cerco di avere in dialogo con lui. I torti che mi ha fatto quell'uomo non si riescono a contare. Mi ha addirittura derubato. E lui si comporta come se non fosse successo nulla, che gli errori li ho fatti solo io o mia madre.
Capire le differenze dei sessi è fondamentale per costruire un figlio/a sano ......oggi si pensa che avere un stipendio sia tutto.madonna che società soggiogata al capitalismo.....da vomito.....
Ho 42 anni, mio padre non ha mai ricoperto il ruolo di genitore, un peter pan mai cresciuto, privo del senso della famiglia e condivisione. Non è mai stato presente a livello emotivo e nemmeno a livello economico, è come se non ci fosse. Non so se questo ha influito sul fatto che non ho mai voluto avere figli, ci sono certi momenti che desidero che lui non ci sia più, forse perché penso che mi sentirei più leggera a livello psicologico.
Vedere la mia nipotiva illuminarsi nel vedere suo papà che è mio figlio mi da una gioia immensa
Grazie Papà Ti amo Rip in Pace Angeli Condoglianze 🌹🤍🌹🤍🌹🤍🌹🤍🌹🤍🌹🤍🌹🤍🌹🤍🌹
Sicuramente queste situazioni possono creare disagi, disturbi , insicurezze e quant'altro. Ma ci si può costruire un vita ed un futuro dignitoso lo stesso cercando di combattere i propri traumi e superarli. Si può essere "sempre" felici, basta volerlo! Smettiamola di giustificare certe situazioni collegandole alle grandi difficoltà familiari!
Sono d'accordissimo
Questo video mi tocca particolarmente 😢...grazie,Sergio lei ha capacità comunicative e professionale notevoli
Ti ringrazio Chris!
Buona sera Sergio grazie mille anche per questo video io ancora non ho dei figli miei ma farò comunque tesoro dei tuoi insegnamenti
Basterebbe fare figli con l'intento vero di volerli far entrare in questo mondo, molti genitori credono che facendo dei figli si fanno una famiglia, dovrebbero capire che loro la famiglia ce l'hanno gia... Semmai devono dare una famiglia alla prole. Ma forse è utopia un tale consapevolezza.
Lei ha perfettamente ragione. Quanto sto piangendo ed ho 32 anni ma quante insicurezze che ho e non ostante tutto soffro di bipolarismo. Ho tanta paura di cosa mi aspetta nel futuro sempre se ne avrò uno .
Al posto del dottore ti avrei risposto che il futuro c'è l'hai , te lo scrivo io cmq c'è lo avrai . Io ce l'ho avuto e puoi averlo anche te.
Purtroppo credo di capirti. Anch'io insicura e con senso di inferiorità.
Sandra lunedì mattina una ragazza di Ruffano mi verrà a prendere se mi vuoi bene nn dare sfogo ai tuoi pensieri.
🍛
🧏🧏🧏
Che bei messaggi che invii, con i tuoi video, complimenti!
Questi video sono veramente utili perché insegna per chi non lo sa a ricononoscere il giusto dal sbagliato
Grazie Stefano Rip In pace Angeli Condoglianze 🌹🤍🌹🤍🤍♥️♥️♥️🌹🌹♥️🌹♥️🌹🌹♥️🌹🌹♥️
Mio padre assente perché alcolista, mia madre depressa....risultato...un mostro!!!!
@@francescos7361 Francesco tu devi essere uno perspicace....si...🤔
Capisco perfettamente
Grazie sergio
Ancora una volta poche parole ma di grande effetto !
Fortunatamente non mi identifico nel papá assente di cui parli, anzi ho messo al centro della mia vita la mia famiglia e i miei figli e il loro bene é la loro serenità sono lo scopo della mia vita
Ti stimo molto Raffaele!
Un'assistente sociale che ho conosciuto per vie traverse, e non per questioni personali, affermava invece che essere genitori è abbastanza semplice.
Non esiste il modo giusto di fare le cose, esiste bensì il modo che funziona per ottenere quel risultato, e il modo varia a seconda del bambino che si ha davanti. Quindi non c'è la ricetta universale per fare il padre o la madre.
Un genitore intelligente e consapevole sa adattarsi alle situazioni di volta in volta, ascoltando i bisogni dell'altro, essendo sufficientemente buono e equilibrato.
Ovviamente dando per scontato che il genitore non abbia problemi mentali, immaturità e irrisoluzioni personali varie.
Grazie Annarita. Interessante la visione di questa assistente sociale. Mi permetto di dire che il “difficile”, nell’essere genitori, è proprio sapersi adattare alle situazioni di volta in volta. Purtroppo, per mille motivi, spesso manca questa consapevolezza che, se esiste, sono d’accordo sul fatto che renda più semplice qualsiasi rapporto umano.
Irrisoluzioni :" Esiste qualcuno che è risolto al 100%"?
Personalmente credo che il 100% di _risoluzione_ lo abbia raggiunto solamente un nazareno circa duemila anni fa. Io stesso ci sto ancora lavorando… seriamente 😃
@@annapatrizialay8712 no, nessuno è risolto al 100%, ma se una persona è consapevole di sé già è tantissimo, perché in grado di mettersi in discussione.
Grazie Mamma Rip In pace Angeli Condoglianze 🌹🤍🌹🤍🌹🤍🌹🤍🌹🤍🌹🤍🌹🤍🤍♥️🤍♥️🤍
Salve Sergio,ha descritto esattamente mio padre,la cosa peggiore di lui oltre che l'assenza emotiva sia con me che con mia sorella era non ammettere mai di sbagliare,i suoi discorsi si chiudevano sempre con "ma cosa stai dicendo,ti ho comprato la moto,la bici ecc..e tua sorella l'accompagnavo sempre al lavoro"senza mai chiedersi come stessimo emotivamente,e nostra mamma sempre a difenderlo con frasi"non hai mai capito tuo padre...non capisco perché ce l'hai tanto con lui".È stato terribile ed ora che ho 44 anni sto iniziando a stare bene anche grazie alla mia compagna,una ragazza molto empatica e intelligente❤
Grazie per la condivisione Roberto!
Grazie dott. Omassi!
Non sono dottore 🙂, ma grazie!
Grazie Sergio è sempre un piacere ascoltarti.
Grazie a te!
Tribunale Italia Romania Grazie Rip in Pace Angeli Condoglianze 🌹🤍🌹🤍🌹🌹❤❤❤❤❤❤❤❤🌹🌹🌹♥️❤❤❤❤❤❤❤♥️♥️🌹🌹♥️🌹🌹♥️
Io figlia femmina...il disastro totale.
Comunque, è anche vero che mio padre è proprio buono!
Mio padre è morto quando avevo quasi 5 anni e mia madre era anaffettiva e fredda, e doveva occuparsi degli altri. Oggi a 38 anni ho diversi problemi tra cui non riuscire a tenermi una relazione con una donna per più di due anni e quasi sempre ho lasciato io. Cosa posso fare?
Esistono molti bravi professionisti nell'ambito della psicoterapia a cui potresti rivolgerti per farti aiutare a risolvere questi problemi relazionali e potresti digerire i bocconi amari che hai ingoiato, questo è ciò che ti consiglio. Al momento esiste anche il bonus psicologo: qds.it/bonus-psicologo-2023-quando-e-come-richiederlo-ultime-notizie/
Buon cammino Samuel.
Ce le ho tutte, ansia, insicurezza, senso di inadeguatezza, inconcludenza, sensazione di non essere abbastanza, di essere una figlia di serie b di cui vergognarsi e da nascondere 😢
Michela, hai provato a chiedere aiuto a uno psicoterapeuta? Una mole di zavorra del genere è difficile risolverla da soli senza una guida…
Ti abbraccio.
@@SergioOmassi La ringrazio davvero per la risposta, ha ragione, dovrei rivolgermi a qualcuno per stare un po' meglio...
Non ha parlato del caso più frequente: i padri presenti e affettuosi ma che non riescono ad essere autorevoli e a sostenere le compagne nei loro interventi educati e nel mettere i necessari limiti ai figli.
Eh sì, Paola, esistono anche questi padri che, pur essendoci “fisicamente” rimangono dietro le quinte…
Grazie Sergio, sempre prezioso!
Io rientro in questa categoria per cause di lavoro e mi consola il fatto che la qualità del tempo trascorso col proprio figlio sia più importante rispetto alla quantità e da questo punto di vista cerco di fare il mio meglio.
_Poco ma buono_ in questi casi è preferibile al _tanto ma povero._
@@SergioOmassi eh si dottore, la ringrazio per la risposta, il suo discorso mi è sembrato chiaro su questo punto. Ma poi ne ho la riprova sia personale sia in quello che vedo in altre famiglie, dove magari il padre è fisicamente presente, ma i figli lo vedono solo per la buonanotte prima di andare a dormire. Io vado dalla mia famiglia ogni 3 settimane e ci resto in media 4 giorni, ma per quel tempo sono h.24 con loro e per loro. Poi durante l'anno si riesce a fare periodi più prolungati per le feste comandate e altre settimane sporadiche distribuite qua e là. Rimane ovviamente l'incontro quotidiano via videochiamata durante la quale cerco sempre anche nei giorni no di essere positivo e di buon umore soprattutto col bambino.
Grande Sergio!!!
Grazie Cristiano
Purtroppo io sono stralegato a mia figlia é parte di me e della mia vita e ho basato i miei 9 anni tutto per mia figlia vivendo facendo mille mestieri, questa estate capita che mi separassi dalla madre poco prima che mio padre morisse di cancro preannunciato pochi giorni prima.
Dopo due mesi e mezzo la madre si rifidanza e detta regole di cordialità non rispettata da lei in primis per farmi vedere mia figlia due weekend al mese o una settimana si e una no, premettendo che lavoro fuori sede la maggior parte del tempo trovo surreale far crescere ed educare mia figlia da altre persone che non sia io e se lo sono, non nel tempo prestabilito dalla madre che già pensa di andare a convivere con il patrigno di mia figlia.
Non accetto la mia figura di padre come padre babysitter part time e devo lavorare per vivere in più ogniqualvolta provo a relazionarmi con la madre ho un muro perché sono disturbo alla sua relazione.
Non credo proprio di poter crescere in questi casi mia figlia e non sono in grado di vedere gestita mia figlia come un pacco, preferisco che sia la madre ad essere parte dell' educazione di mia figlia.😢
Spero di perdonarmi e che soprattutto mi perdoni ma non voglio soffrire e far soffrire per essere padre in una famiglia sbagliata.
È molto toccante la tua storia.
Non ho idea di quanti anni abbia tu e mi sembra di capire che tua figlia ne ha nove.
Visto che ti sei aperto così tanto, mi permetto di proporti un ripensamento sulla tua uscita di scena per due motivi, uno egoistico e uno altruistico.
Temo che tra qualche anno ti potrai pentire di questa rinuncia a fare il padre, seppur io sia d'accordo con te sul fatto che farlo in queste modalità possa essere molto doloroso. Rinunciare a una figlia, che continua a vivere e a crescere senza di te, potrebbe portarti, però, una dose di dolore ancora più grande, soprattutto andando avanti con gli anni. Questa è la sfumatura "egoistica".
Mettendomi nei panni di tua figlia, immagino il dolore che può provare, data la sua incapacità - a nove anni - di capire e comprendere i motivi del tuo abbandono, dopo quasi tutta una vita in cui eri presente, e questa è la sfumatura altruistica.
Ti invito a ripensarci, sia per te sia per lei.
@@SergioOmassi ti ringrazio del consiglio ma sto cercando di non volermi sentire un padre babysitter part time che gli vengono strumentalizzati i sentimenti a favore di una madre che ha sta già metttendo un altro uomo dentro la loro casa il quale io neanche conosco e al quale devo lasciare l'onere a "fidarmi" di fare il mio sostituto per la maggior parte del tempo, e in più avere poco tempo per me e in quel poco tempo dedicarlo ad una figlia che sta crescendo qualcun altro con altra educazione.
C è qualcosa di profondamente distorto in una società che i padri biologici vengono letteralmente usati per esigenze corporali, economiche della madre che nel frattempo decide vita morte e miracoli di tutti senza tenere conto che nella maggior parte dei casi il padre fa' un lavoro molto più usurante a livello fisico e acvolte anche molto rischioso.
Provo a nn pensarci ma francamente anche quel poco tempo che devo stare con mia figlia 4 gg ho mia figlia
Li vivo male perché ogni volta la madre ne fa' una diversa da quello che si è detto e mi crea rabbia e nn riesco a mascherare molto con mia figlia le emozioni.
Perciò così mi sembra di stare male perché qualcuno usa il mio amore mia figlia per fare e dire ciò che vuole con le nostre vite perché per la legge italiana lei è la madre.
Non mi sembra che io possa essere un educatore babysitter part time nella vita di un essere umano.
Ho sinceramente bisogno di tranquillità alla bimba nn gli dò nessuna colpa anzi me la dò a me per aver concepito la sua vita con una persona così sbagliata per me.
Ma preferisco il dolore del distacco a quello della manipolazione continua da parte di chi non ti è niente e non gliene frega niente di me e della mia rimanente vita
Grazie dottore
Grazie a te Salvatore, ma non sono dottore 🙂
Grazie Rip In pace 🌹♥️♥️♥️♥️♥️♥️♥️♥️♥️♥️♥️
Ha ragione,questo è ciò che succede nel rapporto tra m.ia figlia e suo padre.Suo Padre inaffettivo ed egoista ha sempre pensato a se stesso, mia figlia soffre gli è mancato un Padre che lei ha sempre amato ,le relazio ni di mia figlia sono disfunzionali ,come poter aiutare mia figlia a risolvere questo problema? Visto che si sta per ripetere questo problema ,mia figlia tra tre mesi avrà un figlio ha sua volta il compagno non si sente di essere Padre . Può immaginare il dolore che prova lei.😢
Non solo immagino il dolore di tua figlia, ma anche il tuo. Grazie per la condivisione.
sergio, nella mia famiglia , ci faresti proprio bene , provengo da una famiglia disfunzionale e i danni fatti dai mieie genitrori hanno creato mio fratello che è estramente duro di comprendorio, il problema che noi 4 lavoriamo in una azienda creata tutti insieme , la gente si pensa guardandoci dal lavoro che tra noi va tutto bene ma la realta è che tra noi non ci parliamo da piu di 20 anni , infatti mi dispoace ma credo di mollare ed uscire dalla società che fortunamtamte funziona anche bene, i miei genitpori hano inziato a rendersi conto di qualcosa, che ce altro dopo 20 anni, ma solo perche stanno invecchiando , help me
50 e devo ancora guarire
Ancor peggio di questo c'è quando, crescendo, elabori il suo atteggiamento ( e ne vedi anche altri che si accompagnano a questo, per esempio che è un traditore seriale e non si pente , bugiardo , dice all'amante che lui è troppo buono , eccetera)
si parla con il padre ed egli ti risponde che non gliene frega niente, che sei tu l'esagerato, sempre arrabbiato e troppo sensibile.
- Di fronte alle altre persone però lui si mostra tutto sorrisi e gentilezza , è pieno di buone parole e frasi fatte come " i figli ci vogliono, la famiglia è tutto", dice agli altri che no, lui non si sarebbe mai sposato se la moglie non avesse voluto figli (e riceve il plauso del popolo, colmo di luoghi comuni anch'esso, per questo. Peccato che non aggiunge che il suo matrimonio è privo di dialogo , sincerità e fedeltà ).
Il dramma lo vivi solo tu , che vieni visto dagli altri come una persona sempre arrabbiata.
Si può perdonare un genitore che sbaglia e chiede scusa perché siamo umani e tutti sbagliamo. Ma come si fa a perdonare un genitore che, anche da adulto, ti dice che non gliene frega niente di farti soffrire?
Caro sala6344, se ho inteso bene sei un maschio.
Capisco quanto deve essere stato (ed è tuttora) difficile per te digerire i comportamenti incongruenti di tuo padre e assistere ai suoi tradimenti, che immagino abbiano dilaniato la tua povera madre.
Nessuno è obbligato a perdonare nessuno, soprattutto quando non c'è la minima avvisaglia di un pentimento, di una presa di coscienza dei propri errori, né la volontà di ripararli, per quanto sia possibile.
In questi casi, però, è sicuramente utile prendere atto che un padre simile probabilmente si porta addosso delle ferite a sua volta, che gli impediscono di muoversi nelle relazioni famigliari con rispetto e amore. Questo non lo salva, certo, ma può abbassare un po' il rancore, che non è una buona compagnia per noi stessi.
Io stesso ho vissuto una sceneggiatura simile alla tua, con un padre che fuori dalle mura domestiche era letteralmente adorato da tutti, mentre in casa si permetteva di agire comportamenti svilenti nei confronti di mia madre, sotto gli occhi di noi figli.
Per mia fortuna, ha saputo comunque darmi amore, presenza, valori importanti e ci ha dimostrato, invecchiando, di sapersi mettere in discussione per migliorarsi, lasciandoci un buon ricordo.
Mi dispiace per quello che hai vissuto ma, forse, pensare che ha fatto del suo meglio con le risorse e le ferite che si porta addosso, può aiutarti a passare oltre, per il tuo bene.
Mi associo pienamente!
Vuoi essere libero dalla sofferenza? Avvicinati ai mantra indiani, buddisti e fai un regalo eterno a te stesso, chiudi per sempre questo Karma familiare negativo. Gioverà moltissimo a te, scoprirai benefici inimmaginabili. Io ti comprendo...Amati e sarai il padre e la madre di te stesso, non soffrirai più, perché l'amore è immenso, pace, libertà. Non dare importanza alla miseria umana, non può comprendere. 🙏😌
Mio padre lavora da 30 anni altrove..torna a casa quando può ma anche a casa lavora sul PC..ho chiesto una volta una cosa e ha detto STO LAVORANDO...NON HO PAROLE 😮
Mi dispiace per te, per tua madre e anche per lui…
Come posso aiutare i miei figli adolescenti maschio e femmina a nn avere problemi da adulti? Io sono separata il padre assente e menefreghista.
I ragazzi sembrano sereni ma io sono sicura che in loro c e un vuoto che spesso viene colmato dal fratello maggiore ,
figlio che io ho avuto da una precedente relazione che li ama tantissimo e li protegge
Ma nn e' il padre e" il fratello e comunque le mancanze del padre sicuramente secondo me li segnerà da adulti. Che devo fare? Mandarli da uno psicologo l? Loro sono consapevoli di tutto sanno com e' il padre e se ne sono fatti una ragione ma secondo me soffrono. Scusa per lo sfogo e grazie se mi risponderai. Ilaria
Carissima Ilaria, è una fortuna che il fratello maggiore sia così presente, ma temo che, come dici tu, l'assenza della figura paterna possa averli in qualche modo segnati.
Sicuramente un bravo psicoterapeuta potrebbe aiutarli ma a condizione che siano loro a riconoscere di avere un problema e vogliano seriamente affrontarlo.
Tenendo conto del fatto che sono adolescenti, tieni presente che alla loro età (e nella nostra società) i problemi possono essere molteplici, a prescindere dalla qualità dei genitori.
Grazie per il commento.
@@SergioOmassi grazie del consiglio , terrò presente quello che mi ha suggerito.
allora mi chiedo - come mai in una famiglia disfunzionale con 2 fratelli che hanno subito gli stessi genitori.. uno si realizza e l'altro rimane sfigato?
a cosa e dovuto questo? I genitori sono gli stessi e gli abusi sono uguali.
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Ogni individuo ha un suo funzionamento, che non dipende solamente dai genitori avuti o subiti, ma anche dalle relazioni che instaura nella vita, a partire dall'infanzia in poi. Pur avendo gli stessi genitori, non è raro che due fratelli si costruiscano un sistema differente, per mille motivi possibili, non ultimo la venuta al mondo prima o dopo il fratello. Non è mai solo colpa o merito dei genitori, ma anche del singolo, delle relazioni che intesse e delle risorse di elaborazione emotiva di cui dispone.
Comunque penso che nell'infanzia contribuiscono alla formazione del proprio comportamento anche altre persone oltre ai genitori tipo amichetti di gioco
Sacrosanto ciò che affermi.
"Non è colpa dei genitori", infatti, è un bellissimo saggio di Judith Harris, in cui l'autrice criticava la convinzione che i genitori siano gli unici responsabili dello sviluppo del bambino, introducendo che anche i coetanei, gli amici che si scelgono e, in generale, l'ambiente di crescita influiscono moltissimo sulla formazione del carattere.
Resta il fatto che nei primissimi anni di vita, gli interlocutori principali sono, per molti di noi, i soli genitori, in particolare la madre, e questo ha un forte impatto sull'emotività, in particolare sulla percezione di base sicura, non sicura o, addirittura, minacciosa, che loro ci offrono (vedi la Teoria dell'Attaccamento di John Bowlby).
Sono un padre poco presente non per scelta, la madre sta manipolando mio figlio tredicenne per ottenere il trasferimento un'altra città con il suo nuovo partner. La legge non mi dà nessuno strumento per fare il padre e non lo riesco a fare seppure non solo lo vorrei ma ci sto male come un cane nel non poterlo fare
@@nikorazietti9501 ti capisco perfettamente, io è dal 2009 che sono dentro questo incubo delle madri allenatrici
@@gianlucagrassi77 per caso fai parte di una qualche associazione o hai tentato di divulgare la tua storia? Io noto che molti di noi, forse per vergogna, tendono a stare in silenzio ma io vorrei rendere pubblica o condividere con qualcuno la mia storia perché siamo sempre di più e comincia ad essere ora che ci diano ascolto
@@nikorazietti9501 si ho partecipato con decine di associazioni, "marce su Roma" il 19 marzo, incontrato un senatore dei tempi (Pillon aimè l'unico che ci ascoltò), ma alla fine l'alienazione della madre non ha avuto nessun contrasto anzi... Ho abbandonato ormai. Vado avanti con questo gruppo in gola da anni.
Ho lasciato una figlia, ora quasi 17enne, orfana di padre vivente.
È cosí assurdo ma aimè ho dovuto con gli anni accettare questa maledetta realtà
@@gianlucagrassi77io sto cercando di mandare a mio figlio messaggi positivi, tramite whatsapp che è l'unico canale di comunicazione che mi è rimasto (nonostante avrai i diritti di visita ma non li posso far valere e quindi valgono zero), nella speranza che nel tempo, forse passata l'adolescenza, si possa fare delle domande... Per la mia salute mentale, poiché ricevo in risposta insulti gratuiti, tengo una frequenza di un paio di settimane. Altro non so che fare... Tu hai mollato totalmente?
@@gianlucagrassi77 penso e spero che arriverà il giorno che si faranno due domande, magari finita l'adolescenza. Io per ora mi faccio sentire costantemente ogni circa due settimane, mi prendo il mio insulto gratuito e non abbocco alle provocazioni. E mi occupo di portare avanti una vita decorosa. Non mollo totalmente ma nemmeno mi accanisco, prima di tutto mi concentro sul portare avanti una vita di successo e poi si vedrà... Tu invece hai mollato completamente?
Beh un mostro nel senso che ho una corazza!!! E va bene così anche perché ormai ho una certa età....
Voglio sperare che ci siano alcune persone nella tua vita con le quali non sia necessario indossare la corazza e che tu possa offrire loro la tua bellezza, correggimi se sbaglio 🙂...
@@SergioOmassi certo certo...qualche amicizia...poche a dire il vero...ma nelle relazioni sentimentali sono sempre stata un disastro!!! Nonostante io abbia fatto un paio di percorsi di psicoterapia che, naturalmente, a qualcosa sono serviti!!!😊😁😊...ma resto un disastro....😂...magari per il mio sessantesimo compleanno ooo....😂😂😂 grazie per I video e il buon lavoro
@@francescos7361 se ho scritto magari x il mio sessantesimo compleanno, secondo te posso avere 70 anni???
Il mio dopo più di 30 anni non ha capito che il dolore che mi ha causato è insanabile. Ma va tutto bene...
Mi dispiace
Purtroppo però dobbiamo lavorare 10 ore al giorno e i figli li crescono o la baby sitter o nel migliore dei casi i nonni.
Per cui o non facciamo figli o per essere più presenti non bisogna lavorare troppo!!
Perché poi se crescono complessati, disorientati e con turbe psichiche sono problemi per lo stato.
E proprio lo stato ... lo ha capito che dobbiamo lavorare meno per guadagnare in serenità e relazioni familiari e sociali ???🤔
Non è detto che crescere con i nonni sia meglio della baby-sitter. Vedo certe situazioni familiari che fanno venire la pelle d'oca.
Comunque, non c'è bisogno di incentivare le nascite al mondo, siamo già 8 miliardi, però capisco che chi davvero il figlio lo desidera ardentemente è dura.
Comunque la vera assenza c'è quando il genitore ce l'hai davanti ma non ti calcola, quando non c'è vero dialogo, non è interessato a te come persona, crescendo capisci che ti ha fatto solo perché "ce ne vogliono almeno due", che si è sposato per lo stesso motivo (procreare in un matrimonio un vuoto, pieno di tradimenti e bugie, con zero dialogo), mentre agli altri fa vedere un volto sorridente/ gentilezza / e Tante buone frasi tipo "i figli ci vogliono, la famiglia è tutto" e il dramma lo vivi solo tu che sai che è tutto falso .
Non è soltanto per le ore che passa in casa (che comunque sono importanti).
Scappare dalla presenza del padre perché stai male in sua presenza e al tempo stesso vergoniarsi per ciò che si prova , cosa aignifica? Parliamo di un genitore prevalentemente assente
Ma anche una oresenza ossessiva quasi maniacale causa effetti devastanti
Sono d’accordo… 🙂
Il mio è completamente assente emotivamente ma allo stesso tempo iper controllante che deve Decidere tutto lui, gli spazi personali non esistono e nemmeno i tuoi bisogni. E nonostante io ormai sia maggiorenne mi rendo conto che sono ingabbiata nella ricerca di volere il suo "amore" di essere accettata di essere sostenuta. Sono anche cresciuta da sola con lui..
💔
È normale che io speri nella morte di mio padre?
Non sono certo io a poter dire se è normale o no. Dipende molto dalla dinamica in atto tra te e tuo padre. Purtroppo esistono genitori, per fortuna pochi in percentuale, che agiscono con malignità verso il figlio e in questo caso forse potrebbe essere normale desiderarne la morte, dopo anni di angherie subite. Ma forse, più spesso, è il figlio a non riuscire a capire che il genitore agisce spinto dall’amore, con i propri mezzi, con quello che ha a disposizione e si muove, magari sbagliando approccio, ma con le migliori intenzioni.
Riguardo all’assenza di un padre, possono esserci mille motivazioni: in alcuni casi è un’assenza che nasce da un reale disinteresse verso il figlio, in altri è dovuta a gravi impegni lavorativi per mandare avanti la carretta, in altri ancora può essere un’assenza voluta dalla madre, che non solo tiene lontano il padre dal figlio, ma ne parla anche male con il figlio stesso, impedendo a quest’ultimo di farsene un’idea reale.
Bisogna sempre conoscere i contesti e sentire le varie campane, quindi non me la sento di dirti se è normale o no desiderare la morte di tuo padre.
@@SergioOmassi il mio mi ha abusato psicologicamente, moralmente ed economicamente per anni e lo fa ancora oggi, ecco perché lo voglio morto
Lei Sergio é padre?
Purtroppo no.
Ho 26 anni e mio padre È CATTIVO. Quando parla, quando cerco di avere in dialogo con lui. I torti che mi ha fatto quell'uomo non si riescono a contare. Mi ha addirittura derubato. E lui si comporta come se non fosse successo nulla, che gli errori li ho fatti solo io o mia madre.
Mi associo.
Capire le differenze dei sessi è fondamentale per costruire un figlio/a sano ......oggi si pensa che avere un stipendio sia tutto.madonna che società soggiogata al capitalismo.....da vomito.....
Condivido....
Povero di spiegazioni. Più intro che altro. Bah
Grazie della critica, cercherò di migliorarmi