Gianni Minà intervista Antonino Caponnetto per "Storie", ospite Gian Carlo Caselli
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- Опубликовано: 5 окт 2024
- Intervistai per "Storie", a metà degli anni '90, il giudice Antonino Caponnetto. L'avevo conosciuto a Palermo, quando mi presentai per quel collegio per "La Rete" e lui era il nostro capolista. Era l’uomo che aveva istituito il più grande processo di mafia che si fosse mai svolto, grazie alle rivelazioni di Tommaso Buscetta. Quella puntata di "Storie" era dedicata al pool antimafia.
Per chi volesse continuare a sostenere Minà’s Rewind, volto alla digitalizzazione di tutto l’archivio audiovisivo storico inedito:
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©Rai Teche
Grazie a chi ha recuperato questa puntata completa e l’ha condivisa.
Eliv
Grazie Antonino x averci dato 1 grande lezione di vita.grande persona x bene
più ascolto guardo queste sue splendide interviste più mi rendo conto dell'assenza totale dello stato. Un colpo al cuore ❤️🙏❗
con enorme gratitudine Minà
Minà un gigante del giornalismo nostrano
Grazie al dr. Mina' per aver reso disponibile questo interessante documento filmato.
Caponetto traspirava lealtà, saggezza, intelligenza, umiltà, spirito di servizio, serietà e soprattutto umanità!
GRANDE UOMO
Che straordinario giornalista è stato ed è Gianni Minà che saluto con affetto e gratitudine.
ero piccolo quando ho conosciuto chi era non potevo capire tante cose ma una cosa la capii vedendo i suoi programmi che era una persona straordinaria
Gianni Miná: un gigante; Marrazzo: un fuoriclasse; Caponnetto un gentleman con "le palle" e una lucidità organizzativa incredibile. Volgendo lo sguardo in direzione del nostro recente passato solo chi non vuol vedere e chi non vuol sentire, non potrà ammettere che abbiamo perso una grande occasione per trasformare il nostro paese "malato" in un paese "normale".
Contrariamente all'auspicio di Falcone, in Italia la maggioranza delle persone tace e piega la testa, muorendo ogni qualvolta si rassegna. Grazie alla Fondazione Gianni Miná per lo splendido lavoro.
i brividi entrambi una pacatezza ,un'intelligenza sublime un modo di fluire i propri pensieri in modo disarmante che spettacolo.
Montanelli sempre un essere indefinibile
Intervista memorabile, anzi: nulla sarebbe stato come prima
Quanto ci manca un giornalista come Gianni mina' ......io lo aspetto. un abbraccio dal mio ❤️
Peccato non integrale...comunque tante grazieeeeeeeeeeee sig. Minà. Memorabile Antonino Caponnetto.
dov'è possibile trovarla
Due minuti e io mi sento piccolo . Caro magistrato Caponetto , ero bambino , avevo 8 anni e tu venisti a Genova, alla mia scuola . Un eroe , vero .
Onore a chi intervistando metteva le mani nella storia degli ultimi decenni italiani. Rivedere la storia per capire il presente.
Questi uomini vanno studiati nelle scuole nei libri di storia .❤
Bellissima intervista. Complimenti vivissimi a Gianni Minà ed ai giganti dello Stato che ha intervistato.
Straordinaria intervista!
Il nome dei giudici del CSM che tradirono Falcone facendo passare Antonino Meli - che poi sciolse il pool antimafia a Palermo ed emarginò Falcone - per la carica di Consigliere Istruttore a Palermo: Vincenzo Geraci ed il giudice Brancaccio ( quest' ultimo lasciò il consiglio senza votare per impegni personali). Di fronte a tanto scoramento, la dignità dei Grandi Uomini è davvero un qualcosa di eccezionalmente raro, misterioso ed affascinante. E' la fiaccola nel buio più sordo, lo scoglio in un mare in tempesta... la bellezza che trasfigura il dolore. La speranza che fa presagire la potenzialità divampante del cuore di ogni uomo. GRAZIE a chi nel suo piccolo si fa carico di proteggere questa sacra fiamma.
Già nella terza pagina del verbale si capisce che per Falcone, ma anche per tutti gli altri in corsa, che non sia Meli, non tira l’aria giusta, anzi a favore di Meli la commissione indica una presenza nel curriculum utilissima per i tempi, “fu pm a Varese nel 1951 e fino ad oggi è stato giudice oltremodo laborioso”. La Commissione però dedica anche poche righe a Falcone, perché indubbiamente non è facile lasciarlo non considerato, ma la conclusione parla chiaramente: “Tutte le positive notazioni a favore non possono essere invocate per determinare uno scavalco (sull’anzianità ndr) di sedici anni”. Segue il dibattito. Dott. Marconi (relatore). E’ contro la nomina a favore di Falcone: “Accentrare il tutto in figure emblematiche pur nobilissime è di certo fuorviante e pericoloso…c’è un distorto protagonismo giudiziario…si trasmoda nel mito”. Dott. Brancaccio: dichiara voto di astensione, pensa che come Falcone c’è anche il dott. Motisi “anche lui splendido magistrato” che potrebbe dolersi del voto a favore del giudice Meli. Dott.Abate. E’ il primo a pronunziarsi a favore di Falcone. Fa riferimento ”alla delicatezza del momento” che impongono al Consiglio “una scelta ben chiara che sia di continuità e non segni alcuno strappo”, “Falcone va preferito, senza toni da crociata, per il coraggio dimostrato in frangenti difficilissimi che non vanno assolutamente dimenticati”. Dott. Letizia: “Preferire Falcone significa contravvenire alla legge, in Italia non c’è solo lui a combattere la mafia e ricordo i tanti magistrati che lottano contro il traffico di stupefacenti. Della professionalità poi fa parte la modestia, il miglior segnale del Csm è quello di non scegliere Falcone”. Dott. Racheli: “Ma questa professionalità come la valutiamo, le spinte per cambiare sono tante ma poi rinviamo al momento opportuno, la commissione ci propone un giudice che è alle soglie della pensione, io voto contro questa indicazione”. Avv. Contri: “Falcone è titolare di una esperienza unica non solo in Italia contro la mafia, magistrato eccezionale”. Prof. Brutti: “Forse non ci si è resi conto che bisogna nominare il capo di un ufficio di frontiera, che sia degno successore del giudice Caponnetto, oggi la mafia continua a sfidarci, la risposta è scegliere l’uomo giusto al posto giusto, le norme ci consentono di superare il divario dell’anzianità tra i candidati in virtù di specifica motivata valutazione a favore del candidato meno anziano”. E poi aggiunge indicando circostanze nelle quali il dott. Meli ha mostrato “una caratteriale instabilità”. E da questo punto in poi per un paio di pagine si coglie una fase nervosa nei lavori del Csm. Dott. Tatozzi (che dichiara di essere amico di Falcone e componente della stessa componente): “Nomina Falcone potrebbe essere interpretata come una sorta di dichiarazione di stato di emergenza degli uffici giudiziari di Palermo”. Dott. Morozzo Della Rocca: “La nomina non può essere caricata da significati simbolici, nominare Falcone non giova all’unità dell’ufficio”. Dott.Caselli: “La mafia non è una semplice emergenza è un problema strutturale italiano, è una realtà quotidiana in molte zone, è un pericolo per la Democrazia, e lo Stato si difende sul versante giudiziario dalla mafia garantendo agli uffici giudiziari la migliore attrezzatura, l’essere astratti nel decidere provoca svuotamento degli uffici di ogni valore, per questo oggi l’ufficio istruzione deve fare un passo in avanti, il candidato indicatoci dalla commissione presenta elementi di rischio, mentre la scelta non è tra Meli e Falcone ma verso un uomo del pool. Mi chiedo come si possa parlare di privilegi per chi ha fatto determinate esperienze per chi stando a Palermo vive in condizioni a tutti note e che rappresentano forte penalizzazione”. Dott. D’Ambrosio: “Ricordo una frase del generale Dalla Chiesa, quelli che sono lasciati soli dallo Stato sono destinati ad essere abbattuti dalla mafia”. Dott Calogero: elenca le ragioni per non votare Meli, “contro il buon senso, contro le esigenze organizzative dell’ufficio, contro le esigenze di continuità”. Il dott. Papa propone una pausa di riflessione. Dott. Paciotti, vota Meli: “Mi preoccupa che la scelta da farsi venga dipinta con un più o con un meno impegno antimafia”. Prof. Smuraglia: “Scegliere Falcone significa attribuire un altro onere ad un magistrato costretto già a grandi sacrifici”. Prof. Ziccone, vota Falcone: “Individuare il candidato che meglio di altri può dirigere l’ufficio istruzione”. Avv. Pennacchini, vota Meli “per l’impegno profuso durante la lotta di liberazione”. Dott. Geraci (di lui è sempre detto che sarebbe il “giuda” nelle parole che Paolo Borsellino pronunciò durante il famoso dibattito alla biblioteca di Palermo, dopo la strage di Capaci, ma non esistono riferimenti diretti e tali da attribuire al giudice Geraci la figura del “traditore”): chiama in causa il consigliere D’Ambrosio che in altra occasione (1986, Borsellino procuratore di Marsala) disse che “il Consiglio non poteva lasciarsi influenzare dalla notorietà dei magistrati interessati”. E aggiungeva: “Falcone con la nomina assumerebbe le funzioni di Cassazione senza avere mai assunto quelle di appello”. Geraci celebra Falcone bocciandolo, rivendicando di avere fatto parte con lui “di una pattuglia di samurai contro la mafia…Falcone è stato (così è scritto, al passato ndr) il migliore di tutti noi”. E infine: “Le notorie doti di Falcone e i rapporti personali e professionali mi indurrebbero a sceglierlo ma mi è di ostacolo la personalità di Meli cui l’altissimo e silenzioso senso del dovere costò la deportazione nei campi nazisti, con sofferenza e umiltà esprimo questo voto”.
Mi scusi lei ha scritto questo papello mi chiedevo ma lei era presente? Perché lei mi lascia qualche dubbio per me la sua è mania di protagonismo allora taccia che è meglio
Grazie dott.Caponnetto
Amabilissimo Caponnetto ❤
Ricordo la mia fiera stretta di mano al Dott Caponnetto che venne nella mia scuola nel 1996
Che bellissima intervista.
Mina` fuoriclasse assoluto! Oggi giornalisti e Uomini così ce li possiamo solo sognare.....
L'Italia onesta deve molto a questa Persona...
Grazie. Che potenza ha questo documento...
Un grande uomo
2 Bellissime persone 🤗sono orgoglioso di essere loro Conazionale 🇮🇹
Un grande uomo e un grandissimo giornalista
Vdendo questo meraviglioso video o pianto sono commosso nel vedere questi grandi giganti e uomini che anno fatto di tutto per rendere uno stato più giusto e onesto nei confronti di tutta la popolazione grazie per l'impegno e con l'amore professionale e la speranza che avete dato a tutti noi con il vostro impegno spero anzi ne sono sicuro dio vi renderà merito per tutto quello che avete fatto per cercare di cambiare un sistema marcio
You are the best Antonino Caponetto
Persone ammirevole. A dire poco.
Caponnetto UOMO sublime.
Ho pianto tutto il tempo
Grade uomo❤❤❤❤
❤❤❤
Sto piangendo grande mina Caponnetto e buscetta
Due uomini meravigliosi. Immensi
Invece del GF trasmettere sta roba qui in TV no!? per carità poi il popolo pensa....
Caponnetto un uomo davvero serio
la cosa più triste è ascoltare l'inizio di questo video in cui Minà afferma che si pensava fosse finito tutto il giorno della strage di Borsellino ed invece l'Italia si è ripresa mentre scorrono le immagini dell'arresto di Giovanni Brusca....l'Italia era finita davvero, Brusca era soltanto un individui che la Mafia per continuare a sopravvivere ed evolversi ha ritenuto possibile sacrificare...che triste epilogo per le nostre vite e per il nostro paese. Tristezza e rabbia...ma la Mafia è molto ma molto più forte di allora.
Non ho mai visto tanta tristezza negli occhi di una persona...
Grandissimo Gianni mina' un vero giornalista .
❤
Che uomo Caponnetto. Le sue riflessioni e la continua analisi autocritica, quando parla dei figli e di Borsellino, sono da uomo di altri tempi. Oggi non ne vedo di questa… umanità.
Purtroppo l'Italia non cambierà mai .
Falcone e Borsellino sono i miei miti..nessuno come loro erano vicini a far saltare il banco...ma purtroppo a saltare sono stati loro.Quando tocchi i colletti. Bianchi che sono ben inseriti nel nostro stato.Destino segnato dallo stato malato!!
da quel giorno l'Italia è cambiata. c'è ancora molto da fare ma la strada è segnata
Tu che ai mandato al macello falcone e borsellino.........dio esiste e la sua giustizia è corretta e giusta
Commenti ignobili questi.
Due gentiluomini.
Persona fragile, mediocre!
💖
E pensare che al funerale di Caponnetto non c'era nessun organo dello stato
E logico non era un corrotto .