Arrivano i Rofioi di Sanguinetto!

Quando si avvicina settembre, a Sanguinetto si ravviva un fermento che coinvolge diverse donne appassionate della cultura culinaria della propria terra.
Sono le donne dei rofioi, il dolce tipico di Sanguinetto, diventato una prelibatezza molto caratterizzante, con tanto di de.co, attestazione che testimonia l'autenticità e la storicità del prodotto, e di iscrizione nell'Albo dei prodotti tipici locali riconosciuti dalla Regione Veneto e iscritto nella Gazzetta Ufficiale.
È una storia davvero singolare quella dei rofioi, nati, come narra la storia, almeno 170 anni fa, più o meno all'epoca dell'Unità d'Italia, quando il 12 settembre, in occasione del Sacro Nome di Maria, i residenti della località Capo di Sotto, a sud del paese, facevano una festa con tanto di banchetti e dolciumi allestita davanti alla chiesetta della Rotonda, ancora oggi un simbolo importante per questo paese.
Ma di fronte a questa chiesetta, c'era la Locanda alla Posta, gestita dai signori Longhi, che avrebbero arricchito a modo loro quella stessa festa contradale impreziosendola con una delizia preparata per i viandanti, una sorta di raviolo (da cui l'estensione dialettale a riofiolo o rofiòl) dolce per la preparazione del quale venivano chiamate le donne del paese. E sembra che il signor Longhi, prima di dare l'ok per l'esecuzione del lavoro, si appartasse per inserire nel ripieno un ingrediente segretissimo...
Ebbene, sappiate che è ancora così, perché le donne ci sono ancora, sia nelle case sia nel laboratorio attrezzato in cui vengono confezionati ben 25000 rofioi per la festa (quest'anno si svolge dal 6 all'8 settembre). E anche il segreto c'è ancora, ma, ovviamente, non me lo hanno voluto rivelare, neanche all'orecchio!
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[@annavalentinaturri4141]

Un caro saluto da San Paolo Brasile

[@AnitaForigo]

La locanda era Croce Verde, non Alla Posta.
La ricetta di Pietro Longhi l'ha custodita per anni la mia famiglia che ha ospitato e curato Maria Marcantoni Longhi fino alla sua morte