Dopo 10 anni a Londra, tra circa un mese rientro in Italia. Non pensavo che la mia mente fosse investita da questa sorta di malinconia, euforia, sbalzi di umore, tensione ed una profondo senso di incertezza nonostante torno in Italia con un ottimo lavoro. Mi sento come quel carcerato che dopo anni passati in galera, una volta scontata la pena non riesce a viversi la libertà e sente il carcere come la sua casa. Mi sto confrontando con chi questa esperienza l'ha già vissuta e mi tranquillizza dicendomi che dopo qualche mese dal trasferimento queste sensazioni passano, io lo spero perché viceversa sarebbe un disastro psicologico. Incrocio le dita!
Vivo all'estero da circa otto anni ma ogni estate passo due mesi minimo in Italia. Negli ultimi anni lo shock culturale inverso tornando è stato fortissimo! Anche se fino a una settimana prima contavo i minuti che mi separavano al rientro! Una strategia che funziona per me è (banalmente) essermi comprata il VPN e guardare film italiani mentre sto in Inghilterra e poi film inglesi mentre sto in Italia. Mi sembra che noi Italiani espatriati siamo un po' come Balto: non è cane, non è lupo, sa soltanto quello che non è! Grazie ancora per un altro video fantastico. Sto pianificando il rientro a lungo termine in Italia e il tuo canale è il "fratello maggiore che c'è già passato" che purtroppo non ho mai avuto!
Causa pandemia sono tornato in Italia da due anni e per una serie di contingenze adesso sono bloccato qui, dopo dodici anni in cui ho passato dai sei ai dieci mesi l'anno all'estero (Germania, Francia, Asia centro / sud-est). Credo che su questo argomento potrei scrivere un libro... o meglio, avrei potuto scriverlo, se solo la vita in Italia non mi avesse tolto la motivazione. Sono passati due anni eppure lo shock culturale inverso è ancora quotidiano, alienante, opprimente. Conversazioni con immigrati, figli di immigrati (nemmeno tutti, solo i meno italianizzati) e viaggiatori vari sono più o meno gli unici attimi di sollievo. Il resto è per buona parte una lunga sequela di incomprensioni, di tentativi falliti di dialogo con chi subisce la propria cultura senza capirla, con chi non sa di non sapere.
Ti sei espressa super bene e m ha fatto ridere il ragionamento di Balto hahah. Immagina io originario del marocco, a 14 anni son venuto in italia con la familia poi dopo 15 anni di vita in italia mi son trasferito in belgio per gli stessi motivi degli italiani che si trasferiscono lavoro ecc ecc . Adesso però non so piu qual'è casa mia hahaha tanti volti penso di tornare in italia. Mi sento a mio agio solo quando sono su un aereo hahah
Sono 31 anni che vivo in Germania e sono 31 anni che mi sento spaesata,un pesce fuor d’acqua. Invece ogni volta che sono in Italia mi sento a casa, mi sento di appartenere li. So benissimo che ci sono differenze su determinate cose abissali se vogliamo tra Germania e Italia,so che qui in Germania su determinate cose si sta meglio,ma nonostante tutto non riesco a sentirmi a casa qui…
Quando sono rientrata in Italia pensavo che nessuno potesse capire il mio spaesamento. Anche se cercavo di spiegare quanto tutto mi sembrasse "strano" e diverso, sapevo che nessuno poteva veramente capirmi. Ci sono voluti parecchi mesi ma alla fine ne è valsa la pena. Rimpianti rispetto al mio rientro in Italia zero
Italiana all'estero da 4 + 1 anni. Per ora torno solo per vacanze (per ora) e già lo sento, già lo so. Quello che già ora mi dico io è "Sara, quando hai gli shock pensa alle cose belle, pensa alle cose belle e fai i respironi"
Io sto da 14 anni in Svizzera ma quando torno mi sento proprio a casa… anzi , amo il casino amo il modo di noi italiani i nostri modi di fare le nostre abitudini. Qui in Svizzera trovo tutto molto sobrio e noioso..
Ogni volta che torno a casa, rimango in adorazione del suono delle campane. Non voglio aprire una discussione. È un suono che mi manca tantissimo. Qui non c'è 😮
vivo in Germania e le cose positive che mi offre l'Italia (clima, lingua, paesaggi, certe abitudini) al momento sono meno di quelle che mi offre la Germania (mentalità, pluralità culturale, stipendio, rispetto per l'ambiente, trasporti, efficienza dei servizi, ambiente lavorativo, apertura al progresso)
Il problema, secondo me, è la componente emotiva: dato che amiamo il nostro Paese (o non torneremmo), ci rattrista o fa arrabbiare vedere come le cose e le persone siano cambiate poco...
30 anni in Germania, e quando sono stata in ferie a casa , Mi e preso un colpo .... Parlano troppo veloce , e strillano e Mi son trovata spaesata . Nn so se riuscirei a viverci 🤷♀️🤷♀️🤷♀️🤣🤣🤣
Mamma mia! Io al terzo mondo non riuscirei mai ad abituarmi. Complimenti per avercela fatta per 20 anni. Io sto in Brasile da un anno e mezzo e già sclero.
Dopo 10 anni a Londra, tra circa un mese rientro in Italia. Non pensavo che la mia mente fosse investita da questa sorta di malinconia, euforia, sbalzi di umore, tensione ed una profondo senso di incertezza nonostante torno in Italia con un ottimo lavoro. Mi sento come quel carcerato che dopo anni passati in galera, una volta scontata la pena non riesce a viversi la libertà e sente il carcere come la sua casa. Mi sto confrontando con chi questa esperienza l'ha già vissuta e mi tranquillizza dicendomi che dopo qualche mese dal trasferimento queste sensazioni passano, io lo spero perché viceversa sarebbe un disastro psicologico. Incrocio le dita!
In bocca al lupo!
Guarda anche io tra un mese torno in Italia dopo 5 anni qui a Londra, non vedo l'ora🎉
Vivo all'estero da circa otto anni ma ogni estate passo due mesi minimo in Italia. Negli ultimi anni lo shock culturale inverso tornando è stato fortissimo! Anche se fino a una settimana prima contavo i minuti che mi separavano al rientro! Una strategia che funziona per me è (banalmente) essermi comprata il VPN e guardare film italiani mentre sto in Inghilterra e poi film inglesi mentre sto in Italia. Mi sembra che noi Italiani espatriati siamo un po' come Balto: non è cane, non è lupo, sa soltanto quello che non è!
Grazie ancora per un altro video fantastico. Sto pianificando il rientro a lungo termine in Italia e il tuo canale è il "fratello maggiore che c'è già passato" che purtroppo non ho mai avuto!
Ciao Cati tvb ♡
Ottima strategia e grazie per le belle parole!
Causa pandemia sono tornato in Italia da due anni e per una serie di contingenze adesso sono bloccato qui, dopo dodici anni in cui ho passato dai sei ai dieci mesi l'anno all'estero (Germania, Francia, Asia centro / sud-est). Credo che su questo argomento potrei scrivere un libro... o meglio, avrei potuto scriverlo, se solo la vita in Italia non mi avesse tolto la motivazione. Sono passati due anni eppure lo shock culturale inverso è ancora quotidiano, alienante, opprimente. Conversazioni con immigrati, figli di immigrati (nemmeno tutti, solo i meno italianizzati) e viaggiatori vari sono più o meno gli unici attimi di sollievo. Il resto è per buona parte una lunga sequela di incomprensioni, di tentativi falliti di dialogo con chi subisce la propria cultura senza capirla, con chi non sa di non sapere.
Ti sei espressa super bene e m ha fatto ridere il ragionamento di Balto hahah. Immagina io originario del marocco, a 14 anni son venuto in italia con la familia poi dopo 15 anni di vita in italia mi son trasferito in belgio per gli stessi motivi degli italiani che si trasferiscono lavoro ecc ecc . Adesso però non so piu qual'è casa mia hahaha tanti volti penso di tornare in italia. Mi sento a mio agio solo quando sono su un aereo hahah
Sono 31 anni che vivo in Germania e sono 31 anni che mi sento spaesata,un pesce fuor d’acqua. Invece ogni volta che sono in Italia mi sento a casa, mi sento di appartenere li. So benissimo che ci sono differenze su determinate cose abissali se vogliamo tra Germania e Italia,so che qui in Germania su determinate cose si sta meglio,ma nonostante tutto non riesco a sentirmi a casa qui…
Condivido pienamente, non è semplice riadattarsi 😣 è come fare un passo indietro
Quando sono rientrata in Italia pensavo che nessuno potesse capire il mio spaesamento. Anche se cercavo di spiegare quanto tutto mi sembrasse "strano" e diverso, sapevo che nessuno poteva veramente capirmi. Ci sono voluti parecchi mesi ma alla fine ne è valsa la pena. Rimpianti rispetto al mio rientro in Italia zero
😃❤️
Italiana all'estero da 4 + 1 anni. Per ora torno solo per vacanze (per ora) e già lo sento, già lo so. Quello che già ora mi dico io è "Sara, quando hai gli shock pensa alle cose belle, pensa alle cose belle e fai i respironi"
Io sto da 14 anni in Svizzera ma quando torno mi sento proprio a casa… anzi , amo il casino amo il modo di noi italiani i nostri modi di fare le nostre abitudini. Qui in Svizzera trovo tutto molto sobrio e noioso..
Ogni volta che torno a casa, rimango in adorazione del suono delle campane. Non voglio aprire una discussione. È un suono che mi manca tantissimo. Qui non c'è 😮
vivo in Germania e le cose positive che mi offre l'Italia (clima, lingua, paesaggi, certe abitudini) al momento sono meno di quelle che mi offre la Germania (mentalità, pluralità culturale, stipendio, rispetto per l'ambiente, trasporti, efficienza dei servizi, ambiente lavorativo, apertura al progresso)
Il problema, secondo me, è la componente emotiva: dato che amiamo il nostro Paese (o non torneremmo), ci rattrista o fa arrabbiare vedere come le cose e le persone siano cambiate poco...
La sensazione di non sentirsi a casa mi è successa anche solo cambiando quartiere, ci vuole qualche mese per ambientarsi. Forse anche anni.
Detto anche shock culturale inverso , mamma mia ero totalmente sbandato XD
30 anni in Germania, e quando sono stata in ferie a casa , Mi e preso un colpo ....
Parlano troppo veloce , e strillano e Mi son trovata spaesata .
Nn so se riuscirei a viverci 🤷♀️🤷♀️🤷♀️🤣🤣🤣
Per la verità le urla nelle birrerie
tedesche fanno saltare i timpani, altro che le voci nei
locali Italiani...
Si provato....soprattutto ti da' fastidio la cafonaggine, fai confronto su tutto e ti da' fastidio tutto😢
Esatto, quello pesa😅
be io rientrero dopo 20 anni dalla repubblica dominicana, sicuro qui c e moltooo piu caos
in bocca al lupo!
@@theinternationalnerd ne ho bisogno anche perché adesso tutti si preoccupano per me, ironico chiaro. Non c è uno che mi dica brava
Mamma mia! Io al terzo mondo non riuscirei mai ad abituarmi. Complimenti per avercela fatta per 20 anni. Io sto in Brasile da un anno e mezzo e già sclero.