0:00 intro 0:26 Alò su The Substance 6:50 Marra su The Subastance 11:00 Victor su The Substance 12:39 Death match Victor-Frusciante 15:42 Frusciante su The Substance 17:45 Death match Marra-Frusciante 26:00 La scena più spaventosa del film secondo Vic 29:07 Gli horror in Italia 30:42 saluti finali 👾Instagram di CRITICONI: instagram.com/criticoniproject?igsh=MTlscTYydTZobG91MQ== Montaggio a cura di Just Cazzatine e Mr. Marra: youtube.com/@justcazzatine?si=q4wL01lHhAx7BOo1 Copertina a cura di FantuzPop: instagram.com/fantuzpop?igsh=M3dwdzVnOWk0NnNi
Fa comunque impressione come Aló sia un essere talmente tanto potente da non avere praticamente nessuna differenza con la sua versione Chad generata dall'IA
È incredibile come il Frusciante sia sempre convinto di aver ragione senza se e senza ma. Anche se poi la regista nelle interviste dischiara altro ha comunque ragione lui ahaha
Nella scena finale dove lei dice " non abbiate paura, sono sempre io" mi ha messo una tristezza infinita perché l'ho interpretata come una persona che si è rifatta talmente tanto da diventare talmente tanto la caricatura di sé stessa che anche gli altri non sanno come rapportarsi a lei e alla fine, dopo tutti gli interventi, l'approvazione degli altri sempre desiderata, non la ottieni comunque puntando tutto sull'estetica.
Io in realtà l'ho vista diversamente, lei non si è rifatta, lei dentro era un mostro brillava solo il successo ed una volta finito è uscito ciò che era realmente dentro, e qua c'è una leggera critica morale sul fatto che no NON TI ADORERANNO loro adoreranno il tuo successo, ma lei dentro non era a posto con sé stessa, infatti chi è a posto come l'uomo che incontra ex compagno, non affascinante all'apparenza ma in pace con s stesso che di quella sostanza non saprebbe che farsene.
parte migliore della puntata la moglie del Frusciantone (grande Eleonora) che come mia madre ti costruisce na casa partendo da un ceppo in tre ore scarse. Queen
Le scene della costruzione della porta e anche del calcio che fa volare Elisabeth nello scontro, fanno capire che la versione migliore di The Substance non è solo dal punto di vista estetico ma anche fisico e intellettivo; è come se Sue fosse un essere umano 2.0, migliore in tutto.
Beh se ragiono su questa tua teoria mi chiedo come faccia ad essere così stupida da non capire cosa sarebbe accaduto usufruendo di tutto il liquido ignorando le regole, non fosse per questo poteva avere senso, io banalmente sulla porta ho deciso di spegnere il cervello, sulla violenza semplicemente la versione madre era nettamente consumata e debole e il tipo di violenza è voluto per far capire quanto odiasse se stessa, infatti da spettatore non vedi una lotta fra due persone ma percepisci ciò che lei farebbe a se stessa in un occasione simile, la scena davanti allo specchio prima dell'appuntamento che sembra volersi strappare il viso ne è la prova.
@@marcotamburini3827 in realtá la nostra psiche è formata dall'es, cioé la parte primitiva della nostra psiche, che spesso può superare l'io interiore, cioé la parte razionale. Sue non onstante fosse più sveglia era cmq malata dal desiderio di essere e di fare. Da una parte abbiamo elisabeth che ha molto tempo libero ma é "brutta", dall'altra abbiamo Sue che é bellissima ma si sta consumando dal lavoro e l'ansia che i 7 giorni passino.
Anche io in un primo momento ho pensato che la scena non avesse senso poi mi sono detto: "a meno che non sia la versione migliore anche dal punto di vista della manualità e dell'intelletto quindi ci può stare". Per quello che riguarda il ragionamento del rubare il tempo lì è una questione emotiva ed egoismo invece. Almeno io la giustificherei così
Devo ancora vedere il video, ma volevo dirvi che Sono un ragazzo di 18 anni già estremamente appassionato di musica che grazie al lavoro di divulgazione di tutti e 4 sia in questo progetto che nei vari canali personali si è appassionato da qualche mese anche al cinema, che grazie anche a voi riesco ora riesco comprendere ed amare a 360 gradi. Spero che altre persone della mia età che anche per motivi anagrafici non conoscono tantissimo cinema vi seguano per farsi quantomeno un' idea di quanto sia bello il cinema. Detto questo il progetto è una figata e il film in questione personalmente l'ho apprezzato molto.
La visione determinista di Marra la trovo più attinente al film. Per una volta la posizione di Frusciante l'ho trovata troppo ottimista. Chi nasce, cresce e prospera in un ambiente malsano non ha scelta, è una vittima ed è costretta a subire. Una vera scelta Elisabeth Sparkle non ce l'ha mai avuta.
Io la vedo più attinente a quello che vuole essere (secondo me) il messaggio del film per chi lo ha diretto e, in quanto tale, un po' troppo giustificazionista e telefonato. Frusciante, come anche lecito che sia, ci vede quello che vuole vedere lui, sovrainterpretando, con la sua personale visione del mondo, che è anche più simile alla mia, ben intesi, ma è meno attinente a quello che il film realmente comunica.
Il progetto Criticoni comunque è davvero importante, un bene per la community di cinema di internet e in generale un aiuto a tutti i ragazzi come me, che a 22 anni ho appena finito la scuola di cinema in regia, che vogliono saperne di più, ascoltare pareri, capire quanti film, autori, generi possano mancare da apprendere e scoprire. Credo che l'unione di queste 4 personalità che hanno un approccio totalmente diverso nel parlare di cinema sia perfettamente riuscito, anche perché guardare video di una singola persona che recensisce un film ti rende più semplice "contestare" quello che ha da dire da spettatore, mentre in un caso come questo mi rendevo conto che io magari pensavo una cosa in contrasto sul film e qualcuno dei criticoni sosteneva quella mia causa, creando un dibattito all'interno del video stesso e facendomi ragionare maggiormente. A me l'unica cosa che piacerebbe è che si scendesse di più nei reparti, un analisi magari che non tocchi solo il tema che il film vuole esprimere ecc..., ma che possa andare nello specifico della regia (intesa proprio come "quell'inquadratura per me significa questo"), fotografia (colori, tagli di luce, focali ecc...), montaggio, sonoro ecc... Ovviamente comprendo non venga fatto perché mezz'ora in quattro è difficile già da gestire, ma per il futuro potrebbe essere un consiglio da provare ad integrare in altri format, anche perché comunque io trovo molto difficilmente canali che fanno questa cosa di analizzare nello specifico
Mi pare Marra aveva accennato al desiderio di fare delle piccole cose, non credo però sia in potere di solo loro 4 mettersi proprio a disquisire sul lato tecnico....colori e tagli di luce ne parlano ma ne parlano giustamente come chiacchera en-passant. se serve il corso di cinema devono avere un tot di qualifiche vere per poter dire "allora il taglio di luce si codifica in questi tipi: X,Y,Z,A,B,C, gli obiettivi possono essere dai Xmm ai XXXmm e la legge di proporzione che li regola è... Insomma la differenza tra vedere un programma con alberto angela che racconta un pò di archeologia e un archeologo vero che ti spiega come lavora. Non vorrei chiedessimo troppo invece di apprezzare una fcosa che comunque arriva almeno in parte a noi gratis
@illupi86 no vabbè ovviamente non è una pretesa ma un parere, perché noto che è una parte di mercato non coperta. Comunque non parlavo tanto di lato tecnico, ma di utilizzo espressivo di quei mezzi, non parlo di decodifica o calcoli illuminotecnici sul taglio di luce, né dell'esatta lunghezza della focale utilizzata. Potrebbe essere anche solamente "l'utilizzo di lenti più grandangolari mi ha restituito questo tipo di sensazione" ecc... Ricordo che anche io sono sempre un aspirante regista, non un direttore della fotografia ecc..., quindi pure io se dovessimo scendere in dettagli tanto tecnici non ne saprei abbastanza
Film magnifico. Il dibattito tra Marra e il Frusciate è pieno di spunti e interrogativi sul rapporto individuo-sistema carnefice-vittima davvero imprescindibili oggi. Il dibattito sulla porta in cartongesso doveroso.
La sostanza viene assorbita dal corpo, tanto quanto fa la regista con il cinema del passato per rielaborarlo con il linguaggio e i temi del contemporaneo. Una delle esperienze dell'anno!
Da studente di psicologia, sono d'accordissimo con la lettura di Davide. Elizabeth non ha le risorse per gestire bene la doppia vita. E sono d'accordo: Coralie Fargeat non ha mai uno sguardo severo su di lei. Ed è il motivo per cui trovo il film molto dolce.
L'unica piano di lettura di cui non ho sentito approfondimenti in nessuna recensione, è quello secondo cui questo film è una esaustiva metafora della psiche del narcisista...
@lorenzo8337 Ed è strano, visto che non si parla d'altro che di "narcisismo tossico", soprattutto sui social. Per intenderci, si abusa un sacco di quel termine, è quasi un jolly.
Una volta lavoravo con mio padre come aiutante cartongesso e vi assicuro che per quella porta i tempi variano dai cinque giorni a una settimana completa per le misure e le varie angolazioni da rispettare. La scena in sé è incredula per quel fattore di tempistica e poca esperienza della protagonista ma per il resto ho amato alla follia questo film! Gran video raga ❤
Saldatura ossiacetilenicha che utilizzano gli operai navali specializzati, dominata da questa che è vissuta tutta la vita nei camerini degli studi tv ...
è inspiegabile per me vedere come riuscite a funzionare così perfettamente nelle vostre discussioni nonostante questo format sia nato da poco. Io mi sono avvicinato al cinema da poco, ma vedere la vostra capacità critica e soprattutto la vostra capacità di trovare chiavi di lettura diversa è abbagliante. Non smettete mai vi prego
Ciao ragazzi io vi seguo sempre molto volentieri,siete bravissimi e molto simpatici.Volevo pero' fare un appunto sul film (the substance),io ci ho visto tanto anche del film (mammina cara) di Frank Perry del 1981,e di (che fine ha fatto baby Jane?),la cattiveria che invade dentro di noi quando ci sentiamo soli e abbandonati da tutti,il modo di guardarci allo specchio e la colpa che ci diamo quando invecchiamo e non siamo piu accettati in società.Tutto cio accade in questo film, come anche questi due che ho citato. Certo poi ce' tanto Cronenberg , comunque l ho trovato bellissimo e una Demy Moore superlativa.❤️Continuate così ad istruirci con la vostra bravura,per noi malati di cinema siete un toccasana.
Incredibile come le vostre idee, "divergenti", abbiano tanto in comune e tirino in ballo tanti spunti interessantissimi, per un film meraviglioso e tra i migliori dell'anno. Grazie Criticoni. 👏
A quanto pare per il personaggio interpretato da Dennis Quaid era stato precedentemente selezionato Ray Liotta, poi scartato a seguito della morte. Ho amato Quaid in questo film, ma non smetto di sognare su quale spessore avrebbe restituito all’intero film, e non solo al personaggio, quel genio di Liotta. Provate a immaginare la scena dei gamberi, e più in là, verso la fine, i suoi occhi nel terrore nella scena dello spettacolo di capodanno
Premesso che il film sia volutamente surreale e distorto, le scene che mi hanno stranito di più (facendomi uscire leggermente dal film), rispetto alla costruzionde della porta o alla lotta un po' sopra le righe tra le due versioni, sono quelle iniziali sulla conoscenza della protagonista di come usare i vari strumenti e cosa fare per farsi le iniezioni ecc. come se fosse semplice, oltretutto in una situazione sconcertante e di panico come quella. Detto questo gran film, a livello di messaggio e contenuto il migliore dell'anno per me.
Ho avuto modo di vedere il film ieri sera e la scena in sala che ho visto penso mi rimarrà impressa a vita, alla scena finale nel teatro, un padre con la figlia che avrà avuto sui 15 anni, si è alzato di scatto, ha preso la mano alla figlia e sono letteralmente scappati a gambe levate dalla sala correndo 🤣🤣🤣🤣
Quello che ha detto Frusciante per dibattere è quello che cercavo di dire sotto la recensione di Marra, probabilmente non mi sono saputo spiegare. Comunque il video mi è piaciuto tantissimo, le analisi che avete tirato fuori per me sono state interessantissime.
È incredibile perché nel dibattito tra Marra e Frusciante mi sono trovata d'accordo con tutti e due a turno, ogni volta che parlava uno davo ragione a lui e poi quando parlava l'altro cambiavo di nuovo... Io credo che la questione sia ancora più complessa, sicuramente Elisabeth non è un personaggio positivo, ha interiorizzato gli stessi meccanismi sociali che la portano a soffrire ed è anche lei stessa a metterli in pratica, ma è anche vero che è anche lei ad esserne vittima in primo luogo (come dice Marra). Il discorso di scelta o non scelta è sfumato, quando uno arriva a interiorizzare e normalizzare un meccanismo autodistruttivo, come le dipendenze, la libertà di scelta non è assente ma non è neanche così libera.
Nelle sequenze la recensione di Alò è lunga un dito intero, quella di Marra è lunga un dito intero, parla Victor ed è lunga un'unghia sporca perché FRUSCIANTE lo percuote dopo 30 secondi. AHAHAHAH Victor, chiedi se puoi fare il social media di Criticoni, magari ti diverti di più.
SPOILER Io sono d’accordo con Davide. La critica non è all’individuo ma alle condizioni sociali che portano alla creazione di quell’individuo, che finisce per creare metaforicamente un suo doppio. Per me questa ipotesi è rafforzata anche sul finale durante la citazione con la spruzzata di sangue sul pubblico. In quel momento la regista è come se stesse dicendo che tutte le persone, che stanno guardano quel corpo come automi, sono colpevoli
Opinione personale sul film: sono assolutamente d'accordo con Frusciante. Demi Moore non è una vittima. Il messaggio principale che ho colto io è che noi come esseri umani (e questa cosa è amplificata per un'attrice del genere), facenti parte di una società basata sull'aspetto estetico e sull'apparenza, non riusciamo ad accettare un fatto naturale come l'invecchiamento. Secondo me il film non dipinge la Moore come una "vittima", al massimo non la giudica, che sono due cose diverse. La vera vittima ad esempio è l'ex compagno di scuola, a cui lei dà buca non tanto perché non si senta bella, ma perché infondo lo reputa uno sfigato (lo si vede chiaramente quando si incontrano) e non vuole abbassarsi a quel livello.
No secondo me, non lo cerca subito perchè lo reputa uno sfigato, ma poi gli dà buca perché egoisticamente non si sente abbastanza per se stessa, in più come hanno detto loro è una persona sola incapace di condividire. Infine credo sia sia vittima sia carnefice di se stessa, di certo la morale non viene fatta a lei ma alla società che ci circonda, di cui però fa parte lei stessa.
@mattia1856 ci sta. Secondo me il fatto che lo cerchi solo quando lei ha bisogno e poi alla fine lo snobbi la rende esattamente uguale al produttore che la mette da parte. Il messaggio è che tutti facciamo i forti con chi possiamo permettercelo e siamo succubi con chi ha un potere su di noi. Ciò la rende un personaggio tutt'altro che compassionevole.
Uno dei migliori film del 2024. Concordo con Marra sulle emozioni che trasmette la scena dove lei si prepara per uscire. Quando sta quasi per farcela e poi vede il proprio rilesso distorto nel pomello della porta stavo male io per lei.
Invece per me sono perfettamente bilanciati ..la foga di frusciante compensa la quiete degli altri. Se ci fossero 4 fruscianti sarebbe impossibile, ma anche senza di lui si perderebbe molto nel lato "discussione"
Non so chi ti abbia parlato non bene di Anora di Baker (riprendendo una domanda che ti hanno fatto nell'ultima live di FilmSnow) ma merita assolutamente!
La scena del vecchio nel ristorante, se non lo avessi capito è il tipo dell'ospedale, poi fa l'inquadratura agli occhi azzurri nel caso non avessi capito che era lui, poi fa il falsh back della macchia sulla mano nel caso non lo avessi capito, poi fa vedere la cicatrice sulla schiena nel caso non lo avessi capito, poi gli cade il portafoglio e gli esce la card con codice nel caso non avessi capito che è il tipo dell:ospedale, poi un altro flashback nel caso che proprio non ti ricordi di lui. Ecco, per questo e altre cose del genere non lo posso reputare capolavoro. Ma grande film
Ottimo monito ai produttori: serve l'uso di quei MUA che fanno trucchi spettacolari che, con le parate zombie e le rappresentazioni nei vari comics rischiano di essere un talento sprecato
attesissimo cine - deathmatch 🙏 così come attendo un nuovo appuntamento Live, impossibile avere spoiler sul prossimo? Vorrei, in realtà, riuscire ad organizzare con voi in Toscana, tra Livorno e Firenze
Modena, 7 gennaio Cinema Astra per Nosferatu di Eggers. Appena avremo i biglietti disponibili ve li rilasciamo. Inoltre sul sito del Menotti si possono già prendere per le prossime due date di Marzo e Aprile.
0:01 ECCOCI QUA 🔥 1:19 AHAHAHAHAHAHAH grande Hitchcock 😅 4:06 Mi piace questo paragone con Hollywood 7:58 Scena straziante 8:22 " Perché io valgo " cit. L'Orèal Paris😅 10:23 Bellissima analisi di Marra👏🏻 13:14 Però ad un certo mi è venuto il dubbio che la casa non avesse un muro portante😅 È logico che se cerchi la plausibilità allora che questo risulta senza senso (come l'assenza di un documento per Sue), però è il bello del film. 16:10 Alò che flexa il fatto di averlo visto Cannes è fantastico 😂 18:07 Stavolta non sono d'accordo con Federico. È vero che Elizabeth decide di NON interrompere l'esperimento, ma è sbagliato porre il discorso solo sul fatto della solitudine. Nemmeno Sue ha una vera compagnia, lei viene amata solo perché è giovane e bella. Elizabeth attraverso Sue vuole rivivere la giovinezza e il successo. 18:38 No Federico, non sono d'accordo. Il tuo discorso sembra del tipo " i ricchi non possono piangere ", mentre pure le star di Hollywood sono persone, anche se tendiamo a deumanizzarle. Chiaro che Elizabeth non muore certo di fame, ma è stata privata della vita e mortificata da uomini misogini e viscidi, che non riconoscevano il suo fascino perché era " troppo vecchia ". Guardare gli attori di Hollywood, soprattutto le attrici: quasi tutti vittime di canoni di bellezza irraggiungibile se non tramite interventi estetici. 21:00 Comunque all'interno del film c'è anche un uomo che è vittima della sostanza.
A me è piaciuto molto, una bella fiaba horror. Strano che non si sia parlato dell'incidente che la Moore fa nei primi minuti del film, è una pellicola didascalica che spiega tutto e prende lo spettatore per mano dal primo all'ultimo secondo, e il fatto che lei non solo sopravviva, ma esca del tutto illesa da un incidente che per come è stato messo in scena probabilmente ti ucciderebbe 99 volte su 100, e che poi sia tanto incazzata quanto prima, urla in faccia allo spettatore che questa è una che come motivo di continuare a vivere ha il successo lavorativo e sentirsi amata sotto i riflettori. Insomma, una volta fuori dall'ospedale è un giorno come un altro per lei, poco importa che al 99% a quest'ora non dovresti neanche essere viva. Inoltre, nessuno ha pensato al nome del personaggio della Moore nel film? Anche quello che più ovvio e didascalico non si poteva? Elisabeth SPARKLE (scintilla/scintillare). Se a Elisabeth Sparkle togli la Sparkle, ecco che rimane solo Elisabeth. E cos'è Elisabeth? È il nulla, un guscio vuoto che non ha pensato ad altro egoisticamente se non a sé stessa, alla sua carriera, al suo successo, alla "Sparkle". È dipendente dal suo mondo marcio dello show business, e appena le tolgono la Sparkle ecco che inizia il film. Per le visioni Frusciante/Marra: credo che sia vero sia che lei è una merda che non ha niente e nessuno, sia la sua dipendenza totale dal quel sistema che l'ha ingurgitata, masticata e poi sputata come accade per tutti, cosa che non può accettare. Non può. Le cose sono strettamente intrecciate, la situazione in cui si trova una volta che è stata sputata via, sola come un cane con nient'altro che i trofei, è tutta una conseguenza. E sì, fanno schifo tutti, è Society e lei non è altro che un membro di Society che ora non va più bene alla Society stessa, ma vorrebbe ancora farne parte, merda quale è, facendo di tutto pur di riuscirci. Non c'è nessuna condanna da parte sua alla società, è pure ipocrita. È causa del suo male, durante il film, ma il motivo per cui si ritrova in tale condizione è una conseguenza appunto di tutto il resto. EDIT: quasi dimenticavo, ma per me poteva essere tranquillamente asciugato di quei soliti 15/20 minuti. Dopo 5 minuti di film, se hai un QI superiore a Forrest Gump (cit.), sai già come andrà tutto il resto. Certo, quando l'incipit è così prevedibile è lì che ti aspetti e speri di trovare invece delle scelte narrative che ti smentiscano, ma aimé non è questo il caso
Frusciante ci ha capito poco di questo film. La scena dello specchio è la rappresentazione tragica e perfetta delle insicurezze femminili riguardo l'aspetto fisico. Chiunque abbia avuto una compagna sa benissimo che molte donne/ragazze si cambiano vestiti/trucco/pettinatura molteplici volte prima di uscire di casa. Non mi stupisce che proprio una donna abbia scritto una sequenza del genere. Quello che frusciante non capisce è che la scelta della protagonista di prendere la sostanza deriva dall'íncapacità di accettare se stessa facendosi completamente soppraffare dalle proprie insicurezze. Non è una scelta come sostiene Frusciate. Condivido l'interpretazione di Marra mentre le letture portate da Frusciate sono sue proiezioni.
La puntata più bella per il film più bello dell'anno. Sono più dalla parte di Alò e Federico. Lei deve essere per forza consapevole e non è per niente una bella persona. Infatti alla fine viene fuori il mostro che era dentro. Una superficiale che pensava solo alla bellezza e nient'altro e si è autodistrutta per rincorrerla. Poi ovviamente il film non prende una netta posizione contro di lei, alla fine la compatisci. Ma non esistono buoni e cattivi, fanno tutti veramente schifo. Come fa schifo questa società capitalista, consumista e maschilista che si mangia tutto come Dennis Quaid mangia quei cazzo di gamberetti.
Salve la cosa della costruzione della porta, io me la sono spiegata così, siccome quella è la versione aggiornata migliore di sé e anche più intelligente e ha delle skill in più, quindi essendo la miglior versione di sé è plausibile che possa costruire una porta così perfetta in così poco tempo. L’ho vista come una specie di versione super eroina.
Io comunque la famosa scena della porta me la sono raccontata in questo modo: essendo Sue la "versione migliorata" di Elizabeth, è migliore in tutto e quindi riesce meglio in tutto
Semplicemente la cosa più credibile da fare era chiamare un operaio per farsi fare il lavoro. Ma dato che questo film ammicca ad un certo pubblico femminista, che un uomo (operaio) faccia il lavoro che una donna non sa fare, è un insulto al girl empowering. Stesso girl empowering che ti permette di dominare la saldatura ossiacetilenicha che fanno gli operai navali specializzati dopo anni di pratica, di sfilupparen abilità da piastrellista che ti permettono di fare porte a giorno perfettamente in bolla, abilita ingegneristiche per fare un meccanismo a pressione, senza parlare poi dell'ampio ambiente perfettamente pulito dietro una parete che doveva nascondere massimo un intercapedine...
Complimenti innanzitutto per questa bella idea di "Criticoni". A mio modesto parere non sono d'accordo con l'idea di Frusciante. La forza del film risiede proprio nella sua capacità di trascendere il caso specifico di Elizabeth e rendere la sua vicenda una metafora universale. Non è solo la storia di un’attrice o di una ballerina, ma un quadro che descrive qualsiasi figura professionale o artistica schiacciata da un ingranaggio che antepone il profitto, la visibilità e il consumo alla dignità umana. Dove forse può nascere il fraintendimento con l'idea di Frusciante è nell'interpretazione della "società". Se per società intendiamo il sistema mediatico-industriale, è chiaro che questo sia il "carnefice". Ma se si intende anche il pubblico che si nutre passivamente di questo meccanismo (spesso inconsapevolmente), allora si può dire che è vittima tanto quanto Elizabeth. Marra, come giustamente riporta anche nella sua recensione, fa un'osservazione importante: questa è una storia universale, estendibile a chiunque viva all'interno di una struttura dove esistono poteri asimmetrici. Elizabeth diventa il simbolo di chiunque venga sfruttato, manipolato e poi scartato. Elizabeth è vittima di un sistema che fagocita chiunque abbia qualcosa da offrire e che si lascia usare. Questo rende il film una potente critica al meccanismo stesso, più che un racconto circoscritto alla sua protagonista.
La mia lettura sulla questione della porta: è una cosa simbolica. Odia talmente tanto la versione peggiore di sé, non solo da nasconderla agli altri ma anche nascondendola a sè stessa mettendola in quello stanzino, creando una porta talmente perfetta, praticamente impercettibile, in modo da rimuovere anche solo il pensiero di quello che in verità è.
Fargeat ha detto in un'intervista che il personaggio di Elisabeth rappresenta quello che lei ha vissuto compiuti i 40 anni, la sua paura di venire invisibilizzata perché ormai "troppo vecchia". Ha anche aggiunto che non colpevolizzerà mai nessuna donna o uomo che cerca, in qualsiasi modo sia loro possibile, di esistere in questo mondo, anche attraverso il ricorso della chirurgia ad esempio.
Non è che come protagonista però abbia preso la donna di mezza età che si sente estromessa, su quello capisco il punto di Frusciante, hai creato una storia che si basa su una stra-ricca che è stata di stra-successo e che (volendo) potrebbe semplicemente ritirarsi a vita comoda e agiata senza grossi problemi, non una che magari perde il lavoro e si ritrova a dover andar sotto i ponti se non ricorre a.... in quel senso a una parte di pubblico può sembrare che sia l'analogia "sono tutti colpevoli, incluso lei che vuole troppo e non si rende conto che ha già avuto il 1000% in più della maggior parte della popolazione mondiale quindi si può anche riposare"
@@illupi86 ma mica perché una persona è ricca o ha avuto successo, non deve matematicamente avere problemi di fiducia in sé stessa o altro. Mi sembra sia una visione molto semplicistica di concepire la salute mentale degli esseri umani, che invece è molto complessa.
io l'ho appena recuperato. A parte alcune cose, l'ho trovato un buon horror e ho apprezzato la critica sociale alla superficialità del jet set. Ho amato il finale, la colonna sonora, montaggio e fotografia. Buona regia, con moltissime citazioni a maestri che amo come Kubrick, Cronenberg, Lynch e film come la saga di Re-Animator. Però...alcune cose proprio non sono riuscito a mandarle giù. La prima è buona parte dell'inizio, in cui si schiaffano natiche e seni e visioni perineali a pié sospinto ( ed a una certa, se vuoi criticare quella cultura, non mi sembra che lo stia facendo molto bene). La seconda è il "caso" che fa partire la storia...insomma, il fatto che una sostanza del genere sia conosciuta da così pochi e non ce ne sia nessuna traccia, nessuna informazione su sperimentazioni cliniche ecc. nella società edonistica dove viviamo mi pare abbastanza poco credibile. Ma poi più che la superficialità che porta all'utilizzo della sostanza mi ha lasciato perplesso il fatto che una persona ("star" televisiva di un programma di aerobica...insomma arrivata a 50 anni trovo strano che manco una volta abbia pensato al suo declino e al "dopo") senza nessuna informazione a parte una voce al telefono, senza alcun istinto di autoconservazione si spari in vena una cosa che forse si sa cosa fa, forse no. Sarò uno dei malati di verosimiglianza...ma con Hitchcock non ho mai avuto di tali problemi. P.S. Poi stare già a chiamarlo "horror dell'anno" o capolavoro...forse si stanno facendo i conti senza l'oste. E l'oste si chiama Eggers...
concordo con il Frusciantone nazionale. Il messaggio è diretto e critica molto un certo tipo di donna, la dipinge poco come vittima di un sistema maschilista che ovviamente ancora esiste, e molto come causa del suo stesso male. Il messaggio è chiaramente a certe donne che finché possono sfruttare il sistema maschilista se lo fanno andare bene e ne giovano, poi appena ne vengono estromesse e ne subiscono le conseguenze lo odiano e lo criticano. Quindi la regista secondo me dece “sveglia donne che se volete avete gli strumenti per cambiare il sistema, ma se siete le prime che ci marciate poi è inutile che ve ne lamentate”.
Visto al cinema qualche giorno fa... che dire, un film incredibile. Dopo l'inquietudine, il disgusto, lo shock e tanto altro delle prime ore dopo la visione, il film mi ha lasciato un grande senso di tristezza. Come si può arrivare ad odiare sé stessi fino a quel punto?
La cosa che fa ancora più paura, é il fatto che praticamente non puoì contare neanche più di te stesso. É una versione di elisabeth, ma non é cmq elisabeth, perché viene conaumata dal suo stesso desiderio di esserr bella e giovane.
D'accordo con Marra. Secondo me Fede parlando si vede che ha degli schemi precostituiti che non lo fanno riflettere su determinate cose. La protagonista, così come tutti gli altri, sono vittime. Se dobbiamo trovare un colpevole è lo stesso sistema capitalistico, secondo me. Finché non guarderemo ai personaggi come persone, con una loro profondità, complessità e interiorità, saremo sempre ancorati a un giudizio moralizzante, in cui si giudicano le scelte dei personaggi secondo degli schemi morali.
Io ho amato questo film, e l'ho amato così tanto anche grazie al fatto di averlo visto al cinema con la mia fidanzata. Dal mio personalissimo punto di vista, per comprendere la pellicola abbiamo bisogno di una voce femminile che ci possa spiegare le sue sensazioni. Parlando del film in sé, ho trovato le citazioni alla miriade di film solamente un punto a favore, sebbene per molti sia un punto a sfavore (cosa per me incomprensibile, sentire che questo film è troppo "derivativo"). Il personaggio principale, è un personaggio solo, un personaggio che non riesce assolutamente a staccarsi dalla sua gloria giovanile e vuole tornare al centro dei riflettori; il fatto che sia una "sola persona" la trovo assolutamente credibile fino a un certo punto, infatti parlando con la mia fidanzata, penso che la sua versione giovanile abbia sviluppato una vera e propria personalità, che la separa dal personaggio della Moore, e questo lo sottolineo soprattutto per l'odio che inizia a provare quando la sua versione "migliore" inizia a succhiarle la vita, una vera e propria vampira da un certo punto di vista, e proprio quando sta per terminare la sua versione giovane, e quella si sveglia di soprassalto, lì non sono più la stessa persona, in quel momento la personalità che si è creata prende il sopravvento, e soltanto con il mostro le due torneranno un unicum, con la scena spettacolare dello spettacolo di fine anno. Un'ultima cosa, seppur ci sarebbe da scrivere pagine e pagine su questo film, sono d'accordo ancora con Frusciante, il personaggio della Moore non vuole uscire dalla sua dipendenza, nemmeno quando può farlo, nel momento in cui non va dall'uomo che la vede ancora come la bellissima donna che era (ed è), lei decide di essere egoista, di non accettare la salvezza e di sprofondare ancora di più nel buco nero in cui si è ficcata. Un film che può far parlare per ore ed ore. (Ultimissimo appunto, il finale descrive perfettamente Sparkle, che muore sulla stella, l'unica cosa che realmente le importava, dall'inizio alla fine.)
@@mattia1856 Sparkle è una persona dipendente, diventa dipendente fin dal primo attimo in cui si vede allo specchio con il suo nuovo giovane corpo. Lei è inizialmente inconsapevole, ma quando arriva a scegliere di terminare l'esperienza e decide di non iniettare completamente il liquido terminale, lì prende la dua scelta consapevolmente. Prima di ciò sono assolutamente d'accordo che lei sia vittima di sé stessa e della società che la circonda e che l'ha fatta sentire quello che non è, ma ricordiamoci che c'è il personaggio del suo ex compagno che invece la vede ancora splendida come era, a cui lei non riesce a dare il peso che merita. Si potrebbe parlare per giorni delle colpe e delle pene (citazione molto consapevole) del personaggio.
Ma sarebbe stato molto ez per lei evitare tutto quel casino Cambi vita col compagno che ti vuole bene e rivendi tutto campando di rendita. Quindi anche secondo me la Sparkle non è proprio vittima indifesa
0:00 intro
0:26 Alò su The Substance
6:50 Marra su The Subastance
11:00 Victor su The Substance
12:39 Death match Victor-Frusciante
15:42 Frusciante su The Substance
17:45 Death match Marra-Frusciante
26:00 La scena più spaventosa del film secondo Vic
29:07 Gli horror in Italia
30:42 saluti finali
👾Instagram di CRITICONI: instagram.com/criticoniproject?igsh=MTlscTYydTZobG91MQ==
Montaggio a cura di Just Cazzatine e Mr. Marra: youtube.com/@justcazzatine?si=q4wL01lHhAx7BOo1
Copertina a cura di FantuzPop: instagram.com/fantuzpop?igsh=M3dwdzVnOWk0NnNi
Fa comunque impressione come Aló sia un essere talmente tanto potente da non avere praticamente nessuna differenza con la sua versione Chad generata dall'IA
Pensato la stessa cosa
Ciad
Omo the pance, omo the substance
questa è buona
Genio
Nel caso del fruscio diventa "omo de ponce "
@@damn_jaz9895 si ma questa la capiscono solo a Livorno e dintorni
Un body horror davvero fantastico. E, tra l’altro, l’occasione per riportare in sala un certo tipo di cinema.
Voi come al solito grandissimi 🗣️🆙
Ma vogliamo parlare della performance di Quaid squallidamente splendido
Io direi che è stato perfettamente squallido❤
Performans di qeid
Performans di qeid
Qeid
È incredibile come il Frusciante sia sempre convinto di aver ragione senza se e senza ma.
Anche se poi la regista nelle interviste dischiara altro ha comunque ragione lui ahaha
Potrebbe parlare anche in maniera meno aggressiva
@@lucasacchetti3591ma ripigliati
Spero il gruppo duri nonostante questo
@@danielepuddu5114Mah, si conoscono tutti da una vita, al massimo glielo diranno in privato ma si arrangeranno loro
Federico mi raccomando, imponiti sempre❤ Non li ascoltare
Alò rifatto nella thumbnail è quello più simile al sé originale… perché lui è già perfetto.
anzi l'hanno un po' ricchionizzato
È Cell
Tumbneil
@@zeze1991 essel
Nella scena finale dove lei dice " non abbiate paura, sono sempre io" mi ha messo una tristezza infinita perché l'ho interpretata come una persona che si è rifatta talmente tanto da diventare talmente tanto la caricatura di sé stessa che anche gli altri non sanno come rapportarsi a lei e alla fine, dopo tutti gli interventi, l'approvazione degli altri sempre desiderata, non la ottieni comunque puntando tutto sull'estetica.
Condivido
Io in realtà l'ho vista diversamente, lei non si è rifatta, lei dentro era un mostro brillava solo il successo ed una volta finito è uscito ciò che era realmente dentro, e qua c'è una leggera critica morale sul fatto che no NON TI ADORERANNO loro adoreranno il tuo successo, ma lei dentro non era a posto con sé stessa, infatti chi è a posto come l'uomo che incontra ex compagno, non affascinante all'apparenza ma in pace con s stesso che di quella sostanza non saprebbe che farsene.
parte migliore della puntata la moglie del Frusciantone (grande Eleonora) che come mia madre ti costruisce na casa partendo da un ceppo in tre ore scarse. Queen
Quindi Eleonora potremmo definirla la nuova signora Ceppo?
bella intro, le chiappe delle qualley in spandex è un ottimo modo di iniziare la giornata
Le scene della costruzione della porta e anche del calcio che fa volare Elisabeth nello scontro, fanno capire che la versione migliore di The Substance non è solo dal punto di vista estetico ma anche fisico e intellettivo; è come se Sue fosse un essere umano 2.0, migliore in tutto.
Infatti ho pensato che il gemello sia una versione tua migliore in tutto perché magari riscrive anche il DNA
Beh se ragiono su questa tua teoria mi chiedo come faccia ad essere così stupida da non capire cosa sarebbe accaduto usufruendo di tutto il liquido ignorando le regole, non fosse per questo poteva avere senso, io banalmente sulla porta ho deciso di spegnere il cervello, sulla violenza semplicemente la versione madre era nettamente consumata e debole e il tipo di violenza è voluto per far capire quanto odiasse se stessa, infatti da spettatore non vedi una lotta fra due persone ma percepisci ciò che lei farebbe a se stessa in un occasione simile, la scena davanti allo specchio prima dell'appuntamento che sembra volersi strappare il viso ne è la prova.
@@marcotamburini3827 in realtá la nostra psiche è formata dall'es, cioé la parte primitiva della nostra psiche, che spesso può superare l'io interiore, cioé la parte razionale. Sue non onstante fosse più sveglia era cmq malata dal desiderio di essere e di fare. Da una parte abbiamo elisabeth che ha molto tempo libero ma é "brutta", dall'altra abbiamo Sue che é bellissima ma si sta consumando dal lavoro e l'ansia che i 7 giorni passino.
Infatti a me ha ricordato molto Resident evil
Anche io in un primo momento ho pensato che la scena non avesse senso poi mi sono detto: "a meno che non sia la versione migliore anche dal punto di vista della manualità e dell'intelletto quindi ci può stare". Per quello che riguarda il ragionamento del rubare il tempo lì è una questione emotiva ed egoismo invece. Almeno io la giustificherei così
Sbaglio o al minuto 8:41 il buon Frusciante ha provato a chiedere un umilissimo ciotolino de pasta?
Devo ancora vedere il video, ma volevo dirvi che Sono un ragazzo di 18 anni già estremamente appassionato di musica che grazie al lavoro di divulgazione di tutti e 4 sia in questo progetto che nei vari canali personali si è appassionato da qualche mese anche al cinema, che grazie anche a voi riesco ora riesco comprendere ed amare a 360 gradi. Spero che altre persone della mia età che anche per motivi anagrafici non conoscono tantissimo cinema vi seguano per farsi quantomeno un' idea di quanto sia bello il cinema. Detto questo il progetto è una figata e il film in questione personalmente l'ho apprezzato molto.
Ce lo vedo Marra che attacca il tubicino ad Aló buttato sul pavimento del bagno. Ricordate, voi siete uno.
Se intendi che Alò è la mia versione bella sì
Marra
@@Criticoni-z5gnel vostro caso la clonazione non crea la versione più bella ma più critica.
Ahahahaha
Per me il montaggio di lei che costruisce la porta è una citazione al video “Satisfaction” di Benny Benassi
Anche lo spot di "Brava Giovanna Brava" del Saratoga 😁
0:29 petizione per far interpretare Longlegs ad Alò in un eventuale prequel. Edoardo Leo non aveva veramente colto il potenziale di quest'uomo
La visione determinista di Marra la trovo più attinente al film. Per una volta la posizione di Frusciante l'ho trovata troppo ottimista. Chi nasce, cresce e prospera in un ambiente malsano non ha scelta, è una vittima ed è costretta a subire. Una vera scelta Elisabeth Sparkle non ce l'ha mai avuta.
Io la vedo più attinente a quello che vuole essere (secondo me) il messaggio del film per chi lo ha diretto e, in quanto tale, un po' troppo giustificazionista e telefonato. Frusciante, come anche lecito che sia, ci vede quello che vuole vedere lui, sovrainterpretando, con la sua personale visione del mondo, che è anche più simile alla mia, ben intesi, ma è meno attinente a quello che il film realmente comunica.
Il progetto Criticoni comunque è davvero importante, un bene per la community di cinema di internet e in generale un aiuto a tutti i ragazzi come me, che a 22 anni ho appena finito la scuola di cinema in regia, che vogliono saperne di più, ascoltare pareri, capire quanti film, autori, generi possano mancare da apprendere e scoprire. Credo che l'unione di queste 4 personalità che hanno un approccio totalmente diverso nel parlare di cinema sia perfettamente riuscito, anche perché guardare video di una singola persona che recensisce un film ti rende più semplice "contestare" quello che ha da dire da spettatore, mentre in un caso come questo mi rendevo conto che io magari pensavo una cosa in contrasto sul film e qualcuno dei criticoni sosteneva quella mia causa, creando un dibattito all'interno del video stesso e facendomi ragionare maggiormente. A me l'unica cosa che piacerebbe è che si scendesse di più nei reparti, un analisi magari che non tocchi solo il tema che il film vuole esprimere ecc..., ma che possa andare nello specifico della regia (intesa proprio come "quell'inquadratura per me significa questo"), fotografia (colori, tagli di luce, focali ecc...), montaggio, sonoro ecc... Ovviamente comprendo non venga fatto perché mezz'ora in quattro è difficile già da gestire, ma per il futuro potrebbe essere un consiglio da provare ad integrare in altri format, anche perché comunque io trovo molto difficilmente canali che fanno questa cosa di analizzare nello specifico
Mi pare Marra aveva accennato al desiderio di fare delle piccole cose, non credo però sia in potere di solo loro 4 mettersi proprio a disquisire sul lato tecnico....colori e tagli di luce ne parlano ma ne parlano giustamente come chiacchera en-passant. se serve il corso di cinema devono avere un tot di qualifiche vere per poter dire "allora il taglio di luce si codifica in questi tipi: X,Y,Z,A,B,C, gli obiettivi possono essere dai Xmm ai XXXmm e la legge di proporzione che li regola è...
Insomma la differenza tra vedere un programma con alberto angela che racconta un pò di archeologia e un archeologo vero che ti spiega come lavora.
Non vorrei chiedessimo troppo invece di apprezzare una fcosa che comunque arriva almeno in parte a noi gratis
@illupi86 no vabbè ovviamente non è una pretesa ma un parere, perché noto che è una parte di mercato non coperta. Comunque non parlavo tanto di lato tecnico, ma di utilizzo espressivo di quei mezzi, non parlo di decodifica o calcoli illuminotecnici sul taglio di luce, né dell'esatta lunghezza della focale utilizzata. Potrebbe essere anche solamente "l'utilizzo di lenti più grandangolari mi ha restituito questo tipo di sensazione" ecc... Ricordo che anche io sono sempre un aspirante regista, non un direttore della fotografia ecc..., quindi pure io se dovessimo scendere in dettagli tanto tecnici non ne saprei abbastanza
Film magnifico. Il dibattito tra Marra e il Frusciate è pieno di spunti e interrogativi sul rapporto individuo-sistema carnefice-vittima davvero imprescindibili oggi. Il dibattito sulla porta in cartongesso doveroso.
Dal thumbnail Francesco Alo' mi dà la sensazione di essere la mente dietro gli anni di piombo in Italia
@@domenicoclerico3892 tambneil
Tumbneil
Foto copertina video mi ricorda la tabella di standard di bellezza de "il forum dei brutti"
La sostanza viene assorbita dal corpo, tanto quanto fa la regista con il cinema del passato per rielaborarlo con il linguaggio e i temi del contemporaneo. Una delle esperienze dell'anno!
😂😅 veramente i temi sono praticamente gli stessi
9:41 concordo pienamente con Federico
Ahahah, dovevi fare il comico dei poveri! Ti do un consiglio utile: sfoga il tuo odio con una bella corsa impegnativa invece che insultare.
Dopo aver sentito la risata spaventosa di Aló a 10:57 non riuscirò più a dormire per almeno un mese.
Devo ammettere che non mi succedeva da tanto tempo di riconsiderare la mia idea su un film, complimenti Federico
Da studente di psicologia, sono d'accordissimo con la lettura di Davide. Elizabeth non ha le risorse per gestire bene la doppia vita. E sono d'accordo: Coralie Fargeat non ha mai uno sguardo severo su di lei. Ed è il motivo per cui trovo il film molto dolce.
L'unica piano di lettura di cui non ho sentito approfondimenti in nessuna recensione, è quello secondo cui questo film è una esaustiva metafora della psiche del narcisista...
@lorenzo8337 Ed è strano, visto che non si parla d'altro che di "narcisismo tossico", soprattutto sui social. Per intenderci, si abusa un sacco di quel termine, è quasi un jolly.
Una volta lavoravo con mio padre come aiutante cartongesso e vi assicuro che per quella porta i tempi variano dai cinque giorni a una settimana completa per le misure e le varie angolazioni da rispettare. La scena in sé è incredula per quel fattore di tempistica e poca esperienza della protagonista ma per il resto ho amato alla follia questo film! Gran video raga ❤
Ci sta che però la sostanza ti renda anche più intelligente e oiù forte.
Saldatura ossiacetilenicha che utilizzano gli operai navali specializzati, dominata da questa che è vissuta tutta la vita nei camerini degli studi tv ...
YALE “How'd you get past the security?”
IKE: “What do you mean? I walked right past.”.
Splendido talk, miei cari.
Un abbraccione da Anghiari! 😉🤟🏻🎬
Mi piace preventivo e si parte...👍❤
si gode sempre di più
grandissimo Davide, come sempre. Bellissima recensione. Grazie ragazzi 👍🏻
è inspiegabile per me vedere come riuscite a funzionare così perfettamente nelle vostre discussioni nonostante questo format sia nato da poco. Io mi sono avvicinato al cinema da poco, ma vedere la vostra capacità critica e soprattutto la vostra capacità di trovare chiavi di lettura diversa è abbagliante. Non smettete mai vi prego
Grazie mille
Io li ascolterei per ore...😮
Berlinguer la grande ambizione, farete un party anti Trump?@@Criticoni-z5g
Ciao ragazzi io vi seguo sempre molto volentieri,siete bravissimi e molto simpatici.Volevo pero' fare un appunto sul film (the substance),io ci ho visto tanto anche del film (mammina cara) di Frank Perry del 1981,e di (che fine ha fatto baby Jane?),la cattiveria che invade dentro di noi quando ci sentiamo soli e abbandonati da tutti,il modo di guardarci allo specchio e la colpa che ci diamo quando invecchiamo e non siamo piu accettati in società.Tutto cio accade in questo film, come anche questi due che ho citato. Certo poi ce' tanto Cronenberg , comunque l ho trovato bellissimo e una Demy Moore superlativa.❤️Continuate così ad istruirci con la vostra bravura,per noi malati di cinema siete un toccasana.
finalmente posso vedere il video in tutta tranquillità
Le intro sempre spettacolari hahahahah
La copertina mi ha ucciso
@@wholelottaheaven miau ciso
Bellissimo dibattito, quattro punti di vista diversi nonostante il film sia piaciuto a tutti. Questo è CINEMA ❤
Frusciante che dice "fatemi finire un discorso" quando lui comincia i discorsi parlando sopra quelli degli altri...
Adovo 😂
Ma lascia in pace Federico e fai un commento coerente al video: si sta analizzando un film e non quello che dice chi!
Frusciante è supremo
Frusciante che si lamenta che viene interrotto.. incredibile😅
Almeno lui ha 100 mila persone che lo seguono. Forza Frusciante!
Un pannello di cartongesso!
2:30 Mr Marra rimembra i celeberrimi momenti con il “Top Social Media Manager” Liccardo Rosario.
15:07 ahahahahah grande il death match
@@lemno2081 detmech
Incredibile come le vostre idee, "divergenti", abbiano tanto in comune e tirino in ballo tanti spunti interessantissimi, per un film meraviglioso e tra i migliori dell'anno.
Grazie Criticoni. 👏
Siete i fuoriclasse italiani tra i recensori di cinema. Chapeau 🎩
A quanto pare per il personaggio interpretato da Dennis Quaid era stato precedentemente selezionato Ray Liotta, poi scartato a seguito della morte. Ho amato Quaid in questo film, ma non smetto di sognare su quale spessore avrebbe restituito all’intero film, e non solo al personaggio, quel genio di Liotta. Provate a immaginare la scena dei gamberi, e più in là, verso la fine, i suoi occhi nel terrore nella scena dello spettacolo di capodanno
Alò uguale nella thumbnail >
Puntata più attesa dello scontro Aló Vs Frusciante su Scorsese 😂
Un canale podcast su spotify dei criticoni e mi salvate la mattinata mentre vado a lavoro
Madonna che hype
@@samuuuuelem aip
Apprezzatissimo l'uso degli effetti reali, la computer grafica non avrebbe reso altrettanto bene
È stato un bellissimo dibattito costruttivo di tutti e quattro su un meraviglioso e spettacolare film ❤
Premesso che il film sia volutamente surreale e distorto, le scene che mi hanno stranito di più (facendomi uscire leggermente dal film), rispetto alla costruzionde della porta o alla lotta un po' sopra le righe tra le due versioni, sono quelle iniziali sulla conoscenza della protagonista di come usare i vari strumenti e cosa fare per farsi le iniezioni ecc. come se fosse semplice, oltretutto in una situazione sconcertante e di panico come quella. Detto questo gran film, a livello di messaggio e contenuto il migliore dell'anno per me.
Ho avuto modo di vedere il film ieri sera e la scena in sala che ho visto penso mi rimarrà impressa a vita, alla scena finale nel teatro, un padre con la figlia che avrà avuto sui 15 anni, si è alzato di scatto, ha preso la mano alla figlia e sono letteralmente scappati a gambe levate dalla sala correndo 🤣🤣🤣🤣
Quando il cinema crea cinema nella vita reale, stupendo 🤣
La dimostrazione che a 15 anni questi ADOLESCENTI vengono trattati come BAMBINI
@@otellomaccioni5830 l,infanzia a quelle età è appena finita. O sta per finire. Che ti aspetti ? mi verrebbe da aggiungere
Marra è l’unico che ha capito the substance
È bello vedervi parlare sul "significato di essere donna".
❤️😘
La sensibilità di Marra patrimonio dell'umanità.
Aló è il più bello di tutti 😊
Concordo
Quello che ha detto Frusciante per dibattere è quello che cercavo di dire sotto la recensione di Marra, probabilmente non mi sono saputo spiegare. Comunque il video mi è piaciuto tantissimo, le analisi che avete tirato fuori per me sono state interessantissime.
È incredibile perché nel dibattito tra Marra e Frusciante mi sono trovata d'accordo con tutti e due a turno, ogni volta che parlava uno davo ragione a lui e poi quando parlava l'altro cambiavo di nuovo... Io credo che la questione sia ancora più complessa, sicuramente Elisabeth non è un personaggio positivo, ha interiorizzato gli stessi meccanismi sociali che la portano a soffrire ed è anche lei stessa a metterli in pratica, ma è anche vero che è anche lei ad esserne vittima in primo luogo (come dice Marra). Il discorso di scelta o non scelta è sfumato, quando uno arriva a interiorizzare e normalizzare un meccanismo autodistruttivo, come le dipendenze, la libertà di scelta non è assente ma non è neanche così libera.
Dopolachiusura di Badtaste (chissà che fine faranno le video recensioni di Francesco), mi attaccherò a questi video come un cinefilo ai film di Lynch
Nelle sequenze la recensione di Alò è lunga un dito intero, quella di Marra è lunga un dito intero, parla Victor ed è lunga un'unghia sporca perché FRUSCIANTE lo percuote dopo 30 secondi. AHAHAHAH Victor, chiedi se puoi fare il social media di Criticoni, magari ti diverti di più.
Sto bene così, grazie
SPOILER
Io sono d’accordo con Davide. La critica non è all’individuo ma alle condizioni sociali che portano alla creazione di quell’individuo, che finisce per creare metaforicamente un suo doppio. Per me questa ipotesi è rafforzata anche sul finale durante la citazione con la spruzzata di sangue sul pubblico. In quel momento la regista è come se stesse dicendo che tutte le persone, che stanno guardano quel corpo come automi, sono colpevoli
L'individuo è sempre responsabile delle proprie scelte.
@@artistadicasatv1607stronzata detta✅
La scena che crea la stanza e distrugge il muro di pannello spot pubblicitario di note Marche 😂😂
Ma come si fa' a dire che Longlegs è meglio di Substance????
Ma siamo seri?
la parte migliore rimane la polemica sulla parete di cartongesso che si può costruire in 6 ore
Opinione personale sul film: sono assolutamente d'accordo con Frusciante. Demi Moore non è una vittima. Il messaggio principale che ho colto io è che noi come esseri umani (e questa cosa è amplificata per un'attrice del genere), facenti parte di una società basata sull'aspetto estetico e sull'apparenza, non riusciamo ad accettare un fatto naturale come l'invecchiamento. Secondo me il film non dipinge la Moore come una "vittima", al massimo non la giudica, che sono due cose diverse. La vera vittima ad esempio è l'ex compagno di scuola, a cui lei dà buca non tanto perché non si senta bella, ma perché infondo lo reputa uno sfigato (lo si vede chiaramente quando si incontrano) e non vuole abbassarsi a quel livello.
No secondo me, non lo cerca subito perchè lo reputa uno sfigato, ma poi gli dà buca perché egoisticamente non si sente abbastanza per se stessa, in più come hanno detto loro è una persona sola incapace di condividire. Infine credo sia sia vittima sia carnefice di se stessa, di certo la morale non viene fatta a lei ma alla società che ci circonda, di cui però fa parte lei stessa.
@mattia1856 ci sta. Secondo me il fatto che lo cerchi solo quando lei ha bisogno e poi alla fine lo snobbi la rende esattamente uguale al produttore che la mette da parte. Il messaggio è che tutti facciamo i forti con chi possiamo permettercelo e siamo succubi con chi ha un potere su di noi. Ciò la rende un personaggio tutt'altro che compassionevole.
Mai chiuso così velocemente "Movieblog- Venom the Last Dance"
Muviblog venom delastdens
Uno dei migliori film del 2024. Concordo con Marra sulle emozioni che trasmette la scena dove lei si prepara per uscire. Quando sta quasi per farcela e poi vede il proprio rilesso distorto nel pomello della porta stavo male io per lei.
Il progetto criticoni finirà per l incapacità di Frusciante di lasciar finire di parlare
Invece per me sono perfettamente bilanciati ..la foga di frusciante compensa la quiete degli altri. Se ci fossero 4 fruscianti sarebbe impossibile, ma anche senza di lui si perderebbe molto nel lato "discussione"
Non abbiamo più nemmeno critici perfetto
Datemene 10 ore di discussione sul cinema così
Non so chi ti abbia parlato non bene di Anora di Baker (riprendendo una domanda che ti hanno fatto nell'ultima live di FilmSnow) ma merita assolutamente!
La scena del vecchio nel ristorante, se non lo avessi capito è il tipo dell'ospedale, poi fa l'inquadratura agli occhi azzurri nel caso non avessi capito che era lui, poi fa il falsh back della macchia sulla mano nel caso non lo avessi capito, poi fa vedere la cicatrice sulla schiena nel caso non lo avessi capito, poi gli cade il portafoglio e gli esce la card con codice nel caso non avessi capito che è il tipo dell:ospedale, poi un altro flashback nel caso che proprio non ti ricordi di lui. Ecco, per questo e altre cose del genere non lo posso reputare capolavoro. Ma grande film
Secondo me per quante scene surreali ci sono non si può definire troppo didascalico, ed è solo una scena comunque.
Film che vuole arrivare pure all’ultimo degli idioti. Ci sono didascalie che spiegano le didascalie
Ottimo monito ai produttori: serve l'uso di quei MUA che fanno trucchi spettacolari che, con le parate zombie e le rappresentazioni nei vari comics rischiano di essere un talento sprecato
attesissimo cine - deathmatch 🙏
così come attendo un nuovo appuntamento Live, impossibile avere spoiler sul prossimo?
Vorrei, in realtà, riuscire ad organizzare con voi in Toscana, tra Livorno e Firenze
Modena, 7 gennaio Cinema Astra per Nosferatu di Eggers. Appena avremo i biglietti disponibili ve li rilasciamo. Inoltre sul sito del Menotti si possono già prendere per le prossime due date di Marzo e Aprile.
Mi piace la deriva Criticoni -Leroy Merlin
Lerua ' marlen
@@rcr8773 Lili Marlene
quei bastardi non mi hanno accettato come magazziniere
0:01 ECCOCI QUA 🔥
1:19 AHAHAHAHAHAHAH grande Hitchcock 😅
4:06 Mi piace questo paragone con Hollywood
7:58 Scena straziante
8:22 " Perché io valgo " cit. L'Orèal Paris😅
10:23 Bellissima analisi di Marra👏🏻
13:14 Però ad un certo mi è venuto il dubbio che la casa non avesse un muro portante😅 È logico che se cerchi la plausibilità allora che questo risulta senza senso (come l'assenza di un documento per Sue), però è il bello del film.
16:10 Alò che flexa il fatto di averlo visto Cannes è fantastico 😂
18:07 Stavolta non sono d'accordo con Federico. È vero che Elizabeth decide di NON interrompere l'esperimento, ma è sbagliato porre il discorso solo sul fatto della solitudine. Nemmeno Sue ha una vera compagnia, lei viene amata solo perché è giovane e bella. Elizabeth attraverso Sue vuole rivivere la giovinezza e il successo.
18:38 No Federico, non sono d'accordo. Il tuo discorso sembra del tipo " i ricchi non possono piangere ", mentre pure le star di Hollywood sono persone, anche se tendiamo a deumanizzarle. Chiaro che Elizabeth non muore certo di fame, ma è stata privata della vita e mortificata da uomini misogini e viscidi, che non riconoscevano il suo fascino perché era " troppo vecchia ". Guardare gli attori di Hollywood, soprattutto le attrici: quasi tutti vittime di canoni di bellezza irraggiungibile se non tramite interventi estetici.
21:00 Comunque all'interno del film c'è anche un uomo che è vittima della sostanza.
Onestamente per un film del genere solo 30 minuti da dedicargli sono pochi
Da quello che ho capito dal dialogo sul film, è probabile che i produttori non vogliano film così proprio perché sono tipo Quaid in questo film
A me è piaciuto molto, una bella fiaba horror. Strano che non si sia parlato dell'incidente che la Moore fa nei primi minuti del film, è una pellicola didascalica che spiega tutto e prende lo spettatore per mano dal primo all'ultimo secondo, e il fatto che lei non solo sopravviva, ma esca del tutto illesa da un incidente che per come è stato messo in scena probabilmente ti ucciderebbe 99 volte su 100, e che poi sia tanto incazzata quanto prima, urla in faccia allo spettatore che questa è una che come motivo di continuare a vivere ha il successo lavorativo e sentirsi amata sotto i riflettori. Insomma, una volta fuori dall'ospedale è un giorno come un altro per lei, poco importa che al 99% a quest'ora non dovresti neanche essere viva. Inoltre, nessuno ha pensato al nome del personaggio della Moore nel film? Anche quello che più ovvio e didascalico non si poteva? Elisabeth SPARKLE (scintilla/scintillare). Se a Elisabeth Sparkle togli la Sparkle, ecco che rimane solo Elisabeth. E cos'è Elisabeth? È il nulla, un guscio vuoto che non ha pensato ad altro egoisticamente se non a sé stessa, alla sua carriera, al suo successo, alla "Sparkle". È dipendente dal suo mondo marcio dello show business, e appena le tolgono la Sparkle ecco che inizia il film.
Per le visioni Frusciante/Marra: credo che sia vero sia che lei è una merda che non ha niente e nessuno, sia la sua dipendenza totale dal quel sistema che l'ha ingurgitata, masticata e poi sputata come accade per tutti, cosa che non può accettare. Non può. Le cose sono strettamente intrecciate, la situazione in cui si trova una volta che è stata sputata via, sola come un cane con nient'altro che i trofei, è tutta una conseguenza. E sì, fanno schifo tutti, è Society e lei non è altro che un membro di Society che ora non va più bene alla Society stessa, ma vorrebbe ancora farne parte, merda quale è, facendo di tutto pur di riuscirci. Non c'è nessuna condanna da parte sua alla società, è pure ipocrita. È causa del suo male, durante il film, ma il motivo per cui si ritrova in tale condizione è una conseguenza appunto di tutto il resto.
EDIT: quasi dimenticavo, ma per me poteva essere tranquillamente asciugato di quei soliti 15/20 minuti. Dopo 5 minuti di film, se hai un QI superiore a Forrest Gump (cit.), sai già come andrà tutto il resto. Certo, quando l'incipit è così prevedibile è lì che ti aspetti e speri di trovare invece delle scelte narrative che ti smentiscano, ma aimé non è questo il caso
Frusciante ci ha capito poco di questo film. La scena dello specchio è la rappresentazione tragica e perfetta delle insicurezze femminili riguardo l'aspetto fisico. Chiunque abbia avuto una compagna sa benissimo che molte donne/ragazze si cambiano vestiti/trucco/pettinatura molteplici volte prima di uscire di casa. Non mi stupisce che proprio una donna abbia scritto una sequenza del genere. Quello che frusciante non capisce è che la scelta della protagonista di prendere la sostanza deriva dall'íncapacità di accettare se stessa facendosi completamente soppraffare dalle proprie insicurezze. Non è una scelta come sostiene Frusciate. Condivido l'interpretazione di Marra mentre le letture portate da Frusciate sono sue proiezioni.
La puntata più bella per il film più bello dell'anno. Sono più dalla parte di Alò e Federico. Lei deve essere per forza consapevole e non è per niente una bella persona. Infatti alla fine viene fuori il mostro che era dentro. Una superficiale che pensava solo alla bellezza e nient'altro e si è autodistrutta per rincorrerla. Poi ovviamente il film non prende una netta posizione contro di lei, alla fine la compatisci. Ma non esistono buoni e cattivi, fanno tutti veramente schifo. Come fa schifo questa società capitalista, consumista e maschilista che si mangia tutto come Dennis Quaid mangia quei cazzo di gamberetti.
Salve la cosa della costruzione della porta, io me la sono spiegata così, siccome quella è la versione aggiornata migliore di sé e anche più intelligente e ha delle skill in più, quindi essendo la miglior versione di sé è plausibile che possa costruire una porta così perfetta in così poco tempo. L’ho vista come una specie di versione super eroina.
Oddio Francesco sulla seconda foto sembra un membro della banda della magliana 😅.
La foto da ricercato ahaha
FierALOcchio
@andreatonellotto8662 ahahahahah
Io comunque la famosa scena della porta me la sono raccontata in questo modo: essendo Sue la "versione migliorata" di Elizabeth, è migliore in tutto e quindi riesce meglio in tutto
Tranne nel capire che consumare la vecchia se stessa si ritorce contro...😅
@@marcotamburini3827spesso gli impulsi primordiali prevalgono con l'inteligenza
Semplicemente la cosa più credibile da fare era chiamare un operaio per farsi fare il lavoro. Ma dato che questo film ammicca ad un certo pubblico femminista, che un uomo (operaio) faccia il lavoro che una donna non sa fare, è un insulto al girl empowering. Stesso girl empowering che ti permette di dominare la saldatura ossiacetilenicha che fanno gli operai navali specializzati dopo anni di pratica, di sfilupparen abilità da piastrellista che ti permettono di fare porte a giorno perfettamente in bolla, abilita ingegneristiche per fare un meccanismo a pressione, senza parlare poi dell'ampio ambiente perfettamente pulito dietro una parete che doveva nascondere massimo un intercapedine...
@lorenzo8337 con il corpo steso a terra cereeeeertoooo
Complimenti innanzitutto per questa bella idea di "Criticoni". A mio modesto parere non sono d'accordo con l'idea di Frusciante.
La forza del film risiede proprio nella sua capacità di trascendere il caso specifico di Elizabeth e rendere la sua vicenda una metafora universale. Non è solo la storia di un’attrice o di una ballerina, ma un quadro che descrive qualsiasi figura professionale o artistica schiacciata da un ingranaggio che antepone il profitto, la visibilità e il consumo alla dignità umana.
Dove forse può nascere il fraintendimento con l'idea di Frusciante è nell'interpretazione della "società". Se per società intendiamo il sistema mediatico-industriale, è chiaro che questo sia il "carnefice". Ma se si intende anche il pubblico che si nutre passivamente di questo meccanismo (spesso inconsapevolmente), allora si può dire che è vittima tanto quanto Elizabeth.
Marra, come giustamente riporta anche nella sua recensione, fa un'osservazione importante: questa è una storia universale, estendibile a chiunque viva all'interno di una struttura dove esistono poteri asimmetrici. Elizabeth diventa il simbolo di chiunque venga sfruttato, manipolato e poi scartato.
Elizabeth è vittima di un sistema che fagocita chiunque abbia qualcosa da offrire e che si lascia usare. Questo rende il film una potente critica al meccanismo stesso, più che un racconto circoscritto alla sua protagonista.
La mia lettura sulla questione della porta: è una cosa simbolica. Odia talmente tanto la versione peggiore di sé, non solo da nasconderla agli altri ma anche nascondendola a sè stessa mettendola in quello stanzino, creando una porta talmente perfetta, praticamente impercettibile, in modo da rimuovere anche solo il pensiero di quello che in verità è.
È quello che ho detto io. Non va intesa in modo letterale ma è tutto su un piano simbolico
Frusciante però deve imparare a lasciar parlare anche gli altri…
ma manco un poco vedi. Lui funziona così. Va benissimo così. (per me ovviamente)
@ va bene prof 🫡
07:50 In assoluto la scena più inquietante. Non riuscivo a pensare ad altro per tutto il film.
Fargeat ha detto in un'intervista che il personaggio di Elisabeth rappresenta quello che lei ha vissuto compiuti i 40 anni, la sua paura di venire invisibilizzata perché ormai "troppo vecchia". Ha anche aggiunto che non colpevolizzerà mai nessuna donna o uomo che cerca, in qualsiasi modo sia loro possibile, di esistere in questo mondo, anche attraverso il ricorso della chirurgia ad esempio.
Non è che come protagonista però abbia preso la donna di mezza età che si sente estromessa, su quello capisco il punto di Frusciante, hai creato una storia che si basa su una stra-ricca che è stata di stra-successo e che (volendo) potrebbe semplicemente ritirarsi a vita comoda e agiata senza grossi problemi, non una che magari perde il lavoro e si ritrova a dover andar sotto i ponti se non ricorre a.... in quel senso a una parte di pubblico può sembrare che sia l'analogia "sono tutti colpevoli, incluso lei che vuole troppo e non si rende conto che ha già avuto il 1000% in più della maggior parte della popolazione mondiale quindi si può anche riposare"
@@illupi86 ma mica perché una persona è ricca o ha avuto successo, non deve matematicamente avere problemi di fiducia in sé stessa o altro. Mi sembra sia una visione molto semplicistica di concepire la salute mentale degli esseri umani, che invece è molto complessa.
io l'ho appena recuperato. A parte alcune cose, l'ho trovato un buon horror e ho apprezzato la critica sociale alla superficialità del jet set.
Ho amato il finale, la colonna sonora, montaggio e fotografia. Buona regia, con moltissime citazioni a maestri che amo come Kubrick, Cronenberg, Lynch e film come la saga di Re-Animator.
Però...alcune cose proprio non sono riuscito a mandarle giù. La prima è buona parte dell'inizio, in cui si schiaffano natiche e seni e visioni perineali a pié sospinto ( ed a una certa, se vuoi criticare quella cultura, non mi sembra che lo stia facendo molto bene). La seconda è il "caso" che fa partire la storia...insomma, il fatto che una sostanza del genere sia conosciuta da così pochi e non ce ne sia nessuna traccia, nessuna informazione su sperimentazioni cliniche ecc. nella società edonistica dove viviamo mi pare abbastanza poco credibile. Ma poi più che la superficialità che porta all'utilizzo della sostanza mi ha lasciato perplesso il fatto che una persona ("star" televisiva di un programma di aerobica...insomma arrivata a 50 anni trovo strano che manco una volta abbia pensato al suo declino e al "dopo") senza nessuna informazione a parte una voce al telefono, senza alcun istinto di autoconservazione si spari in vena una cosa che forse si sa cosa fa, forse no.
Sarò uno dei malati di verosimiglianza...ma con Hitchcock non ho mai avuto di tali problemi.
P.S. Poi stare già a chiamarlo "horror dell'anno" o capolavoro...forse si stanno facendo i conti senza l'oste. E l'oste si chiama Eggers...
concordo con il Frusciantone nazionale. Il messaggio è diretto e critica molto un certo tipo di donna, la dipinge poco come vittima di un sistema maschilista che ovviamente ancora esiste, e molto come causa del suo stesso male. Il messaggio è chiaramente a certe donne che finché possono sfruttare il sistema maschilista se lo fanno andare bene e ne giovano, poi appena ne vengono estromesse e ne subiscono le conseguenze lo odiano e lo criticano. Quindi la regista secondo me dece “sveglia donne che se volete avete gli strumenti per cambiare il sistema, ma se siete le prime che ci marciate poi è inutile che ve ne lamentate”.
Visto al cinema qualche giorno fa... che dire, un film incredibile. Dopo l'inquietudine, il disgusto, lo shock e tanto altro delle prime ore dopo la visione, il film mi ha lasciato un grande senso di tristezza. Come si può arrivare ad odiare sé stessi fino a quel punto?
Risposta: la bella società in cui viviamo, formata dalle persone stesse.
La cosa che fa ancora più paura, é il fatto che praticamente non puoì contare neanche più di te stesso. É una versione di elisabeth, ma non é cmq elisabeth, perché viene conaumata dal suo stesso desiderio di esserr bella e giovane.
Film bomba ❤
Remember.....you are one
@@Estcentury iuaruan
D'accordo con Marra. Secondo me Fede parlando si vede che ha degli schemi precostituiti che non lo fanno riflettere su determinate cose. La protagonista, così come tutti gli altri, sono vittime. Se dobbiamo trovare un colpevole è lo stesso sistema capitalistico, secondo me. Finché non guarderemo ai personaggi come persone, con una loro profondità, complessità e interiorità, saremo sempre ancorati a un giudizio moralizzante, in cui si giudicano le scelte dei personaggi secondo degli schemi morali.
sto film è una meraviglia
ho aspettato questo video più di penelope con ulisse
Io ho amato questo film, e l'ho amato così tanto anche grazie al fatto di averlo visto al cinema con la mia fidanzata. Dal mio personalissimo punto di vista, per comprendere la pellicola abbiamo bisogno di una voce femminile che ci possa spiegare le sue sensazioni. Parlando del film in sé, ho trovato le citazioni alla miriade di film solamente un punto a favore, sebbene per molti sia un punto a sfavore (cosa per me incomprensibile, sentire che questo film è troppo "derivativo"). Il personaggio principale, è un personaggio solo, un personaggio che non riesce assolutamente a staccarsi dalla sua gloria giovanile e vuole tornare al centro dei riflettori; il fatto che sia una "sola persona" la trovo assolutamente credibile fino a un certo punto, infatti parlando con la mia fidanzata, penso che la sua versione giovanile abbia sviluppato una vera e propria personalità, che la separa dal personaggio della Moore, e questo lo sottolineo soprattutto per l'odio che inizia a provare quando la sua versione "migliore" inizia a succhiarle la vita, una vera e propria vampira da un certo punto di vista, e proprio quando sta per terminare la sua versione giovane, e quella si sveglia di soprassalto, lì non sono più la stessa persona, in quel momento la personalità che si è creata prende il sopravvento, e soltanto con il mostro le due torneranno un unicum, con la scena spettacolare dello spettacolo di fine anno. Un'ultima cosa, seppur ci sarebbe da scrivere pagine e pagine su questo film, sono d'accordo ancora con Frusciante, il personaggio della Moore non vuole uscire dalla sua dipendenza, nemmeno quando può farlo, nel momento in cui non va dall'uomo che la vede ancora come la bellissima donna che era (ed è), lei decide di essere egoista, di non accettare la salvezza e di sprofondare ancora di più nel buco nero in cui si è ficcata. Un film che può far parlare per ore ed ore. (Ultimissimo appunto, il finale descrive perfettamente Sparkle, che muore sulla stella, l'unica cosa che realmente le importava, dall'inizio alla fine.)
Vittima di se stessa, le scelte le prende lei certo, ma quanto consapevolmente? Quanto è influenzata da ciò che la circonda?
@@mattia1856 Sparkle è una persona dipendente, diventa dipendente fin dal primo attimo in cui si vede allo specchio con il suo nuovo giovane corpo. Lei è inizialmente inconsapevole, ma quando arriva a scegliere di terminare l'esperienza e decide di non iniettare completamente il liquido terminale, lì prende la dua scelta consapevolmente. Prima di ciò sono assolutamente d'accordo che lei sia vittima di sé stessa e della società che la circonda e che l'ha fatta sentire quello che non è, ma ricordiamoci che c'è il personaggio del suo ex compagno che invece la vede ancora splendida come era, a cui lei non riesce a dare il peso che merita. Si potrebbe parlare per giorni delle colpe e delle pene (citazione molto consapevole) del personaggio.
Ma sarebbe stato molto ez per lei evitare tutto quel casino
Cambi vita col compagno che ti vuole bene e rivendi tutto campando di rendita.
Quindi anche secondo me la Sparkle non è proprio vittima indifesa