Da insegnante spero proprio che non passino cento anni per realizzare questo obiettivo che ci aiuterebbe ad entrare in una comunicazione vera e più efficace in tutti i sensi con i bambini prima e i ragazzi dopo❤
Cara Flavia, noi facciamo il nostro pezzo e tu, più di me, avendo a che fare con giovanissime creature _malleabili_ sul piano emotivo e cognitivo. Buona domenica!
@@SergioOmassi Vero Sergio❣ Nondimeno, credo,come te, che queste conoscenze dovrebbero far parte del patrimonio personale e professionale di ogni docente. Ognuno poi ne farà il miglior uso possibile rispetto al proprio modi di essere, ma c'è una grande differenza tra averlo o meno. Buona domenica Sergio con tanto affetto personale e gratitudine per i contenuti che condividi❤
Buongiorno caro Sergio. Ho compreso che il linguaggio non verbale è diretto dall'inconscio e già questo mi sgomenta perché per sua natura mi pare inafferrabile ed astratto. Ma con la pratica e lo studio, alla fine,è pur esso una nuova "lingua" in parte codificata e dai significanti sempre più certi e affidabili. Credo di aver sempre prestato attenzione a questa parte della comunicazione tra esseri umani ed ora ,grazie al tuo impegno e alla fiducia che ho nelle tue affermazioni, sta diventando per me una piacevole lettura degli altrui gesti e comportamenti che svolgo in sincronia col linguaggio verbale... Ma...talvolta...più capisco e più patisco...specie quando mi accorgo che il non verbale smentisce le parole appena pronunciate...Vale comunque la pena provarci ... È sempre una crescita ed n arricchimento personale... Forse ho scritto in modo criptico ma tu mi hai compreso...con perenne stima... Giò
Caro Gió, è vero che a volte anche io preferirei non saper leggere gli indicatori non verbali, soprattutto quando mi trovo davanti a persone “fondamentali” e percepisco delle incongruenze tra ciò che affermano e ciò che probabilmente provano intimamente. Tuttavia ci ho fatto il callo, forte del fatto che in fondo siamo tutti incongruenti a volte, noi occidentali, quindi ho imparato ad accettarlo. L’utilizzo che preferisco è sempre quello di cogliere questi indicatori per capire come far sentire il mio interlocutore al meglio, registrando le sue esigenze emotive e, nei limiti del possibile, calibrandomi su esse. Grazie per la tua presenza, ti stimo allo stesso modo 🙂
Hai ragione, Sergio. Cercherò di adottare la tua stessa ottica e incallire meglio la mia sensibilità che talvolta mi è più da ostacolo che da risorsa...
Se tutto va bene tra un centinaio di anni ... Grazie sig Sergio . C'è un problema ed è questo : ci sono persone che san fingere molto bene sul piano emotivo , e ci si impegna anche a capirle approfonditamente . Questa da parte loro è una presa in giro colossale . Perciò credo che serva imparare prima molto bene a distinguere il falso dal vero sul piano emotivo . 👋
Conoscere il linguaggio del corpo permette di individuare indicatori particolari che possono aiutare a capire la vera emotività di una persona, anche se cerca di nasconderla…
Da insegnante spero proprio che non passino cento anni per realizzare questo obiettivo che ci aiuterebbe ad entrare in una comunicazione vera e più efficace in tutti i sensi con i bambini prima e i ragazzi dopo❤
Cara Flavia, noi facciamo il nostro pezzo e tu, più di me, avendo a che fare con giovanissime creature _malleabili_ sul piano emotivo e cognitivo.
Buona domenica!
@@SergioOmassi Vero Sergio❣ Nondimeno, credo,come te, che queste conoscenze dovrebbero far parte del patrimonio personale e professionale di ogni docente. Ognuno poi ne farà il miglior uso possibile rispetto al proprio modi di essere, ma c'è una grande differenza tra averlo o meno. Buona domenica Sergio con tanto affetto personale e gratitudine per i contenuti che condividi❤
Buongiorno caro Sergio.
Ho compreso che il linguaggio non verbale è diretto dall'inconscio e già questo mi sgomenta perché per sua natura mi pare inafferrabile ed astratto.
Ma con la pratica e lo studio, alla fine,è pur esso una nuova "lingua" in parte codificata e dai significanti sempre più certi e affidabili.
Credo di aver sempre prestato attenzione a questa parte della comunicazione tra esseri umani ed ora ,grazie al tuo impegno e alla fiducia che ho nelle tue affermazioni, sta diventando per me una piacevole lettura degli altrui gesti e comportamenti che svolgo in sincronia col linguaggio verbale...
Ma...talvolta...più capisco e più patisco...specie quando mi accorgo che il non verbale smentisce le parole appena pronunciate...Vale comunque la pena provarci ...
È sempre una crescita ed n arricchimento personale...
Forse ho scritto in modo criptico ma tu mi hai compreso...con perenne stima...
Giò
Caro Gió, è vero che a volte anche io preferirei non saper leggere gli indicatori non verbali, soprattutto quando mi trovo davanti a persone “fondamentali” e percepisco delle incongruenze tra ciò che affermano e ciò che probabilmente provano intimamente.
Tuttavia ci ho fatto il callo, forte del fatto che in fondo siamo tutti incongruenti a volte, noi occidentali, quindi ho imparato ad accettarlo.
L’utilizzo che preferisco è sempre quello di cogliere questi indicatori per capire come far sentire il mio interlocutore al meglio, registrando le sue esigenze emotive e, nei limiti del possibile, calibrandomi su esse.
Grazie per la tua presenza, ti stimo allo stesso modo 🙂
Hai ragione, Sergio. Cercherò di adottare la tua stessa ottica e incallire meglio la mia sensibilità che talvolta mi è più da ostacolo che da risorsa...
@@gioverde9592 manco fossimo nati gemelli…
🤣🤣🤣🤣
Se tutto va bene tra un centinaio di anni ...
Grazie sig Sergio . C'è un problema ed è questo : ci sono persone che san fingere molto bene sul piano emotivo , e ci si impegna anche a capirle approfonditamente . Questa da parte loro è una presa in giro colossale . Perciò credo che serva imparare prima molto bene a distinguere il falso dal vero sul piano emotivo . 👋
Conoscere il linguaggio del corpo permette di individuare indicatori particolari che possono aiutare a capire la vera emotività di una persona, anche se cerca di nasconderla…