Avevo 18 anni quando successe!Un omicidio che ancora oggi che ne ho 43 mi torna a volte nella mente...L'immagine di questa ragazza cosi giovane e l assurdo modo in cui ha perso la vita ancora oggi mi lascia una tristezza incredibile e infinita!
Anche io mi ricordo che rimasi sconvolta e quando si scoprì il movente tutta la vicenda mi lasciò atterrita e terrorizzata. Ancora oggi non riesco a farmene una ragione.
@@melamarcia82 curioso il fatto che tu sia rimasta sconvolta "quando si scoprì il movente". Atterrita e terrorizzata, addirittura. Il mondo ancora aspetta il "movente".
@@antoniomassari3389 ma se Miss Corsini aveva appena detto che "si scoprì" il movente! Volete la ragione, volete il movente. Cosa cavolo volete in realtà è difficile da capire.
Ricordo benissimo quella mattina. Ero uno studente di giurisprudenza e passai di lì neppure mezz'ora prima che passasse lei. Pur non avendola mai conosciuta il nome e la foto di Marta Russo sono indelebili nella mia memoria. Le mando un bacio con la speranza che arrivi fin là su. Il suo ricordo è spesso nelle mie preghiere.
anche io passai li davanti a quella via poco prima dell'inizio della lezione alla Facoltà di Lettere, come sempre di corsa, all'uscita tutta La Sapienza era in delirio
Alla fine per lavorare..bisogna andare in carcere...e proprio vero..chi uccide viene seguito e accompagnato nel percorso di vita...invece ai famigliari delle vittime nn viene dato nessun supporto...condannati al dolore atroce che li accompagnerà per tutta la vita...😱😱😱😰
Ero a pochi passi da loro, stavo andando di fretta alla mensa per poi prendere il treno di ritorno a casa, ero con un compagno di corso. Mi voltai perché sentii che qualcosa era successo e vedendo la ragazza a terra con l'amica in ginocchio vicino a lei pensammo ad un malore, avrei voluto avvicinarmi per dare aiuto ma fui esortato ad andare perché avremmo di sicuro perso il treno...ritornato a casa mi telefonò quell'amico e mi riferì l'accaduto, non potevo crederci...
Non era possibile condannarli con pene più alte, non c'era lo straccio di una prova, arma non trovata, movente inesistente, depistaggi nelle indagini che capirebbe pure un bambino. La condanna si è basata sul nulla.
Evidentemente è stato un processo molto strano. A mio avviso non erano sicuri della loro colpevolezza quindi per non sbagliare troppo non hanno dato una pena troppo severa, c'è da dire che le prove non sono del tutto schiaccianti. Poi dall'altro canto siamo in Italia, la giustizia è presente poche volte
Chi doveva pagare, l'Alletto, il PM e il Callagan de noantri, se l'è cavata, e hanno condannato due innocenti. Se il processo si fosse tenuto in un'altra procura e non nella più sporca d'Italia. In un'altra procura, dopo la visione del video, il giudice avrebbe preso a calci in culo il PM.
Ammesso e non concesso che io decida di rischiare la mia carriera, la mia libertà e la mia onorabilità uccidendo una persona a caso per dimostrare ad un collega-amico che il delitto perfetto sia possibile, non dovrei magari evitare di sparare da un luogo come l'Aula 6 in cui sono presenti altre tre persone e quindi tre testimoni in grado di mandare all'aria proprio quel delitto perfetto per cui sto rischiando tutto?
@@cla7436 Più che l'università in se come istituzione mi domando come certe persone siano riuscite a superare i concorsi per l'ingresso nelle forze dell'ordine ed in magistratura visto che ci sono lacune evidenti persino ad un bambino di quarta elementare
Mi ha sempre colpito questa tragedia, oggi che ho 47 anni sono convinto come al epoca che c'è una storia, un omicidio, un processo, che non ha niente di normale e penso che se fosse accaduto fuori da un Ateneo ci sarebbero state condanne pou pesanti.
Figli e figlie di papà senza un briciolo di intelligenza e sempre proni al sistema, sempre tendenti all'omertà, ansiosi di poter tornare al più presto alle loro merendine.
È il mio terrore: essere accusato da persone che hanno in precedenza negato di sapere qualcosa e avere allo stesso tempo un debole alibi (per dire, vivo da solo, ho orari flessibili di lavoro e vedo poche persone durante la settimana, dove lo trovo un alibi se non sono a lavoro?)
Grande Lugli ti seguo da sempre e non mi stanco mai!! Come le racconti tu le storie di cronaca nera c’è solo ( ma dietro di un bel po’) c’è Lucarelli!! Soprattutto per le storie di cronaca di Roma anche se io sono del Nord est Emilia !! Spero tanto di sentire più storie con il tuo racconto ❤🙏🙏🙏👍👍👍
Un’altra pista subito seguita dalle indagini fatte a 360 gradi dagli inquirenti, fu quella che portava alla ditta di pulizie Pul.Tra, nei cui locali e mezzi vennero ritrovate diverse armi giocattolo, alcune delle quali modificate: nessuna, però, risultò compatibile con l’arma che aveva ucciso Marta Russo. Nell’inchiesta, inoltre, finì per un certo periodo anche uno dei bibliotecari della facoltà di Lettere dell’università, Rino Zingale, appassionato di armi. Fu proprio uno dei legali di Scattone, l' avvocato Francesco Petrelli, a rilanciare l' ipotesi più suggestiva e inquietante nella sua arringa conclusiva del processo d' appello, rivelando a sorpresa un particolare inedito. Il 9 maggio del '97, quando fu uccisa la povera Marta Russo, era giorno di paga alla "Pul.tra", la ditta che ha in appalto le pulizie all' interno dell' Università e il cui magazzino affaccia proprio sul vialetto dove la studentessa venne ferita a morte. «Il killer - incalzò Petrelli - potrebbe aver colpito per sbaglio Marta, dopo essersi appostato nel bagno disabili al pianterreno, di fronte alla porta della "Pul.tra", per mirare a qualcuno che quel giorno doveva sicuramente uscirne». In realtà, a fare per prima quell' ipotesi era stata la stessa Digos, tre giorni dopo il delitto, in un' informativa del 12 maggio registrata agli atti del processo. A pagina 4 si legge fra l' altro che «il più accreditabile luogo da cui è stato esploso il colpo» è proprio il bagno per handicappati della Facoltà di Scienze Statistiche. Ma il dato ancora più significativo è un altro. Dallo stesso documento, firmato dal dirigente della Squadra mobile D' Angelo e controfirmato dal dirigente della Digos Vulpiani, risulta che in quel vialetto qualcuno aveva già usato in passato armi da fuoco: «Due scalfitture di proiettile sul muro a pochi metri di distanza dalla medesima porta dimostrano e confermano che anche in precedenza all' evento delittuoso, e probabilmente dallo stesso punto di fuoco, sono stati sparati dei colpi». A distanza di molto tempo, durante il processo di primo grado, l' intuizione iniziale della polizia fu confortata dalla perizia collegiale commissionata dalla Corte d' Assise. In base agli esami balistici, ai prelievi seguiti e alle testimonianze raccolte, i periti affermarono innanzitutto di non avere «elementi tecnici che indichino il coinvolgimento degli imputati in quello sparo». E fra le diverse finestre compatibili con la traiettoria del proiettile, attribuirono «una più accentuata probabilità» proprio a quella del bagno disabili al pianterreno di Statistica, di fronte al magazzino della "Pul.tra". A parte i riscontri delle indagini che all' epoca non fornirono esiti positivi, c' è un elemento fra gli altri che ha indotto la Corte d' Appello a escludere la prima ricostruzione suggerita dalla Digos subito dopo il delitto: «La presenza, nel locale a piano terra, di un' inferriata a maglie di 12,5 centimetri ciascuna rendeva l' ipotesi che si fosse sparato dalla relativa finestra difficilmente realizzabile». Al di là del fatto che in questo caso la presunta difficoltà del tiro non ne implica necessariamente l' impossibilità, vale al contrario l' osservazione contenuta nella lucida requisitoria con cui il sostituto procuratore generale, Vincenzo Geraci, chiese e ottenne l' annullamento di quella sentenza: «Sul piano logico, anzi, non è incongruo ritenere che l' esistenza della grata avrebbe potuto perfino offrire un ausilio a chi - per tener ferma la mano - avesse inteso sparare appoggiando l' arma su una delle sbarre della finestra». Un altro dato a favore di questa pista alternativa è emersa dalle perizie chimiche: la presenza di «fibre di lana di vetro» sul proiettile che uccise Marta Russo, analoghe a quelle rinvenute poi nel bagno di Statistica, nei pannelli del soffitto. E' stato lo stesso perito nominato dalla Corte d' Appello, Ezio Zernar, a escludere che queste fibre potessero risalire alla finestra della Sala Assistenti, rilevandone invece «una presenza notevole» nella toilette al piano terra e attribuendone la provenienza a «materiale per coibentazioni». Agli atti del processo, c' è poi una documentazione fotografica che smonta in proposito una tesi dell' accusa. Secondo i pubblici ministeri, quel bagno - essendo riservato ai disabili e quindi dotato di un maniglione antipanico, non si può chiudere a chiave dall' interno e perciò nessuno avrebbe pensato di appostarsi proprio lì per sparare, con il rischio di essere scoperto facilmente. A smentire però questa affermazione sono due foto scattate dalla polizia scientifica e debitamente registrate con i numeri 64-65. Mostrano il tubo flessibile della doccia annodato intorno alla maniglia, per bloccare dall' interno la porta: il 9 maggio del '97, un' ora dopo il ferimento di Marta Russo, fu trovato fuori posto, a penzoloni nel vuoto, in una posizione ritenuta dagli investigatori anomala e sospetta. Quanto ai testimoni presenti in quel vialetto dell' Università al momento del delitto, non c' è nessuno che abbia visto lo sparatore: né alla finestra della Sala Assistenti né a quella del bagno disabili al pianterreno. Poco prima dello sparo, intorno alle 11,20 di quel venerdi maledetto, lo studente Adriano Leoni entrò nel bagno per handicappati perché tutti gli altri erano occupati, trovò la finestra aperta e istintivamente la chiuse. Ma un altro studente, Andrea Ditta, che camminava nel vialetto in direzione opposta a Marta Russo e alla sua amica Iolanda Ricci, ha affermato che subito dopo aver udito il colpo la sua attenzione si concentrò sulla finestra del bagno di Statistica: «Le imposte mi sembra che fossero aperte, non proprio spalancate; mi sembra che fosse socchiusa, non proprio chiusa».
Sì, ma spiegazione al popolo bue che hanno condannato 2 innocenti pur di non ammettere l'incapacità di trovare il vero colpevole ! Poi si stupiscono del fatto che siano stati condannati a pene lievi.
"Agli atti del processo, c' è poi una documentazione fotografica che smonta in proposito una tesi dell' accusa. Secondo i pubblici ministeri, quel bagno - essendo riservato ai disabili e quindi dotato di un maniglione antipanico, non si può chiudere a chiave dall' interno e perciò nessuno avrebbe pensato di appostarsi proprio lì per sparare, con il rischio di essere scoperto facilmente" .......è un pò ridicola queesta tesi considerato che sono stati considerati responsabili persone che hanno sparato da una stanza piena di gente...
Altro caso pazzesco.I due assistenti nulla c' entrano col delitto,una vergogna,ennesimo caso di malagiustizia....basta dare un' occhiata alla videocassetta dell' interrogatorio della Alletto per farsi una idea di come venivano condotti gli interrogatori....scandaloso....
@Mark Nelson I due assistenti a me stanno pure sulle balle, ma di prove certe manco una, così come niente arma e niente movente, un processo debolissimo. Infatti si son fatti gli anni di carcere che ti prendi se rubi due mele. Le ideologie, idee e simpatie personali nell'analisi degli eventi andrebbero lasciate da parte.
La testimonianza dell'Alletto è totalmente inattendibile, soprattutto dopo il video. Altrettanto dicasi pet la Lipari, mentre i due imputati, sono ineccepibili sia nel comportamento che nella coerenza. Secondo me, sono stati due capri espiatori perché la procura doveva in qualche modo "risolvere" il caso. Penso che l'assassino di Marta Russo, non abbia mai pagato per il delitto commesso.
Per accusare qualcuno che, come dicono gli imputati, non era in facoltà, bisognerebbe essere completamente folli. Chi glielo diceva all'Alletto che al momento del delitto non stavano tenendo una conferenza davanti a una platea di 1000 persone? Quindi se li ha accusati era più che sicura di averli visti in facoltà. D'altronde non era la sola testimonianza in questo senso.
@@leobellotto scusa se mi permetto ma le due testimoni hanno ripetutamente detto altro. La alletto ha dettò testuale “ditemelo voi chi c’era allora “ alla fine del video e la Lipari ha prima accusato il dottorando Mancini il quale fortunatamente ha potuto provare che stava dormendo…
La deposizione del cognato della Alletto una delle robe più meravigliose che si siano potute sentire😂😂😂; mi pare palese come i veri assassini non siano mai stati presi.
Insomma finì tutto a "tarallucci e vino". Adesso questi sono tutti felici e contenti nel proseguire la loro vita e questa povera stella è sotto terra da anni. Povera Marta e poveri genitori...❤️
L'ho vissuta per tempi e perché ero studente in legge anche io all'epoca. Filosofia del diritto è stato uno dei primi esami che ho sostenuto. Particolari che visti a distanza di anni,non dicono nulla ma al momento ti facevano sentire coinvolto , vicino, a questa povera ragazza, anche se vivevi e studiavi a Bologna. Non ho dimenticato Marta, ma allo stesso tempo, non sono mai riuscito a darmi una spiegazione plausibile dell'accaduto. Non sto dicendo di non credere alle tesi, ma che non riesco a credere che qualcuno possa essere così banale, stupido e infame da commettere un delitto del genere. Ciao Marta.
L'Italia è un Paese meraviglioso fino a quando non hai bisogno dello Stato nel senso più ampio del termine, a quel punto iniziano i dolori. Passeggi per il cortile di un'Università e boom finisci in un buco nero, sei su un aereo di linea diretto in Sicilia e sopra ad Ustica boom finisci in un buco nero, sei in stazione a Bologna ad aspettare un parente, la fidanzata o un amico scoppia una bomba e boom finisci in un buco nero. Un buco nero fatto di mediocrità da parte di chi indaga, omertà, piedi che non si possono pestare etc.
Beh, pure loro si son accontentati di credere alla favoletta degli assitenti assassini, il poco che avevanop da guadagnare (la giustizia) l'han buttato nel cesso.
Quelli volevano inscenare il "delitto perfetto" in una stanza piena di gente che andava e veniva? Mah, anche la tesi dell'accusa non è che stia molto in piedi
Sopra ho scritto un post simile al suo e sono d'accordo con lei. Ma con quale credibilità si può proporre come movente la volontà di dimostrare che il delitto perfetto possa essere realizzato quando, proprio questa "teoria" necessità dell'assenza proprio di testimoni? A questa gente noi paghiamo stipendi e pensioni, ma ci rendiamo conto?
Una ricostruzione così di parte non era facile da fare complimenti. Peccato che bruno romano sia stato prosciolto da qualsiasi accusa (quindi nessuna pressione ) e il povero liparota che non aveva nessun interesse a negare (le minacce di due assistenti universitari senza precedenti è risibile e non provata )si è strenuamente dichiarato non presente prendendosi un processo che poteva evitare(quindi assolutamente falso dire che ha confermato la versione della Lipari )Sugli altri testimoni che ricordano mesi dopo le minacce della procura stendiamo un velo pietoso..avrei confermato anche io da casa se mi avessero minacciato come hanno fatto con loro. che interesse aveva Ferraro a negare ? Non avrebbe fatto un giorno di galera per favoreggiamento invece che 4 anni. Il bossolo era di una cartuccia costruita rudimentale, quale assistente universitario ha questa capacità ? nessuno sparo è mai partito dall aula 6, come da perizia della cassazione sulla particella di bario antimonio. il delitto non è stato rivendicato solo perché con una 22 non era facile colpire il bersaglio giusto…in ultimo CHIUNQUE proverebbe a costruirsi un alibi, anche falso, se fosse accusato di un omicidio. Ma qui non c’è arma, non c’è residuo di sparo sullo sparatore, non c’è movente, non ci sono prove scientifiche di alcun tipo, non c’è neanche nessuno dei testimoni imbeccati che se l’è sentita di dire di aver assistito al momento dello sparo. Tutto per colpa di quel residuo di sparo che non c’era. Altrimenti si sarebbe seguita la pista della signora Felicia Proietti, o quella di Paolo broccatelli visto che i dati sulle presenze nella aula di informatica spariscono misteriosamente…
senza tenere conto delle voci che dicevano che all;universita' si compravano gli esami ( 30.000 euro all'anno circa ) . Magari ... la voce : ti amo fammi passare gli esami gratis . No perche e'una cosa piu; grossa di me . Allora lo dico a tutti . Sempre Roma capitale e'.
@@gsaxita filosofia del diritto è un corso obbligatorio ma assolutamente secondario. Un assistente non ha capacità di far passare un esame senza domanda finale del professore. Può certamente aiutare questo si. Non vedo però il collegamento tra scattone e la povera Marta russo, i quali non si conoscevano (fatto indagato e acclarato).
Ho sempre la stessa sofferenza ed impressione per questa terribile tragedia.. Avevo le mie ragazze in quel periodo all'università. La stessa.. Ancora oggi non riesco ad immaginare il dolore dei suoi poveri genitori!! Più volte mi sono chiesta come avrei reagito io... Niente. Un colpo solo. Appena ne avessi avuto la possibilità... Bastardi!!
E´ veramente incredibile come funziona la giustizia italiana. Tutto sembra come una comedia diabolica! Che schiffo, che veggogna! (Dal punto di vista uno straniero) R.I.P. Marta Russo
@Jerry si è vero la sfortuna esiste proprio nella misura delle persone che trovi sul tuo cammino, perché possono avere idee e atteggiamenti che possono ledere gli altri, purtroppo, per quanto noi possiamo essere attenti non sappiamo mai come si possano comportare queste persone intorno a noi eh beh che devo dire spero che tu non incontri troppe di queste persone ☺️
da questa crime story, sicuramente romanzata a colpi d'effetto, traspare comunque una sciatteria della ns giustizia inquietante, soprattutto per aver assolto la pressione degli inquirenti (bel cognato non c'è che dire...ma anche la segretaria a dire poco volubile). povera Marta e famiglia.
Povera Marta,che tristezza,chissà cosa saresti oggi,avvocato o dirigente in qualche azienda...e invece 2 metri sotto terra,a causa di tre balordi sciroccati...povera stella.
È spiegabilissimo: quando un individuo che ha la fortuna di insegnare all' Università di Roma( non propriamente in una scuola qualsiasi dove studenti ignoranti borgatari ti bullizzano e per di più ci si mettono pure i genitori cretini a difendere i loro pargoli delinquenti) si permette il lusso di annoiarsi invece di essere più che felice di insegnare una splendida materia come la filosofia del diritto, che coniuga due saperi importantissimi della cultura umanistica, accade quello che purtroppo abbiamo visto. L' immaturità in un adulto porta a risultati disastrosi, fino a compiere veri e propri reati.
Un perché c'è sempre anche se non sempre è un perché razionale. Non c'è niente di peggio per un investigatore che fare luce su un omicidio per insani motivi.
Dopo tantissimi anni, le dichiarazione della Alletto mi danno ancora lo stesso disgusto ma quello che supera il vomito che mi produce la sua voce e' la Giustizia sommaria con il quale si e' conclusa questa drammatica vicenda.
Quindi è colpevole chi lo HA? Delle due l una, tertium non datur. La verità in realtà è molto banale, pragmatica: se non hai un alibi riscontrabile la colpevolezza è praticamente certa DE FACTO, in effetti de Jure è un poco più complessa.
@@matteocorvo1231 quali sarebbero le testimonianze contro? quella che ha detto "ditemi chi devo dire?" o quella che ha "ricordato " sei mesi dopo di aver visto delle luci/persone dentro una stanza dopo aver tirato in ballo anche il povero dottorando mancini che ha potuto (fortuna sua) dimostrare che stava a casa a dormire?
Ma veramente tutto questo perché la polizia non è riuscita a portare prova materiale sufficiente. Questo testimonianze sono fragili e inconsistente.Tutto strano
il tizio a minuto 19: ehhhh la ragazza, ehhhhhhhhhhhhhhh, praticamente, ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh si ricordo che ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh. madonna cara
ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh, piano piano, ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh la lipari costrui, ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
Ricordo benissimo questo omicidio premeditato. Ancora oggi mi riempie di rabbia, soprattutto sapere che i criminali di questo episodio non hanno pagato nulla perché sono figli di papà. Questa è la giustizia italiana. Le vittime vere qui sono stati In primis la povera Marta e poi i suoi familiari.
Sono passati 26 anni. E ancora lo ricordo. Allora era il fatto di cronaca nere che fece parlare tutta l'Italia. E nessuno ha mai pagato per quello che è successo...Povera ragazza ❤
@@antonio52_ e credo proprio che avresti fatto solo una grande caxxata... considera che sulla cosa la penso peggio di te se possibile... ma solo se in qualche modo ne avessi l'assoluta certezza..
Non saprei definire chi e il peggiore in tutta questa vicenda,l'unica certezza e che la povera Marta non c'è più e chi l'ha uccisa spero che passi tutta la vita nel rimorso.
A distanza di anni, mi ricordo che in occasione di un concerto all'università, (lavoravo per il teatro dell'opera di Roma) mi recai nel viale dove avvenne l'omicidio; notai un particolare che non è mai stato preso in considerazione.. sulla traiettoria del proiettile di quell'omicidio, sulla palazzina di faccia a quella della partenza del colpo, vi era un discendente dell'acqua piovana, che era marcato da ripetuti colpi, presumibilmente di arma ad aria compressa! come se qualcuno avesse l'abitudine di fare del tiro al bersaglio; penso che i "cecchini" siano gli stessi di quel tragico omicidio!.. L'unico dubbio che mi rimane, e che rimane a molti, sia se fu un tragico errore, un "incidente" causato da un tragico e stupido gioco finito in tragedia!:: oppure, di un freddo omicidio per dimostrare la propria "superiorità" nel commettere l'omicidio perfetto e rimanere impuniti!.. Nel secondo caso, sarebbe veramente atroce sapere di avere a che fare con due assassini impuniti, tranquillamente a piede libero!!.. Fu comunque un caso che scosse l'opinione pubblica, soprattutto per l'ambiente e la caratura dei suoi protagonisti, e nessuno potrà dimenticare questa povera, e innocente ragazza che trovò la morte così.. per "caso"!??....
@@sf5949 Grazie di avermi fatto notare la cosa.. Non ho seguito netflix e pensavo di essere l'unico ad aver notato quel particolare!.. oltretutto essendo appassionato di armi in genere (soprattutto collegate alla storia) e nota bene il controsenso, non mi piace avere armi in casa, come oggetti che ipoteticamente potrebbero causare incidenti agli umani!.. insomma questa deformazione "professionale" mi ha provocato parecchie curiosità, dato la scellerata e gratuita efferatezza del gesto verso una ragazza innocente, solamente vittima del fato!..
Troppe anomalie. Il calibro 22 è sicuramente un calibro da esercitazione a tiro a bersaglio da principiante perché è di facile utilizzo e per il basso costo delle cartucce. Revolver in 22 . E poi fa molto più rumore . Se non era un revolver che fine ha fatto il bossolo. Il killer ha sparato intenzionalmente per uccidere a braccio teso fuori dal taglio della finestra? ( Operativa non proprio da cecchino ) bossolo vola fuori e lo trovi prima o poi . E di ottone lucido. Luccica . Salta all ' occhio. Oppure Il killer ha sparato in copertura rimanendo all interno? E le tracce di polvere da sparo dalla tenda? Chi le ha tolte? A già vero. La Signora delle pulizie quando lava le tende tutti i martedì. Provate ad esplodere un colpo di arma da fuoco tenendo vicino un fazzoletto bianco e vedrete l effetto . E soprattutto il killer sotto gli occhi di altre persone doveva cercare il bossolo del 22 . O lo ha recuperato sempre la signora delle pulizie il giorno dopo. ?! Ho appena sparato per errore e ho beccato una studentessa in testa che si è accasciata per terra e resto freddo e calmo zitto e muto . Si parla di un colpo e la ragazza va giù in terra e resto di ghiaccio come se nulla fosse. Francamente nessuno dei tre sospettati rientra nel profilo. ---Un cacciatore segue e anticipa il movimento della preda e lo coordina con la tacca di mira. Un principiante con in mano una 22 spara e chiude gli occhi mentre spara. Troppe cose non quadrano. Il movente? Il " delitto perfetto" e ci sono dei testimoni che mi vedono affacciato alla finestra? E non mi procuro un alibi inattaccabile. E sarebbe questo il delitto perfetto. Sparo a una studentessa di 22 e lo faccio con tutti sti testimoni in giro e quando il bersaglio è in compagnia. Per me il proiettile è partito da più lontano e con un arma lunga.
accanto all'università c'era uno strano magazzino. Un magazzino dove tutti gli operatori avevano il porto d'armi. C'è chi dice che fosse una copertura, quel magazzino, e che vi operassero o si esercitassero membri di gladio o nato. E' qualcosa che viene accennato in alcuni documentari ma sul quale non si son mai fatte indagini
@@SiddQlo interessante questo particolare.. se così fosse potrebbe anche darsi che a uno di loro è partito un colpo per sbaglio e quindi hanno dato la colpa ai primi gonzi per coprire il tutto..
Ma non capisco perché l'alibi degli operai è del bibliotecario li abbia scagionati. Cosa c'entra che uno era in biblioteca con testimonianze che lo confermano. Basta andare cinque minuti in bagno per sparare a qualcuno! Inoltre uno che non ha mai sparato non riuscirebbe mai a centrate in testa qualcuno da quella distanza. Tutto il caso è stato gestito in modo incredibilmente approssimativo. Incriminare due ragazzi per omicidio basandosi su due testimonianze e l'atteggiamento "sospetto" tenuto in aula è sconvolgente
Purtroppo i veri sconfitti sono stati i genitori della povera Marta che hanno avuto una giustizia davvero poco seria e credibile
Ricordo purtroppo questa tragedia. Il padre di Marta era il mio maestro di scherma. Era un brav’uomo. Che tristezza rivedere ora questo doc…
Io conoscevo l'altra figlia , una famiglia di brave persone oneste
In Italia funziona così, non è importante chi, ma l'importante è che qualcuno vada in galera
Questa è l'idiozia più grande abbia mai sentito.
Su questo ha una grande responsabilità l’avvocatura che mai si è nelle sedi competenti ribellata a logiche perverse!
Che morte assurda, una perdita terribile per la famiglia che soffrirá per tutta la vita.
Altro che non è stato un delitto perfetto.
Chi lo ha commesso non è stato nemmeno mai sospettato, questa è la dura verità.
Vi consiglio il podcast “polvere” che analizza il fatto molto piú seriamente.
Vergognoso quello spezzone di interrogatorio che viene mostrato.
Una ragazza così bella, animata da positvità e altruismo. Che grande tragedia, che grande perdita. Che dolore infinito per la famiglia.
Avevo 18 anni quando successe!Un omicidio che ancora oggi che ne ho 43 mi torna a volte nella mente...L'immagine di questa ragazza cosi giovane e l assurdo modo in cui ha perso la vita ancora oggi mi lascia una tristezza incredibile e infinita!
Anche io mi ricordo che rimasi sconvolta e quando si scoprì il movente tutta la vicenda mi lasciò atterrita e terrorizzata. Ancora oggi non riesco a farmene una ragione.
@@melamarcia82 Trovare una ragione per certi episodi purtroppo è impossibile
@@melamarcia82 curioso il fatto che tu sia rimasta sconvolta "quando si scoprì il movente". Atterrita e terrorizzata, addirittura. Il mondo ancora aspetta il "movente".
@@antoniomassari3389 ma se Miss Corsini aveva appena detto che "si scoprì" il movente! Volete la ragione, volete il movente. Cosa cavolo volete in realtà è difficile da capire.
Come me
Ricordo benissimo quella mattina.
Ero uno studente di giurisprudenza e passai di lì neppure mezz'ora prima che passasse lei.
Pur non avendola mai conosciuta il nome e la foto di Marta Russo sono indelebili nella mia memoria. Le mando un bacio con la speranza che arrivi fin là su. Il suo ricordo è spesso nelle mie preghiere.
anche io passai li davanti a quella via poco prima dell'inizio della lezione alla Facoltà di Lettere, come sempre di corsa, all'uscita tutta La Sapienza era in delirio
Avete rischiato di cadere vittime di quei balordi gonfi di inesistente
42:07/45:37 che vergogna.
La Alletto non può essere attendibile
Ma se ha il cognato polisssiotto! Non starà mica infangando le forsse dell'ordine? I nostri angeli in divisa? Vergonia!
@@luigimacchi9525 lei fa di un filo d erba un fascio oltre ad essere poco educato
Alla fine per lavorare..bisogna andare in carcere...e proprio vero..chi uccide viene seguito e accompagnato nel percorso di vita...invece ai famigliari delle vittime nn viene dato nessun supporto...condannati al dolore atroce che li accompagnerà per tutta la vita...😱😱😱😰
Hai ragione
Allora se la vedete così fatevi arrestare
@@Nik-hv8ep ottimo ragionamento, si vede che ti sforzi
@@luigimacchi9525 ma non è un ottimo ragionamento mio, ma da parte loro e io giustamente li perculo. 👌
i familiari delle vittime avrebbero dovuto cercare la VERITA', non l'hanno cercata, cazzi loro. severo ma giusto.
Ero a pochi passi da loro, stavo andando di fretta alla mensa per poi prendere il treno di ritorno a casa, ero con un compagno di corso.
Mi voltai perché sentii che qualcosa era successo e vedendo la ragazza a terra con l'amica in ginocchio vicino a lei pensammo ad un malore,
avrei voluto avvicinarmi per dare aiuto ma fui esortato ad andare perché avremmo di sicuro perso il treno...ritornato a casa mi telefonò quell'amico
e mi riferì l'accaduto, non potevo crederci...
anche io ero a lezione quel giorno, alla Facoltà di Lettere, uscimmo dall'aula con La Sapienza in delirio, non lo dimenticherò mai
Se rubi uno yoghurt al supermercato due volte di fila prendi piu anni di carcere che questi signori…Boh…
Non era possibile condannarli con pene più alte, non c'era lo straccio di una prova, arma non trovata, movente inesistente, depistaggi nelle indagini che capirebbe pure un bambino. La condanna si è basata sul nulla.
@@luigimacchi9525 ed allora come è passata?
Anche se rubi una volta sola.
😂😂😂😂
Evidentemente è stato un processo molto strano. A mio avviso non erano sicuri della loro colpevolezza quindi per non sbagliare troppo non hanno dato una pena troppo severa, c'è da dire che le prove non sono del tutto schiaccianti. Poi dall'altro canto siamo in Italia, la giustizia è presente poche volte
Non si chiamano "RAGAZZI" 29 enni e 30enn! Sono uomini maturi e irresponsabili in questo caso
Provo solo tanta vergogna per come funziona la giustizia nel mio paese.
Si dovrebbero vedere i video degli interrogatori ad ogni processo, che schifo la polizia che schifo l'Alletto.
Concordo.
Chi doveva pagare, l'Alletto, il PM e il Callagan de noantri, se l'è cavata, e hanno condannato due innocenti. Se il processo si fosse tenuto in un'altra procura e non nella più sporca d'Italia. In un'altra procura, dopo la visione del video, il giudice avrebbe preso a calci in culo il PM.
Indimenticabile, povera Marta. ❤❤
Ammesso e non concesso che io decida di rischiare la mia carriera, la mia libertà e la mia onorabilità uccidendo una persona a caso per dimostrare ad un collega-amico che il delitto perfetto sia possibile, non dovrei magari evitare di sparare da un luogo come l'Aula 6 in cui sono presenti altre tre persone e quindi tre testimoni in grado di mandare all'aria proprio quel delitto perfetto per cui sto rischiando tutto?
Infatti
Dipende da quanto ti senti superiore agli altri, figo, genio ed intoccabile
@@lisasweetb hai dimenticato " stupido"
Purtroppo le nullità più pericolose escono dalle università.
@@cla7436 Più che l'università in se come istituzione mi domando come certe persone siano riuscite a superare i concorsi per l'ingresso nelle forze dell'ordine ed in magistratura visto che ci sono lacune evidenti persino ad un bambino di quarta elementare
Non le è stata fatta giustizia a questa povera ragazza.
È un caso che non da un buon esempio, al di fuori della Associazzione che anno fondata i genitori
È stata una ragazza troppo sfortunata, povera Marta 💔💔
Mi ha sempre colpito questa tragedia, oggi che ho 47 anni sono convinto come al epoca che c'è una storia, un omicidio, un processo, che non ha niente di normale e penso che se fosse accaduto fuori da un Ateneo ci sarebbero state condanne pou pesanti.
"Io ho piena fiducia nella magistratura " 😂😂😂
Figli e figlie di papà senza un briciolo di intelligenza e sempre proni al sistema, sempre tendenti all'omertà, ansiosi di poter tornare al più presto alle loro merendine.
È il mio terrore: essere accusato da persone che hanno in precedenza negato di sapere qualcosa e avere allo stesso tempo un debole alibi (per dire, vivo da solo, ho orari flessibili di lavoro e vedo poche persone durante la settimana, dove lo trovo un alibi se non sono a lavoro?)
Con il cellulare sanno sempre dove sei
Ma alla fine "un colpevole".....ma non "il colpevole"??!!
Grande Lugli ti seguo da sempre e non mi stanco mai!! Come le racconti tu le storie di cronaca nera c’è solo ( ma dietro di un bel po’) c’è Lucarelli!! Soprattutto per le storie di cronaca di Roma anche se io sono del Nord est Emilia !! Spero tanto di sentire più storie con il tuo racconto ❤🙏🙏🙏👍👍👍
Aggiungerei la Leosini 😉
Un’altra pista subito seguita dalle indagini fatte a 360 gradi dagli inquirenti, fu quella che portava alla ditta di pulizie Pul.Tra, nei cui locali e mezzi vennero ritrovate diverse armi giocattolo, alcune delle quali modificate: nessuna, però, risultò compatibile con l’arma che aveva ucciso Marta Russo. Nell’inchiesta, inoltre, finì per un certo periodo anche uno dei bibliotecari della facoltà di Lettere dell’università, Rino Zingale, appassionato di armi. Fu proprio uno dei legali di Scattone, l' avvocato Francesco Petrelli, a rilanciare l' ipotesi più suggestiva e inquietante nella sua arringa conclusiva del processo d' appello, rivelando a sorpresa un particolare inedito. Il 9 maggio del '97, quando fu uccisa la povera Marta Russo, era giorno di paga alla "Pul.tra", la ditta che ha in appalto le pulizie all' interno dell' Università e il cui magazzino affaccia proprio sul vialetto dove la studentessa venne ferita a morte. «Il killer - incalzò Petrelli - potrebbe aver colpito per sbaglio Marta, dopo essersi appostato nel bagno disabili al pianterreno, di fronte alla porta della "Pul.tra", per mirare a qualcuno che quel giorno doveva sicuramente uscirne». In realtà, a fare per prima quell' ipotesi era stata la stessa Digos, tre giorni dopo il delitto, in un' informativa del 12 maggio registrata agli atti del processo. A pagina 4 si legge fra l' altro che «il più accreditabile luogo da cui è stato esploso il colpo» è proprio il bagno per handicappati della Facoltà di Scienze Statistiche. Ma il dato ancora più significativo è un altro. Dallo stesso documento, firmato dal dirigente della Squadra mobile D' Angelo e controfirmato dal dirigente della Digos Vulpiani, risulta che in quel vialetto qualcuno aveva già usato in passato armi da fuoco: «Due scalfitture di proiettile sul muro a pochi metri di distanza dalla medesima porta dimostrano e confermano che anche in precedenza all' evento delittuoso, e probabilmente dallo stesso punto di fuoco, sono stati sparati dei colpi». A distanza di molto tempo, durante il processo di primo grado, l' intuizione iniziale della polizia fu confortata dalla perizia collegiale commissionata dalla Corte d' Assise. In base agli esami balistici, ai prelievi seguiti e alle testimonianze raccolte, i periti affermarono innanzitutto di non avere «elementi tecnici che indichino il coinvolgimento degli imputati in quello sparo». E fra le diverse finestre compatibili con la traiettoria del proiettile, attribuirono «una più accentuata probabilità» proprio a quella del bagno disabili al pianterreno di Statistica, di fronte al magazzino della "Pul.tra". A parte i riscontri delle indagini che all' epoca non fornirono esiti positivi, c' è un elemento fra gli altri che ha indotto la Corte d' Appello a escludere la prima ricostruzione suggerita dalla Digos subito dopo il delitto: «La presenza, nel locale a piano terra, di un' inferriata a maglie di 12,5 centimetri ciascuna rendeva l' ipotesi che si fosse sparato dalla relativa finestra difficilmente realizzabile». Al di là del fatto che in questo caso la presunta difficoltà del tiro non ne implica necessariamente l' impossibilità, vale al contrario l' osservazione contenuta nella lucida requisitoria con cui il sostituto procuratore generale, Vincenzo Geraci, chiese e ottenne l' annullamento di quella sentenza: «Sul piano logico, anzi, non è incongruo ritenere che l' esistenza della grata avrebbe potuto perfino offrire un ausilio a chi - per tener ferma la mano - avesse inteso sparare appoggiando l' arma su una delle sbarre della finestra». Un altro dato a favore di questa pista alternativa è emersa dalle perizie chimiche: la presenza di «fibre di lana di vetro» sul proiettile che uccise Marta Russo, analoghe a quelle rinvenute poi nel bagno di Statistica, nei pannelli del soffitto. E' stato lo stesso perito nominato dalla Corte d' Appello, Ezio Zernar, a escludere che queste fibre potessero risalire alla finestra della Sala Assistenti, rilevandone invece «una presenza notevole» nella toilette al piano terra e attribuendone la provenienza a «materiale per coibentazioni». Agli atti del processo, c' è poi una documentazione fotografica che smonta in proposito una tesi dell' accusa. Secondo i pubblici ministeri, quel bagno - essendo riservato ai disabili e quindi dotato di un maniglione antipanico, non si può chiudere a chiave dall' interno e perciò nessuno avrebbe pensato di appostarsi proprio lì per sparare, con il rischio di essere scoperto facilmente. A smentire però questa affermazione sono due foto scattate dalla polizia scientifica e debitamente registrate con i numeri 64-65. Mostrano il tubo flessibile della doccia annodato intorno alla maniglia, per bloccare dall' interno la porta: il 9 maggio del '97, un' ora dopo il ferimento di Marta Russo, fu trovato fuori posto, a penzoloni nel vuoto, in una posizione ritenuta dagli investigatori anomala e sospetta. Quanto ai testimoni presenti in quel vialetto dell' Università al momento del delitto, non c' è nessuno che abbia visto lo sparatore: né alla finestra della Sala Assistenti né a quella del bagno disabili al pianterreno. Poco prima dello sparo, intorno alle 11,20 di quel venerdi maledetto, lo studente Adriano Leoni entrò nel bagno per handicappati perché tutti gli altri erano occupati, trovò la finestra aperta e istintivamente la chiuse. Ma un altro studente, Andrea Ditta, che camminava nel vialetto in direzione opposta a Marta Russo e alla sua amica Iolanda Ricci, ha affermato che subito dopo aver udito il colpo la sua attenzione si concentrò sulla finestra del bagno di Statistica: «Le imposte mi sembra che fossero aperte, non proprio spalancate; mi sembra che fosse socchiusa, non proprio chiusa».
Sarebbe bastato così poco…non farsi prendere dal panico di risolvere tutto in pochi giorni
Sì, ma spiegazione al popolo bue che hanno condannato 2 innocenti pur di non ammettere l'incapacità di trovare il vero colpevole ! Poi si stupiscono del fatto che siano stati condannati a pene lievi.
"Agli atti del processo, c' è poi una documentazione fotografica che smonta in proposito una tesi dell' accusa. Secondo i pubblici ministeri, quel bagno - essendo riservato ai disabili e quindi dotato di un maniglione antipanico, non si può chiudere a chiave dall' interno e perciò nessuno avrebbe pensato di appostarsi proprio lì per sparare, con il rischio di essere scoperto facilmente" .......è un pò ridicola queesta tesi considerato che sono stati considerati responsabili persone che hanno sparato da una stanza piena di gente...
Altro caso pazzesco.I due assistenti nulla c' entrano col delitto,una vergogna,ennesimo caso di malagiustizia....basta dare un' occhiata alla videocassetta dell' interrogatorio della Alletto per farsi una idea di come venivano condotti gli interrogatori....scandaloso....
Ne abbiamo a bizzeffe di casi simili, perché sia i magistrati che le forze dell'ordine son sicuri di restare impuniti e fate ciò che vogliono.
Furono dei ragazzi che spararono...teeerroni fra dei altri reeeerroni
...uno era proprio credo calabrese.....quindi super teeeeeeeerrone
@Mark Nelson si',nella tua fantasia,e' andata proprio cosi'....
@Mark Nelson I due assistenti a me stanno pure sulle balle, ma di prove certe manco una, così come niente arma e niente movente, un processo debolissimo. Infatti si son fatti gli anni di carcere che ti prendi se rubi due mele. Le ideologie, idee e simpatie personali nell'analisi degli eventi andrebbero lasciate da parte.
@Mark Nelson l' "interrogatorio" della alletto è buono solo a far radiare gli inquirenti dall'albo, GENIO.
La testimonianza dell'Alletto è totalmente inattendibile, soprattutto dopo il video. Altrettanto dicasi pet la Lipari, mentre i due imputati, sono ineccepibili sia nel comportamento che nella coerenza.
Secondo me, sono stati due capri espiatori perché la procura doveva in qualche modo "risolvere" il caso.
Penso che l'assassino di Marta Russo, non abbia mai pagato per il delitto commesso.
Se non credi alla versione ufficiale, qualasiasi versione ufficiale, sei complottista. sEi fOrSe mAgIsTrAtO?
Per accusare qualcuno che, come dicono gli imputati, non era in facoltà, bisognerebbe essere completamente folli. Chi glielo diceva all'Alletto che al momento del delitto non stavano tenendo una conferenza davanti a una platea di 1000 persone? Quindi se li ha accusati era più che sicura di averli visti in facoltà. D'altronde non era la sola testimonianza in questo senso.
@@leobellotto scusa se mi permetto ma le due testimoni hanno ripetutamente detto altro. La alletto ha dettò testuale “ditemelo voi chi c’era allora “ alla fine del video e la Lipari ha prima accusato il dottorando Mancini il quale fortunatamente ha potuto provare che stava dormendo…
@@Billiehoyle In che senso stava dormendo? un assistente universitario che lavora non può dormire, deve fare gli esami credo......
È possibilissimo
La deposizione del cognato della Alletto una delle robe più meravigliose che si siano potute sentire😂😂😂; mi pare palese come i veri assassini non siano mai stati presi.
@Mark Nelson ma chiaramente cosa che non ci sono né arma né movente
@Mark Nelson ahahahahhah ma davvero? e le prove?
@Mark Nelson
Tu forse hai seguito un altro processo perché qui di chiaro non ce proprio nulla.
@Mark Nelson per rispondere in maniera così maleducata o ti hanno bocciato alle serali oppure non ti hanno accettato la 104
@Mark Nelson esatto. Avevano pure il comportamento da colpevoli in aula
Mi stanno antipatici Scattone e Ferraro ma la testimone Alletto è fuori da ogni ragionevole dubbio , falsa .
Alla fine la verità non è venuta fuori
Assurdo
Insomma finì tutto a "tarallucci e vino". Adesso questi sono tutti felici e contenti nel proseguire la loro vita e questa povera stella è sotto terra da anni. Povera Marta e poveri genitori...❤️
Sono innocenti ! Lo sa anche la magistratura ma non può fare la figura barbina di non aver trovato un colpevole
@@claudiasaibene5864 Non ha ben capito l'interrogatorio in fase istruttoria della Alletto.
L'ho vissuta per tempi e perché ero studente in legge anche io all'epoca. Filosofia del diritto è stato uno dei primi esami che ho sostenuto. Particolari che visti a distanza di anni,non dicono nulla ma al momento ti facevano sentire coinvolto , vicino, a questa povera ragazza, anche se vivevi e studiavi a Bologna. Non ho dimenticato Marta, ma allo stesso tempo, non sono mai riuscito a darmi una spiegazione plausibile dell'accaduto. Non sto dicendo di non credere alle tesi, ma che non riesco a credere che qualcuno possa essere così banale, stupido e infame da commettere un delitto del genere. Ciao Marta.
Io invece non ci ho mai creduto
@@claudiasaibene5864 Tu che idea ti sei fatta? Grazie
Per comprendere purtroppo, bisognerebbe ragionare da assassini.
Credici, c'è gente simile al mondo.
La segretaria Alletto si e' scaricata delle pressioni del cognato poliziotto , sono turbato da come funziona la giustizia in Italia
L'Italia è un Paese meraviglioso fino a quando non hai bisogno dello Stato nel senso più ampio del termine, a quel punto iniziano i dolori. Passeggi per il cortile di un'Università e boom finisci in un buco nero, sei su un aereo di linea diretto in Sicilia e sopra ad Ustica boom finisci in un buco nero, sei in stazione a Bologna ad aspettare un parente, la fidanzata o un amico scoppia una bomba e boom finisci in un buco nero. Un buco nero fatto di mediocrità da parte di chi indaga, omertà, piedi che non si possono pestare etc.
@@2italianisuetoro 👍👋👋👋👋👋👋👋👋👋
Fai bene ad essere turbato. Ti auguro di non cadere mai nelle grinfie di certa gente, ma se dovesse capitarti scegli un bravo Avvocato…
I veri sconfitti di questa tragedia sono i genitori e la povera Marta
affari loro. invece di cercare la verità sono andati dietro alle stronzate degli organi inquirenti
Beh, pure loro si son accontentati di credere alla favoletta degli assitenti assassini, il poco che avevanop da guadagnare (la giustizia) l'han buttato nel cesso.
Quelli volevano inscenare il "delitto perfetto" in una stanza piena di gente che andava e veniva? Mah, anche la tesi dell'accusa non è che stia molto in piedi
Sopra ho scritto un post simile al suo e sono d'accordo con lei. Ma con quale credibilità si può proporre come movente la volontà di dimostrare che il delitto perfetto possa essere realizzato quando, proprio questa "teoria" necessità dell'assenza proprio di testimoni? A questa gente noi paghiamo stipendi e pensioni, ma ci rendiamo conto?
La frase che mi lascia perplessa è che il caso doveva essere risolto al più presto, ci volevano dei colpevoli e loro hanno pagato.
Una ricostruzione così di parte non era facile da fare complimenti. Peccato che bruno romano sia stato prosciolto da qualsiasi accusa (quindi nessuna pressione ) e il povero liparota che non aveva nessun interesse a negare (le minacce di due assistenti universitari senza precedenti è risibile e non provata )si è strenuamente dichiarato non presente prendendosi un processo che poteva evitare(quindi assolutamente falso dire che ha confermato la versione della Lipari )Sugli altri testimoni che ricordano mesi dopo le minacce della procura stendiamo un velo pietoso..avrei confermato anche io da casa se mi avessero minacciato come hanno fatto con loro. che interesse aveva Ferraro a negare ? Non avrebbe fatto un giorno di galera per favoreggiamento invece che 4 anni. Il bossolo era di una cartuccia costruita rudimentale, quale assistente universitario ha questa capacità ? nessuno sparo è mai partito dall aula 6, come da perizia della cassazione sulla particella di bario antimonio. il delitto non è stato rivendicato solo perché con una 22 non era facile colpire il bersaglio giusto…in ultimo CHIUNQUE proverebbe a costruirsi un alibi, anche falso, se fosse accusato di un omicidio. Ma qui non c’è arma, non c’è residuo di sparo sullo sparatore, non c’è movente, non ci sono prove scientifiche di alcun tipo, non c’è neanche nessuno dei testimoni imbeccati che se l’è sentita di dire di aver assistito al momento dello sparo. Tutto per colpa di quel residuo di sparo che non c’era. Altrimenti si sarebbe seguita la pista della signora Felicia Proietti, o quella di Paolo broccatelli visto che i dati sulle presenze nella aula di informatica spariscono misteriosamente…
Non si poteva fare analisi migliore. Davvero complimenti. Concordo con il tuo pensiero.
@@monicacolacicco1651 grazie Monica!
senza tenere conto delle voci che dicevano che all;universita' si compravano gli esami ( 30.000 euro all'anno circa ) . Magari ... la voce : ti amo fammi passare gli esami gratis . No perche e'una cosa piu; grossa di me . Allora lo dico a tutti . Sempre Roma capitale e'.
@@gsaxita filosofia del diritto è un corso obbligatorio ma assolutamente secondario. Un assistente non ha capacità di far passare un esame senza domanda finale del professore. Può certamente aiutare questo si. Non vedo però il collegamento tra scattone e la povera Marta russo, i quali non si conoscevano (fatto indagato e acclarato).
@@Billiehoyle e' chiaro che si fann supposizioni ,
Ho sempre la stessa sofferenza ed impressione per questa terribile tragedia.. Avevo le mie ragazze in quel periodo all'università. La stessa.. Ancora oggi non riesco ad immaginare il dolore dei suoi poveri genitori!! Più volte mi sono chiesta come avrei reagito io... Niente. Un colpo solo. Appena ne avessi avuto la possibilità... Bastardi!!
E tutti vissero felici e contenti...meno una!
E´ veramente incredibile come funziona la giustizia italiana. Tutto sembra come una comedia diabolica! Che schiffo, che veggogna! (Dal punto di vista uno straniero)
R.I.P. Marta Russo
Anche dal punto di vista di qualche italiano😔
vabbè non è che all'estero è meglio
Ma ancora credete che loro due siano davvero i Colpevoli ? Ma aprite gli occhi ….. chi è stato non è mai stato preso !
E chissà chi è stato? Ma soprattutto perché?
È molto probabile....
Infatti anche io credo ci sia stata un’omertà paurosa che morte assurda povera ragazza
@Jerry si purtroppo ha davvero ragione
@Jerry si è vero la sfortuna esiste proprio nella misura delle persone che trovi sul tuo cammino, perché possono avere idee e atteggiamenti che possono ledere gli altri, purtroppo, per quanto noi possiamo essere attenti non sappiamo mai come si possano comportare queste persone intorno a noi eh beh che devo dire spero che tu non incontri troppe di queste persone ☺️
@Jerry allora ora statisticamente la curva dovrebbe essere in discesa 💪💪👋
da questa crime story, sicuramente romanzata a colpi d'effetto, traspare comunque una sciatteria della ns giustizia inquietante, soprattutto per aver assolto la pressione degli inquirenti (bel cognato non c'è che dire...ma anche la segretaria a dire poco volubile). povera Marta e famiglia.
questi sono i casi che fanno rimpiangere la pena di morte, non per vendetta ma giustizia
Buonasera, ricordo molto bene il caso. Ma un documentario si guarda sempre volentieri, prima di dormire🙂
perchè ridi?
@@leart78. Deft
Ma soprattutto perché avrebbero dovuto sparare mentre c'erano altri due (alletto e liparota) nella stessa aula.
Grazie x il video.. By Francesco
Povera Marta,che tristezza,chissà cosa saresti oggi,avvocato o dirigente in qualche azienda...e invece 2 metri sotto terra,a causa di tre balordi sciroccati...povera stella.
Sarebbe potuta essere anche una commessa di negozio che la cosa non sarebbe cambiata.
Caso che non conoscevo proprio.
Grazie mille per il video. 😊
Quanti casi irrisolti in tutto il mondo. Non esiste il delitto perfetto? Mah sembrerebbe di si purtroppo 🤦♀️
Coercizione psicologica
È spiegabilissimo: quando un individuo che ha la fortuna di insegnare all' Università di Roma( non propriamente in una scuola qualsiasi dove studenti ignoranti borgatari ti bullizzano e per di più ci si mettono pure i genitori cretini a difendere i loro pargoli delinquenti) si permette il lusso di annoiarsi invece di essere più che felice di insegnare una splendida materia come la filosofia del diritto, che coniuga due saperi importantissimi della cultura umanistica, accade quello che purtroppo abbiamo visto. L' immaturità in un adulto porta a risultati disastrosi, fino a compiere veri e propri reati.
Materia splendida la filosofia del diritto?? 😂😂😂
Ma cosa stai fumando??
Stasera👍Grazie
ma che caxxo di movente è "il delitto perfetto"????
Vergogna x L interrogatorio
Ma soprattutto vergogna nel sapere che a queste persone stiamo continuando a pagare stipendio o pensione
@@2italianisuetoro esatto
Cioe' una vede in una stanza una persona che spara e se lo ricorda dopo 1 mese.
Son cose che si vedono sempre, facile dimenticare. non facciamo i komplottistihh!!!
E poi vuoi fare un delitto perfetto non lo fai in presenza di altre ,5persone....prima o poi qualcuno avrebbe parlato....
Un perché c'è sempre anche se non sempre è un perché razionale.
Non c'è niente di peggio per un investigatore che fare luce su un omicidio per insani motivi.
Benvenuti in Italia...
Grazie per questi belle storie purtroppo brutte storie .Povera ragazza
Dopo tantissimi anni, le dichiarazione della Alletto mi danno ancora lo stesso disgusto ma quello che supera il vomito che mi produce la sua voce e' la Giustizia sommaria con il quale si e' conclusa questa drammatica vicenda.
MA NON SEMPRE CHI NON ha alibi è un colpevole
Ma se hai 4 testimonianze contro e non hai un alibi...
Quindi è colpevole chi lo HA? Delle due l una, tertium non datur. La verità in realtà è molto banale, pragmatica: se non hai un alibi riscontrabile la colpevolezza è praticamente certa DE FACTO, in effetti de Jure è un poco più complessa.
@@matteocorvo1231 quali sarebbero le testimonianze contro? quella che ha detto "ditemi chi devo dire?" o quella che ha "ricordato " sei mesi dopo di aver visto delle luci/persone dentro una stanza dopo aver tirato in ballo anche il povero dottorando mancini che ha potuto (fortuna sua) dimostrare che stava a casa a dormire?
Grazie per questi interessanti documentari. Si possono avere a risoluzione maggiore? 240p è un po' sgranata sulla tv
Vai al cinema 🎥
Oddio , gli interrogatori 😳😳
Ma poi...si capisce che è una sentenza di comodo dalla sproporzione delle pene. Se sono stati loro...altro che 6 anni...8 anni...
Il fatto è che non c'erano prove certe della loro colpevolezza ma siccome avevano bisogno di trovare dei colpevoli...
Ma veramente tutto questo perché la polizia non è riuscita a portare prova materiale sufficiente. Questo testimonianze sono fragili e inconsistente.Tutto strano
il tizio a minuto 19: ehhhh la ragazza, ehhhhhhhhhhhhhhh, praticamente, ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh si ricordo che ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh. madonna cara
ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh, piano piano, ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh la lipari costrui, ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
Allucinante interrogatorio alletto.....
Povera Marta vittima di una comunità schifosa.
Poverina....22 anni so pochi...molto pochi
Non so perche, ma il cognato quando parla mi sembra quello che Pierino doveva svegliare sul treno e che doveva scendere a Grosseto LOL
Se le procure continuano a utilizzare le testimonianze e non i fatti non ci sarà mai una giustizia certa e ferma
Qué descanse en paz, una bonita chica.
Poverina 💔
Ricordo benissimo questo omicidio premeditato. Ancora oggi mi riempie di rabbia, soprattutto sapere che i criminali di questo episodio non hanno pagato nulla perché sono figli di papà. Questa è la giustizia italiana. Le vittime vere qui sono stati In primis la povera Marta e poi i suoi familiari.
io non capisco la premeditazione in fronte alle altre persone nell aula....
Ma stiamo scherzando. Fa acqua da tute le parti
Sono passati 26 anni. E ancora lo ricordo. Allora era il fatto di cronaca nere che fece parlare tutta l'Italia. E nessuno ha mai pagato per quello che è successo...Povera ragazza ❤
Qualcuno sa dirmi il motivo di questo orrore?
Fu puro divertimento sparare?
Ma il filmato?
un video con questa risoluzione non dovrebbe proprio essere pubblicato.
mi ricordo aver visto questo in Columbo
Che grande vittoria ,...5 anni etc è proprio da medaglia ....uccidi fai pure carriera che buon esempio ..Senza parole.
Fosse stata mia figlia non avrei mai accettato una giustizia del genere.
Se fosse stata mia figlia, quei due li avrebbero avuto una marea di problemi....
@@antonio52_ e credo proprio che avresti fatto solo una grande caxxata... considera che sulla cosa la penso peggio di te se possibile... ma solo se in qualche modo ne avessi l'assoluta certezza..
Ma la pistole.. cioè l'arma del delitto?
gli inquirenti di questo caso dovrebbero stare tutti in galera e i "colpevoli" essere risarciti con 50 milioni di euro cadauno.
50 milioni a due assassini. Meno male che non le hai fatte tu le indagini
Sento questa voce narrante da una vita. Potrei sapere il suo nome, per conoscere il suo volto?
Grazie regaz!
La voce è di Gino La Monica
Che vergogna
la testimone fuori di testa!!
Che schifezza questi interrogatari
i suoi discepoli.... bah
Non saprei definire chi e il peggiore in tutta questa vicenda,l'unica certezza e che la povera Marta non c'è più e chi l'ha uccisa spero che passi tutta la vita nel rimorso.
Stavo nelle 4🙄🙄 e loro, no no!!!! Oddio.
Sentenza impopolare ridicola.....
Cosa bisogna fare.... farsi giustizia da soli?
A distanza di anni, mi ricordo che in occasione di un concerto all'università, (lavoravo per il teatro dell'opera di Roma) mi recai nel viale dove avvenne l'omicidio; notai un particolare che non è mai stato preso in considerazione.. sulla traiettoria del proiettile di quell'omicidio, sulla palazzina di faccia a quella della partenza del colpo, vi era un discendente dell'acqua piovana, che era marcato da ripetuti colpi, presumibilmente di arma ad aria compressa! come se qualcuno avesse l'abitudine di fare del tiro al bersaglio; penso che i "cecchini" siano gli stessi di quel tragico omicidio!.. L'unico dubbio che mi rimane, e che rimane a molti, sia se fu un tragico errore, un "incidente" causato da un tragico e stupido gioco finito in tragedia!:: oppure, di un freddo omicidio per dimostrare la propria "superiorità" nel commettere l'omicidio perfetto e rimanere impuniti!.. Nel secondo caso, sarebbe veramente atroce sapere di avere a che fare con due assassini impuniti, tranquillamente a piede libero!!.. Fu comunque un caso che scosse l'opinione pubblica, soprattutto per l'ambiente e la caratura dei suoi protagonisti, e nessuno potrà dimenticare questa povera, e innocente ragazza che trovò la morte così.. per "caso"!??....
Ciao Mario, se vedi la serie netflix parlano degli spari da te raccontati.
Un saluto
@@sf5949 Grazie di avermi fatto notare la cosa.. Non ho seguito netflix e pensavo di essere l'unico ad aver notato quel particolare!.. oltretutto essendo appassionato di armi in genere (soprattutto collegate alla storia) e nota bene il controsenso, non mi piace avere armi in casa, come oggetti che ipoteticamente potrebbero causare incidenti agli umani!.. insomma questa deformazione "professionale" mi ha provocato parecchie curiosità, dato la scellerata e gratuita efferatezza del gesto verso una ragazza innocente, solamente vittima del fato!..
Troppe anomalie. Il calibro 22 è sicuramente un calibro da esercitazione a tiro a bersaglio da principiante perché è di facile utilizzo e per il basso costo delle cartucce. Revolver in 22 . E poi fa molto più rumore . Se non era un revolver che fine ha fatto il bossolo. Il killer ha sparato intenzionalmente per uccidere a braccio teso fuori dal taglio della finestra? ( Operativa non proprio da cecchino ) bossolo vola fuori e lo trovi prima o poi . E di ottone lucido. Luccica . Salta all ' occhio. Oppure Il killer ha sparato in copertura rimanendo all interno? E le tracce di polvere da sparo dalla tenda? Chi le ha tolte? A già vero. La Signora delle pulizie quando lava le tende tutti i martedì. Provate ad esplodere un colpo di arma da fuoco tenendo vicino un fazzoletto bianco e vedrete l effetto . E soprattutto il killer sotto gli occhi di altre persone doveva cercare il bossolo del 22 . O lo ha recuperato sempre la signora delle pulizie il giorno dopo. ?! Ho appena sparato per errore e ho beccato una studentessa in testa che si è accasciata per terra e resto freddo e calmo zitto e muto . Si parla di un colpo e la ragazza va giù in terra e resto di ghiaccio come se nulla fosse. Francamente nessuno dei tre sospettati rientra nel profilo. ---Un cacciatore segue e anticipa il movimento della preda e lo coordina con la tacca di mira. Un principiante con in mano una 22 spara e chiude gli occhi mentre spara. Troppe cose non quadrano. Il movente? Il " delitto perfetto" e ci sono dei testimoni che mi vedono affacciato alla finestra? E non mi procuro un alibi inattaccabile. E sarebbe questo il delitto perfetto. Sparo a una studentessa di 22 e lo faccio con tutti sti testimoni in giro e quando il bersaglio è in compagnia. Per me il proiettile è partito da più lontano e con un arma lunga.
accanto all'università c'era uno strano magazzino. Un magazzino dove tutti gli operatori avevano il porto d'armi. C'è chi dice che fosse una copertura, quel magazzino, e che vi operassero o si esercitassero membri di gladio o nato.
E' qualcosa che viene accennato in alcuni documentari ma sul quale non si son mai fatte indagini
@@SiddQlo interessante questo particolare.. se così fosse potrebbe anche darsi che a uno di loro è partito un colpo per sbaglio e quindi hanno dato la colpa ai primi gonzi per coprire il tutto..
Ma non capisco perché l'alibi degli operai è del bibliotecario li abbia scagionati. Cosa c'entra che uno era in biblioteca con testimonianze che lo confermano. Basta andare cinque minuti in bagno per sparare a qualcuno! Inoltre uno che non ha mai sparato non riuscirebbe mai a centrate in testa qualcuno da quella distanza. Tutto il caso è stato gestito in modo incredibilmente approssimativo. Incriminare due ragazzi per omicidio basandosi su due testimonianze e l'atteggiamento "sospetto" tenuto in aula è sconvolgente
A me Carlo La Speranza da tanta sicurezza ancora oggi nella sua tranquillità, lucidità e professionalità.