Mendicante di Luce - Canti della Fraternità di Romena di Don Luigi Verdi

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  • Опубликовано: 12 сен 2024
  • Mendicante di Luce - Canto della Fraternità di Romena di Don Luigi Verdi
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    E' creato da fedeli con la sola volontà di promuovere e condividere lo spirito della fraternità attraverso la condivisione dei canti.
    TESTO
    io mendicante di luce ho un cammino che sognia è una luna che veglia io ospite in sonno con il ritmo incerto dei cuori smarriti io cercatore ribelle con un grido protetto da migliaia di stelle cammino perché chi non si ferma che regge il cielo
    io io stasera ti chiedo vieni nel giardino chiamami per nome entra nella casa con le porte chiuse cammina nella strada a riscaldarmi il cuore vieni nel mare riaprimi le vele
    vieni nel giradino chiamami per nome entra nella casa con le porte chiuse cammina nella strada a riscaldarmi il cuore vieni nel mare riaprimi le vele.
    io mendicante di luce ho il silenzio e l'amore per rovesciare la notte
    prigioniero della speranza la fame negli occhi che mi spinge io cercatore di un senso che so che comincia quando nulla ha più senso cammino perché l'amore è difficile quando non ne ha il coraggio
    io, io stasera ti chiedo vieni nel giardino chiamami per nome entra nella casa con le porte chiuse cammina nella strada a riscaldarmi il cuore vieni nel mare riaprimi le vele
    vieni nel giradino chiamami per nome entra nella casa con le porte chiuse cammina nella strada a riscaldarmi il cuore vieni nel mare riaprimi le vele.
    tu giardiniere forte come un frutto maturo debole come quest'alba sai che quando il cielo bacia la terra la terra sogni
    tu temi uomini e fedi che mai camminano nel giardino di Dio vivi nei tuoi campi tra semina e raccolto e la pazienza in mezzo
    io, io stasera ti chiedo vieni nel giardino chiamami per nome entra nella casa con le porte chiuse cammina nella strada a riscaldarmi il cuore vieni nel mare riaprimi le vele
    vieni nel giradino chiamami per nome entra nella casa con le porte chiuse cammina nella strada a riscaldarmi il cuore vieni nel mare riaprimi le vele.
    guarderò in gola al tuo silenzio in fondo ai tuoi occhi di nidi abbandonati la verità è amare ogni nascita e la pazienza con cui costruire, stasera non entrare senza l'olio puro di tutti gli inizi abbracciamoci, abbracciamoci forte e lentamente aspettiamo domani
    io, io stasera ti chiedo vieni nel giardino chiamami per nome entra nella casa con le porte chiuse cammina nella strada a riscaldarmi il cuore vieni nel mare riaprimi le vele
    vieni nel giradino chiamami per nome entra nella casa con le porte chiuse cammina nella strada a riscaldarmi il cuore vieni nel mare riaprimi le vele
    cammina cammina tranquillo che meno luce c'è e più vai sicuro, la traccia dei piedi al tuo presente ciò che succede è avvenire, parti più leggero per traguardi lontani affidandoti al cuore, cammina finché neppure il demonio distingua il servo dal suo signore
    io, io stasera ti chiedo vieni nel giardino chiamami per nome entra nella casa con le porte chiuse cammina nella strada a riscaldarmi il cuore vieni nel mare riaprimi le vele
    vieni nel giradino chiamami per nome entra nella casa con le porte chiuse cammina nella strada a riscaldarmi il cuore vieni nel mare riaprimi le vele
    mare che mai dorme, ribelle informe, ruggenti al vento, mare respiro antico imprigionato agitato in cerca di pace, io stanco di nuovi orizzonti come le onde ritorno indietro io come Pietro chiedo uno sguardo un momento come un perdono.
    io, io stasera ti chiedo vieni nel giardino chiamami per nome entra nella casa con le porte chiuse cammina nella strada a riscaldarmi il cuore vieni nel mare riaprimi le vele
    vieni nel giradino chiamami per nome entra nella casa con le porte chiuse cammina nella strada a riscaldarmi il cuore vieni nel mare riaprimi le vele

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