Perdasdefogu un' inchiesta

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  • Опубликовано: 13 сен 2024
  • «Inchiesta a Perdasdefogu» documentario del regista Giuseppe Ferrara realizzato nel 1961 e premiato con il "Nastro d'Argento 1961".
    L'intera area è divenuta tristemente famosa per il diffondersi della cosiddetta "Sindrome di Quirra": lo strano aumento di casi di tumore fra la popolazione e malformazioni negli animali nella zona limitrofa al Poligono Sperimentale di Salto di Quirra.
    Costituito nel 1956 il Poligono occupa un'area a terra di 120 kmq con terreni espropriati ai comuni di Arzana, Perdasdefogu, Villagrande, Lotzorai, Villaputzu, Ierzu, Ulassai, Ballao, Armungia e Tertenia. In mare l'estensione supera i 20.000 kmq, più o meno come quella dell'intera Sardegna.
    *«Metalli pesanti di origine antropica, non naturale, sono stati documentati nei tessuti di pecore e agnelli che pascolavano in queste terre. Tutti questi dati confermano che le nano e microparticelle derivate dalle attività del Poligono hanno contaminato acqua e suolo e hanno causato malattie e tumori su uomini e animali: la “Sindrome di Quirra” non è un’invenzione ma una realtà documentata da anni di analisi, testimonianze, documenti e rilievi» Sardinia Post 7 06 2014 bit.ly/2vXUtTp
    *«Il rapporto della Asl (Cagliari e Lanusei) è un bollettino che non lascia spazio a interpretazioni: in ogni ovile agnelli nati malformati e pastori ammalati di tumore...Secondo la verifica dei veterinari Giorgio Melis e Sandro Lorrai, esiste un collegamento tra le deformazioni congenite genetiche degli agnelli e i tumori che hanno colpito gli allevatori. Quasi una strage: il 65 per cento dei pastori che abita e lavora a Quirra si è ammalato di leucemia» Unione Sarda 4 01 2011 svel.to/o7b
    *«Ormai non ci sono più dubbi: nel Poligono Interforze di Perdasdefogu-Salto di Quirra c'è l'uranio. La svolta nell'inchiesta - aperta a metà gennaio dalla Procura di Lanusei per fare chiarezza sui numerosi casi di linfoma di Hodgking che hanno colpito la popolazione e alcune malformazioni negli animali è arrivata sabato, al termine delle ispezioni ordinate dal procuratore Domenico Fiordalisi in due magazzini nella base e a Capo San Lorenzo, dopo che la pioggia aveva fatto affiorare dal terreno parti di missili e di radiobersagli» Corriere della Sera 27 02 2011 -
    gat.to/64zat
    *«Nei mesi scorsi, l’Istituto Superiore di Sanità non ha nascosto preoccupazioni per la condizione sanitaria degli abitanti del piccolo villaggio (Quirra) sulla costa orientale: 89 residenti e “un tasso di ospedalizzazione per tumori maligni circa doppio rispetto agli altri residenti di Villaputzu”. Vale a dire: la Sindrome di Quirra è sempre in agguato. Insomma, i malati a Quirra sono risultati troppi e le patologie riscontrate “sospette”, visti “i tre casi di patologie oncologiche rare in una coorte poco numerosa e seguita per soli 5 anni”. Tra queste patologie compariva anche il tumore encefalico che ha colpito i tre fratelli Vacca» Sardinia Post 5 01 2016 - bit.ly/2gWxmC2
    *A Quirra? «Napalm sotterrato, anni e anni di esercitazioni senza alcuna bonifica, brillamenti di armi obsolete che provocavano colonne di fumo alte 50 metri. Fatti di gravità provata dopo anni di cinico “negazionismo” contrario alla civiltà giuridica e alla Costituzione. Chissà cosa è stato sparato in 60 anni, chissà cosa c’è sotto il mare. Occorre che la politica nazionale e regionale dia risposte concrete: basta parole al vento». Giampiero Scanu, presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito - Unione Sarda 30 luglio 2017 - svel.to/o7f
    *«Gli effetti culturali di tale situazione sono evidenti. Essa ha generato una sorta di interiorizzazione di quel complesso di subalternità storicamente già molto forte e radicato in Sardegna, specialmente in seguito alla unificazione italiana. Una sorta di sindrome da dipendenza e da assistenzialismo che corre parallela a quella più nota alle cronache, detta ‘sindrome di Quirra’, relativa al manifestarsi tra i militari di un quadro patologico tipico di chi ha prestato servizio in quest’area. Alle patologie cliniche si associa dunque una patologia socio-culturale forse più difficile da estirpare» Pagina Uno n.21 2-3 2011 - is.gd/QMHAuk

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