Vittorio Gassman legge Dante - Commedia - Inferno, Canto IV

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  • Опубликовано: 19 сен 2024
  • Vittorio Gassman presenta e legge il quarto canto dell'Inferno di Dante.
    Si svolge nel primo cerchio, ovvero nel Limbo, ove si trovano i virtuosi non battezzati.
    Siamo nella notte tra l'8 e il 9 aprile 1300 (Sabato Santo) o, secondo altri commentatori, tra il 25 e il 26 marzo 1300.
    Località delle riprese
    Presentazione del Canto: Teatro all'Antica (o Teatro Olimpico) di Sabbioneta (Provincia di Mantova)
    Lettura del Canto: Teatro "Angelo Mariani" di Sant'Agata Feltria (Provincia di Rimini)
    #VittorioGassman #Inferno #Canto4

Комментарии • 57

  • @Mago945
    @Mago945 10 лет назад +24

    Commovente interpretazione e lettura del IV Canto. Gassman rimarrà sempre tra i migliori dantisti, onore a lui, spirito magno.

    • @kendallcreed8437
      @kendallcreed8437 3 года назад +1

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    • @princekameron8553
      @princekameron8553 3 года назад

      @Kendall Creed instablaster :)

    • @pietrocaleca
      @pietrocaleca Год назад

      @@kendallcreed8437 huu

  • @andyhammers1858
    @andyhammers1858 2 месяца назад +1

    Un attore veramente straordinario con una voce perfetta e unica per far apprezzare a tutti la maestosa opera dell Alighieri...

  • @3peppone3
    @3peppone3 9 лет назад +8

    lo ascolti 1.000 volte...e 1.000 volte è un immenso piacere...a quando un altro come Gaasman....

    • @ladivinacommedia3195
      @ladivinacommedia3195 4 года назад

      Io propongo un altro genere di lettura. Se le fa piacere, provi ad ascoltarla

  • @giovannicipollini9121
    @giovannicipollini9121 3 года назад +6

    Se penso alla bellezza di questa Opera (valorizzata dalla sublime interpretazione di Gassman) e a quanto le mie proff. del liceo si sono impegnate a farmi stare Dante sulle scatole, mi viene da piangere!

  • @jobracci4583
    @jobracci4583 4 года назад +14

    Gassman il Michelangelo del TEATRO seconde me, il massimo

  • @federica3118
    @federica3118 2 года назад +4

    Già per me Dante è prezioso, poi letto da Gassman lo è ancora di più.

  • @francescocusato
    @francescocusato 10 лет назад +5

    grande Timbro vocale caldo e suadente, molto eloquente nel parafrasare il testo e che dire recita i versi alla perfezione!!!

  • @mariacarbotti5736
    @mariacarbotti5736 2 года назад +2

    Il più grande Mattatore
    di tutti i tempi, orgoglio
    Italiano. 🇮🇹

  • @silviobrunetti79
    @silviobrunetti79 2 года назад +4

    Dante letto dal Maestro Gassmann. Non si deve dire altro

  • @tersiliolunghi1209
    @tersiliolunghi1209 3 года назад +3

    Che bello ,Dante è Dante ,e Gassman e Gassman ,la divina Bellezza .

  • @ornellacerizza2613
    @ornellacerizza2613 Год назад +3

    Ascoltandola, ci si rammarica , al pensiero di averlo perso
    Persone come Lui, non dovrebbe morire.

  • @vittoriomarano8230
    @vittoriomarano8230 4 года назад +3

    Canto IV...di una poesia immensa! " Onorate l' altissimo Poeta! ".

  • @venerandagizzi5112
    @venerandagizzi5112 4 месяца назад

    Grande maestro straordinario molto commovente❤🙏🌹🌹🌹 Vittorio Gassman

  • @daianamilenapuebla310
    @daianamilenapuebla310 Год назад +1

    Grandisimo gassman el mejor actor de toda italia y uno de los mejores del mundo ❤👏👏👏

  • @donataargenza6116
    @donataargenza6116 Год назад +1

    Sublime unico e inimitabile Gassman

  • @annademuro1007
    @annademuro1007 4 года назад +1

    Grande Vittorio sei speciale come spieghi bene la divina commedia

  • @abdel5505
    @abdel5505 2 года назад +5

    Ruppemi l’alto sonno ne la testa
    un greve truono, sì ch’io mi riscossi
    come persona ch’è per forza desta; 3
    e l’occhio riposato intorno mossi,
    dritto levato, e fiso riguardai
    per conoscer lo loco dov’io fossi. 6
    Vero è che ’n su la proda mi trovai
    de la valle d’abisso dolorosa
    che ’ntrono accoglie d’infiniti guai. 9
    Oscura e profonda era e nebulosa
    tanto che, per ficcar lo viso a fondo,
    io non vi discernea alcuna cosa. 12
    «Or discendiam qua giù nel cieco mondo»,
    cominciò il poeta tutto smorto.
    «Io sarò primo, e tu sarai secondo». 15
    E io, che del color mi fui accorto,
    dissi: «Come verrò, se tu paventi
    che suoli al mio dubbiare esser conforto?». 18
    Ed elli a me: «L’angoscia de le genti
    che son qua giù, nel viso mi dipigne
    quella pietà che tu per tema senti. 21
    Andiam, ché la via lunga ne sospigne».
    Così si mise e così mi fé intrare
    nel primo cerchio che l’abisso cigne. 24
    Quivi, secondo che per ascoltare,
    non avea pianto mai che di sospiri,
    che l’aura etterna facevan tremare; 27
    ciò avvenia di duol sanza martìri
    ch’avean le turbe, ch’eran molte e grandi,
    d’infanti e di femmine e di viri. 30
    Lo buon maestro a me: «Tu non dimandi
    che spiriti son questi che tu vedi?
    Or vo’ che sappi, innanzi che più andi, 33
    ch’ei non peccaro; e s’elli hanno mercedi,
    non basta, perché non ebber battesmo,
    ch’è porta de la fede che tu credi; 36
    e s’e’ furon dinanzi al cristianesmo,
    non adorar debitamente a Dio:
    e di questi cotai son io medesmo. 39
    Per tai difetti, non per altro rio,
    semo perduti, e sol di tanto offesi,
    che sanza speme vivemo in disio». 42
    Gran duol mi prese al cor quando lo ’ntesi,
    però che gente di molto valore
    conobbi che ’n quel limbo eran sospesi. 45
    «Dimmi, maestro mio, dimmi, segnore»,
    comincia’ io per voler esser certo
    di quella fede che vince ogne errore: 48
    «uscicci mai alcuno, o per suo merto
    o per altrui, che poi fosse beato?».
    E quei che ’ntese il mio parlar coverto, 51
    rispuose: «Io era nuovo in questo stato,
    quando ci vidi venire un possente,
    con segno di vittoria coronato. 54
    Trasseci l’ombra del primo parente,
    d’Abèl suo figlio e quella di Noè,
    di Moisè legista e ubidente; 57
    Abraàm patriarca e Davìd re,
    Israèl con lo padre e co’ suoi nati
    e con Rachele, per cui tanto fé; 60
    e altri molti, e feceli beati.
    E vo’ che sappi che, dinanzi ad essi,
    spiriti umani non eran salvati». 63
    Non lasciavam l’andar perch’ei dicessi,
    ma passavam la selva tuttavia,
    la selva, dico, di spiriti spessi. 66
    Non era lunga ancor la nostra via
    di qua dal sonno, quand’io vidi un foco
    ch’emisperio di tenebre vincia. 69
    Di lungi n’eravamo ancora un poco,
    ma non sì ch’io non discernessi in parte
    ch’orrevol gente possedea quel loco. 72
    «O tu ch’onori scienzia e arte,
    questi chi son c’hanno cotanta onranza,
    che dal modo de li altri li diparte?». 75
    E quelli a me: «L’onrata nominanza
    che di lor suona sù ne la tua vita,
    grazia acquista in ciel che sì li avanza». 78
    Intanto voce fu per me udita:
    «Onorate l’altissimo poeta:
    l’ombra sua torna, ch’era dipartita». 81
    Poi che la voce fu restata e queta,
    vidi quattro grand’ombre a noi venire:
    sembianz’avevan né trista né lieta. 84
    Lo buon maestro cominciò a dire:
    «Mira colui con quella spada in mano,
    che vien dinanzi ai tre sì come sire: 87
    quelli è Omero poeta sovrano;
    l’altro è Orazio satiro che vene;
    Ovidio è ’l terzo, e l’ultimo Lucano. 90
    Però che ciascun meco si convene
    nel nome che sonò la voce sola,
    fannomi onore, e di ciò fanno bene». 93
    Così vid’i’ adunar la bella scola
    di quel segnor de l’altissimo canto
    che sovra li altri com’aquila vola. 96
    Da ch’ebber ragionato insieme alquanto,
    volsersi a me con salutevol cenno,
    e ’l mio maestro sorrise di tanto; 99
    e più d’onore ancora assai mi fenno,
    ch’e’ sì mi fecer de la loro schiera,
    sì ch’io fui sesto tra cotanto senno. 102
    Così andammo infino a la lumera,
    parlando cose che ’l tacere è bello,
    sì com’era ’l parlar colà dov’era. 105
    Venimmo al piè d’un nobile castello,
    sette volte cerchiato d’alte mura,
    difeso intorno d’un bel fiumicello. 108
    Questo passammo come terra dura;
    per sette porte intrai con questi savi:
    giugnemmo in prato di fresca verdura. 111
    Genti v’eran con occhi tardi e gravi,
    di grande autorità ne’ lor sembianti:
    parlavan rado, con voci soavi. 114
    Traemmoci così da l’un de’ canti,
    in loco aperto, luminoso e alto,
    sì che veder si potien tutti quanti. 117
    Colà diritto, sovra ’l verde smalto,
    mi fuor mostrati li spiriti magni,
    che del vedere in me stesso m’essalto. 120
    I’ vidi Eletra con molti compagni,
    tra ’ quai conobbi Ettòr ed Enea,
    Cesare armato con li occhi grifagni. 123
    Vidi Cammilla e la Pantasilea;
    da l’altra parte, vidi ’l re Latino
    che con Lavina sua figlia sedea. 126
    Vidi quel Bruto che cacciò Tarquino,
    Lucrezia, Iulia, Marzia e Corniglia;
    e solo, in parte, vidi ’l Saladino. 129
    Poi ch’innalzai un poco più le ciglia,
    vidi ’l maestro di color che sanno
    seder tra filosofica famiglia. 132
    Tutti lo miran, tutti onor li fanno:
    quivi vid’io Socrate e Platone,
    che ’nnanzi a li altri più presso li stanno; 135
    Democrito, che ’l mondo a caso pone,
    Diogenés, Anassagora e Tale,
    Empedoclès, Eraclito e Zenone; 138
    e vidi il buono accoglitor del quale,
    Diascoride dico; e vidi Orfeo,
    Tulio e Lino e Seneca morale; 141
    Euclide geomètra e Tolomeo,
    Ipocràte, Avicenna e Galieno,
    Averoìs, che ’l gran comento feo. 144
    Io non posso ritrar di tutti a pieno,
    però che sì mi caccia il lungo tema,
    che molte volte al fatto il dir vien meno. 147
    La sesta compagnia in due si scema:
    per altra via mi mena il savio duca,
    fuor de la queta, ne l’aura che trema.
    E vegno in parte ove non è che luca.

  • @laispadua1424
    @laispadua1424 3 года назад +3

    Grande Gassman a reccitare la maggiore opera italiana (A Divina Comedia in portoghese del Brasile)!!!

  • @NicoYou78
    @NicoYou78 8 лет назад +3

    Bellissimo!

  • @Giovanni-vallarella
    @Giovanni-vallarella 10 месяцев назад

    Grazie grande 😊

  • @francescademarco6968
    @francescademarco6968 2 года назад +3

    Glassman grande

  • @jobracci4583
    @jobracci4583 Год назад +1

    Vittorio. Gassman un Re, vero

  • @donataargenza6116
    @donataargenza6116 Год назад +3

    Dante incarnato in Gassman!

  • @angeloritofasanaro9850
    @angeloritofasanaro9850 3 года назад

    Ha raggiunto il vertice della interpretazione del testo e della poesia del sommo poeta rileggiamo tutti i versi .

  • @francescocusato
    @francescocusato 10 лет назад

    Cristo Frank non sbaglia una sillaba!!! Grande mi sto rilassando

  • @francescomaresca3067
    @francescomaresca3067 7 лет назад +4

    un mito!!

  • @فریده.اریامنش
    @فریده.اریامنش 4 года назад +5

    Modestamente dovrei ribbadire al maestro Gasman ; Avicenna non è musulmano , è anche stato giustiziato dal tiribunale falsa dei musulmani come Negatore dei nome arabo del falsa idolo del dio. Perche è zaratustiana con scritto ( Parsi ) , e di corrente Ferdowsi ( Parsi )
    Grazie del attensionr

    • @CM-ug4pb
      @CM-ug4pb 2 года назад

      NO NO, Avicenna fu un devoto musulmano, ed il suo intento era di riconciliare le posizioni della filosofia razionale con quelle islamiche. Cercò di dimostrare l'esistenza di Dio e la sua creazione del mondo, anche attraverso principi scientifici, logico-razionali.

  • @francescocusato
    @francescocusato 10 лет назад +2

    lo guardo anche stasera l'armonia universale, la ricerca di un punto nello spazio in cui si incontrano tutte le discipline e le arti anche quelle in contrasto. Pitagora

  • @stefanoforti8170
    @stefanoforti8170 Месяц назад

    Letta la Commedia alle medie...
    Ma sentirla leggere da Gassman... Non ha paragoni...
    Grazie

  • @cerberusinferorum6742
    @cerberusinferorum6742 5 лет назад +3

    A me piacerebbe conoscere i " buontemponi" che mettono i pollici verso.Mah...🤔

  • @francescocusato
    @francescocusato 10 лет назад +1

    il mio Canto!!! lo so a memoria

  • @francescocusato
    @francescocusato 10 лет назад +1

    Pitagora L'armonia universale

  • @lorenzomagazzeni5425
    @lorenzomagazzeni5425 7 лет назад +5

    Quando la parabola e' finita tutti si buttano su Dante... Ogni riferimento a Benigni e' puramente casuale.

    • @8238c
      @8238c 6 лет назад +4

      Io non paragonerei questa meravigliosa lettura a quella di Benigni.

  • @annademuro1007
    @annademuro1007 4 года назад

    Quanti anni aveva Vittorio Gassman quando ha recitato la divina commedia?

  • @thallesvinicius2729
    @thallesvinicius2729 2 года назад +1

    05:11

  • @angelaolmi4288
    @angelaolmi4288 Год назад

    Lui si che era bravo

  • @vuelodepájaro07
    @vuelodepájaro07 2 года назад

    ojalá estuviera en español

    • @judithwalker9694
      @judithwalker9694 2 года назад

      Listen a few times and look at the original text in Italian next to a Spanish translation. It will get clearer. Spanish and Italian are cousins, after all.

    • @judithwalker9694
      @judithwalker9694 2 года назад

      Original text in Italian is posted below by Abdel.

  • @ginosuinoilporcoinvasivo8216
    @ginosuinoilporcoinvasivo8216 2 года назад

    05:05
    Ruppemi l’alto sonno ne la testa
    un greve truono, sì ch’io mi riscossi
    come persona ch’è per forza desta;3
    e l’occhio riposato intorno mossi,
    dritto levato, e fiso riguardai
    per conoscer lo loco dov’io fossi.6
    Vero è che ’n su la proda mi trovai
    de la valle d’abisso dolorosa
    che ’ntrono accoglie d’infiniti guai.9
    Oscura e profonda era e nebulosa
    tanto che, per ficcar lo viso a fondo,
    io non vi discernea alcuna cosa.12
    "Or discendiam qua giù nel cieco mondo",
    cominciò il poeta tutto smorto.
    "Io sarò primo, e tu sarai secondo".15
    E io, che del color mi fui accorto,
    dissi: "Come verrò, se tu paventi
    che suoli al mio dubbiare esser conforto?".18
    Ed elli a me: "L’angoscia de le genti
    che son qua giù, nel viso mi dipigne
    quella pietà che tu per tema senti.21
    Andiam, ché la via lunga ne sospigne".
    Così si mise e così mi fé intrare
    nel primo cerchio che l’abisso cigne.24
    Quivi, secondo che per ascoltare,
    non avea pianto mai che di sospiri
    che l’aura etterna facevan tremare;27
    ciò avvenia di duol sanza martìri,
    ch’avean le turbe, ch’eran molte e grandi,
    d’infanti e di femmine e di viri.30
    Lo buon maestro a me: "Tu non dimandi
    che spiriti son questi che tu vedi?
    Or vo’ che sappi, innanzi che più andi,33
    ch’ei non peccaro; e s’elli hanno mercedi,
    non basta, perché non ebber battesmo,
    ch’è porta de la fede che tu credi;36
    e s’e’ furon dinanzi al cristianesmo,
    non adorar debitamente a Dio:
    e di questi cotai son io medesmo.39
    Per tai difetti, non per altro rio,
    semo perduti, e sol di tanto offesi
    che sanza speme vivemo in disio".42
    Gran duol mi prese al cor quando lo ’ntesi,
    però che gente di molto valore
    conobbi che ’n quel limbo eran sospesi.45
    "Dimmi, maestro mio, dimmi, segnore",
    comincia’ io per volere esser certo
    di quella fede che vince ogne errore:48
    "uscicci mai alcuno, o per suo merto
    o per altrui, che poi fosse beato?".
    E quei che ’ntese il mio parlar coverto,51
    rispuose: "Io era nuovo in questo stato,
    quando ci vidi venire un possente,
    con segno di vittoria coronato.54
    Trasseci l’ombra del primo parente,
    d’Abèl suo figlio e quella di Noè,
    di Moïsè legista e ubidente;57
    Abraàm patrïarca e Davìd re,
    Israèl con lo padre e co’ suoi nati
    e con Rachele, per cui tanto fé,60
    e altri molti, e feceli beati.
    E vo’ che sappi che, dinanzi ad essi,
    spiriti umani non eran salvati".63
    Non lasciavam l’andar perch’ei dicessi,
    ma passavam la selva tuttavia,
    la selva, dico, di spiriti spessi.66
    Non era lunga ancor la nostra via
    di qua dal sonno, quand’io vidi un foco
    ch’emisperio di tenebre vincia.69
    Di lungi n’eravamo ancora un poco,
    ma non sì ch’io non discernessi in parte
    ch’orrevol gente possedea quel loco.72
    "O tu ch’onori scïenzïa e arte,
    questi chi son c’ hanno cotanta onranza,
    che dal modo de li altri li diparte?".75
    E quelli a me: "L’onrata nominanza
    che di lor suona sù ne la tua vita,
    grazïa acquista in ciel che sì li avanza".78
    Intanto voce fu per me udita:
    "Onorate l’altissimo poeta;
    l’ombra sua torna, ch’era dipartita".81
    Poi che la voce fu restata e queta,
    vidi quattro grand’ombre a noi venire:
    sembianz’avevan né trista né lieta.84
    Lo buon maestro cominciò a dire:
    "Mira colui con quella spada in mano,
    che vien dinanzi ai tre sì come sire:87
    quelli è Omero poeta sovrano;
    l’altro è Orazio satiro che vene;
    Ovidio è ’l terzo, e l’ultimo Lucano.90
    Però che ciascun meco si convene
    nel nome che sonò la voce sola,
    fannomi onore, e di ciò fanno bene".93
    Così vid’i’ adunar la bella scola
    di quel segnor de l’altissimo canto
    che sovra li altri com’aquila vola.96
    Da ch’ebber ragionato insieme alquanto,
    volsersi a me con salutevol cenno,
    e ’l mio maestro sorrise di tanto;99
    e più d’onore ancora assai mi fenno,
    ch’e’ sì mi fecer de la loro schiera,
    sì ch’io fui sesto tra cotanto senno.102
    Così andammo infino a la lumera,
    parlando cose che ’l tacere è bello,
    sì com’era ’l parlar colà dov’era.105
    Venimmo al piè d’un nobile castello,
    sette volte cerchiato d’alte mura,
    difeso intorno d’un bel fiumicello.108
    Questo passammo come terra dura;
    per sette porte intrai con questi savi:
    giugnemmo in prato di fresca verdura.111
    Genti v’eran con occhi tardi e gravi,
    di grande autorità ne’ lor sembianti:
    parlavan rado, con voci soavi.114
    Traemmoci così da l’un de’ canti,
    in loco aperto, luminoso e alto,
    sì che veder si potien tutti quanti.117
    Colà diritto, sovra ’l verde smalto,
    mi fuor mostrati li spiriti magni,
    che del vedere in me stesso m’essalto.120
    I’ vidi Eletra con molti compagni,
    tra ’ quai conobbi Ettòr ed Enea,
    Cesare armato con li occhi grifagni.123
    Vidi Cammilla e la Pantasilea;
    da l’altra parte vidi ’l re Latino
    che con Lavina sua figlia sedea.126
    Vidi quel Bruto che cacciò Tarquino,
    Lucrezia, Iulia, Marzïa e Corniglia;
    e solo, in parte, vidi ’l Saladino.129
    Poi ch’innalzai un poco più le ciglia,
    vidi ’l maestro di color che sanno
    seder tra filosofica famiglia.132
    Tutti lo miran, tutti onor li fanno:
    quivi vid’ïo Socrate e Platone,
    che ’nnanzi a li altri più presso li stanno;135
    Democrito che ’l mondo a caso pone,
    Dïogenès, Anassagora e Tale,
    Empedoclès, Eraclito e Zenone;138
    e vidi il buono accoglitor del quale,
    Dïascoride dico; e vidi Orfeo,
    Tulïo e Lino e Seneca morale;141
    Euclide geomètra e Tolomeo,
    Ipocràte, Avicenna e Galïeno,
    Averoìs che ’l gran comento feo.144
    Io non posso ritrar di tutti a pieno,
    però che sì mi caccia il lungo tema,
    che molte volte al fatto il dir vien meno.147
    La sesta compagnia in due si scema:
    per altra via mi mena il savio duca,
    fuor de la queta, ne l’aura che trema.150
    E vegno in parte ove non è che luca.

  • @abdel5505
    @abdel5505 2 года назад +1

    11:18 81

  • @cleliabongiovanni9707
    @cleliabongiovanni9707 2 года назад

    Un

  • @paolotattini8562
    @paolotattini8562 5 лет назад +1

    16 seguaci di Salvini.

    • @yurimameli3422
      @yurimameli3422 4 года назад +7

      Ma che cazzo c'entra la politica...sei più minus habens di quelli che lasciano il pollice verso. Goditi l'arte e la recitazione del grande Gassman e ...per citare uno dei tuoi compagni di merende... stai sereno