Ex spia del KGB valuta 9 scene di spionaggio russo nei film | Quanto è realistico?

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Jack Barsky è un ex agente dormiente del KGB che ha spiato gli Stati Uniti dal 1978 al 1988. Dopo essere stato scoperto, è diventato un informatore per l'FBI e da allora è rimasto negli Stati Uniti, diventando un autore pubblicato, per "Deep Undercover", e un esperto di spionaggio e intelligence russa. È stato reclutato dal KGB dopo essere stato avvicinato da un membro della polizia segreta della Germania dell'Est, all'Università di Jena nel 1969.
Barsky valuta il realismo delle tattiche di spionaggio russo come l'intercettazione dei messaggi, la sorveglianza e le cellule dormienti in "Quarto protocollo" (1987), "Anna" (2019), "Il ponte delle spie" (2015), "La talpa" (2011), e la popolare serie TV "The Americans" (2013-2018).
Ha anche analizzato l'allenamento fisico e il background delle spie in "Red Sparrow" (2018), "Salt" (2010), e la prima apparizione della Vedova Nera sullo schermo in "Iron Man 2" (2010). Discute anche la serie di film su Bond e la sua rappresentazione delle spie russe in "Dalla Russia con amore" (1963).
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