Le campane di Castano Primo (MI)
HTML-код
- Опубликовано: 16 авг 2020
- Castano Primo (MI), Chiesa Prepositurale di San Zenone
Concerto di 5 campane Reb3 (Antonio Maria Comerio 1777; Lab3 Fratelli Ottolina 1929)
Concerto solenne a 5 campane per l'Angelus
La chiesa di San Zenone è citata per la prima volta in un documento del 3 febbraio 974 in qualità oratorio privato che svolgeva la funzione di cappella del castello del borgo di Castano, edificato presumibilmente in epoca longobarda. La chiesa altomedievale occupava l'area dell'attuale coro e del presbiterio e risulta citata anche nel Liber notitiae sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero a fine XIII secolo, quale parrocchia dipendente dalla pieve di Dairago. Nel 1345 don Marchisio de Cantono fece ricostruire e ampliare l’antica chiesa di San Zenone, edificata in luogo della precedente struttura sfruttando l’intera area dove prima sorgeva il castello ormai andato distrutto. La chiesa trecentesca aveva un impianto a tre navate e sul fianco meridionale della stessa fu innalzata la torre campanaria, sfruttando l’unica torre del castello ancora integra. La chiesa trecentesca di San Zenone occupava la medesima area della chiesa attuale e il suo aspetto si può ricostruire attraverso le visite pastorali occorse tra il Cinquecento e il Seicento. L'antica struttura presentava uno stile completamente differente da quello della chiesa attuale, salvo la lunghezza della navata centrare che era ed è di cinquanta metri. L'antica facciata presentava una sola finestra, ornata da colonne di pietra che partivano dalla base e arrivavano alla sommità dell'edificio; il campanile a pianta quadrata si trovava nella medesima posizione in cui è ora. All'interno della prepositurale è custodito e venerato un prezioso Crocifisso, portato da Gerusalemme a Castano dal nobile crociato fra' Rodolfo della Croce. Questo venne già più volte citato durante le visite pastorali dell'arcivescovo san Carlo e fu considerato miracoloso a partire dal 1630, quando venne solennemente invocato per proteggere dall'epidemia di peste e innalzato ogni volta che la sofferenza colpiva gli abitanti di Castano. Da quel momento in poi, secondo la devozione popolare al Crocifisso, si tengono solenni festeggiamenti ogni venticinque anni; attualmente è posto nella nicchia dell'altare maggiore. Tra il XVI e il XVII secolo furono costruite e abbellite le numerose cappelle laterali, mentre nel 1663 fu il turno della sacrestia, costruita sul lato sinistro del presbiterio e del coro. Nel 1696 un fulmine colpì la cima del campanile, che rovinò sul tetto della chiesa, distruggendo parte della navata centrale e di alcune cappelle, restaurare nel corso dei decenni successivi. Nel 1750 si decide di intraprendere un’importante opera di restauro della chiesa, per la quale fu interpellato l'architetto Francesco Croce, il quale proposte da subito la sua demolizione. La popolazione locale optò per una soluzione meno invasiva, che comportò la ricostruzione e l’innalzamento della navata centrale, lasciando invariati i muri perimetrali e le cappelle laterali. Il lavoro terminò nel 1760 e dieci anni più tardi anche la facciata venne adeguata alla grandezza della nuova chiesa, grazie al disegno dell'architetto Giulio Gallori, già attivo presso la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano e allievo di Francesco Croce. La cima dell’antico campanile venne rifatta nel 1778, in concomitanza con la posa del nuovo concerto di cinque campane, opera di Antonio Maria Comerio di Malnate datata 1777. A partire dal 1790 il pittore Domenico Riccardi affrescò la caduta della manna nel deserto e il serpente di bronzo innalzato da Mosè sulle pareti laterali del presbiterio. La chiesa di Castano fu elevata a dignità prepositurale nel 1895 e ottenne il titolo di variato foraneo a partire dal 1903, quando gli fu attribuite la giurisdizione delle vicine parrocchie di Buscate, Nosate, Robecchetto e Sant’Antonino Ticino. Nel 1913 i fratelli Bianchini eseguirono la decorazione in stucco della navata centrale e delle navate laterali, mentre il pittore Enrico Volonterio era intento a dipingere i patimenti di Cristo negli otto spazi a forma di ventaglio sopra il colonnato della navata centrale. Tra il 1924 e il 1925 il Calcaterra si adoperò per decorare con scene religiose la cappella della Madonna e quella di san Giuseppe, ultimata poi da uno dei fratelli Bianchini. La campana minore si fessurò irrimediabilmente e dovette essere sostituita nel 1929, grazie all'opera della fonderia Ottolina di Seregno. Dal 1936 al 1938 furono ingrandite le cappelle ai lati del presbiterio, mentre tra luglio e agosto del 1945 toccò alla facciata, restaurata su progetto dell'architetto Belloli rispettando i lineamenti originali del Gallori.
Un ringraziamento al sacrestano e al prevosto don Piero. Видеоклипы
Splendide Comerio e video magistrale
sapore di antico qua! buona serata
Bravo, so che le campane non sono bilanciate benissimo!! Qui ormai sono di casa, il Prevosto è un mio caro amico...
diciamo un po' ballerina la bilanciatura, ma poteva andare peggio
Anche queste sono belle
verissimo, battagli un po' alti che penalizzano ma in generale belle
Bravo, bellissime campane e stupendo il video
ma grazie per i complimenti! comunque sono sempre stato curioso di che paese sei, visto che ci sono tanti video in zona qua
bele92 Sono di Trezzano sul Naviglio, ma vado spesso a Casate Ticino, dove sono anche i miei campanili personali
@@gedochino1257 aaaah ecco perchè, ora capisco
che belle! ottimo video
ma grazie, si effettivamente a me son piaciute
Veramente molto belle, bellissimo video!
grazie di cuore! :)
bele92 Figurati! ;)
Strano il battitore. Belle belle!
eh insomma, diciamo qualche colpo lo perdeva
L’inizio con il battiore faceva sembrare che suonasse una melodia. Concerto un po’ così e così con quei ritardi iniziali, il finale meglio ma le campane per essere (quasi tutte) Comerio soddisfacenti dal mio punto di vista 😉👍
eh non è stato così facile suonare, dal vivo son più belle secondo me
Complimenti per il video! Anche le campane ottime, ma non perfette! Bravo
si, non perfette è vero, però dal vivo si fanno ascoltare
Varrebbe proprio la pena di ricontrollare per bene i dati di questo interessante concerto di campane: c'è un video di Stefano Chierichetto in cella, ma non fa vedere granché se non la data 1777 sul Solb3, sopra cui c'è il marchio, che si vede male e di sfuggita, ma è inequivocabilmente quello dei Comerio; invece, le tre campane maggiori vengono del tutto ignorate. Ad ogni modo dubito fortemente che quella campana possa essere opera di un Antonio Maria Comerio, perché il 1777 è cronologicamente in mezzo fra le produzioni di Antonio Maria I (anni 1730-1740) e Antonio Maria II (anni 1830-1860). Forse sulle campane maggiori è pure indicato il nome completo del fonditore, ma in quegli anni le campane dei Comerio riportano spesso soltanto lo stemma di famiglia, senza nominativo.
confermo che le campane sono esattamente quello che c'è scritto
@@c-historia D'accordo, sarebbe molto interessante perché si avrebbe o un fonditore nuovo o una produzione tarda di Antonio Maria I Comerio, ma come si è firmato il fonditore? Nel marchio o in una scritta esterna ad esso? In latino o in italiano?
@@meme2702 niente marchio, è una scritta continua lungo la fascia inferiore con le iniziali per l'esattezza
@@c-historia Se hai delle fotografie, mi interessano molto! Si tratterebbe di una scoperta molto rilevante per la storia dei Comerio!
@@realbranchipaolo Sì grazie mille, mi interesserebbero! Me le puoi mandare via facebook per favore?
Ci vivo io qui a Castano Primo
non è un male, sicuramente degne di nota per antichità, così come la chiesa e il centro storico
Bel video le campane tranne il Lab3 hanno lo stesso anno che è fuso il campanone del duomo di Piacenza
concordo, si sente la differenza con le antiche
Molto belle, Ma il video è ancora meglio!
ti ringrazio molto!
@@c-historia figurati, grazie a te per i video!
È successo qualcosa quel martello del campanone?
eh ogni tanto perde colpi
@@c-historia Capisco...