Chiaro e esauriente specie nei dettagli che nn bisogna mai trascurare. Grazie di cuore Marco sei stato davvero molto prezioso perché ho sempre pescato male e con troppe difficoltà a causa di una infarinatura errata sulla compensazione; adesso non vedo l'ora di immergermi con tutti i tuoi accorgimenti, grazie infinite 😊
Credimi che qualche esperto mi ha criticato perchè ho dato una spiegazione troppo banale - ma è stata una scelta ponderata perchè credo che si sta estremizzando troppo dimenticandosi che molte persone prima di essere esperti sono nella fase in cui devono apprendere.
Sei sempre un grande, anni fa ho comprato il tuo libro, mentre mi trovavo a Lerici, l'ho visto nel negozio la Colombina ed ho deciso di acquistarlo, l'ho letto e mi ha aiutato tantissimo..
grazie Marco per i consigli che dai a tutti , quando ho iniziato a pescare nel 1968 non sapevamo nulla della compensazione ,per fortuna un sub piu' grande di noi ci insegno' la manovra ,quel sub era il mitico Claudio Ripa .Ringrazio te per tutti i video istruttivi che dai gratuitamente a tutti
Seguire i tuoi video altamente professionali, ricchi di chiarimenti deliziosamente semplici, che solo tu riesci a portare a termine, è senza dubbio appagante in coloro che ti seguono; la spiegazione della manovra compensatrice è straordinariamente unica, Grande Direttore!
@@marcobardivideopesca Buongiorno Marco, la manovra di compensazione, esattamente come quella spiegata brillantemente all'inizio del video, la compio da anni solo in mare, mi ha preservato per fortuna da problemi uditivi che purtroppo possono insorgere. In casa l'ho eseguita senza alcuna difficoltà nello stesso momento che guardavo il video.
@@marcobardivideopesca Perfettamente d'accordo, dovevo precisare in effetti che, anche da posizione statica all'asciutto, la manovra composta dai tre passaggi, se bene eseguita, funziona.
Questo video è una meraviglia, fatto per tutti , e fatto benissimo, da un grande professionista e che trasmette la passione per portare ognuno vicino alla pesca subacquea, ma anche solo all'apnea, grazie!
Grazie Paolo è davvero il mio intento. Di sicuro qualche super esperto reputerà molto banali questi video - ma ci sono tante persone che invece ne hanno bisogno. Mica si nasce Fenomeni! Anche i più bravi sono passati da qui ma poi spesso se lo dimenticano.
@@marcobardivideopesca io non lo trovo affatto banale, vado "in acqua" dal 1984, ho la fortuna di compensare senza mano sul naso, ma ad esempio il mio figliolo di 15anni che mi ha chiesto di iniziare ad andare a pesca sub l'anno scorso, ha difficoltà a compensare e io non sapevo cosa dirgli.... Ad esempio ora gli ho intanto girato il video, che presto riguarderemo e studieremo insieme!
Bardi pragmatico e fondamentale , questi consigli che tutti potranno ora utilizzare sono la sintesi ESSENZIALE DELLA COMPENSAZIONE NON AGONISTICA ...quello che serve per fare pesca entro i 10/15/20 metri , sono pratiche verificate in anni di esperienza da chi come me ha fatto tutto da solo , indicazioni PREZIOSE che faranno partire tutti con "il" PROBLEMA in meno ! Non ci sono ringraziamenti sufficienti per gratificare questo grande amico sub . B.M.Sempre
Grazie, l'obiettivo infatti come dichiarato è semplificare per chi non ha la possibilità di fare un corso. Poi se ci si appassiona e si prosegue ci sono molte altre indicazioni più tecniche da prendere in esame.
@@marcobardivideopesca io compensavo ma non in questo modo, non chiudevo la glottide e ne tanto meno usavo la lingua. Ma cercavo di sforzarmi solo premendo il naso e soffiando, a volte anche in maniera sbagliata perché primo, compensavo troppo tardi e secondo lo facevo abbastanza in malo modo. Grazie ancora. Anzi.... Queste linea guida devi darle spesso. Un abbraccio.
@@marcobardivideopesca si la mia compensazione la effettuo con la mano portandola al naso proprio come ci ha mostrato in questo video .. ma visto che o problemi di renite allergica effettuo spesso lavaggi nasali che comprende un kit per il risciacquo sinusale...sono d'accordo che sia importante il lavaggio nasale sempre per evitare la formazione di secrezioni nelle vie aeree superiori ecc, e allo stesso modo ovattamento auricolare ..non ti nego che un buon corso mi aiuterebbe a migliorare il tutto.. visto che da autodidatta sicuramente commetterò degli errori.. ti auguro una buona giornata...ciao Marco..
Molte persone addirittura la usano più del necessario e poi si lamentano che hanno problemi di compensazione. Io la uso poche volte e comunque mai prima di entrare in acqua. Lo ho imparato sulla mia pelle per cui ti rimane ancora più impresso!
@@marcobardivideopesca io oltre che cercare di evitare l'aria condizionata, faccio una cosa molto simile ai fumenti, ma più efficace e veloce, immergo la faccia in una catenella di acqua a 37° o poco più per alcuni secondi, diciamo 1/3 minuti, possibilmente con un boccaglio o più volte in apnea. Tale manovra mi decongestiona un eventuale rinite da aria fredda (vedi finestrino aperto) o trasferimento in gommone con frescata. Me lo insegnò un otorino pescatore subacqueo, nel mio caso indispensabile a causa di un operazione in cui mi furono tolti i turbinati in modo eccessivo e ora soffro il freddo, ma può essere utile anche ad altri, ottengo più rapidamente il risultato simile ai fumenti.
@@paolorondini2939 Si Paolo è una soluzione valida perchè il caldo scioglie comunque il muco più addensato e aiuta a liberare le vie aeree - infatti sarebbe ottimo anche fare una sauna - scaldare fronte e orecchia con un asciugacapelli 2 volte al giorno e altre operazioni simili - ma alla fine i fumenti sono quelli che danno il risultato più evidente perchè scaldano - l'aria calda e i vapori balsamici arrivano fino all'orecchio interno e quindi sciolgono - liberano e disinfettano. Ecco perchè sono più indicati - ma ovviamente sono valide anche le alternative. Grazie per il suggerimento che sarà utile a chi legge.
@@marcobardivideopesca giusto! Ora riprovo a fare anche i fumenti per vedere se in effetti il giovamento sulle tube e orecchio interno è maggiore, che il sistema che ho detto sblocca molto la via d'accesso alle cavità nasali e frontali , ma poco può verso l'orecchio interno....
Grande Marco sempre top!!Vorrei rinfrancare tutti coloro che hanno dei problemi di compensazione. I primi tempi quando cominciavo a pescare avevo dei problemi di compensazione che mi hanno portato a pensare che non avrei potuto raggiungere mai certe profondità, mi sono accertato con un otorino che non avessi problemi legati alle cavità nasali ,ed infatti non ne avevo, poi ho capito che era un problema di tensione muscolare, è incredibile come in particolare i muscoli del collo intervengano sulla compensazione quindi relax nella discesa e non cercate di raggiungere profondità che non sono ancora vostre perchè inevitabilmente sarete tesi ,imparate a compensare alle profondità che avete fatto vostre. Io non riuscivo a superare i 10 metri perchè non riuscivo più a compensare , oggi non ho più problemi neanche a 30 metri.
CARO Marco per fare un corso di compessazione sarebbe l'ideale il discorso è che ti seguono il primo giorno dopo di ché arrangiati pultroppo sucede anche questo ciao Marco sei Grande ti ò sempre ammirato ciao❤
@@marcobardivideopesca dici? Speriamo... Il problema che compensando perdo un sacco di fiato ed ho resistenza 0... In piu il mio occhio 👁 non é molto allenato spero di imparare al più presto mi piace davvero molto questo sport guardo i tuoi video nel tempo libero sei davvero formidabile!
Grande. Marco. Non ho mai fatto ultimo passaggio nel fondo, lo proverò magari mi eviterà i piccoli dolori che a volte ho verso la fine della pescata,🙋🙋👍
Tra l'altro oltre ad evitare il rischio di dolore e infiammazione, aiuta a compensare meglio, perchè quell'aria che immettiamo con l'ultima compensazione sembra banale, ma è proprio quella che in risalita aiuta a liberare le vie aeree dal muco in eccesso proprio perchè fatta alla massima profondità e quindi con la maggiore pressione interna che in risalita tende a liberarsi e porta via il muco in direzione del naso. Se invece non viene fatta, si crea il problema opposto - ovvero il rischio che quegli ultimi metri tramite la pressione dall'esterno, il muco si vada ad addensare nei punti critici verso l'interno - creando ostruzione e quindi si potrebbe arrivare anche al blocco della compensazione, parziale o totale.
@@marcobardivideopesca grande Marco, come sempre ti seguo da tanto, dai sempre dei ottimi consigli semplici ma non banali,non so se hai mai visto il mio di video in cui mostro dei tappi proprio per chi ha dei problemi alle orecchie e aiutano ed evitare traumi al timpano. Se ne hai voglia puoi guardarlo ecco il linck ruclips.net/video/mMVpCgSVnz8/видео.html magari tu li conosci già, grazie ancora dei tuoi consigli... i consigli dei grandi esperti non bastano mai c'è è sempre da imparare.🙋🙋
@@sergiolandon2009 Si Sergio li conosco quei tappi ma sono altamente sconsigliati perchè fino a quando si usano a quote medio basse possono anche funzionare - ma se un giorno il tappo si rovina o si sposta ed entra una forte pressione improvvisa il timpano si lacera matematicamente. Io non mi fiderei ad usarli nemmeno in 5 mt d'acqua - però è anche vero che qualcuno come nel tuo caso, ne ha riscontrato un beneficio. Calcola che adesso nelle migliori scuole sta andando per la maggiore una tecnica che aiuta a liberare l'orecchio dall'aria prima di immergersi perchè alcune bolle residue di aria possono già danneggiare l'orecchio - figuriamoci quanta aria possono imprigionare questi tappi! Mi dispiace non essere d'accordo, ma è giusto anche precisare che quella sensazione di acqua dentro alla testa non è acqua che passa dall'orecchio - altrimenti sarebbe un bel guaio - invece si tratta di muco liquido che a causa della pressione è arrivato nell'orecchio interno e lascia per qualche giorno un ovattamento generale dell'orecchio stesso. L'orecchio libero - senza tappi e senza aria - mai troppo sollecitato e aiutato da una continua compensazione è il meglio che ci possa essere per tutti - principianti o esperti.
@@marcobardivideopesca grazie Marco, io per adesso ne posso solo parlare bene perché ho notato tante differenze positive e per questo che ho fatto il video, poi io pesco in un massimo di 15 mt mai andato oltre. Però grazie ancora dei tuoi consigli vedo tutti i tuoi video. A presto🙋🙋🙋
@@sergiolandon2009 Comunque questi prodotti non si possono mai valutare bene fino a quando più persone non li hanno testati e nel bene o nel male non ci sono esperienze accadute. Potrebbe essere anche che si rivelerà migliorativo. In ogni caso se fossi in te mi accerterei che non vi siano residui di aria e a maggior ragione compenserei spesso.
Grazie veramente sei sta d'aiuto ora capisco perché soffro di acufeni sicuramente non compensavo bene ti chiedevo ogni metro bisogna compensare sempre con il metodo che spiegavi ? Glottide e naso chiuso ,grazie saluti dalla Sicilia ultima cosa fino a che metri e utile questa manovra
La manovra è semplice ma ha lo stesso scopo di quelle più difficili ovvero compensare la differenza di pressione per cui non c'è un limite di profondità- più si scende e più volte dovremo tutti compensare - sia con manovre semplici che con manovre complesse. Più si compensa e meno si rischiano problemi.
Sempre un grande.. Ma mi piacerebbe che tu riprenda la discussione su area marine protette.. A porto cesareo.. È un problema serio.. Assurdo.. Potevano almeno farci andare a pescare nella zona c... Maledetti.. Che poi per due volte al mese che vado.. Magari pago una .. Tassa.. Annual.. Ma non è possibile
Non è questa la sede per tale argomento - ma non è impossibile che si arrivi un giorno ad un permesso giornaliero con limiti di rispetto e ticket. Di sicuro riprenderemo l'argomento in altre occasioni.
Gia e una vera seccatu io pagherei volentieri una tassa annua per pescare a porto cesareo almeno nella zona C visto ke lo tengo a 2 passi senza farmi ogni volta quei 50 70 km e pure di piu
Va bene... Magari al prossimo video.. Con i due professori..di bari.. Potremmo affrontare il problema.. Tempo fa facesti un bel video con loro interesting.. Okk.. Grazie maestro marco
thank you for your extremely helpful information, so you mean using Frenzel right? and this the first time I realize that the ear gose to fill the sinuses first that goes to the ears, thanks
Che ne pensa dei tappi per le orecchile, quelli specifici che fanno entrare meno acqua nel timpano?Purtroppo facendo su e giù in immersione ho molta difficoltà a compensare correttamente.Graze in un'eventuale risposta
Sono contrario perchè li ritengo più dannosi che utili. La pressione potrebbe spingerli molto dentro fino a causare un danno - oppure c'è un alto rischio che all'improvviso la pressione entri tutta insieme e rompa il timpano in modo violento. Possono funzionare ma non si può sapere fino a che limite e non danno garanzie. Inoltre il terzo inconveniente è una alta probabilità che si manifestino all'interno dell'orecchio delle formazioni batteriologiche (piccole infezioni) che poi danneggiano il timpano. Alla fine compensare è la cosa più semplice e sicura. Non è detto però che negli anni non venga inventato un tappo efficace e allora la musica cambierebbe. Per adesso non li consiglio a nessuno.
Ciao, sono contrario perchè li ritengo pericolosi. La pressione potrebbe spingerli molto dentro fino a causare un danno - oppure anche in caso di tappi forati che limitano la pressione c'è un alto rischio che all'improvviso la pressione entri tutta insieme e rompa il timpano. Alla fine compensare è la cosa più semplice e sicura.
E' più o meno quella che qualcuno chiama Marcante Odaglia e qualcuno Frenzel - comunque non importa come si chiama - l'importante è riuscire a a farla senza sforzo e spesso.
ottima spiegazione marco, non soffro di problemi alle orecchie ma perchè mi succede che nella compensazione parte prima orecchio destro e poi il sinistro
Di solito dipende dal fatto che abbiamo 2 canali delle vie aeree dove passa l'aria che arriva poi al timpano. Questi 2 canali non sono mai uguali tra di loro e quindi può essere che in uno di questi hai una piccolissima malformazione che ti fa sentire la differenza. Oppure molto più semplicemente che in uno c'è un poco di muco in più dell'altro. Basta davvero poco per fare la differenza. Nel tuo caso sono molto indicati i fumenti e i lavaggi nasali. Non devi farli ogni giorno della tua vita, ma prova a farli per 2 - 3 giorni consecutivi prima di una prossima battuta di pesca e poi facci sapere qui in questi commenti se vedi cambiamenti.
Può dipendere da vari fattori ma sei stato troppo breve nella richiesta quindi ti indico alcune possibilità. Soprattutto in basso fondale, potrebbe essere la mancanza di pesi adeguati alle caviglie (cavigliere) questo lo puoi capire qui: ruclips.net/video/JCgEBfGvYFk/видео.html --- Spesso è il mancato rilassamento delle gambe che porta a contrarle e quindi non si adagiano (il principio è quello del morto a galla - chi si rilassa ci riesce chi sta rigido va a fondo) - oltretutto le gambe rigide sono un segnale di pericolo per il pesce. Il terzo fattore importante è la mancanza di orizzontalità - ovvero si tende ad inarcare il busto- il bacino va in basso e di conseguenza le gambe si alzano (prendiamo una forma a banana) questo lo puoi capire qui: ruclips.net/video/Z8qI0l5Rx_M/видео.html
Intanto, complimenti per il video incredibilmente chiaro e davvero interessantissimo e utilissimo. Ti ho conosciuto grazie al fatto che questo tuo video lo ha segnalato un bravissimo pescasub, di cui seguo il canale, ad un altro utente in un commento. Mi sto approcciando da pochissimo alla pescasub, nonostante abbia 45 anni e nonostante da una vita nuoto sott' acqua e faccio una apnea "povera ed elementare", come la chiamo io (in acqua bassa e trattenendo il fiato per poco tempo). Dicevo sempre di non riuscire a scendere perchè non riuscivo a compensare. Penso di saperlo fare da un po' ormai. Volevo porti due domande: è normale che sento compensare sempre prima un orecchio e solo dopo avere fatto molta pressione sento compensare l' altro? E poi, devo sempre trattenere l' aria durante la discesa dopo avere compensato, o è possibile lasciarne andare anche un po' senza che la compensazione perda la pressione interna e magari rischio di farmi male? Solo recentemente sono riuscito a scendere qualche metro, cosa che prima mi avrebbe dato fastidio alle orecchie, quindi ho pensato di avere fatto bene la manovra ed è stata una cosa fantastica, per me. Purtroppo per mancanza di tempo non posso fare corsi, però, nel mio piccolo sto provando a imparare a compensare e soprattutto a trattenere di più il fiato, cosa che mi viene più difficile in acqua e dopo movimento che, ad esempio, nello stare seduto sul divano di casa a cronometrare qualche apnea. Grazie. Iscritto con piacere al canale.
Grazie Gianluca - rispondo alle tue domande. Succede spesso che un orecchio si compensa prima di un altro perchè è raro che entrambi hanno la medesima pulizia dei condotti o formazioni di muco e infiammazioni. Sono comunque 2 zone separate e pertanto è normale che sono differenti - però quando si arriva a compensare bene - diminuisce questa differenza - infatti quasi sempre (ma non matematicamente) la differenza di compensazione tra i due timpani viene considerata come una prova di NON corretta compensazione. In discesa un minimo di aria va insufflata nella maschera dal naso - per compensare anche quella - altrimenti si schiaccia sul viso e crea una ventosa sugli occhi. Buttarla fuori dalla bocca solo perchè si sente troppa pressione sulla cassa toracica non va bene. Ad ogni modo se la compensazione viene fatta nel modo corretto, si riesce a farla anche senza aria nei polmoni- come spiego nel video. Se ti accorgi che perdendo aria fatichi a compensare significa che non stai facendo una manovra corretta. Nei corsi infatti si insegna a compensare a polmoni vuoti. Si scende senza prendere aria per una breve e semplice apnea e si deve riuscire a compensare lo stesso. Nel tuo caso da autodidatta e con poca esperienza troverai in questa fase molte difficoltà - ma anche questo accade a tutti. Poi vedrai che anche quello che oggi è difficile pian piano diventerà automatico e semplice. Ci vuole solo una buona dose di pazienza e di costanza. BUON MIGLIORAMENTO
Si va fatta uscire poca aria dalle narici del naso per fare in modo che la maschera non faccia troppa ventosa sul viso. Di solito non serve fino a circa 10 metri di profondità con una maschera di medie dimensioni.
Ciao Marco, grazie e complimenti per i tuoi video tutorial e non solo. Solo una curiosità.... Se eseguo la compensazione seduto sul divano mi fa l'effetto contrario, le orecchie le sento attappate , e normale? Scusa la mia ignoranza ma sto iniziando ad incuriosirmi sull'apnea.
Grazie Giovanni. La sensazione che provi può essere normale se non esegui bene la manovra, quindi sembra di sentire che le orecchia sono più bloccate di prima. Oppure potrebbe darsi (ma questo è più raro) che tu abbia già involontariamente mandato aria all'interno - a volte basta uno sbadiglio oppure ci sono persone che hanno le vie aeree talmente libere che l'aria si compensa da sola, ma se dovessi scommettere direi che non stai effettuando bene la manovra.
grazie millle marco la compensazione tallone d achille del pescasub. e nn solo. scusami marco ma se si chiude la glottide perche creare una contrazione diaframmatica se la glottide e chiusa ?
Perchè quella piccola contrazione che non è indispensabile, comunque fa alzare la glottide che a sua volta crea maggiore pressione. Comunque una volta capita la manovra non è importante contrarre il diaframma. Per chi non sa compensare l'importante è riuscirci e capire che è possibile - quindi tutto fa effetto - poi una volta capito si tende a semplificare al massimo. Però quella piccola contrazione, quando uno diventa esperto, sarà indispensabile in profondità per facilitare la compensazione attraverso un richiamo del diaframma, ma è roba da super profondisti - pertanto averla imparata e usata qualche volta ci potrebbe tornare utile in seguito.
Due domande marco: compenso in superficie prima della capovolta, è un errore? Compensare frequentemente, diminuisce l'apnea? Grazie per le tue risposte e complimenti per il video
Filippo non conviene compensare in superficie ma subito prima di sentire una pressione sul timpano. SE il timpano è già in equilibrio - la compensazione è inutile e anzi potrebbe diventare un aggravamento perchè si rischia di spingere muco all'interno dell'orecchio. Come dico nel video compensare frequentemente se si riesce a farlo in modo semplice, senza fatica non incide sull'apnea specialmente sulla durata dell'apnea. Quello che erronemenete è stato tramandato negli anni è il concetto che compensare spesso limita l'apnea, ma non è proprio così. Può incidere sulla profondità specialmente se la frequente compensazione obbliga come quasi sempre accade ad avere una velocità limitata altrimenti è difficile compensare - allora per raggiungere ad esempio 40 metri ci vuole molto più tempo in confronto ad uno che compensa bene. Io come dico nel video compenso ogni metro - ho avuto sempre una ottima apnea ed ho anche pescato ad alte profondità senza problemi. Non avrei potuto fare gare di apnea pura perchè per raggiungere profondità abissali ci avrei messo il doppio di altri, ma alla fine ho saputo prendere il lato positivo. La lentezza della discesa, per via della compensazione che è stata quella che mi ha consentito di perfezionare la tecnica. Più lenti siamo, più diventiamo tecnici. Chi invece non ha problemi di compensazione punta tutto sulla profondità e trascura la tecnica e spesso non raccoglie gli stessi frutti di uno tecnico che pesca qualche metro in meno. Ha vantaggi quando il pesce è solo profondo e facile, ma nel resto delle occasioni non ha alcun vantaggio.
Il tappa naso può andare bene se abbiamo il pieno controllo della compensazione e ci piace avere le mani libere, ma ha bisogno di tempo per abituarsi - non è qualcosa che risolve i problemi e alla prima si può subito apprezzare. Difatti alcuni si trovano bene altri un po meno, quindi come tutti i prodotti va saputo capire - usare - adattare. Dopo due ore che uno ha il naso stretto inizia dare fastidio, per cui se si fanno pochi tuffi si apprezza molto di più di quando si pesca per più ore. E' scomodo per soffiarsi il naso in superficie dato che va tolto e rimesso ogni volta, ma se si impara a farlo non è poi così fastidioso. In discesa se non è regolato bene non aiuta a spingere aria nella maschera che va per forza compensata anch'essa e in risalita se rimane chiuso sul naso non permette di recuperare l'aria in eccesso che sarebbe una buona abitudine per varie ragioni. Permette di avere le mani libere e una posizione del corpo più idrodinamica - Favorisce una compensazione più frequente dato che non c'è da portare continuamente la mano al naso - In risalita si può staccare dal naso e recuperare aria anche per alleviare il fastidio di averlo sempre stretto sul naso. Per dirla in breve, non ci si deve aspettare il miracolo - Si deve imparare ad usarlo e in tal caso può diventare valido.
Ciao Marco, ho iniziato da poco la pesca in "apnea". Mi cimento dagli 0 ai 6 metri per il momento. Pesca in tana e/o all aspetto. Il punto è questo, pur facendo la compensazione solo ed esclusivamente l orecchio sinistro "punge" risulta dolorate. Ti ripeto questo mi succede solo con l'orecchio sinistro mentre il destro tranquillamente si "stappa" e non mi fa male. Da cosa può dipendere secondo la tua esperienza? Purtroppo la voglia è tanta e continuo a pescare ma il fastidio post pesca diventa una rottura di balle. Grazie se mi risponderai,un saluto.
Ciao Francesco è probabile che il passaggio dell'aria a sinistra è più complicato sia per una conformazione fisiologica che per possibili depositi di muco e quel "pungere" è la sensazione di una forzatura in quella zona. Mi sento di darti 2 consigli importanti: il primo è di non forzare perchè rischi di andare incontro a seri problemi come un ACUFENE PERMANENTE oppure ad una infiammazione del Timpano per incompleta compensazione - che è meno grave e più facilmente risolvibile - ma sempre da evitare. Il secondo consiglio è di avere pazienza e pulire bene le vie aeree almeno fino a quando non riuscirai a compensare comodamente. Quindi FUMENTI - RISCIACQUI NASALI - AEROSOL - ogni giorno per almeno 15 giorni anche se in quei giorni poi vai sott'acqua più volte. Infatti più vai sott'acqua compensando bene e più pulisci le vie aeree grazie alla pressione che aumenta e poi defluisce portando via il muco in risalita. Non soffiare mai forte il naso per liberarti perchè una parte di muco esce - ma una parte viene spinta all'interno. La pesca in apnea è un ottima cura - per pulire all'interno grazie ai tanti tuffi e tante compensazioni . Infine segui con attenzione i consigli del video. Ad esempio compensa senza forzare ma in modo fluido e completo - compensa sempre a contatto con il fondale - etc.
@@marcobardivideopesca Grazie Marco per la tua disponibilità e il tempo dedicatomi. Ultima domanda, potrebbe essere derivante da un tappo di cerume secondo te? una visita dall otorino sarebbe utile in questi casi?
@@francescosurfcastingexperi2171 è probabile che ci sono dei tappi di cerume o muco addensato che dir si voglia. La visita da un bravo Otorino è sempre utile - se non altro per valutare meglio la reale situazione. Comunque prima proverei una cura semplice di una quindicina di giorni come ti ho detto - poi se non vedi miglioramenti allora è necessaria una visita approfondita per capire dove è il problema.
Marco allora io sono in grado persino di fare con pinne ovviamente 50m sott’acqua per lungo in piscina.In mare in verticale non riesco a fare più di 5m a causa del dolore.Io non so cosa sbaglio faccio esattamente ciò che hai detto nel video ,ma le orecchie non mi scattano cosa devo fare?
Purtroppo il problema è comune. Se si spinge male non si sente niente - bisogna capire che l'aria va guidata verso l'alto attraverso il movimento della lingua e del palato. Accertati prima di tutto di avere le vie aeree libere. Poi prova in un altro modo ovvero riempi la bocca di aria e poi come un ruminante (una mucca ) mastica quell'aria come fosse un ciuffo di erba - sempre con il naso tappato e la glottide chiusa - dovresti avvertire nel movimento un minimo spostamento di aria verso l'orecchio. Cerca di capire quando e perchè avviene e poi concentrati su quel punto, per farlo in modo più concreto. L'assurdo è che chi non ci riesce, poi nel momento in cui capisce rimane molto sorpreso per quanto era semplice. Bisogna provare con pazienza e concentrazione e il risultato è garantito. Tienici aggiornati se riesci o meno - Vedrai che in qualche modo lo risolviamo!
Ciao Marco, volevo una delucidazione: se io tappo il naso e deglutisco la bolla d'aria che mi creo nel palato, sento proprio una piccola pressione nelle orecchie e sento un po meno, tutto questo sulla terra ferma (mentre in acqua non ci riesco) questo vuol dire che almeno a terra compenso correttamente? Grazie
Si in effetti significa che ciò che provi a terra è un inizio di compensazione. A questo punto valuta queste considerazioni: Se a terra senti che funziona e in acqua no - tieni presente che l'unica cosa materiale che cambia è la pressione e se in acqua attendi troppo - proprio come spiegato nel video - diventa più difficile. Inoltre in acqua cambia l'aspetto psicologico. a casa sei rilassato e comodo e hai tutto il tempo - sott'acqua spesso siamo tesi e frettolosi e quindi diventano limitazioni. Cerca di rifarlo in acqua facendo la manovra non appena senti la pressione leggera e non il dolore - cerca di farlo concentrandoti come nel consiglio 7 del video - solo sulla compensazione perchè se in quel momento pensi all'apnea - alla mancanza di aria o alla pesca - non riesci a compensare se ancora la manovra non la hai acquisita bene. Inoltre prova a non deglutire completamente - ma a fare un inizio di deglutizione comprimendo la glottide mentre con la lingua spingi indietro e in alto. In questo momento devi provare a direzionare pressione e aria verso l'alto. Non si deve deglutire altrimenti si perde la maggior parte della pressione.
Ciao Marco io cerco di compensare il meglio possibile ma sia orecchio destro o sinistro mi fanno male alcune volte evidentemente non faccio la manovra corretta...sembra di avere infatti problemi di compensazione...vorrei sapere se quando ho compensato una volta raggiunto il fondo e se rilascio la mano dal naso l'orecchio deve rimanere compensato o pure devo compensare un paio di volte perché come levo le dita dal naso mi fa male io non levo il Boccaccio quando compenso grazie mille in anticipo
Ciao Giulio una volta compensato puoi togliere la mano dal naso - anzi è probabile che tu spinga in tutta la discesa - proprio perchè mi hai fatto questa domanda - ma si deve fare pressione solo poco prima di percepire pressione esterna sul timpano. Non quando fa dolore ma non appena si percepisce aumento di pressione - per dirla in altro modo si dovrebbe compensare già nei primi 2-3 metri e poi ogni altri 2-3 metri. Ti consiglio di togliere il boccaglio perchè ti permette di fare meglio la manovra perchè la bocca chiusa e in posizione naturale - rilassa la mandibola e il palato. Voglio ricordarti che non si deve spingere o forzare - la manovra deve essere morbida e fluida. Una volta che si capisce il movimento si rimane sorpresi di quanto sia facile anche se sembrava impossibile. Infine non forzare in tentativi casuali. Pensa a quello che devi fare e fallo in modo rilassato - la compensazione non deve essere una prova di forza ma appunto un trovare equilibrio tra pressione esterna e interna.
Se per uscendo dall'acqua intendi quando risali verso la superficie è abbastanza normale sentire un dolorino che è un nuovo cambio di pressione dovuto appunto alla risalita. Se non ci sono vie aeree intasate o infiammate l'aria esce da sola - se c'è qualche limite al passaggio dell'aria - allora si compensa di nuovo come per la discesa, ma è abbastanza difficile che ce ne sia bisogno.
Va benissimo ciò che hai indicato - in ogni caso ci sono molti tipi - ma sono tutti simili tra di loro - Le Gocce balsamiche servono a rendere più piacevole e disinfettante il vapore - ma può andare bene anche il bicarbonato o il sale da cucina. Una punta di canfora o di arnica e così via.
Molto semplice. Chiedi una narice con un dito di una mano mentre con l'altra prendi acqua a la tieni su un palmo - poi con la narice libera tiri l'acqua come respirando. Devi stare piegato di lato dalla parte dove tiri l'acqua con la narice libera. Poi loo ripeti dall'altra parte con lo stesso metodo. Per qualche minuto continuerai a perdere acqua dal naso e ogni tanto conviene soffiarsi il naso - sentirai anche residui di acqua nell'orecchio interno e nelle vie aeree, ma non ci sono problemi è giusto che accada. L'acqua di mare ha un Ph simile al nostro sangue per cui si assorbe naturalmente e poi quella in eccesso tende a fuoriuscire da sola portando via anche muco fresco e anche muco vecchio (solo in piccola parte) Poi soprattutto disinfetta le mucose e tutti i tessuti delle vie aeree per cui lavorano meglio. La sensazione iniziale è di fastidio, ma dopo alcune volte che la facciamo diventa accettabile. Dopo un centinaio di volte nemmeno ci si pensa e non ci accorge di nessun fastidio. Se l'acqua è fredda come in inverno da maggiore fastidio per cui iniziare adesso che è ancora temperata è un vantaggio.
No Jacopo la VALSALVA è una manovra pressoria dell'aria direttamente dai polmoni e non prevede la chiusura della glottide. E' abbastanza facile capire se uno sta compensando con la manovra VALSALVA. Basta svuotare completamente i polmoni ed il diaframma di aria e provare la compensazione - se funziona allora abbiamo la certezza che è la manovra giusta - se non funziona allora è la controprova che stiamo effettuando il metodo VALSALVA - Però per un pesca sub è più difficile di quella semplice che ho descritto e porta grandi limiti specialmente quando si superano alcune quote di profondità. Invece è molto utilizzata dai sub con le bombole perchè a qualunque quota hanno sempre una grande pressione di aria nei polmoni. Mi auguro che non sia il tuo caso - ma la voglia di provare tutti i tipi di manovre spesso crea il problema di bruciare le tappe senza imparare le basi e alla fine si perde più tempo e si hanno risultati minori.
@@marcobardivideopesca Sono anni che pesco con la Valsalva e ne conosco purtroppo i limiti, ho tentato molte volte di apprendere altre tecniche come la Marcante ma sempre con scarsi risultati all'attivo
@@jacoporossi9198 Questo metodo che illustro nel video è in realtà una piccola evoluzione del Mercante Odaglia e non richiede l'utilizzo di pressione dai polmoni, quindi spero che riuscirai ad utilizzarlo. Per te che da anni sei abituato con un altro sistema sarà meno facile di chi parte da zero - ma potrai ugualmente riuscire se ti ci applichi.
@@marcobardivideopesca proverò più che volentieri perché sento davvero le limitazioni che mi sta imponendo la Valsalva alle quote, relativamente per me, più impegnative. Grazie dei consigli Marco, sei stato gentilissimo.
Prova a succhiare lentamente aria dalla bocca - mentre ti tappi il naso con le dita- poi ad un certo punto blocchi il passaggio nella parte alta della gola e vedrai che l'aria non entra più. In questo caso hai chiuso il passaggio dell'aria- alzando la glottide.
Ci sono di tanti tipi - quello che hai visto è uno tra i più semplici e pratici. Costa dai 10 ai 15 euro e lo puoi trovare in farmacia oppure online. Poi ci sono delle ampolle specifiche usate nello yoga e nelle discipline orientali che danno molta importanza alla pulizia delle vie aeree perchè ritengono che il respiro sia il centro del proprio universo. Si chiamano LOTA oppure JALA NETI - importante è che usi l'acqua a temperatura corporea perchè da meno fastidio dell'acqua fredda che irrita di più e puoi aggiungere 5% di sale da cucina - oppure soluzioni specifiche che vendono in farmacia o anche 5% di bicarbonato.
@@marcobardivideopesca ottimo io. Che soffro di respirazione alle turbinarie magari mi potrebbe essere prorpio di aiuto usarle... Di fatti solo nei periodi estivi ho una respirazione più longeva.. Putroppo in inverno e un problema. Avendo spesso il naso gonfio e privo di respirazione
@@marcoscommessa2206 L'apparato respiratorio - specialmente nelle cavità interne è complicato. Pensa che io ero nelle tue stesse condizioni. Un Otorini mi disse che io non avrei mai potuto fare attività subacquea con quelle condizioni. Allora mi sono operato ai TURBINATI e ad una deviazione del setto nasale dal migliore Otorino che c'era in centro Italia - ma non è cambiato niente. Purtroppo una buona parte di questi interventi non sono risolutivi. Invece lavorando su quanto ho elencato, sono riuscito negli anni a migliorare la situazione e svolgere con regolarità l'attività subacquea anche quando è stata particolarmente impegnativa - come nelle competizioni dove per 10-15 giorni vai in acqua 7 ore al giorno e compensi migliaia di volte.
@@marcobardivideopesca in realtà sono stato anche io da un otorino.. Mi aveva detto che sono allergico agli acari della polvere e non era così.. Grave il. Problema.. Mi ha dato una cura di tre mesi con alcune goccie da applicare sotto la lingua ma nulla.... Riguardo l. Apnea vado a mare da sempre però amatorial ente ma in questo periodo vorrei inziare.. Seriamente e se posso vorrei chiederti qualche consiglio riguardo.. Sulla muta. Ho una 48 e una L Che misura di muta mi consigli e riguardo le. Pinne ho 42..un amico mi consigliava le 43 44 se puoi risp grazie mille
@@marcoscommessa2206 Per la muta non è semplice perchè ogni azienda ha un taglio differente e quindi una vestibilità differente. Di solito esistono delle tabelle fatte dalle aziende dove descrivono le loro misure ideali. Se sei una 48 e sei alto 1.75 per 70 kg ad esempio è probabile che ti serva una 3a di una 3mm ma una 4a della 5mm - quindi come vedi si deve valutare più cose. Meglio di tutti è affidarsi ad un negoziante esperto dirgli le proprie misure e capire quale è la muta più adatta anche tenuto conto del budget di spesa e di ciò che ci facciamo con tale muta (tana - aspetto etc) Per le pinne vale lo stesso discorso dipende da quali calzari ci metti 2mm ? 3 mm? poi vanno comunque provate perchè la scarpetta di una azienda x è diversa da quella di una azienda y. In linea di massima il 42 di piede trova ideale una sfcarpetta 41-42 o 42-43 con calzari fino a 2mm ma se si va oltre spesso si deve andare sul 43-44.
Ciao marco mi è capitato 2 volte mentre risalivo dal fondo mi è rimasto l'orecchio tappato non ti dico il dolore, come posso evitare questo grazie marco
Questo dipende principalmente dal fatto che durante la pesca ti è andato del muco ad ostruire le vie aeree - quindi l'aria che è entrata tende ad uscire ma non esce più - perchè trova l'ostruzione. Pertanto spinge la membrana del timpano verso fuori ma la sensazione è la stessa di quando scendi e la pressione spinge il timpano verso l'interno. Ci sono sostanzialmente 2 consigli: Uno è quello di non arrivare a questa situazione e se hai compensato spesso durante la discesa e anche sul fondo è difficile che accade. In pratica se ti accorgi di avere una compensazione difficoltosa e sei infiammato o hai del muco - devi compensare più spesso che puoi almeno per le prime 10 immersioni e sopratutto fare una compensazione a contatto con il fondale. Poi dopo alcune discese in questo modo in genere tutto migliora. L'altra soluzione che si utilizza solo quando senza volerlo si arriva al dolore in risalita è quella di effettuare la stessa manovra di compensazione che si usa in discesa - ma più leggera e più frequente -per aprire le vie aeree e far uscire in automatico l'aria in eccesso.
Grazie Marco. Un ottimo prodotto per pulire le vie aeree è ISOMAR SRAY. Piccola domanda: compensando ogni metro (o quasi), non ne perdi in tempi di apnea?
Grazie Roberto - conosco ISOMAR SPRAY - che è la versione comoda dell'acqua di mare a casa - infatti è composto proprio da acqua di mare selezionata e inserita nella bomboletta - Per l'apnea, la compensazione può incidere ma è molto soggettivo e tutto dipende da che tipo di apnea uno sta facendo. Noi pesca sub abbiamo la cattiva abitudine di ereditare molte convinzioni dal mondo dell'apnea pura e ce le portiamo dietro. Mi spiego: Se uno scende in apnea per fare un record - una compensazione frequente può rallentare la sua discesa e quindi creare un limite - mentre nel pesca sub diventa un vantaggio perchè scendere troppo veloci è tecnicamente sbagliato nei confronti del pesce. Compensare spesso può causare qualche complicazione in un soggetto che scende molto profondo e non sa effettuare compensazioni molto tecniche - quindi (come negli apneisti più forti) cerca di ridurre al massimo le manovre e di renderle più efficaci. Noi però -stiamo parlando di compensazione semplice per persone che non vanno a fare record e nel loro caso compensare spesso potrebbe addirittura diventare migliorativo per l'apnea, perchè se imparano a compensare bene e spesso, sono più distratti dalla compensazione che dall'ansia che cresce per la durata dell'apnea. In pratica ti riporto il mio esempio, io compenso ogni metro e sempre con la mano sul naso. Nonostante questo - ho sempre avuto una buona apnea. A causa di una compensazione frequente sono stato obbligato a rallentare la velocità di azione ed a migliorare il mio controllo generale, per cui ho scoperto che è diventato un vantaggio nella pesca, mentre non mi permetterebbe mai di fare record di profondità.
@@marcobardivideopesca Wuauu..recepito! Proverò a fare anch'io cosi. Diciamo che tendenzialmente compenso quando inizia il «dolore»..proprio perché volevo aumentare l'apnea...ora però guardando questo video mi si è aperto un altro modo di affrontare la cosa...grazie mille
Ti elenco quelli che sono i motivi principali - poi ce ne possono essere anche altri di differente natura. Spesso dipende dal fatto che durante la battuta di pesca ti è andato del muco ad ostruire le vie aeree, si è spostato per via dei cambi di pressione più verso l'interno in confronto all'inizio. Ci sono sostanzialmente 2 consigli che ho elencato anche nel video: Uno è quello di compensare spesso durante la discesa così non si ha mai una forte pressione verso l'interno. L'altro è di compensare anche sul fondo dove pur minima che sia c'è una pressione continua per quel tempo che si rimane giù. Dopo alcune immersioni dove si compensa spesso e a contatto con il fondale - in genere tutto migliora invece che peggiorare, ma purtroppo c'è l'errata convinzione (non tua - ma di una maggior parte di persone) che compensare spesso e a contatto con il fondale sia un limite per l'apnea oppure che causa rumori fastidiosi per i pesci e allora si tende a limitare la compensazione - ma spesso l'unico risultato che arriva è un blocco compensatorio.
Potrebbe andare bene - ma è una manovra più dispendiosa e più difficile man mano che aumenta la profondità - quindi diciamo che va bene per chi ha poca esperienza - ma sarebbe meglio creare la pressione con la lingua sul palato perchè una volta acquisita la manovra - si capisce che funziona meglio - fa faticare meno e non crea problemi. Solo gli atleti di alto livello usano manovre ancora più particolari.
Si deve imparare a controllarla e si può fare anche a casa. Prova prendendo aria a bocca aperta e all'improvviso blocca l'entrata di aria mantenendo la bocca aperta. E' un metodo rudimentale ma fa capire il principio, poi ci sono altre metodologie più tecniche. Però quando hai capito poi trovi con più spontaneità il modo di farlo. Ad esempio dopo la prova a bocca aperta, fai al contrario, a bocca chiusa fai uscire l'aria dal naso e all'improvviso blocca l'uscita di aria dal naso alzando il palato come se tu dovessi deglutire. Quando hai imparato a bloccare la glottide, tappa il naso con le dita e cerca di gonfiare il naso proprio dove hai le dita.
Mi permetto solo di dissentire riguardo il consiglio sui lavaggi nasali fatti in mare. In nessun luogo al mondo possiamo esser certi della salubrità e delle condizioni igieniche dell'acqua, pertanto è secondo me assolutamente sconsigliabile, soprattutto se soffiando il naso l'acqua raggiunge l'orecchio medio, che è, e deve rimanere, sterile, pena il rischio di brutte otiti. L'unico lavaggio consigliabile è l'irrigazione nasale utilizzando acqua fisiologica. Si può acquistare o, per questioni di praticità, si può preparare a casa, a condizione di esser molto precisi nella misurazione, utilizzando acqua bollita per qualche minuto + 9xmille di sale (9 grammi su litro). No a soluzioni ipotoniche o peggio ipertoniche. Grazie e alla prossima!
Concordo - il rischio c'è sempre, ma molti hanno la fortuna di pescare al largo su mari molto puliti. Ho suggerito di accertarsi della qualità dell'acqua, ma è chiaro che non è facile esserne sicuri. Personalmente lo faccio solo in alcune zone e mai in altre. Sono zone rocciose lontane dai fiumi e con promontori o isole al largo.
Ciao volevo chiedere una cosa...per le immersioni utilizzo dei tappi ..ma fino ad ora non ho mai compensato probabilmente erroneamente...e anche vero che non scendo a profondita elevate..come e meglio che mi comporto,getto i tappi e compenso o continuo cosi
I tappi possono limitare la pressione nell'orecchio ma sono anche molto pericolosi perchè se all'improvviso un tappo si rompe arriva una botta di pressione che probabilmente rompe la membrana del timpano. Oppure possono ance causare problemi batterici per il ristagno interno. Sono sconsigliati per questi motivi - ma ci aggiungo che imparare a compensare permette anche di aumentare le profondità con maggiore serenità e capacita tecnica. Per cui usare i tappi significa avere un limitatore - imparare a compensare significa allargare gli orizzonti e aumentare le possibilità.
Non credo sia stata Otite - ipotizzo che è stata una infiammazione della membrana del timpano che porta dolore acuto e costante - specialmente se ci si tocca sotto l'orecchio. Si cura con delle gocce anti infiammatore - ma tutto questo - sia otite che infiammazione non precludono la possibilità di andare sott'acqua e compensare - anzi sono una cura alternativa ai medicinali. Basti pensare che chi va regolarmente sott'acqua è raro che si prende un raffreddore o un influenza perchè è una attività salutare che aiuta a pulire e ossigenare zone interne del corpo che con la vita terrestre sarebbe impossibile.
@@marcobardivideopesca si ora ke mi ricordo fu una infiammazione fella membrana ke curai con gocce e tutto torno'a posto. Cmq temendone un ritorno nn scesi piu' oltre una certa profondita'! Grazie x i consigli.
@@robuteolittles1959 Sicuramente è stata una infiammazione dovuta alla pressione continua sulla membrana del timpano. La compensazione dovrebbe essere fluida - frequente e soprattutto l'ultima compensazione fatta sempre a contatto con il fondo - altrimenti si sollecita molto la membrana.
@@robuteolittles1959 Di sicuro è un problema ma va visto bene da dove nasce - ovvero nella maggior parte dei casi dipende da cattive abitudini di vita - prova a valutare se le hai - come ad esempio abuso di aria condizionata - o di riscaldamenti alti - passare repentinamente dal caldo al freddo e viceversa. Stare spesso con la testa al vento - non asciugare bene i capelli - vivere in ambienti umidi e così via. E' difficile che si manifesti la sinusite solo per questioni fisiologiche.
Ci possono stare molte cause - ad esempio le tre più frequenti sono: 1) l'uso eccessivo di aria condizionata - 2) la non corretta manovra di compensazione. 3) La convinzione psicologica che ci è impossibile risolvere (questo succede anche a degli esperti) - Ce ne sono molte altre - compresa la malformazione fisiologica del soggetto - con zone ostruite o deviate - ma in pochi casi dipende da questo perchè l'aria passa ovunque. In ogni caso - suggerisco sempre di lavorare sui primi 3 punti. Nel tempo con questa semplice risposta ho aiutato molte persone a risolvere. Proprio ieri una persona con lo stesso problema mi ha scritto che ha risolto ed era felicissimo. Provare non costa niente.
Il problema mio che quando compenso devo fare un bella discesa intorno 13 metri in giù più compenso meno aria mi rimane per stare sotto se compenso solo quando comincio a sentire la pressione sul timpano arrivo con più aria al fondo quindi non sò come uscire da questo compromesso ahahah
Grazie Mimmo e scusami del ritardo, ma ogni tanto qualche messaggio me lo perdo. Quando riesco a trovare del tempo faccio dei controlli e come in questo caso trovo ciò che sfugge. Nel tuo caso, possono incidere 3 fattori: 1 che hai una maschera grande che ha bisogno di ricevere molta aria in discesa altrimenti ti preme in faccia - per cui pensi di consumare l'aria per la compensazione dell'orecchio e invece la consumi soprattutto per la maschera. 2 - che stai compensando con una manovra sbagliata cercando di creare pressione di aria solo attraverso i polmoni (manovra Valsalva) che è la meno indicata e naturalmente aumentando il numero di manovre consumi aria - invece con quanto suggerito si fa la stessa fatica sia in 5 mt che in 30 mt - Il terzo motivo potrebbe essere che quando raggiungi quella quota sei ai tuoi limiti e senza che ti accorgi hai un blocco della zona addominale (tipico delle situazioni di ansia) - pertanto penalizzi la parte più capiente di aria che è appunto nella zona bassa dei polmoni che sono come una V rovesciata ^ - pertanto accusi di più. Il compromesso lo potrai risolvere solo imparando a compensare come ti ho descritto nel video e cercando di rilassare la pancia quando sei sul fondale. Meglio 2 mt meno ma rilassato che 2 mt in più in tensione.
Paolo per riuscire ci vuole molta calma e quando ci si riesce ci si rende conto che è più semplice di quanto si pensava. Tutti ci riescono - e ti dico che ne ho conosciuti a decine che erano sicuri che non ci sarebbero mai riusciti. E' scientificamente impossibile non riuscire. Se però lo si affronta con la convinzione di non farcela ci si mette il triplo del tempo. Nemmeno va preso con la convinzione che stavolta ci riesco e poi rimango deluso. Si deve prima di tutto capire che è come respirare . Tutti respirano! Nella nostra vita l'orecchio si compensa milioni di volte senza che noi nemmeno ci accorgiamo. In auto quando si sale o si scende di quota - in aereo - in montagna - in collina - quando si sbadiglia - e così via. E' un meccanismo naturale e senza di esso sarebbe un problema. Per cui credo che devi armarti di pazienza e fare dei piccoli tentativi senza mai forzare. Più lo farai calmo e leggero e più avrai possibilità di sbloccarti. Rivedi il video e riprova cercando di capire dove sbagli.
Mi dispiace - infatti spero che queste linee guida serviranno anche ad evitare queste tipologie di problemi. Nessuno infatti nasce già pronto e consapevole.
@@marcobardivideopesca è così, avessi fatto allora (fine anni 80' inizi 90' il corso di apnea fatto 6 anni fa non solo non avrei avuto i barotraumi con blocco inverso...ma sarei sceso in sicurezza a profondità che allora mi avrebbe dato grandi prede). Oggi pesco dalla superficie e nonostante non scenda conoscendo abitudini dei pesci (orari all'alba e al tramonto, non altri) e i luoghi in cui pesco qualcosa da mangiare per me e gli amici lo tiro fuori sempre.
Finalmente un video chiaro, completo e ricco di dettagli da chi lo ha vissuto nel profondo. Bravissimo
Grazie Marco, tutti questi suggerimenti sulla compensazione mi sono stati veramente utili 👍
Mi fa davvero piacere.
Chiaro e esauriente specie nei dettagli che nn bisogna mai trascurare. Grazie di cuore Marco sei stato davvero molto prezioso perché ho sempre pescato male e con troppe difficoltà a causa di una infarinatura errata sulla compensazione; adesso non vedo l'ora di immergermi con tutti i tuoi accorgimenti, grazie infinite 😊
Cribbio, ho provato adesso guardando il video, gonfiando le guance è riuscita subito!!! Pop! Grande, Grazie👍
Ottima spiegazione complimenti!
Grazie Marco per il consiglio
Bravissimo istruttore ,finalmente una persona valida tra tutti scienziati .. Grazie |
Credimi che qualche esperto mi ha criticato perchè ho dato una spiegazione troppo banale - ma è stata una scelta ponderata perchè credo che si sta estremizzando troppo dimenticandosi che molte persone prima di essere esperti sono nella fase in cui devono apprendere.
Grazie mille semplice e chiarissimo.
Bravissimo anche per l’accenno finale relativo all’acufene !
Grazie dei tuoi consigli 😊
Bel video, chiaro ed esplicativo. Grazie
Sei sempre un grande, anni fa ho comprato il tuo libro, mentre mi trovavo a Lerici, l'ho visto nel negozio la Colombina ed ho deciso di acquistarlo, l'ho letto e mi ha aiutato tantissimo..
Grazie Giulio.
grazie Marco per i consigli che dai a tutti , quando ho iniziato a pescare nel 1968 non sapevamo nulla della compensazione ,per fortuna un sub piu' grande di noi ci insegno' la manovra ,quel sub era il mitico Claudio Ripa .Ringrazio te per tutti i video istruttivi che dai gratuitamente a tutti
Video utilissimo, tanti consigli grazie mille
Seguire i tuoi video altamente professionali, ricchi di chiarimenti deliziosamente semplici, che solo tu riesci a portare a termine, è senza dubbio appagante in coloro che ti seguono; la spiegazione della manovra compensatrice è straordinariamente unica, Grande Direttore!
Grazie Mike mi farebbe piacere sapere se la hai provata all'asciutto e se ha funzionato. Ovviamente se già lo facevi è giusto specificarlo.
@@marcobardivideopesca Buongiorno Marco, la manovra di compensazione, esattamente come quella spiegata brillantemente all'inizio del video, la compio da anni solo in mare, mi ha preservato per fortuna da problemi uditivi che purtroppo possono insorgere. In casa l'ho eseguita senza alcuna difficoltà nello stesso momento che guardavo il video.
@@ironmike1959 Grazie Mike anche i commenti tra testimonianze e ulteriori spiegazioni diventano uno strumento utile per chi vuole approfondire.
@@marcobardivideopesca Perfettamente d'accordo, dovevo precisare in effetti che, anche da posizione statica all'asciutto, la manovra composta dai tre passaggi, se bene eseguita, funziona.
Questo video è una meraviglia, fatto per tutti , e fatto benissimo, da un grande professionista e che trasmette la passione per portare ognuno vicino alla pesca subacquea, ma anche solo all'apnea, grazie!
Grazie Paolo è davvero il mio intento. Di sicuro qualche super esperto reputerà molto banali questi video - ma ci sono tante persone che invece ne hanno bisogno. Mica si nasce Fenomeni! Anche i più bravi sono passati da qui ma poi spesso se lo dimenticano.
@@marcobardivideopesca io non lo trovo affatto banale, vado "in acqua" dal 1984, ho la fortuna di compensare senza mano sul naso, ma ad esempio il mio figliolo di 15anni che mi ha chiesto di iniziare ad andare a pesca sub l'anno scorso, ha difficoltà a compensare e io non sapevo cosa dirgli.... Ad esempio ora gli ho intanto girato il video, che presto riguarderemo e studieremo insieme!
@@paolorondini2939 Fateci sapere qui nei commenti - come è andata. Potrà essere utile anche ad altri. GRAZIE
Bardi pragmatico e fondamentale , questi consigli che tutti potranno ora utilizzare sono la sintesi ESSENZIALE DELLA COMPENSAZIONE NON AGONISTICA ...quello che serve per fare pesca entro i 10/15/20 metri , sono pratiche verificate in anni di esperienza da chi come me ha fatto tutto da solo , indicazioni PREZIOSE che faranno partire tutti con "il" PROBLEMA in meno ! Non ci sono ringraziamenti sufficienti per gratificare questo grande amico sub . B.M.Sempre
Grazie, l'obiettivo infatti come dichiarato è semplificare per chi non ha la possibilità di fare un corso. Poi se ci si appassiona e si prosegue ci sono molte altre indicazioni più tecniche da prendere in esame.
Grazie mille...proverò con i tuoi consigli!!
GRANDE Marco!!! Grazie mile!!! 😃
Carissimo Marco sei un enciclopedia della pesca in apnea
Grazie Antonio
Thanks marco very good ideas thanks again
Che dire un grande professionista. Solo Grazie.
Grazie Mario, mi farebbe piacere se già compensavi in questo modo oppure se ci hai provato a secco e se ci sei riuscito.
@@marcobardivideopesca io compensavo ma non in questo modo, non chiudevo la glottide e ne tanto meno usavo la lingua. Ma cercavo di sforzarmi solo premendo il naso e soffiando, a volte anche in maniera sbagliata perché primo, compensavo troppo tardi e secondo lo facevo abbastanza in malo modo. Grazie ancora. Anzi.... Queste linea guida devi darle spesso. Un abbraccio.
Vagonate di consigli! Sempre utilissimi. Grazie Campione!
Grazie Duilio
Grazie Marco mi hai chiarito molti dubbi!
Il tuo bagaglio di esperienza a disposizione di tutti..👍🔱 grazie sempre Marco...un caro saluto da Salerno..
Grazie Antonio, mi farebbe piacere sapere se già compensavi in questo modo o se ci hai provato a secco e ci sei riuscito.
@@marcobardivideopesca si la mia compensazione la effettuo con la mano portandola al naso proprio come ci ha mostrato in questo video .. ma visto che o problemi di renite allergica effettuo spesso lavaggi nasali che comprende un kit per il risciacquo sinusale...sono d'accordo che sia importante il lavaggio nasale sempre per evitare la formazione di secrezioni nelle vie aeree superiori ecc, e allo stesso modo ovattamento auricolare ..non ti nego che un buon corso mi aiuterebbe a migliorare il tutto.. visto che da autodidatta sicuramente commetterò degli errori.. ti auguro una buona giornata...ciao Marco..
@@AntonioOrilia Grazie Antonio per la tua testimonianza.
Grazie Marco!!!!👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
Grazie sempre MARCO per i tuoi consigli utilissimi e importanti
Grazie Salvatore
Spiegazione semplice ed efficace.
grandissimo Marco, grazie sempre.
Grazie Giuseppe
Grazie Marco..... questo video mi sarà molto utile....
Saluti dalla Sardegna
Mi fa piacere e mi auguro che sia utile per molte altre persone.
ci voleva un bel riepilogo troppa confusione sull'argomento
Grazie Domenico lo ho fatto proprio con questo intento.
Video grandiosi di grande utilità 🔝👍
Hvala Marco!!
👍👍👍
Grazie molte
La sicurezza e la salute prima di tutto, grazie
Come sempre perfetto..
Sempre il migliore, nelle spiegazioni, semplici e senza tanti giri di parole come fanno gli altri, sei un grande, ti ringrazio complimenti
Complimenti grande maestro, da Massimiliano ciao e mi iscrivo al suo canale .al prossimo video ciao
Grazie Massimiliano, a presto.
Non sapevo che l'aria condizionata è da evitare ! Consigli d'oro come sempre 💫
Molte persone addirittura la usano più del necessario e poi si lamentano che hanno problemi di compensazione. Io la uso poche volte e comunque mai prima di entrare in acqua. Lo ho imparato sulla mia pelle per cui ti rimane ancora più impresso!
@@marcobardivideopesca io oltre che cercare di evitare l'aria condizionata, faccio una cosa molto simile ai fumenti, ma più efficace e veloce, immergo la faccia in una catenella di acqua a 37° o poco più per alcuni secondi, diciamo 1/3 minuti, possibilmente con un boccaglio o più volte in apnea. Tale manovra mi decongestiona un eventuale rinite da aria fredda (vedi finestrino aperto) o trasferimento in gommone con frescata. Me lo insegnò un otorino pescatore subacqueo, nel mio caso indispensabile a causa di un operazione in cui mi furono tolti i turbinati in modo eccessivo e ora soffro il freddo, ma può essere utile anche ad altri, ottengo più rapidamente il risultato simile ai fumenti.
@@paolorondini2939 Si Paolo è una soluzione valida perchè il caldo scioglie comunque il muco più addensato e aiuta a liberare le vie aeree - infatti sarebbe ottimo anche fare una sauna - scaldare fronte e orecchia con un asciugacapelli 2 volte al giorno e altre operazioni simili - ma alla fine i fumenti sono quelli che danno il risultato più evidente perchè scaldano - l'aria calda e i vapori balsamici arrivano fino all'orecchio interno e quindi sciolgono - liberano e disinfettano. Ecco perchè sono più indicati - ma ovviamente sono valide anche le alternative. Grazie per il suggerimento che sarà utile a chi legge.
@@marcobardivideopesca giusto! Ora riprovo a fare anche i fumenti per vedere se in effetti il giovamento sulle tube e orecchio interno è maggiore, che il sistema che ho detto sblocca molto la via d'accesso alle cavità nasali e frontali , ma poco può verso l'orecchio interno....
Grande Marco sempre top!!Vorrei rinfrancare tutti coloro che hanno dei problemi di compensazione. I primi tempi quando cominciavo a pescare avevo dei problemi di compensazione che mi hanno portato a pensare che non avrei potuto raggiungere mai certe profondità, mi sono accertato con un otorino che non avessi problemi legati alle cavità nasali ,ed infatti non ne avevo, poi ho capito che era un problema di tensione muscolare, è incredibile come in particolare i muscoli del collo intervengano sulla compensazione quindi relax nella discesa e non cercate di raggiungere profondità che non sono ancora vostre perchè inevitabilmente sarete tesi ,imparate a compensare alle profondità che avete fatto vostre.
Io non riuscivo a superare i 10 metri perchè non riuscivo più a compensare , oggi non ho più problemi neanche a 30 metri.
Grazie della tua preziosa testimonianza.
Grazie
Grazie maestro bardi
Grazie Grazie Grazie!
Grande
I have been waiting for a new video for the past two weeks 🥺
You're right, but I've been busy.
grazie marco
CARO Marco per fare un corso di compessazione sarebbe l'ideale il discorso è che ti seguono il primo giorno dopo di ché arrangiati pultroppo sucede anche questo ciao Marco sei Grande ti ò sempre ammirato ciao❤
👍👍👍 SALUTI Marco .
GRAZIE ANTONIO
grande maestro
🐬
Sono riuscito a compensare grazie a questo video!
Anche se non prendo nemmeno un 🐟...
Arriverà piano piano 😄😁
OTTIMO - il pesce arriverà adesso che riesci as compensare.
@@marcobardivideopesca dici? Speriamo...
Il problema che compensando perdo un sacco di fiato ed ho resistenza 0...
In piu il mio occhio 👁 non é molto allenato spero di imparare al più presto mi piace davvero molto questo sport guardo i tuoi video nel tempo libero sei davvero formidabile!
Grazie mille 🤩non so come ringraziarti
Come ringraziamento mi piacerebbe se racconti in breve la tua esperienza.
Oggi sono andato a mare e o provato la compensazione e mi trovo molto bene grazie a te ovviamente
@@giovannitauro8084 Bene mi fa molto piacere.
Grande. Marco. Non ho mai fatto ultimo passaggio nel fondo, lo proverò magari mi eviterà i piccoli dolori che a volte ho verso la fine della pescata,🙋🙋👍
Tra l'altro oltre ad evitare il rischio di dolore e infiammazione, aiuta a compensare meglio, perchè quell'aria che immettiamo con l'ultima compensazione sembra banale, ma è proprio quella che in risalita aiuta a liberare le vie aeree dal muco in eccesso proprio perchè fatta alla massima profondità e quindi con la maggiore pressione interna che in risalita tende a liberarsi e porta via il muco in direzione del naso. Se invece non viene fatta, si crea il problema opposto - ovvero il rischio che quegli ultimi metri tramite la pressione dall'esterno, il muco si vada ad addensare nei punti critici verso l'interno - creando ostruzione e quindi si potrebbe arrivare anche al blocco della compensazione, parziale o totale.
@@marcobardivideopesca grande Marco, come sempre ti seguo da tanto, dai sempre dei ottimi consigli semplici ma non banali,non so se hai mai visto il mio di video in cui mostro dei tappi proprio per chi ha dei problemi alle orecchie e aiutano ed evitare traumi al timpano. Se ne hai voglia puoi guardarlo ecco il linck
ruclips.net/video/mMVpCgSVnz8/видео.html magari tu li conosci già, grazie ancora dei tuoi consigli... i consigli dei grandi esperti non bastano mai
c'è è sempre da imparare.🙋🙋
@@sergiolandon2009 Si Sergio li conosco quei tappi ma sono altamente sconsigliati perchè fino a quando si usano a quote medio basse possono anche funzionare - ma se un giorno il tappo si rovina o si sposta ed entra una forte pressione improvvisa il timpano si lacera matematicamente. Io non mi fiderei ad usarli nemmeno in 5 mt d'acqua - però è anche vero che qualcuno come nel tuo caso, ne ha riscontrato un beneficio. Calcola che adesso nelle migliori scuole sta andando per la maggiore una tecnica che aiuta a liberare l'orecchio dall'aria prima di immergersi perchè alcune bolle residue di aria possono già danneggiare l'orecchio - figuriamoci quanta aria possono imprigionare questi tappi! Mi dispiace non essere d'accordo, ma è giusto anche precisare che quella sensazione di acqua dentro alla testa non è acqua che passa dall'orecchio - altrimenti sarebbe un bel guaio - invece si tratta di muco liquido che a causa della pressione è arrivato nell'orecchio interno e lascia per qualche giorno un ovattamento generale dell'orecchio stesso. L'orecchio libero - senza tappi e senza aria - mai troppo sollecitato e aiutato da una continua compensazione è il meglio che ci possa essere per tutti - principianti o esperti.
@@marcobardivideopesca grazie Marco, io per adesso ne posso solo parlare bene perché ho notato tante differenze positive e per questo che ho fatto il video, poi io pesco in un massimo di 15 mt mai andato oltre. Però grazie ancora dei tuoi consigli vedo tutti i tuoi video. A presto🙋🙋🙋
@@sergiolandon2009 Comunque questi prodotti non si possono mai valutare bene fino a quando più persone non li hanno testati e nel bene o nel male non ci sono esperienze accadute. Potrebbe essere anche che si rivelerà migliorativo. In ogni caso se fossi in te mi accerterei che non vi siano residui di aria e a maggior ragione compenserei spesso.
Grazie veramente sei sta d'aiuto ora capisco perché soffro di acufeni sicuramente non compensavo bene ti chiedevo ogni metro bisogna compensare sempre con il metodo che spiegavi ? Glottide e naso chiuso ,grazie saluti dalla Sicilia ultima cosa fino a che metri e utile questa manovra
La manovra è semplice ma ha lo stesso scopo di quelle più difficili ovvero compensare la differenza di pressione per cui non c'è un limite di profondità- più si scende e più volte dovremo tutti compensare - sia con manovre semplici che con manovre complesse. Più si compensa e meno si rischiano problemi.
Sempre un grande.. Ma mi piacerebbe che tu riprenda la discussione su area marine protette.. A porto cesareo.. È un problema serio.. Assurdo.. Potevano almeno farci andare a pescare nella zona c... Maledetti.. Che poi per due volte al mese che vado.. Magari pago una .. Tassa.. Annual.. Ma non è possibile
Non è questa la sede per tale argomento - ma non è impossibile che si arrivi un giorno ad un permesso giornaliero con limiti di rispetto e ticket. Di sicuro riprenderemo l'argomento in altre occasioni.
Gia e una vera seccatu io pagherei volentieri una tassa annua per pescare a porto cesareo almeno nella zona C visto ke lo tengo a 2 passi senza farmi ogni volta quei 50 70 km e pure di piu
Va bene... Magari al prossimo video.. Con i due professori..di bari.. Potremmo affrontare il problema.. Tempo fa facesti un bel video con loro interesting.. Okk.. Grazie maestro marco
thank you for your extremely helpful information, so you mean using Frenzel right? and this the first time I realize that the ear gose to fill the sinuses first that goes to the ears, thanks
Yes It's the FRENZEL with some small changes.
@@marcobardivideopesca waiting for the next video 😁
Che ne pensa dei tappi per le orecchile, quelli specifici che fanno entrare meno acqua nel timpano?Purtroppo facendo su e giù in immersione ho molta difficoltà a compensare correttamente.Graze in un'eventuale risposta
Sono contrario perchè li ritengo più dannosi che utili. La pressione potrebbe spingerli molto dentro fino a causare un danno - oppure c'è un alto rischio che all'improvviso la pressione entri tutta insieme e rompa il timpano in modo violento. Possono funzionare ma non si può sapere fino a che limite e non danno garanzie. Inoltre il terzo inconveniente è una alta probabilità che si manifestino all'interno dell'orecchio delle formazioni batteriologiche (piccole infezioni) che poi danneggiano il timpano. Alla fine compensare è la cosa più semplice e sicura. Non è detto però che negli anni non venga inventato un tappo efficace e allora la musica cambierebbe. Per adesso non li consiglio a nessuno.
@@marcobardivideopesca perfetto la ringrazio in quanto ne ero incuriosito..ma molto dubbioso.
Buonasera ti volevo chiedere un parere c'è chi usa i tappi per le orecchie cosa ne pensi ? Ciao grazie sempre sei il numero 1 👍👍
Ciao, sono contrario perchè li ritengo pericolosi. La pressione potrebbe spingerli molto dentro fino a causare un danno - oppure anche in caso di tappi forati che limitano la pressione c'è un alto rischio che all'improvviso la pressione entri tutta insieme e rompa il timpano. Alla fine compensare è la cosa più semplice e sicura.
Ottimi consigli signor Bardi. Una domanda: questa manovra è la Marcante Odaglia?
E' più o meno quella che qualcuno chiama Marcante Odaglia e qualcuno Frenzel - comunque non importa come si chiama - l'importante è riuscire a a farla senza sforzo e spesso.
ottima spiegazione marco, non soffro di problemi alle orecchie ma perchè mi succede che nella compensazione parte prima orecchio destro e poi il sinistro
Di solito dipende dal fatto che abbiamo 2 canali delle vie aeree dove passa l'aria che arriva poi al timpano. Questi 2 canali non sono mai uguali tra di loro e quindi può essere che in uno di questi hai una piccolissima malformazione che ti fa sentire la differenza. Oppure molto più semplicemente che in uno c'è un poco di muco in più dell'altro. Basta davvero poco per fare la differenza. Nel tuo caso sono molto indicati i fumenti e i lavaggi nasali. Non devi farli ogni giorno della tua vita, ma prova a farli per 2 - 3 giorni consecutivi prima di una prossima battuta di pesca e poi facci sapere qui in questi commenti se vedi cambiamenti.
@@marcobardivideopesca ok marco perfetto ti ringrazio
Sei professionalmente, volevo farti una domanda perché quando faccio l aspetto non riesco mai ad appoggiare le gambe sul fo do potresti aiutarmi?
Può dipendere da vari fattori ma sei stato troppo breve nella richiesta quindi ti indico alcune possibilità. Soprattutto in basso fondale, potrebbe essere la mancanza di pesi adeguati alle caviglie (cavigliere) questo lo puoi capire qui: ruclips.net/video/JCgEBfGvYFk/видео.html --- Spesso è il mancato rilassamento delle gambe che porta a contrarle e quindi non si adagiano (il principio è quello del morto a galla - chi si rilassa ci riesce chi sta rigido va a fondo) - oltretutto le gambe rigide sono un segnale di pericolo per il pesce. Il terzo fattore importante è la mancanza di orizzontalità - ovvero si tende ad inarcare il busto- il bacino va in basso e di conseguenza le gambe si alzano (prendiamo una forma a banana) questo lo puoi capire qui: ruclips.net/video/Z8qI0l5Rx_M/видео.html
Intanto, complimenti per il video incredibilmente chiaro e davvero interessantissimo e utilissimo. Ti ho conosciuto grazie al fatto che questo tuo video lo ha segnalato un bravissimo pescasub, di cui seguo il canale, ad un altro utente in un commento. Mi sto approcciando da pochissimo alla pescasub, nonostante abbia 45 anni e nonostante da una vita nuoto sott' acqua e faccio una apnea "povera ed elementare", come la chiamo io (in acqua bassa e trattenendo il fiato per poco tempo). Dicevo sempre di non riuscire a scendere perchè non riuscivo a compensare. Penso di saperlo fare da un po' ormai. Volevo porti due domande: è normale che sento compensare sempre prima un orecchio e solo dopo avere fatto molta pressione sento compensare l' altro? E poi, devo sempre trattenere l' aria durante la discesa dopo avere compensato, o è possibile lasciarne andare anche un po' senza che la compensazione perda la pressione interna e magari rischio di farmi male? Solo recentemente sono riuscito a scendere qualche metro, cosa che prima mi avrebbe dato fastidio alle orecchie, quindi ho pensato di avere fatto bene la manovra ed è stata una cosa fantastica, per me. Purtroppo per mancanza di tempo non posso fare corsi, però, nel mio piccolo sto provando a imparare a compensare e soprattutto a trattenere di più il fiato, cosa che mi viene più difficile in acqua e dopo movimento che, ad esempio, nello stare seduto sul divano di casa a cronometrare qualche apnea. Grazie. Iscritto con piacere al canale.
Grazie Gianluca - rispondo alle tue domande. Succede spesso che un orecchio si compensa prima di un altro perchè è raro che entrambi hanno la medesima pulizia dei condotti o formazioni di muco e infiammazioni. Sono comunque 2 zone separate e pertanto è normale che sono differenti - però quando si arriva a compensare bene - diminuisce questa differenza - infatti quasi sempre (ma non matematicamente) la differenza di compensazione tra i due timpani viene considerata come una prova di NON corretta compensazione. In discesa un minimo di aria va insufflata nella maschera dal naso - per compensare anche quella - altrimenti si schiaccia sul viso e crea una ventosa sugli occhi. Buttarla fuori dalla bocca solo perchè si sente troppa pressione sulla cassa toracica non va bene. Ad ogni modo se la compensazione viene fatta nel modo corretto, si riesce a farla anche senza aria nei polmoni- come spiego nel video. Se ti accorgi che perdendo aria fatichi a compensare significa che non stai facendo una manovra corretta. Nei corsi infatti si insegna a compensare a polmoni vuoti. Si scende senza prendere aria per una breve e semplice apnea e si deve riuscire a compensare lo stesso. Nel tuo caso da autodidatta e con poca esperienza troverai in questa fase molte difficoltà - ma anche questo accade a tutti. Poi vedrai che anche quello che oggi è difficile pian piano diventerà automatico e semplice. Ci vuole solo una buona dose di pazienza e di costanza. BUON MIGLIORAMENTO
Grazie di cuore per le risposte. Proverò e riproverò fino a quando imparerò a migliorarmi. Un abbraccio.
ma maschera si compensa soffiando dentro?
Si va fatta uscire poca aria dalle narici del naso per fare in modo che la maschera non faccia troppa ventosa sul viso. Di solito non serve fino a circa 10 metri di profondità con una maschera di medie dimensioni.
Ciao Marco, grazie e complimenti per i tuoi video tutorial e non solo. Solo una curiosità.... Se eseguo la compensazione seduto sul divano mi fa l'effetto contrario, le orecchie le sento attappate , e normale? Scusa la mia ignoranza ma sto iniziando ad incuriosirmi sull'apnea.
Grazie Giovanni. La sensazione che provi può essere normale se non esegui bene la manovra, quindi sembra di sentire che le orecchia sono più bloccate di prima. Oppure potrebbe darsi (ma questo è più raro) che tu abbia già involontariamente mandato aria all'interno - a volte basta uno sbadiglio oppure ci sono persone che hanno le vie aeree talmente libere che l'aria si compensa da sola, ma se dovessi scommettere direi che non stai effettuando bene la manovra.
grazie millle marco la compensazione tallone d achille del pescasub. e nn solo. scusami marco ma se si chiude la glottide perche creare una contrazione diaframmatica se la glottide e chiusa ?
Perchè quella piccola contrazione che non è indispensabile, comunque fa alzare la glottide che a sua volta crea maggiore pressione. Comunque una volta capita la manovra non è importante contrarre il diaframma. Per chi non sa compensare l'importante è riuscirci e capire che è possibile - quindi tutto fa effetto - poi una volta capito si tende a semplificare al massimo. Però quella piccola contrazione, quando uno diventa esperto, sarà indispensabile in profondità per facilitare la compensazione attraverso un richiamo del diaframma, ma è roba da super profondisti - pertanto averla imparata e usata qualche volta ci potrebbe tornare utile in seguito.
Due domande marco: compenso in superficie prima della capovolta, è un errore?
Compensare frequentemente, diminuisce l'apnea?
Grazie per le tue risposte e complimenti per il video
Filippo non conviene compensare in superficie ma subito prima di sentire una pressione sul timpano. SE il timpano è già in equilibrio - la compensazione è inutile e anzi potrebbe diventare un aggravamento perchè si rischia di spingere muco all'interno dell'orecchio. Come dico nel video compensare frequentemente se si riesce a farlo in modo semplice, senza fatica non incide sull'apnea specialmente sulla durata dell'apnea. Quello che erronemenete è stato tramandato negli anni è il concetto che compensare spesso limita l'apnea, ma non è proprio così. Può incidere sulla profondità specialmente se la frequente compensazione obbliga come quasi sempre accade ad avere una velocità limitata altrimenti è difficile compensare - allora per raggiungere ad esempio 40 metri ci vuole molto più tempo in confronto ad uno che compensa bene. Io come dico nel video compenso ogni metro - ho avuto sempre una ottima apnea ed ho anche pescato ad alte profondità senza problemi. Non avrei potuto fare gare di apnea pura perchè per raggiungere profondità abissali ci avrei messo il doppio di altri, ma alla fine ho saputo prendere il lato positivo. La lentezza della discesa, per via della compensazione che è stata quella che mi ha consentito di perfezionare la tecnica. Più lenti siamo, più diventiamo tecnici. Chi invece non ha problemi di compensazione punta tutto sulla profondità e trascura la tecnica e spesso non raccoglie gli stessi frutti di uno tecnico che pesca qualche metro in meno. Ha vantaggi quando il pesce è solo profondo e facile, ma nel resto delle occasioni non ha alcun vantaggio.
Riguardo la compensazione, che ne pensi dei tappa naso della omer? Li consigli o no? Grazie Anticipatamente per la risposta
Il tappa naso può andare bene se abbiamo il pieno controllo della compensazione e ci piace avere le mani libere, ma ha bisogno di tempo per abituarsi - non è qualcosa che risolve i problemi e alla prima si può subito apprezzare. Difatti alcuni si trovano bene altri un po meno, quindi come tutti i prodotti va saputo capire - usare - adattare. Dopo due ore che uno ha il naso stretto inizia dare fastidio, per cui se si fanno pochi tuffi si apprezza molto di più di quando si pesca per più ore. E' scomodo per soffiarsi il naso in superficie dato che va tolto e rimesso ogni volta, ma se si impara a farlo non è poi così fastidioso. In discesa se non è regolato bene non aiuta a spingere aria nella maschera che va per forza compensata anch'essa e in risalita se rimane chiuso sul naso non permette di recuperare l'aria in eccesso che sarebbe una buona abitudine per varie ragioni. Permette di avere le mani libere e una posizione del corpo più idrodinamica - Favorisce una compensazione più frequente dato che non c'è da portare continuamente la mano al naso - In risalita si può staccare dal naso e recuperare aria anche per alleviare il fastidio di averlo sempre stretto sul naso. Per dirla in breve, non ci si deve aspettare il miracolo - Si deve imparare ad usarlo e in tal caso può diventare valido.
@@marcobardivideopesca grazie mille per l'ottima spiegazione. Appena lo provo ti faccio sapere
Ciao Marco, ho iniziato da poco la pesca in "apnea". Mi cimento dagli 0 ai 6 metri per il momento. Pesca in tana e/o all aspetto. Il punto è questo, pur facendo la compensazione solo ed esclusivamente l orecchio sinistro "punge" risulta dolorate. Ti ripeto questo mi succede solo con l'orecchio sinistro mentre il destro tranquillamente si "stappa" e non mi fa male. Da cosa può dipendere secondo la tua esperienza? Purtroppo la voglia è tanta e continuo a pescare ma il fastidio post pesca diventa una rottura di balle. Grazie se mi risponderai,un saluto.
Ciao Francesco è probabile che il passaggio dell'aria a sinistra è più complicato sia per una conformazione fisiologica che per possibili depositi di muco e quel "pungere" è la sensazione di una forzatura in quella zona. Mi sento di darti 2 consigli importanti: il primo è di non forzare perchè rischi di andare incontro a seri problemi come un ACUFENE PERMANENTE oppure ad una infiammazione del Timpano per incompleta compensazione - che è meno grave e più facilmente risolvibile - ma sempre da evitare. Il secondo consiglio è di avere pazienza e pulire bene le vie aeree almeno fino a quando non riuscirai a compensare comodamente. Quindi FUMENTI - RISCIACQUI NASALI - AEROSOL - ogni giorno per almeno 15 giorni anche se in quei giorni poi vai sott'acqua più volte. Infatti più vai sott'acqua compensando bene e più pulisci le vie aeree grazie alla pressione che aumenta e poi defluisce portando via il muco in risalita. Non soffiare mai forte il naso per liberarti perchè una parte di muco esce - ma una parte viene spinta all'interno. La pesca in apnea è un ottima cura - per pulire all'interno grazie ai tanti tuffi e tante compensazioni . Infine segui con attenzione i consigli del video. Ad esempio compensa senza forzare ma in modo fluido e completo - compensa sempre a contatto con il fondale - etc.
@@marcobardivideopesca Grazie Marco per la tua disponibilità e il tempo dedicatomi. Ultima domanda, potrebbe essere derivante da un tappo di cerume secondo te? una visita dall otorino sarebbe utile in questi casi?
@@francescosurfcastingexperi2171 è probabile che ci sono dei tappi di cerume o muco addensato che dir si voglia. La visita da un bravo Otorino è sempre utile - se non altro per valutare meglio la reale situazione. Comunque prima proverei una cura semplice di una quindicina di giorni come ti ho detto - poi se non vedi miglioramenti allora è necessaria una visita approfondita per capire dove è il problema.
Marco allora io sono in grado persino di fare con pinne ovviamente 50m sott’acqua per lungo in piscina.In mare in verticale non riesco a fare più di 5m a causa del dolore.Io non so cosa sbaglio faccio esattamente ciò che hai detto nel video ,ma le orecchie non mi scattano cosa devo fare?
Purtroppo il problema è comune. Se si spinge male non si sente niente - bisogna capire che l'aria va guidata verso l'alto attraverso il movimento della lingua e del palato. Accertati prima di tutto di avere le vie aeree libere. Poi prova in un altro modo ovvero riempi la bocca di aria e poi come un ruminante (una mucca ) mastica quell'aria come fosse un ciuffo di erba - sempre con il naso tappato e la glottide chiusa - dovresti avvertire nel movimento un minimo spostamento di aria verso l'orecchio. Cerca di capire quando e perchè avviene e poi concentrati su quel punto, per farlo in modo più concreto. L'assurdo è che chi non ci riesce, poi nel momento in cui capisce rimane molto sorpreso per quanto era semplice. Bisogna provare con pazienza e concentrazione e il risultato è garantito. Tienici aggiornati se riesci o meno - Vedrai che in qualche modo lo risolviamo!
marcobardivideo Mi hai salvato mi sono allenato in piscina e sono riuscito a compensare ti adoro sei il mio mito
@@robertorizzo5621 Sono contento Roberto, ti sembrerà banale, ma queste sono soddisfazioni anche per me.
Ciao Marco, volevo una delucidazione: se io tappo il naso e deglutisco la bolla d'aria che mi creo nel palato, sento proprio una piccola pressione nelle orecchie e sento un po meno, tutto questo sulla terra ferma (mentre in acqua non ci riesco) questo vuol dire che almeno a terra compenso correttamente? Grazie
Si in effetti significa che ciò che provi a terra è un inizio di compensazione. A questo punto valuta queste considerazioni: Se a terra senti che funziona e in acqua no - tieni presente che l'unica cosa materiale che cambia è la pressione e se in acqua attendi troppo - proprio come spiegato nel video - diventa più difficile. Inoltre in acqua cambia l'aspetto psicologico. a casa sei rilassato e comodo e hai tutto il tempo - sott'acqua spesso siamo tesi e frettolosi e quindi diventano limitazioni. Cerca di rifarlo in acqua facendo la manovra non appena senti la pressione leggera e non il dolore - cerca di farlo concentrandoti come nel consiglio 7 del video - solo sulla compensazione perchè se in quel momento pensi all'apnea - alla mancanza di aria o alla pesca - non riesci a compensare se ancora la manovra non la hai acquisita bene. Inoltre prova a non deglutire completamente - ma a fare un inizio di deglutizione comprimendo la glottide mentre con la lingua spingi indietro e in alto. In questo momento devi provare a direzionare pressione e aria verso l'alto. Non si deve deglutire altrimenti si perde la maggior parte della pressione.
@@marcobardivideopesca grazie mille, gentilissimo come sempre
Ciao Marco io cerco di compensare il meglio possibile ma sia orecchio destro o sinistro mi fanno male alcune volte evidentemente non faccio la manovra corretta...sembra di avere infatti problemi di compensazione...vorrei sapere se quando ho compensato una volta raggiunto il fondo e se rilascio la mano dal naso l'orecchio deve rimanere compensato o pure devo compensare un paio di volte perché come levo le dita dal naso mi fa male io non levo il Boccaccio quando compenso grazie mille in anticipo
Ciao Giulio una volta compensato puoi togliere la mano dal naso - anzi è probabile che tu spinga in tutta la discesa - proprio perchè mi hai fatto questa domanda - ma si deve fare pressione solo poco prima di percepire pressione esterna sul timpano. Non quando fa dolore ma non appena si percepisce aumento di pressione - per dirla in altro modo si dovrebbe compensare già nei primi 2-3 metri e poi ogni altri 2-3 metri. Ti consiglio di togliere il boccaglio perchè ti permette di fare meglio la manovra perchè la bocca chiusa e in posizione naturale - rilassa la mandibola e il palato. Voglio ricordarti che non si deve spingere o forzare - la manovra deve essere morbida e fluida. Una volta che si capisce il movimento si rimane sorpresi di quanto sia facile anche se sembrava impossibile. Infine non forzare in tentativi casuali. Pensa a quello che devi fare e fallo in modo rilassato - la compensazione non deve essere una prova di forza ma appunto un trovare equilibrio tra pressione esterna e interna.
@@marcobardivideopesca ciao sei stato molto gentile e chiaro ti ringrazio per i tuoi preziosi consigli farò così d'ora in poi grazie ancora....
@@giuliano49590 Ovviamente facci sapere e scrivi di nuovo se continui ad avere difficoltà.
@@marcobardivideopesca certamente grazie ancora
Ragazzi, uscendo dal acqua non devo deglutire o altro? quando esco un po più velocemente dal mare sento un dolorino alle orecchie.
Se per uscendo dall'acqua intendi quando risali verso la superficie è abbastanza normale sentire un dolorino che è un nuovo cambio di pressione dovuto appunto alla risalita. Se non ci sono vie aeree intasate o infiammate l'aria esce da sola - se c'è qualche limite al passaggio dell'aria - allora si compensa di nuovo come per la discesa, ma è abbastanza difficile che ce ne sia bisogno.
Quali sostanze balsamiche usi? Olio essenziale di eucalipto?
Va benissimo ciò che hai indicato - in ogni caso ci sono molti tipi - ma sono tutti simili tra di loro - Le Gocce balsamiche servono a rendere più piacevole e disinfettante il vapore - ma può andare bene anche il bicarbonato o il sale da cucina. Una punta di canfora o di arnica e così via.
ciao marco scusa ma come si effettua di preciso il lavaggio nasale in mare, vorrei provare
Molto semplice. Chiedi una narice con un dito di una mano mentre con l'altra prendi acqua a la tieni su un palmo - poi con la narice libera tiri l'acqua come respirando. Devi stare piegato di lato dalla parte dove tiri l'acqua con la narice libera. Poi loo ripeti dall'altra parte con lo stesso metodo. Per qualche minuto continuerai a perdere acqua dal naso e ogni tanto conviene soffiarsi il naso - sentirai anche residui di acqua nell'orecchio interno e nelle vie aeree, ma non ci sono problemi è giusto che accada. L'acqua di mare ha un Ph simile al nostro sangue per cui si assorbe naturalmente e poi quella in eccesso tende a fuoriuscire da sola portando via anche muco fresco e anche muco vecchio (solo in piccola parte) Poi soprattutto disinfetta le mucose e tutti i tessuti delle vie aeree per cui lavorano meglio. La sensazione iniziale è di fastidio, ma dopo alcune volte che la facciamo diventa accettabile. Dopo un centinaio di volte nemmeno ci si pensa e non ci accorge di nessun fastidio. Se l'acqua è fredda come in inverno da maggiore fastidio per cui iniziare adesso che è ancora temperata è un vantaggio.
@@marcobardivideopesca ok perfetto grazie marco
Ciao Marco. Mi stavo chiedendo se la tecnica che usi e che spieghi nel video è la Valsalva?
No Jacopo la VALSALVA è una manovra pressoria dell'aria direttamente dai polmoni e non prevede la chiusura della glottide. E' abbastanza facile capire se uno sta compensando con la manovra VALSALVA. Basta svuotare completamente i polmoni ed il diaframma di aria e provare la compensazione - se funziona allora abbiamo la certezza che è la manovra giusta - se non funziona allora è la controprova che stiamo effettuando il metodo VALSALVA - Però per un pesca sub è più difficile di quella semplice che ho descritto e porta grandi limiti specialmente quando si superano alcune quote di profondità. Invece è molto utilizzata dai sub con le bombole perchè a qualunque quota hanno sempre una grande pressione di aria nei polmoni. Mi auguro che non sia il tuo caso - ma la voglia di provare tutti i tipi di manovre spesso crea il problema di bruciare le tappe senza imparare le basi e alla fine si perde più tempo e si hanno risultati minori.
@@marcobardivideopesca Sono anni che pesco con la Valsalva e ne conosco purtroppo i limiti, ho tentato molte volte di apprendere altre tecniche come la Marcante ma sempre con scarsi risultati all'attivo
@@jacoporossi9198 Questo metodo che illustro nel video è in realtà una piccola evoluzione del Mercante Odaglia e non richiede l'utilizzo di pressione dai polmoni, quindi spero che riuscirai ad utilizzarlo. Per te che da anni sei abituato con un altro sistema sarà meno facile di chi parte da zero - ma potrai ugualmente riuscire se ti ci applichi.
@@marcobardivideopesca proverò più che volentieri perché sento davvero le limitazioni che mi sta imponendo la Valsalva alle quote, relativamente per me, più impegnative. Grazie dei consigli Marco, sei stato gentilissimo.
L'errata compensazione può essere la causa del fatto che non riesco ad andare oltre i 5 metri?
Può essere la causa, se ad un certo punto uno non va oltre perchè sente dolore alle orecchia. Se invece è la fame d'aria dipende da altri fattori.
Ma come si fa a chiudere la glottide ?Grazie
Prova a succhiare lentamente aria dalla bocca - mentre ti tappi il naso con le dita- poi ad un certo punto blocchi il passaggio nella parte alta della gola e vedrai che l'aria non entra più. In questo caso hai chiuso il passaggio dell'aria- alzando la glottide.
Come. Si chiama l attrezzo per i. Lavaggi nasali e che costo ha?
Ci sono di tanti tipi - quello che hai visto è uno tra i più semplici e pratici. Costa dai 10 ai 15 euro e lo puoi trovare in farmacia oppure online. Poi ci sono delle ampolle specifiche usate nello yoga e nelle discipline orientali che danno molta importanza alla pulizia delle vie aeree perchè ritengono che il respiro sia il centro del proprio universo. Si chiamano LOTA oppure JALA NETI - importante è che usi l'acqua a temperatura corporea perchè da meno fastidio dell'acqua fredda che irrita di più e puoi aggiungere 5% di sale da cucina - oppure soluzioni specifiche che vendono in farmacia o anche 5% di bicarbonato.
@@marcobardivideopesca ottimo io. Che soffro di respirazione alle turbinarie magari mi potrebbe essere prorpio di aiuto usarle... Di fatti solo nei periodi estivi ho una respirazione più longeva.. Putroppo in inverno e un problema. Avendo spesso il naso gonfio e privo di respirazione
@@marcoscommessa2206 L'apparato respiratorio - specialmente nelle cavità interne è complicato. Pensa che io ero nelle tue stesse condizioni. Un Otorini mi disse che io non avrei mai potuto fare attività subacquea con quelle condizioni. Allora mi sono operato ai TURBINATI e ad una deviazione del setto nasale dal migliore Otorino che c'era in centro Italia - ma non è cambiato niente. Purtroppo una buona parte di questi interventi non sono risolutivi. Invece lavorando su quanto ho elencato, sono riuscito negli anni a migliorare la situazione e svolgere con regolarità l'attività subacquea anche quando è stata particolarmente impegnativa - come nelle competizioni dove per 10-15 giorni vai in acqua 7 ore al giorno e compensi migliaia di volte.
@@marcobardivideopesca in realtà sono stato anche io da un otorino.. Mi aveva detto che sono allergico agli acari della polvere e non era così.. Grave il. Problema.. Mi ha dato una cura di tre mesi con alcune goccie da applicare sotto la lingua ma nulla.... Riguardo l. Apnea vado a mare da sempre però amatorial ente ma in questo periodo vorrei inziare.. Seriamente e se posso vorrei chiederti qualche consiglio riguardo.. Sulla muta. Ho una 48 e una L
Che misura di muta mi consigli e riguardo le. Pinne ho 42..un amico mi consigliava le 43 44 se puoi risp grazie mille
@@marcoscommessa2206 Per la muta non è semplice perchè ogni azienda ha un taglio differente e quindi una vestibilità differente. Di solito esistono delle tabelle fatte dalle aziende dove descrivono le loro misure ideali. Se sei una 48 e sei alto 1.75 per 70 kg ad esempio è probabile che ti serva una 3a di una 3mm ma una 4a della 5mm - quindi come vedi si deve valutare più cose. Meglio di tutti è affidarsi ad un negoziante esperto dirgli le proprie misure e capire quale è la muta più adatta anche tenuto conto del budget di spesa e di ciò che ci facciamo con tale muta (tana - aspetto etc) Per le pinne vale lo stesso discorso dipende da quali calzari ci metti 2mm ? 3 mm? poi vanno comunque provate perchè la scarpetta di una azienda x è diversa da quella di una azienda y. In linea di massima il 42 di piede trova ideale una sfcarpetta 41-42 o 42-43 con calzari fino a 2mm ma se si va oltre spesso si deve andare sul 43-44.
Ciao marco mi è capitato 2 volte mentre risalivo dal fondo mi è rimasto l'orecchio tappato non ti dico il dolore, come posso evitare questo grazie marco
Questo dipende principalmente dal fatto che durante la pesca ti è andato del muco ad ostruire le vie aeree - quindi l'aria che è entrata tende ad uscire ma non esce più - perchè trova l'ostruzione. Pertanto spinge la membrana del timpano verso fuori ma la sensazione è la stessa di quando scendi e la pressione spinge il timpano verso l'interno. Ci sono sostanzialmente 2 consigli: Uno è quello di non arrivare a questa situazione e se hai compensato spesso durante la discesa e anche sul fondo è difficile che accade. In pratica se ti accorgi di avere una compensazione difficoltosa e sei infiammato o hai del muco - devi compensare più spesso che puoi almeno per le prime 10 immersioni e sopratutto fare una compensazione a contatto con il fondale. Poi dopo alcune discese in questo modo in genere tutto migliora. L'altra soluzione che si utilizza solo quando senza volerlo si arriva al dolore in risalita è quella di effettuare la stessa manovra di compensazione che si usa in discesa - ma più leggera e più frequente -per aprire le vie aeree e far uscire in automatico l'aria in eccesso.
@@marcobardivideopesca grazie di cuore 🐋🐋🐋
Grazie Marco. Un ottimo prodotto per pulire le vie aeree è ISOMAR SRAY. Piccola domanda: compensando ogni metro (o quasi), non ne perdi in tempi di apnea?
Grazie Roberto - conosco ISOMAR SPRAY - che è la versione comoda dell'acqua di mare a casa - infatti è composto proprio da acqua di mare selezionata e inserita nella bomboletta - Per l'apnea, la compensazione può incidere ma è molto soggettivo e tutto dipende da che tipo di apnea uno sta facendo. Noi pesca sub abbiamo la cattiva abitudine di ereditare molte convinzioni dal mondo dell'apnea pura e ce le portiamo dietro. Mi spiego: Se uno scende in apnea per fare un record - una compensazione frequente può rallentare la sua discesa e quindi creare un limite - mentre nel pesca sub diventa un vantaggio perchè scendere troppo veloci è tecnicamente sbagliato nei confronti del pesce. Compensare spesso può causare qualche complicazione in un soggetto che scende molto profondo e non sa effettuare compensazioni molto tecniche - quindi (come negli apneisti più forti) cerca di ridurre al massimo le manovre e di renderle più efficaci. Noi però -stiamo parlando di compensazione semplice per persone che non vanno a fare record e nel loro caso compensare spesso potrebbe addirittura diventare migliorativo per l'apnea, perchè se imparano a compensare bene e spesso, sono più distratti dalla compensazione che dall'ansia che cresce per la durata dell'apnea. In pratica ti riporto il mio esempio, io compenso ogni metro e sempre con la mano sul naso. Nonostante questo - ho sempre avuto una buona apnea. A causa di una compensazione frequente sono stato obbligato a rallentare la velocità di azione ed a migliorare il mio controllo generale, per cui ho scoperto che è diventato un vantaggio nella pesca, mentre non mi permetterebbe mai di fare record di profondità.
@@marcobardivideopesca Wuauu..recepito! Proverò a fare anch'io cosi. Diciamo che tendenzialmente compenso quando inizia il «dolore»..proprio perché volevo aumentare l'apnea...ora però guardando questo video mi si è aperto un altro modo di affrontare la cosa...grazie mille
Perchè a volte lo si blocca la compensazione?
Ti elenco quelli che sono i motivi principali - poi ce ne possono essere anche altri di differente natura. Spesso dipende dal fatto che durante la battuta di pesca ti è andato del muco ad ostruire le vie aeree, si è spostato per via dei cambi di pressione più verso l'interno in confronto all'inizio. Ci sono sostanzialmente 2 consigli che ho elencato anche nel video: Uno è quello di compensare spesso durante la discesa così non si ha mai una forte pressione verso l'interno. L'altro è di compensare anche sul fondo dove pur minima che sia c'è una pressione continua per quel tempo che si rimane giù. Dopo alcune immersioni dove si compensa spesso e a contatto con il fondale - in genere tutto migliora invece che peggiorare, ma purtroppo c'è l'errata convinzione (non tua - ma di una maggior parte di persone) che compensare spesso e a contatto con il fondale sia un limite per l'apnea oppure che causa rumori fastidiosi per i pesci e allora si tende a limitare la compensazione - ma spesso l'unico risultato che arriva è un blocco compensatorio.
Va bene anche soffiare dal naso invece che spingere la lingua sul palato ????
Potrebbe andare bene - ma è una manovra più dispendiosa e più difficile man mano che aumenta la profondità - quindi diciamo che va bene per chi ha poca esperienza - ma sarebbe meglio creare la pressione con la lingua sul palato perchè una volta acquisita la manovra - si capisce che funziona meglio - fa faticare meno e non crea problemi. Solo gli atleti di alto livello usano manovre ancora più particolari.
Ok capito grazie del consiglio...
Come si chiude la glottide? Tende a riaprirsi
Si deve imparare a controllarla e si può fare anche a casa. Prova prendendo aria a bocca aperta e all'improvviso blocca l'entrata di aria mantenendo la bocca aperta. E' un metodo rudimentale ma fa capire il principio, poi ci sono altre metodologie più tecniche. Però quando hai capito poi trovi con più spontaneità il modo di farlo. Ad esempio dopo la prova a bocca aperta, fai al contrario, a bocca chiusa fai uscire l'aria dal naso e all'improvviso blocca l'uscita di aria dal naso alzando il palato come se tu dovessi deglutire. Quando hai imparato a bloccare la glottide, tappa il naso con le dita e cerca di gonfiare il naso proprio dove hai le dita.
Mi permetto solo di dissentire riguardo il consiglio sui lavaggi nasali fatti in mare. In nessun luogo al mondo possiamo esser certi della salubrità e delle condizioni igieniche dell'acqua, pertanto è secondo me assolutamente sconsigliabile, soprattutto se soffiando il naso l'acqua raggiunge l'orecchio medio, che è, e deve rimanere, sterile, pena il rischio di brutte otiti.
L'unico lavaggio consigliabile è l'irrigazione nasale utilizzando acqua fisiologica. Si può acquistare o, per questioni di praticità, si può preparare a casa, a condizione di esser molto precisi nella misurazione, utilizzando acqua bollita per qualche minuto + 9xmille di sale (9 grammi su litro). No a soluzioni ipotoniche o peggio ipertoniche.
Grazie e alla prossima!
Concordo - il rischio c'è sempre, ma molti hanno la fortuna di pescare al largo su mari molto puliti. Ho suggerito di accertarsi della qualità dell'acqua, ma è chiaro che non è facile esserne sicuri. Personalmente lo faccio solo in alcune zone e mai in altre. Sono zone rocciose lontane dai fiumi e con promontori o isole al largo.
Ciao volevo chiedere una cosa...per le immersioni utilizzo dei tappi ..ma fino ad ora non ho mai compensato probabilmente erroneamente...e anche vero che non scendo a profondita elevate..come e meglio che mi comporto,getto i tappi e compenso o continuo cosi
I tappi possono limitare la pressione nell'orecchio ma sono anche molto pericolosi perchè se all'improvviso un tappo si rompe arriva una botta di pressione che probabilmente rompe la membrana del timpano. Oppure possono ance causare problemi batterici per il ristagno interno. Sono sconsigliati per questi motivi - ma ci aggiungo che imparare a compensare permette anche di aumentare le profondità con maggiore serenità e capacita tecnica. Per cui usare i tappi significa avere un limitatore - imparare a compensare significa allargare gli orizzonti e aumentare le possibilità.
In effetti e piu un rimedio palliativo ad una mancanza mia...seguiro il tuo consiglio grazie
Anni addietro facendo tanto apnea ebbi pure una parziale otite...x fortuna curata con gocce apposite! Forse x quello ho problemi!
Non credo sia stata Otite - ipotizzo che è stata una infiammazione della membrana del timpano che porta dolore acuto e costante - specialmente se ci si tocca sotto l'orecchio. Si cura con delle gocce anti infiammatore - ma tutto questo - sia otite che infiammazione non precludono la possibilità di andare sott'acqua e compensare - anzi sono una cura alternativa ai medicinali. Basti pensare che chi va regolarmente sott'acqua è raro che si prende un raffreddore o un influenza perchè è una attività salutare che aiuta a pulire e ossigenare zone interne del corpo che con la vita terrestre sarebbe impossibile.
@@marcobardivideopesca si ora ke mi ricordo fu una infiammazione fella membrana ke curai con gocce e tutto torno'a posto. Cmq temendone un ritorno nn scesi piu' oltre una certa profondita'! Grazie x i consigli.
@@robuteolittles1959 Sicuramente è stata una infiammazione dovuta alla pressione continua sulla membrana del timpano. La compensazione dovrebbe essere fluida - frequente e soprattutto l'ultima compensazione fatta sempre a contatto con il fondo - altrimenti si sollecita molto la membrana.
@@marcobardivideopesca poi io soffro.pure di rinosinusite e quello puo'essere un problema
@@robuteolittles1959 Di sicuro è un problema ma va visto bene da dove nasce - ovvero nella maggior parte dei casi dipende da cattive abitudini di vita - prova a valutare se le hai - come ad esempio abuso di aria condizionata - o di riscaldamenti alti - passare repentinamente dal caldo al freddo e viceversa. Stare spesso con la testa al vento - non asciugare bene i capelli - vivere in ambienti umidi e così via. E' difficile che si manifesti la sinusite solo per questioni fisiologiche.
Purtroppo ,pur compensando, con l'eta'provo fastidio e talvolta dolore.cosa ke mi impedisce di scendere maggiormente!
Ci possono stare molte cause - ad esempio le tre più frequenti sono: 1) l'uso eccessivo di aria condizionata - 2) la non corretta manovra di compensazione. 3) La convinzione psicologica che ci è impossibile risolvere (questo succede anche a degli esperti) - Ce ne sono molte altre - compresa la malformazione fisiologica del soggetto - con zone ostruite o deviate - ma in pochi casi dipende da questo perchè l'aria passa ovunque. In ogni caso - suggerisco sempre di lavorare sui primi 3 punti. Nel tempo con questa semplice risposta ho aiutato molte persone a risolvere. Proprio ieri una persona con lo stesso problema mi ha scritto che ha risolto ed era felicissimo. Provare non costa niente.
Il problema mio che quando compenso devo fare un bella discesa intorno 13 metri in giù più compenso meno aria mi rimane per stare sotto se compenso solo quando comincio a sentire la pressione sul timpano arrivo con più aria al fondo quindi non sò come uscire da questo compromesso ahahah
Grazie Mimmo e scusami del ritardo, ma ogni tanto qualche messaggio me lo perdo. Quando riesco a trovare del tempo faccio dei controlli e come in questo caso trovo ciò che sfugge. Nel tuo caso, possono incidere 3 fattori: 1 che hai una maschera grande che ha bisogno di ricevere molta aria in discesa altrimenti ti preme in faccia - per cui pensi di consumare l'aria per la compensazione dell'orecchio e invece la consumi soprattutto per la maschera. 2 - che stai compensando con una manovra sbagliata cercando di creare pressione di aria solo attraverso i polmoni (manovra Valsalva) che è la meno indicata e naturalmente aumentando il numero di manovre consumi aria - invece con quanto suggerito si fa la stessa fatica sia in 5 mt che in 30 mt - Il terzo motivo potrebbe essere che quando raggiungi quella quota sei ai tuoi limiti e senza che ti accorgi hai un blocco della zona addominale (tipico delle situazioni di ansia) - pertanto penalizzi la parte più capiente di aria che è appunto nella zona bassa dei polmoni che sono come una V rovesciata ^ - pertanto accusi di più. Il compromesso lo potrai risolvere solo imparando a compensare come ti ho descritto nel video e cercando di rilassare la pancia quando sei sul fondale. Meglio 2 mt meno ma rilassato che 2 mt in più in tensione.
@@marcobardivideopesca ok grazie del consiglio 😁😁👍
Hai una scuola di Apnea?
Io non riesco cazzarola
Paolo per riuscire ci vuole molta calma e quando ci si riesce ci si rende conto che è più semplice di quanto si pensava. Tutti ci riescono - e ti dico che ne ho conosciuti a decine che erano sicuri che non ci sarebbero mai riusciti. E' scientificamente impossibile non riuscire. Se però lo si affronta con la convinzione di non farcela ci si mette il triplo del tempo. Nemmeno va preso con la convinzione che stavolta ci riesco e poi rimango deluso. Si deve prima di tutto capire che è come respirare . Tutti respirano! Nella nostra vita l'orecchio si compensa milioni di volte senza che noi nemmeno ci accorgiamo. In auto quando si sale o si scende di quota - in aereo - in montagna - in collina - quando si sbadiglia - e così via. E' un meccanismo naturale e senza di esso sarebbe un problema. Per cui credo che devi armarti di pazienza e fare dei piccoli tentativi senza mai forzare. Più lo farai calmo e leggero e più avrai possibilità di sbloccarti. Rivedi il video e riprova cercando di capire dove sbagli.
@@marcobardivideopesca grazie mille per aver speso 10 minuti buoni per me.
Di sicuro riproverò. speriamo bene 💪💪
@@paolopellegrino2857 Non mollare e facci sapere qui quando ci sarai riuscito. Così quei 10 minuti saprò che li ho spesi bene.
Bravo, peccato che ho imparato ai 6 anni da autodidatta guardando mio padre e mi sia rovinato... Acufeni bilaterali gravi e sordità orecchio dx...
Mi dispiace - infatti spero che queste linee guida serviranno anche ad evitare queste tipologie di problemi. Nessuno infatti nasce già pronto e consapevole.
@@marcobardivideopesca è così, avessi fatto allora (fine anni 80' inizi 90' il corso di apnea fatto 6 anni fa non solo non avrei avuto i barotraumi con blocco inverso...ma sarei sceso in sicurezza a profondità che allora mi avrebbe dato grandi prede). Oggi pesco dalla superficie e nonostante non scenda conoscendo abitudini dei pesci (orari all'alba e al tramonto, non altri) e i luoghi in cui pesco qualcosa da mangiare per me e gli amici lo tiro fuori sempre.
Grazie Marco per il consiglio