sto preparando algoritmi e strutture dati 1 e onestamente il tuo canale youtube è un miracolo, le spiegazioni sono chiarissime, grazie per quello che fai ❤
Volevo ringraziarti per la grandissima mano che mi hai dato nel superare l'esame di Algoritmi e Strutture Dati. L'ho dato il 28 luglio, avevo il cervello fuso dal caldo, se non fosse stato per i tuoi video non ci avrei capito nulla, grazie mille♥️
Il tuo commento mi rende veramente molto felice 😊. Complimenti intanto per l’esame, studiare a Luglio penso che sia stato un grosso sacrificio 🥵. Ti ringrazio davvero tanto ❤️
Ciao, complimenti per l'ottima spiegazione. Volevo però chiederti una cosa banale, come mai l'indice i deve partire da p-1 e l'indice j da r+1? Non potremmo farli partire direttamente da p ed r?
Ciao, in realtà ho fatto quel tipo di partenza, perché usando poi nello pseudocodice il do-while, la prima iterazione mi avrebbe sistemato gli indici nella corretta posizione 😉. Quindi già nella spiegazione vi ho simulato quello che sarebbe successo sul codice 😊
Salve, innanzitutto la ringrazio per la spiegazione, ha un modo di esporre impeccabile. Volevo farle una domanda relativa alla prima definizione del Quicksort... Siccome noi "spezzettiamo" il problema in due sottoproblemi, ma uno dei due potrebbe essere più grande dell'altro, non si tratta più di un algoritmo appartenente alla classe del paradigma divide et impera? Il mio professore di università ha detto che erroneamente viene confuso il concetto del quicksort, cioè che faccia parte della classe divide et impera, ma proprio per questa caratteristica che viene a mancare, cioè che il Quicksort non divide un problema (vettore) in due sottoproblemi di dimensioni uguali, allora non lo fa un algoritmo basato sul divide et impera, perché divide un vettore in due sottovettori di dimensioni diverse fra loro.
Ciao, beh in generale il metodo del divide et impera suddivide il problema di partenza in problemi di dimensione inferiore per poi effettuare una ricombinazione. Poi non c’è un meccanismo unico di applicazione, il quicksort si concentra molto sulla partizione ed ha una banale ricombinazione, il merge ha l’approccio inverso, divisione banale e ricombinazione complessa. È vero poi che considerando il quicksort, per avere la massima efficienza cerca di ottenere delle partizioni più bilanciate possibili con la scelta del pivot
No vabbè grazie! Cioè con pochi minuti mi hai reso “semplice” uno degli algoritmi più complessi del corso. Grazie infine
sto preparando algoritmi e strutture dati 1 e onestamente il tuo canale youtube è un miracolo, le spiegazioni sono chiarissime, grazie per quello che fai ❤
Grazie davvero!! Vorrei aiutarvi di più ma il tempo accidenti non è molto. In bocca al lupo per l’esame 🍀
Volevo ringraziarti per la grandissima mano che mi hai dato nel superare l'esame di Algoritmi e Strutture Dati. L'ho dato il 28 luglio, avevo il cervello fuso dal caldo, se non fosse stato per i tuoi video non ci avrei capito nulla, grazie mille♥️
Il tuo commento mi rende veramente molto felice 😊. Complimenti intanto per l’esame, studiare a Luglio penso che sia stato un grosso sacrificio 🥵. Ti ringrazio davvero tanto ❤️
Grazie mille, sei molto brava! :)
Molto chiara la spiegazione
Semplicemente eccezionale.
Grazie veramente a tutti voi 😊
Top spiegazione🙏🙏🙏
Fantastica!!!
Per i prossimi video ti consiglierei di mostrare codice java o C++, per semplificare.
Grazie mille! Nel corso di Python, quando staremo più avanti farò la traduzione degli algoritmi visti 👍
Grazie e complimenti
Grazie davvero 👍
grazieee😁😁😁😁😁😁!!!!!
Grazie mille mi hai risolto tantissimi dubbi: )
Molto utile 🙏
sinceramente sei bravissima
🤗
Perché al 9 min hai scritto if(i pivot?
Eccezionale
Ho visto il video, dopo 30 minuto ho fatto la parte orale dell' esame....il prof mi chiede il quick sort! ti devo una cena
Grande! Ha portato fortuna 😃💪🏻💪🏻
Ciao, complimenti per l'ottima spiegazione. Volevo però chiederti una cosa banale, come mai l'indice i deve partire da p-1 e l'indice j da r+1? Non potremmo farli partire direttamente da p ed r?
Ciao, in realtà ho fatto quel tipo di partenza, perché usando poi nello pseudocodice il do-while, la prima iterazione mi avrebbe sistemato gli indici nella corretta posizione 😉. Quindi già nella spiegazione vi ho simulato quello che sarebbe successo sul codice 😊
❤
Salve, innanzitutto la ringrazio per la spiegazione, ha un modo di esporre impeccabile.
Volevo farle una domanda relativa alla prima definizione del Quicksort... Siccome noi "spezzettiamo" il problema in due sottoproblemi, ma uno dei due potrebbe essere più grande dell'altro, non si tratta più di un algoritmo appartenente alla classe del paradigma divide et impera? Il mio professore di università ha detto che erroneamente viene confuso il concetto del quicksort, cioè che faccia parte della classe divide et impera, ma proprio per questa caratteristica che viene a mancare, cioè che il Quicksort non divide un problema (vettore) in due sottoproblemi di dimensioni uguali, allora non lo fa un algoritmo basato sul divide et impera, perché divide un vettore in due sottovettori di dimensioni diverse fra loro.
Ciao, beh in generale il metodo del divide et impera suddivide il problema di partenza in problemi di dimensione inferiore per poi effettuare una ricombinazione. Poi non c’è un meccanismo unico di applicazione, il quicksort si concentra molto sulla partizione ed ha una banale ricombinazione, il merge ha l’approccio inverso, divisione banale e ricombinazione complessa. È vero poi che considerando il quicksort, per avere la massima efficienza cerca di ottenere delle partizioni più bilanciate possibili con la scelta del pivot
@@Algoritmi01 grazie mille, molto chiaro. 😄
Spieghi meglio tu della mia docente universitaria :)
Grazie mille davvero! Cerco di essere più semplice possibile perché non sono argomenti banali 😉