2:14:35 - Gabriella Polovineo docente 2 grado . Sono in formazione ... Il seminario è molto interessante. Complimenti e grazie a tutti voi... 28 / 07/ 2023
L'unica cosa che mi fa un pochino sorridere( almeno queste cose servono a questo!) è constatare come questi stimati ed importanti professori che si propongono di spiegarci come pianificare il futuro delle prossime generazioni non riescano ad organizzarsi in tempo per mostrare delle slides!😄
Per me l’orientamento inizia prima dei 14 anni .l’insegnante rende lo studente consapevole delle sue scelte che diverranno sempre più approfondite e sicure con l’avanzare dell’eta
Ottimo percorso di formazione soprattutto sull'e portfolio. Questo può essere un punto di partenza; si dovrebbe fare anche per la scuola secondaria di I° grado dove molti alunni sbagliano indirizzo scolastico per vari fattori.
Vorrei ringraziare il Professor Emilio Mariotti per la fiducia che al tempo (2002) della Scuola di Specializzazione ha riposto in me oltre che il trasferimento di competenze e conoscenze che tutt'ora diffondo in classe. Grazie
sicuramente un ottimo inizio per orientarsi nell'orientare i ragazzi che arrivano sempre con il "fiatone" nelle scelte che determineranno il loro futuro
La ringrazio. L' argomento dell' anima è molto interessante. Sarebbe utile approfondire cosa dell' uomo "vive" nella dimensione metafisica e cosa di questo rimane dopo la morte, sempre nella dimensione metafisica.
Questi docenti universitari parlano di belle proposte, sostengono gli investimenti fatti dal governo. Hanno mai dedicato qualche minuto a calcolare a quanto veramente ammonta l'investimento su ogni attore impegnato nell'orientamento? Noi lo abbiamo fatto: €10/h lordo dipendente (arrotondato per eccesso). Loro lavorano per quei soldi oppure si rifiuterebbero?
Mi pare un ottimo inizio, rispetto al passato c'è un netto cambio di passo. L'orientamento nelle scuole deve essere strutturale, entrare a pieno titolo nell'organizzazione di ogni singolo istituto. La società è liquida e porta con sé tante scelte anche quotidiane ed è bene che i cittadini del futuro riescano a farle in modo libero e consapevole seguendo il più possibile le singole aspirazioni e inseguendo i propri sogni. Iniziare dalla primaria per poi consegnare alla società un cittadino consapevole delle hard e delle soft skills principali per la piena realizzazione del cittadino e lavoratore.
Per me l'orientamento inizia anche prima dei 14 anni... vediamo sin da piccoli cosa facciamo nella realtà e cosa sappiamo fare, certe volte lo abbiamo davanti a noi ma o non lo vediamo o non lo vogliamo accettare. Ci sono tipologie generali, senza generalizzare, di giovani: chi è destinato a dirigere, chi a lavorare come dipendente, chi a lavorare in proprio, ma c'è chi ha pazienza e chi ha fretta di lavorare, ha l'ansia di lavorare e non riesce a concentrarsi nello studio per questa ansia continua; questi ultimi dovrebbero lavorare prima e non aspettare il percorso universitario, non ce la farebbero... anzi, molti sarebbero pronti a studiare simultaneamente al lavoro, ma l'importante per loro è lavorare. Per cui, parlando di Orientamento seriamente, non si può presciendere da una seria riforma del sistema scolastico ora sbilanciato verso i licei, dopo i quali in mano si ha tutto e nulla e bisogna andare per forza in una università per lavorare. Io da sempre propongo un solo liceo, quello classico (al limite quello scientifico assieme) e basta. Tutto il resto dovrebbe essere professionale o tecnico per permettere a chi vuole lavorare, di farlo appunto, di essere preparato a farlo gratuitamente fino a che una persona non potrà pagarsi gli studi successivi, i master, i perfezionamenti ecc. Putroppo studiare significa anche andare perfettamente d'accordo con i genitori che pagano gli studi: chi non ha questa possibilità, deve necessariamente lavorare ed essere preparato a farlo, ma prima possibile, per non impazzire. Fatta questa riforma si può parlare di Orientamento, altrimenti cosa vuoi orientare un alunno che deve "per forza" frequentare un liceo per tante ragioni e a lui non piace perchè lo giudica una perdita di tempo? Tempo perso, perchè la famiglia ha perso in partenza.
La voce del padrone! Per orizzonti alternativi consultare il contributo dei docenti dell'Università di Padova alla pag. 55, riportato nel manuale Orientarsi nell'orientamento, Il Mulino 2024, predisposto per i corsi rivolti ai tutor. Tutto un altro modello di orientamento che il ministero ovviamente non sponsorizza. Grazie dell'attenzione.
Quando il Dirigente Scolastico parla di COMPETENZE parla di qualcosa che una buona parte di c.d. insegnanti non sa come utilizzare. Tutti ripetono sempre la solita tiritera: "prima delle competenze vengono le conoscenze" e lì si fermano (cioè alle conoscenze). Triste realtà. Diciamo che bisogna anche "insegnare bene agli insegnanti", con spiegazioni molto semplici, disegni schemi, video, e sempre a patto che questi siano predisposti ad ascoltare (altro grave difetto della classe docente) a cosa servono le competenze e come si programma per competenze (molti non l'hanno capito, dopo decenni). Altrimenti siamo fermi. Lobotomizzazione.
ci sono campi in cui le competenze sono direttamente proporzionali alle conoscenze. Altrimenti un vecchio infermiere ne saprebbe di più di un giovane medico fresco di studi. No?
@@mooli337 certo. Ma infatti le cose non sono slegate. Vanno sempre di pari passo. L'errore che si commette è proprio quello di considerare le due cose come separate, e che, dal punto di vista logico, porta al paradosso che hai citato. Il quale peraltro, porta ad una successiva riflessione: che utilità può avere un medico con grosse conoscenze ma con poche competenze? Se il medico ne sa troppo ma non sa rianimare un paziente, tanto vale un infermiere.
La prof. Guglielmi ha toccato un punto molto critico: tentare di avere dei linguaggi comuni almeno a livello di singola scuola. Purtroppo in ogni scuola è pieno di persone che pensano tutte in maniera diversa, nonostante i tentativi di uniformare (ma non in senso negativo). In questa maniera si arriva ad auto-sabotare qualunque cosa, perchè ognuno si sente portatore della verità, e non si arriva a nulla.....
@@mariolicitri1763 ma io non ho detto che ci dev'essere il pensiero unico. È, soltanto, che bisogna evitare di mettere in atto decine di pratiche differenti per la stessa cosa, rifiutandosi di formalizzare e standardizzare procedure. Ciò che invece, è lo scopo di simili corsi.
2:14:35 - Gabriella Polovineo docente 2 grado . Sono in formazione ... Il seminario è molto interessante. Complimenti e grazie a tutti voi...
28 / 07/ 2023
L'unica cosa che mi fa un pochino sorridere( almeno queste cose servono a questo!) è constatare come questi stimati ed importanti professori che si propongono di spiegarci come pianificare il futuro delle prossime generazioni non riescano ad organizzarsi in tempo per mostrare delle slides!😄
esatto!
Continuo ad imparare, imparare, imparare, imparare, per poi permettermi di INSEGNARE.
Per me l’orientamento inizia prima dei 14 anni .l’insegnante rende lo studente consapevole delle sue scelte che diverranno sempre più approfondite e sicure con l’avanzare dell’eta
Ottimo lavoro di ricerca di alto livello.
molto interessante il prof. Federico Batini, complimeti!
corso veramente interessante ,da seguire con disponibilità e in modalità ascolto
Ottimo percorso di formazione soprattutto sull'e portfolio. Questo può essere un punto di partenza; si dovrebbe fare anche per la scuola secondaria di I° grado dove molti alunni sbagliano indirizzo scolastico per vari fattori.
veramente interessante. grazie
Vorrei ringraziare il Professor Emilio Mariotti per la fiducia che al tempo (2002) della Scuola di Specializzazione ha riposto in me oltre che il trasferimento di competenze e conoscenze che tutt'ora diffondo in classe. Grazie
sicuramente un ottimo inizio per orientarsi nell'orientare i ragazzi che arrivano sempre con il "fiatone" nelle scelte che determineranno il loro futuro
Concordo pienamente con l'intervento della Dottoressa Dina Guglielmi. Io vedo, per la scuola superiore, l''esigenza di fondere PCTO e orientamento.
La ringrazio. L' argomento dell' anima è molto interessante. Sarebbe utile approfondire cosa dell' uomo "vive" nella dimensione metafisica e cosa di questo rimane dopo la morte, sempre nella dimensione metafisica.
Questi docenti universitari parlano di belle proposte, sostengono gli investimenti fatti dal governo. Hanno mai dedicato qualche minuto a calcolare a quanto veramente ammonta l'investimento su ogni attore impegnato nell'orientamento? Noi lo abbiamo fatto: €10/h lordo dipendente (arrotondato per eccesso). Loro lavorano per quei soldi oppure si rifiuterebbero?
Esatto
C'è molto da lavorare,l'importante è essere il più naturale possibile,fare un passo dopo l'altro e dare tanta fiducia ai nostri ragazzi.
e appunto, il problema è proprio quello lavorare!
Interessante intervento prof. Batini
bellissimo corso...e molto utile
sempre tanto da apprendere per poter operarer
Mi pare un ottimo inizio, rispetto al passato c'è un netto cambio di passo.
L'orientamento nelle scuole deve essere strutturale, entrare a pieno titolo nell'organizzazione di ogni singolo istituto.
La società è liquida e porta con sé tante scelte anche quotidiane ed è bene che i cittadini del futuro riescano a farle in modo libero e consapevole seguendo il più possibile le singole aspirazioni e inseguendo i propri sogni.
Iniziare dalla primaria per poi consegnare alla società un cittadino consapevole delle hard e delle soft skills principali per la piena realizzazione del cittadino e lavoratore.
Grazie, molto interessante
Personalizzazione e poi valutiamo e scuole con gli Invalsi ...
❤❤❤
ottimo percorso
Molto interessante👋
Molto interessante
Per me l'orientamento inizia anche prima dei 14 anni... vediamo sin da piccoli cosa facciamo nella realtà e cosa sappiamo fare, certe volte lo abbiamo davanti a noi ma o non lo vediamo o non lo vogliamo accettare. Ci sono tipologie generali, senza generalizzare, di giovani: chi è destinato a dirigere, chi a lavorare come dipendente, chi a lavorare in proprio, ma c'è chi ha pazienza e chi ha fretta di lavorare, ha l'ansia di lavorare e non riesce a concentrarsi nello studio per questa ansia continua; questi ultimi dovrebbero lavorare prima e non aspettare il percorso universitario, non ce la farebbero... anzi, molti sarebbero pronti a studiare simultaneamente al lavoro, ma l'importante per loro è lavorare. Per cui, parlando di Orientamento seriamente, non si può presciendere da una seria riforma del sistema scolastico ora sbilanciato verso i licei, dopo i quali in mano si ha tutto e nulla e bisogna andare per forza in una università per lavorare. Io da sempre propongo un solo liceo, quello classico (al limite quello scientifico assieme) e basta. Tutto il resto dovrebbe essere professionale o tecnico per permettere a chi vuole lavorare, di farlo appunto, di essere preparato a farlo gratuitamente fino a che una persona non potrà pagarsi gli studi successivi, i master, i perfezionamenti ecc. Putroppo studiare significa anche andare perfettamente d'accordo con i genitori che pagano gli studi: chi non ha questa possibilità, deve necessariamente lavorare ed essere preparato a farlo, ma prima possibile, per non impazzire. Fatta questa riforma si può parlare di Orientamento, altrimenti cosa vuoi orientare un alunno che deve "per forza" frequentare un liceo per tante ragioni e a lui non piace perchè lo giudica una perdita di tempo? Tempo perso, perchè la famiglia ha perso in partenza.
Lezione interessante che ci aiuta ad orientare i nostri allievi nelle proprie scelte.
La voce del padrone! Per orizzonti alternativi consultare il contributo dei docenti dell'Università di Padova alla pag. 55, riportato nel manuale Orientarsi nell'orientamento, Il Mulino 2024, predisposto per i corsi rivolti ai tutor. Tutto un altro modello di orientamento che il ministero ovviamente non sponsorizza. Grazie dell'attenzione.
Mi sto formando...😉
👍
Quando il Dirigente Scolastico parla di COMPETENZE parla di qualcosa che una buona parte di c.d. insegnanti non sa come utilizzare. Tutti ripetono sempre la solita tiritera: "prima delle competenze vengono le conoscenze" e lì si fermano (cioè alle conoscenze). Triste realtà. Diciamo che bisogna anche "insegnare bene agli insegnanti", con spiegazioni molto semplici, disegni schemi, video, e sempre a patto che questi siano predisposti ad ascoltare (altro grave difetto della classe docente) a cosa servono le competenze e come si programma per competenze (molti non l'hanno capito, dopo decenni). Altrimenti siamo fermi. Lobotomizzazione.
ci sono campi in cui le competenze sono direttamente proporzionali alle conoscenze. Altrimenti un vecchio infermiere ne saprebbe di più di un giovane medico fresco di studi. No?
@@mooli337 certo. Ma infatti le cose non sono slegate. Vanno sempre di pari passo. L'errore che si commette è proprio quello di considerare le due cose come separate, e che, dal punto di vista logico, porta al paradosso che hai citato. Il quale peraltro, porta ad una successiva riflessione: che utilità può avere un medico con grosse conoscenze ma con poche competenze? Se il medico ne sa troppo ma non sa rianimare un paziente, tanto vale un infermiere.
La prof. Guglielmi ha toccato un punto molto critico: tentare di avere dei linguaggi comuni almeno a livello di singola scuola. Purtroppo in ogni scuola è pieno di persone che pensano tutte in maniera diversa, nonostante i tentativi di uniformare (ma non in senso negativo). In questa maniera si arriva ad auto-sabotare qualunque cosa, perchè ognuno si sente portatore della verità, e non si arriva a nulla.....
Purtroppo? Direi per fortuna mio caro signore, con il pensiero unico abbiamo già visto che fine si fa!
@@mariolicitri1763 ma io non ho detto che ci dev'essere il pensiero unico. È, soltanto, che bisogna evitare di mettere in atto decine di pratiche differenti per la stessa cosa, rifiutandosi di formalizzare e standardizzare procedure. Ciò che invece, è lo scopo di simili corsi.
@@AntonioNiedduplus ha ragione non avevo ben compreso e mi sono lasciato trascinare dalla mia vis polemica
🤝🤝 nessun problema 😃 la vis polemica di troppi docenti su ogni cosa è un'altra criticità che impedisce tante cose 😃😃🤝
Il Ministero dell'Università NON esiste più! Dobbiamo convincerne...o pensiamo che sia un cambiamento di breve durata?
oTTIMO PERCORSO DI O
Le chiacchiere4 stanno a zero!
Mah!
Il mio Prof!!!Grande!!!