DRONE: REGGIA DI COLORNO
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- Опубликовано: 6 фев 2025
- The Ducal Palace, also known as Reggia di Colorno, is an edifice in the territory of Colorno (province of Parma), Emilia Romagna, Italy. It was built by Francesco Farnese, Duke of Parma in the early 18th century on the remains of a former castle.
History
A Rocca (castle) was built on the site by Azzo da Correggio as a defence of the Po River. It belonged to the Correggio and Terzi families, and in the 16th-17th centuries it was restored by countess Barbara Sanseverino, who desired a true palace for her court, and to house her prestigious collection of works by painters such as Raphael, Titian, Mantegna and Correggio.
After the beheading of Barbara Sanseverino by the Duke Ranuccio Farnese, the palace was acquired by the Farnese of Parma. Ranuccio II and his wife Margherita Violante began a complete reconstruction that was completed under their son Francesco, directed by architect Ferdinando Bibbiena.
The palace was the home of the defunct Enrichetta d'Este, widow of Antonio Farnese, Duke of Parma.
In the 18th century, Duke Philip commissioned its restoration by the French architect Ennemond Alexandre Petitot, and tried to emulate in the interior the decor of the Palace of Versailles. Philip was married to Princess Louise Élisabeth of France, who was the eldest daughter of Louis XV of France.
On November 28, 1807, after the annexation of the Duchy of Parma to the French Empire, the palace was declared "imperial property" and new restoration works were started. After the Congress of Vienna, the duchy went to Marie Louise, Napoleon's wife, who made the Reggia her favourite residence and created a wide English-style garden.
After the unification of Italy, it became a state possession, and in 1870 it was acquired by the province of Parma, and is now home to ALMA, a world-renowned Italian culinary school.
The park
The first park dates from that of 1480, commissioned by count Roberto Sanseverino. Under Francesco Farnese it was renovated with a mix of French- and Italian-style landscape garden, which was further modified by Duchess Marie Louise.
Damaged during World War II, it has been recently returned to its antique splendour by a restoration.
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Il palazzo ducale di Colorno, noto anche come reggia di Colorno, fu costruito agli inizi del XVIII secolo dal duca Francesco Farnese sui resti della rocca di Colorno.
Il palazzo di Colorno è stato edificato sulle strutture della rocca eretta nel 1337 da Azzo da Correggio con lo scopo di difendere l'Oltrepò. Nel 1402, morto Giberto da Correggio senza discendenza diretta, il duca di Milano Gian Galeazzo Visconti, con proprio diploma datato 29 luglio, trasferì tutti i beni da questi posseduti ai fratelli Ottobuono, Giacomo e Giovanni dei Terzi di Parma, compresi gli importanti e strategici castelli di Colorno, denominato Rocham de Colurnio e di Guardasone, ovvero Castrum Guardaxoni, feudi posti a sentinella, a levante e ponente, di Parma. Dopo la morte di Gian Galeazzo, avvenuta poche settimane appresso, tutte le concessioni furono riconfermate ai Terzi dalla Reggente, la duchessa madre Caterina, tutrice del figlio quattordicenne Giovanni Maria Visconti, mediante un ulteriore atto, erogato il 18 novembre 1402. Nel giugno 1409, con l’occupazione delle terre parmigiane da parte di Niccolò III d'Este, conseguenza dell’assassinio a tradimento di Ottobuono, signore di Parma e di Reggio, nell’agguato di Rubiera, Colorno divenne centro di resistenza e supporto logistico-militare per le rappresaglie delle squadre dei fratelli superstiti Giovanni e Giacomo Terzi. Il 5 luglio 1409 Gherardo da Correggio tentò di penetrare con l’aiuto dei villici nel castello, ma dovette darsi alla fuga sotto la tempesta dei razzi incendiari scagliati dai difensori dagli spalti, lasciando dietro sé le case in fiamme del borgo. In seguito a questi ripetuti assalti, i Terzi conservarono nella loro disponibilità la rocca, consegnando la cerchia esterna come base alle forze amiche della Repubblica di Venezia che riuscì in questo modo a potenziare il suo controllo sulla via fluviale del Po. I Veneti rimasero alla fine padroni del campo perché i due fratelli di Ottobuono, ai primi di ottobre Giacomo e poco appresso in prigionia Giovanni, finirono entrambi uccisi. Questo segnò la dispersione e in gran parte la rovina dei Terzi di Parma, che solo vent’anni dopo riuscirono in parte a riconquistare l’antica potenza. Questo si realizzò nel 1430 quando Filippo Maria Visconti, intendendo premiare il valore militare e le qualità del suo capitano e consigliere ducale Niccolò de' Terzi, il Guerriero, figlio legittimato di Ottobuono, gli assegnò in feudo, tra le altre terre, quella di Colorno, la cui rocca divenne, assieme a Guardasone, dimora per sé e la sua famiglia.. Il 26 ottobre 1440 il Duca di Milano rinnovò le medesime concessioni al suo fido Niccolò il Guerriero.
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