GLI HIKIKOMORI VOGLIONO ESSERE AIUTATI | Marco Crepaldi

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  • Опубликовано: 17 окт 2024

Комментарии • 76

  • @HikikomoriItalia
    @HikikomoriItalia  4 года назад +2

    Seguitemi anche sul mio secondo canale, dove pubblico ogni giorno alle 21:00 un podcast sui temi più vari (psicologia, società, relazioni, sessualità, morale, filosofia, scuola, ecc.): bit.ly/MarcoCrepaldi
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  • @gokuson9181
    @gokuson9181 5 лет назад +24

    marco sono d'accordo con laura s io nonostante esco di casa comunque mi isolo dagli altri e vivo cosi da circa 12 anni e ne ho 23 e sto veramente bene pensa io a capodanno sono rimasto a casa da solo perchè non ho nessuna voglia di vedere nessuno nemmeno parenti che nonostante non mi trovi male con loro preferisco sempre e comunque starmene per conto mio.
    Poi vedi un altro problema che porta allo stato di hikikomori e che nonostante vienew sempre affermato il contrario in italia non esiste la libertà di pensiero o di parola per esempio io ho notato che oggi dire la frase "odio lavorare" è diventato un tabù e si è criticati automaticamente come lazzaroni dagli altri mentre le altre persone che anche esse odiano lavorare per paura di non essere criticati o peggio di avere qualche ripercussione sul lavoro fingono dicendo che amano lavorare,ed è proprio questa la società che non piace agli hikikomori ossia una società falsa,competitiva dove pero tutti devono avere in linea di massima lo stesso modo di pensare degli altri altrimenti si è tagliati fuori

    • @nando844
      @nando844 5 лет назад +5

      condivido in toto, far parte della massa cioè fingere e fare quello che non si vuole ci porta solo ad essere frustrati invidiosi e rancorosi

    • @mel4608
      @mel4608 4 месяца назад +1

      Sagge parole! Su tutto regnano ipocrisia e superficialità!!!

  • @scafabio
    @scafabio 5 лет назад +4

    Complimenti, questo video è la pefetta sintesi del fenomeno Hikikomori. Leggendo tutti i commenti sovente emergono due aspetti "pungenti" sui quali noto una netta presa di posizione (pro o contro): il primo aspetto è il giudizio sulla società odierna e l'altro è la solitudine/isolamento. Sul primo aspetto, concordo che la nostra società non sia delle migliori, anzi, ma sta a noi volerla e poterla cambiare; se si "odia lavorare" (come dare loro torto) perchè non dedicarsi ad altro (es volontariato)? Là fuori ci sono molte persone orribili, ma altrettante sono brave e disponibili, e coseda fare ce ne sono tante per aiutare questa società a migliorare. A proposito del secondo aspetto, si confonde la solitudine con l'isolamento. Secondo me la solitudine è positiva, a volte necessaria e spesso aiuta a riflettere, non deve però essere troppo prolungata e soprattutto deve essere volontaria. L'isolamento invece è una condizione forzata che viene subita o ci si impone e che quindi porta con sè solo dolore e sofferenza. Solitudine ed isolamento possono convivere e confondersi, il nostro compito consiste nell'aiutare (nel mio caso i figli) ad uscire dall'isolamento, non ad accettare la società così com'è, oppure a cambiare il loro carattere solitario. Grazie di nuovo a Marco.

  • @noemik5538
    @noemik5538 5 лет назад +13

    È assurdo come io riesca a rivedere me stessa in ogni tuo video riguardante il fenomeno degli hikikomori. Oramai è un po' di mesi che ho scoperto questo canale ma non ho mai commentato. Lo faccio ora solo perché, documentandomi qua e là su questa faccenda di cui io sono sempre più convinta di farne parte, ho realizzato che tu sei davvero l'unica persona veramente in grado di capire queste persone e di poterne quindi parlare. E soprattutto non ne parli come se fossero dei pazzi da curare ma hai un modo di parlare e di spiegare che a me personalmente fa sentire un po' meglio e un po' più capita. Forse qualcuno di intelligente c'è in questo mondo allora, grazie.

    • @HikikomoriItalia
      @HikikomoriItalia  5 лет назад +2

      Ti ringrazio molto, ma no, non sono l'unico, anzi. Penso siamo in tanti a essere accumunati da certe sensazioni e sto provando, con il progetto Hikikomori Italia, a farle emergere. L'unica differenza è che io ho trovato un canale per potermi esprimere, ma non mi ritengo affatto un "guru".

    • @ImDere
      @ImDere 5 лет назад

      Ciao come posso contattarti Noemi?

  • @accountprincipale2293
    @accountprincipale2293 5 лет назад +6

    Sto studiando psicologia e sto rivedendo in te la mia prof🤣🤣🤣cmq appartenenza le cazzate sono estremamente contento che qualcuno di così competente affronti un argomenti tanto difficili e complessi

  • @HikikomoriItalia
    @HikikomoriItalia  5 лет назад +1

    Iscrivetevi al canale per sostenere il progetto ➡ bit.ly/HikikomoriItalia-Iscriviti

  • @danielacataldo7981
    @danielacataldo7981 2 года назад

    Ti faccio I complimenti per la chiarezza e lo spessore delle informazioni che hai dato nel video. Penso che questo schema di lettura potrebbe riguardare anche altri tipi di problema, come ad esempio l'anoressia. Molto interessante anche la distinzione fra fobia sociale e hikikomori. Ho una domanda che mi preme molto: il ritiro sociale, chiudersi in casa, è un sintomo di disagi come la depressione o da chi ha psicosi ecc. In questo caso si parla ugualmente di hikikomori? Se no, secondo te, valgono ugualmente i consigli che suggerisci in questo video? Che altro potresti eventualmente consigliare?

  • @federicaalbarello6197
    @federicaalbarello6197 5 лет назад +1

    Esatto Marco bravissimo, i genitori dovrebbero fare un lavoro psicologico, diventare loro stessi un po' psicologi, prendere un po' il distacco dal figlio ed aprire un profondo dialogo . Questo tuo intervento e' veramente perfetto, grazie infinite per il tuo lavoro, hai gia' dato le soluzioni, e chi vuole capire capisca ed agisca (parlo dei genitori)

  • @mariasolecaramella564
    @mariasolecaramella564 5 лет назад +2

    Grazie, molto utile. Per tanto tempo ho avuto difficoltà a comprendere se si trattasse di ansia sociale. Mi chiedevo se anche gli stati di ansia e di panico potessero essere un sostrato favorevole.

  • @michiamosam17
    @michiamosam17 5 лет назад +7

    Leggo cose del tipo: "Penso che si può guarire se viene seguito da persone giuste ma è faticoso a che le istituzioni specialmente scolastiche non aiutano troppa burocrazia" ora tralasciando l'italiano usato che ritrovo anche più in alto da gente iscritta alla facoltà di psicologia quindi che almeno la terza media deve averla fatta, mi sorge un dubbio. Parlate tutti di malattia, di peste del nostro secolo, di epidemia ma secondo me la vera malattia di questo secolo si chiama DSM, solo un malato mentale potrebbe pensare di catalogare miliardi di disturbi mentali. Siamo una civiltà avanzata e non abbiamo ancora capito che ognuno di noi è UNICO!!!!!! e se fossimo noi quelli malati? Non ci avete mai pensato? Cerchiamo tutti di far guarire chi non è uguale a noi. Penso che per far "guarire" i nostri figli basterebbe buttare tutto alle ortiche ed iniziare a dedicarsi veramente a loro. Tutto alle ortiche significa smetterla di farsi i selfie da pubblicare su facebook o in generale finirla con la sindrome di peter pan, distruggere gli smartphones per poi buttarli nell'indifferenziata per sempre (siamo sopravvissuti fino agli anni 90 credo che ce la potremmo cavare egregiamente anche senza), fare qualsiasi cosa come laboratorio con i propri figli, dal sapone fatto in casa agli shampoo alle ricette di cucina, qualcosa di concreto, genuino, sano che dia anche un messaggio ecologico e costruttivo, insomma finirla con sta ca**o di scuola, oggi la scuola sforna solo idioti incapaci (una volta bastava un ingegnere per fare una macchina vedesi Pininfarina, oggi ne servono 15 da quello meccanico a quello elettronico passando da quello aereodinamico per finire a quello dei materiali ecc hanno spezzettato ogni cosa rendendo l'individuo inutile se preso singolarmente ed è tutto voluto) quindi se non ci vanno alla fine è anche meglio, non è un dramma, bisogna vedere le inclinazioni ed insistere su quei punti. Chi si prende un anno sabbatico da spendere in giro per il mondo con i propri figli? Non servono milioni di euro, si può viaggiare anche quasi gratis, basta informarsi ed organizzarsi, ci sono associazioni come il wwooferaggio (wwoof) dove vi fate solo il biglietto aereo e poi potete passare mesi in aziende agricole biologiche di tutto il mondo GRATIS dando una mano alle attività agricole, otterreste un doppio risultato, vivere all'aria aperta, imparare a fare qualcosa di interessante che magari vi darà anche lo spunto per una nuova attività ed una nuova rinascita, viaggiare è sempre positivo e costruttivo!. Il problema non sono i ragazzi, sono i genitori. Mi spiace dirlo, ma questa sindrome da Hikikomori rischia di diventare un ulteriore giustifica per quei genitori che amano delegare gli altri a partire ad esempio dalla scuola, si pretende dai docenti di tutti i livelli a partire dall'asilo (come se fossero abilitati a fare miracoli), o dalla parrocchia o dagli amici, sembra a volte che la colpa sia di tutti tranne che nostra. Ora c'è una patologia definita e sono sicuro che la maggiorparte di chi ne è venuto a conoscenza come primo step ha pensato di informare il medico che ha in cura il proprio figlio, certo la colpa è sua, capra ignorante che ha dato benzodiazepine come se non ci fosse un domani, la colpa è di loro, sti dottori incompetenti, certamente non è mai nostra! Beh se proprio ve lo devo dire i nostri figli non sarebbero mai dovuti arrivare dallo psicologo dell'asl o privato che sia, avremmo dovuto guardarci allo specchio molto tempo prima. Smettiamola per favore di delegare perchè la delega è la benzina di questo male, rimbocchiamoci le maniche e iniziamo a cambiare profondamente prima noi, il resto verrà. Nessuno vi scriverà mai questa cosa perchè è scomoda, fa male, è impopolare, non fa bene alla salute di un blog o di tutto un parasistema che si nutre anche di questa patologia. Il primo passo per combattere l'ignoranza è la consapevolezza, Consapevolizzare le proprie lacune è fondamentale, non possiamo aiutare nessuno se non noi stessi, tutto il resto che ci circonda si comporterà di conseguenza, finiamola con questa vita tra l'altro vuota, insipida, ormai noiosa e scontata, basta, facebook instagram oramai sappiamo cosa sono e a cosa servono è ora di andare oltre! amen e scusate per le parole forti ma a volte ci vogliono!

    • @mel4608
      @mel4608 4 месяца назад

      Non faccia come certi psicologi che danno sempre e solo colpe ai genitori. Tipo, c è il terremoto, è colpo dei genitori, ormai siamo a questi livelli. Prenda coscienza del fatto che ESISTONO GENITORI CHE SI FANNO IN QUATTRO per i loro figli, eppure purtroppo NON È MAI ABBASTANZA. Perché? Si guardi intorno, vedrà una società allo sfascio, dove l' essere ipocriti e superficiali ormai è il modo di vivere normale... A volte le famiglie sono più che sane, i genitori fanno veramente di tutto. Lei ha toppato di brutto, mi spiace

  • @chilettifranca8258
    @chilettifranca8258 4 года назад +1

    Sono molto d'accordo su quanto hai detto nel video, soprattutto nell'ultima cosa: più il tempo passa più si allarga il gap e l'hikikomori se ne rende conto e aumenta la sua sensazione di inadeguatezza. La mia domanda però è: qual è la soluzione a tutto questo?

  • @superpippo88
    @superpippo88 4 года назад +2

    Onestamente credo di aver raggiunto un equilibrio.
    Non riesco a fidarmi delle persone e quindi mi dedico ai miei interessi stando al sicuro nella mia camera dove posso controllare tutto.
    Esco solo per andare a lavoro e fare la spesa.

  • @alessiodebonis2710
    @alessiodebonis2710 5 лет назад +4

    C'è poco da aggiungere. Bravo, anche se volevo essere io l unico detentore della verità assoluta.

  • @Brizione91457
    @Brizione91457 5 лет назад +2

    Bellissimo video. Secondo te i ragionamenti che applichi per gli hikikomori in questo contesto, valgono, anche se in misura differente, anche per gli incel? Io ci vedo alcune somiglianze tra queste due categorie.

    • @HikikomoriItalia
      @HikikomoriItalia  5 лет назад +4

      Quello degli Incel è un fenomeno sociale che mi incuriosisce molto e sul quale penso di fare un video in futuro. Sicuramente ci sono delle analogie sul piano dell'insicurezza e della bassa autostima sociale.

    • @zerotattoostudio82
      @zerotattoostudio82 5 лет назад +2

      Perlomeno tutti e due si nascondono dietro il "dito" della "società malata". Quando, nel caso degli incel, sono loro che credono in certi valori e giudicano gli altri secondo i loro penosi schemi. Per farla breve, se un disadatto qualsiasi, crede che il top della vita sia mettersi con Charlize Teron, perché ricca, bella, di fama, e questo fintanto non ci sarà qualcuna migliore da puntare, vai sicuro che Charlize non lo considera e quello esce di casa e fa fuoco sulla folla.

  • @andreadibenedetto1649
    @andreadibenedetto1649 3 года назад +2

    Vogliono sopravvivere questi ragazzi dalla famiglia e dalla società attuale

  • @lanas.2093
    @lanas.2093 5 лет назад +42

    Dove sta scritto che bisogna per forza reinserire queste persone? Se si allontanano é perché la societá in cui viviamo é malata.. io penso che il desiderio di isolarsi molte volte sia un segno di salute mentale.

    • @HikikomoriItalia
      @HikikomoriItalia  5 лет назад +21

      Salute mentale o meno, gli hikikomori (almeno dalla mia esperienza) sono spesso insoddisfatti della loro condizione, soprattutto dopo un lungo periodo di isolamento. Questo significa che si può fare qualcosa per aiutarli. Se poi ciò comporti il ritorno alla socialità o meno, questo è un altro discorso. La mia l'ho detta nel video, ma può darsi ovviamente che mi sbagli.

    • @lanas.2093
      @lanas.2093 5 лет назад +7

      @@HikikomoriItalia certo, ho comunque apprezzato molto il tuo intervento. Secondo me la domanda interessante é, si puó vivere bene da soli o meglio, é vero che l'uomo é un essere sociale? Molti direbbero di si, ma io penso che la risposta non sia così scontata. Credo che attraverso un lungo e impegnativo lavoro su se stessi, sia possibile imparare a trovare il proprio equilibrio anche con pochissime relazioni sociali. Ovviamente questo non deve essere un ostacolo per l'indipendenza economica, che comunque nel ventunesimo secolo puó essere raggiunta anche da casa attraverso un pc. Stare con gli altri non deve essere visto come una costrizione ma come una scelta. Questo é il mio personale parere

    • @Brizione91457
      @Brizione91457 5 лет назад +12

      @@lanas.2093 sono d'accordo sul fatto che stare con gli altri debba essere una scelta e non un imposizione. Esistono persone, come quelle con "personalità evitante" che traggono beneficio e soddisfazione dallo stare da soli, ma riescono comunque a vivere una vita normale, a lavorare e ad essere autosufficienti. Ci sono dei casi però, come spesso accade per gli hikikomori, in cui la "solitudine" non è una scelta, non dopo un certo periodo almeno, ma diventa una costrizione dalla quale è difficilissimo sfuggire. Ed è lì il problema: perché nel momento iniziale in cui ti trovi bene a stare da solo è un conto, ma quando, dopo un po' di tempo, inizi a renderti conto di non essere più soddisfatto di quello stile di vita e di sentire il bisogno di relazioni umane, di "contatto" umano, allora lì la situazione diventa davvero difficile perché non è più tanto semplice uscire di casa e stare nel sociale. Ecco, in questi casi gli hikikomori dovrebbero ricevere un aiuto. Un aiuto che loro stessi desiderano, non aiuto imposto con la forza.

    • @IYIosefu
      @IYIosefu 5 лет назад +6

      @@Brizione91457 Mi hai tolto le parole di bocca. Da uno che ha sofferto molto per isolamento sociale in passato, e che adesso ne soffre leggermente meno, posso dire che l'atto dell'isolamento è SEMPRE espressione di un forte disagio. Non siamo programmati per sentirci bene in uno stato di solitudine prolungata, chiunque sia cosciente della propria situazione si ritroverà a soffrirne ad un certo punto della vita. Più ti senti diverso sotto alcuni aspetti (che non ha niente a che fare col sentirsi superiore o speciale), più probabilità ci saranno di soffrire di solitudine perchè senti di non poter connettere e non essere di particolare interesse per nessuno.

    • @lanas.2093
      @lanas.2093 5 лет назад +4

      @@IYIosefu credo che valga per la maggior parte delle persone, ma non per tutti in senso assoluto. In realtà esistono molti esempi di individui che hanno scelto una vita eremitica e che non soffrono minimamente a causa di ció. Nei paesi scandinavi e in russia poi, é più che normale vivere in condizioni di semi isolamento, visto che i nuclei familiari possono essere separati anche da chilometri e chilometri di distanza. Ovviamente bisogna aver raggiunto uno stato di equilibrio interiore notevole e una certa indipendenza economico/materiale. É piuttosto difficile, ma sicuramente non impossibile.
      E non é la quantitá che fa la differenza, ma la qualitá. Io ne sono profondamente convinta.. così come sono convinta che gran parte delle patologie mentali abbiano un'origine culturale.
      In altre parole, se non fosse considerato da "sfigati" passare la gran parte del proprio tempo da soli (in quanto poco produttivo per il sistema capitalistico), queste persone non credo soffrirebbero così tanto della loro condizione.

  • @isabellamarias.4548
    @isabellamarias.4548 5 лет назад +2

    Grazie

  • @annapiccotti6932
    @annapiccotti6932 5 лет назад +1

    Penso che si può guarire se viene seguito da persone giuste ma è faticoso a che le istituzioni specialmente scolastiche non aiutano troppa burocrazia

  • @fabiotardivelli6104
    @fabiotardivelli6104 2 года назад

    Sei una brava persona, sincera soprattutto. Ascoltandoti si vede che tieni
    alle tue battaglie.
    Fabioo '961 05/12/2021 h. 20,16

  • @loredanapatrizi550
    @loredanapatrizi550 5 лет назад

    Ciao Marco,tu parli di "cambiare" gli schemi mentali facendo passare il ragazzo attraverso l'esperienza. Ma come si fa a convincerlo a fare un'esperienza se si rifiuta a priori di cambiare il suo stile di vita?

    • @veritasopratutto799
      @veritasopratutto799 5 лет назад +1

      L'errore è proprio cercare di convincere..a priori non penso proprio dipende dallo stile di vita che proponi(non devi e non puoi convincere nessuno che abbia una coscienza superiore alla tua..)

  • @FrancescaMusicò-x1l
    @FrancescaMusicò-x1l Месяц назад

    Non mi è chiara la differenza sostanziale tra le caratteristiche riguardanti il fenomeno di isolamento sociale e quello più specifico dell' hikikomori..

  • @ostrich_dog
    @ostrich_dog 5 лет назад

    Trovo i tuoi video molto interessanti non solo riguardo all'argomento hikikomori, ma riguardo alla psicologia in generale.
    In questo video però non parli molto del fattore autostima (o forse ne hai parlato ma con il mio livello di attenzione molto basso non me ne sono accorto). Anche se in questo caso si parla più di fobia sociale, se l'isolamento fosse dovuto a una scarsità di autostima, come si potrebbe fare per risollevarla?

    • @HikikomoriItalia
      @HikikomoriItalia  5 лет назад

      Il costrutto dell'autostima non è altro che il riflesso della propria percezione identitaria. Per cambiarla l'esperienza rimane l'unica via. Purtroppo l'hikikomori è una palude poiché nega l'esperienza e dunque la possibilità di cambiare la percezione di se stessi. Ovviamente non esiste una risposta semplicistica alla tua domanda.

  • @francescogelmini347
    @francescogelmini347 5 лет назад +1

    forse per aiutare il processo di de-radicalizzazione della reclusione bisognerebbe investire su gruppi di auto mutuo aiuto di ex hikikomori disposti a spendersi per aiutare i loro compagni ancora invischiati nella reclusione ed inoltre bisognerebbe allearsi con il sintomo, per esempio se un recluso passa molto tempo su un particolare tipo di videogioco magari può essere un buon modo per proporgli di iniziare un percorso di deradicalizzazione invitarlo ad una piccola manifestazione in cui si incontrano gli amanti di quel gioco . Mi sembra che il mondo della psicoterapia dell' adolescenza debba coinvolgersi maggiormente con il mondo delle relazioni tecnicamente mediate per provare a meglio intercettare i reclusi, per esempio creare mondi virtuali in cui l' avatar di uno psicoterapeuta discute con l' avatar di una persona in cerca di aiuto . L' umanità da sempre sperimenta modi di fronteggiare il dolore ed il disagio ed al mondo delle psicoterapie oggi è richiesto uno sforzo per rinnovare se stesse ed entrare pienamente nel mondo della società web mediata in modo da poter sfruttare al massimo le risorse salutogeniche già presenti nel web e non ancora notate . Dove sta scritto che un videogioco o che la realtà virtuale non possano essere uno strumento terapeutico per agganciare queste persone ? La psicologia deve uscire dalle sue cattedre e dalle sue idee di riabilitazione iper tecnicizzate e confrontarsi con tutto ciò che c'è di bello nel mondo dei nativi digitali e che può essere usato per aiutare chi sta vivendo un periodo di disagio ( penso alle manifestazioni cosplay, magari un recluso potrebbe desiderare di interrompere la reclusione per vestire i panni di un suo personaggio preferito ) . Francesco Gelmini

    • @loredanapatrizi550
      @loredanapatrizi550 5 лет назад

      Tu hai ragione,ma penso che questi ragazzi intelligentemente scarterebbero subito la persona che sta dall'altra parte. Mio figlio aveva cominciato un percorso di psicoterapia, ed è andato abbastanza bene fin quando non ha dovuto iniziare a mettere in pratica le sue capacità. Lì c'è stata una battuta di arresto,ha iniziato a denigrare la psicoterapeuta dicendo " che non capiva niente e che non gli serviva parlare con lei " e ha mollato.Scartano ogni possibilità che richiede loro anche il più piccolo impegno. Premetto che in quei mesi aveva quasi del tutto abbandonato i videogiochi,era tornato a scuola anche con buoni risultati,usciva con gli amici il pomeriggio e aveva ripreso a fare karate. Tornava a casa ridendo,felice pieno di stimoli. Avevo pensato ad un miracolo! Credevo che finalmente eravamo usciti da un tunnell senza fine,poi ha lasciato la psicoterapia e lì ho iniziato a preoccuparmi,pur stando zitta e dandogli fiducia. Poi di nuovo il buio. La possibilità di fare esperienze positive l'ha avuta, in quei due mesi ha potuto vedere la differenza tra stare bene e stare male,quindi perchè tornare di nuovo all'isolamento? Mi ha detto " perchè per stare bene devo metterci impegno ". Le mie speranze sono morte,tutte.....

    • @francescogelmini74
      @francescogelmini74 5 лет назад

      Immagino il suo dispiacere ma penso che l’ obiezione di suo
      figlio sia legittima e che ad essa si può provare a rispondere : chi l’ ha
      deciso che per essere felici ci sia bisogno di impegno in qualche cosa ? chi le
      ha decise le regole di questo gioco ? io non le ho decise, queste regole mi
      sono state imposte quindi posso anche rifiutarle. Penso che la questione posta
      da suo figlio sia legittima e molto interessante, chi l’ ha deciso che essere
      felici per un uomo debba passare proprio da questi costi in termini di fatica,
      impegno, dedizione ? e se una persona non volesse pagarle questi costi ? Una
      persona può anche pensare che non ne vale la pena di lavorare una vita per
      ottenere del denaro - chi l’ ha deciso che si debba passare dal lavoro per
      avere del denaro ? una persona può anche decidere di sovvertire le regole di
      questo gioco e compiere una rapina - ovvero di scegliere strade eretiche e
      dissidenti, di andare in direzione ostinata e contraria . è una scelta
      legittima e va rispettata . L’ obiezione di suo figlio è molto intelligente e
      punta al cuore del problema, la condizione umana nessuno l’ha scelta e tutti l’
      abbiamo subita ed è una condizione crudele, chi l’ ha deciso che per essere
      donna si debba passare attraverso le mestruazioni per esempio ? non è crudele
      chi ha deciso le regole di questo gioco ? Non possiamo giocare ad un altro
      gioco con altre regole ? forse suo figlio è in cerca di un suo gioco e di sue
      regole con cui vivere la condizione umana e secondo me va aiutato in questa
      ricerca . Se non vuole essere un uomo e pagare il prezzo dell’ impegno per
      essere felice ha tutto il diritto di rifiutare questo gioco e queste regole ma
      deve cercare altri giochi ed altre regole, suo figlio può essere tutto quello
      che vuole, la scelta spetta solo a lui . Nella nostra anima siamo liberi, come
      da bambini quando basta un manico di scopa per essere una strega ed una corono
      di carta per essere un re, siamo sempre bambini e creiamo sempre il nostro
      mondo, il potenziale eretico e dissidente di suo figlio non va perso, abbiamo
      bisogno di altri mondi, di altri giochi e di altre regole con cui vivere la condizione
      umana ed il mondo ha bisogno del modo eretico e dissidente di suo figlio .
      Stiamo perdendo la capacità di andare in direzione ostinata e contraria,
      dobbiamo dire a suo figlio che la luce che lui porta con sé deve illuminare il
      mondo, il mondo desidera essere illuminato da queste stelle polari di
      dissidenza . Suo figlio può benissimo cercare di essere felice senza passare
      dallo spigolo duro della fatica, magari ci sono anche dei modi per riuscirci ed
      a me piacerebbe sapere se ci sono - tanti costrizioni ci costringono nella
      ricerca della felicità e della gioia e chi sperimenta altre strade e magari le
      trova dovrebbe comunicarlo agli altri . Nella speranza che il mondo reclami
      sempre di più e valorizzi sempre di più i tentativi di suo figlio e che suo
      figlio ed il mondo possano rincontrarsi presto . Le consiglio di chiedere di Antonella Rogai all' associazione Hikikomori Italia, è una mamma che incontrerò lunedì per provare a creare un evento per i reclusi della provincia di Forlì Cesena, Francesco Gelmini

    • @francescogelmini74
      @francescogelmini74 5 лет назад

      ruclips.net/video/4lpkYAplA50/видео.html

    • @francescogelmini74
      @francescogelmini74 5 лет назад

      .... se solo tutta l' energia che questi giovani mettono nel distruggere fosse usata per creare, quanto potrebbe diventare più bello il mondo ... dobbiamo dire ai giovani che abbiamo bisogno della loro energia, dobbiamo prendergliela ! :) ..........

  • @suzie9041
    @suzie9041 5 лет назад

    Quello che dici è molto vero e molto interessante. Mi resta un quesito...alla fine del video dici che i ragazzi sono in un vicolo cieco...come uscirne allora?

  • @francescoventilatore
    @francescoventilatore 4 года назад

    Anche io sono un hikikomori. Lavoro, vado in palestra, gioco a squash, ma non riesco a creare relazioni di amicizie ma solo conoscenze superficiali da salutarsi, scambiare qualche battuta.. stop ! A me va bene così dopotutto.. quando ho creato relazioni molto spesso ne sono uscito disgustato, anche i miei attuali 3 amici, ad uno dei quali sono stato testimone di nozze, beh, alla fine è gente di merda !! 😂 Mi spiace scriverlo però.. è un fatto, quindi meglio solo !

  • @federicaalbarello6197
    @federicaalbarello6197 5 лет назад

    Marco volevo chiederti se una tecnica come la Psych K (scioglimento dei traumi) potrebbe funzionare con gli Hikiko. Bisognerebbe fare degli esperimenti. Certo il problema e' sempre far capire che ci sono soluzioni e quindi cambiare il pensiero di base da negativo e sfiduciato a positivo...

  • @desolazioneperettiwilliams5063
    @desolazioneperettiwilliams5063 5 лет назад +2

    "Quello che bisogna fare non è convincere l'hikikomori ad uscire e cambiare vita, ma dimostrargli che le sue credenze sono sbagliate."
    Se le sue credenze sono che il mondo fa schifo, la vedo dura.
    Perdonatemi e concedetemi questa piccola battuta, è sabato sera e - pur non essendo un hikikomori - non so bene che cazzo fare. Come se non bastasse la playstation s'è rotta e là fuori tutti indossano maschere da demoni.

    • @loredanapatrizi550
      @loredanapatrizi550 5 лет назад +1

      " Il mondo fa schifo" è un pò una banalità di comodo. Il fatto che non essendo un hikikomori e non sai cosa fare è un altro alibi a non voler fare ! Ci sono milioni di cose da poter fare se uno vuole. A partire dal leggere un libro,vedere un film,appassionarsi ad un hobby di qualsiasi tipo. Non dire il mondo fa schifo,fa schifo il modo in cui lo vogliamo vivere ! Senza la playstation si vive ugualmente,anzi,si vive meglio! Prova ad aprire la finestra e a guardare ciò che succede fuori dal mondo virtuale. Ci sono cose brutte,ma ce ne sono altrettante belle che potrebbero darti quegli stimoli che quei maledetti giochi vi hanno distrutto.

    • @desolazioneperettiwilliams5063
      @desolazioneperettiwilliams5063 5 лет назад +2

      A Loredà, se mi riscrivi il commento in un italiano vagamente comprensibile giuro che ci faccio un pensierino.

    • @veritasopratutto799
      @veritasopratutto799 5 лет назад

      @@loredanapatrizi550 immagino che tu abbia un figlio hikikomori...be lasciatelo dire tu sei parte del problema di tuo figlio...dal tuo commento è evidente..se vuoi ti posso dire come risolvere il problema...ma tu devi volerlo davvero e devi cambiare te stessa...lo faresti?ho i miei dubbi..ps se apro la finestra vedo scie chimiche che per i piu non esistono(perche non vogliono vedere la realtà)come cazzo pensi che uno si possa sentire meglio aprendo la finestra...

    • @loredanapatrizi550
      @loredanapatrizi550 5 лет назад

      @@desolazioneperettiwilliams5063 perchè cosa c'è di incomprensibile nel mio italiano,scusa?

    • @loredanapatrizi550
      @loredanapatrizi550 5 лет назад

      @@veritasopratutto799 ,quando apro la finestra,io,vedo alberi,sole,cielo,vedo prati e vedo anche le scie chimiche,vedo le buche,vedo i barboni,vedo tutto ciò che c'è di brutto,certo,ma vedo anche quello che c'è di bello!! Vedo una famiglia intorno a me anche se ho perso mio padre quando avevo 17 anni e quando non sapevo nemmeno cosa fosse il mondo esterno. Vedo che in 50 anni non ho mai avuto un solo giorno di salute ma ho sempre sorriso anche quando avevo dolori lancinanti e avrei dato le capocciate al muro! Non mi sono nascosta dietro ad uno schermo. Mio figlio ha la fortuna di avere un padre,una madre,due zii che lo adorano,ha un tetto sulla testa,cibo in tavola, e salute.Sai cosa gli manca? La voglia di fare.

  • @martachiara
    @martachiara 5 лет назад +2

    Si parla sempre e solo di ragazzi, e gli adulti? Cosa fare?

    • @HikikomoriItalia
      @HikikomoriItalia  5 лет назад +3

      Quando parlo di hikikomori parlo soprattutto degli adulti, anche perché l'età media è intorno ai 20 anni, quindi si tratta della maggioranza. La relazione con i genitori rimane comunque forte e certe dinamiche non cambiano data la permanenza nell'abitazione e la totale dipendenza (almeno economica). Ne ho parlato in questo articolo: www.hikikomoriitalia.it/2018/04/hikikomori-non-un-disturbo-giovanile.html

    • @alessiodebonis2710
      @alessiodebonis2710 5 лет назад +2

      Un hikikomori non può definirsi adulto finché non prenderà in mano la sua vita e le propie responsabilità, come in fondo siamo programmati per fare. Cosa di difficile attuazione comunque , per via di una crescita che non permette all' individuo di essere parte funzionale della società come ci si aspetta. Poi forse ci sono anche altre forme di isolamento, per esempio durante la vecchiaia o in altri ambiti. Quello che invece manca secondo me nel ragionamento di Marco è la sinergia profonda che ogni altro pezzo della società ha in queste dinamiche. Non sono un esperto, ma vorrei davvero vedere in un video o articolo magari anche con il supporto di altri esperti, il confronto con altri disturbi e l' insorgenza di questi ultimi nell' ultimo periodo di ventanni per esempio , confrontandolo con quelli passati.. mi incuriosisce l' autolesionismo e l' anoressia per esempio, fenomeni che cmq possono portare all' isolamento... e in qualche modo secondo me interconnessi. In più sapevo di ricerche di charme che confermavano questo trend in tutta la società, con dati allarmanti (qualcosa tipo 70%delle ragazze ha fatto atti di autolesionismo). Cmq posso sempre sbagliarmi. O risultare banale