Buongiorno Massimiliano. Sono un appassionato del pensiero mite ma terribile per organicità e ordine del grande Spinoza. Hai fatto una ottima si tesi dei livelli della conoscenza, versmente semplice ed efficace. Farei un sondaggio per vedere quanti siano nei 3 livelli?😂
Che tu sappia, a proposito di libero arbitrio, ultimamente se ne sente parlare anche fin troppo, quale è il parere della filosofia odierna accademica, almeno in Italia, ?
Mi permetto di rispondere io alla tua domanda. Oggi che la filosofia si sta sempre più settorializzando, grande rilievo giocano le neuroscienze nella comprensione e nella riflessione riguardo al tema del libero arbitrio. Non solo per quanto riguarda la questione se siamo o meno liberi dal punto di vista ontologico, diciamo, ma anche e soprattutto per quanto riguarda le conseguenze etiche che derivano dall'idea di libero arbitrio. Dante diceva che il libro arbitrio è il presupposto della libertà. Quindi quando si parla di libero arbitrio non si parla tout court di libertà. Come ben saprai, la libertà non corrisponde alla semplice e ingenua idea di poter fare ciò che si vuole anche a discapito dell'altro, ma presenta, per così dire, alcuni "vincoli", basti pensare a Kant per il quale la libertà corrisponde sostanzialmente con l'autonomia della volontà razionalmente governata. Oggi, la questione del libero arbitrio è legata agli importanti studi svolti dalle neuroscienze e dalla psicologia cognitiva e comportamentale. Mi pare di poter individuare sostanzialmente due grandi scuole di pensiero, chi si è arreso all'evidenza scientifica che le nostre scelte sono, per lo più, predeterminate dal nostro inconscio e dunque influenzabili, e chi nonostante ciò sostenga l'imperativo di doverci pensare come se fossimo liberi, per evitare di imbatterci in enormi problematiche legate alle questioni giuridiche più generali e specifiche, e soprattutto per non rinunciare alla dimensione etica che caratterizzerebbe l'uomo in quanto tale. Naturalmente ci sono anche posizioni intermedie. Per approfondire ti consiglio un bel saggio di un filosofo francese, Jean-Luc Nancy, "L'esperienza della libertà". E anche "Essere singolare plurale" nel quale delinea una prospettiva etico-politica per la società contemporanea.
@@loremasci Grazie mille per la risposta. Ma credo che le evidenze scientifiche siano solo alla metà di un grande percorso, è perciò assurdo arrendersi così. Nonostante tutto, mi turba profondamente quando i filosofi cercano di metterci così una pezza, tentativo apprezzabile ma non richiesto, ogni evidenza deve portare indiscutibilmente ad una teorizzazione o ad uno scontro
La cultura e la sapienza. Sono un artista metafisico La cultura: L'uomo non nasce felice (escludendo il perché). La sapienza: L'uomo nasce felice poi diventa infelice (include il perché)
![SPINOZA [3/4]: La Morale e l'illusione della libertà](http://i.ytimg.com/vi/mtzsXd7ztns/mqdefault.jpg)
![SPINOZA [3/4]: La Morale e l'illusione della libertà](/img/tr.png)
![SPINOZA [1/4]: La Metafisica e il "Deus sive Natura"](http://i.ytimg.com/vi/eNE8E8iNbWk/mqdefault.jpg)
![LEIBNIZ [1/3]: Verità di Fatto e Verità di Ragione](http://i.ytimg.com/vi/Gn_0L4uEbck/mqdefault.jpg)
Bravissimo...
grazie mille
bravissimo! Sei stato molto utile!
Grazie!
Grazie! bravissimo
Grazie mille
Buongiorno Massimiliano. Sono un appassionato del pensiero mite ma terribile per organicità e ordine del grande Spinoza. Hai fatto una ottima si tesi dei livelli della conoscenza, versmente semplice ed efficace. Farei un sondaggio per vedere quanti siano nei 3 livelli?😂
Bien otra vez
Che tu sappia, a proposito di libero arbitrio, ultimamente se ne sente parlare anche fin troppo, quale è il parere della filosofia odierna accademica, almeno in Italia, ?
Mi permetto di rispondere io alla tua domanda. Oggi che la filosofia si sta sempre più settorializzando, grande rilievo giocano le neuroscienze nella comprensione e nella riflessione riguardo al tema del libero arbitrio. Non solo per quanto riguarda la questione se siamo o meno liberi dal punto di vista ontologico, diciamo, ma anche e soprattutto per quanto riguarda le conseguenze etiche che derivano dall'idea di libero arbitrio. Dante diceva che il libro arbitrio è il presupposto della libertà. Quindi quando si parla di libero arbitrio non si parla tout court di libertà. Come ben saprai, la libertà non corrisponde alla semplice e ingenua idea di poter fare ciò che si vuole anche a discapito dell'altro, ma presenta, per così dire, alcuni "vincoli", basti pensare a Kant per il quale la libertà corrisponde sostanzialmente con l'autonomia della volontà razionalmente governata. Oggi, la questione del libero arbitrio è legata agli importanti studi svolti dalle neuroscienze e dalla psicologia cognitiva e comportamentale. Mi pare di poter individuare sostanzialmente due grandi scuole di pensiero, chi si è arreso all'evidenza scientifica che le nostre scelte sono, per lo più, predeterminate dal nostro inconscio e dunque influenzabili, e chi nonostante ciò sostenga l'imperativo di doverci pensare come se fossimo liberi, per evitare di imbatterci in enormi problematiche legate alle questioni giuridiche più generali e specifiche, e soprattutto per non rinunciare alla dimensione etica che caratterizzerebbe l'uomo in quanto tale. Naturalmente ci sono anche posizioni intermedie. Per approfondire ti consiglio un bel saggio di un filosofo francese, Jean-Luc Nancy, "L'esperienza della libertà". E anche "Essere singolare plurale" nel quale delinea una prospettiva etico-politica per la società contemporanea.
@@loremasci Grazie mille per la risposta. Ma credo che le evidenze scientifiche siano solo alla metà di un grande percorso, è perciò assurdo arrendersi così. Nonostante tutto, mi turba profondamente quando i filosofi cercano di metterci così una pezza, tentativo apprezzabile ma non richiesto, ogni evidenza deve portare indiscutibilmente ad una teorizzazione o ad uno scontro
immenso, anchebse non sono d'accordo con la conoscenza perfetta
La cultura e la sapienza.
Sono un artista metafisico
La cultura: L'uomo non nasce felice (escludendo il perché). La sapienza: L'uomo nasce felice poi diventa infelice (include il perché)
Più che Spinoza a me sembra Plotino.
emanatismo vs spinozismo, ci sarebbe da farci un dibattito di qualche anno