Intervista a Michel Bitbol su mente e coscienza
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- Опубликовано: 5 фев 2025
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Michel Bitbol è stato recentemente ospite del Centro Studi ASIA, a Bologna. Paolo Pendenza ha colto l'occasione per intervistarlo sui temi della mente e della coscienza. Il risultato è una approfondita anteprima dei temi che verranno affrontati nel seminario estivo. Per maggiori informazioni sul seminario estivo visita il nostro sito alla pagina
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Video molto interessante, complimenti al Prof. Bitbol per l'acutezza del ragionamento e anche per la padronanza della lingua, davvero invidiabile anche da un madrelingua. L'unica perplessità è sulla meccanica quantistica che mi sembra approcciata con la meccanica classica. Però non sono un esperto. Fa piacere trovare contenuti di questo livello, si vede che c'è tanta passione e cultura.
Video molto sottovalutato
Egregio Proff non ho potuto seguire tutta la videocplip ma sono cosciente che lei è cosciente vedendola intervista fattale sul suo canale adesso devo uscire
Grazie di aver confermato che per acquisire coscienza non sempre dobbiamo farcelo dire ma domandandoci che cosa chiedono chi a coscienza
la ringrazio di nuovo
Fabio Mancini
Ottimo inquadramento dei principi che stanno dietro l'hard problem di Chalmers! Prima a 2:56: "la coscienza non è un fatto di tipo strutturale, è un fatto che noi possiamo forse chiamare il solo fatto assoluto che abbiamo"
E ancora a 4:22 "la relazione tra fenomeni non può dirci che cos'è un fenomeno"
Ragionamenti circolari: prima si pone la coscienza e i fenomeni al di là della portata della conoscenza e quindi se ne deduce che la conoscenza non può "comprenderli"
Onesto il riconoscimento del dualismo di Chalmers. Errato l'inquadramento del pensiero di Dennet che non nega come dice Bitbol la coscienza in sè, ma il "teatro cartesiano" ovvero l'unità spaziotemporale della coscienza che si presenta ricorsivamente ad un'altra "coscienza".
Interessante poi la domanda che si pone a 12:28 "cosè la differenza tra coscienza ed incoscienza per uno zombie *che non è cosciente*? Niente! Niente! Non c'è differenza.". Dennet risponderebbe "ESATTAMENTE! Nessuna differenza!", ma semplicemente perchè questo zombie che non sarebbe cosciente, ma in grado di risponderci come se lo fosse, di descriverci la sua esperienza perfino in termini di qualia, di dirci che si prova qualcosa ad essere lui.... E' cosciente! Nel senso che replica (nel suo cervello o altrove) quel meccanismo emergente che fa sì che "provi" di esser cosciente.
Dennet è stato più volte superato con questo argomento dello zombie dimostratosi errato.
La simulazione non è produzione e interpretazione simbolica (coscienza) ma mera traduzione e confrontazione meccanica (zombie o macchina o computer).
Perché i libri di Bitbol non sono tradotti in italiano?
7:48 c'e' il giudizio di essere coscienti , ma non c'e' la coscienza giudicata .....
Non mi piace questo giudizio pare ché queste persone abbiano una paura folle di dare il loro punto di vista ché esce dal pensiero conosciuto e condiviso, ci vorrebbe una scienza parallela che studia la coscienza con persone più libere da pregiudizi, io a questo signore non ho capito quasi niente.
È sufficiente l'advaita Vedanta
l' intervistatore ę incosciente! ahahahzhahah
Pasquale Messina L' intervista sarà pure incosciente, ma tu non hai capito niente
Da cosa lo deduci?