Paura di galoppare col proprio cavallo
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- Опубликовано: 12 сен 2024
- #PARELLI #MATTEONIHORSEMANSHIP In questo video parliamo della paura di galoppare col proprio cavallo che invece non si presenta se galoppiamo con un cavallo di qualcun altro. E lo facciamo con un ospite d'eccezione. La Dott.ssa Molteni Psicoterapeuta, Medico dello sport e Operatore per interventi assistiti con cavalli ed asini.
Buona visione!
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Sappiamo quanto sia radicata in noi la paura atavica degli animali più grossi e potenti di noi. Questo per un senso di autoconservazione. Figuriamoci stargli sopra. La maggior parte della gente che conosco non si avvicina neanche ai cavalli, ne hanno molta paura. Ad esempio io amo i cavalli da sempre, ma evito di stare intorno a quelli che non conosco, e anche con la mia ho sempre gli occhi ben aperti. Detto questo, la mia personale idea è che quando siamo in sella questo senso di timore possa aumentare in quanto siamo "nelle sue mani" e non possiamo neanche correre via per scappare se ha un momento di alterazione che non comprendiamo. Finché il cavallo va piano siamo forse inconsciamente convinti che niente possa succedere, abbiamo forse l idea che si possa controllare meglio e si possa ancora scendere o che se si cade ci si faccia meno male ; ma quando galoppa il senso può essere un pò quello di perderne il controllo, d altronde il più delle volte il cavallo che "smatta" si mette (o si metterebbe se nn trattenuto) a correre al galoppo e spesso con le sgroppate che penso piacciano a pochi. Credo che chi è caduto dal suo cavallo rimanga sempre più o meno traumatizzato, forse perché ne avevamo fiducia piena ed ora non sappiamo più cosa aspettarci.
In ogni caso la velocità normalmente ci spaventa, pensiamo a quando guidiamo l auto, ancora di più se siamo sopra un animale che ha il suo cervello e siamo privi di protezioni.
Scusate il pippone 🤭, ma la paura ce l ho anch io e cerco di capirne il perché, oltre al senso di autoconservazione accentuato visto che non sono più giovane. 😅
Ciao Patrizia, non e’ affatto un pippone😅hai aggiunto considerazioni interessanti che offrono vari spunti di riflessione. Il cavallo ha un forte potere sulla nostra psiche, anche per gli archetipi che incarna e la simbologia che riveste per l inconscio collettivo. Per questo ho iniziato a “collaborare” coi miei cavalli nei percorsi di psicoterapia in cui si stanno rivelando ottimi co-terapeuti (grazie anche alla preparazione che hanno ricevuto con il prezioso aiuto di Sergio). Il galoppo poi ha risvolti importanti sia praticamente (abbiamo la convinzione di correre piu’ rischi di farci male, anche se Sergio ha piu’ volte detto che statisticamente ci si fa piu’ male nel salire e scendere da cavallo), sia per cio’ che rappresenta psicologicamente. C e’ davvero tanto da dire a riguardo, con Sergio vedremo di approfondire il discorso, se e’ di interesse
Grazie Katiuscia, mi fa piacere che tu mi abbia parlato. Si, a me l argomento interessa perché come dicevo non sono più giovane, quindi il senso di conservazione con la maturità si è più sviluppato ; è finita da tempo l epoca dell irresponsabilità e dell incoscienza. Però ho ancora voglia di rimontare a cavallo dopo parecchi anni e naturalmente ho un pò di timore, infatti non mi sento, perlappunto, di fare galoppo.
Mi piacerebbe tanto vederti fare psicoterapia con i cavalli, mettere al servizio di chi soffre questi animali così sensibili dev essere un sistema vincente e sicuramente meraviglioso. È incredibile come i cavalli capiscano quando una persona sta male, pensiamo all ippoterapia, e aiutino gli specialisti mettendosi a loro disposizione. Perché è vero che c è il senso del pericolo nei confronti dei cavalli, ma indubbiamente c è anche un grande senso di attrazione, perché lui è bello, armonioso, e incarna l idea di libertà e di leggerezza, di quella sacra onnipotenza che noi sappiamo di non avere.
Mi sono persa di nuovo in chiacchiere 🤭😬...
La domanda iniziale di Sergio, cioè il perché si ha paura di montare al galoppo il nostro cavallo e non si ha montando quelli degli altri. Riflettendo, mettendomi nei panni di a chi questo succede, e naturalmente parlando da ignorante, forse il nostro cavallo ha perso la nostra fiducia, mentre quelli degli altri, che non hanno ancora dato motivo di perderla neanche ai proprietari, ci sembrano per questo, più bravi e tranquilli. Ripeto, è una riflessione superficiale e banale ma la esprimo, con somma umiltà, perché l argomento mi intriga.
Ok, Katiuscia chissà che prima o poi non ci si conosca da Sergio, la mia Pepita ha già fatto qualche mese di addestramento insieme a me, perciò mai dire mai 😅😊 ciao
❤🐴❤
@@patriziamoretti4621pepita e patrizia, mi ricordero’ questi nomi se ci incontreremo da Sergio o a qualche suo bellissimo corso e sicuramente avremo modo di scambiarci un po’ di idee sui cavalli e i grandi effetti che producono sulla nostra psiche😉grazie intanto
Grazie Sergio e grazie Katiuscia, questo approfondimento è davvero importante. Come collega di Katiuscia vorrei solo aggiungere che io credo che nelle paure in generale abbia un grende peso anche la dimensione della fiducia. E nel caso del cavallo, del proprio cavallo, quando cadiamo o succede qualcosa che ci fa sentire che non siamo riusciti a gestire la situazione, c'è, almeno dal mio punto di vista, una più o meno grande ferita nella fiducia, non solo nel nostro partner, ma soprattutto in noi stessi. E spesso la risposta alla mancanza di fiducia diventa un iper controllo che sicuramente non aiuta, perché ci rende tesi, poco lucidi e sordi e ciechi rispetto ai segnali che provengono dal cavallo (oltre che a quelli che noi mandiamo a lui...). L'aiuto di un terapeuta ma anche di un istruttore competente e comprensivo che possano lavorare in sinergia secondo me è fondamentale. Grazie ancora!
Mi piacerebbe approfondire il discorso del galoppo . Sempre complimenti per i video.
Adoro questo video ....acero provava a disarcionarmi piantandomi negli alberi, lavorando con lui, avendo paura le cose sono cambiate ,ma avevo ed ancora un po' ne ho timore ,ma per me la mia paura andava affrontata. Ed il mio mantra era se muoio comunque sto facendo ciò che mi sentirei viva,ma era la ricetta per me .non tutti sono me e nessuno cavallo è acero
Vi ringrazio tanto per questo video e per la delicatezza com cui vi accostate all'orgomento paura che spesso in ambiente equestre è un vero tabù. Per mia esperienza il galoppo ha veramente quell'impatto potente di cui parlavate alla fine e quindi riuscire a godersi il galoppo con il proprio cavallo diventa una sogno.. ma d'altro canto provare e avere problemi proprio con lui può diventare più critico.. mentre con altri cavalli "se sgroppa o scappa posso non galopparci più ..quindi tento"... Ma con il mio "e se poi scopro che sgroppa?!..meglii non indagare" nel mio caso è stato sufficiente procedere con calma ...
Grazie a te per aver condiviso la tua esperienza 😊
Molto interessanti questi video! Katiuscha sei molto professionale!
Io ho fatto EMDR e confermo che funziona davvero, anche su una serie di micro traumi che sommati danno un problema
Grazie Sergio 🤗 molto interessante. Una visione di comportamento completamente diversa dal mio 🤔 infatti, al contrario, proprio per la conoscenza reciproca e l' empatia creatasi con i miei cavalli, da sempre, monto solo i miei, perchè degli altri non mi fido! Non esiste galoppare con un cavallo che non sia il mio!!! 🤷
Grazie a Sergio e grazie alla dottoressa della quale ho letto , e spesso rileggo, "Mentalità vincente" , molto utile per chi vuole perseverare nell'attività equestre
Bel video, spunti di riflessione interessanti
Io però ho il problema opposto, con il mio cavallo non ho paura ma ho paura con tutti gli altri 😂
Molto illuminante: sul rapporto che hai con il "tuo" cavallo, visto dal punto di vista di due professionalità diverse che qui operano nello stesso ambito. Grazie Sergio, grazie alla dottoressa.
Ottimi spunti su cui riflettere e approfondire. Psicologia animale e umana, un connubio davvero complesso! Grazie a te e alla dottoressa per il video davvero molto professionale
Meraviglioso questo video...sia perché Sergio sai che ero assolutamente parte del gruppo delle persone impaurite dal galoppo del mio cavallo e penso che sia stata un connubio di cause che avete affrontato... infatti sarebbe molto interessante, se possibile, fare un approfondimento sul "galoppo" come archetipo!❤
interessante. Secondo me potrebbe anche esserci un altro elemento legato all'ansia di controllo. Se non hai un rapporto profondo con un cavallo, lo monti e qualcosa va storto non e' bello ma fa parte di cio' che uno mette in conto. Se hai un rapporto profondo con un animale e qualcosa va storto quando lo monti e' piu' difficile da accettare perche' in teoria era la condizione ottimale. Quindi uno magari ha paura a far la prova per timore di non superare il test
Grazie Sergio e grazie alla dottoressa. Interessante video come tutti i tuoi video del resto
Io a cavallo ho avuto parecchie disavventure. La cavalla di mio marito che poi cavalcavo sempre io a galoppo mi ha spesso fatto cadere, ma sono sempre risalita e ho ricominciato. Invece un cavallo di una scuderia mi ha buttato giù perché partito a galoppo e ho rotto una vertebra. Quattro mesi di Busto e fermo. Ma sono sempre risalita in sella e vado anche ora appena posso al galoppo. Fortunatamente nonostante tutto non ho traumi. Grazie ancora Sergio.
ecco, sono proprio io, con altri cavalli non miei ho già galoppato di nuovo dopo una brutta caduta al galoppo con il mio.
Grazie Sergio perché riesci sempre a parlare di argomenti che vanno a toccare dei tasti che sembra siano solo il “tuo problema” ma appunto vedi che sono molto comuni. Io ho sempre montato diversi cavalli non miei, salivo e andavo…due domandine giusto per capire se avevano dei “punti deboli” e via.
Con il mio sento più la responsabilità della sua eventuale fatica, per esempio a camminare per troppe ore o a fare salite troppo impegnative , e quasi me lo caricherei sulle spalle. Poi mi dico che lui è sicuramente più forte di me 😂 , che ha una grandissima resistenza e cerco di vederlo meno “umano “ e questo mi tranquillizza molto.
So che quando ha fame diventa un pochino nervoso e meno attento e conoscendo tutte queste variabili entro molto più in empatia con lui togliendo sicurezza in me.
Rispetto ovviamente per lui ma meno love come dici tu è il binomio da raggiungere. Grazie sempre delle tue condivisioni e dei tuoi aiuti.
Ciao Laura, mi permetto di risponderti perche’ ho fatto il video con Sergio😊. Hai proprio capito bene: col tuo cavallo c e’ l empatia, la relazione affettiva, non e’ UN cavallo, e’ proprio lui, a cui vuoi bene e che conosci bene. L empatia che hai per lui e’ molto bella e positiva, dobbiamo solo non trascendere nell antropomorfizzazione, cioe’ e’ un cavallo e non il nostro fratellino, ha soglie di stanchezza, di sopportazione di pioggia e freddo, per esempio, diverse dalle nostre. E poi, come facciamo noi, anche lui , lavorando con noi, si assume una responsabilita’, noi ce ne assumiamo tante verso di loro ed e’ giusto che in un rapporto ognuno “faccia la sua parte”. Anche un figlio lo amiamo tantissimo, ma poi ha i suoi doveri e le sue responsabilita’. Forse il “meno love” si puo’ tradurre in “tanto love, ma anche educazione e la giusta disciplina”. Questo forse potrebbe aiutarti. Personalmente, e qui esco dalle vesti di psicoterapeuta, con Quisi ho spesso pensato “poverino”, con la sua storia poi, ma e’ quando ho detto “si’ ma hai anche tante risorse bello mio, ti aiuto a tirare fuori un po’ di cazzimma😅” mi ha aiutato anche a vederlo piu’ cavallo che povero fanciullo antropomorfizzato. Scusa la lunghezza della risposta🤦🏻♀️
Grazie della tua bellissima e rassicurante risposta.☺️
grazie a te per aver condiviso la tua esperienza
Grande Sergio sempre un piacere ascoltarti 😊
Nel mio caso provo una forte ansia al pensiero del galoppo in generale credo a causa di un trauma che ho vissuto anni fa, quando, durante una galoppata sulla spiaggia, scivolai all'improvviso giù dalla groppa del cavallo e mi ritrovai a lottare con le unghie e con i denti per non finirgli sotto gli zoccoli. La parte peggiore fu che lui neanche se ne accorse: non rallentò, non si voltò a vedere cosa diamine stava succedendo sulla sua schiena, neanche (e meno male!) provò a sgropparmi via, niente, menefreghismo totale. In seguito ho galoppato con altri cavalli, ma mai più come mi era stato insegnato a scuola di equitazione, ossia in equilibrio sulle staffe. Non ci riprovo neanche se mi pagano. Purtroppo per me, da seduta ho un pessimo equilibrio nel galoppo; in compenso, altri cavalli si sono accorti quando qualcosa non andava e hanno rallentato, ma l'ansia mi rimane. Credo sia legata più al fatto di essere stata ignorata che al rischio concreto di cadere. Ovviamente dovrò lavorare sul benedetto assetto (che invece ho in assenza di sella, mannaggia), ma oso sperare che costruire un buon rapporto con il mio cavallo, un rapporto dove lei si prende cura di me come io mi prendo cura di lei, mi aiuterà a superare questa ansia.
Ciao, grazie del tuo racconto, con un’esperienza cosi’ ci credo che ti e’ venuta questa paura. Su quello che chiami menefreghismo del cavallo sicuramente ti potra’ essere di aiuto Sergio, ma puo’ essere che impatti anche su un vissuto “umano” che il cavallo ti ha fatto rivivere. E’ un po’ cosi’ che a volte si crea un trauma che si fa fatica a superare: c e’ l aspetto concreto dell essersi sentiti in pericolo e vulnerabili e l aspetto di un vissuto in cui gia’ ci eravamo sentiti cosi’, privi di protezione e che non riguarda per forza l incolumita’ fisica. Sono sicura che e’ risolvibile pero’, Sergio puo’ fare una bella parte nella risoluzione del problema, come sempre😉
Ciao, anche io ho grossi problemi soprattutto di equilibrio, alle volte persino quando cammino. Per questo più che altro non ho fiducia del mio corpo, più che del cavallo 🐎 😒
Ciao Alessandra, il tuo problema di assetto è risolvibile con qualche lezione e un po' di pratica. Purtroppo molti istruttori di salto ostacoli insegnano anche al principiante a galoppare con le staffe corte, in assetto leggero come se dovessero fare un concorso di salto ostacoli o una corsa all'ippodromo. Mentre ciò ha un senso in quei contesti durante il lavoro in piano sia all'inglese (come ad esempio nel dressage) che western (Reining, western pleasure etc) le staffe sono più lunghe e l'assetto corretto ti porta ad avere un ottimo galoppo anche seduto. Sempre ovviamente partendo da tenere le punte in alto. Purtroppo una volta anche chi insegnava salto ostacoli faceva fare mesi di lavoro in piano prima di portare l'allievo sui primi salti invece adesso ti fanno saltare dopo un mese, ti portano in gara dopo tre e dopo 6 ti vendono il cavallo. In parte per colpa dell'istruttore ma in parte anche delle persone (sopratutto i genitori) che vogliono subito passare alle cose fighe ignorando quanto sudore ci vuole per farle bene ed in sicurezza. E questo vale per qualsiasi disciplina
mi ci ritrovo....
Hai il micio uguale al mio 🥰🥰🥰 ho un'amica e lei ha un 🐎 che è peggio di un selvatico lo ha fatto domare da uno che poi è finito in galera per maltrattamenti di animali poi lo ha fatto rimettere a posto dal cugino "esperto (che lo ha messo a posto a botte)" e dalla prima volta che l'ha montato alla quale l'ha disarcionata non l'ha più montato manco lo striglia e peggio ancora in vermifugo se lo fa viene la neve lei non lo ammette ma ha paura l'ultima volta gli ho fatto una proposta di portare il suo cavallo dove ho la mia è di fare un percorso ma la sua scusa è stata che il cavallo lo manda da suo cugino se ha voglia di lavorare altrimenti lo lascia lì.... praticamente inventa ogni scusa per non riprovare e si aspetta che siano gli altri a fare tutto il lavoro (cosa che non deve esistere)
Ma non ha modo di portarlo da Sergio o da un altro istruttore Parelli ?
@@patriziamoretti4621 il modo lo ha ma è lei che non vuole farlo ogni scusa è buona per lasciarlo lì com'è quel 🐎 lei ha ancora l'idea che le capezze in corda servono proprio perché se il 🐎 tira si spacca la testa ma la capezza resta non c'è verso di fargli capire la realtà ci ho provato 1000000 di volte ma nulla ormai ci rinuncio
Mi permetto di dire che forse non gli vuole molto bene... ma perché non cerca una brava persona che lo compri ?
@@patriziamoretti4621 bella domanda.....lei dice che è troppo affezionata e che non lo venderà mai anche secondo me non li vuole bene ...oppure ha talmente paura che non ha il coraggio di ricominciare da zero magari stavolta con accanto persone veramente esperte credimi non l'ho mai vista strigliare e pulire il suo 🐎 mai visto fargli una carezza o toccarlo su tutto il corpo come faccio io con la mia
@@MixPizi povero cavallo. Purtroppo di persone così è non aggiungo altro, vorrei ma non posso, c'è ne sono tante. L'ignoranza, la superficialità galoppa, e pieno il mondo e chi ne fa le spese sono gli animali. Spero proprio che si convinca a fare qualcosa di "umano" e che diventi lei più umana. Attenta che il male che fa poi lo riceverà. Il cavallo è un'animale nobile e forse sta tizia non è degna di possederne una
Buongiorno Sergio, mi chiedevo se esistessero dei professionisti specializzati per affrontare delle paure e delle difficoltà legate al cavallo e se è possibile avere dei nominativi
credo che @katusciamolteni2165 non tarderà a risponderti
@@MatteoniHorsemanship grazie
Buongiorno Manuela, certo che e’ possibile farsi aiutare in questa specifica paura, come dico anche nel video e’ importante capire le sue cause specifiche per ogni persona e per ogni vissuto, come nelle psicoterapie psicodinamiche si fa anche per altre paure
@@katusciamolteni2165 questo mi rincuora molto, avrebbe dei nominativi da darmi, se vuole anche in privato. Grazie mille per avermi risposto
Mi permetto di risponderti, secondo me la paura si abbassa facendo un buon lavoro da terra, perché questo non solo rinforza il rapporto, ma la conoscenza reciproca si sviluppa e ti da sicurezza. Io ho trovato "il coraggio" dopo tanti anni e da "anziana" di rimontare in sella dopo aver fatto addestramento da terra con Sergio per tre mesi in un anno. Ti direi di provare... 😉👍