Sono stato Jasha, nel Giardino di Strehler. Grazie per la sua esposizione e riflessione. Per un istante, ho rivissuto il taglio degli alberi, dove, sostituivo Renzo Ricci, nel ranbtolo di Firs. Quel rantolo, mescolato ai rumori delle asce che abbattevano gli alberi ( per farlo si andava in iperventilazione e Renzo era anziano per reggerlo) mi portava, ogni sera , non alla morte di quel vecchio abbandonato, ma a vivere il dolore di Liuba ed a intravedere un nuovo mondo che, purtroppo, stava attivando.
Sono stato Jasha, nel Giardino di Strehler. Grazie per la sua esposizione e riflessione. Per un istante, ho rivissuto il taglio degli alberi, dove, sostituivo Renzo Ricci,
nel ranbtolo di Firs. Quel rantolo, mescolato ai rumori delle asce che abbattevano gli alberi ( per farlo si andava in iperventilazione e Renzo era anziano per reggerlo) mi
portava, ogni sera , non alla morte di quel vecchio abbandonato, ma a vivere il dolore di Liuba ed a intravedere un nuovo mondo che, purtroppo, stava attivando.
Grazie 👏👏👏
Sempre un gran piacere ascoltarla
Ho risentito per la seconda volta le sue riflessioni nell’esposizione, ancora più bello riascoltarla grazie.
Grazie, un’esposizione piena di pathos, un dono, e così Checov ci parla e ci entra nella pelle
un'eloquenza formidabile! tanti sinceri complimenti, dall'inizio alla fine.
Bel commento, ringrazio
Bellissima analisi.Bravissimo!
Grazie: molto illuminante e stupendamente esposto.