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Ciao Sergio. Ottima riflessione. Ti aggiungo questo punto di Nick Cave che coglie il tuo stesso punto. "Nella storia della creazione, Dio crea il mondo e tutto ciò che contiene in sei giorni. Nel settimo giorno si riposa. Il giorno di riposo è significativo perché suggerisce che la creazione abbia richiesto uno sforzo da parte di Dio, che si sia verificata una sorta di lotta artistica. Questa lotta è l'impulso di convalida che conferisce al mondo di Dio il suo significato intrinseco. Il mondo diventa più di un oggetto pieno di altri oggetti, piuttosto è permeato dello spirito vitale, del pneuma, del suo creatore. ChatGPT rifiuta qualsiasi idea di lotta creativa, che i nostri sforzi animino e nutrano le nostre vite conferendo loro profondità e significato. Rifiuta l'idea che esista uno spirito umano collettivo, essenziale e inconscio che sottende la nostra esistenza, connettendoci tutti attraverso la nostra mutua aspirazione. ChatGPT sta accelerando la commercializzazione dello spirito umano meccanizzando l'immaginazione. Rende la nostra partecipazione all'atto della creazione priva di valore e non necessaria. L'intento di ChatGPT è eliminare il processo di creazione e le sfide ad esso connesse, considerandolo nient'altro che un fastidioso inconveniente che ostacola la merce stessa. Perché sforzarsi?, sostiene. Perché preoccuparsi del processo artistico e delle sue prove? Perché non renderlo "più veloce e più facile"? Quando il Dio della Bibbia guardò ciò che aveva creato, lo fece con un senso di realizzazione e vide che "era buono". "Era buono" perché richiedeva qualcosa del Suo proprio sé, e la Sua lotta imbevava la creazione di un imperativo morale, in breve l'amore. Anche se l'atto creativo richiede uno sforzo considerevole, alla fine contribuirai all'ampia rete di amore che sostiene l'esistenza umana. Ci sono tutte le tentazioni in questo mondo che corroderanno il tuo spirito creativo, ma nessuna è più diabolica di quella inarrestabile macchina di demoralizzazione artistica, ChatGPT. Come esseri umani, spesso ci sentiamo impotenti nella nostra piccolezza, eppure troviamo ancora la resilienza per fare e creare cose belle, ed è qui che risiede il significato della vita. La natura ce lo ricorda costantemente. Il mondo viene spesso dipinto come un luogo puramente maligno, ma ancora la gioia della creazione si manifesta, e mentre il sole sorge sulla lotta del giorno, il Podiceps cristatus danza sull'acqua. È il nostro sforzo che diventa la stessa essenza del significato. Questo impulso - la danza creativa - che ora viene così cinicamente minato, deve essere difeso a tutti i costi, e proprio come combatteremmo ogni male esistenziale, dobbiamo combatterlo con determinazione, poiché stiamo lottando per l'anima stessa del mondo"