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I dettagli nell'articolo citato, nello specifico il ritorno di Nicco è avvenuto così: Nicco è tra i prigionieri trasferiti a Igomenitza e poi a Vucara, in Epiro, dove vengono impiegati nel taglio della legna. Trasferiti a Delvino, Nicco con un amico riesce a fuggire e ad aggregarsi ad un battaglione di partigiani albanesi, comandati da Leonida. Durante una missione Nicco incontra un partigiano greco dell’ELAS che gli dà la notizia che a Corfù gli Inglesi rimpatriano gli italiani e Nicco decide di raggiungere l’isola. Lo farà con l’aiuto di una barca di contrabbandieri. Dopo il ritorno a Corfù, dove incontra molti vecchi amici greci, Nicco viene imbarcato su un cacciatorpediniere inglese che il 21 dicembre 1944 lo sbarca a Bari. Ancora aggregato a un reparto militare, dopo un mese di licenza, Nicco si trova con gli americani a Sassomarconi quando arriva la notizia che la guerra è finita, è il 25 aprile 1945. Impiegherà quindici giorni e mezzi di fortuna per rientrare a casa, a Bussoleno, l’8 maggio 1945.

@@scuolaguido grazie della spiegazione....ma non ho capito se era a Cefalonia oppure No.....e se era a Cefalonia come ha fatto a salvarsi ...visto che sono stati tutti fucilati....tranne qualcuno che si era nascosto con l'aiuto dei greci

@@guidomaggi8217 Lo dice all'inizio della intervista, lui era a Corfù. Qui il presidio aveva catturato 500 tedeschi, avere questi ostaggi ha frenato la rappresaglia tedesca, che grazie all'aviazione, ha preso il sopravvento e catturato gli italiani, non trucidandoli tutti come a Cefalonia, ma imprigionandoli.