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La personalizzazione è senz’altro il primo punto da affrontare nella produzione delle CAR-T. Considerando che il materiale di base per la terapia sono le cellule del paziente e che ogni persona ha caratteristiche diverse, i leucociti saranno differenti in ciascun soggetto per aspetti legati all’età, al sesso o al tipo di trattamento che ha ricevuto il paziente in precedenza. Risponde la Dott.ss...

Come viene identificato il paziente candidabile a CAR-T? Quale sarebbe l’iter ideale del paziente?

Perché le CAR-T sono definite ATMP e in cosa differiscono dai farmaci tradizionali?

Ci può spiegare con parole semplici il processo di produzione del CAR-T?

Sottoporsi alla terapia CAR-T è pericoloso?

Il processo produttivo delle CAR-T deve necessariamente seguire un progresso evolutivo seguendo due pilastri principali di cambiamento che sono: il contenere i costi e l’implementazione dei processi d’automazione. Con il fine ultimo di raggiungere un numero sempre maggiore di pazienti. Risponde la Dott.ssa Maria Chiara Bonini

In questo video la Dott.ssa Alice Di Rocco illustra l’importanza di di non sottovalutare la necessità di altre terapie ed il proseguo del monitoraggio da parte dei medici. Scopriamo nello specifico il perché... Risponde la Dott.ssa Alice Di Rocco

Questa terapia non è rivolta a tutte le categorie di pazienti perché lo stesso deve avere una patologia adatta al trattamento ed il suo stato fisico deve permetterne la somministrazione. Risponde la Dott.ssa Alice Di Rocco

Esiste una collaborazione tra ospedale e centro specializzato. Solitamente è l’ospedale che segue il paziente a contattare ed identificare il centro ma anche ad aiutare lo stesso con figure specifiche come lo psiconcologo Risponde la Dott.ssa Alice Di Rocco

In questo momento storico è importante credere nella scienza e negli scienziati. E la tecnologia CAR-T ci fornisce valide motivazioni per farlo. La storia della terapia genica nasce negli anni 90 ed in particolare l’ingegnerizzazione dei linfociti conta numerosi successi dandoci ragione di confidare in esiti sempre più convincenti. Risponde la Dott.ssa Maria Chiara Bonini

Sottoporsi alla terapia CAR-T può richiedere un impegno logistico e organizzativo da parte del paziente e del caregiver perché non vi sono ancora molti centri abilitati all’infusione del trattamento. Questo può comportare una riorganizzazione nella vita del paziente e/o di chi lo segue almeno per un tempo definito. Risponde la Dott.ssa Alice Di Rocco

il paziente potrebbe sentire il verificarsi di una situazione infiammatoria come febbre, abbassamento della pressione o della saturazione dell’ossigeno. È importante monitorare l’insorgere di ogni campanello d’allarme per poter valutare i sintomi con il proprio medico curante o il personale formato ed abituato a gestire questi eventi. Risponde la Dott.ssa Alice Di Rocco

Le implicazioni cliniche che sicuramente il paziente deve considerare è che il Car-t è un trattamento con risultati clinici soggetti a molti fattori legati sia alla malattia ma anche alle condizioni fisiche e psicofisiche del paziente stesso. Risponde la Dott.ssa Alice Di Rocco

In questa videointervista da Dott.ssa Alice di Rocco illustra nel dettaglio quali sono le neoplasie del sangue e in cosa consistono le terapie attuali. Inoltre, ci aiuta a capire qual è la tecnologia delle stesse e da dove arriva. Risponde la Dott.ssa Alice Di Rocco

Oggi le principali patologie trattate con Car-t sono leucemie e linfomi, ma la ricerca sta facendo enormi passi avanti per garantire l’applicazione di questo trattamento in altre molteplici patologie. Risponde la Dott.ssa Alice Di Rocco

Si tratta di un vero e proprio percorso composto da diversi step. Il primo è la valutazione del paziente affinché si possa valutare l’utilità del trattamento sullo stesso. Successivamente si studia il prodotto cellulare per rendere quanto più qualitativa la terapia. L’ultima fase è quella dell’infusione e quest’ultima potrebbe anche determinare effetti collaterali. Ciò comporta il monitoraggio ...

Poiché le CAR-T sono prodotti terapeutici personalizzati, da preparare specificamente per ciascun singolo paziente fin dall’inizio, le tempistiche a partire dall’arruolamento del paziente si aggirano sui 45 giorni. Risponde la Dott.ssa Maria Chiara Bonini

La terapia Car-t è altamente tecnologica ed innovativa e pertanto prevede centri altamente specializzati, certificati ed accreditati. Sulla base di questi criteri la Regione indica quali sono i centri che posso utilizzarla. Ad oggi in Italia si hanno centri quasi in ogni Regione ed il numero degli stessi risulta essere in graduale crescita. Risponde la Dott.ssa Alice Di Rocco

L’accumulo indolente

Malattia rara, cattiveria agonistica

Complicato e non solo nel nome

La grande simulatrice

Esistono stili di vita e raccomandazioni da seguire per ritardare l'inizio di un trattamento?

Come si sceglie il tipo di trattamento per la leucemia linfatica cronica?

I trattamenti sono somministrati in regime ospedaliero, in day-hospital, o a casa?

Parlando di trattamento, quali sono le opzioni terapeutiche per questa patologia?

Ci sono dei fattori che permettono di prevedere l'evoluzione della malattia?

Con quale frequenza vanno eseguiti i controlli?

Ci sono analisi che è utile ripetere e parametri che è bene tenere sotto controllo